Racconto di fantasia Nuovi orizzonti di coppia

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Mi spiace deludervi, ma purtroppo non ho avuto tempo per arrivare al momento clou.
Spero vi accontenterete di questo per oggi...

PARTE 7



Fu così con un certo ritardo che ci accorgemmo di due lettini un po’ spostati dalla zona principale, in quasi totale solitudine. Su una sdraio era distesa una ragazza mora a pancia in su con il pube completamente depilato che non lasciava nulla all’immaginazione. Sull’altra invece una ragazza a pancia in giù offriva lo spettacolo di un didietro sodo che conoscevo molto bene.



Erano ovviamente Alessia e la mia lei, non ci fu bisogno della gomitata che Marco mi tirò eccitato per attirare la mia attenzione…



Io e il mio nuovo amico rimanemmo impietriti per qualche secondo a osservare la scena. Personalmente non riuscivo a staccare gli occhi dall’inguine di Alessia. Non era solo la totale assenza di peli che rapiva il mio sguardo, ma la bellezza delle sue parti basse in generale. Le labbra erano perfettamente proporzionate, senza sbavature, sottilissime e di un colore rosa così chiaro che quasi non si notava la differenza con il resto della pelle intorno.



Marco al contempo si stava gustando la visione della mia lei, che pur essendo sdraiata sulla sua pancia offriva uno spettacolo non indifferente. Aveva infatti le gambe leggermente divaricate, non in maniera volgare ma puramente per comodità, tuttavia questa posizione dava pieno accesso agli occhi di chiunque si posizionasse davanti alle sdraio al suo buchetto, di un colore leggermente più scuro rispetto alla sua cute già abbronzata.



Fu quasi con nostro dispiacere che Alessia si accorse di noi e richiamò la mia ragazza: -Finalmente vecchietti! Allora, cose ne dite del posto che abbiamo scelto?-.



Ammetto che in quel momento, nonostante la spavalderia dimostrata poco prima con Marco, mi sentii terribilmente a disagio.

Speravo soprattutto di essere in grado di contenermi fisicamente e non fare figuracce, un conto infatti era essere circondate da sconosciute con le tette al vento, ma qui eravamo su un altro livello. Alessia non era affatto una sconosciuta e all’epoca avevo sempre desiderato vedere cosa c’era sotto quegli abiti già scollati di loro. Vederla completamente nuda era un colpo al cuore.



Fortunatamente Marco riuscì a togliere un po’ di imbarazzo con la sua solita simpatia rispondendo: -Sì, davvero niente male il posto! Il panorama è stupendo, starei qui a guardarmi intorno per ore. Mi riferisco alle montagne ovviamente!-.



-Ovviamente- rispose la mia lei maliziosa, girandosi solo in quel momento- Piace anche a te amore il posto che ho scelto? Ho pensato che non dicendoti nulla lo avresti apprezzato ancora di più. Alessia è stata subito d’accordo, anche se lei è un’habituè della cosa, mi ha raccontato di quelle scene in Germania…-.



-Dai smettila, mi fai passare per una pervertita! Te l’ho detto, lì era perfettamente normale, non è come in Italia. E poi non è niente di straordinario, credo che sia Marco che il tuo amore sappiano come siamo fatte qui sotto, quindi nulla di nuovo. Certo, stare così è tutt’altra comodità secondo me- disse Alessia difendendosi, per poi rivolgersi a Marco -Scusa se non ti ho chiesto nulla amore mio, ma avevo promesso che anche tu saresti stato completamente all’oscuro. Spero non ti faccia nulla...-.



-Ma scherzi- rispose lui ridendo -ormai mi conosci, sai che non sono esattamente pudico. Ti chiedo solo non toccarmi finché non mi sono completamente ambientato, o potrei avere reazioni incontrollate-.



-Chiedo anche io la stessa attenzione amore- intervenni.



-E perché mai? Non mi pare che l’ultima volta tu abbia avuto problemi a controllarti, anzi mi avevi decisamente stupito – rispose la mia lei ridendo– A meno che non mi stai dicendo che oggi potresti non controllarti per la presenza di Alessia. Marco fossi in te starei attento a questo porcello-.



Le risate durarono qualche secondo, ma alla fine visto il mio imbarazzo la mia ragazza stemperò la tensione raccontando di come in fondo anche lei un’occhiatina ad Alessia l’avesse data volentieri poco fa.



Ci accomodammo così su due sdraio avvicinate alle nostre donne e iniziammo a parlare tranquillamente del più e del meno, noncuranti della nostra completa nudità o quasi.

C’era stato infatti un piccolo momento di suspense al momento della rimozione dell’accappatoio mio e di Marco a cui era seguita la constatazione di Alessia su come lei e la mia ragazza avessero fatto delle buone scelte in fatto di dimensioni tutto sommato, seguita da un rimprovero della mia lei non troppo convincente.



Durante il pomeriggio sorpresi la mia ragazza più volte con lo sguardo perso sui corpi dei due amici. Ovviamente le sue occhiate privilegiavano Marco e la sua dotazione che non si curava troppo di nascondere, ma un paio di volte intercettai il suo sguardo fisso sui prorompenti seni di Alessia.



Fra una sauna e un bagno la giornata volse così rapidamente al suo termine e venne purtroppo il momento di tornare in camera e prepararci per la cena.

Per il ritorno in camera nessuno di noi rimise il costume sotto l’accappatoio, dando così modo ad Alessia di fiondarsi senza nulla addosso nella doccia dell’unico bagno della stanza appena entrati, dopo aver lanciato il suo accappatoio sul divano e correndo nuda verso la porta prima che qualcun altro vi entrasse.



Io e Marco, approfittando dei tempi delle donne tipicamente più lunghi degli uomini, ci rilassammo sul terrazzo con un paio di birre fresche prese dal frigo-bar.

