Esperienza reale Le mie esperienze

sormarco

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Stamattina volevo continuare a scrivere; ma mi son fermato.
Sinceramente non sono cosa mi aspettavo dal condividere le mie esperienze di vita…sapere che vi eccita non me ne frega nulla, ma qualche messaggio solidale in più me lo sarei aspettato. Purtroppo solo @sormarco ha capito i miei sentimenti.
In cuor mio voglio sperare che Susy, prima o poi, possa leggere questo 3D…
Io quest'anno sto pensando a come fare per andare ad incontrare anche per un giorno solo, so che vive con la figlia non dovrebbe avere nessuno, ma pur Dovesse esserci lei è una tosta del tipo " se stai con me mi devi accettare come sono, io coltivo le mie amicizie senza intaccare il nostro rapporto "
 

leofuoco

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Stamattina volevo continuare a scrivere; ma mi son fermato.
Sinceramente non sono cosa mi aspettavo dal condividere le mie esperienze di vita…sapere che vi eccita non me ne frega nulla, ma qualche messaggio solidale in più me lo sarei aspettato. Purtroppo solo @sormarco ha capito i miei sentimenti.
In cuor mio voglio sperare che Susy, prima o poi, possa leggere questo 3D…
Il tuo racconto mi piace e mi appassiona molto ma sinceramente non capisco il motivo per cui non continui...
 

Caraibico1982

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Leggo solo ora e mi complimenti per te, per la tua splendida e sincera onestà, per la tua spontanea naturalezza e per la tua semplicità che, ne sono certo, è quella della maggior parte di noi, me compreso.
Ora ho 39 anni, ma all'età del tuo racconto ero, forse, solo un pelo più avanti (ho perso la verginità a 18 anni con la fidanzata dell'epoca, relazione a distanza).
Di esperienze ne ho avute diverse, il "tanto" è del tutto relativo, alcune felici e molte infelici, non sono mai stato un toro da monta, anzi...ho anche io le tue stesse "fisse" (non amo definirle "perversioni", suona male, ma è una questione mia) e spesso ho avuto problemi a scopare (precocità o imbarazzo). Non ho mai raccontato nulla poichè non ho pazienza nello stare a scrivere, ma ammiro i tuoi racconti che trasudano erotismo e tenerezza.
Riguardo a Susy io ho imparato solo una cosa: se vuoi qualcosa, devi almeno provare ad ottenerla.
Non mi pare di leggere amore nelle tue parole, non so se tu la rivoglia o meno, ma se così fosse...scrivile, a costo di fare una figura di merda :)
Se invece ci tieni solo a farle sapere quanto sia stata importante, allora diglielo comunque, rischiando come sopra :)
Grazie caro mio, se questi tuoi racconti appartenessero ad un dialogo reale in pub, ti considererei un amico.
 
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Aragorn187

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Il tuo racconto mi piace e mi appassiona molto ma sinceramente non capisco il motivo per cui non continui...
Potrei raccontare solo un’altra esperienza analoga. Poi mi son sposato e la relazione con mia moglie credo possa rimanere mia…😅
Comunque grazie
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Leggo solo ora e mi complimenti per te, per la tua splendida e sincera onestà, per la tua spontanea naturalezza e per la tua semplicità che, ne sono certo, è quella della maggior parte di noi, me compreso.
Ora ho 39 anni, ma all'età del tuo racconto ero, forse, solo un pelo più avanti (ho perso la verginità a 18 anni con la fidanzata dell'epoca, relazione a distanza).
Di esperienze ne ho avute diverse, il "tanto" è del tutto relativo, alcune felici e molte infelici, non sono mai stato un toro da monta, anzi...ho anche io le tue stesse "fisse" (non amo definirle "perversioni", suona male, ma è una questione mia) e spesso ho avuto problemi a scopare (precocità o imbarazzo). Non ho mai raccontato nulla poichè non ho pazienza nello stare a scrivere, ma ammiro i tuoi racconti che trasudano erotismo e tenerezza.
Riguardo a Susy io ho imparato solo una cosa: se vuoi qualcosa, devi almeno provare ad ottenerla.
Non mi pare di leggere amore nelle tue parole, non so se tu la rivoglia o meno, ma se così fosse...scrivile, a costo di fare una figura di merda :)
Se invece ci tieni solo a farle sapere quanto sia stata importante, allora diglielo comunque, rischiando come sopra :)
Grazie caro mio, se questi tuoi racconti appartenessero ad un dialogo reale in pub, ti considererei un amico.
Grazie…di tutto cuore!
Hai colto in pieno tutto ciò che avrei voluto ma non ho saputo dire.
Grazie
 

