Racconto di fantasia Nuovi orizzonti di coppia

alfredoa

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Non credo abbia più senso dichiarare se un racconto è reale o meno, la certezza non ci sarà mai.

Vi lascio semplicemente leggere, giudicare e (spero) apprezzare.



La storia riguarda me e la mia lei. All’epoca di questo primo racconto eravamo ancora una giovane coppia di fidanzatini molto tradizionale e perbene, sebbene lei avesse sempre avuto una libido piuttosto alta ed io non disdegnassi fin dall’adolescenza fantasie “particolari”.



Una breve descrizione fisica pare sia sempre di dovere in questo tipo di racconti, tuttavia non sono un grande fan di questa consuetudine. Vi basti sapere che lei è una ragazza molto snella, 1.75, un viso acqua e sapone con un bel caschetto biondo e un seno molto minuto (nei periodi più fortunati lievita al massimo ad una seconda abbondante). Il suo punto di forza e sicuramente il didietro, sodo e ben definito, non passa mai inosservato catturando gli sguardi di chiunque apprezzi il genere. È modestamente una gran bella ragazza, non di quelle che troveresti sulle copertine dei giornali ma piuttosto quella che può diventare la tua ossessione giovanile.

Dal mio lato sono un ragazzo abbastanza nella media, 1.85, moro, un fisico normale aiutato da anni di sport di squadra e lo snowboard, mia grande passione.



Tornando al racconto, quel week-end di ottobre avevamo deciso di passare qualche giorno in montagna nonostante la stagione sciistica non fosse ancora iniziata. Immaginavo già le infinite camminate a cui mi avrebbe costretto la mia ragazza e gli amplessi serali sopra la media nella nostra stanza (non so come mai ma la distanza da casa l’ha sempre resa più attiva da quel punto di vista).



Il primo giorno trascorre molto tranquillamente, una lunga camminata per un rifugio in quota molto carino e il ritorno in camera sfiniti ma soddisfatti. La mia ragazza a quel punto ricorda che nell’hotel c’è anche un centro benessere.

-Cosa ne dici se prima di cena scendessimo a farci una sauna? Abbiamo ancora un sacco di tempo prima che ci facciano sedere al tavolo!-

-Perchè no, si può provare. Ci hanno pure messo in camera tutto il kit spa..-

Tuttavia scendiamo nella zona spa già costumati con il nostro accappatoio per trovarci di fronte ad una grande delusione: il centro benessere era chiuso…

-Questi trentini- commento io -come si farà a chiudere così presto la spa, è assurdo!-

La faccia del mio amore era visibilmente piccata, ma il mio commento non arrivò solo alle sue orecchie. Chinata sul banco della reception non avevo notato ci fosse ancora la responsabile del centro, che non battendo ciglio per le mie parole poco rispettose dei locali interviene:

-Purtroppo la stagione è appena iniziata e non abbiamo ancora aperto la spa quest’anno, ci dispiace molto. Per compensare posso proporvi una visita al centro benessere del paese? È stato inaugurato poco fa e il nostro hotel ha subito fatto una convenzione per i nostri clienti, non costa davvero nulla così-

Immaginando che la mia dolce metà non si sarebbe mai privata del piacere di vedermi faticare su sentieri in salita presi il coupon dello sconto con scarsa convinzione e lo infilai noncurante nell’accappatoio.



Tornammo in camera per rivestirci e dopo una cena piuttosto pesante le mie previsioni sulle performance della mia ragazza si rivelarono come al solito giuste. Era davvero indiavolata, forse fin troppo, visto che dopo essere stata sopra di me per qualche minuto si sfilò e si dedico al mio sesso con la bocca, non trascurando di passare la sua lingua sulle palle. La sua bravura unita alla stanchezza ebbe come effetto la mia venuta anticipata e mentre sorpresa cercava di trattenere tutto il mio liquido in bocca cercava di dirmi:

- Mmm, no. Scherzi? Mmm, e io?-

Delusa per la seconda volta nel giro di poche ore, vedo che si dirige in bagno come era suo solito per sputare il mio seme nel lavandino. All’epoca non le piaceva per nulla ingoiare, seppure trovasse che lo sperma avesse un buon sapore.

Io sfinito: -scusami amore, non so che dire. Forse abbiamo un po’ esagerato con la camminata di oggi. Posso provare a farti finire con altri metodi magari?-

-No, lascia stare! Ormai mi è passata completamente la voglia! Cazzo, potevi dirmelo un secondo prima che mi sarei fermata. E poi non mi hai fatto pure andare giù un po’ della tua roba così, sai che non mi piace ma ci provi sempre!-

Mortificato, cercai di compensare con un po’ di tenerezze nel letto per calmarla. Funzionò e dopo pochi minuti dormivamo già entrambi, sereni (io soprattutto ovviamente).



Aprendo la finestra la mattina mi trovai di fronte ad un paesaggio totalmente cambiato rispetto al giorno precedente. Durante la notte doveva aver nevicato abbondantemente, ogni cosa era ricoperta da un sottile manto bianco. Se la situazione in paese era quella significava che più in alto quel soffice manto si sarebbe trasformato in mezzo metro buono e le possibilità di un trekking erano praticamente nulle.

-Amore, non credo proprio che oggi riusciremo a camminare su quel sentiero che volevi fare ieri, ha nevicato tutte notte mi sa...-

-Smettila di prendere in giro, se non vuoi camminare basta che lo dici. Ogni volta che non c’è il tuo snowboard in montagna devi sempre fare storie- mentre lo diceva si avvicinò alla finestra anche lei e vide la situazione.

-Oh cazzo, ma no! Cosa facciamo adesso tutto il giorno?! Abbiamo controllato le previsioni fino all’altro giorno, non doveva esserci brutto tempo!-.

