Questo episodio forse e’ quello piu’ adatto a questo tipo di argomento ed e’ il primo che mi e’ venuto in mente. Ero appena tornato a casa dopo una operazione al ginocchio, mi muovevo con grande difficolta’ e passavo le giornate con pochissimi spostamenti tra letto e divano.
Erano circa le due del pomeriggio, estate, avevamo pranzato (io con molta difficolta’) ed eravamo sul letto per una specie di siesta. Io ero in maglietta e pantaloncini (abbigliamento che tenevo per tutto il giorno visto che avevo difficolta’ anche a cambiarmi) e mia moglie era rimasta solo con canottierna corta e mutandine (come l’attrice in foto), si era messa in liberta’ togliendo anche il reggiseno. La canottierina e lo slip erano leggeri e trasparenti, si vedevano bene i capezzoli e il culo e si intravedeva il pelo.
A sorpresa suona il citofono, mia moglie si alza e va a rispondere. Era un mio amico che, lavorando in zona, durante la pausa pranzo era venuto a trovarmi. Mia moglie a fatica e frettolosamente mi aiuta ad alzarmi e mi accompagna a sedermi sul divano in salotto. A quel punto sentiamo il rumore dell’ascensore e capiamo che il mio amico sta per suonare il campanello della porta di casa. Mia moglie apre la porta di casa, la lascia accostata e scappa via mezza nuda per andare in camera da letto a rivestirsi. Ma la fretta e’ traditrice, e’ scalza, scivola, urta violentemente con un piede allo spigolo di un mobile e cade in terra dolorante.
Contemporaneamente il mio amico e’ arrivato, trova la porta socchiusa, suona il campanello e dice “permesso?”, mia moglie piangendo urla “aspetta non entrare!”. Io resto per un attimo interdetto. Sono preoccupato per mia moglie, temo che si sia rotta uno o piu’ dita del piede. Vorrei far entrare il mio amico che se la troverebbe davanti mezza nuda ma non ne ho il coraggio e mi blocco per qualche secondo in attesa degli eventi. Mia moglie si alza faticosamente e si trascina in camera da letto. A quel punto invito il mio amico ad entrare e gli spiego rapidamente la situazione. Mi chiede “posso fare qualcosa?”, urlo a mia moglie “come stai?”, lei dalla camera da letto sempre sofferente risponde “tutto bene”. Anche stavolta non ho il coraggio di mandare il mio amico nell’altra stanza (e trovarsela mezza nuda davanti). Dopo qualche minuto mia moglie ci raggiunge, purtroppo e’ vestita (abitino corto da casa un pelo trasparente ma niente di che) ma fortunatamente sta bene, niente fratture solo una brutta botta.
Questo e’ quanto e’ successo, dopo aver capito che non si era fatta nulla di grave mi sono reso conto dell’occasione persa per farla vedere mezza nuda al mio amico. Provo a riavvolgere il nastro e a proporre uno scenario alternativo.
Il mio amico chiede “permesso”, contro il parere di mia moglie, gli urlo di entrare. Se la trova davanti in terra in mutande e canottierina trasparenti. Come ho gia’ detto puo’ vedere anche capezzoli, culo e parzialmente il pelo. Il mio amico la aiuta a rialzarsi, lei e’ mezza nuda entrambi sono in imbarazzo, non e’ un infermiere, non sa come prenderla, la afferra come capita, le mani involontariamente (o forse no) finiscono ovunque tra cosce, culo e tette. La aiuta a sdraiarsi sul divano accanto a me. Lei ha le gambe aperte, mutandine, capezzoli e pelo in vista e tutti e due guardiamo lei per capire come sta. Mando il mio amico a prendere del ghiaccio e poi una pomata e magari le spalma la pomata sul piede.
Sono passati dieci minuti in cui mia moglie e’ stata mezza nuda sotto lo sguardo continuo del mio amico. Probabilmente in questo intervallo di tempo prima o poi uno dei tre avra’ trovato il tempo e il coraggio di chiedere al mio amico di portare qualcosa per coprirsi a mia moglie.
Ancora oggi ripensandoci mi mangio il fegato pensando all’occasione incredibile che ho sprecato. Purtroppo l’infortunio mi ha bloccato inizialmente e ho perso l’attimo. Fortunatamente alla fine non e’ stato nulla di grave. Anche il mio amico non sapra’ mai cosa si e’ perso…