Esperienza reale Le mie esperienze

miangamwien

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Finalmente un post raccontato in maniera decente e delicata, in cui per molti versi mi ci rivedo anche. Grazie!
concordo con te... spesso a leggere racconti sembrano tutti supererori superdotati, e le femmine tutte supertroie, il sesso, l'erotismo, il piacere è fatto anche di sensazioni , situazioni, emozioni , e varie compreso essere impacciati. Il bello è il tutto messo insieme. Gli spaccafiche li lascio ad altri... IO NON LO SONO
 

francoros

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Stamattina volevo continuare a scrivere; ma mi son fermato.
Sinceramente non sono cosa mi aspettavo dal condividere le mie esperienze di vita…sapere che vi eccita non me ne frega nulla, ma qualche messaggio solidale in più me lo sarei aspettato. Purtroppo solo @sormarco ha capito i miei sentimenti.
In cuor mio voglio sperare che Susy, prima o poi, possa leggere questo 3D…
Continua,e' un piacere leggere i tuoi racconti, e posso dfarti un consiglio? chiama Susy,credo che anche lei abbia un bel ricordo di te,come lo hai te di lei,
non far passare altro tempo...
 
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Aragorn187

Aragorn187

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concordo con te... spesso a leggere racconti sembrano tutti supererori superdotati, e le femmine tutte supertroie, il sesso, l'erotismo, il piacere è fatto anche di sensazioni , situazioni, emozioni , e varie compreso essere impacciati. Il bello è il tutto messo insieme. Gli spaccafiche li lascio ad altri... IO NON LO SONO
Hai detto bene!Tu hai riassunto bene quello che vorrei si percepisse. Ma dammi la possibilità di risponderti con più calma…
 

Caraibico1982

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Passarono settimane e passarono mesi e nulla mutò. Lei era la destinataria delle mie seghe, io ero diventato Matteo…almeno non ero più "l’amico di Diego". Anche perché lei aveva un piccolo studio estetico e io approfittavo della sua amicizia per saltare le code.

Ma una sera, tornato a casa, ebbi un colpo di genio: creai un profilo falso su FB e la contattai. Non fu facile stabilire un rapporto amichevole ma dopo qualche settimana riuscii a spostare la conversazione su un profilo fake di whatsapp così che le nostre conversazioni divennero quotidiane. Scoprì che il suo rapporto sessuale con Diego era finito da anni(!), che stavano insieme perché le famiglie si conoscevano da decenni e comunque non le dispiaceva la vita agiata che il marito le assicurava. La nostra amicizia si intensificò e divenne intima…o meglio, l’amicizia con Mattia, il mio fake. Arrivammo a scambiarci foto hot…quello che oggi chiameremmo sexting. Mi rivelò le sue fantasia sessuali. Anche se ci rimasi male a scoprire che non le piaceva il sesso orale e che, se proprio fosse stata costretta, avrebbe usato dei preservativi aromatizzati. D’altro canto scopri piacerle il sesso anale e che, consapevole delle sue forme, non le dispiaceva farsi venire sulle tette. E io le confessai la mia attrazione verso le sue tette e la perversione verso i piedi.

Era eccitante frequentare Sonia come Matteo, ma conoscere molti aspetti della sua intimità come Mattia. Provate ad immaginare una persona che frequentate ma consapevoli di quelle che sono le sue fantasie sessuali! Spesso mi ritrovavo con il cazzo in tiro!

Però, per quanto fosse eccitante scriversi tutte le porcate che avremmo fatto se fossimo stati insieme, ben presto mi resi conto che quella situazione era bloccata. Sonia e Mattia non si sarebbero mai incontrati! E la colpa era stata mia! Ed era finita la scorta de i "meglio che niente".



Una sera, dopo il nostro scambio di messaggi hot, alla sua solita domanda "quando ci incontriamo?", la sorpresi e cercai di fissare un appuntamento per incontrarci. Per incontrare Mattia, il fake.

Dopo qualche giorno, come Matteo, le chiesi un appuntamento presso il suo studio lo stesso giorno e la stessa ora dell’appuntamento con Mattia…e me lo diede!

In un primo momento pensai che si fosse sbagliata. Quando poi a Mattia confermava le porcate che avremmo fatto al nostro primo incontro e a Matteo confermava l’appuntamento per la ceretta, iniziai ad avere paura! La situazione si era completamente ribaltata!

Cosa avrei dovuto fare adesso?
Coglione come sono, in certe occasioni, avrei pensato che sarebbe saltato l'appuntamento di piacere a fronte di quello lavorativo, invece ho idea che andrà diversamente.
 
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Aragorn187

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Continua,e' un piacere leggere i tuoi racconti, e posso dfarti un consiglio? chiama Susy,credo che anche lei abbia un bel ricordo di te,come lo hai te di lei,
non far passare altro tempo...
Son passati più di 15 anni. Ho una vita (e una famiglia). Non voglio rompere il mio equilibrio (ed il suo). E come ho già detto, non credo nell’amicizia tra uomo e donna
 

sormarco

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C’è un aspetto che nel racconto non si percepirà mai: la paura! Noi diamo per scontato che lei ci sarebbe stata, ma in quei momenti, la paura che tutto sarebbe potuto andare in maniera opposta era tanta! Sono esperienze che puoi vivere solo nell’incoscienza di quell’età. Oggi la paura delle conseguenze mi avrebbe fermato molto prima!
È vero, io non ho ancora letto il seguito ma ho perso tante occasioni proprio perché pensavo a tutte le opzioni e conseguenze.
Comunque credo lei abbia fatto già due più due. E stava giocando anche lei.
 

sormarco

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Son passati più di 15 anni. Ho una vita (e una famiglia). Non voglio rompere il mio equilibrio (ed il suo). E come ho già detto, non credo nell’amicizia tra uomo e donna
Non credo si rompa un equilibrio per un caffè e una chiacchierata, l'equilibrio si rompe se c'è di più dopo il caffè, e quel di più lo hai in mente tu possa avvenire perché Susy ancora l'hai dentro per come sei stato bene con lei. Poi credo che parlare di equilibrio già è prerogativa di un rapporto che non va come dovrebbe, altrimenti non ci sarebbe problema ad incontrare Susy.
Dico così perché il mio equilibrio è sul filo del rasoio, una piuma ed è rotto.
 

niels

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Complimenti , racconto pieno di sensibilità ed erotismo, ma soprattutto vero...mi ci vedo per certi aspetti nella tua storia, anch'io causa la mia enorme timidezza, sono stato sverginato tardi da una di qualche anno più grande di me. Da una parte c'è rimpianto per le occasioni perdute, ma alla fine combattere le proprie paure è la battaglia più dura, bisogna arrivare a compromessi con se stessi. Come te, in gioventù ero uno sportivo (atleta agonista), ero un bel ragazzo e (cosa di cui mi sono reso conto solo dopo, perchè io mi vergognavo che era curvo) avevo un cazzo molto largo e di dimensioni superiori alla media, ma la mia timidezza e la mia introversione mi bloccava.
 