Vedendo la sua reazione cercai subito di pensare ad una soluzione per riportare tranquillità nella stanza. Solo qualche secondo di riflessione e mi venne subito in mente:

- I buoni! Possiamo andare alla spa che ci consigliava ieri la tizia, dovrebbe pure essere qui dietro, possiamo andare a piedi e lasciare le valigie in hotel!-

Lei distolse lo sguardo dal paesaggio innevato e disse:

- Sai che in effetti mi era rimasto l’amaro in bocca da ieri sulla sauna, ci potrebbe stare. Anche perché non è abbiamo molte altre alternative. Dai su, prepara lo zaino con i costumi mentre vado in bagno, sicuro si riempirà tutto in fretta con questo tempo-.

Detto fatto, in 10 minuti siamo pronti con il nostro zaino. Scendiamo per fare colazione e poco dopo stiamo camminando sotto una nevicata leggera per raggiungere il centro.



La spa è in un edificio moderno, chiaramente costruito da poco e decisamente fuori luogo rispetto al panorama e le casette tipiche che lo circondano. Entriamo un po’ perplessi e veniamo accolti alla reception da un ragazzo che avrà poco più della nostra età:

-Buongiorno ragazzi, bel tempo oggi eh? Ingresso piscina o spa?-

Infreddolita e con ancora un po’ di neve fra i capelli biondi la mia ragazza risponde senza esitazione:

-Solo spa grazie! Prima ci scaldiamo meglio è!-

-Ottimo, avete già tutto? Ciabatte, teli, accappatoio? Nel caso ve li possiamo noleggiare-.

A questo punto intervengo io:

-No grazie, veniamo dall’hotel qui dietro e abbiamo già il loro kit. Piuttosto, avremmo anche questo coupon che ci hanno dato lì...-

-Benissimo, ecco i vostri braccialetti per l’accesso e per i vostri armadietti personali. Sono 18 euro a testa-

Nel cercare il portafogli nello zainetto riempito frettolosamente, mi trovo a rovesciare un po’ del suo contenuto sul bancone e l’addetto alla vista dei costumi interviene:

-Scusate, forse è meglio che vi avvisi subito prima che paghiate l’ingresso. I costumi non sono ammessi all’interno del centro benessere, qui adottiamo la filosofia della sauna nordica. Per alcuni clienti italiani questo è un problema, quindi meglio che vi avvisi in anticipo...-

Io e lei ci guardiamo interdetti. Da frequentatore della montagna da anni sapevo che in Trentino ci fosse questa usanza, ma onestamente pensavo che fosse molto più a nord, di sicuro non nella parte prettamente italiana della regione.

La prima a trovare le parole è la mia ragazza: -nel senso che in sauna si entra solo nudi? Ma poi nell’idromassaggio e nelle altre zone si può stare in costume no?-

-Beh immagino di sì, non ci sarebbero problemi. Ma per praticità tutti entrano nella zona benessere nudi fin dall’inizio e non si preoccupano di stare a togliere e mettere il costume tutto il giorno. Durante l’estate anche il nostro solarium sulla terrazza e di fatto nudista per capirci-

Un lampo nella mia testa e ho una visione di lei completamente nuda, avvolta nei vapori del bagno turco con altre persone intorno, sguardi che indugiano sul suo sedere, lei con una strana espressione soddisfatta e io che posso ammirare nuovi seni dopo tanti anni. Da parte mia la decisione era già presa, si trattava solo di convincerla.

-Amore, se sono tutti così non credo ci siano problemi, alla fine è normale da queste parti. Proviamo dai!-.

Onestamente mi aspettavo un minimo di dibattito, ma la sua risposta mi stupì:

-Ok, hai ragione. Potrebbe essere interessante...-.

Nel pronunciare le ultime parole notai una scintilla nel suo sguardo, un’espressione quasi come quella che mi ero appena immaginato nella visione di lei osservata nel bagno turco.



Non sapevo allora ovviamente che da quell’esperienza all’apparenza innocente sarebbe iniziato un nuovo capitolo della nostra vita sessuale, un capitolo che sarebbe durato a lungo e che oggi dopo 5 anni e un matrimonio alle spalle ancora fatica a concludersi.



(CONTINUA...)
 

Spongebobs

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alfredoa

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Ecco la seconda parte, consigli su come migliorare il racconto sono sempre ben accetti!
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PARTE 2

Ancora disorientati dalla novità iniziammo a dirigerci verso gli spogliatoi e ci separammo. Appena entrato nello spogliatoio maschile semivuoto la scena che mi si presentò davanti era simile a quella che normalmente si può trovare in qualsiasi spogliatoio di un campo di calcio dopo la partita o in una palestra, nulla di nuovo per me insomma.



Tuttavia mi trovai a pensare come la mia metà durante la sua gioventù non avesse mai potuto sperimentare queste scene, non avendo mai fatto sport di squadra. Mi chiedevo se una esperienza di questo genere non potesse essere per lei vagamente eccitante, seppur fino a quel momento non aveva mai dimostrato debolezze al fascino femminile.



Spogliatomi del tutto presi l’accappatoio e il telo e mi avviai verso l’entrata vera e propria del centro benessere.



L’impatto fu notevole, le docce infatti erano posizionate vicine alla porta d’ingresso e la prima scena che mi si parò davanti fu quella di una coppia che si stava docciando, probabilmente dopo una sauna. La ragazza era chiaramente più su di età della mia, ma non potei non notare un paio di tette che al confronto di quelle a cui ero abituato erano almeno il doppio. Stupendo, pensai.



Mentre ero perso in questa visione ricevetti un colpo al fianco. Mi voltai e il mio amore, fra l’offeso e il divertito mi disse:

-Vedo che ti stai già ambientando, bravo! Immagino non sia un caso che siamo finiti in un posto del genere...-

-Assolutamente, sei fuori?! Se ricordi bene siamo qui per quel cavolo di coupon- risposi, facendo una smorfia contrita non molto convincente.



L’area benessere si sviluppava in numerosi corridoi, ognuno con delle porticine per accedere alle varie saune e bagni. L’unica porta che differiva dalle altre era quella che dava sull’ampio terrazzo, in cui le sdraio vista la stagione erano tutte vuote. Verso la fine del terrazzo si poteva notare una vasca idromassaggio enorme e fumante, che rapì subito l’attenzione della mia lei.



