Racconto di fantasia Luna di miele ad Antigua (Prima Parte)

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I nostri eroi
Simone e Simona sono una giovane coppietta di neosposini. Lei di corporatura piccola, con lunghi capelli castani, ed un bel sorriso radioso. La natura era stata avara di seno con lei, quasi piatta davanti, ma rispetto alla statura era stata generosa con il culo. Simona aveva infatti dei bei fianchi ed un culetto tondo di tutto rispetto, tanto da far voltare gli uomini quando passava e far indurire i cazzi. I suoi amici segretamente la chiamavano “tappa culona” quando di scambiavano le foto che le facevano di nascosto altezza culo per masturbarsi. Simone invece era un omaccione corpulento, alto ... un armadio insomma. Nel suo caso però, quello che la natura aveva dato in altezza, se l’era preso in lunghezza, lasciando il povero Simone con un piccolo cazzetto tra le gambe che, in rapporto alla sua corporatura sembrava ancora più piccolo.

Un bel posticino
Troviamo i nostri sposini in viaggio di nozze: Antigua. Dieci giorni di sole e mare tropicali in delizioso bungalow di un villaggio vacanze. Così tra un bagno ed un'escursione, un po’ di tintarella e qualche cocktail i nostri due protagonisti cominciano a rilassarsi. Simona, che all’inizio girava per il villaggio con un castigatissimo costume a pezzo unico ed un pareo avvolto intorno alla vita, adesso se ne va in giro con un delizioso microkini sfoggiando le chiappone dorate dall’abbronzatura del sole tropicale. Di certo anche qui il culo culo non passa inosservato: oltre infatti agli altri turisti in visita, attempati turisti tedeschi ed inglesi, anche lo staff del post la nota e la tiene particolarmente d’occhio. Tutti i camerieri e gli inservienti infatti sono particolarmente gentili e servizievoli con lei ... e tutti tentano più o meno di nascondere vistose erezioni nei pantaloni delle loro tenute. Simona pare non accorgersene o far finta di nulla. Simone invece se ne accorge eccome e la cosa lo infastidisce molto ed ogni volta che può si avvicina e mette le mani su Simona, come a marcare il territorio, a mettere in chiaro che quella è cosa sua.

Il buco sbagliato
Un pomeriggio sono solo loro due in spiaggia. Lei gli chiede di spalmarle l’olio abbronzante sulla schiena e lui di buon grado si unge le mani e comincia a massaggiare con l’emulsione la schiena di lei, sdraiata sull’asciugamano. Dalla schiena le mani giungono rapidamente al culo. Simone comincia a palparlo vogliosamente ... divarica le chiappone di lei fino a mostrare i buchino sotto la strisciolina del bikini. Mette una mano tra le chiappe e seguendo il solco scende verso il basso arrivando alla fica: è carnosa e totalmente rasata. Nonostante la mano unta percepisce che è completamente bagnata ed aperta. Continua a massaggiarla guardandosi intorno: nessuno. Si abbassa i pantaloncini del costume quanto basta per tirare fuori il cazzo e le palle, fa mettere lei a pecora e le scansa il costume di lato per liberare i buchi. Tra l’olio e gli umori della fica, il cazzo entra dentro che è una meraviglia e Simone inizia a scoparla. Mentre la chiava guarda il gran culone di Simona andare avanti e dietro ritmicamente e le chiappe di conseguenza aprirsi e chiudersi mostrando il buchino. Cazzo come voleva quel buchino ... Simona non gli aveva mai dato il culo, di anale non voleva proprio sentire parlare. La sua massima concessione era stata far infilare un dito ... ma niente di più. Anche questa volta fa scivolare il pollice sul buco e comincia a premere per penetrarlo leggermente. Ma la voglia di quel culo è troppo forte. Decide allora d’impulso ... sfila in cazzo dalla fica e lo avvia per infilarlo nel buco proibito. A Simona basta sentire entrare neanche tutta la cappella per cacciare un urlo da far gelare il sangue. Con un colpo di reni scatta in avanti cogliendo impreparato Simone che perde la presa sui fianchi.
- Coglione! Che cazzo fai stronzo?! – gli urla in faccia lei su tutte le furie
- Ma Amo’ ..
- Amo’ un cazzo! Sei un coglione! – sentenzia lei alzandosi ed andandosene.
Simone resta in ginocchio, con i pantaloni abbassati ed il cazzo duro ... non poteva credere a quello che era appena successo: e non aveva neanche sborrato. Mentre si risistemava il cazzo sentì delle risate in lontananza fu solo allora che si accorse che Anton e Jean, due camerieri del villaggio, li stavano spiando da dietro un cespuglio.
Anton e Jean era sulla ventina, con due fisici atletici e scolpiti. Alti, possenti e ... e eccezionalmente dotati. Ma questo Simone poteva solo immaginarlo. Erano inoltre quelli che più sfacciatamente ronzavano intorno a Simona. Se Simone avesse potuto dare un’occhio ai loro cellulari avrebbe scoperto che le memorie erano piene di foto di sua moglie e video di lei che camminava ripresa da dietro.
Simone se ne tornò sconsolato ed umiliato al bungalow.

La pompa riparatrice
Entrando Simone trovò Simona che usciva dal bagno.
- Amore scusa – esordì lui – non so cosa mi sia preso prima ...
- No Amore, scusami tu ... ho reagito in modo eccessivo .. è che sai, lì sul momento ... – disse lei avvicinandosi ed infilando la mano nei pantaloni di lui – ma adesso mi faccio perdonare.
Senza aggiungere altro Simona si mise in ginocchio davanti a Simone, gli abbassò i pantaloncini alle caviglie e gli prese il cazzo in bocca per un bel pompino di riconciliazione.
Simona ci sapeva proprio fare con le pompe ... gli teneva le palle con una mano mentre con l’altra guidava il cazzo nella sua bocca e poi lo lasciava. Poi con la testa andava avanti ed indietro mettendoselo tutto dentro .. del resto le ridotte dimensioni di lui lo permettevano. Simone le mise le mani in testa per accompagnarne il movimento ... ma non era passato neanche un minuto da quando la pompa era iniziata che a voce roca comincio a sussurrare “ sborro .. sborro”. Lei si tolse il cazzo di bocca ed iniziò a segarlo sempre più velocemente e stringendolo sempre di più ... “SBORRROOOO!” gridò lui una frazione di secondo prima che il suo cazzetto cominciasse a schizzare seme. Simona si scansò ... detestava farsi sborrare addosso. Si alzò e diede un bacio sulla guancia al marito
- Dai su ... preparati adesso che stasera c’è la cena del villaggio!
Il cazzo di Simone ancora gocciolava sborra che lei era giĂ  sparita in bagno.
 

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