Caraibico1982

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Potrei raccontare solo un’altra esperienza analoga. Poi mi son sposato e la relazione con mia moglie credo possa rimanere mia…😅
Comunque grazie
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Grazie…di tutto cuore!
Hai colto in pieno tutto ciò che avrei voluto ma non ho saputo dire.
Grazie
Di nulla, sincerità per sincerità :)
Nemmeno io amo la costante montatura da cinema porno e mi sono ritrovato abbastanza in te.
Leggo che sei sposato, quindi ok, Susy è meglio lasciarla perdere :D
Per il resto raccontati pure quella "analoga" se ti va, sei molto piacevole e credo che in tanti si ritrovino in te.
 
OP
Aragorn187

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Nell’ultimo post che ho scritto, ho detto di come piano piano Susy riallacció i contatti con la vecchia compagnia, mentre io avevo ormai un’altra vita che mi portarono lontano da quel giro di amici.

La spiegazione é banale: durante il periodo vissuto "con" Susy, preferivamo passere i fine settimana a casa tra di noi. In un annetto ci limitammo veramente a poche sporadiche uscite con "gli amici". Mentre nulla mi vietava la mia settimanale partitella di calcetto del lunedì sera. E fu in quei post partita che conobbi Diego.

Alt! Chi sta pensando ad una parentesi gay, cambi pure pagina. Non è una storiella nella quale vi debba raccontare di esperienze gay, bisex o simili solo per ampliare "il bacino di utenze"! È la mia vita e se vi va, leggerete anche quest’altra lunga parentesi.

Avevo un collega nello studio con cui lavoravo, un ragazzo di qualche annetto più grande di me. Era un figlio di papà che era finito lì più per fare un dispetto al padre che per reale necessità. Ma Luca mi aiutò ad integrarmi e fu lui che mi presentò al gruppo del calcetto. Dopo qualche mese però lasciò il nostro studio e anche le sue presenze al lunedì sera si fecero rare. Io invece, grazie ai famosi gruppi whatsapp, rimasi nella compagnia del calcetto e piano piano riuscì ad integrarmi. Spesso, dopo la doccia, Diego lasciava lo spogliatoio con la solita domanda "Io mi fermo in pizzeria; qualcuno si aggrega?"

Non alla prima, non alla seconda e forse nemmeno alla terza, ma una sera gli dissi "dai, ti faccio compagnia".

Diego era un ragazzo/uomo di 40 anni…scoprì in seguito, sposato. E fu proprio il fatto che fosse sposato, ma che tutte le sere si fermasse a mangiare la pizza, che mi incuriosì. Così, quando entrammo in confidenza, seppi che nonostante le apparenze, forzate, il suo era un matrimonio di facciata. Lui si concedeva costantemente delle scappatelle. In quel momento pensavo che la sua vita fosse invidiabile. Tra lui e la moglie i rapporti erano inesistenti. Io la moglie non l’avevo ancora conosciuta. Ma l’occasione non tardò ad arrivare.

Uno dei tanti lunedì sera mi disse se mi andava di mangiare la pizza a casa e io accettai. Avrei finalmente conosciuto la moglie. Ed il "finalmente" lo aggiungo solo perché, nelle settimane precedenti, la voglia (inteso come curiosità) di dare un volto a questa poveretta (io pensavo…) si era fatta grande. Avevo immaginato di tutto: una ragazza bruttina, magari appesantita dalla noia del suo matrimonio, trascurata; o magari una donna di classe, sofisticata, schizzinosa.

Arrivati a casa, Diego aprì il cancellino ma giunti alla porta, non riuscì ad infilare le chiavi e così suonammo. Quando Sonia venne ad aprire la porta, rimasi impietrito!

Nulla di quello che avevo immaginato! Sonia era una ragazza sui 35anni (forse meno), fisicamente curata ma per nulla schizzinosa, anzi si mostrò subito simpatica, e, visto che ci venne ad aprire in accappatoio, aveva due tette della madonna!