Colto il suo sguardo le chiesi se le andasse quella come nostra prima stazione e con un cenno d’assenso si diresse verso la vetrata. La temperatura esterna con il solo accappatoio indosso era quasi proibitiva, così che ci ritrovammo a correre verso la vasca. A questo punto la mia ragazza si fermò a guardare i ganci dell’accappatoio ad un paio di metri dalla scaletta: il problema era evidente. Per riuscire ad immergerci avremmo dovuto prima appendere i nostri accappatoi e poi sfilare completamente nudi verso la vasca, occupata al momento da una coppia di anziani signori.



Mi fissò intensamente, quasi a volermi comunicare con il suo sguardo le parole “posso?”. La guardai e sfiorandole le labbra con le mie dissi:

-Tranquilla, sono sicuro che ne abbiano già visti stamattina di culi e tette, anche se non giovani come i tuoi magari. Non ci faranno neanche caso a quando entrerai, sono abituati-.



Al che, con la massima naturalezza, posò il suo accappatoio e sfilò verso la scaletta. Immergendosi attaccata alla sbarra di ferro con le mani non potei fare a meno di notare come i suoi capezzoli fossero in tiro, un effetto ancora più accentuato dalle dimensioni dei seni minuti. Più che comprensibile visto il freddo, pensai, ma poi il mio sguardo si fermò sui due anziani signori già a mollo.



Abituati un cavolo, si stavano mangiando la mia ragazza con gli occhi! Quello più lontano in particolar modo aveva gli occhi semi-chiusi, quasi come a volere fingere un estremo relax. Era però piuttosto evidente che il poco campo visivo che aveva era tutto concentrato sotto la pancia della mia ragazza, da dove faceva capolino un ciuffetto di peli non perfettamente curato. Non avendo in programma di mostrare le sue grazie ad altri uomini per quel week-end, c’era anche qualche piccolo segno di ricrescita.



Quel porco stava fissando la patatina della mia ragazza, senza neanche nasconderlo troppo. La cosa mi stava facendo montare un po’ di rabbia, tuttavia mentre posavo anche io il mio accappatoio e mi dirigevo verso la vasca non potei non notare che le dimensioni del mio pene stavano crescendo, seppur di poco. Un accenno di erezione? Mentre due vecchi bavosi stavano guardando la mia ragazza? Chi era il porco ora?



Mi adagiai seduto accanto a lei, immerso nei miei pensieri e con seri dubbi sulla mia sanità mentale.

Piano a piano la tensione scemò e iniziai a godermi il momento. Non ero l’unico, la mia ragazza stava ad occhi chiusi immersa nelle bolle quasi fino al mento. Tutto il suo corpo era ora nascosto e forse anche questo fattore contribui a far sparire sia la rabbia che il principio di erezione.



Ad un certo puntò le bolle si fermarono. Io e la mia ragazza ci guardammo intorno e intercettammo lo sguardo interrogativo dei due signori. Uno dei due se ne uscì con:

-Guardate che avete il tasto dell’idromassaggio dietro di voi, ogni tot si ferma tutto qui. Vi dispiacerebbe?-

La mia ragazza, notando una pulsantiera poco distante dalla sua spalla, facendo emergere un poco il suo busto dall’acqua rispose:

-Scusate, ci penso io!-.



Non so se lo fece consapevolmente o meno, fatto sta che dopo essere emersa fino ad altezza ombelico si sollevò ancora un po’ una volta di spalle. L’effetto fu che due morbide chiappe fecero capolino fra le bolle, tese nello sforzo del corpo di allungarsi e perfette come loro solito.



Questa volta gli sguardi dei due erano inequivocabili, ma lei parve non accorgersi di nulla e si rimise in acqua senza commentare (o almeno così sembrava),



Poco dopo il più interessato dei due al sedere della mia ragazza cambiò posto avvicinandosi a noi e intavolò una conversazione dal nulla. Era un uomo piuttosto simpatico a dir la verità e i discorsi erano molto candidi (di dove siete, vi piace il posto, avete visitato questo e quello e così via). Era evidentemente un signore del posto e dopo qualche altro convenevole lasciò la vasca.



Nell’uscire non potemmo fare a meno di notare il suo pene, davvero minuscolo nonostante fosse stato a mollo nell’acqua calda fino ad allora. Imbarazzati e per non passare come voyeur distogliemmo subito lo sguardo, per poi commentare bisbigliando:

-Hai visto che roba, non pensavo li facessero anche così piccoli- fece lei.

-Dai poverino, avrà già i suoi problemi nella vita con la situazione che si trova fra le gambe, non commentiamo-.

-Ok ok, era per dire. Il tuo non riesco mai a prenderlo tutto in bocca, di quel tipo probabilmente ce ne starebbero anche un paio- concluse con un sorrisetto.



Finalmente uscimmo anche noi dalla vasca e tornammo all’interno della struttura. Nonostante le nostre previsioni, il centro era di fatto ancora semivuoto, anche se ora si aggiravano due o tre coppiette in più.



Iniziammo a provare le varie stanze e fra saune e bagni rimasi piuttosto stupito del mio amico fra le gambe. Stavamo assistendo a spettacolini di tutto rispetto, in particolare una coppia molto bella e disinibita era entrata con noi nella sauna e lei non sembrava particolarmente curarsi del fatto che stando sdraiata a gambe aperte tutti potessero ammirare il suo inguine perfettamente depilato e le sue labbra. Tuttavia mai un accenno di erezione, sembrava che la mia mente avesse semplicemente accettato che tutti fossero nudi e che in quel contesto i corpi non dovessero essere sessualizzati, a meno di stimoli particolarmente intensi.



Nel frattempo la mia lei si stava godendo la vista dell’uomo della coppia. Rispetto all’anziano uscito dall’idromassaggio qui ci trovavamo di fronte ad un’altra categoria, le dimensioni a riposo potevano quasi essere paragonate a quelle del mio pene in attività. Non potevo biasimarla per il suo sguardo insistente, a momenti avvertivo pure io una curiosità scientifica di sapere che dimensioni potesse raggiungere un esemplare del genere in completa erezione.