Qui Marco mi chiese cosa ne pensassi del fatto di aver condiviso la nudità delle nostre compagne e se qualcuno dei suoi commenti piccanti mi avesse magari disturbato.

Risposi con molta semplicità: -No, figurati, anzi. Credo di dover essere io a chiederti scusa, alcune volte sono sicuro che mi hai sgamato in pieno mentre fissavo Alessia in mezzo alle gambe-.



-Ma scherzi, siamo pari in questo caso. La tua ragazza ha un culo che è magnetico per gli occhi, quando avevamo trovato quelle due avevo paura che mi tirassi un pugno nelle palle da tanto lo fissavo-.



Ridemmo così entrambi di gusto, probabilmente sollevati che il condividere certe cose non minasse per nulla il nostro ancora breve rapporto.



Fu a quel punto che arrivò a richiamarci la mia ragazza, dicendo: -Guardate che anche io ho finito, avanti il prossimo!-.



E si ritirò in camera, lasciandoci con un sorriso soddisfatto sulle facce di entrambi. Stranamente il messaggio l’aveva portato completamente nuda...





(CONTINUA..)
 

Keles777

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Mi spiace deludervi, ma purtroppo non ho avuto tempo per arrivare al momento clou.
Spero vi accontenterete di questo per oggi...

PARTE 7



Fu così con un certo ritardo che ci accorgemmo di due lettini un po’ spostati dalla zona principale, in quasi totale solitudine. Su una sdraio era distesa una ragazza mora a pancia in su con il pube completamente depilato che non lasciava nulla all’immaginazione. Sull’altra invece una ragazza a pancia in giù offriva lo spettacolo di un didietro sodo che conoscevo molto bene.



Erano ovviamente Alessia e la mia lei, non ci fu bisogno della gomitata che Marco mi tirò eccitato per attirare la mia attenzione…



Io e il mio nuovo amico rimanemmo impietriti per qualche secondo a osservare la scena. Personalmente non riuscivo a staccare gli occhi dall’inguine di Alessia. Non era solo la totale assenza di peli che rapiva il mio sguardo, ma la bellezza delle sue parti basse in generale. Le labbra erano perfettamente proporzionate, senza sbavature, sottilissime e di un colore rosa così chiaro che quasi non si notava la differenza con il resto della pelle intorno.



Marco al contempo si stava gustando la visione della mia lei, che pur essendo sdraiata sulla sua pancia offriva uno spettacolo non indifferente. Aveva infatti le gambe leggermente divaricate, non in maniera volgare ma puramente per comodità, tuttavia questa posizione dava pieno accesso agli occhi di chiunque si posizionasse davanti alle sdraio al suo buchetto, di un colore leggermente più scuro rispetto alla sua cute già abbronzata.



Fu quasi con nostro dispiacere che Alessia si accorse di noi e richiamò la mia ragazza: -Finalmente vecchietti! Allora, cose ne dite del posto che abbiamo scelto?-.



Ammetto che in quel momento, nonostante la spavalderia dimostrata poco prima con Marco, mi sentii terribilmente a disagio.

Speravo soprattutto di essere in grado di contenermi fisicamente e non fare figuracce, un conto infatti era essere circondate da sconosciute con le tette al vento, ma qui eravamo su un altro livello. Alessia non era affatto una sconosciuta e all’epoca avevo sempre desiderato vedere cosa c’era sotto quegli abiti già scollati di loro. Vederla completamente nuda era un colpo al cuore.



Fortunatamente Marco riuscì a togliere un po’ di imbarazzo con la sua solita simpatia rispondendo: -Sì, davvero niente male il posto! Il panorama è stupendo, starei qui a guardarmi intorno per ore. Mi riferisco alle montagne ovviamente!-.



-Ovviamente- rispose la mia lei maliziosa, girandosi solo in quel momento- Piace anche a te amore il posto che ho scelto? Ho pensato che non dicendoti nulla lo avresti apprezzato ancora di più. Alessia è stata subito d’accordo, anche se lei è un’habituè della cosa, mi ha raccontato di quelle scene in Germania…-.



-Dai smettila, mi fai passare per una pervertita! Te l’ho detto, lì era perfettamente normale, non è come in Italia. E poi non è niente di straordinario, credo che sia Marco che il tuo amore sappiano come siamo fatte qui sotto, quindi nulla di nuovo. Certo, stare così è tutt’altra comodità secondo me- disse Alessia difendendosi, per poi rivolgersi a Marco -Scusa se non ti ho chiesto nulla amore mio, ma avevo promesso che anche tu saresti stato completamente all’oscuro. Spero non ti faccia nulla...-.



-Ma scherzi- rispose lui ridendo -ormai mi conosci, sai che non sono esattamente pudico. Ti chiedo solo non toccarmi finché non mi sono completamente ambientato, o potrei avere reazioni incontrollate-.



-Chiedo anche io la stessa attenzione amore- intervenni.



-E perché mai? Non mi pare che l’ultima volta tu abbia avuto problemi a controllarti, anzi mi avevi decisamente stupito – rispose la mia lei ridendo– A meno che non mi stai dicendo che oggi potresti non controllarti per la presenza di Alessia. Marco fossi in te starei attento a questo porcello-.



Le risate durarono qualche secondo, ma alla fine visto il mio imbarazzo la mia ragazza stemperò la tensione raccontando di come in fondo anche lei un’occhiatina ad Alessia l’avesse data volentieri poco fa.



Ci accomodammo così su due sdraio avvicinate alle nostre donne e iniziammo a parlare tranquillamente del più e del meno, noncuranti della nostra completa nudità o quasi.

