Racconto di fantasia Nuovi orizzonti di coppia

itastrippe

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Una piccola precisazione, come faceva notare il buon @H2O il racconto è stato riclassificato come racconto di fantasia non per mia volontà.

Ora, a me non interessa neanche molto visto che immagino qualcuno continuerà a leggere la storia.

Però mi fa sorridere vedendo altri racconti nella sezione con orge, mogli che si scopano i lampioni della luce, bull ecc classificati ancora come reali.
Fino ad ora di fatto io e mia moglie siamo stati i più monogami di
Una piccola precisazione, come faceva notare il buon @H2O il racconto è stato riclassificato come racconto di fantasia non per mia volontà.

Ora, a me non interessa neanche molto visto che immagino qualcuno continuerà a leggere la storia.

Però mi fa sorridere vedendo altri racconti nella sezione con orge, mogli che si scopano i lampioni della luce, bull ecc classificati ancora come reali.
Fino ad ora di fatto io e mia moglie siamo stati i più monogami di tutti i racconti :)
Ma io dico quando uno legge un libro o guarda un film non va mica a cercare e ad analizzare la bibliografia! Lo si prende così com’è... senza se e senza ma! Per il più il libro si compra quindi almeno apprezzare il lavoro di condivisione fatto sarebbe gradito o almeno non disprezzare!
 

H2O

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Coraggio, noi siamo qui ad aspettare il seguito !
Non ti far condizionare dalla modifica della classificazione del racconto.....
(y)
 

n4d1r

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Rimasi ancora per un po’ immobile a guardare, fino a che non sentii una mano scorrere sulla mia schiena nuda.

-Ti piace guardarli, non è vero?- mi sussurrò la mia ragazza, con una voce molto dolce.

(CONTINUA..?)
Bel racconto, stavo coinvolgendo la mia lei nella lettura peccato che dovremo aspettare molto. Rinizieremo da capo appena ne farai un continuo.

Nel frattempo siete riusciti a farvi altre vacanze bollenti?
 
OP
A

alfredoa

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Mi scuso per la lunga assenza, liete novità nella nostra vita mi hanno tenuto lontano dalla tastiera più a lungo di quanto pensassi.

Provo a ricominciare da dove ci eravamo lasciati, sperando che vi faccia ancora piacere leggere i nostri racconti.



PARTE 9

-Ti piace guardarli, non è vero?- mi sussurrò la mia ragazza, con una voce molto dolce.

Era arrivata senza farsi sentire alle mie spalle, o forse semplicemente la mia attenzione era così focalizzata sui nostri amici che mi ero completamente estraniato dal resto.

Lo spettacolo era però vicino alla sua conclusione, dopo un paio di carezze della mia lei Alessia si immobilizzò per qualche secondo, ancora china su Marco, per poi alzare la testa e lasciarsi andare sul corpo di lui.

Capimmo subito che ora c’era il rischio di essere visti dall’interno dell’appartamento e ci ritirammo nella nostra stanza, cercando di fare il meno rumore possibile.

La mia ragazza indossava solo una maglietta che avevo lanciato sul pavimento poco prima, senza nulla sotto, e aveva un'espressione particolarmente rilassata. Avrei tanto voluto parlare di quello che era appena successo, della nostra giornata, dei nostri amici, ma la stanchezza aveva ormai preso il sopravvento e crollai avvinghiato in dolce cucchiaio alla mia lei.

La mattina successiva mi svegliai totalmente rigenerato, il fatto di essere in vacanza e il turbinio di emozioni del giorno precedente mi avevano fatto staccare completamente dalle preoccupazioni quotidiane e il mio umore era ottimo.

I miei coinquilini invece sembravano piuttosto provati, prima di scendere a fare colazione non si andò molto oltre il semplice buongiorno e rispetto ai nostri programmi partimmo decisamente in ritardo per la nostra escursione.

Era un percorso di media difficoltà, un piccolo laghetto in cima alle montagne li vicino a cui per arrivare bisognava arrampicarsi per un paio di orette.

Più salivamo, più l’umore e le energie della compagnia miglioravano e ben presto vennero fuori i due veri camminatori del gruppo, ossia Marco e la mia lei, che iniziarono a distanziare me e Alessia di non poco. Fu così che rimasti praticamente da soli io e Alessia iniziammo a parlare del più e del meno, recuperando un po’ la confidenza che si era perduta nel corso di quegli anni passati distanti.