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Aragorn187

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Non mi aspettavo questa reazione! Mi avrebbe dovuto negare l’appuntamento professionale e io mi sarei presentato all’appuntamento al posto di Mattia. O le avrei rivelato la vera identità di Mattia poco prima, mettendola in imbarazzo.
Ma non mi aspettavo che la situazione si potesse evolvere in questo modo. Il mio piano era saltato: avrei inventato una scusa per cui Mattia non avrebbe potuto essere presente all’incontro e io mi sarei presentato al centro estetico. Lasciare tutto così. "Meglio di niente". Almeno avrei continuato a segarmi con lei.

Però avevo un tarlo in testa: ma lei cosa avrebbe fatto? Come avrebbe rispettato entrambi gli impegni? O magari aveva qualche sospetto?!?!? E se si stesse prendendo gioco di me? I ruoli si erano invertiti?!?!?
Il giorno fatidico, io mi attenni al mio piano: Mattia le diede buca e io, come se nulla fosse, mi presentai al centro. Ce l’avevo fatta!

Mi accolse nella sua mise tipica: polo bianca sbottonata, pantaloni bianchi e ciabattine sanitarie bianche. Nulla di speciale.

Steso su quel lettino non potevo non pensare che in quel momento avrei potuto essere altrove. E sapevo quello che avremmo potuto fare. Conoscevo le sue intenzioni. E a questi pensieri, il mio amico non rimase indifferente. Ma me l’aspettavo e avevo indossato un paio di pantaloncini da calcio, comodi.

Sonia sembrava la solita. Rideva e scherzava. Non lasciava trasparire nulla. "Sta andando tutto bene" continuavo a ripetermi.

Poi mi chiese "ma oggi avevi altri impegni?"

A quella domanda andai in panico! Iniziai a farfugliare cercando di negare qualsiasi impegno. Divenni rosso in viso, iniziai a tremare, ero nervosissimo.

Sonia mi poggio una mano sul cazzo completamente teso "Sicuro?"

Ma che cazzo sta succedendo? Nella mia testa continuavo a dirmi che non poteva saperlo; non poteva sapere che Mattia in realtà era Matteo!

Ma Sonia incalzò "E cos’è che avresti dovuto fare?" e così dicendo tirò fuori dei Durex aromatizzati. Ormai la situazione era fuori controllo. A quel punto desideravo la sua bocca sul mio cazzo. Da Mattia da Matteo ma la desideravo! Sonia si avvicinò al mio viso, mi diede un bacio fugace e mi sussurrò "Pensavi non me ne fossi accorta Matteo? O Mattia?"

Lo sapeva? Ma come aveva fatto? E da quanto tempo conosceva la vera identità di Mattia? Quindi sapeva si parlare con me? Le foto le aveva mandate a Mattia o a Matteo? E le sue fantasie sessuali? Sapeva di averle rivelate a me?

Mi abbassò i pantaloncini, tirò fuori il preservativo e, utilizzando la bocca, me lo infilò sul cazzo! Delirio! Era la prima volta che utilizzavo un preservativo e, devo ammetterlo, non si sentiva nulla! Che delusione!
Ma la situazione era tremendamente eccitante! Non provavo il piacere tipico del pompino, ma iniziai a scoparle la bocca sollevando il bacino dal lettino , spingendole il cazzo dentro.

Dopo un po’ lei si stacco, si sfilò la maglietta e mi disse "Qual era la tua fissazione? Fammi vedere…"

Da una parte ero eccitato per la situazione che stavo vivendo, dall’altra, un minimo di raziocinio, facevo tutti i collegamenti. Il fatto che Sonia sapesse di parlare con me per tutte queste settimane e accogliermi in casa come se nulla fosse, mi facevano eccitate ancora di più.

Ci spostammo sul divanetto e dopo un altro passaggio dalla sua boccuccia, mi sfilai il preservativo e infilai il cazzo tra le sue tette, sotto il reggiseno: erano morbidissime! Iniziai a segarmelo guardandola negli occhi: quanto era bella! Ansimavo. Vedevo il cazzo muoversi tra le sue tette. La cappella sbucava fuori in tutta la sua arroganza. Sonia percepì la mia eccitazione e, come se non bastasse, cercò di leccare la cappella. Lei, che per un pompino voleva il preservativo, adesso mi stava leccando la cappella! Esplosi! Schizzai come una fontana! Le inondai le tettone. Lei non accennò a leccare la sborra; aspettò che io mi svuotassi sul suo seno.

Si ripulì con delle salviettine, poi accennò a ripulirmi il cazzo ma lasciò che fossi io a finire.

"Devi andare. Ma mi devi delle spiegazioni. Stasera solito orario. Ma scrivimi con il tuo numero!"

Tornai a casa confuso ma soddisfatto: che cazzo era successo? Ma non ero sicuro di volerlo sapere. Adesso volevo Sonia!
 
