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<blockquote data-quote="Captain Achab" data-source="post: 18602037" data-attributes="member: 473430"><p>CAPITOLO 2 - LUDOVICA</p><p></p><p>Questo racconto si svolge nell’estate dei miei 19 anni. Per la prima volta vado a fare le vacanze al paesino da patentato sfoggiando a tutti la mia auto nuova. Per me e i miei amici si apre un nuovo capitolo, la sera non siamo più costretti a a stare al bar del paese ma possiamo muoverci liberamente per la valle in cerca di divertimento.</p><p></p><p>Così veniamo a sapere di una festa che si terrà al paese più su in un locale che farà da disco pub. Gasatissimi io e altri 4 amici partiamo dopo cena per la festa. Arrivati poco dopo ci rendiamo conto che non ci sarà molto pane per i nostri denti. Le ragazze sono tutte locali che ormai conosciamo da anni, insomma niente novità. Eppure dopo un po’ scorgiamo ad un certo punto un gruppetto di 4 ragazze mai viste sino ad allora. Manco il tempo di inquadrarle che due stanno già limonando con dei tipi in mezzo alla pista da ballo.</p><p> – Niente raga qui noi parliamo, facciamo tattica e 2 su 4 ce le siamo già giocate-.</p><p>Ci rigiriamo e le stesse due ragazze stanno ora limonando con altri tipi. Le osserviamo qualche minuto e ci rendiamo conto che praticamente si stanno passando tutto il locale. Punto un ragazzo che conosco del posto</p><p>– ma queste?-</p><p> - sono arrivate qui in vacanza da tre o quattro giorni, praticamente stanno facendo rizzare il cazzo a tutta la valle-. Mi siedo su un divanetto e poco dopo vengo approcciato dalla prima. Si presenta dicendomi di chiamarsi Michela e mi dice tranquillamente che sta facendo una gara con la sua amica Ludovica a chi si limona più ragazzi. Onestamente non mi sembra neanche ubriaca. Michela era molto bella: alta circa 165, occhi verdi, capelli lisci biondi e un bel fisico. Mi dice di venire da Imperia e di essere lì in vacanza con la famiglia. Anche io le dico due cazzate su di me e poi limoniamo, prende e se ne va. Passa qualche minuto e arriva Ludovica. Molto alta, sarà stata sopra i 180cm, mora liscia con i capelli fino alle spalle, occhi castani, carnagione olivastra, viso fino e allungato. Molto magra, aveva il classico fisico di quella che fa atletica con il contro che a tette sembrava una tavoletta. Anche con lei due finte chiacchiere per non limonare proprio dopo due secondi e poi stesso copione della precedente. La serata trascorre, beviamo, balliamo e ce ne torniamo a casa.</p><p></p><p>Il giorno dopo a casa mia parte il piano: dobbiamo trovare quelle ragazze ed entrare nel loro gruppo ad ogni costo. Così il pomeriggio tutti belli infighettati, si parte in missione per il paese di sopra. Obiettivo trovarle e farsele amiche. Non facciamo molta fatica, com’era per il nostro paese anche lì i ragazzi si ritrovano o al bar o al campo sportivo. Le troviamo al campo sportivo. Il gioco è più facile del previsto, scopriamo che si sono inserite in un gruppetto di ragazzi che conosciamo già. Dopo un paio d’ore andiamo a casa di uno di questi e li capisco cosa intendeva il ragazzo della sera prima. Michela e Ludovica danno spettacolo, mettono su la musica, ballano togliendosi la maglietta, abbassano i pantaloni, si baciano tra di loro e si toccano le tette, si gioca al gioco della bottiglia e obbligo o verità, si mettono in bikini e passano il pomeriggio così con la scusa di prendere il sole. Le altre due ragazze sono meno partecipi: una Cristina mi dicono essere molto pudica ma non bigotta, insomma non partecipa ai giochi delle amiche ma non le giudica neanche. La classica ragazza acqua e sapone, biondina, carnagione chiara, sempre tranquilla e a modo. L’altra Nicole, ha capelli castani tagliati corti a caschetto, un po’in carne con una quarta di seno e mi dicono che bisogna farla bere molto perché si scateni come Michela e Ludovica ma che è capitato. Giochiamo a strip poker, le due restano in intimo ma non si va molto oltre. Michela toglie il reggiseno coprendosi con le braccia ma per 5 secondi in croce. Torniamo a casa tutti gasati e il giorno dopo ci ripresentiamo, copione sempre lo stesso e così va avanti per qualche giorno.