Mi raccontò un po’ degli anni passati in Germania, delle sue disillusioni lavorative una volta tornata in Italia e di come aveva conosciuto Marco. Se non fosse stato per lui sarebbe probabilmente emigrata di nuovo, invece da questa nuova conoscenza vennero fuori tante cose belle, fra cui i nuovi lavori per entrambi al nord e una sintonia di coppia mai provata prima, a detta sua.

Commentai sornione: - Sì, ho sentito ieri notte che vostra sintonia è davvero ottima, ti credo senza problemi! -.

Alessia non si fece sorprendere dalla mia affermazione e senza alcun imbarazzo rilanciò: -A parte che pure tu e la mia amica avete un’ottima “sintonia” da quello che abbiamo potuto sentire pure noi…-

Il mio sguardo iniziò a vagare per in sentiero.

-Tuttavia, sicuramente noi vi abbiamo dato più prove della nostra “sintonia” - continuò – Spero vi sia piaciuto lo spettacolo ieri notte dalla finestra! -.

Colpito e affondato, dimenticavo quando potesse essere diretta quella ragazza.

Cercai subito di discolparmi: - Guarda Ale, scusami davvero, ero uscito senza pensarci e tutte le tende erano aperte e mi sono immobilizzato. Ti chiedo di perdonarci, non avremmo davvero dovuto-.

-Un momento- ribatté lei – perché parli al plurale? Non dirmi che ci stavate guardando entrambi! -.

-Temo di sì, ma non è che ci siamo fermati li tutta la sera a fissarvi, solo gli ultimi secondi del tutto, davvero! -.

-Intendi dire che avete visto solo quando ho ingoiato? – fece Alessia.

La conversazione stava prendendo una piega che non riuscivo a decifrare. Mentre parlava non capisco se fosse davvero offesa dell’avvenuto o se la sua fosse più una posa di circostanza, che nascondeva ben altri pensieri.

Risposi finalmente: -Sì, essenzialmente sì. Ti prego, perdonaci, non avremmo davvero dovuto. È più colpa mia che sua, il primo a fermarsi a guardare sono stato io-.

Alessia rimase in silenzio per qualche secondo, per poi scoppiare improvvisamente in una risata.

-Ma smettila, ti stavo prendendo in giro! Sai che problema, siamo stati nudi insieme tutto il pomeriggio, non è che ci fosse nulla di diverso di sera. E poi se non ricordo male non è la prima volta che la tua ragazza mi vede con qualcosa in bocca, magari ti avrà già raccontato… -.

- No, non ho avuto questo piacere, ma dopo sicuramente chiederò un resoconto- feci.

-Comunque, non preoccuparti- mi interruppe lei- Anzi, non preoccupatevi. Io non vi ho manco visto, è stato Marco a raccontarmi che aveva intravisto una faccia alla finestra ieri sera e la cosa lo aveva divertito. Non so se l’hai notato, ma lui non è l’uomo più pudico del mondo, anzi. Se solo avesse saputo che anche la tua lei ci stava guardando, chissà quanto gli avrebbe fatto piacere. No anzi, questa devo proprio raccontargliela dopo! -.

- Se il tuo racconto può migliorare la mia posizione di guardone fai pure- conclusi – Magari però stanotte ricordiamoci tutti di chiudere le tende quando andiamo a letto-.

- Le nostre sicuro, le vostre non so. Non mi sembra giusto che solo voi abbiate potuto godere di questo brivido. Se proprio volessimo pareggiare le cose credo sarebbe giusto che pure noi potessimo dare una sbirciatina- ribatté Alessia.

Proprio mentre terminava la frase ci accorgemmo di essere arrivati alla destinazione finale e le nostre due metà si erano fermate ad aspettarci.

Dopo un veloce pranzo al sacco la nostra coppia di nostri amici si allontanò per usare i bagni dell’unico rifugio poco distante, così rimanemmo soli io e la mia lei, che a quanto pare non aspettava altro.

-Come è andata la vostra salita? Mi sono fatta tutta la strada con Marco, ma sai che è davvero simpatico, non mi era resa completamente conto finora- iniziò.

-La salita tutto bene, nonostante ci abbiate scaricato dopo pochi metri. Però per stasera dovremo essere molto in forma, Alessia ci tiene a pareggiare i conti per quello che abbiamo visto noi ieri sera, quindi non stanchiamoci troppo che non voglio fare brutte figure- le risposti io divertito.

