Esperienza reale Le fantasie di Laura

iRaphahell

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In teoria no, in pratica si.
Purtroppo è un discorso un pò più complesso, nel senso che uno più brutto o non proprio attraente a livello fisico, avrà comunque meno chance di uno bello, il problema è però poi all'atto pratico, tanti belli che fanno cilecca e brutti che invece scopano alla grande.
Io sono uno di questi esempi, non dico di essere una macchina del sesso, ma visto il mio fisico non proprio attraente, ho sempre visto tante fighe orientarsi sul bello di turno, rimanendoci un pò male, ma quando mi si è presentata l'occasione buona, ho potuto godere (e non solo io :asd:) di quelle che sono riuscito a scoparmi che in più di un'occasione hanno detto: e chi se l'aspettava...!
Beh anche se, sei brutto, almeno c'hai il pene grande, quindi godi lo stesso ;)
 

Shamoan

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Beh anche se, sei brutto, almeno c'hai il pene grande, quindi godi lo stesso ;)
Si, ma quando l'aspetto fisico non aiuta, mica puoi andare in giro col cazzo di fuori per farti pubblicità... ahahahahahahahahahah
Devi lavorare il doppio per cercare di portarla a letto, poi una volta li il gioco è fatto.
 
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Ecco la terza e - direi - penultima parte. L'ultima non l'ho ancora scritta, quindi portate pazienza :D

[Terza parte]

Me lo faccio ripetere per la milionesima volta.
"Davvero, lo ami?".
Lei, con la faccia quasi scocciata.
"Ti ho detto di no! Non lo sopporto. Solo ho voglia di baciarlo. Ma la mia vita la voglio qui con te."
"Hai idea di quanto ti costerà nei miei confronti?"
"Ah beh, come minimo devo concedere una scappatella anche a te".
Rido.
"Questo è il minimo. E poi... Voglio sapere tutto. Tutto! Quando ti contatta, cosa ti dice, cosa gli rispondi, quando vi vedete, cosa fate... tutto! Voglio esserti complice in questa cosa. Non mi arrabbierò. Non voglio essere quello a cui tieni nascosto tutto. Mi arrabbierò molto di più se scopro che me lo tieni nascosto. Voglio che siamo io e te i complici, e lui il burattino alla nostra mercé. Poi se vuoi ci puoi anche andare a letto, ma devi passare da me".
Laura ha qualche perplessità: "Mi imbarazza tantissimo questa cosa", ma alla fine sembra accettare l'idea. E aggiunge: "Io invece non voglio sapere nulla della tua amante. Fa pure, ma non voglio che tu condivida queste cose". Vabbè, tanto non mi fila nessuno al momento. Ma terrò presente.
Laura ritratta con Manuel, gli da dell'idiota per i messaggi non proprio delicati che prima le aveva scritto e ripropone l'appuntamento: venerdì alle 18.30 in un locale fuori città lontano dalle conoscenze di entrambi. Ovviamente lui accetta, lei mi fornisce il resoconto di ciò che si sono detti. Ma io, maniaco del controllo - ossessionato, direi - mentre lei fa la doccia sbircio nella sua chat: batte pari con quanto mi ha rendicontato.

Esce nuda dalla doccia. La provoco.
"Ehi, mi sa che devi tenere un po' a riguardo l'aiula! Da quant'è che non passa il giardiniere? Che dopo il tuo amico ci rimane male!"
"Ma smettila! Non la vedrà neanche!!"
"Si ma la toccherà!"
"Ma no!!"
"Beh, io una potata alla patata gliela darei, per chiunque vorrà goderne. E io sarò uno di questi". Procedo a raderla a modo e dopo... beh, finale scontato. Il sesso in questi giorni è davvero qualcosa di eccezionale. Non so quanti orgasmi le ho contato negli ultimi giorni!