Uscimmo entrambi molto appagati e sereni, quel nuovo contesto stava evidentemente piacendo ad entrambi.



Ci sedemmo un attimo nei pressi della zona bar e iniziammo a discutere dell’esperienza che stavamo vivendo.



Nelle sue parole non c’era traccia di gelosia per le mie occhiate in giro, forse molto semplicemente perché non era nella posizione per farlo date le sue sbirciatine nella sauna.

Convenimmo poi entrambi che l’esperienza nella spa era totalmente diversa senza nulla addosso, solo con un telo appoggiato sotto il sedere in sauna e il senso di libertà che dava andarsene a fare una doccia sudati tutti nudi immediatamente dopo.



-Sì ok, fino a qui ci siamo, ma che mi dici del fatto che tutti ti stanno vedendo nuda? Ti giuro, pensavo di conoscerti ormai e mi aspettavo saresti stata molto più pudica in un contesto del genere, tutto fuorchè quello che sto vedendo oggi...- feci io.



-Mah, forse è perché alla fine siamo tutti così e se mi guardi tu non puoi lamentarti se ti guardo pure io. E poi diciamocelo, non mi sento molto inferiore alle altre donne che abbiamo visto qua, a parte forse quella tettona sotto la doccia appena entrati… se ti rimetti a fissarle le tette a quella ti avverto che non sarò così calma!- rispose molto semplicemente.



-Va bene, passi che se siamo tutti nudi alla fine ci si fa meno caso in generale e le occhiate sono reciproche e nei limiti del consentito. Ma i due vecchietti nell’idromassaggio all’inizio? Lì non c’era molta naturalezza, anzi, a un certo punto ho pensato se non fosse il caso di dirgli qualcosa!-



Lei: -Sì, non posso darti tutti i torti. Quella cosa aveva infastidito anche me all’inizio, ma ho pensato che non fosse il caso di rovinarci la giornata per così poco. Soprattutto quando mi sono alzata per riaccendere l’idro ti giuro che mi sono sentita il culo penetrato fra i tuoi sguardi e i loro. Ma poi mi sono sciolta quando quel povero signore è uscito dalla vasca… ho pensato che con un cosino del genere non avesse potuto toccare molte donne nella sua vita e che almeno vedendo me senza nulla addosso la sua giornata sarebbe stata più felice-.



Rimasi in silenzio, pensieroso, ma prima che trovassi le parole giuste lei riprese:



-Se vuoi darmi della troia fai pure, me lo merito. Non so come reagirei se mi dicessi le stesse cose a parti invertite-.



-No ferma. Non andare oltre. Non penso minimamente a ciò che hai appena detto, non sapevo semplicemente cosa dire. Credo di capirti molto più di quello che pensi e ora che mi hai posto la scena dal tuo punto di vista non ho più voglia di dire nulla a quel tizio, anzi. Sono quasi contento per ciò che ha visto e spero sia come dici tu riguardo al rendere più felice la sua giornata-.



Mi sorrise arrossendo, probabilmente pure lei si aspettava una scenata di gelosia per la mattinata che stavamo vivendo.



Cercando di cambiare discorso le dissi:

-Non so te, ma io quasi quasi mi sdraierei un attimo. Andiamo in quello stanzone con i materassi ad acqua, cosa ne dici?



-Riesci ad essere pigro pure in una spa, assurdo. Va bene, ma solo per 10 minuti, non di più!-.



Entrammo cercando di fare meno rumore possibile nella stanza semi-buia. Un’altra coppietta ci aveva preceduto e sembrava che entrambi stessero già dormendo su uno dei pochi materassi ad acqua presenti, con una copertina a coprirli.



Tenendoci gli accappatoi addosso ci sdraiammo comunicando solo con lo sguardo e coprendoci a nostra volta con la coperta appoggiata su una sedia accanto.



L’atmosfera era davvero onirica, il materasso si muoveva leggermente ogni volta che i nostri corpi abbracciati avevano il minimo sussulto. Ormai ci stavamo per addormentare, quando ad un tratto un suono soffocato interruppe la quiete.



Pensai che la mia immaginazione fosse stata inconsciamente stimolata dalla giornata che stavamo vivendo, quel suono mi era sembrato in tutto e per tutto il gemito di una donna.



Provai a riprendere sonno, ma un nuovo gemito raggiunse le nostre orecchie, stavolta più chiaro del primo seppur sempre molto sottomesso. E poi un altro, e un altro, e un altro ancora.



Senti la bocca della mia lei avvicinarsi al mio orecchio per dirmi:

-Amore, ma quei due stanno scopando?!-.



(CONTINUA...)
 

Keles777

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Ecco la seconda parte, consigli su come migliorare il racconto sono sempre ben accetti!
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Ancora disorientati dalla novità iniziammo a dirigerci verso gli spogliatoi e ci separammo. Appena entrato nello spogliatoio maschile semivuoto la scena che mi si presentò davanti era simile a quella che normalmente si può trovare in qualsiasi spogliatoio di un campo di calcio dopo la partita o in una palestra, nulla di nuovo per me insomma.



Tuttavia mi trovai a pensare come la mia metà durante la sua gioventù non avesse mai potuto sperimentare queste scene, non avendo mai fatto sport di squadra. Mi chiedevo se una esperienza di questo genere non potesse essere per lei vagamente eccitante, seppur fino a quel momento non aveva mai dimostrato debolezze al fascino femminile.



Spogliatomi del tutto presi l’accappatoio e il telo e mi avviai verso l’entrata vera e propria del centro benessere.



L’impatto fu notevole, le docce infatti erano posizionate vicine alla porta d’ingresso e la prima scena che mi si parò davanti fu quella di una coppia che si stava docciando, probabilmente dopo una sauna. La ragazza era chiaramente più su di età della mia, ma non potei non notare un paio di tette che al confronto di quelle a cui ero abituato erano almeno il doppio. Stupendo, pensai.



