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<blockquote data-quote="TheAlchemist" data-source="post: 18738821" data-attributes="member: 308858"><p>Quel pomeriggio non ci siamo neanche sognati di studiare, ci buttammo direttamente sul divano e dopo neanche 10 min ci trovammo avvinghiati. Lei purtroppo aveva il ciclo per cui non potevo toccarla ma nonostante quello non risparmiò attenzioni nei miei confronti. </p><p>Ad un certo punto ero seduto sul divano con i pantaloni alle caviglie e lei era in ginocchio davanti a me con quelle favolose tette libere e ci stavamo baciando intensamente mentre mi masturbava, lei si stacca e mi guarda come per attendere il mio permesso per succhiarmelo. Io ovviamente non provo neanche per scherzo a bloccarla e quindi inizia il suo primo pompino. </p><p>Nonostante io ai tempi avessi già avuto alcune esperienze e fatto sesso non avevo mai ricevuto un pompino completo in quanto la ragazza con cui ero stato l’anno prima non voleva farli. </p><p>Dopo aver iniziato questo timido pompino si sposta stesa sul divano a fianco a me in modo che io potessi almeno toccarla sopra i pantaloni e anche se c’erano mille strati tra pantaloni, assorbente ecc lei comunque sentiva qualcosa e rispondeva molto bene. </p><p>Arrivato il momento in cui stavo per venire non sapevo come comportarmi, dovevo avvisarla? Dovevo venirle direttamente in bocca? Decisi di chiederle di fermarsi un attimo altrimenti le sarei venuto in bocca. Per tutta risposta mi disse che se non mi fermavo io con la mano lei non poteva certo fermarsi! In quello incrocia il mio sguardo con un’occhiata veramente da porca con il mio uccello ancora in bocca. </p><p>Allora iniziai ad aumentare il ritmo con la mano e lei di riflesso aumentò il suo finché non le venni direttamente in bocca. Nonostante fosse preparata rimase stupita perché non sapeva bene cosa aspettarsi ma non lasciò scappare nemmeno una goccia e ingoiò tutto. </p><p>Io ero al settimo cielo e questo fù il primo di una lunghissima serie di pompini da parte sua, le piaceva veramente tanto farli.</p><p></p><p>Nei mesi successivi le cose continuarono abbastanza stabilmente, mediamente una volta a settimana andavo a casa sua (sempre con la scusa dello studio) e non facevamo altro che limonare, masturbarci e fare sesso orale. Praticamente ogni pomeriggio passato da lei le venivo in bocca 1 o 2 volte e lei ogni volta ingoiava tutto. </p><p>In classe era un continuo ammiccamento e tentativi di fugaci contatti nascosti perché eravamo costantemente arrapatissimi e nessuno in classe doveva sapere nulla, un po’ perché io ufficialmente stavo già con un'altra ragazza ma soprattutto perché eravamo solo ragazzini parecchio stupidi.</p><p>Ci scrivevamo un sacco di porcate durante le lezioni (erano ancora i tempi dei 100SMS gratis al giorno) e un giorno mi scrisse che aveva un sacco voglia e di seguirla dopo lezione. Ovviamente accettai e mi portò in un sottoscala che finiva in una specie di corridoio completamente cieco, non so che utilità avesse ma sicuramente non eravamo i primi ad utilizzarlo per appartarci. C’era solo un banco appoggiato alla parete e un po’ di fazzoletti sparsi qua e là. Non so come ha scoperto questo corridoio, magari qualcun altro glielo fece conoscere o ci finì per caso girando per la scuola ma in ogni caso ringrazio dio o chi per lui per averglielo fatto conoscere perché di li in poi per i successivi 2 annetti vi ci imboscavamo ogni volta che avevamo l’occasione. Quel giorno precisamente non ricordo cosa successe, sicuramente mi fece una sega e/o un pompino e poi ci avviammo a prendere i mezzi per tornare nelle nostre rispettive case.