Comunque, se non penso troppo a quanto sia idiota Manuel l'idea quasi mi eccita.
"E cosa ti metterai?"
"Allora...", trattiene un sorriso, diventa rossa: "Non voglio lanciargli strane idee, quindi niente gonna. Pensavo pantaloni e questa maglietta qui".
La prendo in giro "Buuuuu!! Pantaloni! E come fa dopo ad arrivare all'"isola del tesoro"?"
"MA ALLORA!! Abbiamo parlato solo di baciarci!!". Pausa. "E poi... i pantaloni che pensavo sono... tattici!".
Eccola!
Sparisce, li va a prendere e poi li indossa. Sono di un tessuto leggerissimo. Ad occhio sembrano pantaloni normalissimi, larghi, ma al tatto sembra quasi che sia nuda, che non indossi niente.
"No vabbè, sono fantastici! Non me li ricordavo questi! Senti il culo: sembri nuda!"
"E poi..." mi porta una mano sulla gamba, sul tessuto svolazzante, molto largo. Ed è lì che noto la sorpresa: il pantalone sulla gamba ha una specie di spacco! Come se fossero due tende sovrapposte, ma non chiuse ermeticamente tra di loro. Scostando prima una "tenda" e poi l'altra arrivi sulla coscia nuda. E puoi salire. Tanto.
Le schiaffeggio il culo. "Che puttanella!". Ridiamo tutti e due.
Insisto: "Quindi pensi di farlo arrivare a casa base?"
"Ma no, vabbè... è ovvio che se ci baciamo e siamo presi dal momento... ma poi non lo so!! Magari dico e dico e non ci baciamo neanche perchè mi fa incazzare prima. Senti, non lo so neanch'io!".

Arriva il giorno dell'aperitivo. Non ci saremmo visti per cena perchè dopo l'incontro - di appena un'oretta - avrebbe cenato dai suoi.
La giornata a lavoro non passa più. La tensione sale. Che cazzo sto facendo? Ma siamo sicuri di questa scelta? Lei poi quasi tutta la giornata non si fa proprio sentire. Ho fatto una cazzata. Ho fatto un'immane cazzata.
Ultimi minuti a lavoro. Sembrano ore. Non passano più. Non finisce mai. Basta!!
Ore 17, 59 minuti e 40 secondi: sono già sui blocchi di partenza per uscire. Il locale dell'appuntamento si trova fuori città, per avere meno probabilità di incontrare qualcuno di conosciuto. Non sono mai stato dentro, ma ci sono passato davanti diverse volte.
Voglio raggiungerli.
Voglio spiarli.
Parto, volo in macchina. O meglio, ci provo: il traffico non è dalla mia e arrivo in ritardo.
Caspita, saranno già entrati.
Vabbè, poco male, non rimarranno a fare le loro cose dentro; probabilmente berranno qualcosa poi usciranno. Probabilmente si apparteranno in macchina.
Non voglio assolutamente farmi vedere, quindi cerco di non avvicinarmi troppo alle ampie vetrate del locale.
Fortuna vuole che di fronte al locale ci sia un bar, i cui tavolini hanno una bella vista verso l'ingresso del locale dove sono Laura e Manuel... aspetterò da lì che escano.
Ordino una coca e mi metto a far finta - troppa finta - di sfogliare un giornale. Il mio sguardo in realtà è fisso verso l'ingresso dell'altro locale. Sembro uno stalker, o qualcosa del genere.
Mi rendo tristemente conto che, più o meno, lo sono veramente.
Altra attesa... decine e decine di minuti nella tensione più totale. Ordino un'altra coca. Ho i nervi a fior di pelle, il tutto è davvero straziante.
Ogni volta che quella porta si apre il mio cuore accelera incredibilmente. Entrano ed escono decine di persone.
Ma quanta cazzo di gente tiene quel locale? E soprattutto... che diavolo si staranno dicendo?