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concordo con te... spesso a leggere racconti sembrano tutti supererori superdotati, e le femmine tutte supertroie, il sesso, l'erotismo, il piacere è fatto anche di sensazioni , situazioni, emozioni , e varie compreso essere impacciati. Il bello è il tutto messo insieme. Gli spaccafiche li lascio ad altri... IO NON LO SONO
Dici bene quando parli di "sensazioni, situazioni, emozioni". Come ho già detto, nei racconti non riuscirò a trasmettervi la "paura" del momento.
Se con Susy era avvenuto tutto in maniera naturale (semmai l’unica paura poteva essere quella di apparire un’incapace), con Sonia è stata una situazione davvero "trasgressiva". Nessuno poteva conoscere l’esito di quella storia. Io frequentavo quella persona con due identità! Conoscevo la sua intimità ma poi frequentavo casa sua come un amico di famiglia. E no, non mi sento (tutt’ora!) una merda. E non lo dico per giustificarmi. Diego aveva continue scappatelle e io penso di aver contribuito a far riacquistare fiducia e sicurezza a Sonia.
 
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leofuoco

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Non mi aspettavo questa reazione! Mi avrebbe dovuto negare l’appuntamento professionale e io mi sarei presentato all’appuntamento al posto di Mattia. O le avrei rivelato la vera identità di Mattia poco prima, mettendola in imbarazzo.
Ma non mi aspettavo che la situazione si potesse evolvere in questo modo. Il mio piano era saltato: avrei inventato una scusa per cui Mattia non avrebbe potuto essere presente all’incontro e io mi sarei presentato al centro estetico. Lasciare tutto così. "Meglio di niente". Almeno avrei continuato a segarmi con lei.

Però avevo un tarlo in testa: ma lei cosa avrebbe fatto? Come avrebbe rispettato entrambi gli impegni? O magari aveva qualche sospetto?!?!? E se si stesse prendendo gioco di me? I ruoli si erano invertiti?!?!?
Il giorno fatidico, io mi attenni al mio piano: Mattia le diede buca e io, come se nulla fosse, mi presentai al centro. Ce l’avevo fatta!

Mi accolse nella sua mise tipica: polo bianca sbottonata, pantaloni bianchi e ciabattine sanitarie bianche. Nulla di speciale.

Steso su quel lettino non potevo non pensare che in quel momento avrei potuto essere altrove. E sapevo quello che avremmo potuto fare. Conoscevo le sue intenzioni. E a questi pensieri, il mio amico non rimase indifferente. Ma me l’aspettavo e avevo indossato un paio di pantaloncini da calcio, comodi.

Sonia sembrava la solita. Rideva e scherzava. Non lasciava trasparire nulla. "Sta andando tutto bene" continuavo a ripetermi.

Poi mi chiese "ma oggi avevi altri impegni?"

A quella domanda andai in panico! Iniziai a farfugliare cercando di negare qualsiasi impegno. Divenni rosso in viso, iniziai a tremare, ero nervosissimo.

Sonia mi poggio una mano sul cazzo completamente teso "Sicuro?"

Ma che cazzo sta succedendo? Nella mia testa continuavo a dirmi che non poteva saperlo; non poteva sapere che Mattia in realtà era Matteo!

Ma Sonia incalzò "E cos’è che avresti dovuto fare?" e così dicendo tirò fuori dei Durex aromatizzati. Ormai la situazione era fuori controllo. A quel punto desideravo la sua bocca sul mio cazzo. Da Mattia da Matteo ma la desideravo! Sonia si avvicinò al mio viso, mi diede un bacio fugace e mi sussurrò "Pensavi non me ne fossi accorta Matteo? O Mattia?"

Lo sapeva? Ma come aveva fatto? E da quanto tempo conosceva la vera identità di Mattia? Quindi sapeva si parlare con me? Le foto le aveva mandate a Mattia o a Matteo? E le sue fantasie sessuali? Sapeva di averle rivelate a me?

Mi abbassò i pantaloncini, tirò fuori il preservativo e, utilizzando la bocca, me lo infilò sul cazzo! Delirio! Era la prima volta che utilizzavo un preservativo e, devo ammetterlo, non si sentiva nulla! Che delusione!
Ma la situazione era tremendamente eccitante! Non provavo il piacere tipico del pompino, ma iniziai a scoparle la bocca sollevando il bacino dal lettino , spingendole il cazzo dentro.

Dopo un po’ lei si stacco, si sfilò la maglietta e mi disse "Qual era la tua fissazione? Fammi vedere…"

Da una parte ero eccitato per la situazione che stavo vivendo, dall’altra, un minimo di raziocinio, facevo tutti i collegamenti. Il fatto che Sonia sapesse di parlare con me per tutte queste settimane e accogliermi in casa come se nulla fosse, mi facevano eccitate ancora di più.

Ci spostammo sul divanetto e dopo un altro passaggio dalla sua boccuccia, mi sfilai il preservativo e infilai il cazzo tra le sue tette, sotto il reggiseno: erano morbidissime! Iniziai a segarmelo guardandola negli occhi: quanto era bella! Ansimavo. Vedevo il cazzo muoversi tra le sue tette. La cappella sbucava fuori in tutta la sua arroganza. Sonia percepì la mia eccitazione e, come se non bastasse, cercò di leccare la cappella. Lei, che per un pompino voleva il preservativo, adesso mi stava leccando la cappella! Esplosi! Schizzai come una fontana! Le inondai le tettone. Lei non accennò a leccare la sborra; aspettò che io mi svuotassi sul suo seno.

Si ripulì con delle salviettine, poi accennò a ripulirmi il cazzo ma lasciò che fossi io a finire.

"Devi andare. Ma mi devi delle spiegazioni. Stasera solito orario. Ma scrivimi con il tuo numero!"

Tornai a casa confuso ma soddisfatto: che cazzo era successo? Ma non ero sicuro di volerlo sapere. Adesso volevo Sonia!
Meraviglioso!
 

sormarco

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Non mi aspettavo questa reazione! Mi avrebbe dovuto negare l’appuntamento professionale e io mi sarei presentato all’appuntamento al posto di Mattia. O le avrei rivelato la vera identità di Mattia poco prima, mettendola in imbarazzo.
Ma non mi aspettavo che la situazione si potesse evolvere in questo modo. Il mio piano era saltato: avrei inventato una scusa per cui Mattia non avrebbe potuto essere presente all’incontro e io mi sarei presentato al centro estetico. Lasciare tutto così. "Meglio di niente". Almeno avrei continuato a segarmi con lei.