Mentre ero perso in questa visione ricevetti un colpo al fianco. Mi voltai e il mio amore, fra l’offeso e il divertito mi disse:

-Vedo che ti stai già ambientando, bravo! Immagino non sia un caso che siamo finiti in un posto del genere...-

-Assolutamente, sei fuori?! Se ricordi bene siamo qui per quel cavolo di coupon- risposi, facendo una smorfia contrita non molto convincente.



L’area benessere si sviluppava in numerosi corridoi, ognuno con delle porticine per accedere alle varie saune e bagni. L’unica porta che differiva dalle altre era quella che dava sull’ampio terrazzo, in cui le sdraio vista la stagione erano tutte vuote. Verso la fine del terrazzo si poteva notare una vasca idromassaggio enorme e fumante, che rapì subito l’attenzione della mia lei.



Colto il suo sguardo le chiesi se le andasse quella come nostra prima stazione e con un cenno d’assenso si diresse verso la vetrata. La temperatura esterna con il solo accappatoio indosso era quasi proibitiva, così che ci ritrovammo a correre verso la vasca. A questo punto la mia ragazza si fermò a guardare i ganci dell’accappatoio ad un paio di metri dalla scaletta: il problema era evidente. Per riuscire ad immergerci avremmo dovuto prima appendere i nostri accappatoi e poi sfilare completamente nudi verso la vasca, occupata al momento da una coppia di anziani signori.



Mi fissò intensamente, quasi a volermi comunicare con il suo sguardo le parole “posso?”. La guardai e sfiorandole le labbra con le mie dissi:

-Tranquilla, sono sicuro che ne abbiano già visti stamattina di culi e tette, anche se non giovani come i tuoi magari. Non ci faranno neanche caso a quando entrerai, sono abituati-.



Al che, con la massima naturalezza, posò il suo accappatoio e sfilò verso la scaletta. Immergendosi attaccata alla sbarra di ferro con le mani non potei fare a meno di notare come i suoi capezzoli fossero in tiro, un effetto ancora più accentuato dalle dimensioni dei seni minuti. Più che comprensibile visto il freddo, pensai, ma poi il mio sguardo si fermò sui due anziani signori già a mollo.



Abituati un cavolo, si stavano mangiando la mia ragazza con gli occhi! Quello più lontano in particolar modo aveva gli occhi semi-chiusi, quasi come a volere fingere un estremo relax. Era però piuttosto evidente che il poco campo visivo che aveva era tutto concentrato sotto la pancia della mia ragazza, da dove faceva capolino un ciuffetto di peli non perfettamente curato. Non avendo in programma di mostrare le sue grazie ad altri uomini per quel week-end, c’era anche qualche piccolo segno di ricrescita.



Quel porco stava fissando la patatina della mia ragazza, senza neanche nasconderlo troppo. La cosa mi stava facendo montare un po’ di rabbia, tuttavia mentre posavo anche io il mio accappatoio e mi dirigevo verso la vasca non potei non notare che le dimensioni del mio pene stavano crescendo, seppur di poco. Un accenno di erezione? Mentre due vecchi bavosi stavano guardando la mia ragazza? Chi era il porco ora?



Mi adagiai seduto accanto a lei, immerso nei miei pensieri e con seri dubbi sulla mia sanità mentale.

Piano a piano la tensione scemò e iniziai a godermi il momento. Non ero l’unico, la mia ragazza stava ad occhi chiusi immersa nelle bolle quasi fino al mento. Tutto il suo corpo era ora nascosto e forse anche questo fattore contribui a far sparire sia la rabbia che il principio di erezione.



Ad un certo puntò le bolle si fermarono. Io e la mia ragazza ci guardammo intorno e intercettammo lo sguardo interrogativo dei due signori. Uno dei due se ne uscì con:

-Guardate che avete il tasto dell’idromassaggio dietro di voi, ogni tot si ferma tutto qui. Vi dispiacerebbe?-

La mia ragazza, notando una pulsantiera poco distante dalla sua spalla, facendo emergere un poco il suo busto dall’acqua rispose:

-Scusate, ci penso io!-.



Non so se lo fece consapevolmente o meno, fatto sta che dopo essere emersa fino ad altezza ombelico si sollevò ancora un po’ una volta di spalle. L’effetto fu che due morbide chiappe fecero capolino fra le bolle, tese nello sforzo del corpo di allungarsi e perfette come loro solito.



Questa volta gli sguardi dei due erano inequivocabili, ma lei parve non accorgersi di nulla e si rimise in acqua senza commentare (o almeno così sembrava),



Poco dopo il più interessato dei due al sedere della mia ragazza cambiò posto avvicinandosi a noi e intavolò una conversazione dal nulla. Era un uomo piuttosto simpatico a dir la verità e i discorsi erano molto candidi (di dove siete, vi piace il posto, avete visitato questo e quello e così via). Era evidentemente un signore del posto e dopo qualche altro convenevole lasciò la vasca.



Nell’uscire non potemmo fare a meno di notare il suo pene, davvero minuscolo nonostante fosse stato a mollo nell’acqua calda fino ad allora. Imbarazzati e per non passare come voyeur distogliemmo subito lo sguardo, per poi commentare bisbigliando:

-Hai visto che roba, non pensavo li facessero anche così piccoli- fece lei.

-Dai poverino, avrà già i suoi problemi nella vita con la situazione che si trova fra le gambe, non commentiamo-.

-Ok ok, era per dire. Il tuo non riesco mai a prenderlo tutto in bocca, di quel tipo probabilmente ce ne starebbero anche un paio- concluse con un sorrisetto.



Finalmente uscimmo anche noi dalla vasca e tornammo all’interno della struttura. Nonostante le nostre previsioni, il centro era di fatto ancora semivuoto, anche se ora si aggiravano due o tre coppiette in più.



Iniziammo a provare le varie stanze e fra saune e bagni rimasi piuttosto stupito del mio amico fra le gambe. Stavamo assistendo a spettacolini di tutto rispetto, in particolare una coppia molto bella e disinibita era entrata con noi nella sauna e lei non sembrava particolarmente curarsi del fatto che stando sdraiata a gambe aperte tutti potessero ammirare il suo inguine perfettamente depilato e le sue labbra. Tuttavia mai un accenno di erezione, sembrava che la mia mente avesse semplicemente accettato che tutti fossero nudi e che in quel contesto i corpi non dovessero essere sessualizzati, a meno di stimoli particolarmente intensi.