Dopo circa tre quarti d'ora - o forse qualche anno, non saprei dirlo - la porta si apre e li vedo finalmente uscire.
Si, sono loro!!
Non sembrano particolarmente in confidenza. Forse cercano solo di essere discreti, nel caso ci siano conoscenti in giro.
Esco dal bar, cercando di mantenere un riparo tra me e loro in modo di non essere visto. Ma non è facile, specie quando lo sguardo di Laura... cazzo, sta guardando proprio verso di me! PANICO! Mi giro e torno dietro ad un riparo, ma poi cerco di rimanere razionale: mi ha visto FORSE solo la testa, da lontano... e diciamocelo, Laura da lontano non vede un cazzo! Dai, figuriamoci se mi ha riconosciuto!
Mi affaccio dall'altro lato del muretto che mi ripara: no, sembra che la sua attenzione non sia rivolta più dalla mia parte.
Era di sicuro un falso allarme.

Laura e Manuel confabulano un attimo e poi... mi sarei aspettato si indirizzassero verso le macchine, che limonassero in macchina o nei pressi. Invece...
Invece si indirizzano dalla parte parte opposta: li vedo girare attorno al locale verso il lato più lontano dal bar.
Cazzo, non ci voleva!
Il parcheggio bene o male si riusciva ad osservare in maniera discreta. Invece per raggiungere il retro del locale dovrei percorrere una landa desolata dove l'unica figura che si staglia dall'asfalto in un intorno di decine di metri sarebbe la mia: non ci sono alberi, muretti... nessun tipo di riparo, nulla di nulla.
Ne vale la pena?
Tra l'altro, mi rendo conto che il viale dove ho parcheggiato la mia auto potrebbe essere una delle vie di ritorno di Laura, e non vorrei che la notasse. E la noterebbe, data la vistosa ammaccata al paraurti che lei stessa aveva causato e che riconosce molto bene.

Basta, missione fallita!
La tensione mi ha distrutto, fisicamente ed emotivamente.
Le gambe mi tremano. Il terrore di essere beccato in qualche modo da persone che muovono le mie emozioni in maniera così importante mi smuove un'ansia assurda.
Decido di tornare a casa e restare in attesa di sue notizie.

[Fine terza parte]
 
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Ecco l'ultima parte.

[Quarta parte]

In macchina, mentre torno a casa, continuo a buttare un'occhio sul cellulare per vedere se arrivano messaggi e a far conti sugli orari.
Non aveva fatto una scaletta precisa, ma a grandi linee dovevano trovarsi alle 18.30 e alle 20.00 dovrebbe essere a cena dai suoi, dopo mezz'oretta di macchina. Li ho visti uscire verso le 19.10 - 19.15, quindi avranno un quarto d'ora - venti minuti per le loro cosacce, poi dovrà mettersi in viaggio.
Sono le 19.25... ancora cinque minuti dai. Cinque eterni minuti. Provo a distrarmi, provo ad ascoltare le boiate di Cruciani e Parenzo su Radio24, ma funziona poco.
19.30: si staranno salutando, immagino. Tra poco mi scriverà.
19.35: ancora nessun messaggio.

A quel punto mi viene un'illuminazione: sulle nostre auto montammo anni fa una specie di antifurto gps. Una cosa spartana, di quelle che ti indica se la macchina è ferma o in movimento, e qualche altra informazione. Una cinesata, ma funzionale.
Vediamo se la sua auto è in movimento.

Accosto, contatto l'allarme: l'auto è ferma. E ormai sono le 19.40. Cazzo, se la prendono comoda davvero.
Continuo a controllare maniacalmente... 19.40: ancora ferma!! Non si staccano per niente quei due! Maledetti!
19.42: l'auto è in movimento.

E' finita.
Piccolo calo di adrenalina, ma la tensione resta alta: voglio che mi contatti lei. Cavolo, sembriamo tornati fidanzatini.
Torno a casa e mi metto in attesa. Non mangio neanche niente, lo stomaco è aggrovigliato attorno a sè stesso e rischierei di vomitare tutto.

Alle 20.12 un suo messaggio. Semplice. Essenziale. "Sono dai miei".