Però avevo un tarlo in testa: ma lei cosa avrebbe fatto? Come avrebbe rispettato entrambi gli impegni? O magari aveva qualche sospetto?!?!? E se si stesse prendendo gioco di me? I ruoli si erano invertiti?!?!?
Il giorno fatidico, io mi attenni al mio piano: Mattia le diede buca e io, come se nulla fosse, mi presentai al centro. Ce l’avevo fatta!

Mi accolse nella sua mise tipica: polo bianca sbottonata, pantaloni bianchi e ciabattine sanitarie bianche. Nulla di speciale.

Steso su quel lettino non potevo non pensare che in quel momento avrei potuto essere altrove. E sapevo quello che avremmo potuto fare. Conoscevo le sue intenzioni. E a questi pensieri, il mio amico non rimase indifferente. Ma me l’aspettavo e avevo indossato un paio di pantaloncini da calcio, comodi.

Sonia sembrava la solita. Rideva e scherzava. Non lasciava trasparire nulla. "Sta andando tutto bene" continuavo a ripetermi.

Poi mi chiese "ma oggi avevi altri impegni?"

A quella domanda andai in panico! Iniziai a farfugliare cercando di negare qualsiasi impegno. Divenni rosso in viso, iniziai a tremare, ero nervosissimo.

Sonia mi poggio una mano sul cazzo completamente teso "Sicuro?"

Ma che cazzo sta succedendo? Nella mia testa continuavo a dirmi che non poteva saperlo; non poteva sapere che Mattia in realtà era Matteo!

Ma Sonia incalzò "E cos’è che avresti dovuto fare?" e così dicendo tirò fuori dei Durex aromatizzati. Ormai la situazione era fuori controllo. A quel punto desideravo la sua bocca sul mio cazzo. Da Mattia da Matteo ma la desideravo! Sonia si avvicinò al mio viso, mi diede un bacio fugace e mi sussurrò "Pensavi non me ne fossi accorta Matteo? O Mattia?"

Lo sapeva? Ma come aveva fatto? E da quanto tempo conosceva la vera identità di Mattia? Quindi sapeva si parlare con me? Le foto le aveva mandate a Mattia o a Matteo? E le sue fantasie sessuali? Sapeva di averle rivelate a me?

Mi abbassò i pantaloncini, tirò fuori il preservativo e, utilizzando la bocca, me lo infilò sul cazzo! Delirio! Era la prima volta che utilizzavo un preservativo e, devo ammetterlo, non si sentiva nulla! Che delusione!
Ma la situazione era tremendamente eccitante! Non provavo il piacere tipico del pompino, ma iniziai a scoparle la bocca sollevando il bacino dal lettino , spingendole il cazzo dentro.

Dopo un po’ lei si stacco, si sfilò la maglietta e mi disse "Qual era la tua fissazione? Fammi vedere…"

Da una parte ero eccitato per la situazione che stavo vivendo, dall’altra, un minimo di raziocinio, facevo tutti i collegamenti. Il fatto che Sonia sapesse di parlare con me per tutte queste settimane e accogliermi in casa come se nulla fosse, mi facevano eccitate ancora di più.

Ci spostammo sul divanetto e dopo un altro passaggio dalla sua boccuccia, mi sfilai il preservativo e infilai il cazzo tra le sue tette, sotto il reggiseno: erano morbidissime! Iniziai a segarmelo guardandola negli occhi: quanto era bella! Ansimavo. Vedevo il cazzo muoversi tra le sue tette. La cappella sbucava fuori in tutta la sua arroganza. Sonia percepì la mia eccitazione e, come se non bastasse, cercò di leccare la cappella. Lei, che per un pompino voleva il preservativo, adesso mi stava leccando la cappella! Esplosi! Schizzai come una fontana! Le inondai le tettone. Lei non accennò a leccare la sborra; aspettò che io mi svuotassi sul suo seno.

Si ripulì con delle salviettine, poi accennò a ripulirmi il cazzo ma lasciò che fossi io a finire.

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Va beh non ci racconti come ti aveva sgamato ?
 
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Complimenti , racconto pieno di sensibilità ed erotismo, ma soprattutto vero...mi ci vedo per certi aspetti nella tua storia, anch'io causa la mia enorme timidezza, sono stato sverginato tardi da una di qualche anno più grande di me. Da una parte c'è rimpianto per le occasioni perdute, ma alla fine combattere le proprie paure è la battaglia più dura, bisogna arrivare a compromessi con se stessi. Come te, in gioventù ero uno sportivo (atleta agonista), ero un bel ragazzo e (cosa di cui mi sono reso conto solo dopo, perchè io mi vergognavo che era curvo) avevo un cazzo molto largo e di dimensioni superiori alla media, ma la mia timidezza e la mia introversione mi bloccava.
Benvenuto nel club amico…
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Questa Sonia è più che un passo avanti e mi sa che la sa molto lunga!
Il termine corretto credo sarebbe stato "voglie represse" 😂
 
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Aragorn187

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Non mi feci sentire per tutto il resto della giornata. Come se mandarle un messaggio adesso avrebbe significato correre il rischio di essere scoperti, di destare sospetti. In tarda serata aspettai che fosse lei a scrivermi. Sonia con Mattia era molto disinibita, molto porca e volgare (al punto giusto) e speravo che avrebbe mantenuto queste caratteristiche. "Buonasega!" Ok, era lei!

Ma di colpo mi resi conto di non sapere come affrontare la situazione. In quel momento non sapevo nemmeno come risponderle.

"Ciao" che coglione!

"Hai perso le parole?" Per fortuna Sonia non era impacciata come me!

Dopo l’imbarazzo iniziale, il dialogo si distese. Ovviamente la prima domanda che le feci fu da quanto sapeva che Mattia ero io. Giustamente mi fece notare che creare un fake di nome Mattia non era il massimo per uno che si chiama Matteo! Ironicamente mi consigliò di seguire un corso antisgamo perché il mio modo di scrivere (uso spesso una punteggiatura in particolare) è facilmente riconoscibile. E poi, per essere sicura del suo sospetto, più volte mi aveva testato e io avevo abboccato senza nemmeno accorgermene.

