Mia moglie vs I motociclisti

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Manuela è una donna sempre pronta al gioco, sempre disponibile a scherzare con altri uomini. Fedele, ma rizzacazzi (proprio come lei si autodefinisce). Lei è mia moglie, una donna molto bella, a cui piace piacersi e piacere agli occhi degli uomini. Quando usciamo insieme si veste sempre in modo provocante, per farsi guardare, per farsi notare dagli altri uomini e farsi invidiare dalle altre donne.

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Una sera d’estate di due anni fa siamo usciti per andare a cena fuori, una serata diversa dal solito, niente ristorantino, ma una birreria nella zona periferica di Firenze. Lei arrapante e non ho perso tempo per dirglielo e ripeterglielo quanto lo fosse.

Arriviamo alla birreria e scegliamo un tavolo all’esterno, ci accompagnano all’unico tavolo rimasto libero fuori, proprio accanto a una tavolata di motociclisti, al primo sguardo sembravano già abbastanza alticci. Nel baccano sentivo chiaramente i commenti su mia moglie e lei non faceva nulla per nascondersi, la vedevo accanto a me sorridere sorniona dei loro sguardi e commenti.

Ci sediamo e dopo nemmeno due minuti i due motociclisti più vicini al nostro tavolo attaccano bottone con lei. A lei non pare il vero, dalle nostre parti si dice che una persona “parla anche con i muri”, quando basta una scusa qualsiasi per attaccare bottone e lei inizia a parlare con questi due signori, avranno avuto una cinquantina d’anni. Beh, sembravano un po’ un cliché, stivali da motociclista, jeans, maglietta bianca e gilet di pelle. Ovviamente la barba curata. Due tipi simpatici comunque. Io mi inserisco nella conversazione, ma chiaramente a loro interessa solo la mia Manuela, le sue cosce scoperte ed il suo decolleté importante.

Ci portano da bere, a lei piace la Caipirinha alla fragola, le basta poco per iniziare a diventare più “allegra”… e la cosa mi eccita da morire. Di solito quando diventa brilla ci scappa la scopata nel luogo pubblico, il bagno, il parcheggio… insomma, quando beve le parte la voglia di cazzo e la deve soddisfare il prima possibile.

La serata continua e piano piano altri motociclisti iniziano a dare confidenza a mia moglie. Alcuni chiacchierano anche con me, la serata è divertente, le chiacchiere si sprecano e l’alcol arriva anche dal loro tavolo con generosità. Dopo un po’ iniziano a sentirsi anche commenti un po’ più pesanti. Si sente chiaramente arrivare dalle retrovie un suggerimento “lasciacela per un paio d’ore e vedrai che te la riportiamo felice”… tutti ridiamo ed io li ammonisco blandamente con un “Ragazzi!! Non fatemela portare via dai, fate i bravi”. La situazione si tranquillizza e l’ormone torna a livelli sotto la soglia di allarme.

Faccio il conto dei motociclisti, sono una ventina, alcuni molto giovani, sulla ventina, i più anziani del gruppo superavano abbondantemente i cinquanta. Probabilmente un paio di loro sono padre e figlio. In generale sono simpatici. Lei mi guarda con occhi adoranti e vogliosi. La conosco bene, l’alcol e le attenzioni di 20 uomini la fanno bagnare, so già che sta pensando a un posto nelle vicinanze dove possa essere scopata urgentemente. La guardo e penso “Stasera mi farò una bella scopata” e sorrido pregustandomi il corpo e le attenzioni di mia moglie.

Ceniamo, le ordino un altro cocktail che lei beve facendole aumentare i giri. Io la sto adorando, ho una voglia assurda, emana odore di sesso, io sono attratto da lei come una falena dalla luce. Però non sono l’unico attratto dal sesso che emana. Uno dei motociclisti si avvicina al nostro tavolo e le dice “Tesoro, io e 23 centimetri ti aspettiamo in bagno”. Quasi non credo alle mie orecchie. Non sono geloso e la cosa non mi fa arrabbiare, del resto non è nemmeno il primo a farle commenti sprezzanti. Lei mi guarda con gli occhi sgranati, sembra scioccata e divertita insieme… poi però le vedo fare una cosa che mi fa esplodere la mente. Manuela si morde il labbro inferiore. So ESATTAMENTE cosa significa quel gesto che fa inconsciamente. E’ eccitata in maniera che non sa resistere. Probabilmente la proposta di quell’uomo l’ha colpita dentro e sembra non sappia resistere.

La guardo e le dico “Amore? Che ti prende?”, ma già lo sapevo. Lei mi risponde “amore” poi una breve pausa “23 centimerti!” e ride facendomi gli occhi da cerbiatta innocente. In quel momento vorrei scoparla sul tavolino davanti a tutti. Il mio cazzo è talmente duro che probabilmente se lo toccassi esploderebbe. Le dico misurando le parole “amore mio, lo sai che se anche ti dicessi di no ti alzeresti lo stesso” e il suo sorriso va da un orecchio all’altro adesso. Prende la borsetta, si alza e mi dice “lascio la porta leggermente aperta, vieni a controllare?” io annuisco e le sorrido. Lei mi dà un bacio sulle labbra e si avvia al bagno.

Mi alzo dopo pochi secondi che è sparita dietro l’angolo. La porta è leggermente aperta, come aveva promesso. Guardo dentro, e arrivo appena in tempo per sentire lui che le dice “dai tesoro, devo pisciare, aiutami” lei si sposta e vedo l’uccello dell’uomo, è ancora a riposo, ma è chiaro che non mentiva sulla lunghezza. Lei glielo prende in mano e lo indirizza sul centro della tazza. Lui inizia a pisciare. Lei ride divertita e lui le chiede “tuo marito non te lo fa fare mai questo gioco?” e lei “no, ma con il tuo è facile, è lungo abbastanza per maneggiarlo”. Lui mi guarda, tutti e due sanno che sono lì a guardare, mi fa l’occhiolino. Lui allora insiste, tuo marito ce l’ha corto? Lei risponde “no, no, ce l’ha normale, ma gli manca tanto così” indicando la punta del suo pene e 3 centimetri buoni.