Aspetto per vedere se aggiunge altro, un commento, qualcosa. Niente.
Ci metto dieci minuti a pensare se e cosa rispondere. Non mi riesce nulla di meglio di un "Soddisfatta?".
"Darei un 7 complessivo. Discreto. :D Comunque poi ti racconto"

Esco a macinare altri chilometri a piedi. Incredibile che toccasana sia quando la tensione mi logora dentro. Giro mezza città mentre il buio si fa sempre più fitto. Me ne torno a casa che ormai è tardi e la luce del salotto è accesa: è tornata.

Entro in casa facendo quasi l'indifferente. Saluto, mi tolgo le scarpe, me la prendo con calma. E' lei a raggiungermi e ad abbracciarmi.

E comincia a descrivere, tenendo fede al patto fatto.
"Inzialmente mi aspettavo di più, anche perchè la tensione e i sensi di colpa nei tuoi confronti - sebbene mi avessi lasciato il permesso - incidevano negativamente sulle mie emozioni. Al mio corpo piaceva, la mia testa respingeva tutto. Comunque nel complesso non male.".
Dissimulo: "Dove siete stati, in macchina?"
"No, la sua era stata al sole fino a quel momento, e nella mia non me la sentivo. Siamo stati nel retro del locale attaccati al muro, una zona abbastanza tranquilla"
"Quindi sesso 'en plein air'?"
"Ma dai! No, ci siamo solo baciati, nient'altro"
"E il pantalone tattico?"
"No, per quello Manuel è stato un signore: ci eravamo detti che ci baciavamo, così ha fatto. Si è limitato solo a palparmi il sedere. Se avesse toccato altro... beh, non lo avrei fermato, ma non mi sembrava il caso di dargli segnali per farlo. "
"Quindi non hai neanche scoperto se è ben attrezzato?"
"Diciamo che ho solo... sentito che funziona bene!". Ride. "Mentre mi era addosso sentivo che era particolarmente compiaciuto! Ma non so dirti se sia messo bene, l'ho sentito addosso al ventre"!"

L'idea che abbia avuto per lo meno minimamente a che fare con un altro fallo inizia a smuovermi gli ormoni. Lei, così tutta casa e chiesa.
Se lo sapessero gli altri...

"E tu?"
"Sul momento neanche tanto. Ma arrivata dai miei... mi sono sdraiata un attimo in camera e ho cominciato a bagnarmi così tanto che.. wow! Il botto di eccitazione è arrivato un po' in ritardo"

Fingo di non sapere. "Ma quanto siete rimasti attaccati?"
"Boh.. 15, 20 minuti, non lo so".
Lo so io. Mezz'ora.
"E l'aperitivo?"
"Non passava più. Non abbiamo granché da dirci... se devo fare aperitivi con lui preferisco uscire con le mie amiche"

"Quindi come siete rimasti?"
"Che adesso non ci sentiamo per un po'. Lui in realtà ha già cominciato a rompere che vuole che andiamo a letto, ma in questo momento ho voglia di staccare e stare con te. Per ora mi basta come esperienza."
"Non ti piacerebbe andare a letto con lui?"
"Mah.. da un lato si, il mio corpo lo vorrebbe. Dall'altro.. boh! Comunque tra qualche settimana parte per gli USA per qualche mese per lavoro, probabilmente fino a febbraio o marzo."

Mentre racconta infilo la mano su per il pantalone tattico raggiungendo i suoi slip e superandoli: è bagnata e bella dilatata. Sembra quasi che abbia appena fatto sesso. O, più probabilmente, la voglia di andare a letto con lui è molto di più di quella lascia trasparire.

Nel mentre Laura continua a parlare, cominciando ad ansimare "Quindi.. almeno fino ad allora... direi di no. Poi.. chissà... Se ne avrò voglia io... se vorrai tu..."

Libero la mia asta, ormai durissima, e la infilo mentre continuo a darle piacere con la mano.
"Quindi è vero che ami solo me e non Manuel?"
"Sii... amo.. solo.. te...", ad occhi chiusi e respiro affannato.
"E' vero che da Manuel vuoi solo farti scopare e basta?"
Sorride imbarazzata.
"Si.. voglio solo farmi scopare.."

[FINE]
 

Gig2464

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Bravo bravo
Ecco l'ultima parte.