S:"Ma la settimana che hai avuto accesso a casa mia, ti sei divertito?"

M:"Cosa vuoi dire?"

S:"Dai non fare il timido. Mattia non era timido con me"

M:"Allora, ´può darsi ˋ"

S:"Può darsi che io ti lasci qui da solo adesso! Oggi non mi sembravi impacciato; devo ricordarti cos’hai fatto?"

M:"Okok, ’si, mi son divertito’"

S:"E cosa hai fatto? Ricordati che lo so, ma devi dirmelo tu. Devi confessare 😂"

Le avrei confessato di averle sborrato la sua biancheria, potevo anche confessarle di averle rubato l’intimo dal suo cassetto, ma non mi andava di confessarle di averle sborrato negli stivali!

M:"Ehm…Ho timbrato la tua bincheria nel cestone in lavanderia"

S:"😱 Hai sborrato nelle mie mutandine???"

M:"Si, e nel tuo reggiseno e nelle tue calze"

S:"Hai confessato tutti i tuoi peccati?"

M:"No. Mi sono regalato qualcosa di tuo, ho preso un completino dal cassetto del tuo comodino"

S:"E cosa fai con il mio completino sexy? Ti masturbi?"

M:"No" Mentivo!

S:"E adesso ti stai masturbando?"

M:"No" Mentivo!

Sonia mi manda una foto mentre si stringe il seno tra le mani.

S:"E adesso?"

M:"No" Mentivo ancora!

S:"Nemmeno ripensando al pompino di oggi? Devi essere sincero o mi arrabbio!"

M:"Allora, sincero, ti dico che avrei preferito che non mi mettessi il preservativo"

S:"Ma lo sapevi che non l’avrei fatto senza. E poi, quando me l’hai messo tra le tette, te l’ho leccato…E poi, non lamentarti: qui c’è gente con non l’ha mai provata la mia bocca!"

M:"😂😂😂"

S:"E la prossima volta che ci vedremo cosa vorrai?"

M:"Ci sarà una prossima volta?"

S:"Si ma con Mattia, Matteo é troppo imbranato. Magari preferisce segarsi nelle mie mutandine piuttosto che scoparsi la mia fica"

Ci salutammo e chiudemmo la conversazione.

Lessi quel messaggio due volte e venni.

Si erano definiti i ruoli. E a me non dispiacevano.
 
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Nelle settimane successive evitai di andare a casa di Sonia. Anche la sera del calcetto rifiutai l’invito di Diego: mi sembrava compromettente.

Ma sentivo Sonia ogni sera e spesso le nostre conversazioni finivano nello stesso modo.

Le terza settimana Sonia mi incoraggiò ad accettare l’invito di Diego "per non destate sospetti".

Finita la partitella Diego la chiamò per preannunciarle il nostro arrivo. Chiusa la chiamata mi scrisse "Ti lascio un regalino in bagno". E già il cazzo percepiva i segnali.

La serata trascorse "tranquilla". Sonia non mi provocò e io cercavo di distrarmi per non vedere in lei la donna del mio desiderio sessuale.

Verso fine serata andai in bagno: volevo riscuotere il mio regalino. Cercai nel cesto della biancheria e trovai un suo perizoma:il mio regalo! Lo presi, lo annusai, lo avvolsi intorno al cazzo e iniziai a segarmi. Ma mentre mi guardavo intorno, vicino alla porta vidi gli stivali di Sonia! Mi fermai! Qual era il mio regalo? Sapeva anche di quello che avevo fatto nei suoi stivali? Come Mattia le avevo confidato la mia perversione sui piedi ma niente di più.

Vabbè ormai ero lì, ormai erano lì…Ne presi uno, lo annusai, ci passai dentro il cazzo e venni. Con il suo perizoma ripulì la sborra, misi via tutto e uscì. Ne avremmo parlato dopo.

Tornai a casa.

Aspettai che si facesse viva e finalmente eccola.

S:"Allora? Piaciuto il regalino che ti ho lasciato in bagno?"

M:"Non lo vedi?"

S:"Ma hai sborrato ancora nelle mie mutandine?"

M:"Si"

S:"E basta?"

Allora l’aveva fatto di proposito!

M:"Scusa ma qual era il mio regalino?"

S:"Eh eh. Tu cosa hai fatto?"

Mi stavo segando di nuovo e l’ormone mi faceva prendere coraggio: glielo dissi!

M:"Ho sborrato nei tuoi stivali e poi con le mutandine ho ripulito la sborra"

S:"😡 Io non ti avevo dato il permesso!"

E chiuse la conversazione…Le inviai ancora dei messaggi e non risponse. Mi sa che non avrei dovuto farlo…

Mi misi a letto e rimasi pensieroso. Non riuscivo a dormire. Lo schermo del cell si illuminò, Sonia-foto, apro e vedo i suoi piedini: "La prossima volta sborra su di loro"

Le settimane trascorsero e le nostre chat divenivano sempre più hot ma non c’era occasione di vedersi…sebbene ci dicevamo delle porcate assurde!

Un giorno mi disse che avrebbe dovuto recarsi fuori regione per dei corsi di aggiornamento. "Se hai il coraggio, raggiungimi."

Era una provocazione! E poi più che il coraggio mi comandava il cazzo! E il mio cazzo avrebbe voluto sicuramente raggiungerla.

Ma dettai anche io delle condizioni! "Ok, ma…do ut des…" "E in cosa consisterebbe questo scambio?" "Io ti raggiungo e tu mi dai la tua bocca! Senza preservativi!" "Ci devo pensare…raggiungimi e lo scoprirai"

In un modo o nell’altro doveva sempre avere il gioco in mano. Ma a me andava bene così.

Il venerdì trascorse veloce. Alle 17:00 uscì dall’ufficio, passai da casa, mi rinfrescai, mi misi in auto e partì. Mi ci sarebbero volute 4 ore per raggiungerla ma avremmo dato sfogo alle nostre voglie.

Arrivato, mi feci accompagnare alla camera e aspettai che l’uomo delle valigie andasse via. Aprì la porta ma lei era in bagno. Mi sedetti sul letto ad aspettarla. Fremevo. Finalmente apri la porta…rimasi impietrito!

