La formula è sempre quella, io dopo aver parlato con il marito e visto la moglie cerco di stendere un racconto in cui il marito possa riconoscersi insieme alla sua lei. Se ho ben tratteggiato la loro fantasia, chiedo al marito di aggiungere la foto (reale) della moglie di modo che questo racconto abbia la dignità di rimanere tra i fotoracconti. Grazie, e a voi il mio racconto.
Erano già le 12:45 e stavo ancora aspettando Patrizia nel piazzale del centro commerciale, mi aveva detto ci vediamo li, sono già dentro 10minuti che intanto faccio spesa. Finalmente pochi minuti dopo la vedo arrivare con un carrello pieno e con un ragazzo che l'aiuta a caricare la spesa in macchina; io sono perplesso ma rimango in macchina. Il ragazzo mette le buste nel bagagliaio, la guarda, sorride; lei lo ringrazia ma lui rimane li, lei saluta e fa per salire sulla macchina, forse lui si aspettava qualcosa di più. Lei prende e parte, io mi chiedo: "dove va? dovevamo vederci qui..."
Ma Patrizia semplicemente si sta sbarazzando del ragazzo, si è fatta aiutare, e chi non l'aiuterebbe con quell'abitino che le ho comperato; e poi si era sbarazzata di quel ragazzo un po' appiccicoso. Parcheggia poco più in la, il ragazzo se ne è andato. Io scendo dalla macchina e le vado incontro. Negli occhi la bellissima figura di Patrizia, nella testa lei che gode sbattuta dal ragazzo di prima davanti a me!
Lei mi vede e sorridente mi viene incontro; le dico che ho visto che ha avuto aiuto nella sua spesa, lei risponde: "è uno dei ragazzi del magazzino è sempre molto gentile con me, mi aiuta tutte le volte che mi vede. Praticamente mi accompagna per tutta la spesa. Si vede che sono bravi a fidelizzare i clienti qui!"
Io ridendo rispondo schietto: "Dai Patrizia lo sai bene anche tu, mica è un servizio che fanno a tutti... Quello semplicemente moriva dalla voglia di fare sesso con te! Aveva gli occhi che radiografavano ogni centimetro del tuo corpo. Si sono infilati in ogni dettaglio del tuo vestito; nella sua testa dal supermercato a qui ti avrà posseduta almeno tre volte!"
Patrizia fa per schermirsi: "No ti sbagli è un ragazzo così giovane... cosa pensi..." E io di rimbrotto: "penso proprio proprio quello, penso che se tu gli avessi dato possibilità avrebbe leccato ogni angolo del tuo corpo e penetrato tutti i tuoi orfizi con estremo piacere!" La mia frase ha lasciato segno in Patrizia, lo si vede... L'immagine si è proiettata dalle parole nella sua testa e Patrizia per un momento è come se avesse sentito l'umido della lingua del ragazzo risalire tra le sue cosce. Un brivido, non riesce a nasconderlo; io non resisto è la mia fantasia, da sempre.
"Patrizia, non credi che andrebbe come ti ho detto? Non credi che tu abbia questo potere ancora anche con i ragazzi giovani? E di la verità la cosa ti lusinga... Anzi, ti eccita da morire. E te lo confesso vedere il suo sesso dentro di te, lui completamente assoggettato alla tua sensualità e soggiogato dalla tua femminilità, mi fanno perdere la testa! Sono la conferma di quanto sei la mia regina della sessualità!" Incalzo io, e lei quasi in dialetto: "Cheeeee diiiiiiciiiiiiiii!".
Ma il viso le avvampa già di rosso, e da come tiene le gambe capisco che il colpo è andato a segno, la sua testa ha fatto click! Saliamo in macchina da me e continuando a parlare dell'accaduto risalgo sulla coscia: lei non può spostarsi e sento le sue mutandine. Sono un lago! La guardo, ora entrambi sappiamo.
Non potevo lasciare cadere la cosa a quel punto, comincio a guidare ma rimango praticamente a girare attorno al supermercato e intanto le parlo, lei è talmente già partita con la testa che neppure si accorge che non stiamo andando da nessuna parte o se, se ne accorge, non dice nulla e io con la mia mano continuo a titillare il suo corpo e la sua fantasia scivolando sulle mutandine bagnate. "Patrizia, se avevi una fanasia dovevi parlarmene: io ci tengo a realizzare il tuo piacere. Ti eccita un ragazzo giovane o un estraneo? E' così nella tua testa? E' come lui?..."
