Esperienza reale Piccolo ragazzo, un grande cazzo

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Pervy996

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Salve, mi chiamo Marco, e questa esperienza me la porto dietro da tempo ormai, è tutto successo davvero…purtroppo… Ho 24 anni e sono fidanzato. Tempo fa ebbi la necessità di risparmiare qualche soldo in più e fare ripetizioni mi sembrava abbastanza proficuo per il tempo che avevo. Dopo vari fenomeni delle trattative sono riuscito a trovare un ragazzo di 16 anni che avesse bisogno di aiuto in filosofia. Pochi giorni dopo mi presentai a casa sua, conobbi la madre, un trattore a pedali se volete la mia opinione sull’aspetto, ormai comincio a credere che le milf decenti esistano solo nei porno. Poi arrivò quello che fu la mia rovina, Matteo, 16 anni, fisico palestrato, molto più basso di me, con una faccia da bambolotto, mi venne il dubbio che fosse figlio o meno di sua madre, visto che manco il padre ci assomigliava. La cosa su cui mi cascò l’occhio furono i pantaloni della tuta, tiratissimi poco sopra al ginocchio…che cazzo aveva quello sotto le braghe?? Non pensavo di essere interessato a quelle cose…dopotutto ero pure fidanzato…ma difficilmente riuscivo a staccare gli occhi di dosso a quella salciccia enorme… Fu questo che mi condannò probabilmente…lui se ne accorse e durante le ripetizioni si fece più…pressante… cominciava a chiedermi se fossi fidanzato, a come andavano le cose a letto, se ero interessato ai ragazzi…all’ultima rispondevo sempre no…ma non ero troppo convincente…quanto lui si sedeva il suo pacco si gonfiava di molto, e il mio faceva la stessa cosa… Per carità non mi ero mai lamentato dei miei 15 cm… ma vedere quella bestia…mi metteva in soggezione. Accadde che negli ultimi tempi, cominciai a leggere sempre più hentai in stile yaoi, video con effemminati e travestiti…mi stavo trasformando, se avessi cercato foto di cazzi online mi eccitavo, e il solo pensiero di eccitava talmente tanto che cominciai a masturbarmi il culo. Tra l’altro, ho sempre avuto un sedere e gambe da donna, motivo per cui evito i pantaloni attillati, le forme si vedono troppo e spesso nella confusione delle discoteche una palpata me la prendevo sempre… Senza pensarci troppo li misi un giorno, col cuore a mille e andai da Matteo a fare ripetizione. Mi fissava, continuava a farlo, così in preda alla confusione mentre eravamo seduti in camera sua, mi alzai e andai a prendere una cosa dal mio zaino. Facendolo, mi piegai a 90 gradi e sentii che i pantaloni tiravano bene e plasmavano le mie forme. Quando mi girai ebbi un tuffo al cuore, Matteo si stava palpando il pacco mentre mi guardava sornione.

-Cazzo stai facendo Matteo??

-Ma se ti pieghi così fra, è ovvio che me lo fai indurire.

Rimasi in silenzio, non sapendo come sviare dal discorso, le stavo pensando tutte, mi stavo pentendo di quella bravata, e di molto. Matteo mi prese alla sprovvista e disse:

-Senti perché non fai qualche posa ancora? A me non spiace.

-Io non faccio nulla per te, non so cosa tu abbia capito.

La voce mi tremava, ero in imbarazzo, impaurito, non ero convincente.

-Dai Marco lo vedo che ti viene duro quando me lo sbirci, pensi che non l’abbia notato? Mi prendi per scemo?

Non sapevo come rispondere.

-Senti, se vuoi continuare a prenderti i soldi da mia mamma vedi di collaborare, perché se sono così è per colta tua.

-Colpa mia??

-Porco cazzo ma ti sei visto? Hai un culo che parla, e sei uomo

-Ma piantala.

Matteo si mosse il pacco da sopra le braghe di tela.

-Vieni a sentire allora, ti giuro che se me lo tocchi non ti rompo più… e finiamo sto discorso.

Sembrava lui il più adulto qui, io ero un ragazzetto impaurito, alla sua mercè. Non so davvero spiegarvi il mio gesto, probabilmente mi feci abbindolare dalla sua espressione da bravo ragazzo. Fatto sta che mi misi in ginocchio e poggiai le mani sul pacco del ragazzino…Era rovente, grosso e imponente, anche con i pantaloni che coprivano, ero invidioso perché io non ero altrettanto dotato o per altro?... Non mi accorsi di nulla, se non di un sonoro *Click*
Mi aveva appena fotografato, e io c’ero cascato in pieno.