[Quarta parte]

In macchina, mentre torno a casa, continuo a buttare un'occhio sul cellulare per vedere se arrivano messaggi e a far conti sugli orari.
Non aveva fatto una scaletta precisa, ma a grandi linee dovevano trovarsi alle 18.30 e alle 20.00 dovrebbe essere a cena dai suoi, dopo mezz'oretta di macchina. Li ho visti uscire verso le 19.10 - 19.15, quindi avranno un quarto d'ora - venti minuti per le loro cosacce, poi dovrà mettersi in viaggio.
Sono le 19.25... ancora cinque minuti dai. Cinque eterni minuti. Provo a distrarmi, provo ad ascoltare le boiate di Cruciani e Parenzo su Radio24, ma funziona poco.
19.30: si staranno salutando, immagino. Tra poco mi scriverà.
19.35: ancora nessun messaggio.

A quel punto mi viene un'illuminazione: sulle nostre auto montammo anni fa una specie di antifurto gps. Una cosa spartana, di quelle che ti indica se la macchina è ferma o in movimento, e qualche altra informazione. Una cinesata, ma funzionale.
Vediamo se la sua auto è in movimento.

Accosto, contatto l'allarme: l'auto è ferma. E ormai sono le 19.40. Cazzo, se la prendono comoda davvero.
Continuo a controllare maniacalmente... 19.40: ancora ferma!! Non si staccano per niente quei due! Maledetti!
19.42: l'auto è in movimento.

E' finita.
Piccolo calo di adrenalina, ma la tensione resta alta: voglio che mi contatti lei. Cavolo, sembriamo tornati fidanzatini.
Torno a casa e mi metto in attesa. Non mangio neanche niente, lo stomaco è aggrovigliato attorno a sè stesso e rischierei di vomitare tutto.

Alle 20.12 un suo messaggio. Semplice. Essenziale. "Sono dai miei".

Aspetto per vedere se aggiunge altro, un commento, qualcosa. Niente.
Ci metto dieci minuti a pensare se e cosa rispondere. Non mi riesce nulla di meglio di un "Soddisfatta?".
"Darei un 7 complessivo. Discreto. :D Comunque poi ti racconto"

Esco a macinare altri chilometri a piedi. Incredibile che toccasana sia quando la tensione mi logora dentro. Giro mezza città mentre il buio si fa sempre più fitto. Me ne torno a casa che ormai è tardi e la luce del salotto è accesa: è tornata.

Entro in casa facendo quasi l'indifferente. Saluto, mi tolgo le scarpe, me la prendo con calma. E' lei a raggiungermi e ad abbracciarmi.

E comincia a descrivere, tenendo fede al patto fatto.
"Inzialmente mi aspettavo di più, anche perchè la tensione e i sensi di colpa nei tuoi confronti - sebbene mi avessi lasciato il permesso - incidevano negativamente sulle mie emozioni. Al mio corpo piaceva, la mia testa respingeva tutto. Comunque nel complesso non male.".
Dissimulo: "Dove siete stati, in macchina?"
"No, la sua era stata al sole fino a quel momento, e nella mia non me la sentivo. Siamo stati nel retro del locale attaccati al muro, una zona abbastanza tranquilla"
"Quindi sesso 'en plein air'?"
"Ma dai! No, ci siamo solo baciati, nient'altro"
"E il pantalone tattico?"
"No, per quello Manuel è stato un signore: ci eravamo detti che ci baciavamo, così ha fatto. Si è limitato solo a palparmi il sedere. Se avesse toccato altro... beh, non lo avrei fermato, ma non mi sembrava il caso di dargli segnali per farlo. "
"Quindi non hai neanche scoperto se è ben attrezzato?"
"Diciamo che ho solo... sentito che funziona bene!". Ride. "Mentre mi era addosso sentivo che era particolarmente compiaciuto! Ma non so dirti se sia messo bene, l'ho sentito addosso al ventre"!"

L'idea che abbia avuto per lo meno minimamente a che fare con un altro fallo inizia a smuovermi gli ormoni. Lei, così tutta casa e chiesa.
Se lo sapessero gli altri...