Lui stava ancora pisciando, mi chiesi quanta birra avesse bevuto per farne tanta. Dopo un’infinità finì di pisciare e le disse “dai tesoro scrollalo e strizzalo”. Lei eseguì e gli passò un fazzolettino di carta per asciugarlo per bene. In quel momento Manuela si gira verso di me e mi sorride. Sembra una ragazzina alle prese con un gioco divertente ed emozionante. Lui allora abbassa la tavoletta del gabinetto e la mette a sedere davanti al suo uccello. Lui sta iniziando ad eccitarsi, si vede che sta iniziando a drizzarsi, mia moglie orgogliosa di riuscire a tirare su anche questo gli sorride e lo bacia esattamente dove l’uccello di lui fa la piega per poi precipitare verso il basso. Ma la situazione dura poco, perché è chiaro che sta iniziando ad indurirsi. Lui le prende il mento in una mano, la guarda negli occhi e le dice “tesoro, i tuoi baci sono miracolosi, vedi cosa fanno?” e indica il suo uccello che adesso è a mezz’asta. Lei gli sorride con il mento ancora nella sua mano, poi lui aggiunge “sai cosa fare”, lei annuisce e inizia a baciargli il cazzo in tutti i punti, sull’asta, sulla cappella, sulle palle. Allora lui impaziente le spinge la nuca in modo da avvicinarla al suo cazzo. Lei allora fa quella cosa che a me fa impazzire: con la mano sinistra gli prende i coglioni e con l’indice della stessa mano gli stimola l’ano. Con l’altra mano gli stringe dolcemente il cazzo e intanto se lo infila in bocca. Con la lingua lo stimola appena sotto la cappella dove gli uomini sentono maggiormente il piacere. Lui allora getta indietro la testa e le tiene la mano sulla nuca. Lei le dona uno dei suoi migliori pompini.

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Qualcuno entra nel bagno, ma gli dico di usare gli altri perché quello è occupato… non fanno fatica a capire cosa stia succedendo, il motociclista non nasconde il suo piacere con i suoi forti gemiti gutturali.

E’ bellissima, intenta a regalare un pompino carico di passione a uno sconosciuto nel bagno di una birreria. La amo da morire, mai come adesso l’ho amata probabilmente.

La scena dura molti minuti. Lei fa fatica a succhiargli il cazzo perché adesso il suo è diventato un ramo durissimo di 23 centimetri che punta verso il cielo. In confronto il mio è un ramoscello. Manuela è impegnata e non mi guarda da molto ormai, c’è solo una cosa che ha tutta la sua attenzione e quella cosa ce l’ha in bocca. Lui sta gemendo sempre più forte. Le tiene la testa quasi a impedirle di muoversi. Li dice “Tesoro sto per esplodere” lei allora lo sega e lo succhia con più veemenza, aumenta il ritmo e la passione, quindi lui esplode dentro la sua bocca. La tiene stretta in modo che non possa liberarsi del suo cazzo. La vedo chiaramente ingoiare e soffocare un po’ sembra le sia andato un po’ di traverso. Una buona quantità le cola fuori dalla bocca. Lui sta ancora lanciando i suoi gemiti gutturali. Da un colpo di bacino per fare in modo che il suo ultimo fiotto finisca direttamente dentro la sua gola. Poi esce.

Manuela sorride, la bocca e il mento sporchi di sperma. Lui la ammonisce “eh no, devi ingoiare tesoro” lei gli sorride, butta giù ciò che le rimaneva in bocca e apre la bocca per mostrargli quanto era stata brava.

Lei si ripulisce e fa per alzarsi e venire da me, quando lui la prende per un braccio e le dice “dove vai tesoro? Ho capito, non sei abituata alle doppiette” lei pare non capire. Lui allora la prende e la gira con forza. Le tira su il vestitino sfilandoglielo dall’alto. Le toglie il reggiseno per liberare la sua bellissima 4° soda e le fa togliere le mutandine coordinate. Eccola mia moglie. Nuda davanti a uno sconosciuto con indosso solo le scarpe nere con il tacco 12. Lui la spinge in avanti in modo che appoggi le mani sulla tavoletta del cesso chiusa e con il culo in aria nella direzione del cazzo di lui che non sembra cedere di un solo centimetro. Eccola, a pecorina, nuda davanti ad un altro uomo mentre sta aspettando di essere scopata.

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Le infila due dita nella fica e le dice “cazzo tesoro, sono entrato senza alcuna fatica”. Lei gli sorride girandosi, i guarda me, ancora fuori dalla porta a spiarli. Lui le dice “Tuo marito non fa le doppiette?” e lei scuote la testa e lui le dice “allora sei fortunata, stasera allora hai trovato un vero uomo” e mi guarda mentre lo dice, poi mi fa di nuovo l’occhiolino.

Lui tira fuori il telefonino dalla tasca dietro dei pantaloni, appoggia la cappella sulla fica di mia moglie e si fa un selfie. Poi mi passa il telefono e dice “Facci una foto”. Io obbedisco e gli faccio qualche foto. Ancora non è entrato, le foto sono bellissime, lui la tiene per i fianchi e la cappella del suo lungo cazzo puntata sulla fica di mia moglie. Lui le dice “Tesoro, sorridi, tuo marito ci sta facendo una foto”, lei si gira e mi sorride, io faccio qualche scatto. Bellissima. Poi lei si rivolge a lui “quanto devo aspettare per essere sbattuta?” e lui le sorride dicendo “pazienza tesoro, l’attesa è piacevole quanto l’atto stesso”. Poi rivolgendosi a me dice “adesso fai un bel filmato, mi raccomando, che poi lo faccio vedere ai miei amici”. Io faccio partire la registrazione. Annuisco a lui che sta aspettando un mio cenno, si rivolge a mia moglie e le dice “sei pronta tesoro?” e lei annuisce e… SBAM! Un solo colpo. Affonda i suoi 23 centimetri nella fica della donna che amo. Lei sgrana gli occhi lanciando un urlo che termina in un gemito di piacere. Sicuramente quell’urlo lo hanno sentito in molti. Lui si ferma, interamente dentro di lei, una scena bellissima. Lui fa piccoli movimenti di bacino senza uscire, ma che lei evidentemente avverte tutti e le chiede “tutto a posto tesoro?” e lei annuisce con ampi movimenti del capo. Non riesce nemmeno a parlare da quanto è presa, riesce appena ad esalare un debole “sbattimi dai”. Lui non si fa pregare e inizia a uscire e entrare con quel ramo che si ritrova, oltre a essere lungo è pure largo. Lei lancia mugolii incontrollati di piacere. Ogni tanto riesce a dire “che meraviglia” sembra quasi commossa… lui è impegnato nel far scorrere la sua lunga nerchia dentro mia moglie, fori e dentro, fuori e dentro, con forza e decisione al limite della violenza. Lei continua a godere… cazzo quanto sono innamorato di lei!