-Ora ascoltami bene

Mi disse, e io tacqui, avevo visto troppi porno per non sapere come sarebbe andata a finire, avevo il cuore che batteva all’impazzata, non si fermava… E nonostante sapevo quello che stava per succedere… no anzi forse perché sapevo quello che stava per succedere il mio cazzo si indurì e un fuoco mi divampò nel basso ventre.

-Ora comincia a massaggiarlo, altrimenti questa la pubblico su insta e ti taggo. Muoviti

-Ti prego cancellala..

-Stocazzo, muoviti.

Volevo piangere, ma in parte mi stavo eccitando sempre di più…pensavo alla mia ragazza e al contempo al cazzone che si nascondeva sotto quei pantaloni. Mossi le mani, dolcemente, avvolgendo la tela sul pisellone del ragazzino che cominciava a mugugnare. Quel pene si stava scaldando e ingrossando poco a poco… e di colpo Matteo si tolse le brache, restando in boxer. Non che coprissero molto, poiché erano tutti tirati dalla cappella, così come un bambino che scarta il regalo di natale aprii il mio pacco, il suo cazzo era un signor pene. Arrivava a metà del mio avambraccio ed era spesso come una lattina di redbull. Lo toccai, non stavo più nella pelle, quel cazzo era nelle mie mani e io ero la sua… fonte di antistress… Ero diventato la puttanella di un ragazzino delle superiori…mai avrei pensato di toccare il fondo così. Matteo allora prese a registrami con l’iPhone,

-Dai prof perché non mi fai vedere come si ciuccia?

E io come a comando avvicinai le labbra alla cappella, da dove stava già uscendo del liquido trasparente, puzzava, ma era allo stesso tempo eccitante. Quando le mie labbra incontrarono la cappella di Matteo mi si aprii un mondo, una scintilla mi passo nel cervello e non capii più nulla. Presi a muovere le labbra sul cazzo del ragazzino che si gongolava mentre io gli stavo succhiando il pacco. Un cazzo grosso per dominarli tutti no? Presi a fare tutte le cose che vidi al tempo nei porno, leccavo l’asta, succhiavo, baciavo mettevo in bocca i coglioni e me lo sbattevo in faccia… ma che cazzo stavo pensando… Con la mia posizione come a fare gli squat sembravo una puttanella che cercava di compiacere il suo pappone, se mi avesse visto la mia ragazza… La cappella ormai entrava in bocca senza problemi e con la lingua assaporavo ogni centimetro che riuscivo ad ingoiare. Matteo mi tenne ferma la testa e cominciò a sbattermi il cazzo in gola con foga, stava venendo, e riversò il suo seme nella gola mia. Mi fece tossire ma inavvertitamente ingoiai quella crema puzzolente, ero senza speranza ormai.

-Cazzo, sei meglio della mia ragazza…

Toh guarda, pure lui fidanzato. Non feci tempo a riprendermi che mi sbatté il pisellone umidiccio sul muso inquadrandomi col telefono.

-Adesso il prof pulisce tutto vero?

-Che stronzo.

-Dai che ti piace lo sento Marco.

Così ripresi, leccai ogni centimetro e mangiai sperma, davvero tanto sperma, ma così facendo il pene divenne di nuovo duro e mi tocco ripetere la cosa. Il pompino questa volta si prolungò per una mezz’ora e quando Matteo fece per venire mi prese per i capelli.

-Alzati e togliti le mutande svelto!

Io lo feci, come se lo stessi aspettando da una vita, Matteo mi prese i fianchi e mi fece scendere sulla cappella. Oddio non stava davvero succedendo… stava per farmi suo ed io ero eccitato più che mai. La cappella si infilò a fatica nel mio posteriore, e lo sforzo bastò a Matteo per venire. Un fiume di sperma mi riempiva l’ano e io stavo sborrando di gusto. La scarica non era ancora finita e Matteo ne approfittò per farmi una foto, mi tenne la bocca aperta e la lingua fuori con due dita, e scattò. Ero immortalato, nella mia nudità e perversione, non potevo tornate indietro, non più. Ci salutammo lì, mi fece cenno con le sopracciglia mentre chiudevo la porta di camera sua, quando sua mamma mi diede i soldi mi sentii una vera e propria escort. Camminando verso casa mi disperai e pensai a ciò che avevo fatto poco prima, mentre lo sperma di Matteo era ancora dentro di me.