</p><p></p><p>Al quarto/quinto pomeriggio che siamo li, quando ancora i miei amici sono con la bava alla bocca ogni volta che Michela o Ludovica parlano e sono ai loro piedi io mi sono già reso conto che le due ragazze parlano parlano ma non combinano un cazzo… ok cioè le cose che fanno sono sexy e intriganti. Non mi spiace certo passare i pomeriggi a fare giochi sexy con due fighe che girano sempre per casa mezze nude, ma alla fine gli scenari da mega orge che io e i miei amici ci eravamo fatti sono l’unico ad accorgersi che non si presenteranno mai. Le due furbette cercano solo molta attenzione dai ragazzi ma nulla di più. Un po’di culo, battutine, qualche scapezzolata ma poi alla fine nei fatti non si fa un cazzo. Così mentre gli altri sono ancora li a farsi prendere per il culo io ho già capito che il piano A (mega orgia) è già andato e che devo puntare al piano B, almeno una scopata tranquilla con una delle due. Mi accorgo osservandole che nell’equilibrio della loro coppia è Michela quella con la mente diabolica che comanda il gioco mentre Ludovica segue l’amica facendosi trascinare. È lei il mio target, più facile da influenzare. Così inizio ad essere carino con lei ma senza eccessi, dirle due parole simpatiche, ogni tanto parlarle a tu per (con enormi difficoltà, di ragazze tanto sceme ne ho conosciute poche), scriverle qualche messaggio e mandarle la buonanotte la sera. Dopo una settimana dal primo incontro, nello stesso locale, è prevista una nuova festa.</p><p></p><p>Arriviamo e la serata prende subito una bella piega. Il figlio del proprietario del locale è uno del nuovo gruppetto di amici e l’alcol scorre a fiumi al prezzo di carico. Decido per un po’ di non cagarmi Ludovica, di lasciar bollire un po’ la serata. Me la ghigno mentre bevo e fumo a vedere tutti i miei amici fare i simpatici con Michela. Penso tra me ' siete proprio dei coglioni. Michela è sicuramente la più figa delle ragazze, ma quella si fa offrire da bere, ve la fa annusare ma non ve la sgancia mai. Lei è la leonessa e voi le sue prede e non il contrario come pensate’.</p><p></p><p>Dopo un po’ scorgo Ludovica. È sdraiata a terra su un prato fuori dal locale insieme a Nicole. Le sento ridere e quando mi avvicino capisco che sono ubriache marce. Ludovica indossa jeans blu e una polo aderente bianca, Nicole un vestito lungo a fiori. Provo a intavolare una discussione sensata, cosa già difficile normalmente, ma le due non fanno altro che ridere per ogni cazzata. Penso che forse l’ho fatta bollire anche troppo. Chissà se sarà in grado almeno di alzarsi.</p><p></p><p>Mi siedo alla destra di Ludovica che quindi sta nel mezzo, con Nicole alla sua sinistra. Finisco il mio gin tonic mentre le ragazze intavolano una discussione su quali attori famosi si scoperebbero. ‘ma io mi volevo fare una scopata e mi ritrovo con ste due ubriache che non stanno neanche in piedi e che discutono su come potrebbero essere i cazzi degli attori. Va bene Francesco bella serata di merda'. Resto comunque li, sai mai che possa aprirsi uno spiraglio e mi ci infilo. Per fortuna ci pensa Ludovica che altro che uno spiraglio mi apre un portone. Parla con Nicole ma inizia a fissarmi senza distogliere lo sguardo</p><p>- Sai Niki da chi vorrei farmi proprio scopare?... Da Johnny depp… mi farei scopare proprio cosi’ -</p><p>e mentre lo dice continua a fissarmi, si morde il labbro inferiore, alza un po’il bacino da terra e inizia a muoverlo simulando i movimenti come se ci fosse uno sopra di lei a scoparla. Scoppia a ridere, ride anche Nicole che risponde</p><p> - io da uno così vorrei proprio farmi ficcare forte-.</p><p> Ludovica a questo punto si gira verso di lei e le fa</p><p> -come così?-.