Lui mi guarda e dice “stai registrando tutto cornuto?” io annuisco. Lui continua “Stai registrando mentre monto la troia di tua moglie?” poi dopo una breve pausa “cazzo che donna! Sei fortunato amico mio” io non posso far altro che annuire. Sento dietro di me che qualcuno sta entrando, prima che gli possa dire qualcosa mi accorgo che è uno degli altri motociclisti. Entra e mi dice “Scusa ma tua moglie ha bisogno di me”, si tira fuori l’uccello già duro, non sono 23 centimetri, ma non scherza nemmeno la sua verga. Lo sventola davanti agli occhi di mia moglie che se ne accorge. Manuela allora glielo prende in mano e lui le spinge la testa per indicarle cosa vorrebbe da lei. Lei è distratta, in estasi, difficilmente avrà la lucidità per fargli un pompino fatto bene, ma glielo accoglie comunque in bocca.

La scena va avanti per molti minuti, lei urla i suoi orgasmi ovattati dal cazzo del nuovo arrivato. Ad un certo punto è chiaro che il primo motociclista era di nuovo pronto a venire, a quello nuovo lo anticipa di poco ed esplode nella bocca di mia moglie tutto lo sperma che aveva nelle palle. Come prima fa fatica ad ingoiare, le esce un buon quantitativo di sborra mentre lui è ancora nella sua bocca. Le cola sul mento sulla mano con la quale tiene ancora il pene dell’ultimo arrivato. Stranamente il secondo motociclista non vuole uscire dalla bocca di mia moglie… lei sta per avere il suo orgasmo definitivo. Eccolo, è possente, sta arrivando. Nello stesso momento anche il primo motociclista sta venendo e le assesta tre colpi in fila possenti che la sconquassano e le impediscono di tenere ancora in bocca il cazzo del secondo uomo. Lei urla il suo orgasmo totale. Lui lancia due urli gutturali in pieno stile Tarzan e lei si lascia andare con un sonoro “odddddiiiioooooooo”. Il cazzo di lui sussulta svuotandosi dentro l’utero di mia moglie. Lei alza una mano e gli prende i testicoli, quasi volesse spremergli dal cazzo tutta la sborra che contengono, ma so che lo fa per impedirgli di uscire in quel momento, lei sta ancora avendo il suo orgasmo. E’ davvero possente, sta durando tantissimo, un’infinità. Poi cessa e lei gli libera i testicoli dalla presa.

Quando finisce lui sfila fuori il suo uccello e a lei scorre un brivido lungo la schiena. Le cola sperma dalla fica, ne cola tanto. Lei mi chiede un fazzolettino che le porgo. Si pulisce anche il viso dalla sborra dell’altro uomo. Ride sfinita e mi guarda con gli occhi pieni di amore per me… ed io le ricambio il sentimento. Le sorrido e le porgo le sue mutandine ed il resto dei vestiti.

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I due uomini si puliscono velocemente, si ricompongono e si avviano per uscire, il primo motociclista mi batte una mano sulla spalla e mi dice “cazzo che donna amico mio, spero di incontrarvi di nuovo”, poi escono.

Aiuto mia moglie a ricomporsi, odora fortemente di sperma, è la donna più bella del mondo ed io sono pazzo di lei. Mi sorride, mi bacia, mi prende la mano e usciamo dal bagno insieme.
 

sparalesto

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Gran bel racconto amico,mi piacerebbe tanto guardare il video,e comunque hai una gran donna accanto complimenti.
Dalla foto che hai postato si vede che lo prende anche in culo mi confermi??
 

Turex07

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Manuela è una donna sempre pronta al gioco, sempre disponibile a scherzare con altri uomini. Fedele, ma rizzacazzi (proprio come lei si autodefinisce). Lei è mia moglie, una donna molto bella, a cui piace piacersi e piacere agli occhi degli uomini. Quando usciamo insieme si veste sempre in modo provocante, per farsi guardare, per farsi notare dagli altri uomini e farsi invidiare dalle altre donne.

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Una sera d’estate di due anni fa siamo usciti per andare a cena fuori, una serata diversa dal solito, niente ristorantino, ma una birreria nella zona periferica di Firenze. Lei arrapante e non ho perso tempo per dirglielo e ripeterglielo quanto lo fosse.

Arriviamo alla birreria e scegliamo un tavolo all’esterno, ci accompagnano all’unico tavolo rimasto libero fuori, proprio accanto a una tavolata di motociclisti, al primo sguardo sembravano già abbastanza alticci. Nel baccano sentivo chiaramente i commenti su mia moglie e lei non faceva nulla per nascondersi, la vedevo accanto a me sorridere sorniona dei loro sguardi e commenti.

Ci sediamo e dopo nemmeno due minuti i due motociclisti più vicini al nostro tavolo attaccano bottone con lei. A lei non pare il vero, dalle nostre parti si dice che una persona “parla anche con i muri”, quando basta una scusa qualsiasi per attaccare bottone e lei inizia a parlare con questi due signori, avranno avuto una cinquantina d’anni. Beh, sembravano un po’ un cliché, stivali da motociclista, jeans, maglietta bianca e gilet di pelle. Ovviamente la barba curata. Due tipi simpatici comunque. Io mi inserisco nella conversazione, ma chiaramente a loro interessa solo la mia Manuela, le sue cosce scoperte ed il suo decolleté importante.

Ci portano da bere, a lei piace la Caipirinha alla fragola, le basta poco per iniziare a diventare più “allegra”… e la cosa mi eccita da morire. Di solito quando diventa brilla ci scappa la scopata nel luogo pubblico, il bagno, il parcheggio… insomma, quando beve le parte la voglia di cazzo e la deve soddisfare il prima possibile.

La serata continua e piano piano altri motociclisti iniziano a dare confidenza a mia moglie. Alcuni chiacchierano anche con me, la serata è divertente, le chiacchiere si sprecano e l’alcol arriva anche dal loro tavolo con generosità. Dopo un po’ iniziano a sentirsi anche commenti un po’ più pesanti. Si sente chiaramente arrivare dalle retrovie un suggerimento “lasciacela per un paio d’ore e vedrai che te la riportiamo felice”… tutti ridiamo ed io li ammonisco blandamente con un “Ragazzi!! Non fatemela portare via dai, fate i bravi”. La situazione si tranquillizza e l’ormone torna a livelli sotto la soglia di allarme.