Quando avrò tempo allegherò alcuni miei disegni, in modo da mostrare alcune scene clou della mia storia. Nel frattempo scriverò il seguito, se vi va… spero vi interessi…
 

Ricoz

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La storia mi piace molto, si vede che ti sei ispirato agli hentai che hai letto... Però è davvero ben scritta, complimenti. È coinvolgente, mi lascia belle sensazioni. Non vedo l'ora di vedere i tuoi disegni e di leggere il prosieguo.
 

francescogush

Banned
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Salve, mi chiamo Marco, e questa esperienza me la porto dietro da tempo ormai, è tutto successo davvero…purtroppo… Ho 24 anni e sono fidanzato. Tempo fa ebbi la necessità di risparmiare qualche soldo in più e fare ripetizioni mi sembrava abbastanza proficuo per il tempo che avevo. Dopo vari fenomeni delle trattative sono riuscito a trovare un ragazzo di 16 anni che avesse bisogno di aiuto in filosofia. Pochi giorni dopo mi presentai a casa sua, conobbi la madre, un trattore a pedali se volete la mia opinione sull’aspetto, ormai comincio a credere che le milf decenti esistano solo nei porno. Poi arrivò quello che fu la mia rovina, Matteo, 16 anni, fisico palestrato, molto più basso di me, con una faccia da bambolotto, mi venne il dubbio che fosse figlio o meno di sua madre, visto che manco il padre ci assomigliava. La cosa su cui mi cascò l’occhio furono i pantaloni della tuta, tiratissimi poco sopra al ginocchio…che cazzo aveva quello sotto le braghe?? Non pensavo di essere interessato a quelle cose…dopotutto ero pure fidanzato…ma difficilmente riuscivo a staccare gli occhi di dosso a quella salciccia enorme… Fu questo che mi condannò probabilmente…lui se ne accorse e durante le ripetizioni si fece più…pressante… cominciava a chiedermi se fossi fidanzato, a come andavano le cose a letto, se ero interessato ai ragazzi…all’ultima rispondevo sempre no…ma non ero troppo convincente…quanto lui si sedeva il suo pacco si gonfiava di molto, e il mio faceva la stessa cosa… Per carità non mi ero mai lamentato dei miei 15 cm… ma vedere quella bestia…mi metteva in soggezione. Accadde che negli ultimi tempi, cominciai a leggere sempre più hentai in stile yaoi, video con effemminati e travestiti…mi stavo trasformando, se avessi cercato foto di cazzi online mi eccitavo, e il solo pensiero di eccitava talmente tanto che cominciai a masturbarmi il culo. Tra l’altro, ho sempre avuto un sedere e gambe da donna, motivo per cui evito i pantaloni attillati, le forme si vedono troppo e spesso nella confusione delle discoteche una palpata me la prendevo sempre… Senza pensarci troppo li misi un giorno, col cuore a mille e andai da Matteo a fare ripetizione. Mi fissava, continuava a farlo, così in preda alla confusione mentre eravamo seduti in camera sua, mi alzai e andai a prendere una cosa dal mio zaino. Facendolo, mi piegai a 90 gradi e sentii che i pantaloni tiravano bene e plasmavano le mie forme. Quando mi girai ebbi un tuffo al cuore, Matteo si stava palpando il pacco mentre mi guardava sornione.

-Cazzo stai facendo Matteo??

-Ma se ti pieghi così fra, è ovvio che me lo fai indurire.

Rimasi in silenzio, non sapendo come sviare dal discorso, le stavo pensando tutte, mi stavo pentendo di quella bravata, e di molto. Matteo mi prese alla sprovvista e disse:

-Senti perché non fai qualche posa ancora? A me non spiace.

-Io non faccio nulla per te, non so cosa tu abbia capito.

La voce mi tremava, ero in imbarazzo, impaurito, non ero convincente.

-Dai Marco lo vedo che ti viene duro quando me lo sbirci, pensi che non l’abbia notato? Mi prendi per scemo?

Non sapevo come rispondere.

-Senti, se vuoi continuare a prenderti i soldi da mia mamma vedi di collaborare, perché se sono così è per colta tua.

-Colpa mia??

-Porco cazzo ma ti sei visto? Hai un culo che parla, e sei uomo

-Ma piantala.

Matteo si mosse il pacco da sopra le braghe di tela.

-Vieni a sentire allora, ti giuro che se me lo tocchi non ti rompo più… e finiamo sto discorso.

Sembrava lui il più adulto qui, io ero un ragazzetto impaurito, alla sua mercè. Non so davvero spiegarvi il mio gesto, probabilmente mi feci abbindolare dalla sua espressione da bravo ragazzo. Fatto sta che mi misi in ginocchio e poggiai le mani sul pacco del ragazzino…Era rovente, grosso e imponente, anche con i pantaloni che coprivano, ero invidioso perché io non ero altrettanto dotato o per altro?... Non mi accorsi di nulla, se non di un sonoro *Click*
Mi aveva appena fotografato, e io c’ero cascato in pieno.