E lei immediatamente: "Stàtte quiète! NOOOOO! Che diceeeeeeeee!"
Ma mentre la sua voce dice una sua cosa il suo corpo la smentisce, la mia frase le avvampa in viso che nuovamente diventa paonazzo e ravviva il bagnato delle mutandine; lo sento, lo so sta per succedere è adesso. Nel mio stomaco, non lo avrei mai pensato sento le farfalle come un ragazzino e nella mia testa la pressione picchia come un martello! - "Patrizia, io dico così, tu dici no, e il tuo corpo ti zittisce! Io lo vedo come un gioco, siamo io e te, rimane tra noi... Ti eccita così tanto pensare di farlo con quel ragazzo? Ma dimmi la verità, è l'unica cosa che voglio e se è la verità non mi offende!"
Patrizia con la voce incerta e singhiozzante inizia e si apre: "E' un ragazzo giovane, mi eccita l'idea che...." Si ferma quasi per chiedere conferma, e io la spingo: "Avanti Patrizia, non c'è nulla che non ci possiamo confidare!" E lei: "Caludio, si mi eccita, mi conferma che sono ancora femminile anche per dei ragazzi più giovani, mi fa sentire apprezzata..." - poi si corregge - "Non che tu non lo faccia, ma tu sei tu e lui è un altro... L'affetto ti giuro non c'entra. Ma si. Il suo corpo che entra dentro di me... si mi eccita da morire. E' più di un mese che se mi incrocia quando faccio la spesa, mi saluta, mi aiuta, mi accompagna.... E nella mia fantasia quel sesso l'ho già succhiato, e avuto dentro di me! ...Lo sai che sono calda!"
Quella frase mi arriva come un pugno nella pancia, non me l'aspettavo, pensavo di dover spingere io e invece lei nella sua testa si era già fatta sbattere! Gelosia, eccitazione, timore, paura, amore... si mischiava tutto dentro di me... Non so descrivere la sensazione fisica se non con la parola: intensa. Il mio cuore batteva a mille! Ora o mai più: "E lo faresti Patrizia? Faresti sesso con lui per avere queste conferme? Per concretizzare la tua fantasia?..."
E lei subito: "NOOO! Clà, che diciiiiiii! Io ho ogni rispetto per te, lo sai." - "Patrizia non dovrai farlo alle mie spalle, lo farai con me, e per me.... Io voglio vederti realizzare la fantasia, voglio vederti godere della fantasia e io voglio godere insieme a te della tua fantasia e del tuo piacere! Anche io sono compiaciuto dal fatto che i ragazzi giovani ti trovino ancora eccitante quanto lo sei per me! Ti fidi? sarà il nostro gioco..."
A questo punto le mutandine di Patrizia ebbero un sussulto e nuovamente le sentii più bagnate; Patrizia sentì il suo corpo reagire e non potendolo nascondere si piegò su di me baciandomi con un trasporto incredibile.
Ora agganciare il ragazzo non fu difficile, tornammo dentro senza un piano preciso; lui rivedendo Patrizia si approssimò subito ma vedendola accompagnata era molto titubante. Bastò una frase di Patrizia: "Ho detto a Claudio quanto sei sempre gentile e lui ha infinitamente apprezzato e volevamo invitarti per un aperitivo con noi a casa quando finisci il lavoro, ti aspettiamo qui fuori"...
Le parole non erano nulla di che ma l'intensità con cui Patrizia lo guardava non lasciò dubbi. Quegli occhi marroni di Patrizia quando ti guardano dentro così ti dicono tutto. Alle 20:30 lui era in macchina con noi e stavamo andando a casa nostra... Lui era incredulo ancora (e forse lo eravamo anche noi) ma il fatto che Patrizia fosse seduta dietro con lui era già tutto forse; solo quel gesto a me era sufficiente per avere una permanente erezione!
Quando poi vidi che lui mentre parlava appoggiò la mano sulla gamba di Patrizia, capii che la giostra stava per partire. Patrizia era brava con il suo corpo a dettare i tempi, a farti capire se andare avanti o rallentare. La vidi scivolare un po' sul sedile in modo da far salire la mano di lui, e nel frattempo allargare le gambe! Io sudavo. La gonna di Patrizia saliva insieme alla mano del ragazzo che, seppur un po' impacciato era partito... E quando la sua mano arrivò tra le gambe di Patrizia li vidi baciarsi.