C’era stato infatti un piccolo momento di suspense al momento della rimozione dell’accappatoio mio e di Marco a cui era seguita la constatazione di Alessia su come lei e la mia ragazza avessero fatto delle buone scelte in fatto di dimensioni tutto sommato, seguita da un rimprovero della mia lei non troppo convincente.



Durante il pomeriggio sorpresi la mia ragazza più volte con lo sguardo perso sui corpi dei due amici. Ovviamente le sue occhiate privilegiavano Marco e la sua dotazione che non si curava troppo di nascondere, ma un paio di volte intercettai il suo sguardo fisso sui prorompenti seni di Alessia.



Fra una sauna e un bagno la giornata volse così rapidamente al suo termine e venne purtroppo il momento di tornare in camera e prepararci per la cena.

Per il ritorno in camera nessuno di noi rimise il costume sotto l’accappatoio, dando così modo ad Alessia di fiondarsi senza nulla addosso nella doccia dell’unico bagno della stanza appena entrati, dopo aver lanciato il suo accappatoio sul divano e correndo nuda verso la porta prima che qualcun altro vi entrasse.



Io e Marco, approfittando dei tempi delle donne tipicamente più lunghi degli uomini, ci rilassammo sul terrazzo con un paio di birre fresche prese dal frigo-bar.

Qui Marco mi chiese cosa ne pensassi del fatto di aver condiviso la nudità delle nostre compagne e se qualcuno dei suoi commenti piccanti mi avesse magari disturbato.

Risposi con molta semplicità: -No, figurati, anzi. Credo di dover essere io a chiederti scusa, alcune volte sono sicuro che mi hai sgamato in pieno mentre fissavo Alessia in mezzo alle gambe-.



-Ma scherzi, siamo pari in questo caso. La tua ragazza ha un culo che è magnetico per gli occhi, quando avevamo trovato quelle due avevo paura che mi tirassi un pugno nelle palle da tanto lo fissavo-.



Ridemmo così entrambi di gusto, probabilmente sollevati che il condividere certe cose non minasse per nulla il nostro ancora breve rapporto.



Fu a quel punto che arrivò a richiamarci la mia ragazza, dicendo: -Guardate che anche io ho finito, avanti il prossimo!-.



E si ritirò in camera, lasciandoci con un sorriso soddisfatto sulle facce di entrambi. Stranamente il messaggio l’aveva portato completamente nuda...





(CONTINUA..)
Bhe dai non lasciarci cosiiii🤣😂😂
 
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alfredoa

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Ma è diventato di fantasia?😪

Rispondo autocitando l'introduzione della prima parte:

"Non credo abbia più senso dichiarare se un racconto è reale o meno, la certezza non ci sarà mai.

Vi lascio semplicemente leggere, giudicare e (spero) apprezzare."

Per coloro che apprezzano, mi scuso ma oggi non riuscirò a pubblicare il seguito, spero domani.
 

pollino88

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Rispondo autocitando l'introduzione della prima parte:

"Non credo abbia più senso dichiarare se un racconto è reale o meno, la certezza non ci sarà mai.

Vi lascio semplicemente leggere, giudicare e (spero) apprezzare."

Per coloro che apprezzano, mi scuso ma oggi non riuscirò a pubblicare il seguito, spero domani.
Sicuramente è più apprezzabile di chi spaccia irrealistiche storie che anche un regista porno molto fantasioso riuscirebbe a pensare per storie vere.. e comunque sono convinto che almeno una buona base di verità ci sia nel tuo racconto o comunque mi piace pensarlo
 
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alfredoa

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PARTE 8





Fu a quel punto che arrivò a richiamarci la mia ragazza, dicendo: -Guardate che anche io ho finito, avanti il prossimo!-.



E si ritirò in camera, lasciandoci con un sorriso soddisfatto sulle facce di entrambi. Stranamente il messaggio l’aveva portato completamente nuda...



Una volta puliti e vestiti pure io e Marco, andammo tutti a cena nel ristorante dell’hotel.

Fu una serata piacevole, non troppo alcolica ma molto stimolante, almeno per quel che mi riguardava. Alessia infatti stava sfoggiando una camicetta decisamente provocante, il che era piuttosto strano pensai, dal momento che fino a poche ore prima l’avevo potuta ammirare senza nulla addosso. Mentre ci raccontava delle sue esperienze in Germania feci fatica a non fissarla di continuo.



Si passò poi a parlare di come le ragazze avessero ideato questo piano.

-Insomma, visto che ne stavamo parlando già da un po’ di una vacanza in un posto così ho preso la palla al balzo, quando durante la nostra prima cena Alessia mi raccontava delle terme in Germania- raccontò la mia ragazza.

Intervenne Alessia: -Sì certo, così sembra che è colpa mia. A parte che è una cosa totalmente diversa questo week-end, mentre ero là non avevo un ragazzo con me e il fatto che tutti parlassero un’altra lingua mi faceva sentire, non so, più audace!-.



Fu la volta di Marco: -Guardate, per quanto possa valere il parere dell’unico novizio al tavolo, oggi a me è piaciuto molto. A parte l’imbarazzo appena tolto l’accappatoio e gli squadramenti reciproci- e qui si rivolse alla mia lei facendola arrossire- che per me sono una cosa assolutamente naturale, poi il pomeriggio è stato di puro relax-.



Ci spostammo al bar per un amaro prima di andare a letto e nel mentre Marco e la mia ragazza (i due camminatori del gruppo) ne approfittarono per andare a informarsi alla reception sulle camminate consigliate per l’indomani.



Nel frattempo io e Alessia ci trovammo a parlare della stanza della nostra vacanza.

-Vi è andata bene con il vostro piano in fondo, per poco non trovavate neanche posto da quello che ho sentito. Ma alla fine la sistemazione è più che accettabile-.



