Mi precipito a raccontare ciò che mi è appena capitato.
Finito il turno di lavoro, mi dirigo nel bagno/spogliatoio d'azienda solo per prendere alcuni oggetti personali nell' armadietto. All' interno si trovava l'addetta alla sanificazione giornaliera, di prassi in questa epoca pandemica: M. è il suo nome, la conosco da tempo ma solo nell' ambito lavorativo. Apparentemente non un granché: bassina, con qualche chilo di troppo e abbastanza tettona. Con la classica abbigliamento da RIS non è proprio il massimo😂😂😂.
Andando di fretta, e per non essere scortese, chiesi di poter entrare.
" fai pure...tranquillo"
Avendo un po' di confidenza, scherzando dissi:
" ...e se chiudo la porta?"
"...perché vuoi chiudere la porta" rispose guardandomi quasi maliziosa.
"...dai scherzavo..."
"... scherzavi?... peccato...".
Quella risposta mi spiazzo': non era mia intenzione fare lo spavaldo marpione e lei che continuava a fissarmi tenendo in mano quello spruzzino a mo' di trofeo. Cercai di rompere il ghiaccio concentrandomi a cercare ciò che mi serviva nel mio armadietto.
"...e se la chiudo io la porta...ora?" disse. Ero di spalle e mi voltai: se stava scherzando, era ben riuscito! Decimi di secondo per tornare lucido, cercando di salvaguardare il non essere il classico maschio tutto fumo e niente arrosto, e dirgli: " ...qua e ora... Non penso che si possa fare qualcosa..."
"...appunto!" rispose sbuffando ma sempre con sguardo libidinoso.
Non sapevo cosa dirle, grippato per il fatto che non me lo sarei mai aspettato.
" vabbè..." sospirando " sembrava strano..."
"Cosa!" dissi
" che ci usciva qualcosa!" rispose
Altro colpo basso: oltre ad aggiungere titubanza e spiazzamento a me, mi si accenno' un instintiva erezione a quelle parole, difficilmente nascondibile al tessuto della mia tuta, alimentato dal fatto che lei si concentrò a fissarmi il pacco e ci sorrise.
Rimasi immobile e silenzioso e sorridendo cercai di farmi strada ad abbandonare la scena ricambiando il sorriso.
" spero tanto che ci fai un pensierino..." disse
L'istinto di maschio arrapato mi fece tornare indietro da lei : le misi una mano su un braccio e avvicinandomi al suo orecchio le dissi di contarci e andai via.
Se si evolve la situazione vi aggiornerò
EDIT BY ADMIN: L'utente è risultato cazzaro, quindi leggere la storia come fantasia totale
Finito il turno di lavoro, mi dirigo nel bagno/spogliatoio d'azienda solo per prendere alcuni oggetti personali nell' armadietto. All' interno si trovava l'addetta alla sanificazione giornaliera, di prassi in questa epoca pandemica: M. è il suo nome, la conosco da tempo ma solo nell' ambito lavorativo. Apparentemente non un granché: bassina, con qualche chilo di troppo e abbastanza tettona. Con la classica abbigliamento da RIS non è proprio il massimo😂😂😂.
Andando di fretta, e per non essere scortese, chiesi di poter entrare.
" fai pure...tranquillo"
Avendo un po' di confidenza, scherzando dissi:
" ...e se chiudo la porta?"
"...perché vuoi chiudere la porta" rispose guardandomi quasi maliziosa.
"...dai scherzavo..."
"... scherzavi?... peccato...".
Quella risposta mi spiazzo': non era mia intenzione fare lo spavaldo marpione e lei che continuava a fissarmi tenendo in mano quello spruzzino a mo' di trofeo. Cercai di rompere il ghiaccio concentrandomi a cercare ciò che mi serviva nel mio armadietto.
"...e se la chiudo io la porta...ora?" disse. Ero di spalle e mi voltai: se stava scherzando, era ben riuscito! Decimi di secondo per tornare lucido, cercando di salvaguardare il non essere il classico maschio tutto fumo e niente arrosto, e dirgli: " ...qua e ora... Non penso che si possa fare qualcosa..."
"...appunto!" rispose sbuffando ma sempre con sguardo libidinoso.
Non sapevo cosa dirle, grippato per il fatto che non me lo sarei mai aspettato.
" vabbè..." sospirando " sembrava strano..."
"Cosa!" dissi
" che ci usciva qualcosa!" rispose
Altro colpo basso: oltre ad aggiungere titubanza e spiazzamento a me, mi si accenno' un instintiva erezione a quelle parole, difficilmente nascondibile al tessuto della mia tuta, alimentato dal fatto che lei si concentrò a fissarmi il pacco e ci sorrise.
Rimasi immobile e silenzioso e sorridendo cercai di farmi strada ad abbandonare la scena ricambiando il sorriso.
" spero tanto che ci fai un pensierino..." disse
L'istinto di maschio arrapato mi fece tornare indietro da lei : le misi una mano su un braccio e avvicinandomi al suo orecchio le dissi di contarci e andai via.
Se si evolve la situazione vi aggiornerò
EDIT BY ADMIN: L'utente è risultato cazzaro, quindi leggere la storia come fantasia totale
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