Mi fermai, eravamo davanti a casa, nel mio quartiere, e un giovane ragazzo per quello che potevo vedere aveva una mano nelle mutandine della mia fidanzata e limonava avidamente con lei... Chiunque avrebbe potuto vederci e riconoscerci, ma io non osavo interromperli. Fortunatamente Patrizia si riebbe e disse: "saremo più comodi sopra"... Scendere dalla macchina salire in casa e aprire la mia casa a mia moglie e ad uno sconosciuto che probabilmente l'avrebbe scopata da li a poco mi aveva mandato in trance, mi sembrava tutto al rallentatore e io stesso ero stordito!
Io mi immaginavo che appena entrati si saltassero addosso, invece Patrizia si affretta ad indicargli il divano, io chiudo la porta e lei gli dice: "Dacci un minuto" e mi porta in camera... "Clà. sei sicuro di quello che stiamo facendo? Io andavo fuori di testa in macchina, non mi controllavo... mi perdevo!" Ma anche con tutti i dubbi del mondo io non volevo tornare indietro: "Patrizia, lasciati andare godiamoci questo gioco appieno voglio vederti godere come non mai..."
Patrizia non aspettava altro, mi chiese di andare di la e offrirgli un bicchiere di vino e dire che sarebbe arrivata, così conversando un po' scoprii che il ragazzo si chiamava Marco. E arrivò, pochi minuti dopo, vestita con un intimo sexy che non le avevo visto mai indosso. "Questo me lo ha regalato Marco prima in macchina...", disse Patrizia mentre io pensavo che il ragazzo non era poi tanto sprovveduto.
A quel punto venne fuori tutta la femminilità dominante di Patrizia, che disse "vi voglio nudi!". Non avrei mai creduto fosse così imbarazzante spogliarsi davanti ad un altro uomo, ma, nonostante la mia eccitazione quando vidi svettare il cazzo di Marco fuori dalle mutande il mio cominciò ad ammosciarsi. Era evidentemente lui il maschio alfa e stava per far godere la mia donna!
Patrizia si inginocchio segando un po' il mio cazzetto mezzo moscio ma lanciò avida sul cazzo di Marco cercando di prendere in bocca ciò che riusciva... era abbastanza mortificante vedere Marco che mi guardava, sentire il suo cazzo che sbatteva nella bocca di Claudia. E Claudia percepì questo imbarazzo e con mia grande sorpresa mi disse: "adesso tu aspettami qui, è il nostro gioco lo so, ma con la prima penetrazione voglio lasciarmi andare e con te 'moscetto' che mi guardi non ci riuscirei...." Prese lui e andarono in camera da letto; nella nostra camera da letto, e solo quel gesto umiliante del lasciarmi chiuso fuori invece che farmi arrabbiare mi ipnotizzava ancora di più!
Non mi spostai neppure da dove mi avevano lasciato, ipnotizzato dalla situazione e sotto il completo potere della sensualità di Patrizia completamente libera. Sentii un "Aaaaaaaaaaaaaahhhhh!" sordo, lui era dentro di lei, sentivo i rumori, rimbombavano nella mia testa fu un attimo senza controllo e sborrai sul pavimento. Forse non ero neppure in tiro, e la mia sborra rimase per terra, quella penetrazione e quell'aaaaaa di Patrizia si erano riflessi dentro di me come se Marco avesse scopato me! E rimasi li, ma non ci volle molto che Marco con quel cazzone duro uscì dalla camera dicendo: "Patrizia ora ti vuole di la", mentre lo diceva guardava il mio cazzo e la sborra a terra con aria di rimprovero.
Quando arrivai in camera Patrizia era sul letto, le gambe spalancate e la figa slabbrata dalla scopata; io mi chiedevo se Marco avesse già approfittato anche del culetto di Patrizia e la risposta non tardò ad arrivare direttamente da Patrizia: "Claudio, grazie sono riuscita a lasciarmi andare completamente e Marco ha visitato tutti i miei buchini ora sono pronta a mostrarmi a te. Su Marco vieni e tu Claudio seduto li."
