budo77
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Qui di seguito c'è lo scambio di mail tra me e la mia ragazza:
Il XXXXX ti è venuto dentro?
Hai già provato l'ebrezza di farti riempire....?
Si, il XXXXX mi è venuto in bocca, nel culo e nella figa. Quanto avrei voluto che tu fossi li con noi,per farti bere tutto il suo piacere direttamente dalla fonte. Dopo avermi riempita, mi ha infilato tutta la mano dentro, mi sentivo piena di tutto.Mi ha fatto impazzire, ho goduto come una troia ( quella troia che a te piace che io sia) schizzandogli addosso tutto il mio piacere , misto al suo. Avresti dovuto tu essere li a ricevere il mio piacere direttamente in bocca.
Ma raccontami di te....e dei tuoi uomini tutti i dettagli che vuoi....
Sei sempre tutta depilata completamente???
Il XXX...ti ha scopato anche il culo?Bacio appassionato....e una leccata dove vuoi.Il tuo schiavo cornuto M.
Il XXXX mi ha scopato il culo,e anche qua mi è capitato diverse volte.
No, non sono depilata completamente. Ho il ciuffo incolto di pelo sul pube, labbra e buco del culo sono completamente lisci, come piace a te.
Quando mi hai detto che il XXX ti ha scopata mi sono eccitato da matti!!! Non so spiegarlo... Ma sono dovuto correre in bagno.... E segarmi.... Immaginando. Dio quanto ho sborrato. Nel bagno di un locale. Avrei voluto indossare la gabbietta. E indossavo le tue mutandine, quelle completamente sborrate da XXXXX
Ah... Poi mi sono toccato ancora due volte... Sborrando dove piace a te.
... Cosa è successo col XXXX? Ti va di raccontarmelo? Se fossi stato lì.... Avrei leccato tutto.
Mmmhhhh.... Ora basta... Devo smettere di pensarci....
Gli ho telefonato, un mercoledì di inizio gennaio. Gli ho detto:
"Vediamoci. Portami a bere". Sono andata a XXXXX quello stesso
sabato. Mi ha portata in giro, abbiamo bevuto un paio di spritz per i
fatti nostri, poi qualche bicchiere con i suoi amici, in una piccola
osteria in cui ci siamo fermati fino a tardi. Prima di tornare a casa
abbiamo preso un cocktail in una piazzetta affollata. Sapevamo
entrambi che non sarei tornata al XXXX, quella notte. Non soltanto
perché era tardi per prendere il traghetto da sola. Da inizio serata
lo sapevamo senza dircelo, che sarei rimasta da lui.
Arrivati a casa ha messo su una pasta in cucina. Era tardi, eravamo
ubriachi. Lui era ai fornelli a mescolare la pasta, io ero in piedi a
fianco a lui. A un certo punto ho sollevato un po' la gonna perché mi
prudeva una gamba, lui mi guardava perché mi stava parlando, e ha
intravisto la fascia nera, lavorata, delle autoreggenti sotto il
vestito, e l'inizio della pelle nuda vicino all'inguine. Ha interrotto
la frase a metà, ha detto: "Uao, fammi vedere". Mi ha fatto sollevare
la gonna un po' di più, fino a scoprire le mutandine, che erano quelle
color carne che adesso appartengono a te. Ha mormorato: "Mmh, mi
piace...", ha fatto qualche passo per mettersi dietro di me e mi ha
cinto da dietro con le braccia, spingendo il bacino contro il mio
sedere, il petto contro la mia schiena, e strizzandomi i seni, da
dietro, con entrambi le mani. Dopodiche è sceso e mi ha infilato una mano sotto la gonna, mentre con l’altra continuava a strizzarmi un capezzolo. Mi ha spostato il filo del perizoma per sentire se ero liscia come gli avevi detto, e mi ha infilato tre dita nel culo. Poi si è spostato, si è rimesso a
cucinare, a parlare del più e del meno, come se niente fosse.
Ci siamo messi a mangiare in salotto, poi ci siamo spostati sul
divano. Io mi ero messa comoda: tolti gli stivali, mi ero accovacciata
con il bicchiere in mano.
Si vedeva tutto. Si vedevano le cosce, il culo, le mutandine. Io
ovviamente lo sapevo bene: gli stavo mostrando tutto, e senza dire una
parola, lo stavo praticamente implorando, di scoparmi. Lui mi ha messo
improvvisamente una mano in mezzo alle gambe, ha iniziato ad
accarezzarmi. Io ho emesso un gemito. Ero bagnata. Mi sono tirata su,
avvicinandomi a lui, e gli ho messo la lingua in bocca. Dopo due secondi, mi sono ritrovata in ginocchio, con il suo cazzo dentro fino in gola. Mi ha scopato la bocca per una decina di minuti, e ogni volta che mi sentivo soffocare, godevo, mi bagnavo
Il XXXXX ti è venuto dentro?