-Mah, non proprio- fece Alessia – io avrei preferito più privacy, se capisci cosa intendo. Le nostre stanze sono attaccate e le pareti mi sembrano piuttosto sottili. Pensa che prima quando eri in bagno ti sentivo pisciare!-.



-Direi che dopo oggi non ci rimangono più molte cose da scoprire fra noi- risposi sorridendo- anche se immagino che stasera per noi maschietti sarà più difficile, dopo la giornata così piena di stimoli, non potersi sfogare-.



-Ma pensi che io e la tua ragazza siamo fatte di legno?! Guarda che gli stessi stimoli li abbiamo ricevuti anche noi due! E pareti di carta velina o meno io stasera non ho intenzione di andare a letto senza una soddisfazione, quindi nel caso tappatevi le orecchie- fu la risposta di Alessia.



Il proseguimento della serata si prospettava movimentato, pensai, e la mia mente andò all’effetto che ci fece sentire un’altra coppia scopare nella nostra prima esperienza nudista qualche mese prima.



Tornammo tutti in camera e dopo esserci dati la buonanotte andammo nelle nostre rispettive stanze.



-Comunque -bisbigliò la mia ragazza per non farsi sentire– Alessia ha davvero un seno bellissimo, sono un po’ invidiosa. E non dire che non ci hai fatto caso, non te ne faccio una colpa. Anzi, forse l’ho guardato quanto te...-.



-Mi sorprendi -risposi bisbigliando anche io, mentre mi spogliavo -A me sembravi più calamitata dalla dotazione di Marco e invece è il tuo lato da lesbicona che è emerge alla fine-.



-Che scemo- controbbattè lei- Ovvio che ho guardato anche lui, ma non mi sembra così diverso dal tuo in fondo, forse solo un po’ più largo. Certo, magari in azione è tutto diverso...-.



Nel finire la frase si era avvicinata al bordo del letto vicino a cui mi stavo spogliando e allungò la mano sul mio pene, iniziando a stuzzicarlo con la sua mano.



La mia reazione fu così immediata che la mia lei commentò, sempre a bassa voce: -Non aspettavi altro, non è vero? Peccato che dovrai accontentarti della mia mano, in questo appartamento si sente davvero tutto-.



-Bah, la tua amicona mentre eravate a cercare come distruggerci domani ha dichiarato che non si farà problemi stasera, e che nel caso toccherà a noi tappare le orecchie- feci io.



-Ah sì, sentiamo un po’ allora se è davvero così troia, fai silenzio un attimo e non respirare!- disse, avvicinando l’orecchio alla parete che confinava con la stanza della nostra coppia di amici.



Dopo mezzo minuto di attesa, la mia ragazza fece un sorriso soddisfatto e mi comunicò che la sua amica stava tenendo fede alle sue dichiarazioni.

-Non saprei dirti chi e come, ma direi che qualcuno sta leccando qualcosa- sentenziò -Anzi, aspetta aspetta! È sicuramente Alessia che usa la bocca, Marco sta mugolando!-.



Non persi tempo e approfittai del momento per riavvicinare il mio pene a lei: -Beh, potremmo prendere esempio, cosa ne dici?-.



Non dovetti attendere molto che la mia lei lo prese in bocca con delicatezza, accompagnando il tutto con la sua mano che ogni tanto scopriva completamente la punta per passarci sopra la sua lingua.



Mio malgrado iniziai pure io a emettere piccoli versi di piacere, ma la cosa non mi imbarazzava troppo pvisto la musica nell’altra stanza era cambiata e il volume era molto più alto ora.



Evidentemente i ruoli si erano improvvisamente invertiti fra Marco e Alessia, ma quest’ultima aveva più difficoltà a limitarsi.



La mia lei si interruppe e disse scimmiottando la mia frase di poco prima: -Beh, potresti prendere esempio, cosa ne dici?-.



Si sdraiò così sul letto allargando le gambe e io in risposta abbassai la mia faccia fra le sue cosce.

Era già molto bagnata, nonostante di solito ci impiegasse diversi minuti ad essere completamente pronta prima di farlo. A quanto pare la situazione inusuale stava stimolando un po’ tutti nell’appartamento quella sera.



Dopo un po’ iniziai a spostare la mia lingua sul suo sedere, arrivando piano piano a puntare la mia lingua sul suo buchino, mentre continuavo a tenere il davanti occupato con un dito dentro.

I versi della mia ragazza iniziarono a pareggiare quelli di Alessia, se non a superarli. Sicuramente anche i nostri amici si stavano eccitando sentendo i suoni delle nostre performance e questo pensiero mi fece ancora uscire più di testa. Girai rapidamente la mia lei a quattro zampe per iniziare a penetrarla.



A quanto pare nell’altra stanza seguirono la nostra idea, si iniziarono a sentire degli inequivocabili cigoli di un letto non troppo nuovo, a differenza del nostro.

A questo si aggiunse un discorso molto spinto di Marco che ci riguardava: -Ti piace che ci sentono vero? Ti eccita, dillo...-.

Alessia riusciva a rispondergli solo con dei lamenti.

-Lo so che hai guardato per bene oggi! Non ti basta più il mio vero, ne vuoi un altro?-.



Alessia continuava ad emettere solo dei suoni senza rispondere a parole, ma evidentemente tanto era bastato alla mia lei per portare le cose alla loro conclusione.



Mi fece sdraiare e prese il comando della situazione, impalandosi senza troppi fronzoli sopra di me e aumentando il ritmo.

Avrei voluto durasse tutto di più, ma i primi spasmi della mia ragazza che significavano un orgasmo imminente mi fecero sciogliere e venimmo entrambi quasi contemporaneamente, anche se lei continuo ancora un po’ a massaggiarsi il clitoride dopo che io avevo ormai finito le energie.