Mi sedetti, Marco raggiunse Patrizia si mise tra le sue gambe e penetrò Patrizia con un unico colpo dopo aver posto il suo cazzo all'ingresso della sua figa. "Cazzo la sta prendendo senza preservativo" pensai tra me e me, si Patrizia prendeva la pillola ma la sborra di lui nel corpo di lei era qualcosa che non avevo considerato. Seguirono almeno 3 minuti di pompate in quella posizione, le gambe di Patrizia invece che appoggiate sul letto con faceva con me, finirono in aria, in una spaccata che la apriva a lui completamente. Il cazzone di Marco senza sosta faceva un continuo dentro fuori senza resistenza grazie anche all'abbondantissima dose di umori che uscivano dalla vagina di lei; poi iniziò a girarla: prima di lato, gamba in su e io potevo osservare che così lui tirava fuori la grossa cappella e la riinfilava in un sol colpo, poi pecorina, e dalla pecorina davanti il cazzone finì nel culetto.
Patrizia, li lo sentiva forte. La differenza di dimensioni nel culetto era davvero tanta e Patrizia godeva e soffriva quando lui si spostava su una nuova angolazione. Mentre le pompava il culo, vidi l'espressione di Patrizia cambiare e liberarsi in un urlo mentre la sua mano raggiunse la fighetta e iniziò a strofinare il clitoride... "Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhh, si, si, spaccami! SPACCAMI!"
Io seduto, incredulo e ancora non completamente duro sborrai un'altra volta vedendo quella scena.
Anche Marco iniziò a grugnire poco dopo che Patrizia aveva finito di godere, ma fu estremamente educato e corretto: "vorrei venirti nella figa, ma vorrei essere sicuro che la cosa sta bene a tutti...", disse guardandomi. Io ero ipnotizzato, sul momento manco capii, Patrizia disse: "tranquillo a lui va bene e io ti voglio dentro!".
Si alzò in piedi, la prese, la alzò allargò le sue gambe e gli infilò le braccia sotto, a questo punto la solleò completamente e la adagiò sul suo cazzo con le gambe spalancate e con tutto il peso di lei ad agevolare la penetrazione! Patrizia, sorpresa, non poteva che godere allacciata al collo di Marco baciandolo con la passione di una ragazzina completamente presa dal suo nuovo fidanzatino. Due grugniti ancora e Marco cominciò a godere sborrando in Patrizia, che sentindo lo sperma caldo in lei riprese a godere; Marco la buttò sul letto e la pompò ancora fino a farle raggiungere un nuovo orgasmo.
Da quel giorno il mio rapporto con Patrizia non sarebbe più stato uguale.
Erano già le 12:45 e stavo ancora aspettando Patrizia nel piazzale del centro commerciale, mi aveva detto ci vediamo li, sono già dentro 10minuti che intanto faccio spesa. Finalmente pochi minuti dopo la vedo arrivare con un carrello pieno e con un ragazzo che l'aiuta a caricare la spesa in macchina; io sono perplesso ma rimango in macchina. Il ragazzo mette le buste nel bagagliaio, la guarda, sorride; lei lo ringrazia ma lui rimane li, lei saluta e fa per salire sulla macchina, forse lui si aspettava qualcosa di più. Lei prende e parte, io mi chiedo: "dove va? dovevamo vederci qui..."
Ma Patrizia semplicemente si sta sbarazzando del ragazzo, si è fatta aiutare, e chi non l'aiuterebbe con quell'abitino che le ho comperato; e poi si era sbarazzata di quel ragazzo un po' appiccicoso. Parcheggia poco più in la, il ragazzo se ne è andato. Io scendo dalla macchina e le vado incontro. Negli occhi la bellissima figura di Patrizia, nella testa lei che gode sbattuta dal ragazzo di prima davanti a me!
Lei mi vede e sorridente mi viene incontro; le dico che ho visto che ha avuto aiuto nella sua spesa, lei risponde: "è uno dei ragazzi del magazzino è sempre molto gentile con me, mi aiuta tutte le volte che mi vede. Praticamente mi accompagna per tutta la spesa. Si vede che sono bravi a fidelizzare i clienti qui!"
Io ridendo rispondo schietto: "Dai Patrizia lo sai bene anche tu, mica è un servizio che fanno a tutti... Quello semplicemente moriva dalla voglia di fare sesso con te! Aveva gli occhi che radiografavano ogni centimetro del tuo corpo. Si sono infilati in ogni dettaglio del tuo vestito; nella sua testa dal supermercato a qui ti avrà posseduta almeno tre volte!"