Hai già provato l'ebrezza di farti riempire....?
Si, il XXXXX mi è venuto in bocca, nel culo e nella figa. Quanto avrei voluto che tu fossi li con noi,per farti bere tutto il suo piacere direttamente dalla fonte. Dopo avermi riempita, mi ha infilato tutta la mano dentro, mi sentivo piena di tutto.Mi ha fatto impazzire, ho goduto come una troia ( quella troia che a te piace che io sia) schizzandogli addosso tutto il mio piacere , misto al suo. Avresti dovuto tu essere li a ricevere il mio piacere direttamente in bocca.
Ma raccontami di te....e dei tuoi uomini tutti i dettagli che vuoi....
Sei sempre tutta depilata completamente???
Il XXX...ti ha scopato anche il culo?Bacio appassionato....e una leccata dove vuoi.Il tuo schiavo cornuto M.
Il XXXX mi ha scopato il culo,e anche qua mi è capitato diverse volte.
No, non sono depilata completamente. Ho il ciuffo incolto di pelo sul pube, labbra e buco del culo sono completamente lisci, come piace a te.
Quando mi hai detto che il XXX ti ha scopata mi sono eccitato da matti!!! Non so spiegarlo... Ma sono dovuto correre in bagno.... E segarmi.... Immaginando. Dio quanto ho sborrato. Nel bagno di un locale. Avrei voluto indossare la gabbietta. E indossavo le tue mutandine, quelle completamente sborrate da XXXXX
Ah... Poi mi sono toccato ancora due volte... Sborrando dove piace a te.
... Cosa è successo col XXXX? Ti va di raccontarmelo? Se fossi stato lì.... Avrei leccato tutto.
Mmmhhhh.... Ora basta... Devo smettere di pensarci....
Gli ho telefonato, un mercoledì di inizio gennaio. Gli ho detto:
"Vediamoci. Portami a bere". Sono andata a XXXXX quello stesso
sabato. Mi ha portata in giro, abbiamo bevuto un paio di spritz per i
fatti nostri, poi qualche bicchiere con i suoi amici, in una piccola
osteria in cui ci siamo fermati fino a tardi. Prima di tornare a casa
abbiamo preso un cocktail in una piazzetta affollata. Sapevamo
entrambi che non sarei tornata al XXXX, quella notte. Non soltanto
perché era tardi per prendere il traghetto da sola. Da inizio serata
lo sapevamo senza dircelo, che sarei rimasta da lui.
Arrivati a casa ha messo su una pasta in cucina. Era tardi, eravamo
ubriachi. Lui era ai fornelli a mescolare la pasta, io ero in piedi a
fianco a lui. A un certo punto ho sollevato un po' la gonna perché mi
prudeva una gamba, lui mi guardava perché mi stava parlando, e ha
intravisto la fascia nera, lavorata, delle autoreggenti sotto il
vestito, e l'inizio della pelle nuda vicino all'inguine. Ha interrotto
la frase a metà, ha detto: "Uao, fammi vedere". Mi ha fatto sollevare
la gonna un po' di più, fino a scoprire le mutandine, che erano quelle
color carne che adesso appartengono a te. Ha mormorato: "Mmh, mi
piace...", ha fatto qualche passo per mettersi dietro di me e mi ha
cinto da dietro con le braccia, spingendo il bacino contro il mio
sedere, il petto contro la mia schiena, e strizzandomi i seni, da
dietro, con entrambi le mani. Dopodiche è sceso e mi ha infilato una mano sotto la gonna, mentre con l’altra continuava a strizzarmi un capezzolo. Mi ha spostato il filo del perizoma per sentire se ero liscia come gli avevi detto, e mi ha infilato tre dita nel culo. Poi si è spostato, si è rimesso a
cucinare, a parlare del più e del meno, come se niente fosse.
Ci siamo messi a mangiare in salotto, poi ci siamo spostati sul
divano. Io mi ero messa comoda: tolti gli stivali, mi ero accovacciata
con il bicchiere in mano.
Si vedeva tutto. Si vedevano le cosce, il culo, le mutandine. Io
ovviamente lo sapevo bene: gli stavo mostrando tutto, e senza dire una
parola, lo stavo praticamente implorando, di scoparmi. Lui mi ha messo
improvvisamente una mano in mezzo alle gambe, ha iniziato ad
accarezzarmi. Io ho emesso un gemito. Ero bagnata. Mi sono tirata su,
avvicinandomi a lui, e gli ho messo la lingua in bocca. Dopo due secondi, mi sono ritrovata in ginocchio, con il suo cazzo dentro fino in gola. Mi ha scopato la bocca per una decina di minuti, e ogni volta che mi sentivo soffocare, godevo, mi bagnavo