</p><p>Rimango in credulo alla scena successiva dato che fino a pochi minuti prima avevo perso le speranze. Ludovica tira su la gonna di Nicole e le infila una mano nelle mutande, non perde neanche tempo a prepararla un po’, le entra dentro diretta con indice e medio. Nicole inizia ad ansimare. Io mi sporgo e la visione è da favola. La mano di Ludovica ha spostato di lato la mutandina blu elettrico. Vedo le labbra di Nicole circondate da un po’di pelo accogliere calde le dita di Ludovica che fanno ritmicamente dentro e fuori. E’ uno spettacolo vedere la facilità e naturalezza con cui si allargano ad ogni spinta per fare posto alle lunghe dita di Ludovica. Nicole inizia a massaggiarsi le tette e Ludovica va avanti per un paio di minuti mentre la prima continua ad ansimare. Poi Ludovica toglie le dita e me le avvicina alla bocca. Fantastico. Inizio a leccarle le dita cariche e profumate degli umori di Nicole. Dopo avergliele leccate per bene iniziamo a baciarci. Qualche secondo e Nicole si alza</p><p> – beh vi lascio a divertirvi-.</p><p>Peccato mi stavo già pregustando la cosa a tre ma va beh se va in porto con Ludovica stasera va bene così. Solo la scena precedente è valsa la serata.</p><p></p><p>Mi sdraio sopra di lei e continuiamo a baciarci, lei inizia ad armeggiare con la mia cintura. Ho un attimo di lucidità. Siamo proprio davanti l’ingresso della discoteca. Ora è vero che in quei paesi d’estate ne ho viste di tutti i colori, ma non volevo diventare il protagonista di qualche leggenda che si sarebbe propagata negli anni a venire sui due che avevano scopato nel prato davanti all’ingresso del locale pieno di gente.</p><p></p><p>La faccio alzare e la porto sul retro del locale dove so non esserci nessuno ed essere ben coperto da sguardi indiscreti.</p><p></p><p>Arriviamo, ci baciamo di nuovo, lei procede slacciandomi i pantaloni e abbassandoli. Si inginocchia, tira fuori il cazzo dai boxer e inizia a succhiarmelo. Non il miglior pompino della vita ma se la cava. Si rialza, la faccio appoggiare con la schiena al muro del palazzo. Slacciò il bottone dei jeans, abbasso la zip e le faccio scivolare i pantaloni. Indossa delle mutandine bianche. Gliele sfilo. La trovo completamente depilata. Sul suo corpo super longilineo è un piacere vedere la forma a imbuto raso e perfetto che dall’obelico si incanala fino alla fighetta ornata da un bel clitoride sporgente. Con la mano le accarezzo il monte e scendo fino a cominciare a toccare il clitoride già bello umido. Mi guarda e mi dice</p><p>– ti piace?-</p><p>- certo-</p><p> - prima ce l’avevo pelosa, oggi pomeriggio Michela me l’ha rasata-.</p><p></p><p> Se già non era abbastanza duro, il pensiero di quelle due che il pomeriggio a casa si rasavano la figa me lo fece diventare un marmo. Pensai anche che Ludovica fosse meno scema di quello che la facevo. Quella si era fatta rasare la fighetta perché aveva già deciso che quella sera avrebbe scopato. Qualche suo gemito ma poi tolgo la mano. Per i miei gusti abbiamo già giocato troppo. Le dico di appoggiarsi bene con la schiena al muro, la prendo sotto le cosce e gliele alzo facendole avvolgere la mia vita con le gambe. Con il cazzo cerco il punto d’ingresso, lo trovo e inizio a spingere. Una bella scopata, lei molto più stretta di quello che immaginassi, sentivo tutto e partecipativa muovendo il bacino mentre gemeva affondando sotto i miei colpi. Dopo un po’comincio a capire che sto per venire. Esco e lei sapientemente legge il momento e si inginocchia facendosi venire un po’ in faccia un po’ in bocca. Sia mai che una ragazza esce dalle mie grinfie senza un orgasmo. La faccio alzare e girare. Le allargo un po’le gambe e infilo una mano massaggiandole la figa a quattro dita con foga. Ci vuole veramente poco perché anche lei abbia un belll’orgasmo. Ci rivestiamo, torniamo nel locale e per il resto della serata facciamo un po’i fidanzatini. Finisce tutto lì. Il giorno dopo il rapporto è già quello di prima. Ci parliamo, nessuno dei due interessato a qualcosa di serio, perfetto, rimaniamo che magari scopiamo ancora ma poi non succede.