Patrizia fa per schermirsi: "No ti sbagli è un ragazzo così giovane... cosa pensi..." E io di rimbrotto: "penso proprio proprio quello, penso che se tu gli avessi dato possibilità avrebbe leccato ogni angolo del tuo corpo e penetrato tutti i tuoi orfizi con estremo piacere!" La mia frase ha lasciato segno in Patrizia, lo si vede... L'immagine si è proiettata dalle parole nella sua testa e Patrizia per un momento è come se avesse sentito l'umido della lingua del ragazzo risalire tra le sue cosce. Un brivido, non riesce a nasconderlo; io non resisto è la mia fantasia, da sempre.
"Patrizia, non credi che andrebbe come ti ho detto? Non credi che tu abbia questo potere ancora anche con i ragazzi giovani? E di la verità la cosa ti lusinga... Anzi, ti eccita da morire. E te lo confesso vedere il suo sesso dentro di te, lui completamente assoggettato alla tua sensualità e soggiogato dalla tua femminilità, mi fanno perdere la testa! Sono la conferma di quanto sei la mia regina della sessualità!" Incalzo io, e lei quasi in dialetto: "Cheeeee diiiiiiciiiiiiiii!".
Ma il viso le avvampa già di rosso, e da come tiene le gambe capisco che il colpo è andato a segno, la sua testa ha fatto click! Saliamo in macchina da me e continuando a parlare dell'accaduto risalgo sulla coscia: lei non può spostarsi e sento le sue mutandine. Sono un lago! La guardo, ora entrambi sappiamo.
Non potevo lasciare cadere la cosa a quel punto, comincio a guidare ma rimango praticamente a girare attorno al supermercato e intanto le parlo, lei è talmente già partita con la testa che neppure si accorge che non stiamo andando da nessuna parte o se, se ne accorge, non dice nulla e io con la mia mano continuo a titillare il suo corpo e la sua fantasia scivolando sulle mutandine bagnate. "Patrizia, se avevi una fanasia dovevi parlarmene: io ci tengo a realizzare il tuo piacere. Ti eccita un ragazzo giovane o un estraneo? E' così nella tua testa? E' come lui?..."
E lei immediatamente: "Stàtte quiète! NOOOOO! Che diceeeeeeeee!"
Ma mentre la sua voce dice una sua cosa il suo corpo la smentisce, la mia frase le avvampa in viso che nuovamente diventa paonazzo e ravviva il bagnato delle mutandine; lo sento, lo so sta per succedere è adesso. Nel mio stomaco, non lo avrei mai pensato sento le farfalle come un ragazzino e nella mia testa la pressione picchia come un martello! - "Patrizia, io dico così, tu dici no, e il tuo corpo ti zittisce! Io lo vedo come un gioco, siamo io e te, rimane tra noi... Ti eccita così tanto pensare di farlo con quel ragazzo? Ma dimmi la verità, è l'unica cosa che voglio e se è la verità non mi offende!"
Patrizia con la voce incerta e singhiozzante inizia e si apre: "E' un ragazzo giovane, mi eccita l'idea che...." Si ferma quasi per chiedere conferma, e io la spingo: "Avanti Patrizia, non c'è nulla che non ci possiamo confidare!" E lei: "Caludio, si mi eccita, mi conferma che sono ancora femminile anche per dei ragazzi più giovani, mi fa sentire apprezzata..." - poi si corregge - "Non che tu non lo faccia, ma tu sei tu e lui è un altro... L'affetto ti giuro non c'entra. Ma si. Il suo corpo che entra dentro di me... si mi eccita da morire. E' più di un mese che se mi incrocia quando faccio la spesa, mi saluta, mi aiuta, mi accompagna.... E nella mia fantasia quel sesso l'ho già succhiato, e avuto dentro di me! ...Lo sai che sono calda!"
Quella frase mi arriva come un pugno nella pancia, non me l'aspettavo, pensavo di dover spingere io e invece lei nella sua testa si era già fatta sbattere! Gelosia, eccitazione, timore, paura, amore... si mischiava tutto dentro di me... Non so descrivere la sensazione fisica se non con la parola: intensa. Il mio cuore batteva a mille! Ora o mai più: "E lo faresti Patrizia? Faresti sesso con lui per avere queste conferme? Per concretizzare la tua fantasia?..."