Soddisfatti, iniziammo a baciarci teneramente mentre dall’altra stanza provenivano ancora rumori che non riuscivo bene ad identificare.

Quando la mia lei si alzò per andare a svuotarsi dai miei liquidi in bagno (uscendo dalla porta ovviamente così com’era, ma con la decenza di stringersi le parti basse con una mano per non seminare una scia) pensai di uscire un attimo sul terrazzo per prendere una boccata d’aria.



Indossai velocemente dei pantaloncini e uscii aprendo piano piano la porta, nel dubbio che potessi disturbare i nostri amici che pensavo stessero ormai per coricarsi, non sentendo più cigolii.



Ma avevo male interpretato la situazione. La loro stanza infatti aveva una portafinestra che dava anch’essa sul terrazzo, peccato che quei due, presi dalla foga, non avessero minimamente tirato le tende.



Dalla posizione in cui ero infatti potevo ammirare Alessia mentre stava cercando di fare arrivare Marco al suo culmine, con un pompino molto dolce rispetto allo scambio di battute che sentivamo prima.



Nel fare questo Alessia era accucciata sul letto a quattro zampe, peccato non fosse nella direzione giusta o avrei sicuramente potuto ammirare di nuovo lo spettacolo che tanto mi aveva fatto impazzire quel pomeriggio.

Rimasi ancora per un po’ immobile a guardare, fino a che non sentii una mano scorrere sulla mia schiena nuda.



-Ti piace guardarli, non è vero?- mi sussurrò la mia ragazza, con una voce molto dolce.





(CONTINUA..)
 

ergosum

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PARTE 8





Fu a quel punto che arrivò a richiamarci la mia ragazza, dicendo: -Guardate che anche io ho finito, avanti il prossimo!-.



E si ritirò in camera, lasciandoci con un sorriso soddisfatto sulle facce di entrambi. Stranamente il messaggio l’aveva portato completamente nuda...



Una volta puliti e vestiti pure io e Marco, andammo tutti a cena nel ristorante dell’hotel.

Fu una serata piacevole, non troppo alcolica ma molto stimolante, almeno per quel che mi riguardava. Alessia infatti stava sfoggiando una camicetta decisamente provocante, il che era piuttosto strano pensai, dal momento che fino a poche ore prima l’avevo potuta ammirare senza nulla addosso. Mentre ci raccontava delle sue esperienze in Germania feci fatica a non fissarla di continuo.



Si passò poi a parlare di come le ragazze avessero ideato questo piano.

-Insomma, visto che ne stavamo parlando già da un po’ di una vacanza in un posto così ho preso la palla al balzo, quando durante la nostra prima cena Alessia mi raccontava delle terme in Germania- raccontò la mia ragazza.

Intervenne Alessia: -Sì certo, così sembra che è colpa mia. A parte che è una cosa totalmente diversa questo week-end, mentre ero là non avevo un ragazzo con me e il fatto che tutti parlassero un’altra lingua mi faceva sentire, non so, più audace!-.



Fu la volta di Marco: -Guardate, per quanto possa valere il parere dell’unico novizio al tavolo, oggi a me è piaciuto molto. A parte l’imbarazzo appena tolto l’accappatoio e gli squadramenti reciproci- e qui si rivolse alla mia lei facendola arrossire- che per me sono una cosa assolutamente naturale, poi il pomeriggio è stato di puro relax-.



Ci spostammo al bar per un amaro prima di andare a letto e nel mentre Marco e la mia ragazza (i due camminatori del gruppo) ne approfittarono per andare a informarsi alla reception sulle camminate consigliate per l’indomani.



Nel frattempo io e Alessia ci trovammo a parlare della stanza della nostra vacanza.

-Vi è andata bene con il vostro piano in fondo, per poco non trovavate neanche posto da quello che ho sentito. Ma alla fine la sistemazione è più che accettabile-.



-Mah, non proprio- fece Alessia – io avrei preferito più privacy, se capisci cosa intendo. Le nostre stanze sono attaccate e le pareti mi sembrano piuttosto sottili. Pensa che prima quando eri in bagno ti sentivo pisciare!-.



-Direi che dopo oggi non ci rimangono più molte cose da scoprire fra noi- risposi sorridendo- anche se immagino che stasera per noi maschietti sarà più difficile, dopo la giornata così piena di stimoli, non potersi sfogare-.



-Ma pensi che io e la tua ragazza siamo fatte di legno?! Guarda che gli stessi stimoli li abbiamo ricevuti anche noi due! E pareti di carta velina o meno io stasera non ho intenzione di andare a letto senza una soddisfazione, quindi nel caso tappatevi le orecchie- fu la risposta di Alessia.



Il proseguimento della serata si prospettava movimentato, pensai, e la mia mente andò all’effetto che ci fece sentire un’altra coppia scopare nella nostra prima esperienza nudista qualche mese prima.



Tornammo tutti in camera e dopo esserci dati la buonanotte andammo nelle nostre rispettive stanze.



-Comunque -bisbigliò la mia ragazza per non farsi sentire– Alessia ha davvero un seno bellissimo, sono un po’ invidiosa. E non dire che non ci hai fatto caso, non te ne faccio una colpa. Anzi, forse l’ho guardato quanto te...-.



-Mi sorprendi -risposi bisbigliando anche io, mentre mi spogliavo -A me sembravi più calamitata dalla dotazione di Marco e invece è il tuo lato da lesbicona che è emerge alla fine-.



-Che scemo- controbbattè lei- Ovvio che ho guardato anche lui, ma non mi sembra così diverso dal tuo in fondo, forse solo un po’ più largo. Certo, magari in azione è tutto diverso...-.



Nel finire la frase si era avvicinata al bordo del letto vicino a cui mi stavo spogliando e allungò la mano sul mio pene, iniziando a stuzzicarlo con la sua mano.