Faccio il conto dei motociclisti, sono una ventina, alcuni molto giovani, sulla ventina, i più anziani del gruppo superavano abbondantemente i cinquanta. Probabilmente un paio di loro sono padre e figlio. In generale sono simpatici. Lei mi guarda con occhi adoranti e vogliosi. La conosco bene, l’alcol e le attenzioni di 20 uomini la fanno bagnare, so già che sta pensando a un posto nelle vicinanze dove possa essere scopata urgentemente. La guardo e penso “Stasera mi farò una bella scopata” e sorrido pregustandomi il corpo e le attenzioni di mia moglie.

Ceniamo, le ordino un altro cocktail che lei beve facendole aumentare i giri. Io la sto adorando, ho una voglia assurda, emana odore di sesso, io sono attratto da lei come una falena dalla luce. Però non sono l’unico attratto dal sesso che emana. Uno dei motociclisti si avvicina al nostro tavolo e le dice “Tesoro, io e 23 centimetri ti aspettiamo in bagno”. Quasi non credo alle mie orecchie. Non sono geloso e la cosa non mi fa arrabbiare, del resto non è nemmeno il primo a farle commenti sprezzanti. Lei mi guarda con gli occhi sgranati, sembra scioccata e divertita insieme… poi però le vedo fare una cosa che mi fa esplodere la mente. Manuela si morde il labbro inferiore. So ESATTAMENTE cosa significa quel gesto che fa inconsciamente. E’ eccitata in maniera che non sa resistere. Probabilmente la proposta di quell’uomo l’ha colpita dentro e sembra non sappia resistere.

La guardo e le dico “Amore? Che ti prende?”, ma già lo sapevo. Lei mi risponde “amore” poi una breve pausa “23 centimerti!” e ride facendomi gli occhi da cerbiatta innocente. In quel momento vorrei scoparla sul tavolino davanti a tutti. Il mio cazzo è talmente duro che probabilmente se lo toccassi esploderebbe. Le dico misurando le parole “amore mio, lo sai che se anche ti dicessi di no ti alzeresti lo stesso” e il suo sorriso va da un orecchio all’altro adesso. Prende la borsetta, si alza e mi dice “lascio la porta leggermente aperta, vieni a controllare?” io annuisco e le sorrido. Lei mi dà un bacio sulle labbra e si avvia al bagno.

Mi alzo dopo pochi secondi che è sparita dietro l’angolo. La porta è leggermente aperta, come aveva promesso. Guardo dentro, e arrivo appena in tempo per sentire lui che le dice “dai tesoro, devo pisciare, aiutami” lei si sposta e vedo l’uccello dell’uomo, è ancora a riposo, ma è chiaro che non mentiva sulla lunghezza. Lei glielo prende in mano e lo indirizza sul centro della tazza. Lui inizia a pisciare. Lei ride divertita e lui le chiede “tuo marito non te lo fa fare mai questo gioco?” e lei “no, ma con il tuo è facile, è lungo abbastanza per maneggiarlo”. Lui mi guarda, tutti e due sanno che sono lì a guardare, mi fa l’occhiolino. Lui allora insiste, tuo marito ce l’ha corto? Lei risponde “no, no, ce l’ha normale, ma gli manca tanto così” indicando la punta del suo pene e 3 centimetri buoni.

Lui stava ancora pisciando, mi chiesi quanta birra avesse bevuto per farne tanta. Dopo un’infinità finì di pisciare e le disse “dai tesoro scrollalo e strizzalo”. Lei eseguì e gli passò un fazzolettino di carta per asciugarlo per bene. In quel momento Manuela si gira verso di me e mi sorride. Sembra una ragazzina alle prese con un gioco divertente ed emozionante. Lui allora abbassa la tavoletta del gabinetto e la mette a sedere davanti al suo uccello. Lui sta iniziando ad eccitarsi, si vede che sta iniziando a drizzarsi, mia moglie orgogliosa di riuscire a tirare su anche questo gli sorride e lo bacia esattamente dove l’uccello di lui fa la piega per poi precipitare verso il basso. Ma la situazione dura poco, perché è chiaro che sta iniziando ad indurirsi. Lui le prende il mento in una mano, la guarda negli occhi e le dice “tesoro, i tuoi baci sono miracolosi, vedi cosa fanno?” e indica il suo uccello che adesso è a mezz’asta. Lei gli sorride con il mento ancora nella sua mano, poi lui aggiunge “sai cosa fare”, lei annuisce e inizia a baciargli il cazzo in tutti i punti, sull’asta, sulla cappella, sulle palle. Allora lui impaziente le spinge la nuca in modo da avvicinarla al suo cazzo. Lei allora fa quella cosa che a me fa impazzire: con la mano sinistra gli prende i coglioni e con l’indice della stessa mano gli stimola l’ano. Con l’altra mano gli stringe dolcemente il cazzo e intanto se lo infila in bocca. Con la lingua lo stimola appena sotto la cappella dove gli uomini sentono maggiormente il piacere. Lui allora getta indietro la testa e le tiene la mano sulla nuca. Lei le dona uno dei suoi migliori pompini.

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Qualcuno entra nel bagno, ma gli dico di usare gli altri perché quello è occupato… non fanno fatica a capire cosa stia succedendo, il motociclista non nasconde il suo piacere con i suoi forti gemiti gutturali.

E’ bellissima, intenta a regalare un pompino carico di passione a uno sconosciuto nel bagno di una birreria. La amo da morire, mai come adesso l’ho amata probabilmente.

La scena dura molti minuti. Lei fa fatica a succhiargli il cazzo perché adesso il suo è diventato un ramo durissimo di 23 centimetri che punta verso il cielo. In confronto il mio è un ramoscello. Manuela è impegnata e non mi guarda da molto ormai, c’è solo una cosa che ha tutta la sua attenzione e quella cosa ce l’ha in bocca. Lui sta gemendo sempre più forte. Le tiene la testa quasi a impedirle di muoversi. Li dice “Tesoro sto per esplodere” lei allora lo sega e lo succhia con più veemenza, aumenta il ritmo e la passione, quindi lui esplode dentro la sua bocca. La tiene stretta in modo che non possa liberarsi del suo cazzo. La vedo chiaramente ingoiare e soffocare un po’ sembra le sia andato un po’ di traverso. Una buona quantità le cola fuori dalla bocca. Lui sta ancora lanciando i suoi gemiti gutturali. Da un colpo di bacino per fare in modo che il suo ultimo fiotto finisca direttamente dentro la sua gola. Poi esce.

Manuela sorride, la bocca e il mento sporchi di sperma. Lui la ammonisce “eh no, devi ingoiare tesoro” lei gli sorride, butta giù ciò che le rimaneva in bocca e apre la bocca per mostrargli quanto era stata brava.