Mise total black: corpetto in pizzo che le accentuava le tettone, perizoma coordinato, autoreggenti e pantofole con il tacco con il peluche. "Ti piaccio?" E fece un giro su se stessa. "Direi che sei uno schianto!" "Finalmente anche Mattia ha avuto il suo appuntamento"

Mi spogliai liberando il mio povero amico sofferente. Sonia si avvicinò verso di me e iniziò ad accarezzarlo. Iniziammo a baciarci e le mie mani desideravano toccare ogni cm del suo corpo.

Sonia si fermò, sempre tenendo il cazzo in mano, si scosto di qualche cm, si passò la lingua sulle labbra e mi chiese "Dove vorresti metterlo?"

"Prendilo in bocca ti prego"

"Solo se mi prometti che poi darai sfogo a tutte le tue fantasie su di me!"

Si inginocchiò e lasciò che il mio cazzo le entrasse in bocca. Era fantastico! Ma non potevo/dovevo concentrarmi troppo.

Adesso volevo realizzare un suo desiderio. La fermai e la misi a pecorina sul letto mentre io rimasi in piedi al bordo. Le dissi che questa volta i preservativi li avevo portati io. "Ho la spirale scemo". "Quello dopo…" e intanto misi su il preservativo, "…prima…", e le spostai il perizoma, "…ti devo inculare un po’…" e feci scivolare un po’ di saliva sul buco e puntai il cazzo.

Non l’avevo mai fatto. Non sapevo come sarebbe stato. Ma mi dava l’idea di sottomissione e mi eccitava tantissimo. Sapevo che lei l’aveva già fatto. La cappella entrò e prima di proseguire le afferrai il culo per i fianchi e la spinsi verso di me facendo scivolare dentro il cazzo. Soffocò un urlo e inizio a gemere. Io stavo godendo veramente tanto ma sapevo che se fossi venuto, il gioco sarebbe finito. Mi fermai e lei capì. "É troppo presto per finire così"

Da una parte avevo voglia di sborrarla, dall’altra mi ripetevo che era troppo poco per i 400km che mi ero sparato!

Le dissi che volevo leccarle la fica. Non avevo bisogno del suo ok, sapevo cosa voleva. In tutta sincerità non l’avevo mai fatto, non sapevo se mi sarebbe piaciuto…sicuramente sarebbe piaciuto a lei e io avrei dovuto far scendere la pressione. Si stese supina sul letto e io mi tuffai con la testa tra le sue cosce. Non mi piaceva (non mi piace tutt’oggi) ma a lei si e questo mi spingeva a continuare. Con le mani cercavo le sue tettone e le stringevo. Andai avanti per un po’ ma avevo bisogno di far divertire di nuovo il mio cazzo! Le sfilai il perizoma e portandomi sopra di lei le infilai il cazzo nudo nella fica! Com’era accogliente! Calda e bagnata! Rimasi sopra di lei per un po’. Poi fu la sua volta e le posizioni si capovolsero. A smorzacandela vedevo le sue tettone sobbalzare e le dicevo un sacco di porcate!

Qualcuno soffre di eiaculazione precoce, ed è un problema; ma vi assicuro che anche l’inverso lo è!

Lei iniziava ad invitarmi a venire.

Ci spostammo ancora sul bordo del letto e lei rimase di nuovo supina mentre io mi misi in piedi e continuavo a penetrarla. Mi portai le sue gambe intorno al collo nella speranza che il contatto con le sue calze mi desse quel di più per venire. Istintivamente mi portai un suo piede alla bocca, lo baciai e lo leccai. "Vuoi sborrarli?" Non me lo feci ripetere! Tirai fuori il cazzo, avvicinai i suoi piedini e dopo 2/3 colpi glieli inondai! Sonia si strofinò i piedini tra di loro spalmandosi la sborra sulle calze "Sei soddisfatto?" Ero affannato! "Si…per adesso"!
 

sormarco

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Nelle settimane successive evitai di andare a casa di Sonia. Anche la sera del calcetto rifiutai l’invito di Diego: mi sembrava compromettente.

Ma sentivo Sonia ogni sera e spesso le nostre conversazioni finivano nello stesso modo.

Le terza settimana Sonia mi incoraggiò ad accettare l’invito di Diego "per non destate sospetti".

Finita la partitella Diego la chiamò per preannunciarle il nostro arrivo. Chiusa la chiamata mi scrisse "Ti lascio un regalino in bagno". E già il cazzo percepiva i segnali.

La serata trascorse "tranquilla". Sonia non mi provocò e io cercavo di distrarmi per non vedere in lei la donna del mio desiderio sessuale.

Verso fine serata andai in bagno: volevo riscuotere il mio regalino. Cercai nel cesto della biancheria e trovai un suo perizoma:il mio regalo! Lo presi, lo annusai, lo avvolsi intorno al cazzo e iniziai a segarmi. Ma mentre mi guardavo intorno, vicino alla porta vidi gli stivali di Sonia! Mi fermai! Qual era il mio regalo? Sapeva anche di quello che avevo fatto nei suoi stivali? Come Mattia le avevo confidato la mia perversione sui piedi ma niente di più.

Vabbè ormai ero lì, ormai erano lì…Ne presi uno, lo annusai, ci passai dentro il cazzo e venni. Con il suo perizoma ripulì la sborra, misi via tutto e uscì. Ne avremmo parlato dopo.

Tornai a casa.

Aspettai che si facesse viva e finalmente eccola.

S:"Allora? Piaciuto il regalino che ti ho lasciato in bagno?"

M:"Non lo vedi?"

S:"Ma hai sborrato ancora nelle mie mutandine?"

M:"Si"

S:"E basta?"

Allora l’aveva fatto di proposito!

M:"Scusa ma qual era il mio regalino?"

S:"Eh eh. Tu cosa hai fatto?"

Mi stavo segando di nuovo e l’ormone mi faceva prendere coraggio: glielo dissi!

M:"Ho sborrato nei tuoi stivali e poi con le mutandine ho ripulito la sborra"

S:"😡 Io non ti avevo dato il permesso!"