"Scusate ragazzi, ero in doccia. Tu sei Matteo, giusto? Io sono Sonia. Dai venite dentro".

Dopo un po’ scoprì il motivo del cambio di routine: Diego e Sonia sarebbero partiti per una vacanza e mi chiesero se, durante quella settimana, sarei potuto passare da casa loro per dare un’occhiata: più che dei i ladri, avevano paura dei continui sbalzi di corrente che si stavano verificando in zona e che avrebbero potuto far saltare il salvavita.

Con la promessa che sarei ripassato per vedere casa, accettai e ci lasciammo.

Tornai a casa e ripensando a Sonia (o alle sue tette), le dedicai una sega: meritava!
 

sormarco

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Nell’ultimo post che ho scritto, ho detto di come piano piano Susy riallacció i contatti con la vecchia compagnia, mentre io avevo ormai un’altra vita che mi portarono lontano da quel giro di amici.

La spiegazione é banale: durante il periodo vissuto "con" Susy, preferivamo passere i fine settimana a casa tra di noi. In un annetto ci limitammo veramente a poche sporadiche uscite con "gli amici". Mentre nulla mi vietava la mia settimanale partitella di calcetto del lunedì sera. E fu in quei post partita che conobbi Diego.

Alt! Chi sta pensando ad una parentesi gay, cambi pure pagina. Non è una storiella nella quale vi debba raccontare di esperienze gay, bisex o simili solo per ampliare "il bacino di utenze"! È la mia vita e se vi va, leggerete anche quest’altra lunga parentesi.

Avevo un collega nello studio con cui lavoravo, un ragazzo di qualche annetto più grande di me. Era un figlio di papà che era finito lì più per fare un dispetto al padre che per reale necessità. Ma Luca mi aiutò ad integrarmi e fu lui che mi presentò al gruppo del calcetto. Dopo qualche mese però lasciò il nostro studio e anche le sue presenze al lunedì sera si fecero rare. Io invece, grazie ai famosi gruppi whatsapp, rimasi nella compagnia del calcetto e piano piano riuscì ad integrarmi. Spesso, dopo la doccia, Diego lasciava lo spogliatoio con la solita domanda "Io mi fermo in pizzeria; qualcuno si aggrega?"

Non alla prima, non alla seconda e forse nemmeno alla terza, ma una sera gli dissi "dai, ti faccio compagnia".

Diego era un ragazzo/uomo di 40 anni…scoprì in seguito, sposato. E fu proprio il fatto che fosse sposato, ma che tutte le sere si fermasse a mangiare la pizza, che mi incuriosì. Così, quando entrammo in confidenza, seppi che nonostante le apparenze, forzate, il suo era un matrimonio di facciata. Lui si concedeva costantemente delle scappatelle. In quel momento pensavo che la sua vita fosse invidiabile. Tra lui e la moglie i rapporti erano inesistenti. Io la moglie non l’avevo ancora conosciuta. Ma l’occasione non tardò ad arrivare.

Uno dei tanti lunedì sera mi disse se mi andava di mangiare la pizza a casa e io accettai. Avrei finalmente conosciuto la moglie. Ed il "finalmente" lo aggiungo solo perché, nelle settimane precedenti, la voglia (inteso come curiosità) di dare un volto a questa poveretta (io pensavo…) si era fatta grande. Avevo immaginato di tutto: una ragazza bruttina, magari appesantita dalla noia del suo matrimonio, trascurata; o magari una donna di classe, sofisticata, schizzinosa.

Arrivati a casa, Diego aprì il cancellino ma giunti alla porta, non riuscì ad infilare le chiavi e così suonammo. Quando Sonia venne ad aprire la porta, rimasi impietrito!

Nulla di quello che avevo immaginato! Sonia era una ragazza sui 35anni (forse meno), fisicamente curata ma per nulla schizzinosa, anzi si mostrò subito simpatica, e, visto che ci venne ad aprire in accappatoio, aveva due tette della madonna!

"Scusate ragazzi, ero in doccia. Tu sei Matteo, giusto? Io sono Sonia. Dai venite dentro".