Lei si ripulisce e fa per alzarsi e venire da me, quando lui la prende per un braccio e le dice “dove vai tesoro? Ho capito, non sei abituata alle doppiette” lei pare non capire. Lui allora la prende e la gira con forza. Le tira su il vestitino sfilandoglielo dall’alto. Le toglie il reggiseno per liberare la sua bellissima 4° soda e le fa togliere le mutandine coordinate. Eccola mia moglie. Nuda davanti a uno sconosciuto con indosso solo le scarpe nere con il tacco 12. Lui la spinge in avanti in modo che appoggi le mani sulla tavoletta del cesso chiusa e con il culo in aria nella direzione del cazzo di lui che non sembra cedere di un solo centimetro. Eccola, a pecorina, nuda davanti ad un altro uomo mentre sta aspettando di essere scopata.

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Le infila due dita nella fica e le dice “cazzo tesoro, sono entrato senza alcuna fatica”. Lei gli sorride girandosi, i guarda me, ancora fuori dalla porta a spiarli. Lui le dice “Tuo marito non fa le doppiette?” e lei scuote la testa e lui le dice “allora sei fortunata, stasera allora hai trovato un vero uomo” e mi guarda mentre lo dice, poi mi fa di nuovo l’occhiolino.

Lui tira fuori il telefonino dalla tasca dietro dei pantaloni, appoggia la cappella sulla fica di mia moglie e si fa un selfie. Poi mi passa il telefono e dice “Facci una foto”. Io obbedisco e gli faccio qualche foto. Ancora non è entrato, le foto sono bellissime, lui la tiene per i fianchi e la cappella del suo lungo cazzo puntata sulla fica di mia moglie. Lui le dice “Tesoro, sorridi, tuo marito ci sta facendo una foto”, lei si gira e mi sorride, io faccio qualche scatto. Bellissima. Poi lei si rivolge a lui “quanto devo aspettare per essere sbattuta?” e lui le sorride dicendo “pazienza tesoro, l’attesa è piacevole quanto l’atto stesso”. Poi rivolgendosi a me dice “adesso fai un bel filmato, mi raccomando, che poi lo faccio vedere ai miei amici”. Io faccio partire la registrazione. Annuisco a lui che sta aspettando un mio cenno, si rivolge a mia moglie e le dice “sei pronta tesoro?” e lei annuisce e… SBAM! Un solo colpo. Affonda i suoi 23 centimetri nella fica della donna che amo. Lei sgrana gli occhi lanciando un urlo che termina in un gemito di piacere. Sicuramente quell’urlo lo hanno sentito in molti. Lui si ferma, interamente dentro di lei, una scena bellissima. Lui fa piccoli movimenti di bacino senza uscire, ma che lei evidentemente avverte tutti e le chiede “tutto a posto tesoro?” e lei annuisce con ampi movimenti del capo. Non riesce nemmeno a parlare da quanto è presa, riesce appena ad esalare un debole “sbattimi dai”. Lui non si fa pregare e inizia a uscire e entrare con quel ramo che si ritrova, oltre a essere lungo è pure largo. Lei lancia mugolii incontrollati di piacere. Ogni tanto riesce a dire “che meraviglia” sembra quasi commossa… lui è impegnato nel far scorrere la sua lunga nerchia dentro mia moglie, fori e dentro, fuori e dentro, con forza e decisione al limite della violenza. Lei continua a godere… cazzo quanto sono innamorato di lei!

Lui mi guarda e dice “stai registrando tutto cornuto?” io annuisco. Lui continua “Stai registrando mentre monto la troia di tua moglie?” poi dopo una breve pausa “cazzo che donna! Sei fortunato amico mio” io non posso far altro che annuire. Sento dietro di me che qualcuno sta entrando, prima che gli possa dire qualcosa mi accorgo che è uno degli altri motociclisti. Entra e mi dice “Scusa ma tua moglie ha bisogno di me”, si tira fuori l’uccello già duro, non sono 23 centimetri, ma non scherza nemmeno la sua verga. Lo sventola davanti agli occhi di mia moglie che se ne accorge. Manuela allora glielo prende in mano e lui le spinge la testa per indicarle cosa vorrebbe da lei. Lei è distratta, in estasi, difficilmente avrà la lucidità per fargli un pompino fatto bene, ma glielo accoglie comunque in bocca.

La scena va avanti per molti minuti, lei urla i suoi orgasmi ovattati dal cazzo del nuovo arrivato. Ad un certo punto è chiaro che il primo motociclista era di nuovo pronto a venire, a quello nuovo lo anticipa di poco ed esplode nella bocca di mia moglie tutto lo sperma che aveva nelle palle. Come prima fa fatica ad ingoiare, le esce un buon quantitativo di sborra mentre lui è ancora nella sua bocca. Le cola sul mento sulla mano con la quale tiene ancora il pene dell’ultimo arrivato. Stranamente il secondo motociclista non vuole uscire dalla bocca di mia moglie… lei sta per avere il suo orgasmo definitivo. Eccolo, è possente, sta arrivando. Nello stesso momento anche il primo motociclista sta venendo e le assesta tre colpi in fila possenti che la sconquassano e le impediscono di tenere ancora in bocca il cazzo del secondo uomo. Lei urla il suo orgasmo totale. Lui lancia due urli gutturali in pieno stile Tarzan e lei si lascia andare con un sonoro “odddddiiiioooooooo”. Il cazzo di lui sussulta svuotandosi dentro l’utero di mia moglie. Lei alza una mano e gli prende i testicoli, quasi volesse spremergli dal cazzo tutta la sborra che contengono, ma so che lo fa per impedirgli di uscire in quel momento, lei sta ancora avendo il suo orgasmo. E’ davvero possente, sta durando tantissimo, un’infinità. Poi cessa e lei gli libera i testicoli dalla presa.

Quando finisce lui sfila fuori il suo uccello e a lei scorre un brivido lungo la schiena. Le cola sperma dalla fica, ne cola tanto. Lei mi chiede un fazzolettino che le porgo. Si pulisce anche il viso dalla sborra dell’altro uomo. Ride sfinita e mi guarda con gli occhi pieni di amore per me… ed io le ricambio il sentimento. Le sorrido e le porgo le sue mutandine ed il resto dei vestiti.

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I due uomini si puliscono velocemente, si ricompongono e si avviano per uscire, il primo motociclista mi batte una mano sulla spalla e mi dice “cazzo che donna amico mio, spero di incontrarvi di nuovo”, poi escono.