</p><p></p><p>Gli anni dopo loro sono ancora lì ma sempre più pudiche e io e i miei amici ci siamo rotto di andargli dietro. Non so più che fine abbia fatto nessuna delle quattro.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Captain Achab, post: 18602037, member: 473430"] CAPITOLO 2 - LUDOVICA Questo racconto si svolge nell’estate dei miei 19 anni. Per la prima volta vado a fare le vacanze al paesino da patentato sfoggiando a tutti la mia auto nuova. Per me e i miei amici si apre un nuovo capitolo, la sera non siamo più costretti a a stare al bar del paese ma possiamo muoverci liberamente per la valle in cerca di divertimento. Così veniamo a sapere di una festa che si terrà al paese più su in un locale che farà da disco pub. Gasatissimi io e altri 4 amici partiamo dopo cena per la festa. Arrivati poco dopo ci rendiamo conto che non ci sarà molto pane per i nostri denti. Le ragazze sono tutte locali che ormai conosciamo da anni, insomma niente novità. Eppure dopo un po’ scorgiamo ad un certo punto un gruppetto di 4 ragazze mai viste sino ad allora. Manco il tempo di inquadrarle che due stanno già limonando con dei tipi in mezzo alla pista da ballo. – Niente raga qui noi parliamo, facciamo tattica e 2 su 4 ce le siamo già giocate-. Ci rigiriamo e le stesse due ragazze stanno ora limonando con altri tipi. Le osserviamo qualche minuto e ci rendiamo conto che praticamente si stanno passando tutto il locale. Punto un ragazzo che conosco del posto – ma queste?- - sono arrivate qui in vacanza da tre o quattro giorni, praticamente stanno facendo rizzare il cazzo a tutta la valle-. Mi siedo su un divanetto e poco dopo vengo approcciato dalla prima. Si presenta dicendomi di chiamarsi Michela e mi dice tranquillamente che sta facendo una gara con la sua amica Ludovica a chi si limona più ragazzi. Onestamente non mi sembra neanche ubriaca. Michela era molto bella: alta circa 165, occhi verdi, capelli lisci biondi e un bel fisico. Mi dice di venire da Imperia e di essere lì in vacanza con la famiglia. Anche io le dico due cazzate su di me e poi limoniamo, prende e se ne va. Passa qualche minuto e arriva Ludovica. Molto alta, sarà stata sopra i 180cm, mora liscia con i capelli fino alle spalle, occhi castani, carnagione olivastra, viso fino e allungato. Molto magra, aveva il classico fisico di quella che fa atletica con il contro che a tette sembrava una tavoletta. Anche con lei due finte chiacchiere per non limonare proprio dopo due secondi e poi stesso copione della precedente. La serata trascorre, beviamo, balliamo e ce ne torniamo a casa. Il giorno dopo a casa mia parte il piano: dobbiamo trovare quelle ragazze ed entrare nel loro gruppo ad ogni costo. Così il pomeriggio tutti belli infighettati, si parte in missione per il paese di sopra. Obiettivo trovarle e farsele amiche. Non facciamo molta fatica, com’era per il nostro paese anche lì i ragazzi si ritrovano o al bar o al campo sportivo. Le troviamo al campo sportivo. Il gioco è più facile del previsto, scopriamo che si sono inserite in un gruppetto di ragazzi che conosciamo già. Dopo un paio d’ore andiamo a casa di uno di questi e li capisco cosa intendeva il ragazzo della sera prima. Michela e Ludovica danno spettacolo, mettono su la musica, ballano togliendosi la maglietta, abbassano i pantaloni, si baciano tra di loro e si toccano le tette, si gioca al gioco della bottiglia e obbligo o verità, si mettono in bikini e passano il pomeriggio così con la scusa di prendere il sole. Le altre due ragazze sono meno partecipi: una Cristina mi dicono essere molto pudica ma non bigotta, insomma non partecipa ai giochi delle amiche ma non le giudica neanche. La classica ragazza acqua e sapone, biondina, carnagione chiara, sempre tranquilla e a modo. L’altra Nicole, ha capelli castani tagliati corti a caschetto, un po’in carne con una quarta di seno e mi dicono che bisogna farla bere molto perché si scateni come Michela e Ludovica ma che è capitato. Giochiamo a strip poker, le due restano in intimo ma non si va molto oltre. Michela toglie il reggiseno