La mia ragazza rimase a bocca aperta alla mia battuta, così mi affrettai a spiegarle tutto prima che ci fossero malintesi. Alla fine il discorso divertii molto anche lei, ma ad un tratto si fece seria e mi disse: - Tu pensi che lei stesse scherzando, ma io che la conosco un po’ meglio di te non ci metterei la mano sul fuoco. Quella ha una mente davvero perversa a volte, non mi stupirei di vedere davvero la sua faccia davanti al vetro stanotte-.

-Beh, come ha detto lei non è che vedrebbero parti del nostro corpo che non abbiamo ancora visto- feci io ancora a metà fra il serio e lo scherzoso.

La mia ragazza si raddrizzò e guardandomi dritto negli occhi mi chiese: - Ok, dimmelo chiaramente, senza girarci intorno. A te ecciterebbe essere guardato da loro mentre scopiamo?-

CONTINUA…
 

chega

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Mi scuso per la lunga assenza, liete novità nella nostra vita mi hanno tenuto lontano dalla tastiera più a lungo di quanto pensassi.

Provo a ricominciare da dove ci eravamo lasciati, sperando che vi faccia ancora piacere leggere i nostri racconti.



PARTE 9

-Ti piace guardarli, non è vero?- mi sussurrò la mia ragazza, con una voce molto dolce.

Era arrivata senza farsi sentire alle mie spalle, o forse semplicemente la mia attenzione era così focalizzata sui nostri amici che mi ero completamente estraniato dal resto.

Lo spettacolo era però vicino alla sua conclusione, dopo un paio di carezze della mia lei Alessia si immobilizzò per qualche secondo, ancora china su Marco, per poi alzare la testa e lasciarsi andare sul corpo di lui.

Capimmo subito che ora c’era il rischio di essere visti dall’interno dell’appartamento e ci ritirammo nella nostra stanza, cercando di fare il meno rumore possibile.

La mia ragazza indossava solo una maglietta che avevo lanciato sul pavimento poco prima, senza nulla sotto, e aveva un'espressione particolarmente rilassata. Avrei tanto voluto parlare di quello che era appena successo, della nostra giornata, dei nostri amici, ma la stanchezza aveva ormai preso il sopravvento e crollai avvinghiato in dolce cucchiaio alla mia lei.

La mattina successiva mi svegliai totalmente rigenerato, il fatto di essere in vacanza e il turbinio di emozioni del giorno precedente mi avevano fatto staccare completamente dalle preoccupazioni quotidiane e il mio umore era ottimo.

I miei coinquilini invece sembravano piuttosto provati, prima di scendere a fare colazione non si andò molto oltre il semplice buongiorno e rispetto ai nostri programmi partimmo decisamente in ritardo per la nostra escursione.

Era un percorso di media difficoltà, un piccolo laghetto in cima alle montagne li vicino a cui per arrivare bisognava arrampicarsi per un paio di orette.

Più salivamo, più l’umore e le energie della compagnia miglioravano e ben presto vennero fuori i due veri camminatori del gruppo, ossia Marco e la mia lei, che iniziarono a distanziare me e Alessia di non poco. Fu così che rimasti praticamente da soli io e Alessia iniziammo a parlare del più e del meno, recuperando un po’ la confidenza che si era perduta nel corso di quegli anni passati distanti.

Mi raccontò un po’ degli anni passati in Germania, delle sue disillusioni lavorative una volta tornata in Italia e di come aveva conosciuto Marco. Se non fosse stato per lui sarebbe probabilmente emigrata di nuovo, invece da questa nuova conoscenza vennero fuori tante cose belle, fra cui i nuovi lavori per entrambi al nord e una sintonia di coppia mai provata prima, a detta sua.

Commentai sornione: - Sì, ho sentito ieri notte che vostra sintonia è davvero ottima, ti credo senza problemi! -.

Alessia non si fece sorprendere dalla mia affermazione e senza alcun imbarazzo rilanciò: -A parte che pure tu e la mia amica avete un’ottima “sintonia” da quello che abbiamo potuto sentire pure noi…-

Il mio sguardo iniziò a vagare per in sentiero.

-Tuttavia, sicuramente noi vi abbiamo dato più prove della nostra “sintonia” - continuò – Spero vi sia piaciuto lo spettacolo ieri notte dalla finestra! -.