-Ora ascoltami bene

Mi disse, e io tacqui, avevo visto troppi porno per non sapere come sarebbe andata a finire, avevo il cuore che batteva all’impazzata, non si fermava… E nonostante sapevo quello che stava per succedere… no anzi forse perché sapevo quello che stava per succedere il mio cazzo si indurì e un fuoco mi divampò nel basso ventre.

-Ora comincia a massaggiarlo, altrimenti questa la pubblico su insta e ti taggo. Muoviti

-Ti prego cancellala..

-Stocazzo, muoviti.

Volevo piangere, ma in parte mi stavo eccitando sempre di più…pensavo alla mia ragazza e al contempo al cazzone che si nascondeva sotto quei pantaloni. Mossi le mani, dolcemente, avvolgendo la tela sul pisellone del ragazzino che cominciava a mugugnare. Quel pene si stava scaldando e ingrossando poco a poco… e di colpo Matteo si tolse le brache, restando in boxer. Non che coprissero molto, poiché erano tutti tirati dalla cappella, così come un bambino che scarta il regalo di natale aprii il mio pacco, il suo cazzo era un signor pene. Arrivava a metà del mio avambraccio ed era spesso come una lattina di redbull. Lo toccai, non stavo più nella pelle, quel cazzo era nelle mie mani e io ero la sua… fonte di antistress… Ero diventato la puttanella di un ragazzino delle superiori…mai avrei pensato di toccare il fondo così. Matteo allora prese a registrami con l’iPhone,

-Dai prof perché non mi fai vedere come si ciuccia?

E io come a comando avvicinai le labbra alla cappella, da dove stava già uscendo del liquido trasparente, puzzava, ma era allo stesso tempo eccitante. Quando le mie labbra incontrarono la cappella di Matteo mi si aprii un mondo, una scintilla mi passo nel cervello e non capii più nulla. Presi a muovere le labbra sul cazzo del ragazzino che si gongolava mentre io gli stavo succhiando il pacco. Un cazzo grosso per dominarli tutti no? Presi a fare tutte le cose che vidi al tempo nei porno, leccavo l’asta, succhiavo, baciavo mettevo in bocca i coglioni e me lo sbattevo in faccia… ma che cazzo stavo pensando… Con la mia posizione come a fare gli squat sembravo una puttanella che cercava di compiacere il suo pappone, se mi avesse visto la mia ragazza… La cappella ormai entrava in bocca senza problemi e con la lingua assaporavo ogni centimetro che riuscivo ad ingoiare. Matteo mi tenne ferma la testa e cominciò a sbattermi il cazzo in gola con foga, stava venendo, e riversò il suo seme nella gola mia. Mi fece tossire ma inavvertitamente ingoiai quella crema puzzolente, ero senza speranza ormai.

-Cazzo, sei meglio della mia ragazza…

Toh guarda, pure lui fidanzato. Non feci tempo a riprendermi che mi sbatté il pisellone umidiccio sul muso inquadrandomi col telefono.

-Adesso il prof pulisce tutto vero?

-Che stronzo.

-Dai che ti piace lo sento Marco.

Così ripresi, leccai ogni centimetro e mangiai sperma, davvero tanto sperma, ma così facendo il pene divenne di nuovo duro e mi tocco ripetere la cosa. Il pompino questa volta si prolungò per una mezz’ora e quando Matteo fece per venire mi prese per i capelli.

-Alzati e togliti le mutande svelto!

Io lo feci, come se lo stessi aspettando da una vita, Matteo mi prese i fianchi e mi fece scendere sulla cappella. Oddio non stava davvero succedendo… stava per farmi suo ed io ero eccitato più che mai. La cappella si infilò a fatica nel mio posteriore, e lo sforzo bastò a Matteo per venire. Un fiume di sperma mi riempiva l’ano e io stavo sborrando di gusto. La scarica non era ancora finita e Matteo ne approfittò per farmi una foto, mi tenne la bocca aperta e la lingua fuori con due dita, e scattò. Ero immortalato, nella mia nudità e perversione, non potevo tornate indietro, non più. Ci salutammo lì, mi fece cenno con le sopracciglia mentre chiudevo la porta di camera sua, quando sua mamma mi diede i soldi mi sentii una vera e propria escort. Camminando verso casa mi disperai e pensai a ciò che avevo fatto poco prima, mentre lo sperma di Matteo era ancora dentro di me.