Nel frattempo la mia lei si stava godendo la vista dell’uomo della coppia. Rispetto all’anziano uscito dall’idromassaggio qui ci trovavamo di fronte ad un’altra categoria, le dimensioni a riposo potevano quasi essere paragonate a quelle del mio pene in attività. Non potevo biasimarla per il suo sguardo insistente, a momenti avvertivo pure io una curiosità scientifica di sapere che dimensioni potesse raggiungere un esemplare del genere in completa erezione.



Uscimmo entrambi molto appagati e sereni, quel nuovo contesto stava evidentemente piacendo ad entrambi.



Ci sedemmo un attimo nei pressi della zona bar e iniziammo a discutere dell’esperienza che stavamo vivendo.



Nelle sue parole non c’era traccia di gelosia per le mie occhiate in giro, forse molto semplicemente perché non era nella posizione per farlo date le sue sbirciatine nella sauna.

Convenimmo poi entrambi che l’esperienza nella spa era totalmente diversa senza nulla addosso, solo con un telo appoggiato sotto il sedere in sauna e il senso di libertà che dava andarsene a fare una doccia sudati tutti nudi immediatamente dopo.



-Sì ok, fino a qui ci siamo, ma che mi dici del fatto che tutti ti stanno vedendo nuda? Ti giuro, pensavo di conoscerti ormai e mi aspettavo saresti stata molto più pudica in un contesto del genere, tutto fuorchè quello che sto vedendo oggi...- feci io.



-Mah, forse è perché alla fine siamo tutti così e se mi guardi tu non puoi lamentarti se ti guardo pure io. E poi diciamocelo, non mi sento molto inferiore alle altre donne che abbiamo visto qua, a parte forse quella tettona sotto la doccia appena entrati… se ti rimetti a fissarle le tette a quella ti avverto che non sarò così calma!- rispose molto semplicemente.



-Va bene, passi che se siamo tutti nudi alla fine ci si fa meno caso in generale e le occhiate sono reciproche e nei limiti del consentito. Ma i due vecchietti nell’idromassaggio all’inizio? Lì non c’era molta naturalezza, anzi, a un certo punto ho pensato se non fosse il caso di dirgli qualcosa!-



Lei: -Sì, non posso darti tutti i torti. Quella cosa aveva infastidito anche me all’inizio, ma ho pensato che non fosse il caso di rovinarci la giornata per così poco. Soprattutto quando mi sono alzata per riaccendere l’idro ti giuro che mi sono sentita il culo penetrato fra i tuoi sguardi e i loro. Ma poi mi sono sciolta quando quel povero signore è uscito dalla vasca… ho pensato che con un cosino del genere non avesse potuto toccare molte donne nella sua vita e che almeno vedendo me senza nulla addosso la sua giornata sarebbe stata più felice-.



Rimasi in silenzio, pensieroso, ma prima che trovassi le parole giuste lei riprese:



-Se vuoi darmi della troia fai pure, me lo merito. Non so come reagirei se mi dicessi le stesse cose a parti invertite-.



-No ferma. Non andare oltre. Non penso minimamente a ciò che hai appena detto, non sapevo semplicemente cosa dire. Credo di capirti molto più di quello che pensi e ora che mi hai posto la scena dal tuo punto di vista non ho più voglia di dire nulla a quel tizio, anzi. Sono quasi contento per ciò che ha visto e spero sia come dici tu riguardo al rendere più felice la sua giornata-.



Mi sorrise arrossendo, probabilmente pure lei si aspettava una scenata di gelosia per la mattinata che stavamo vivendo.



Cercando di cambiare discorso le dissi:

-Non so te, ma io quasi quasi mi sdraierei un attimo. Andiamo in quello stanzone con i materassi ad acqua, cosa ne dici?



-Riesci ad essere pigro pure in una spa, assurdo. Va bene, ma solo per 10 minuti, non di più!-.



Entrammo cercando di fare meno rumore possibile nella stanza semi-buia. Un’altra coppietta ci aveva preceduto e sembrava che entrambi stessero già dormendo su uno dei pochi materassi ad acqua presenti, con una copertina a coprirli.



Tenendoci gli accappatoi addosso ci sdraiammo comunicando solo con lo sguardo e coprendoci a nostra volta con la coperta appoggiata su una sedia accanto.



L’atmosfera era davvero onirica, il materasso si muoveva leggermente ogni volta che i nostri corpi abbracciati avevano il minimo sussulto. Ormai ci stavamo per addormentare, quando ad un tratto un suono soffocato interruppe la quiete.



Pensai che la mia immaginazione fosse stata inconsciamente stimolata dalla giornata che stavamo vivendo, quel suono mi era sembrato in tutto e per tutto il gemito di una donna.



Provai a riprendere sonno, ma un nuovo gemito raggiunse le nostre orecchie, stavolta più chiaro del primo seppur sempre molto sottomesso. E poi un altro, e un altro, e un altro ancora.



Senti la bocca della mia lei avvicinarsi al mio orecchio per dirmi:

-Amore, ma quei due stanno scopando?!-.



(CONTINUA...)
Daiiii non lasciarci cosiiii🤣
 

ergosum

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Ecco la seconda parte, consigli su come migliorare il racconto sono sempre ben accetti!
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PARTE 2

Ancora disorientati dalla novità iniziammo a dirigerci verso gli spogliatoi e ci separammo. Appena entrato nello spogliatoio maschile semivuoto la scena che mi si presentò davanti era simile a quella che normalmente si può trovare in qualsiasi spogliatoio di un campo di calcio dopo la partita o in una palestra, nulla di nuovo per me insomma.



Tuttavia mi trovai a pensare come la mia metà durante la sua gioventù non avesse mai potuto sperimentare queste scene, non avendo mai fatto sport di squadra. Mi chiedevo se una esperienza di questo genere non potesse essere per lei vagamente eccitante, seppur fino a quel momento non aveva mai dimostrato debolezze al fascino femminile.