E chiuse la conversazione…Le inviai ancora dei messaggi e non risponse. Mi sa che non avrei dovuto farlo…

Mi misi a letto e rimasi pensieroso. Non riuscivo a dormire. Lo schermo del cell si illuminò, Sonia-foto, apro e vedo i suoi piedini: "La prossima volta sborra su di loro"

Le settimane trascorsero e le nostre chat divenivano sempre più hot ma non c’era occasione di vedersi…sebbene ci dicevamo delle porcate assurde!

Un giorno mi disse che avrebbe dovuto recarsi fuori regione per dei corsi di aggiornamento. "Se hai il coraggio, raggiungimi."

Era una provocazione! E poi più che il coraggio mi comandava il cazzo! E il mio cazzo avrebbe voluto sicuramente raggiungerla.

Ma dettai anche io delle condizioni! "Ok, ma…do ut des…" "E in cosa consisterebbe questo scambio?" "Io ti raggiungo e tu mi dai la tua bocca! Senza preservativi!" "Ci devo pensare…raggiungimi e lo scoprirai"

In un modo o nell’altro doveva sempre avere il gioco in mano. Ma a me andava bene così.

Il venerdì trascorse veloce. Alle 17:00 uscì dall’ufficio, passai da casa, mi rinfrescai, mi misi in auto e partì. Mi ci sarebbero volute 4 ore per raggiungerla ma avremmo dato sfogo alle nostre voglie.

Arrivato, mi feci accompagnare alla camera e aspettai che l’uomo delle valigie andasse via. Aprì la porta ma lei era in bagno. Mi sedetti sul letto ad aspettarla. Fremevo. Finalmente apri la porta…rimasi impietrito!

Mise total black: corpetto in pizzo che le accentuava le tettone, perizoma coordinato, autoreggenti e pantofole con il tacco con il peluche. "Ti piaccio?" E fece un giro su se stessa. "Direi che sei uno schianto!" "Finalmente anche Mattia ha avuto il suo appuntamento"

Mi spogliai liberando il mio povero amico sofferente. Sonia si avvicinò verso di me e iniziò ad accarezzarlo. Iniziammo a baciarci e le mie mani desideravano toccare ogni cm del suo corpo.

Sonia si fermò, sempre tenendo il cazzo in mano, si scosto di qualche cm, si passò la lingua sulle labbra e mi chiese "Dove vorresti metterlo?"

"Prendilo in bocca ti prego"

"Solo se mi prometti che poi darai sfogo a tutte le tue fantasie su di me!"

Si inginocchiò e lasciò che il mio cazzo le entrasse in bocca. Era fantastico! Ma non potevo/dovevo concentrarmi troppo.

Adesso volevo realizzare un suo desiderio. La fermai e la misi a pecorina sul letto mentre io rimasi in piedi al bordo. Le dissi che questa volta i preservativi li avevo portati io. "Ho la spirale scemo". "Quello dopo…" e intanto misi su il preservativo, "…prima…", e le spostai il perizoma, "…ti devo inculare un po’…" e feci scivolare un po’ di saliva sul buco e puntai il cazzo.

Non l’avevo mai fatto. Non sapevo come sarebbe stato. Ma mi dava l’idea di sottomissione e mi eccitava tantissimo. Sapevo che lei l’aveva già fatto. La cappella entrò e prima di proseguire le afferrai il culo per i fianchi e la spinsi verso di me facendo scivolare dentro il cazzo. Soffocò un urlo e inizio a gemere. Io stavo godendo veramente tanto ma sapevo che se fossi venuto, il gioco sarebbe finito. Mi fermai e lei capì. "É troppo presto per finire così"

Da una parte avevo voglia di sborrarla, dall’altra mi ripetevo che era troppo poco per i 400km che mi ero sparato!

Le dissi che volevo leccarle la fica. Non avevo bisogno del suo ok, sapevo cosa voleva. In tutta sincerità non l’avevo mai fatto, non sapevo se mi sarebbe piaciuto…sicuramente sarebbe piaciuto a lei e io avrei dovuto far scendere la pressione. Si stese supina sul letto e io mi tuffai con la testa tra le sue cosce. Non mi piaceva (non mi piace tutt’oggi) ma a lei si e questo mi spingeva a continuare. Con le mani cercavo le sue tettone e le stringevo. Andai avanti per un po’ ma avevo bisogno di far divertire di nuovo il mio cazzo! Le sfilai il perizoma e portandomi sopra di lei le infilai il cazzo nudo nella fica! Com’era accogliente! Calda e bagnata! Rimasi sopra di lei per un po’. Poi fu la sua volta e le posizioni si capovolsero. A smorzacandela vedevo le sue tettone sobbalzare e le dicevo un sacco di porcate!

Qualcuno soffre di eiaculazione precoce, ed è un problema; ma vi assicuro che anche l’inverso lo è!

Lei iniziava ad invitarmi a venire.

Ci spostammo ancora sul bordo del letto e lei rimase di nuovo supina mentre io mi misi in piedi e continuavo a penetrarla. Mi portai le sue gambe intorno al collo nella speranza che il contatto con le sue calze mi desse quel di più per venire. Istintivamente mi portai un suo piede alla bocca, lo baciai e lo leccai. "Vuoi sborrarli?" Non me lo feci ripetere! Tirai fuori il cazzo, avvicinai i suoi piedini e dopo 2/3 colpi glieli inondai! Sonia si strofinò i piedini tra di loro spalmandosi la sborra sulle calze "Sei soddisfatto?" Ero affannato! "Si…per adesso"!
😱😱😱😱😱 Cosaaa! Non ti piace leccare la fica 😱😱😱😱 non sei più amico mio ,😫😫😫 ma è la cosa più buona da assaggiare e poi tutto il resto. A mio modo di vedere, e penso alla maggior parte dell'utenza di phica.
Comunque va beh per stavolta sei perdonato.
PS. Del marito ne avete parlato?
 

miangamwien

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😱😱😱😱😱 Cosaaa! Non ti piace leccare la fica 😱😱😱😱 non sei più amico mio ,😫😫😫 ma è la cosa più buona da assaggiare e poi tutto il resto. A mio modo di vedere, e penso alla maggior parte dell'utenza di phica.
Comunque va beh per stavolta sei perdonato.
PS. Del marito ne avete parlato?
Il racconto è bellissimo e sei bravissimo a descriverlo... ma devo concordare con l'amico... la cosa più buona che ci sia è..... la FIGA!
 