Aiuto mia moglie a ricomporsi, odora fortemente di sperma, è la donna più bella del mondo ed io sono pazzo di lei. Mi sorride, mi bacia, mi prende la mano e usciamo dal bagno insieme.
Un racconto letteralmente disarmante, un misto di sensualità, di passione, poi coinvolgente il tuo riportare i fatti. Se solo fosse possibile vedere il video, sarebbe un'autentica esplosione di piacere. Complimenti davvero paletto77, credimi, a trovare una donna così complice, ce sia moglie, compagna, amica, amante, insomma tutto!
 
OP
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Ritorno al covo dei motociclisti
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Per quasi un anno con Manuela la vita è trascorsa in modo tranquillo, non parlavamo mai dei motociclisti, se non mentre facevamo sesso. In quei momenti ripercorrevamo ogni istante di quella serata indimenticabile. Quando eravamo soli e avevamo un po' di tempo riproducevo il video sulla TV in salotto e lì partiva sempre una grande scopata.

Un mese fa chiesi quasi distrattamente a Manuela se le andava di uscire una sera e lei suggerì di nuovo lo stesso locale “Chissà, magari avrai l'occasione di girare un nuovo video” mi disse puntando i suoi occhi da troietta nei miei.

“Perché no?” le dissi, pensai che non poteva essere possibile che i pianeti si allineassero di nuovo allo stesso modo, però andare in quel locale mi piaceva, quindi il giorno stesso chiamai per prenotare un tavolo. Lei mi chiese di prenotarlo nella stanza in fondo, dove c'è meno casino ed io così feci.

La sera in cui fissammo il tavolo ci preparammo per uscire, lei ci mise più del solito a prepararsi, quando ebbe finito rimasi senza fiato, era vestita da troia rizzacazzi come non mai. Volevo scoparla lì, in piedi, sul lavandino in bagno, ma disse che era meglio affrettarsi altrimenti ci avrebbero tolto il tavolo.

Arrivammo al locale. Trovare parcheggio fu difficilissimo, c'erano una marea di motociclette di grossa cilindrata. Harley, Triumph, Ducati, davvero tantissime e bellissime motociclette. In alcuni gruppetti di motociclisti alcuni si divertivano a far sentire il rombo assordante dei loro motori.

Il risultato era un gran casino, una gran puzza di carburanti bruciati e gente vestita da motociclista ovunque.

“Ci deve essere un motoraduno” dissi a mia moglie, lei rispose “penso di sì”, la spinsi in avanti leggermente premendole la mano sul culo come a dire “andiamo” ed entrammo nel locale.

Un cameriere ci accompagnò al nostro tavolo. La stanza era piccola, ma gremita di motociclisti, ce ne saranno stati una ventina. Ce n'erano di tutti i tipi, quelli vestiti con giubbottino di jeans smanicato con tanto di borchie e foulard neri, quelli che ancora indossavano i pantaloni della tuta tecnica, quelli vestiti normalmente. Ci misi poco a notare che mia moglie era l'unica donna e vestita com'era aveva attratto le attenzioni e le conversazioni di tutti nella stanza.

Sedevo con le spalle rivolte all'ingresso della stanza, dietro di me c'era una porta che di tanto in tanto si apriva e si chiudeva al passaggio di qualcuno. Non passarono dieci minuti che vidi mia moglie guardare oltre la mia spalla destra e arrossire come una persona che ha appena fatto una scoreggia davvero puzzolente in ascensore.

Dietro di me una persona si stava avvicinando e mia moglie oltre ad arrossire ancora più intensamente stava sorridendo a questa persona mentre teneva gli occhi puntati su di lui o lei. Mi voltai e vidi lui: “Il motociclista”. Proprio lui, quello che circa un anno prima si era scopato mia moglie nel bagno dello stesso locale.

La voce calda e profonda di lui risuonò in tutta la stanza causando il silenzio immediato di tutti i presenti “Non ci posso credere! Tesoro, sei venuta allora? Quasi non ci credevo quando mi hai scritto”. Guardai mia moglie, ma lei non guardava me. Sorrideva come una scema con gli occhi puntati in quelli di lui.

“Sei meravigliosa tesoro” disse lui avvicinandosi a lei “Grazie” rispose lei sorridendo e arrossendo di nuovo. “Cazzo tesoro, ma in un anno sei diventata ancora più fica, vieni, dammi un bacetto” lei fece per alzarsi, ma lui la fermò e le disse avvicinando il bacino alla faccia di mia moglie “Prima un bacino dallo a lui che è già ritto solo per averti vista” e lei diede un bacino proprio sul rigonfiamento nei pantaloni del motociclista “e adesso dallo a me un bel bacino tesoro” dicendo così le prese il mento nella mano destra e tirò in su per accompagnare il movimento di mia moglie.

Le infilò la lingua in bocca e lei gli mise una mano sulla nuca per aggrapparsi a lui.

“Sei splendida” le disse ancora tenendole il mento nella mano destra “sei venuta come ti ho detto?” e lei “sì”. Lui si allontanò un po' da lei e disse “Fammi vedere” e lei “davanti a tutti? Mi vergono” e lui “Non ti curare di loro, sono miei amici e nessuno oserà nemmeno sfiorarti se io non gli do il permesso... VERO?” scandì l'ultima parola rivolgendosi a tutti i presenti. Tutti annuirono, come se fossero di fronte a un boss indiscusso.

Mia moglie mi guardò per un secondo, poi iniziò a tirare sul il bordo del vestito corto che indossava. Man mano che saliva mi accorgevo che non aveva le mutandine. Tirò su solo il fianco destro del vestito, in modo che non si vedesse la sua fica perfettamente depilata per l'occasione, ma che fosse chiaro al motociclista che non stesse indossando le mutandine come LUI le aveva chiesto di fare.

“Brava tesoro” le diede un bacetto sulle labbra e andò a sedersi sulla panca del tavolo nell'angolo opposto della stanza. Manuela si sedette davanti a me tirando verso il basso l'orlo del vestito. “Amore, penso tu mi debba spiegare qualcosa” e lei un po' titubante mi disse “amore, lo sai come funziona con me, non ti ho mai tradito, ma lui mi fa questo effetto, l'ho contattato l'altro giorno dopo che ho saputo del motoraduno e lui mi ha chiesto di venire”.

Le arriva un messaggio al telefono. Lei lo legge, ride e si volta verso il motociclista. Lui ci guarda ridendo. “Amore, vai a prendere due birre per favore? Inizio ad avere sete”. Io la guardo con sospetto, ma ho già il cazzo di marmo, allora mi alzo e mi avvio al bar. La ressa al bancone è imponente, ci metto quasi dieci minuti per prendere due cazzo di birre alla spina e torno nella stanza. Mia moglie però non è al posto dove l'avevo lasciata. La vedo seduta sulle gambe del motociclista mentre lui le ispeziona la bocca con la sua lingua.