Spogliatomi del tutto presi l’accappatoio e il telo e mi avviai verso l’entrata vera e propria del centro benessere.



L’impatto fu notevole, le docce infatti erano posizionate vicine alla porta d’ingresso e la prima scena che mi si parò davanti fu quella di una coppia che si stava docciando, probabilmente dopo una sauna. La ragazza era chiaramente più su di età della mia, ma non potei non notare un paio di tette che al confronto di quelle a cui ero abituato erano almeno il doppio. Stupendo, pensai.



Mentre ero perso in questa visione ricevetti un colpo al fianco. Mi voltai e il mio amore, fra l’offeso e il divertito mi disse:

-Vedo che ti stai già ambientando, bravo! Immagino non sia un caso che siamo finiti in un posto del genere...-

-Assolutamente, sei fuori?! Se ricordi bene siamo qui per quel cavolo di coupon- risposi, facendo una smorfia contrita non molto convincente.



L’area benessere si sviluppava in numerosi corridoi, ognuno con delle porticine per accedere alle varie saune e bagni. L’unica porta che differiva dalle altre era quella che dava sull’ampio terrazzo, in cui le sdraio vista la stagione erano tutte vuote. Verso la fine del terrazzo si poteva notare una vasca idromassaggio enorme e fumante, che rapì subito l’attenzione della mia lei.



Colto il suo sguardo le chiesi se le andasse quella come nostra prima stazione e con un cenno d’assenso si diresse verso la vetrata. La temperatura esterna con il solo accappatoio indosso era quasi proibitiva, così che ci ritrovammo a correre verso la vasca. A questo punto la mia ragazza si fermò a guardare i ganci dell’accappatoio ad un paio di metri dalla scaletta: il problema era evidente. Per riuscire ad immergerci avremmo dovuto prima appendere i nostri accappatoi e poi sfilare completamente nudi verso la vasca, occupata al momento da una coppia di anziani signori.



Mi fissò intensamente, quasi a volermi comunicare con il suo sguardo le parole “posso?”. La guardai e sfiorandole le labbra con le mie dissi:

-Tranquilla, sono sicuro che ne abbiano già visti stamattina di culi e tette, anche se non giovani come i tuoi magari. Non ci faranno neanche caso a quando entrerai, sono abituati-.



Al che, con la massima naturalezza, posò il suo accappatoio e sfilò verso la scaletta. Immergendosi attaccata alla sbarra di ferro con le mani non potei fare a meno di notare come i suoi capezzoli fossero in tiro, un effetto ancora più accentuato dalle dimensioni dei seni minuti. Più che comprensibile visto il freddo, pensai, ma poi il mio sguardo si fermò sui due anziani signori già a mollo.



Abituati un cavolo, si stavano mangiando la mia ragazza con gli occhi! Quello più lontano in particolar modo aveva gli occhi semi-chiusi, quasi come a volere fingere un estremo relax. Era però piuttosto evidente che il poco campo visivo che aveva era tutto concentrato sotto la pancia della mia ragazza, da dove faceva capolino un ciuffetto di peli non perfettamente curato. Non avendo in programma di mostrare le sue grazie ad altri uomini per quel week-end, c’era anche qualche piccolo segno di ricrescita.



Quel porco stava fissando la patatina della mia ragazza, senza neanche nasconderlo troppo. La cosa mi stava facendo montare un po’ di rabbia, tuttavia mentre posavo anche io il mio accappatoio e mi dirigevo verso la vasca non potei non notare che le dimensioni del mio pene stavano crescendo, seppur di poco. Un accenno di erezione? Mentre due vecchi bavosi stavano guardando la mia ragazza? Chi era il porco ora?



Mi adagiai seduto accanto a lei, immerso nei miei pensieri e con seri dubbi sulla mia sanità mentale.

Piano a piano la tensione scemò e iniziai a godermi il momento. Non ero l’unico, la mia ragazza stava ad occhi chiusi immersa nelle bolle quasi fino al mento. Tutto il suo corpo era ora nascosto e forse anche questo fattore contribui a far sparire sia la rabbia che il principio di erezione.



Ad un certo puntò le bolle si fermarono. Io e la mia ragazza ci guardammo intorno e intercettammo lo sguardo interrogativo dei due signori. Uno dei due se ne uscì con:

-Guardate che avete il tasto dell’idromassaggio dietro di voi, ogni tot si ferma tutto qui. Vi dispiacerebbe?-

La mia ragazza, notando una pulsantiera poco distante dalla sua spalla, facendo emergere un poco il suo busto dall’acqua rispose:

-Scusate, ci penso io!-.



Non so se lo fece consapevolmente o meno, fatto sta che dopo essere emersa fino ad altezza ombelico si sollevò ancora un po’ una volta di spalle. L’effetto fu che due morbide chiappe fecero capolino fra le bolle, tese nello sforzo del corpo di allungarsi e perfette come loro solito.



Questa volta gli sguardi dei due erano inequivocabili, ma lei parve non accorgersi di nulla e si rimise in acqua senza commentare (o almeno così sembrava),



Poco dopo il più interessato dei due al sedere della mia ragazza cambiò posto avvicinandosi a noi e intavolò una conversazione dal nulla. Era un uomo piuttosto simpatico a dir la verità e i discorsi erano molto candidi (di dove siete, vi piace il posto, avete visitato questo e quello e così via). Era evidentemente un signore del posto e dopo qualche altro convenevole lasciò la vasca.



Nell’uscire non potemmo fare a meno di notare il suo pene, davvero minuscolo nonostante fosse stato a mollo nell’acqua calda fino ad allora. Imbarazzati e per non passare come voyeur distogliemmo subito lo sguardo, per poi commentare bisbigliando:

-Hai visto che roba, non pensavo li facessero anche così piccoli- fece lei.

-Dai poverino, avrà già i suoi problemi nella vita con la situazione che si trova fra le gambe, non commentiamo-.

-Ok ok, era per dire. Il tuo non riesco mai a prenderlo tutto in bocca, di quel tipo probabilmente ce ne starebbero anche un paio- concluse con un sorrisetto.