Dopo un po’ scoprì il motivo del cambio di routine: Diego e Sonia sarebbero partiti per una vacanza e mi chiesero se, durante quella settimana, sarei potuto passare da casa loro per dare un’occhiata: più che dei i ladri, avevano paura dei continui sbalzi di corrente che si stavano verificando in zona e che avrebbero potuto far saltare il salvavita.

Con la promessa che sarei ripassato per vedere casa, accettai e ci lasciammo.

Tornai a casa e ripensando a Sonia (o alle sue tette), le dedicai una sega: meritava!
Azz ti sei fermato troppo presto 😫
 

timassaggio

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Stamattina volevo continuare a scrivere; ma mi son fermato.
Sinceramente non sono cosa mi aspettavo dal condividere le mie esperienze di vita…sapere che vi eccita non me ne frega nulla, ma qualche messaggio solidale in più me lo sarei aspettato. Purtroppo solo @sormarco ha capito i miei sentimenti.
In cuor mio voglio sperare che Susy, prima o poi, possa leggere questo 3D…
Condivido appieno le tue perplessità.
D'altronde, almeno per quanto mi riguarda, aver avuto una vita sessuale normale e non da porno attore rende complicato raccontare storie che abbiano appeal in un sito di racconti erotici attenendosi alla stretta successione cronologica di azioni e reazioni, e d'altra parte occorre fare uno sforzo affinché la necessaria astrazione "anonimizzante" non renda poco credibile il racconto.
È uno sforzo, e mi rendo conto che vedere 500 letture e solo 5 commenti non fa piacere.
Ti capisco e ti sostegno.
 
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Aragorn187

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Condivido appieno le tue perplessità.
D'altronde, almeno per quanto mi riguarda, aver avuto una vita sessuale normale e non da porno attore rende complicato raccontare storie che abbiano appeal in un sito di racconti erotici attenendosi alla stretta successione cronologica di azioni e reazioni, e d'altra parte occorre fare uno sforzo affinché la necessaria astrazione "anonimizzante" non renda poco credibile il racconto.
È uno sforzo, e mi rendo conto che vedere 500 letture e solo 5 commenti non fa piacere.
Ti capisco e ti sostegno.
Grazie…
E io ti assicuro che commenti come il tuo e come quello di @Caraibico1982 fanno tanto piacere.
Poi sono consapevole che in mezzo a noi ci sono tanti Rocco Siffredi…e vabbè, beati loro…😂
 
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Caraibico1982

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Grazie…
E io ti assicuro che commenti come il tuo e come quello di @Caraibico1982 fanno tanto piacere.
Poi sono consapevole che in mezzo a noi ci sono tanti Rocco Siffredi…e vabbè, beati loro…😂
E ti ringrazio anche io di cuore, ma ora basta parlare degli altri, ognuno ha la sua vita e merita di essere raccontata per come è (o è stata, o come spera che sarà) :)
 
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Aragorn187

Aragorn187

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La settimana passò tranquilla.

Nonostante io vivessi a pochi minuti da Milano, non avevo una vita sociale così intensa (soprattutto perché soffro di agorafobia).

Il giovedì Diego mi invitò per una grigliata a casa sua sabato pomeriggio "così inizi a vedere la casa". Accettai; tanto non avrei avuto altri impegni…e poi rivedere Sonia non mi sarebbe dispiaciuto. Detto ciò non è che immaginassi chissà che…

Quante possibilità abbiamo nella nostra vita di realizzare il sogno di portarsi a letto una bella donna più grande di noi? 1? 2? Ecco, io non mi sono mai sentito Brad Pitt e la mia l’avevo già avuta…

La casa era una villetta contornata di giardino: davanti era un prato perfetto, dietro era il ritrovo di feste e grigliate. Appena arrivato mi resi conto che per me sarebbe stata una serata di merda! Ovviamente non ero l’unico invitato e ovviamente non era un funerale. Non il massimo per un agorafobico!

Passai la serata in un angolo e a nulla servirono i tentativi di ravvivarmi un po’, anzi, ad una certa, me ne andai (e forse fu uno dei primi).

Il mattino dopo scrissi a Diego per scusarmi e gli dissi che la sera prima stavo poco bene. Mi rispose di non preoccuparmi e che per rimediare, lunedì sera, dopo il calcetto, avremmo mangiato di nuovo la pizza a casa sua.