"E tu?"
"Sul momento neanche tanto. Ma arrivata dai miei... mi sono sdraiata un attimo in camera e ho cominciato a bagnarmi così tanto che.. wow! Il botto di eccitazione è arrivato un po' in ritardo"

Fingo di non sapere. "Ma quanto siete rimasti attaccati?"
"Boh.. 15, 20 minuti, non lo so".
Lo so io. Mezz'ora.
"E l'aperitivo?"
"Non passava più. Non abbiamo granché da dirci... se devo fare aperitivi con lui preferisco uscire con le mie amiche"

"Quindi come siete rimasti?"
"Che adesso non ci sentiamo per un po'. Lui in realtà ha già cominciato a rompere che vuole che andiamo a letto, ma in questo momento ho voglia di staccare e stare con te. Per ora mi basta come esperienza."
"Non ti piacerebbe andare a letto con lui?"
"Mah.. da un lato si, il mio corpo lo vorrebbe. Dall'altro.. boh! Comunque tra qualche settimana parte per gli USA per qualche mese per lavoro, probabilmente fino a febbraio o marzo."

Mentre racconta infilo la mano su per il pantalone tattico raggiungendo i suoi slip e superandoli: è bagnata e bella dilatata. Sembra quasi che abbia appena fatto sesso. O, più probabilmente, la voglia di andare a letto con lui è molto di più di quella lascia trasparire.

Nel mentre Laura continua a parlare, cominciando ad ansimare "Quindi.. almeno fino ad allora... direi di no. Poi.. chissà... Se ne avrò voglia io... se vorrai tu..."

Libero la mia asta, ormai durissima, e la infilo mentre continuo a darle piacere con la mano.
"Quindi è vero che ami solo me e non Manuel?"
"Sii... amo.. solo.. te...", ad occhi chiusi e respiro affannato.
"E' vero che da Manuel vuoi solo farti scopare e basta?"
Sorride imbarazzata.
"Si.. voglio solo farmi scopare.."

[FINE]
bravo bravo
 

Shamoan

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Se posso permettermi, tua moglie è proprio una bella troietta!
Giusto per levarci la curiosità del caso, che ne diresti di mettere una sua foto in modo da vedere quanto merita?
Ovviamente censurata, sono solo curioso di vederla fisicamente, non so magari in intimo, boooh fai un pò tu.
 

Shamoan

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Purtroppo hai aperto il vaso di pandora, per cui ora sarà t
Me lo chiedo anch’io
Non ho capito se la cosa ti piace, ti eccita o altro, ma nel caso non te ne fossi reso conto, aver dato via libera a tua moglie di entrare in intimità con uno che non sei tu, ti ha aperto la porta al mondo dei cuck, per cui se la cosa ti infastidisce ti conviene parlarne con lei e chiarire subito la tua posizione, al contrario inizierai una svariata serie di incontri dove spesso farai da spettatore... anche perchè tua moglie mi sa che il cazzo di sto manuel lo voleva, eccome se lo voleva, diciamo che non si è concessa subito per non sembrare più troia di quello che già è...
In bocca al lupo e aspettiamo aggiornamenti, non si sa mai che nel mentre manuel è via, lei non attacchi bottone con qualcun altro ;)
 

Renatello

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Mia personalissima idea... se si fossero solo baciati ti avrebbe detto che non ci sarebbe stato nulla, è ovvio e normale limitare la verità...
Poi, spero per te, sia andata solo così
 

totos2000

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Però è anche vero che lei è andata a casa dei sui e si è masturbata quasi la parte più eccitante del discorso prova a fare cose che lei vuole tipo aperitivo cose strane ai locali cioè accendi la fiammella nn permettere ad altri di relazionare con lei poi con uno che sei riuscito a far stare sui coglioni a tutti
 

marcoforte

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Posizione
Milano
un racconto davvero ben scritto, coinvolgente e intrigante.
spero di leggere nuove avventure/fantasie perche' meriterebbero senza dubbio di essere lette ;)
 

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