La mia reazione fu così immediata che la mia lei commentò, sempre a bassa voce: -Non aspettavi altro, non è vero? Peccato che dovrai accontentarti della mia mano, in questo appartamento si sente davvero tutto-.



-Bah, la tua amicona mentre eravate a cercare come distruggerci domani ha dichiarato che non si farà problemi stasera, e che nel caso toccherà a noi tappare le orecchie- feci io.



-Ah sì, sentiamo un po’ allora se è davvero così troia, fai silenzio un attimo e non respirare!- disse, avvicinando l’orecchio alla parete che confinava con la stanza della nostra coppia di amici.



Dopo mezzo minuto di attesa, la mia ragazza fece un sorriso soddisfatto e mi comunicò che la sua amica stava tenendo fede alle sue dichiarazioni.

-Non saprei dirti chi e come, ma direi che qualcuno sta leccando qualcosa- sentenziò -Anzi, aspetta aspetta! È sicuramente Alessia che usa la bocca, Marco sta mugolando!-.



Non persi tempo e approfittai del momento per riavvicinare il mio pene a lei: -Beh, potremmo prendere esempio, cosa ne dici?-.



Non dovetti attendere molto che la mia lei lo prese in bocca con delicatezza, accompagnando il tutto con la sua mano che ogni tanto scopriva completamente la punta per passarci sopra la sua lingua.



Mio malgrado iniziai pure io a emettere piccoli versi di piacere, ma la cosa non mi imbarazzava troppo pvisto la musica nell’altra stanza era cambiata e il volume era molto più alto ora.



Evidentemente i ruoli si erano improvvisamente invertiti fra Marco e Alessia, ma quest’ultima aveva più difficoltà a limitarsi.



La mia lei si interruppe e disse scimmiottando la mia frase di poco prima: -Beh, potresti prendere esempio, cosa ne dici?-.



Si sdraiò così sul letto allargando le gambe e io in risposta abbassai la mia faccia fra le sue cosce.

Era già molto bagnata, nonostante di solito ci impiegasse diversi minuti ad essere completamente pronta prima di farlo. A quanto pare la situazione inusuale stava stimolando un po’ tutti nell’appartamento quella sera.



Dopo un po’ iniziai a spostare la mia lingua sul suo sedere, arrivando piano piano a puntare la mia lingua sul suo buchino, mentre continuavo a tenere il davanti occupato con un dito dentro.

I versi della mia ragazza iniziarono a pareggiare quelli di Alessia, se non a superarli. Sicuramente anche i nostri amici si stavano eccitando sentendo i suoni delle nostre performance e questo pensiero mi fece ancora uscire più di testa. Girai rapidamente la mia lei a quattro zampe per iniziare a penetrarla.



A quanto pare nell’altra stanza seguirono la nostra idea, si iniziarono a sentire degli inequivocabili cigoli di un letto non troppo nuovo, a differenza del nostro.

A questo si aggiunse un discorso molto spinto di Marco che ci riguardava: -Ti piace che ci sentono vero? Ti eccita, dillo...-.

Alessia riusciva a rispondergli solo con dei lamenti.

-Lo so che hai guardato per bene oggi! Non ti basta più il mio vero, ne vuoi un altro?-.



Alessia continuava ad emettere solo dei suoni senza rispondere a parole, ma evidentemente tanto era bastato alla mia lei per portare le cose alla loro conclusione.



Mi fece sdraiare e prese il comando della situazione, impalandosi senza troppi fronzoli sopra di me e aumentando il ritmo.

Avrei voluto durasse tutto di più, ma i primi spasmi della mia ragazza che significavano un orgasmo imminente mi fecero sciogliere e venimmo entrambi quasi contemporaneamente, anche se lei continuo ancora un po’ a massaggiarsi il clitoride dopo che io avevo ormai finito le energie.



Soddisfatti, iniziammo a baciarci teneramente mentre dall’altra stanza provenivano ancora rumori che non riuscivo bene ad identificare.

Quando la mia lei si alzò per andare a svuotarsi dai miei liquidi in bagno (uscendo dalla porta ovviamente così com’era, ma con la decenza di stringersi le parti basse con una mano per non seminare una scia) pensai di uscire un attimo sul terrazzo per prendere una boccata d’aria.



Indossai velocemente dei pantaloncini e uscii aprendo piano piano la porta, nel dubbio che potessi disturbare i nostri amici che pensavo stessero ormai per coricarsi, non sentendo più cigolii.



Ma avevo male interpretato la situazione. La loro stanza infatti aveva una portafinestra che dava anch’essa sul terrazzo, peccato che quei due, presi dalla foga, non avessero minimamente tirato le tende.



Dalla posizione in cui ero infatti potevo ammirare Alessia mentre stava cercando di fare arrivare Marco al suo culmine, con un pompino molto dolce rispetto allo scambio di battute che sentivamo prima.



Nel fare questo Alessia era accucciata sul letto a quattro zampe, peccato non fosse nella direzione giusta o avrei sicuramente potuto ammirare di nuovo lo spettacolo che tanto mi aveva fatto impazzire quel pomeriggio.

Rimasi ancora per un po’ immobile a guardare, fino a che non sentii una mano scorrere sulla mia schiena nuda.



-Ti piace guardarli, non è vero?- mi sussurrò la mia ragazza, con una voce molto dolce.





(CONTINUA..)
Fantastico! Scritto benissimo e situazione super intrigante. Eccita più di molte foto. Peccato sia a rate😅
 

chega

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PARTE 8





Fu a quel punto che arrivò a richiamarci la mia ragazza, dicendo: -Guardate che anche io ho finito, avanti il prossimo!-.