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Comunque va beh per stavolta sei perdonato.
PS. Del marito ne avete parlato?

Il racconto è bellissimo e sei bravissimo a descriverlo... ma devo concordare con l'amico... la cosa più buona che ci sia è..... la FIGA!
Mi dispiace ragazzi…Sarò strano ma nella classifica delle mie preferenze occupa l’ultimo posto…solo perché devo includerla…😅



Del marito ne avete parlato?
No no. E rovinarsi il sex tour? E, come ho detto qualche giorno fa, nemmeno oggi mi sento in colpa
 

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Mi dispiace ragazzi…Sarò strano ma nella classifica delle mie preferenze occupa l’ultimo posto…solo perché devo includerla…😅




No no. E rovinarsi il sex tour? E, come ho detto qualche giorno fa, nemmeno oggi mi sento in colpa
Va beh ti metto insieme a chi non piace la Nutella. 😂😂😂😂
Per quel che mi riguarda anch'io non mi sento di darti colpe verso il marito, e qualsiasi altro marito che non scopa a soddisfazione la moglie, che se poi è pure bona non ti dico. Va e fa il tuo dovere di Mattia o Matteo che è uguaglio 😂😂😂
 
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Va beh ti metto insieme a chi non piace la Nutella. 😂😂😂😂
Per quel che mi riguarda anch'io non mi sento di darti colpe verso il marito, e qualsiasi altro marito che non scopa a soddisfazione la moglie, che se poi è pure bona non ti dico. Va e fa il tuo dovere di Mattia o Matteo che è uguaglio 😂😂😂
Mi dispiace…mi dispiace…
Su queste cose so di essere anticonformista…
Non mi piace leccarla, non mi piace la foresta e non mi piacciono gli odori sgradevoli in generale
 
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Sonia preferì togliersi tutti i vestiti e rimase nuda nel letto, io rimisi i miei slip. Ci infilammo sotto il sacco del copri piumino e spegnemmo la luce.

M:"É stato bellissimo!"

S:"Lo so. Ma saranno poche le occasioni come questa e a te non basteranno"

Sapevo che non era una storia che avrebbe avuto un futuro…ma sicuramente il motivo non sarebbe stato quello.

Mentì, come qualsiasi uomo avrebbe saputo fare.

Mi chiese come era nata tutta questa passione per lei. Le confessai che sin dalla prima sera ero stato colpito dal suo seno prosperoso…e che, dopo aver iniziato a fantasticare su di lei, arrivai a desiderarla. Sonia mi disse che una donna sa quando si sente desiderata e che a lei quel genere di attenzioni mancava da tanto tempo. L’abbracciai da dietro per consolarla, lei non disse nulla per un po’. Dopo qualche minuto, lei bisbigliò "voglio farti un regalo, ma tu devi rimanere fermo". Mi fece promettere che non mi sarei mosso e infilandosi sotto le coperte, cercò il mio cazzo e lo prese in bocca. Una sensazione bellissima! Non potevo muovermi, non potevo toccarla, ma fremevo! Lei non fece e non disse altro, ci lavorò per 10/15 minuti poi accolse la sborra e mandò giù. Io ero in trans, lei tornò su, mi diede un bacio sulle labbra e sussurrò "grazie per tutto questo". Io le risposi "grazie a te per aver soddisfatto ogni mio desiderio".

Rientrammo a Milano, io il mattino dopo, lei la sera. Per qualche settimana non ci incontrammo. Era sempre così: dopo i nostri incontri, passavano giorni, a volte anche settimane, prima di rivederci. Ma ci scrivevamo e, sopratutto la sera, le conversazioni avevano sfondo sessuale. Il più delle volte erano battutine provocatorie. Altre volte erano delle confessioni su delle nostre perversioni. Una sera le confessai che era attratto/eccitato dalle donne che fumano e che il massimo sarebbe stato ricevere un pompino mentre fumava…uno smoking blowjob! Ma mi disse che non mi avrebbe potuto aiutare questa volta. Non fumava e anche se si concedeva un tiro occasionale quando usciva con la sua amica, non avremmo avuto modo di realizzare quella fantasia. Non insistetti e non ne parlammo più.

Non ripetemmo più una "fuga" simile a quella volta. I nostri incontri avvenivano nel suo studio; pre o post appuntamento.

Sonia non era l’oggetto dei miei sfoghi sessuali.
Io mi preoccupavo di farla sentire apprezzata. Ogni volta che ci vedevamo le regalavo qualcosa. Non volevo conquistarla, non mi ero innamorato. Volevo solo farla sentire attraente anche per un ragazzo più giovane.

Lei non pretese mai nulla. Sapeva che tra noi poteva esserci solo sesso e così fu per molti mesi.

Poi successe qualcosa che ruppe questo fragile equilibrio. Anche se lei sapeva benissimo dei tradimenti del marito, una sera lo trovò in casa con una ragazza. Quello fece scoppiare un casotto! Si distrussero a vicenda. Si separarono. Venderono la casa (studio di Sonia annesso). Lei si trasferì dalla sorella e ci perdemmo. Dopo poco si risposò. Adesso so che ha una famiglia con dei bambini.



Questo era l’ultimo capitolo.

Non ho altro da raccontare quindi ringrazio tutti quelli che in queste settimane hanno avuto la pazienza e la voglia di leggere la mia vita.
 

miangamwien

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Complimenti un bellissimo racconto , in fondo è quello che tutti noi vogliamo, essere desiderati apprezzati... dare e ricevere Amore. Penso sia l'unica cosa veramente importante, "Tutto il resto è noia" cit. di un noto cantante
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Mi dispiace…mi dispiace…
Su queste cose so di essere anticonformista…
Non mi piace leccarla, non mi piace la foresta e non mi piacciono gli odori sgradevoli in generale
Sei egoista , vuoi ricevere, ma non dare... e poi odori sgradevoli... è veramente pessimo
 

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