E lei subito: "NOOO! Clà, che diciiiiiii! Io ho ogni rispetto per te, lo sai." - "Patrizia non dovrai farlo alle mie spalle, lo farai con me, e per me.... Io voglio vederti realizzare la fantasia, voglio vederti godere della fantasia e io voglio godere insieme a te della tua fantasia e del tuo piacere! Anche io sono compiaciuto dal fatto che i ragazzi giovani ti trovino ancora eccitante quanto lo sei per me! Ti fidi? sarà il nostro gioco..."
A questo punto le mutandine di Patrizia ebbero un sussulto e nuovamente le sentii più bagnate; Patrizia sentì il suo corpo reagire e non potendolo nascondere si piegò su di me baciandomi con un trasporto incredibile.
Ora agganciare il ragazzo non fu difficile, tornammo dentro senza un piano preciso; lui rivedendo Patrizia si approssimò subito ma vedendola accompagnata era molto titubante. Bastò una frase di Patrizia: "Ho detto a Claudio quanto sei sempre gentile e lui ha infinitamente apprezzato e volevamo invitarti per un aperitivo con noi a casa quando finisci il lavoro, ti aspettiamo qui fuori"...
Le parole non erano nulla di che ma l'intensità con cui Patrizia lo guardava non lasciò dubbi. Quegli occhi marroni di Patrizia quando ti guardano dentro così ti dicono tutto. Alle 20:30 lui era in macchina con noi e stavamo andando a casa nostra... Lui era incredulo ancora (e forse lo eravamo anche noi) ma il fatto che Patrizia fosse seduta dietro con lui era già tutto forse; solo quel gesto a me era sufficiente per avere una permanente erezione!
Quando poi vidi che lui mentre parlava appoggiò la mano sulla gamba di Patrizia, capii che la giostra stava per partire. Patrizia era brava con il suo corpo a dettare i tempi, a farti capire se andare avanti o rallentare. La vidi scivolare un po' sul sedile in modo da far salire la mano di lui, e nel frattempo allargare le gambe! Io sudavo. La gonna di Patrizia saliva insieme alla mano del ragazzo che, seppur un po' impacciato era partito... E quando la sua mano arrivò tra le gambe di Patrizia li vidi baciarsi.
Mi fermai, eravamo davanti a casa, nel mio quartiere, e un giovane ragazzo per quello che potevo vedere aveva una mano nelle mutandine della mia fidanzata e limonava avidamente con lei... Chiunque avrebbe potuto vederci e riconoscerci, ma io non osavo interromperli. Fortunatamente Patrizia si riebbe e disse: "saremo più comodi sopra"... Scendere dalla macchina salire in casa e aprire la mia casa a mia moglie e ad uno sconosciuto che probabilmente l'avrebbe scopata da li a poco mi aveva mandato in trance, mi sembrava tutto al rallentatore e io stesso ero stordito!
Io mi immaginavo che appena entrati si saltassero addosso, invece Patrizia si affretta ad indicargli il divano, io chiudo la porta e lei gli dice: "Dacci un minuto" e mi porta in camera... "Clà. sei sicuro di quello che stiamo facendo? Io andavo fuori di testa in macchina, non mi controllavo... mi perdevo!" Ma anche con tutti i dubbi del mondo io non volevo tornare indietro: "Patrizia, lasciati andare godiamoci questo gioco appieno voglio vederti godere come non mai..."
Patrizia non aspettava altro, mi chiese di andare di la e offrirgli un bicchiere di vino e dire che sarebbe arrivata, così conversando un po' scoprii che il ragazzo si chiamava Marco. E arrivò, pochi minuti dopo, vestita con un intimo sexy che non le avevo visto mai indosso. "Questo me lo ha regalato Marco prima in macchina...", disse Patrizia mentre io pensavo che il ragazzo non era poi tanto sprovveduto.
A quel punto venne fuori tutta la femminilità dominante di Patrizia, che disse "vi voglio nudi!". Non avrei mai creduto fosse così imbarazzante spogliarsi davanti ad un altro uomo, ma, nonostante la mia eccitazione quando vidi svettare il cazzo di Marco fuori dalle mutande il mio cominciò ad ammosciarsi. Era evidentemente lui il maschio alfa e stava per far godere la mia donna!