Così lunedì sera, finita la pizza, mi fecero vedere la loro casa.

Sonia era la padrona di casa e fu lei a farmi vedere tutte le stanze. Non aveva bisogno di mettersi in tiro per apparire più bella di quello che realmente fosse. Ed io ero in fissa con le sue tette!

La casa non era enorme, ma l’ordine e il buongusto la faceva apparire più grande di quella che realmente fosse.

Tornai a casa e l’idea che avrei avuto campo libero in casa di Sonia mi fecero partire l’ormone…Pensavo alle sue tette, ai suoi reggiseni, alle sue mutandine, alle sue scarpe, ai suoi piedini…e le dedicai un’altra sega!
 

Caraibico1982

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La settimana passò tranquilla.

Nonostante io vivessi a pochi minuti da Milano, non avevo una vita sociale così intensa (soprattutto perché soffro di agorafobia).

Il giovedì Diego mi invitò per una grigliata a casa sua sabato pomeriggio "così inizi a vedere la casa". Accettai; tanto non avrei avuto altri impegni…e poi rivedere Sonia non mi sarebbe dispiaciuto. Detto ciò non è che immaginassi chissà che…

Quante possibilità abbiamo nella nostra vita di realizzare il sogno di portarsi a letto una bella donna più grande di noi? 1? 2? Ecco, io non mi sono mai sentito Brad Pitt e la mia l’avevo già avuta…

La casa era una villetta contornata di giardino: davanti era un prato perfetto, dietro era il ritrovo di feste e grigliate. Appena arrivato mi resi conto che per me sarebbe stata una serata di merda! Ovviamente non ero l’unico invitato e ovviamente non era un funerale. Non il massimo per un agorafobico!

Passai la serata in un angolo e a nulla servirono i tentativi di ravvivarmi un po’, anzi, ad una certa, me ne andai (e forse fu uno dei primi).

Il mattino dopo scrissi a Diego per scusarmi e gli dissi che la sera prima stavo poco bene. Mi rispose di non preoccuparmi e che per rimediare, lunedì sera, dopo il calcetto, avremmo mangiato di nuovo la pizza a casa sua.

Così lunedì sera, finita la pizza, mi fecero vedere la loro casa.

Sonia era la padrona di casa e fu lei a farmi vedere tutte le stanze. Non aveva bisogno di mettersi in tiro per apparire più bella di quello che realmente fosse. Ed io ero in fissa con le sue tette!

La casa non era enorme, ma l’ordine e il buongusto la faceva apparire più grande di quella che realmente fosse.

Tornai a casa e l’idea che avrei avuto campo libero in casa di Sonia mi fecero partire l’ormone…Pensavo alle sue tette, ai suoi reggiseni, alle sue mutandine, alle sue scarpe, ai suoi piedini…e le dedicai un’altra sega!
Sincero: già ti invidio questa chance :D
 
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Aragorn187

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Arrivò finalmente il giorno della loro partenza e io avrei potuto realizzare il mio sogno. Passai la giornata tutto teso pensando a quello che avrei potuto fare la sera. Invece quando finalmente entrai in quella casa, mi venne uno scrupolo. Feci il giro delle stanze in pochi secondi e stavo per andar via quando, aperta la porta del garage, vidi decine e decine di scatole delle scarpe; a terra, un paio di stivali femminili: capì che quella era la scarpiera di Sonia. L’occasione fa l’uomo ladro! Ma con un groppo in gola, chiusi la porta, finì il giro della casa e me ne andai.