coprendosi con le braccia ma per 5 secondi in croce. Torniamo a casa tutti gasati e il giorno dopo ci ripresentiamo, copione sempre lo stesso e così va avanti per qualche giorno. Al quarto/quinto pomeriggio che siamo li, quando ancora i miei amici sono con la bava alla bocca ogni volta che Michela o Ludovica parlano e sono ai loro piedi io mi sono già reso conto che le due ragazze parlano parlano ma non combinano un cazzo… ok cioè le cose che fanno sono sexy e intriganti. Non mi spiace certo passare i pomeriggi a fare giochi sexy con due fighe che girano sempre per casa mezze nude, ma alla fine gli scenari da mega orge che io e i miei amici ci eravamo fatti sono l’unico ad accorgersi che non si presenteranno mai. Le due furbette cercano solo molta attenzione dai ragazzi ma nulla di più. Un po’di culo, battutine, qualche scapezzolata ma poi alla fine nei fatti non si fa un cazzo. Così mentre gli altri sono ancora li a farsi prendere per il culo io ho già capito che il piano A (mega orgia) è già andato e che devo puntare al piano B, almeno una scopata tranquilla con una delle due. Mi accorgo osservandole che nell’equilibrio della loro coppia è Michela quella con la mente diabolica che comanda il gioco mentre Ludovica segue l’amica facendosi trascinare. È lei il mio target, più facile da influenzare. Così inizio ad essere carino con lei ma senza eccessi, dirle due parole simpatiche, ogni tanto parlarle a tu per (con enormi difficoltà, di ragazze tanto sceme ne ho conosciute poche), scriverle qualche messaggio e mandarle la buonanotte la sera. Dopo una settimana dal primo incontro, nello stesso locale, è prevista una nuova festa. Arriviamo e la serata prende subito una bella piega. Il figlio del proprietario del locale è uno del nuovo gruppetto di amici e l’alcol scorre a fiumi al prezzo di carico. Decido per un po’ di non cagarmi Ludovica, di lasciar bollire un po’ la serata. Me la ghigno mentre bevo e fumo a vedere tutti i miei amici fare i simpatici con Michela. Penso tra me ' siete proprio dei coglioni. Michela è sicuramente la più figa delle ragazze, ma quella si fa offrire da bere, ve la fa annusare ma non ve la sgancia mai. Lei è la leonessa e voi le sue prede e non il contrario come pensate’. Dopo un po’ scorgo Ludovica. È sdraiata a terra su un prato fuori dal locale insieme a Nicole. Le sento ridere e quando mi avvicino capisco che sono ubriache marce. Ludovica indossa jeans blu e una polo aderente bianca, Nicole un vestito lungo a fiori. Provo a intavolare una discussione sensata, cosa già difficile normalmente, ma le due non fanno altro che ridere per ogni cazzata. Penso che forse l’ho fatta bollire anche troppo. Chissà se sarà in grado almeno di alzarsi. Mi siedo alla destra di Ludovica che quindi sta nel mezzo, con Nicole alla sua sinistra. Finisco il mio gin tonic mentre le ragazze intavolano una discussione su quali attori famosi si scoperebbero. ‘ma io mi volevo fare una scopata e mi ritrovo con ste due ubriache che non stanno neanche in piedi e che discutono su come potrebbero essere i cazzi degli attori. Va bene Francesco bella serata di merda'. Resto comunque li, sai mai che possa aprirsi uno spiraglio e mi ci infilo. Per fortuna ci pensa Ludovica che altro che uno spiraglio mi apre un portone. Parla con Nicole ma inizia a fissarmi senza distogliere lo sguardo - Sai Niki da chi vorrei farmi proprio scopare?... Da Johnny depp… mi farei scopare proprio cosi’ - e mentre lo dice continua a fissarmi, si morde il labbro inferiore, alza un po’il bacino da terra e inizia a muoverlo simulando i movimenti come se ci fosse uno sopra di lei a scoparla. Scoppia a ridere, ride anche Nicole che risponde - io da uno così vorrei proprio farmi ficcare forte-. Ludovica a questo punto si gira verso di lei e le fa -come così?