Quando avrò tempo allegherò alcuni miei disegni, in modo da mostrare alcune scene clou della mia storia. Nel frattempo scriverò il seguito, se vi va… spero vi interessi…
a me è piaciuto
 

Simo56

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Salve, mi chiamo Marco, e questa esperienza me la porto dietro da tempo ormai, è tutto successo davvero…purtroppo… Ho 24 anni e sono fidanzato. Tempo fa ebbi la necessità di risparmiare qualche soldo in più e fare ripetizioni mi sembrava abbastanza proficuo per il tempo che avevo. Dopo vari fenomeni delle trattative sono riuscito a trovare un ragazzo di 16 anni che avesse bisogno di aiuto in filosofia. Pochi giorni dopo mi presentai a casa sua, conobbi la madre, un trattore a pedali se volete la mia opinione sull’aspetto, ormai comincio a credere che le milf decenti esistano solo nei porno. Poi arrivò quello che fu la mia rovina, Matteo, 16 anni, fisico palestrato, molto più basso di me, con una faccia da bambolotto, mi venne il dubbio che fosse figlio o meno di sua madre, visto che manco il padre ci assomigliava. La cosa su cui mi cascò l’occhio furono i pantaloni della tuta, tiratissimi poco sopra al ginocchio…che cazzo aveva quello sotto le braghe?? Non pensavo di essere interessato a quelle cose…dopotutto ero pure fidanzato…ma difficilmente riuscivo a staccare gli occhi di dosso a quella salciccia enorme… Fu questo che mi condannò probabilmente…lui se ne accorse e durante le ripetizioni si fece più…pressante… cominciava a chiedermi se fossi fidanzato, a come andavano le cose a letto, se ero interessato ai ragazzi…all’ultima rispondevo sempre no…ma non ero troppo convincente…quanto lui si sedeva il suo pacco si gonfiava di molto, e il mio faceva la stessa cosa… Per carità non mi ero mai lamentato dei miei 15 cm… ma vedere quella bestia…mi metteva in soggezione. Accadde che negli ultimi tempi, cominciai a leggere sempre più hentai in stile yaoi, video con effemminati e travestiti…mi stavo trasformando, se avessi cercato foto di cazzi online mi eccitavo, e il solo pensiero di eccitava talmente tanto che cominciai a masturbarmi il culo. Tra l’altro, ho sempre avuto un sedere e gambe da donna, motivo per cui evito i pantaloni attillati, le forme si vedono troppo e spesso nella confusione delle discoteche una palpata me la prendevo sempre… Senza pensarci troppo li misi un giorno, col cuore a mille e andai da Matteo a fare ripetizione. Mi fissava, continuava a farlo, così in preda alla confusione mentre eravamo seduti in camera sua, mi alzai e andai a prendere una cosa dal mio zaino. Facendolo, mi piegai a 90 gradi e sentii che i pantaloni tiravano bene e plasmavano le mie forme. Quando mi girai ebbi un tuffo al cuore, Matteo si stava palpando il pacco mentre mi guardava sornione.

-Cazzo stai facendo Matteo??

-Ma se ti pieghi così fra, è ovvio che me lo fai indurire.

Rimasi in silenzio, non sapendo come sviare dal discorso, le stavo pensando tutte, mi stavo pentendo di quella bravata, e di molto. Matteo mi prese alla sprovvista e disse:

-Senti perché non fai qualche posa ancora? A me non spiace.

-Io non faccio nulla per te, non so cosa tu abbia capito.

La voce mi tremava, ero in imbarazzo, impaurito, non ero convincente.

-Dai Marco lo vedo che ti viene duro quando me lo sbirci, pensi che non l’abbia notato? Mi prendi per scemo?

Non sapevo come rispondere.

-Senti, se vuoi continuare a prenderti i soldi da mia mamma vedi di collaborare, perché se sono così è per colta tua.

-Colpa mia??

-Porco cazzo ma ti sei visto? Hai un culo che parla, e sei uomo

-Ma piantala.

Matteo si mosse il pacco da sopra le braghe di tela.

-Vieni a sentire allora, ti giuro che se me lo tocchi non ti rompo più… e finiamo sto discorso.

Sembrava lui il più adulto qui, io ero un ragazzetto impaurito, alla sua mercè. Non so davvero spiegarvi il mio gesto, probabilmente mi feci abbindolare dalla sua espressione da bravo ragazzo. Fatto sta che mi misi in ginocchio e poggiai le mani sul pacco del ragazzino…Era rovente, grosso e imponente, anche con i pantaloni che coprivano, ero invidioso perché io non ero altrettanto dotato o per altro?... Non mi accorsi di nulla, se non di un sonoro *Click*
Mi aveva appena fotografato, e io c’ero cascato in pieno.