Tornato a casa, rimpiansi l’occasione sprecata! Erano giorni che desideravo quel momento e alla fine non avevo avuto il coraggio di fare niente! Chissà cosa avrei trovato in quelle scatole. A me bastavano anche solo quegli stivali per dedicarle un’altra sega. Il giorno successivo mi promisi che almeno alle sue scarpe sarei arrivato. Così la sera, entrai in casa e mi diressi in garage: eccoli lì l’oggetto del mio desiderio! Erano degli stivali in pelle nera, bassi, stretti, alti fino a sotto il ginocchio…di quelli che si portavano infilandoci dentro i jeans a sigaretta. Il mio amico era già in tiro. Lo tirai fuori e mi segai venendo negli stivali di Sonia facendo in modo che la sborra colasse sulla soletta. Mi ricomposi, tornai in me e cercai un modo per ripulire (spalmare) la sborra in modo che non fosse evidente. Ma il pensiero che i piedini di Sonia sarebbero entrati in contatto con la mia sborra mi fece rizzare di nuovo il cazzo. Cercai nelle scatole qualcos’altro ma erano perlopiù scarpe normalissime (maledette Hogan!) fino a quando non trovai un paio di sandali bellissimi: apertissimi, alti e con tacco a spillo. Li annusai, li leccai e dopo poco venni di nuovo! Era eccitantissimo! Soddisfatto rimisi tutto apposto, feci il giro delle stanze e tornai a casa.

Nei giorni successivi mi spinsi oltre: nel cesto della biancheria trovai delle mutandine e le timbrai, un reggiseno (5!) e lo timbrai e delle autoreggenti e le timbrai. L’ultimo giorno, consapevole che quella pacchia stava per finire, presi un souvenir dal suo cassetto del comodino.
 

lightn

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Intrigante e non è semplice condividere le esplorazioni sessuali di crescita come queste. Grazie. Mi fai venire in mente del primo mio anno di università a bologna dove avevo conosciuto altri inquilini durante le ricorrenti serate a casa del tipo che viveva all’ultimo piano. Tra questi c’era una davvero bella tipa sui 30 anni, belle forme e gran fondoschiena. La sentii durante una festa dire divertita che il tipo con cui era tornata a casa qualche sera prima le “era venuto in mano mentre si tirava giù i pantaloni”. Da allora un paio di volte che ho trovato la sua biancheria stesa in terrazzo ho approfittato per fasciarmi il membro con le sue mutande.
 
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Intrigante e non è semplice condividere le esplorazioni sessuali di crescita come queste. Grazie. Mi fai venire in mente del primo mio anno di università a bologna dove avevo conosciuto altri inquilini durante le ricorrenti serate a casa del tipo che viveva all’ultimo piano. Tra questi c’era una davvero bella tipa sui 30 anni, belle forme e gran fondoschiena. La sentii durante una festa dire divertita che il tipo con cui era tornata a casa qualche sera prima le “era venuto in mano mentre si tirava giù i pantaloni”. Da allora un paio di volte che ho trovato la sua biancheria stesa in terrazzo ho approfittato per fasciarmi il membro con le sue mutande.
Mal comune, mezzo gaudio 😊
 
F

feeet

Guest
Arrivò finalmente il giorno della loro partenza e io avrei potuto realizzare il mio sogno. Passai la giornata tutto teso pensando a quello che avrei potuto fare la sera. Invece quando finalmente entrai in quella casa, mi venne uno scrupolo. Feci il giro delle stanze in pochi secondi e stavo per andar via quando, aperta la porta del garage, vidi decine e decine di scatole delle scarpe; a terra, un paio di stivali femminili: capì che quella era la scarpiera di Sonia. L’occasione fa l’uomo ladro! Ma con un groppo in gola, chiusi la porta, finì il giro della casa e me ne andai.

Tornato a casa, rimpiansi l’occasione sprecata! Erano giorni che desideravo quel momento e alla fine non avevo avuto il coraggio di fare niente! Chissà cosa avrei trovato in quelle scatole. A me bastavano anche solo quegli stivali per dedicarle un’altra sega. Il giorno successivo mi promisi che almeno alle sue scarpe sarei arrivato. Così la sera, entrai in casa e mi diressi in garage: eccoli lì l’oggetto del mio desiderio! Erano degli stivali in pelle nera, bassi, stretti, alti fino a sotto il ginocchio…di quelli che si portavano infilandoci dentro i jeans a sigaretta. Il mio amico era già in tiro. Lo tirai fuori e mi segai venendo negli stivali di Sonia facendo in modo che la sborra colasse sulla soletta. Mi ricomposi, tornai in me e cercai un modo per ripulire (spalmare) la sborra in modo che non fosse evidente. Ma il pensiero che i piedini di Sonia sarebbero entrati in contatto con la mia sborra mi fece rizzare di nuovo il cazzo. Cercai nelle scatole qualcos’altro ma erano perlopiù scarpe normalissime (maledette Hogan!) fino a quando non trovai un paio di sandali bellissimi: apertissimi, alti e con tacco a spillo. Li annusai, li leccai e dopo poco venni di nuovo! Era eccitantissimo! Soddisfatto rimisi tutto apposto, feci il giro delle stanze e tornai a casa.