Patrizia si inginocchio segando un po' il mio cazzetto mezzo moscio ma lanciò avida sul cazzo di Marco cercando di prendere in bocca ciò che riusciva... era abbastanza mortificante vedere Marco che mi guardava, sentire il suo cazzo che sbatteva nella bocca di Claudia. E Claudia percepì questo imbarazzo e con mia grande sorpresa mi disse: "adesso tu aspettami qui, è il nostro gioco lo so, ma con la prima penetrazione voglio lasciarmi andare e con te 'moscetto' che mi guardi non ci riuscirei...." Prese lui e andarono in camera da letto; nella nostra camera da letto, e solo quel gesto umiliante del lasciarmi chiuso fuori invece che farmi arrabbiare mi ipnotizzava ancora di più!
Non mi spostai neppure da dove mi avevano lasciato, ipnotizzato dalla situazione e sotto il completo potere della sensualità di Patrizia completamente libera. Sentii un "Aaaaaaaaaaaaaahhhhh!" sordo, lui era dentro di lei, sentivo i rumori, rimbombavano nella mia testa fu un attimo senza controllo e sborrai sul pavimento. Forse non ero neppure in tiro, e la mia sborra rimase per terra, quella penetrazione e quell'aaaaaa di Patrizia si erano riflessi dentro di me come se Marco avesse scopato me! E rimasi li, ma non ci volle molto che Marco con quel cazzone duro uscì dalla camera dicendo: "Patrizia ora ti vuole di la", mentre lo diceva guardava il mio cazzo e la sborra a terra con aria di rimprovero.
Quando arrivai in camera Patrizia era sul letto, le gambe spalancate e la figa slabbrata dalla scopata; io mi chiedevo se Marco avesse già approfittato anche del culetto di Patrizia e la risposta non tardò ad arrivare direttamente da Patrizia: "Claudio, grazie sono riuscita a lasciarmi andare completamente e Marco ha visitato tutti i miei buchini ora sono pronta a mostrarmi a te. Su Marco vieni e tu Claudio seduto li."
Mi sedetti, Marco raggiunse Patrizia si mise tra le sue gambe e penetrò Patrizia con un unico colpo dopo aver posto il suo cazzo all'ingresso della sua figa. "Cazzo la sta prendendo senza preservativo" pensai tra me e me, si Patrizia prendeva la pillola ma la sborra di lui nel corpo di lei era qualcosa che non avevo considerato. Seguirono almeno 3 minuti di pompate in quella posizione, le gambe di Patrizia invece che appoggiate sul letto con faceva con me, finirono in aria, in una spaccata che la apriva a lui completamente. Il cazzone di Marco senza sosta faceva un continuo dentro fuori senza resistenza grazie anche all'abbondantissima dose di umori che uscivano dalla vagina di lei; poi iniziò a girarla: prima di lato, gamba in su e io potevo osservare che così lui tirava fuori la grossa cappella e la riinfilava in un sol colpo, poi pecorina, e dalla pecorina davanti il cazzone finì nel culetto.
Patrizia, li lo sentiva forte. La differenza di dimensioni nel culetto era davvero tanta e Patrizia godeva e soffriva quando lui si spostava su una nuova angolazione. Mentre le pompava il culo, vidi l'espressione di Patrizia cambiare e liberarsi in un urlo mentre la sua mano raggiunse la fighetta e iniziò a strofinare il clitoride... "Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhh, si, si, spaccami! SPACCAMI!"
Io seduto, incredulo e ancora non completamente duro sborrai un'altra volta vedendo quella scena.
Anche Marco iniziò a grugnire poco dopo che Patrizia aveva finito di godere, ma fu estremamente educato e corretto: "vorrei venirti nella figa, ma vorrei essere sicuro che la cosa sta bene a tutti...", disse guardandomi. Io ero ipnotizzato, sul momento manco capii, Patrizia disse: "tranquillo a lui va bene e io ti voglio dentro!".
Si alzò in piedi, la prese, la alzò allargò le sue gambe e gli infilò le braccia sotto, a questo punto la solleò completamente e la adagiò sul suo cazzo con le gambe spalancate e con tutto il peso di lei ad agevolare la penetrazione! Patrizia, sorpresa, non poteva che godere allacciata al collo di Marco baciandolo con la passione di una ragazzina completamente presa dal suo nuovo fidanzatino. Due grugniti ancora e Marco cominciò a godere sborrando in Patrizia, che sentindo lo sperma caldo in lei riprese a godere; Marco la buttò sul letto e la pompò ancora fino a farle raggiungere un nuovo orgasmo.
Da quel giorno il mio rapporto con Patrizia non sarebbe più stato uguale.
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