-Ora ascoltami bene

Mi disse, e io tacqui, avevo visto troppi porno per non sapere come sarebbe andata a finire, avevo il cuore che batteva all’impazzata, non si fermava… E nonostante sapevo quello che stava per succedere… no anzi forse perché sapevo quello che stava per succedere il mio cazzo si indurì e un fuoco mi divampò nel basso ventre.

-Ora comincia a massaggiarlo, altrimenti questa la pubblico su insta e ti taggo. Muoviti

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-Stocazzo, muoviti.

Volevo piangere, ma in parte mi stavo eccitando sempre di più…pensavo alla mia ragazza e al contempo al cazzone che si nascondeva sotto quei pantaloni. Mossi le mani, dolcemente, avvolgendo la tela sul pisellone del ragazzino che cominciava a mugugnare. Quel pene si stava scaldando e ingrossando poco a poco… e di colpo Matteo si tolse le brache, restando in boxer. Non che coprissero molto, poiché erano tutti tirati dalla cappella, così come un bambino che scarta il regalo di natale aprii il mio pacco, il suo cazzo era un signor pene. Arrivava a metà del mio avambraccio ed era spesso come una lattina di redbull. Lo toccai, non stavo più nella pelle, quel cazzo era nelle mie mani e io ero la sua… fonte di antistress… Ero diventato la puttanella di un ragazzino delle superiori…mai avrei pensato di toccare il fondo così. Matteo allora prese a registrami con l’iPhone,

-Dai prof perché non mi fai vedere come si ciuccia?

E io come a comando avvicinai le labbra alla cappella, da dove stava già uscendo del liquido trasparente, puzzava, ma era allo stesso tempo eccitante. Quando le mie labbra incontrarono la cappella di Matteo mi si aprii un mondo, una scintilla mi passo nel cervello e non capii più nulla. Presi a muovere le labbra sul cazzo del ragazzino che si gongolava mentre io gli stavo succhiando il pacco. Un cazzo grosso per dominarli tutti no? Presi a fare tutte le cose che vidi al tempo nei porno, leccavo l’asta, succhiavo, baciavo mettevo in bocca i coglioni e me lo sbattevo in faccia… ma che cazzo stavo pensando… Con la mia posizione come a fare gli squat sembravo una puttanella che cercava di compiacere il suo pappone, se mi avesse visto la mia ragazza… La cappella ormai entrava in bocca senza problemi e con la lingua assaporavo ogni centimetro che riuscivo ad ingoiare. Matteo mi tenne ferma la testa e cominciò a sbattermi il cazzo in gola con foga, stava venendo, e riversò il suo seme nella gola mia. Mi fece tossire ma inavvertitamente ingoiai quella crema puzzolente, ero senza speranza ormai.

-Cazzo, sei meglio della mia ragazza…

Toh guarda, pure lui fidanzato. Non feci tempo a riprendermi che mi sbatté il pisellone umidiccio sul muso inquadrandomi col telefono.

-Adesso il prof pulisce tutto vero?

-Che stronzo.

-Dai che ti piace lo sento Marco.

Così ripresi, leccai ogni centimetro e mangiai sperma, davvero tanto sperma, ma così facendo il pene divenne di nuovo duro e mi tocco ripetere la cosa. Il pompino questa volta si prolungò per una mezz’ora e quando Matteo fece per venire mi prese per i capelli.

-Alzati e togliti le mutande svelto!

Io lo feci, come se lo stessi aspettando da una vita, Matteo mi prese i fianchi e mi fece scendere sulla cappella. Oddio non stava davvero succedendo… stava per farmi suo ed io ero eccitato più che mai. La cappella si infilò a fatica nel mio posteriore, e lo sforzo bastò a Matteo per venire. Un fiume di sperma mi riempiva l’ano e io stavo sborrando di gusto. La scarica non era ancora finita e Matteo ne approfittò per farmi una foto, mi tenne la bocca aperta e la lingua fuori con due dita, e scattò. Ero immortalato, nella mia nudità e perversione, non potevo tornate indietro, non più. Ci salutammo lì, mi fece cenno con le sopracciglia mentre chiudevo la porta di camera sua, quando sua mamma mi diede i soldi mi sentii una vera e propria escort. Camminando verso casa mi disperai e pensai a ciò che avevo fatto poco prima, mentre lo sperma di Matteo era ancora dentro di me.

Quando avrò tempo allegherò alcuni miei disegni, in modo da mostrare alcune scene clou della mia storia. Nel frattempo scriverò il seguito, se vi va… spero vi interessi…
Mmmmmmmmmm
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Sccitante. Come vedi!!!!!
 