Poggio le birre sul tavolo e mi metto a fare quello che stavano facendo tutti nella stanza: guardavo mia moglie. Bellissima, molto troia e estremamente sensuale.

Ancora con la sua lingua in bocca, il motociclista appoggiò una mano sul ginocchio di mia moglie. Lei allargò le gambe quasi automaticamente e lui iniziò a risalire lentamente la coscia destra della donna che amavo alla follia. Il vestitino corto ci mise un attimo a scoprire la fica perfettamente liscia e rosea di mia moglie e la mano di lui la raggiunse poco dopo, nel momento in cui avvenne lei fu pervasa da un brivido di piacere, a quel punto le gambe si spalancarono e addio a ogni pudore.

Mia moglie mostrava la sua bellissima fica bagnata a una ventina di motociclisti mentre uno di questi le stava massaggiando il clitoride.

“Sfilati il vestito tesoro” le chiese lui, lei obbedì immediatamente, lui le slacciò il reggiseno. In quel momento Manuela era completamente nuda fatta eccezione dei bellissimi sandali alla schiava con tacco 12. Lui le mise di nuovo la lingua in bocca e lei spalancò di nuovo le cosce in attesa della sua mano esperta. Lui non la fece attendere molto e tornò a stuzzicarle fica e clitoride con le dita.

“Marito” disse lui rivolgendosi a me “non stare lì fermo a non fare nulla, prendi il telefonino e facci un bel filmato a me e alla mia troietta preferita”.

Tirai fuori il telefono e iniziai a filmare.

Di nuovo lingua in bocca e due dita nella fica.

Lei prese l'iniziativa e slacciò la cintura dei pantaloni al motociclista, poi sbottonò i pantaloni e liberò il grosso uccello di lui iniziando a segarlo subito.

Lui allungò una mano sulle tette di Manuela strizzandole con forza fino a che lei non mugolava di dolore misto a piacere. Le sue magnifiche tette sode venivano torturate mentre lei lo segava con dolcezza.

Dopo un po' lui le prese la testa fra le mani e con decisione la obbligò a inginocchiarsi davanti a lui, lei allora si mise in ginocchio e gli prese il grosso cazzo in bocca iniziando a succhiarlo e segarlo.

Gli faceva il servizio completo. Mano sui testicoli a massaggiarli, mano sul cazzo per segarlo e lingua appena sotto il glande per massimizzare il suo piacere. Ogni tanto si staccava, glielo baciava dalle parti, sulla punta e poi lo ingoiava di nuovo.

Lui teneva costantemente una mano sulla testa di Manuela, come per dire “Non ti muovi da qui”. Il motociclista si stava godendo la bocca di mia moglie “oddio come succhi bene il cazzo tesoro” poi disse rivolto a me “le hai insegnato bene, bravo”, io non so per quale motivo replicai “Li sapeva fare già molto bene quando l'ho conosciuta” e tutti risero. Lui allora disse rivolto a mia moglie “allora tu sei nata troia!” lei sorrise al complimento.

Dopo qualche minuto, all'improvviso lui esclamò “Ahi troia, mi hai fatto sentire i denti” lei rispose “scusa”, lui la guardò bonariamente e le disse “tranquilla tesoro, però adesso devo punirti” e lei “ok”. Le assestò uno schiaffone a mano aperta sul viso. Io feci per avvicinarmi, ma lui mi bloccò mostrandomi il palmo della mano in segno di “stop” e chiese a lei “Di a tuo marito di non intervenire perché non ce n'è bisogno”. Lei si voltò verso di me, una lacrima le scendeva dall'occhio sopra la guancia che si stava arrossando come il fuoco e mi disse “Amore, è colpa mia, non ho aperto la bocca a sufficienza” e mi sorrise. SI voltò di nuovo verso di lui, lui allora le disse “Sei la mia troia” E lei annuì di nuovo. Lui allora le schiaffeggiò forte i seni. Lei non fiatò, lui continuò a darle sonore sberle sulle tette. Queste assorbivano i colpi del motociclista muovendosi e tornando al loro posto in un momento di fulminante eccitazione generale. “Ne vuoi ancora troia?” e lei con un filo di voce “Non smettere ti prego” e lui continuò. LE avrà assestato non meno di venti schiaffoni su quelle magnifiche tette. Lei non ha battuto ciglio nemmeno una volta. Lui allora cessò il martellamento e le spinse la testa verso il suo cazzo ancora di marmo e lei lo infilò in bocca. Riprese a fargli il pompino.

Alcuni motociclisti che guardavano rapiti mia moglie avevano già tirato fuori l'uccello e avevano iniziato a segarsi. Stranamente non passava nemmeno un cameriere, mi voltai e vidi fuori dalla porta un motociclista grande e grosso che impediva a chiunque di entrare.

Dopo un buon quarto d'ora di pompino il motociclista decise di cambiare la situazione, le disse “tesoro, è arrivato il momento di essere scopata” lei annuì mollando la presa sul cazzo di lui e si alzò. Lui la prese per i fianchi e la fece girare. Stava mostrando a tutti il suo corpo nudo, in piedi, le tette bellissime e arrossate dalle torture di lui. In piedi, nuda sui tacchi. Una visione incredibilmente erotica e celestiale allo stesso momento. “Cazzo quanto è bella mia moglie” pensai. Qualcuno mormorava le stesse cose “sei bellissima” oppure “Cazzo che pezzo di fica che sei” e commenti dle genere, anche più pesanti.

Lui, sempre seduto dietro di lei, la prese di nuovo per i fianchi e la tirò indietro, costringendola a sedersi sul suo cazzo.

Lei, sentendo il pene di lui disteso proprio sotto la sua fica bagnata iniziò a strusciarvisi sopra. Si vedeva la punta del cazzo del motociclista apparire e sparire mentre mia moglie gli faceva scorrere la fica bagnata come un treno su una monorotaia. Avanti e indietro, lei muoveva il bacino ritmicamente appoggiata con le mani sulle cosce di lui, la schiena leggermente inarcata all'indietro favorendo a tutti una visione eccezionalmente erotica del suo corpo. Le sue tette si muovevano morbide e sensuali seguendo il movimento oscillatorio di mia moglie.