E si ritirò in camera, lasciandoci con un sorriso soddisfatto sulle facce di entrambi. Stranamente il messaggio l’aveva portato completamente nuda...



Una volta puliti e vestiti pure io e Marco, andammo tutti a cena nel ristorante dell’hotel.

Fu una serata piacevole, non troppo alcolica ma molto stimolante, almeno per quel che mi riguardava. Alessia infatti stava sfoggiando una camicetta decisamente provocante, il che era piuttosto strano pensai, dal momento che fino a poche ore prima l’avevo potuta ammirare senza nulla addosso. Mentre ci raccontava delle sue esperienze in Germania feci fatica a non fissarla di continuo.



Si passò poi a parlare di come le ragazze avessero ideato questo piano.

-Insomma, visto che ne stavamo parlando già da un po’ di una vacanza in un posto così ho preso la palla al balzo, quando durante la nostra prima cena Alessia mi raccontava delle terme in Germania- raccontò la mia ragazza.

Intervenne Alessia: -Sì certo, così sembra che è colpa mia. A parte che è una cosa totalmente diversa questo week-end, mentre ero là non avevo un ragazzo con me e il fatto che tutti parlassero un’altra lingua mi faceva sentire, non so, più audace!-.



Fu la volta di Marco: -Guardate, per quanto possa valere il parere dell’unico novizio al tavolo, oggi a me è piaciuto molto. A parte l’imbarazzo appena tolto l’accappatoio e gli squadramenti reciproci- e qui si rivolse alla mia lei facendola arrossire- che per me sono una cosa assolutamente naturale, poi il pomeriggio è stato di puro relax-.



Ci spostammo al bar per un amaro prima di andare a letto e nel mentre Marco e la mia ragazza (i due camminatori del gruppo) ne approfittarono per andare a informarsi alla reception sulle camminate consigliate per l’indomani.



Nel frattempo io e Alessia ci trovammo a parlare della stanza della nostra vacanza.

-Vi è andata bene con il vostro piano in fondo, per poco non trovavate neanche posto da quello che ho sentito. Ma alla fine la sistemazione è più che accettabile-.



-Mah, non proprio- fece Alessia – io avrei preferito più privacy, se capisci cosa intendo. Le nostre stanze sono attaccate e le pareti mi sembrano piuttosto sottili. Pensa che prima quando eri in bagno ti sentivo pisciare!-.



-Direi che dopo oggi non ci rimangono più molte cose da scoprire fra noi- risposi sorridendo- anche se immagino che stasera per noi maschietti sarà più difficile, dopo la giornata così piena di stimoli, non potersi sfogare-.



-Ma pensi che io e la tua ragazza siamo fatte di legno?! Guarda che gli stessi stimoli li abbiamo ricevuti anche noi due! E pareti di carta velina o meno io stasera non ho intenzione di andare a letto senza una soddisfazione, quindi nel caso tappatevi le orecchie- fu la risposta di Alessia.



Il proseguimento della serata si prospettava movimentato, pensai, e la mia mente andò all’effetto che ci fece sentire un’altra coppia scopare nella nostra prima esperienza nudista qualche mese prima.



Tornammo tutti in camera e dopo esserci dati la buonanotte andammo nelle nostre rispettive stanze.



-Comunque -bisbigliò la mia ragazza per non farsi sentire– Alessia ha davvero un seno bellissimo, sono un po’ invidiosa. E non dire che non ci hai fatto caso, non te ne faccio una colpa. Anzi, forse l’ho guardato quanto te...-.



-Mi sorprendi -risposi bisbigliando anche io, mentre mi spogliavo -A me sembravi più calamitata dalla dotazione di Marco e invece è il tuo lato da lesbicona che è emerge alla fine-.



-Che scemo- controbbattè lei- Ovvio che ho guardato anche lui, ma non mi sembra così diverso dal tuo in fondo, forse solo un po’ più largo. Certo, magari in azione è tutto diverso...-.



Nel finire la frase si era avvicinata al bordo del letto vicino a cui mi stavo spogliando e allungò la mano sul mio pene, iniziando a stuzzicarlo con la sua mano.



La mia reazione fu così immediata che la mia lei commentò, sempre a bassa voce: -Non aspettavi altro, non è vero? Peccato che dovrai accontentarti della mia mano, in questo appartamento si sente davvero tutto-.



-Bah, la tua amicona mentre eravate a cercare come distruggerci domani ha dichiarato che non si farà problemi stasera, e che nel caso toccherà a noi tappare le orecchie- feci io.



-Ah sì, sentiamo un po’ allora se è davvero così troia, fai silenzio un attimo e non respirare!- disse, avvicinando l’orecchio alla parete che confinava con la stanza della nostra coppia di amici.



Dopo mezzo minuto di attesa, la mia ragazza fece un sorriso soddisfatto e mi comunicò che la sua amica stava tenendo fede alle sue dichiarazioni.

-Non saprei dirti chi e come, ma direi che qualcuno sta leccando qualcosa- sentenziò -Anzi, aspetta aspetta! È sicuramente Alessia che usa la bocca, Marco sta mugolando!-.



Non persi tempo e approfittai del momento per riavvicinare il mio pene a lei: -Beh, potremmo prendere esempio, cosa ne dici?-.



Non dovetti attendere molto che la mia lei lo prese in bocca con delicatezza, accompagnando il tutto con la sua mano che ogni tanto scopriva completamente la punta per passarci sopra la sua lingua.



Mio malgrado iniziai pure io a emettere piccoli versi di piacere, ma la cosa non mi imbarazzava troppo pvisto la musica nell’altra stanza era cambiata e il volume era molto più alto ora.



Evidentemente i ruoli si erano improvvisamente invertiti fra Marco e Alessia, ma quest’ultima aveva più difficoltà a limitarsi.