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Gianni47

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Salve, mi chiamo Marco, e questa esperienza me la porto dietro da tempo ormai, è tutto successo davvero…purtroppo… Ho 24 anni e sono fidanzato. Tempo fa ebbi la necessità di risparmiare qualche soldo in più e fare ripetizioni mi sembrava abbastanza proficuo per il tempo che avevo. Dopo vari fenomeni delle trattative sono riuscito a trovare un ragazzo di 16 anni che avesse bisogno di aiuto in filosofia. Pochi giorni dopo mi presentai a casa sua, conobbi la madre, un trattore a pedali se volete la mia opinione sull’aspetto, ormai comincio a credere che le milf decenti esistano solo nei porno. Poi arrivò quello che fu la mia rovina, Matteo, 16 anni, fisico palestrato, molto più basso di me, con una faccia da bambolotto, mi venne il dubbio che fosse figlio o meno di sua madre, visto che manco il padre ci assomigliava. La cosa su cui mi cascò l’occhio furono i pantaloni della tuta, tiratissimi poco sopra al ginocchio…che cazzo aveva quello sotto le braghe?? Non pensavo di essere interessato a quelle cose…dopotutto ero pure fidanzato…ma difficilmente riuscivo a staccare gli occhi di dosso a quella salciccia enorme… Fu questo che mi condannò probabilmente…lui se ne accorse e durante le ripetizioni si fece più…pressante… cominciava a chiedermi se fossi fidanzato, a come andavano le cose a letto, se ero interessato ai ragazzi…all’ultima rispondevo sempre no…ma non ero troppo convincente…quanto lui si sedeva il suo pacco si gonfiava di molto, e il mio faceva la stessa cosa… Per carità non mi ero mai lamentato dei miei 15 cm… ma vedere quella bestia…mi metteva in soggezione. Accadde che negli ultimi tempi, cominciai a leggere sempre più hentai in stile yaoi, video con effemminati e travestiti…mi stavo trasformando, se avessi cercato foto di cazzi online mi eccitavo, e il solo pensiero di eccitava talmente tanto che cominciai a masturbarmi il culo. Tra l’altro, ho sempre avuto un sedere e gambe da donna, motivo per cui evito i pantaloni attillati, le forme si vedono troppo e spesso nella confusione delle discoteche una palpata me la prendevo sempre… Senza pensarci troppo li misi un giorno, col cuore a mille e andai da Matteo a fare ripetizione. Mi fissava, continuava a farlo, così in preda alla confusione mentre eravamo seduti in camera sua, mi alzai e andai a prendere una cosa dal mio zaino. Facendolo, mi piegai a 90 gradi e sentii che i pantaloni tiravano bene e plasmavano le mie forme. Quando mi girai ebbi un tuffo al cuore, Matteo si stava palpando il pacco mentre mi guardava sornione.

-Cazzo stai facendo Matteo??

-Ma se ti pieghi così fra, è ovvio che me lo fai indurire.

Rimasi in silenzio, non sapendo come sviare dal discorso, le stavo pensando tutte, mi stavo pentendo di quella bravata, e di molto. Matteo mi prese alla sprovvista e disse:

-Senti perché non fai qualche posa ancora? A me non spiace.

-Io non faccio nulla per te, non so cosa tu abbia capito.

La voce mi tremava, ero in imbarazzo, impaurito, non ero convincente.

-Dai Marco lo vedo che ti viene duro quando me lo sbirci, pensi che non l’abbia notato? Mi prendi per scemo?

Non sapevo come rispondere.

-Senti, se vuoi continuare a prenderti i soldi da mia mamma vedi di collaborare, perché se sono così è per colta tua.

-Colpa mia??

-Porco cazzo ma ti sei visto? Hai un culo che parla, e sei uomo

-Ma piantala.

Matteo si mosse il pacco da sopra le braghe di tela.

-Vieni a sentire allora, ti giuro che se me lo tocchi non ti rompo più… e finiamo sto discorso.

Sembrava lui il più adulto qui, io ero un ragazzetto impaurito, alla sua mercè. Non so davvero spiegarvi il mio gesto, probabilmente mi feci abbindolare dalla sua espressione da bravo ragazzo. Fatto sta che mi misi in ginocchio e poggiai le mani sul pacco del ragazzino…Era rovente, grosso e imponente, anche con i pantaloni che coprivano, ero invidioso perché io non ero altrettanto dotato o per altro?... Non mi accorsi di nulla, se non di un sonoro *Click*
Mi aveva appena fotografato, e io c’ero cascato in pieno.