</p><p>Nel frattempo il secondo anno stava finendo e quindi sarebbe calate anche le occasioni per appartarci, qualcosa riuscimmo comunque ad inventarci…</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="TheAlchemist, post: 18738821, member: 308858"] Quel pomeriggio non ci siamo neanche sognati di studiare, ci buttammo direttamente sul divano e dopo neanche 10 min ci trovammo avvinghiati. Lei purtroppo aveva il ciclo per cui non potevo toccarla ma nonostante quello non risparmiò attenzioni nei miei confronti. Ad un certo punto ero seduto sul divano con i pantaloni alle caviglie e lei era in ginocchio davanti a me con quelle favolose tette libere e ci stavamo baciando intensamente mentre mi masturbava, lei si stacca e mi guarda come per attendere il mio permesso per succhiarmelo. Io ovviamente non provo neanche per scherzo a bloccarla e quindi inizia il suo primo pompino. Nonostante io ai tempi avessi già avuto alcune esperienze e fatto sesso non avevo mai ricevuto un pompino completo in quanto la ragazza con cui ero stato l’anno prima non voleva farli. Dopo aver iniziato questo timido pompino si sposta stesa sul divano a fianco a me in modo che io potessi almeno toccarla sopra i pantaloni e anche se c’erano mille strati tra pantaloni, assorbente ecc lei comunque sentiva qualcosa e rispondeva molto bene. Arrivato il momento in cui stavo per venire non sapevo come comportarmi, dovevo avvisarla? Dovevo venirle direttamente in bocca? Decisi di chiederle di fermarsi un attimo altrimenti le sarei venuto in bocca. Per tutta risposta mi disse che se non mi fermavo io con la mano lei non poteva certo fermarsi! In quello incrocia il mio sguardo con un’occhiata veramente da porca con il mio uccello ancora in bocca. Allora iniziai ad aumentare il ritmo con la mano e lei di riflesso aumentò il suo finché non le venni direttamente in bocca. Nonostante fosse preparata rimase stupita perché non sapeva bene cosa aspettarsi ma non lasciò scappare nemmeno una goccia e ingoiò tutto. Io ero al settimo cielo e questo fù il primo di una lunghissima serie di pompini da parte sua, le piaceva veramente tanto farli. Nei mesi successivi le cose continuarono abbastanza stabilmente, mediamente una volta a settimana andavo a casa sua (sempre con la scusa dello studio) e non facevamo altro che limonare, masturbarci e fare sesso orale. Praticamente ogni pomeriggio passato da lei le venivo in bocca 1 o 2 volte e lei ogni volta ingoiava tutto. In classe era un continuo ammiccamento e tentativi di fugaci contatti nascosti perché eravamo costantemente arrapatissimi e nessuno in classe doveva sapere nulla, un po’ perché io ufficialmente stavo già con un'altra ragazza ma soprattutto perché eravamo solo ragazzini parecchio stupidi. Ci scrivevamo un sacco di porcate durante le lezioni (erano ancora i tempi dei 100SMS gratis al giorno) e un giorno mi scrisse che aveva un sacco voglia e di seguirla dopo lezione. Ovviamente accettai e mi portò in un sottoscala che finiva in una specie di corridoio completamente cieco, non so che utilità avesse ma sicuramente non eravamo i primi ad utilizzarlo per appartarci. C’era solo un banco appoggiato alla parete e un po’ di fazzoletti sparsi qua e là. Non so come ha scoperto questo corridoio, magari qualcun altro glielo fece conoscere o ci finì per caso girando per la scuola ma in ogni caso ringrazio dio o chi per lui per averglielo fatto conoscere perché di li in poi per i successivi 2 annetti vi ci imboscavamo ogni volta che avevamo l’occasione. Quel giorno precisamente non ricordo cosa successe, sicuramente mi fece una sega e/o un pompino e poi ci avviammo a prendere i mezzi per tornare nelle nostre rispettive case. Nel frattempo il secondo anno stava finendo e quindi sarebbe calate anche le occasioni per appartarci, qualcosa riuscimmo comunque ad inventarci… [/QUOTE]
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