La mia lei si interruppe e disse scimmiottando la mia frase di poco prima: -Beh, potresti prendere esempio, cosa ne dici?-.



Si sdraiò così sul letto allargando le gambe e io in risposta abbassai la mia faccia fra le sue cosce.

Era già molto bagnata, nonostante di solito ci impiegasse diversi minuti ad essere completamente pronta prima di farlo. A quanto pare la situazione inusuale stava stimolando un po’ tutti nell’appartamento quella sera.



Dopo un po’ iniziai a spostare la mia lingua sul suo sedere, arrivando piano piano a puntare la mia lingua sul suo buchino, mentre continuavo a tenere il davanti occupato con un dito dentro.

I versi della mia ragazza iniziarono a pareggiare quelli di Alessia, se non a superarli. Sicuramente anche i nostri amici si stavano eccitando sentendo i suoni delle nostre performance e questo pensiero mi fece ancora uscire più di testa. Girai rapidamente la mia lei a quattro zampe per iniziare a penetrarla.



A quanto pare nell’altra stanza seguirono la nostra idea, si iniziarono a sentire degli inequivocabili cigoli di un letto non troppo nuovo, a differenza del nostro.

A questo si aggiunse un discorso molto spinto di Marco che ci riguardava: -Ti piace che ci sentono vero? Ti eccita, dillo...-.

Alessia riusciva a rispondergli solo con dei lamenti.

-Lo so che hai guardato per bene oggi! Non ti basta più il mio vero, ne vuoi un altro?-.



Alessia continuava ad emettere solo dei suoni senza rispondere a parole, ma evidentemente tanto era bastato alla mia lei per portare le cose alla loro conclusione.



Mi fece sdraiare e prese il comando della situazione, impalandosi senza troppi fronzoli sopra di me e aumentando il ritmo.

Avrei voluto durasse tutto di più, ma i primi spasmi della mia ragazza che significavano un orgasmo imminente mi fecero sciogliere e venimmo entrambi quasi contemporaneamente, anche se lei continuo ancora un po’ a massaggiarsi il clitoride dopo che io avevo ormai finito le energie.



Soddisfatti, iniziammo a baciarci teneramente mentre dall’altra stanza provenivano ancora rumori che non riuscivo bene ad identificare.

Quando la mia lei si alzò per andare a svuotarsi dai miei liquidi in bagno (uscendo dalla porta ovviamente così com’era, ma con la decenza di stringersi le parti basse con una mano per non seminare una scia) pensai di uscire un attimo sul terrazzo per prendere una boccata d’aria.



Indossai velocemente dei pantaloncini e uscii aprendo piano piano la porta, nel dubbio che potessi disturbare i nostri amici che pensavo stessero ormai per coricarsi, non sentendo più cigolii.



Ma avevo male interpretato la situazione. La loro stanza infatti aveva una portafinestra che dava anch’essa sul terrazzo, peccato che quei due, presi dalla foga, non avessero minimamente tirato le tende.



Dalla posizione in cui ero infatti potevo ammirare Alessia mentre stava cercando di fare arrivare Marco al suo culmine, con un pompino molto dolce rispetto allo scambio di battute che sentivamo prima.



Nel fare questo Alessia era accucciata sul letto a quattro zampe, peccato non fosse nella direzione giusta o avrei sicuramente potuto ammirare di nuovo lo spettacolo che tanto mi aveva fatto impazzire quel pomeriggio.

Rimasi ancora per un po’ immobile a guardare, fino a che non sentii una mano scorrere sulla mia schiena nuda.



-Ti piace guardarli, non è vero?- mi sussurrò la mia ragazza, con una voce molto dolce.





(CONTINUA..)
Bravo, un racconto convogente.
 
OP
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alfredoa

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Una piccola precisazione, come faceva notare il buon @H2O il racconto è stato riclassificato come racconto di fantasia non per mia volontà.

Ora, a me non interessa neanche molto visto che immagino qualcuno continuerà a leggere la storia.

Però mi fa sorridere vedendo altri racconti nella sezione con orge, mogli che si scopano i lampioni della luce, bull ecc classificati ancora come reali.
Fino ad ora di fatto io e mia moglie siamo stati i più monogami di tutti i racconti :)
 

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Una piccola precisazione, come faceva notare il buon @H2O il racconto è stato riclassificato come racconto di fantasia non per mia volontà.

Ora, a me non interessa neanche molto visto che immagino qualcuno continuerà a leggere la storia.

Però mi fa sorridere vedendo altri racconti nella sezione con orge, mogli che si scopano i lampioni della luce, bull ecc classificati ancora come reali.
Fino ad ora di fatto io e mia moglie siamo stati i più monogami di tutti i racconti :)
tranquillo, io ti seguo sicuramente, intrigato dalla situazione e dalla vostra complicità......
 

Cobra24

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Che sia stato messo nei racconti di fantasia poco importa, scritto bene, non ci sono le solite scene da rocco Siffredi, personalmente lo trovo reale, perché con una coppia se si crea un buon feeling si può tranquillamente andare in spa nudiste o spiagge nudiste tranquillamente
 

H2O

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Infatti !
Quando poi una coppia è così affiatata e complice, secondo me si riesce anche ad andare oltre fino la limite individuato dalla propria sensibilità e dai propri desideri condivisi.
Non so se sia reale, però a me lo sembra !
 

marcoforte

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concordo anche io: la qualità, il coinvolgimento e le situazioni raccontate, vanno oltre una mera etichetta di "reale" o "fantasia".
 

tanio1

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Veramente un bel racconto. Che sia di fantasia o reale è bello e coinvolgente. A me piace molto
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Veramente un bel racconto. Che sia di fantasia o reale è bello e coinvolgente. A me piace molto
 

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