-Ora ascoltami bene

Mi disse, e io tacqui, avevo visto troppi porno per non sapere come sarebbe andata a finire, avevo il cuore che batteva all’impazzata, non si fermava… E nonostante sapevo quello che stava per succedere… no anzi forse perché sapevo quello che stava per succedere il mio cazzo si indurì e un fuoco mi divampò nel basso ventre.

-Ora comincia a massaggiarlo, altrimenti questa la pubblico su insta e ti taggo. Muoviti

-Ti prego cancellala..

-Stocazzo, muoviti.

Volevo piangere, ma in parte mi stavo eccitando sempre di più…pensavo alla mia ragazza e al contempo al cazzone che si nascondeva sotto quei pantaloni. Mossi le mani, dolcemente, avvolgendo la tela sul pisellone del ragazzino che cominciava a mugugnare. Quel pene si stava scaldando e ingrossando poco a poco… e di colpo Matteo si tolse le brache, restando in boxer. Non che coprissero molto, poiché erano tutti tirati dalla cappella, così come un bambino che scarta il regalo di natale aprii il mio pacco, il suo cazzo era un signor pene. Arrivava a metà del mio avambraccio ed era spesso come una lattina di redbull. Lo toccai, non stavo più nella pelle, quel cazzo era nelle mie mani e io ero la sua… fonte di antistress… Ero diventato la puttanella di un ragazzino delle superiori…mai avrei pensato di toccare il fondo così. Matteo allora prese a registrami con l’iPhone,

-Dai prof perché non mi fai vedere come si ciuccia?

E io come a comando avvicinai le labbra alla cappella, da dove stava già uscendo del liquido trasparente, puzzava, ma era allo stesso tempo eccitante. Quando le mie labbra incontrarono la cappella di Matteo mi si aprii un mondo, una scintilla mi passo nel cervello e non capii più nulla. Presi a muovere le labbra sul cazzo del ragazzino che si gongolava mentre io gli stavo succhiando il pacco. Un cazzo grosso per dominarli tutti no? Presi a fare tutte le cose che vidi al tempo nei porno, leccavo l’asta, succhiavo, baciavo mettevo in bocca i coglioni e me lo sbattevo in faccia… ma che cazzo stavo pensando… Con la mia posizione come a fare gli squat sembravo una puttanella che cercava di compiacere il suo pappone, se mi avesse visto la mia ragazza… La cappella ormai entrava in bocca senza problemi e con la lingua assaporavo ogni centimetro che riuscivo ad ingoiare. Matteo mi tenne ferma la testa e cominciò a sbattermi il cazzo in gola con foga, stava venendo, e riversò il suo seme nella gola mia. Mi fece tossire ma inavvertitamente ingoiai quella crema puzzolente, ero senza speranza ormai.

-Cazzo, sei meglio della mia ragazza…

Toh guarda, pure lui fidanzato. Non feci tempo a riprendermi che mi sbatté il pisellone umidiccio sul muso inquadrandomi col telefono.

-Adesso il prof pulisce tutto vero?

-Che stronzo.

-Dai che ti piace lo sento Marco.

Così ripresi, leccai ogni centimetro e mangiai sperma, davvero tanto sperma, ma così facendo il pene divenne di nuovo duro e mi tocco ripetere la cosa. Il pompino questa volta si prolungò per una mezz’ora e quando Matteo fece per venire mi prese per i capelli.

-Alzati e togliti le mutande svelto!

Io lo feci, come se lo stessi aspettando da una vita, Matteo mi prese i fianchi e mi fece scendere sulla cappella. Oddio non stava davvero succedendo… stava per farmi suo ed io ero eccitato più che mai. La cappella si infilò a fatica nel mio posteriore, e lo sforzo bastò a Matteo per venire. Un fiume di sperma mi riempiva l’ano e io stavo sborrando di gusto. La scarica non era ancora finita e Matteo ne approfittò per farmi una foto, mi tenne la bocca aperta e la lingua fuori con due dita, e scattò. Ero immortalato, nella mia nudità e perversione, non potevo tornate indietro, non più. Ci salutammo lì, mi fece cenno con le sopracciglia mentre chiudevo la porta di camera sua, quando sua mamma mi diede i soldi mi sentii una vera e propria escort. Camminando verso casa mi disperai e pensai a ciò che avevo fatto poco prima, mentre lo sperma di Matteo era ancora dentro di me.

Quando avrò tempo allegherò alcuni miei disegni, in modo da mostrare alcune scene clou della mia storia. Nel frattempo scriverò il seguito, se vi va… spero vi interessi…
hai fatto benissimo le esperienze vanno vissute tutte
 

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