Finalmente uscimmo anche noi dalla vasca e tornammo all’interno della struttura. Nonostante le nostre previsioni, il centro era di fatto ancora semivuoto, anche se ora si aggiravano due o tre coppiette in più.



Iniziammo a provare le varie stanze e fra saune e bagni rimasi piuttosto stupito del mio amico fra le gambe. Stavamo assistendo a spettacolini di tutto rispetto, in particolare una coppia molto bella e disinibita era entrata con noi nella sauna e lei non sembrava particolarmente curarsi del fatto che stando sdraiata a gambe aperte tutti potessero ammirare il suo inguine perfettamente depilato e le sue labbra. Tuttavia mai un accenno di erezione, sembrava che la mia mente avesse semplicemente accettato che tutti fossero nudi e che in quel contesto i corpi non dovessero essere sessualizzati, a meno di stimoli particolarmente intensi.



Nel frattempo la mia lei si stava godendo la vista dell’uomo della coppia. Rispetto all’anziano uscito dall’idromassaggio qui ci trovavamo di fronte ad un’altra categoria, le dimensioni a riposo potevano quasi essere paragonate a quelle del mio pene in attività. Non potevo biasimarla per il suo sguardo insistente, a momenti avvertivo pure io una curiosità scientifica di sapere che dimensioni potesse raggiungere un esemplare del genere in completa erezione.



Uscimmo entrambi molto appagati e sereni, quel nuovo contesto stava evidentemente piacendo ad entrambi.



Ci sedemmo un attimo nei pressi della zona bar e iniziammo a discutere dell’esperienza che stavamo vivendo.



Nelle sue parole non c’era traccia di gelosia per le mie occhiate in giro, forse molto semplicemente perché non era nella posizione per farlo date le sue sbirciatine nella sauna.

Convenimmo poi entrambi che l’esperienza nella spa era totalmente diversa senza nulla addosso, solo con un telo appoggiato sotto il sedere in sauna e il senso di libertà che dava andarsene a fare una doccia sudati tutti nudi immediatamente dopo.



-Sì ok, fino a qui ci siamo, ma che mi dici del fatto che tutti ti stanno vedendo nuda? Ti giuro, pensavo di conoscerti ormai e mi aspettavo saresti stata molto più pudica in un contesto del genere, tutto fuorchè quello che sto vedendo oggi...- feci io.



-Mah, forse è perché alla fine siamo tutti così e se mi guardi tu non puoi lamentarti se ti guardo pure io. E poi diciamocelo, non mi sento molto inferiore alle altre donne che abbiamo visto qua, a parte forse quella tettona sotto la doccia appena entrati… se ti rimetti a fissarle le tette a quella ti avverto che non sarò così calma!- rispose molto semplicemente.



-Va bene, passi che se siamo tutti nudi alla fine ci si fa meno caso in generale e le occhiate sono reciproche e nei limiti del consentito. Ma i due vecchietti nell’idromassaggio all’inizio? Lì non c’era molta naturalezza, anzi, a un certo punto ho pensato se non fosse il caso di dirgli qualcosa!-



Lei: -Sì, non posso darti tutti i torti. Quella cosa aveva infastidito anche me all’inizio, ma ho pensato che non fosse il caso di rovinarci la giornata per così poco. Soprattutto quando mi sono alzata per riaccendere l’idro ti giuro che mi sono sentita il culo penetrato fra i tuoi sguardi e i loro. Ma poi mi sono sciolta quando quel povero signore è uscito dalla vasca… ho pensato che con un cosino del genere non avesse potuto toccare molte donne nella sua vita e che almeno vedendo me senza nulla addosso la sua giornata sarebbe stata più felice-.



Rimasi in silenzio, pensieroso, ma prima che trovassi le parole giuste lei riprese:



-Se vuoi darmi della troia fai pure, me lo merito. Non so come reagirei se mi dicessi le stesse cose a parti invertite-.



-No ferma. Non andare oltre. Non penso minimamente a ciò che hai appena detto, non sapevo semplicemente cosa dire. Credo di capirti molto più di quello che pensi e ora che mi hai posto la scena dal tuo punto di vista non ho più voglia di dire nulla a quel tizio, anzi. Sono quasi contento per ciò che ha visto e spero sia come dici tu riguardo al rendere più felice la sua giornata-.



Mi sorrise arrossendo, probabilmente pure lei si aspettava una scenata di gelosia per la mattinata che stavamo vivendo.



Cercando di cambiare discorso le dissi:

-Non so te, ma io quasi quasi mi sdraierei un attimo. Andiamo in quello stanzone con i materassi ad acqua, cosa ne dici?



-Riesci ad essere pigro pure in una spa, assurdo. Va bene, ma solo per 10 minuti, non di più!-.



Entrammo cercando di fare meno rumore possibile nella stanza semi-buia. Un’altra coppietta ci aveva preceduto e sembrava che entrambi stessero già dormendo su uno dei pochi materassi ad acqua presenti, con una copertina a coprirli.



Tenendoci gli accappatoi addosso ci sdraiammo comunicando solo con lo sguardo e coprendoci a nostra volta con la coperta appoggiata su una sedia accanto.



L’atmosfera era davvero onirica, il materasso si muoveva leggermente ogni volta che i nostri corpi abbracciati avevano il minimo sussulto. Ormai ci stavamo per addormentare, quando ad un tratto un suono soffocato interruppe la quiete.



Pensai che la mia immaginazione fosse stata inconsciamente stimolata dalla giornata che stavamo vivendo, quel suono mi era sembrato in tutto e per tutto il gemito di una donna.



Provai a riprendere sonno, ma un nuovo gemito raggiunse le nostre orecchie, stavolta più chiaro del primo seppur sempre molto sottomesso. E poi un altro, e un altro, e un altro ancora.



Senti la bocca della mia lei avvicinarsi al mio orecchio per dirmi:

-Amore, ma quei due stanno scopando?!-.



(CONTINUA...)
Complimenti, scritto molto bene ed appassionante. Continua!
 

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