-. Rimango in credulo alla scena successiva dato che fino a pochi minuti prima avevo perso le speranze. Ludovica tira su la gonna di Nicole e le infila una mano nelle mutande, non perde neanche tempo a prepararla un po’, le entra dentro diretta con indice e medio. Nicole inizia ad ansimare. Io mi sporgo e la visione è da favola. La mano di Ludovica ha spostato di lato la mutandina blu elettrico. Vedo le labbra di Nicole circondate da un po’di pelo accogliere calde le dita di Ludovica che fanno ritmicamente dentro e fuori. E’ uno spettacolo vedere la facilità e naturalezza con cui si allargano ad ogni spinta per fare posto alle lunghe dita di Ludovica. Nicole inizia a massaggiarsi le tette e Ludovica va avanti per un paio di minuti mentre la prima continua ad ansimare. Poi Ludovica toglie le dita e me le avvicina alla bocca. Fantastico. Inizio a leccarle le dita cariche e profumate degli umori di Nicole. Dopo avergliele leccate per bene iniziamo a baciarci. Qualche secondo e Nicole si alza – beh vi lascio a divertirvi-. Peccato mi stavo già pregustando la cosa a tre ma va beh se va in porto con Ludovica stasera va bene così. Solo la scena precedente è valsa la serata. Mi sdraio sopra di lei e continuiamo a baciarci, lei inizia ad armeggiare con la mia cintura. Ho un attimo di lucidità. Siamo proprio davanti l’ingresso della discoteca. Ora è vero che in quei paesi d’estate ne ho viste di tutti i colori, ma non volevo diventare il protagonista di qualche leggenda che si sarebbe propagata negli anni a venire sui due che avevano scopato nel prato davanti all’ingresso del locale pieno di gente. La faccio alzare e la porto sul retro del locale dove so non esserci nessuno ed essere ben coperto da sguardi indiscreti. Arriviamo, ci baciamo di nuovo, lei procede slacciandomi i pantaloni e abbassandoli. Si inginocchia, tira fuori il cazzo dai boxer e inizia a succhiarmelo. Non il miglior pompino della vita ma se la cava. Si rialza, la faccio appoggiare con la schiena al muro del palazzo. Slacciò il bottone dei jeans, abbasso la zip e le faccio scivolare i pantaloni. Indossa delle mutandine bianche. Gliele sfilo. La trovo completamente depilata. Sul suo corpo super longilineo è un piacere vedere la forma a imbuto raso e perfetto che dall’obelico si incanala fino alla fighetta ornata da un bel clitoride sporgente. Con la mano le accarezzo il monte e scendo fino a cominciare a toccare il clitoride già bello umido. Mi guarda e mi dice – ti piace?- - certo- - prima ce l’avevo pelosa, oggi pomeriggio Michela me l’ha rasata-. Se già non era abbastanza duro, il pensiero di quelle due che il pomeriggio a casa si rasavano la figa me lo fece diventare un marmo. Pensai anche che Ludovica fosse meno scema di quello che la facevo. Quella si era fatta rasare la fighetta perché aveva già deciso che quella sera avrebbe scopato. Qualche suo gemito ma poi tolgo la mano. Per i miei gusti abbiamo già giocato troppo. Le dico di appoggiarsi bene con la schiena al muro, la prendo sotto le cosce e gliele alzo facendole avvolgere la mia vita con le gambe. Con il cazzo cerco il punto d’ingresso, lo trovo e inizio a spingere. Una bella scopata, lei molto più stretta di quello che immaginassi, sentivo tutto e partecipativa muovendo il bacino mentre gemeva affondando sotto i miei colpi. Dopo un po’comincio a capire che sto per venire. Esco e lei sapientemente legge il momento e si inginocchia facendosi venire un po’ in faccia un po’ in bocca. Sia mai che una ragazza esce dalle mie grinfie senza un orgasmo. La faccio alzare e girare. Le allargo un po’le gambe e infilo una mano massaggiandole la figa a quattro dita con foga. Ci vuole veramente poco perché anche lei abbia un belll’orgasmo. Ci rivestiamo, torniamo nel locale e per il resto della serata facciamo un po’i fidanzatini. Finisce tutto lì. Il giorno dopo il rapporto è già quello di prima. Ci parliamo, nessuno dei due interessato a qualcosa di serio, perfetto, rimaniamo che magari scopiamo ancora ma poi non succede. Gli anni dopo loro sono ancora lì ma sempre più pudiche e io e i miei amici ci siamo rotto di andargli dietro. Non so più che fine abbia fatto nessuna delle quattro. [/QUOTE]
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