Da dietro lui agguantò le tette di mia moglie e iniziò a torturarle di nuovo. Le strizzava, le schiaffeggiava, tutto a favore nostro, potevamo vedere tutto.

“Cazzo troia, muoviti più veloce adesso” e lei obbedì. Iniziò a scorrere sul suo cazzo ancora più velocemente. Una mano di lui scese dalle tette fino a raggiungere il clitoride di mia moglie, la quale ebbe un sussulto nell'istante in cui le dita del motociclista lo toccarono. “Dio che puttana che sei”. Lei occhi chiusi e intenta a strusciarsi non sembrava aver sentito.

Lui le afferrò la gola e la strinse leggermente “Di chi sei la puttana?” e lei in un filo di voce misto piacere e godimento “tua, sono la tua puttana” e lui “Ok, allora ti meriti questo disse lui muovendo il bacino leggermente verso il basso ed il suo cazzo, invece di scorrere in avanti la penetrò all'improvviso. Lei sbarrò gli occhi e mugolo “Oddioooo” e lui “no troia, Dio non c'entra, sono io che sono entrato” e tutti risero, ma non mia moglie. Occhi ancora sbarrati e invece di andare avanti e indietro, adesso andava su e giù impalandosi su quel cazzo enorme.

Lui le strinse di nuovo la gola e la tirò indietro inarcandole ancora di più la schiena. Le disse all'orecchio “Sei la mia troia, godi troia” e lei iniziò a liberare il suo piacere con strilletti e piccoli urli di piacere. Lui le leccò una guancia e lei si voltò per leccargli la lingua e così fu, di nuovo lingua in bocca, ma stavolta lei stava saltellando sul suo cazzo, lei mugolava forte adesso, il suono del suo piacere era ovattato dalla lingua del motociclista nella sua bocca.

Il tempo sembrò dilatarsi, nella stanza piena di gente si sentivano solo due rumori, mia moglie e il motociclista che godevano e il “ciack ciack” che la fica esageratamente umida di mia moglie produceva mentre si faceva scopare dal suo bull. L'orgasmo di Manuela arrivò all'improvviso. Fu un esplosione di piacere misto a sfiancamento e gemiti. Le gambe le tremavano, ma il motociclista non la mollava e con le mani le alzava e abbassava il bacino. Lei recuperò lucidità e ricominciò a impalarsi ritmicamente in modo autonomo.

Lei venne di nuovo, ma con meno energia, e allora chiese al motociclista “fra poco non ce la farò più, ti va di venire?” e lui “va bene troia, impegnati di più” e lei iniziò a saltellare sul suo cazzo con maggiore enfasi. “Oddio così tesorooooooo, non smettere e non rallentare” lei chiuse gli occhi e iniziò a fare scorrere la sua fica a ritmo incalzante sull'asta durissima di lui.

“Cazzo vengo di nuovoooo” disse lei e luo “Eccomiiiiiiiiiiii” e vvennero entrembi, lui la bloccò impalandola in profondità. Si vedevano di lui solo i testicoli, di sicuro la punta del suo cazzo era ben dentro l'utero di mia moglie.

Erano immobili, lui urlava suoni gutturali e si vedeva chiaramente dalle contrazioni del suo perineo che si stava svuotando dentro mia moglie. Le stringeva il collo con forza e lei respirava a fatica, ma non si lamentava, a occhi chiusi si godeva il momento mentre veniva riempita di sperma.

“Cazzo troia, ti metto incinta” e lei “svuotati tutto” e lui “già fatto”. Lei allora iniziò ad alzarsi sfilando lentamente l'uccello di lui da dentro il suo corpo stanco. Sembrò volerci un'eternità per farlo uscire tutto e quando avvenne un rivolo di sborra del motociclista colò dalla fica di mia moglie.

Qualcuno le porse un fazzolettino e lei lo prese ringraziando.

Lui le disse “In ginocchio troia”, lei obbedì senza discutere, si stava voltando verso di lui, pensando di doverglielo succhiare ancora, ma lui la fermò. “No tesoro, adesso rimani lì mentre i miei amici ti ti faranno una bella doccia bianca” lei rise “e poi come mi pulisco?” e lui rispose “per quello che tuo marito è qui” disse porgendomi un pacchetto di salviette umide. Lo presi, stavo ancora girando il film con il telefonino. Probabilmente la memoria doveva essere quasi completamente piena ormai, ma non me ne fregava assolutamente niente.

Gli altri motociclisti si alzarono e a turno iniziarono a segarsi facendo un cerchio con in mezzo mia moglie. I primi schizzi arrivarono in faccia, poi sulle tette, poi non si distinguevano più zone di mia moglie dove non fosse depositato sperma. Uno di loro le chiese “Apri la bocca troia” e lei spalancò la bocca e lui le schizzò tutto quello che aveva nelle palle, se lo strizzo bene affinché nemmeno una goccia fosse sprecata, lei chiuse la bocca, ma non ingoiò, fece fuoriuscire lo sperma da lati, la quale andò a mescolarsi con tutta l'altra sborra che la ricopriva.

Quando anche l'ultimo si era allontanto da lei dopo averla lavata con la sua sborra io mi avvicinai a lei e filmandola le chiesi se era tutto ok “Sì amore, è stato molto divertente” mi disse guardando nell'obiettivo. “Sei meravigliosa” le dissi “anche tutta sporca così?” mi chiese, ed io riposi “così sei ancora più meravigliosa”.

Spensi il telefonino e lei mi disse “amore, però puzzo di sperma da morire, aiutami a pulirmi”.

Ci vollero molte salviette e sacchetti di plastica per smaltire tutto lo sperma, un paio di ragazzi sulla trentina mi aiutarono a pulirla, ma penso che lo avessero fatto più per poterla toccare e palparle il seno e toccarle la fica piuttosto che mossi da volontà di darmi una mano.

Una volta ripulita, Manuela si rivestì, bevve un bel sorso della sua birra e mi diede un bacio. Tutti applaudirono mia moglie.

La serata proseguì normalmente. Al termine, il motociclista, uscendo, passò accanto al nostro tavolo, tirò fuori il cazzo, di nuovo in erezione e disse a mia moglie “Troia, dagli un bacio, perché fra un anno vi rivedrete sempre qui”. Manuela lo rpese in mano e gli diede un bacino leggero sulla punta del cazzo, poi una leccata sul glande. Lui sorrise e disse “sei una magnifica troia”, lei gli sorrise per il complimento e il motociclista infilò il suo uccello di nuovo nei pantaloni mi disse “manda il filmato a tua moglie che poi lei lo invierà a me” e se ne andò.
 

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