Colpito e affondato, dimenticavo quando potesse essere diretta quella ragazza.

Cercai subito di discolparmi: - Guarda Ale, scusami davvero, ero uscito senza pensarci e tutte le tende erano aperte e mi sono immobilizzato. Ti chiedo di perdonarci, non avremmo davvero dovuto-.

-Un momento- ribatté lei – perché parli al plurale? Non dirmi che ci stavate guardando entrambi! -.

-Temo di sì, ma non è che ci siamo fermati li tutta la sera a fissarvi, solo gli ultimi secondi del tutto, davvero! -.

-Intendi dire che avete visto solo quando ho ingoiato? – fece Alessia.

La conversazione stava prendendo una piega che non riuscivo a decifrare. Mentre parlava non capisco se fosse davvero offesa dell’avvenuto o se la sua fosse più una posa di circostanza, che nascondeva ben altri pensieri.

Risposi finalmente: -Sì, essenzialmente sì. Ti prego, perdonaci, non avremmo davvero dovuto. È più colpa mia che sua, il primo a fermarsi a guardare sono stato io-.

Alessia rimase in silenzio per qualche secondo, per poi scoppiare improvvisamente in una risata.

-Ma smettila, ti stavo prendendo in giro! Sai che problema, siamo stati nudi insieme tutto il pomeriggio, non è che ci fosse nulla di diverso di sera. E poi se non ricordo male non è la prima volta che la tua ragazza mi vede con qualcosa in bocca, magari ti avrà già raccontato… -.

- No, non ho avuto questo piacere, ma dopo sicuramente chiederò un resoconto- feci.

-Comunque, non preoccuparti- mi interruppe lei- Anzi, non preoccupatevi. Io non vi ho manco visto, è stato Marco a raccontarmi che aveva intravisto una faccia alla finestra ieri sera e la cosa lo aveva divertito. Non so se l’hai notato, ma lui non è l’uomo più pudico del mondo, anzi. Se solo avesse saputo che anche la tua lei ci stava guardando, chissà quanto gli avrebbe fatto piacere. No anzi, questa devo proprio raccontargliela dopo! -.

- Se il tuo racconto può migliorare la mia posizione di guardone fai pure- conclusi – Magari però stanotte ricordiamoci tutti di chiudere le tende quando andiamo a letto-.

- Le nostre sicuro, le vostre non so. Non mi sembra giusto che solo voi abbiate potuto godere di questo brivido. Se proprio volessimo pareggiare le cose credo sarebbe giusto che pure noi potessimo dare una sbirciatina- ribatté Alessia.

Proprio mentre terminava la frase ci accorgemmo di essere arrivati alla destinazione finale e le nostre due metà si erano fermate ad aspettarci.

Dopo un veloce pranzo al sacco la nostra coppia di nostri amici si allontanò per usare i bagni dell’unico rifugio poco distante, così rimanemmo soli io e la mia lei, che a quanto pare non aspettava altro.

-Come è andata la vostra salita? Mi sono fatta tutta la strada con Marco, ma sai che è davvero simpatico, non mi era resa completamente conto finora- iniziò.

-La salita tutto bene, nonostante ci abbiate scaricato dopo pochi metri. Però per stasera dovremo essere molto in forma, Alessia ci tiene a pareggiare i conti per quello che abbiamo visto noi ieri sera, quindi non stanchiamoci troppo che non voglio fare brutte figure- le risposti io divertito.

La mia ragazza rimase a bocca aperta alla mia battuta, così mi affrettai a spiegarle tutto prima che ci fossero malintesi. Alla fine il discorso divertii molto anche lei, ma ad un tratto si fece seria e mi disse: - Tu pensi che lei stesse scherzando, ma io che la conosco un po’ meglio di te non ci metterei la mano sul fuoco. Quella ha una mente davvero perversa a volte, non mi stupirei di vedere davvero la sua faccia davanti al vetro stanotte-.

-Beh, come ha detto lei non è che vedrebbero parti del nostro corpo che non abbiamo ancora visto- feci io ancora a metà fra il serio e lo scherzoso.

La mia ragazza si raddrizzò e guardandomi dritto negli occhi mi chiese: - Ok, dimmelo chiaramente, senza girarci intorno. A te ecciterebbe essere guardato da loro mentre scopiamo?-

CONTINUA…
sempre un piacere leggerti 👏👏👏
 

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