Nei giorni successivi mi spinsi oltre: nel cesto della biancheria trovai delle mutandine e le timbrai, un reggiseno (5!) e lo timbrai e delle autoreggenti e le timbrai. L’ultimo giorno, consapevole che quella pacchia stava per finire, presi un souvenir dal suo cassetto del comodino.
Bella esperienza. Ma gli stivali che odore avevano? Si sentiva qualcosa?
 
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Aragorn187

Aragorn187

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Passarono settimane e passarono mesi e nulla mutò. Lei era la destinataria delle mie seghe, io ero diventato Matteo…almeno non ero più "l’amico di Diego". Anche perché lei aveva un piccolo studio estetico e io approfittavo della sua amicizia per saltare le code.

Ma una sera, tornato a casa, ebbi un colpo di genio: creai un profilo falso su FB e la contattai. Non fu facile stabilire un rapporto amichevole ma dopo qualche settimana riuscii a spostare la conversazione su un profilo fake di whatsapp così che le nostre conversazioni divennero quotidiane. Scoprì che il suo rapporto sessuale con Diego era finito da anni(!), che stavano insieme perché le famiglie si conoscevano da decenni e comunque non le dispiaceva la vita agiata che il marito le assicurava. La nostra amicizia si intensificò e divenne intima…o meglio, l’amicizia con Mattia, il mio fake. Arrivammo a scambiarci foto hot…quello che oggi chiameremmo sexting. Mi rivelò le sue fantasia sessuali. Anche se ci rimasi male a scoprire che non le piaceva il sesso orale e che, se proprio fosse stata costretta, avrebbe usato dei preservativi aromatizzati. D’altro canto scopri piacerle il sesso anale e che, consapevole delle sue forme, non le dispiaceva farsi venire sulle tette. E io le confessai la mia attrazione verso le sue tette e la perversione verso i piedi.

Era eccitante frequentare Sonia come Matteo, ma conoscere molti aspetti della sua intimità come Mattia. Provate ad immaginare una persona che frequentate ma consapevoli di quelle che sono le sue fantasie sessuali! Spesso mi ritrovavo con il cazzo in tiro!

Però, per quanto fosse eccitante scriversi tutte le porcate che avremmo fatto se fossimo stati insieme, ben presto mi resi conto che quella situazione era bloccata. Sonia e Mattia non si sarebbero mai incontrati! E la colpa era stata mia! Ed era finita la scorta de i "meglio che niente".



Una sera, dopo il nostro scambio di messaggi hot, alla sua solita domanda "quando ci incontriamo?", la sorpresi e cercai di fissare un appuntamento per incontrarci. Per incontrare Mattia, il fake.

Dopo qualche giorno, come Matteo, le chiesi un appuntamento presso il suo studio lo stesso giorno e la stessa ora dell’appuntamento con Mattia…e me lo diede!

In un primo momento pensai che si fosse sbagliata. Quando poi a Mattia confermava le porcate che avremmo fatto al nostro primo incontro e a Matteo confermava l’appuntamento per la ceretta, iniziai ad avere paura! La situazione si era completamente ribaltata!

Cosa avrei dovuto fare adesso?
 
OP
Aragorn187

Aragorn187

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Super intrigante e reale, soprattutto. Bravo!
C’è un aspetto che nel racconto non si percepirà mai: la paura! Noi diamo per scontato che lei ci sarebbe stata, ma in quei momenti, la paura che tutto sarebbe potuto andare in maniera opposta era tanta! Sono esperienze che puoi vivere solo nell’incoscienza di quell’età. Oggi la paura delle conseguenze mi avrebbe fermato molto prima!
 
OP
Aragorn187

Aragorn187

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Finalmente un post raccontato in maniera decente e delicata, in cui per molti versi mi ci rivedo anche. Grazie!
Riuscire a trasmettere dei sentimenti, è la cosa più bella…
Grazie a te per aver espresso i tuoi apprezzamenti.
 

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