Revenge porn

onorevole

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Abu Dhabi
Ciao care tutte e tutti, oggi è passata alla Camera dei deputati l'istituzione del reato revenge porn.
Il testo prevede:
che chiunque invii, consegni, ceda, pubblichi o diffonda immagini o video di organi sessuali o a contenuto sessualmente esplicito, destinati a rimanere privati, senza il consenso delle persone rappresentate, è punito con la reclusione da uno a sei anni e la multa da 5000 a 15000 euro. La stessa pena si applica a chi, avendo ricevuto o comunque acquisito le immagini o il video li invia, consegna, cede, pubblica o diffonde senza il consenso delle persone rappresentate al fine di recare loro nocumento. La pena è aumentata se i fatti sono commessi del coniuge, anche separato o divorziato, o da una persona che è o è stata legata da relazione affettiva alla persona offesa ovvero se i fatti sono commessi attraverso strumenti informatici o telematici.
La pena viene poi aumentata da un terzo alla metà se i fatti sono commessi in danno di persona in condizione di inferiorità fisica o psichica o in danno di una donna in stato di gravidanza. Il delitto viene punito a querela della persona offesa. Il termine per la proposizione della querela e di sei mesi. La remissione della querela può essere soltanto processuale.

A mio parere da oggi in poi sarà necessaria la frase del tipo "ti autorizzo a diffondere le mie immagini o video" oppure ci sarà inesorabilmente, in caso di querela, l'attivazione di un procedimento penale.

Pensiero filosofico personale, mi trovo favorevole a questa necessaria novità poichè ho sempre pensato allo stato d'animo delle persone che si sono trovate on line senza saperlo e volerlo, ai suicidi di tutte quelle persone che sono sprofondate nella disperazione creandone altra di conseguenza. Francamente di porno credo ce ne sia tantissimo e di ottima fattura (quindi che genera piacere) del tipo consentito. Di tutti i tipi e gusti.
Personalmente mi sono messo nei panni di chi ha tentato di far cancellare "la bravata" e condannato chi riferisce "dato che si è fatta filmare è giusto cosi".
Onorevole.
 

Lupo71

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onorevole questo tuo post dovrebbe ricevere la massima diffusione nel sito. Purtroppo il Parlamento è dovuto ricorrere alla sacrosanta promulgazione di una nuova figura di reato (prima fatti del genere erano perseguiti per "diffamazione" con pene assai più lievi) per tentare di reprimere un fenomeno che per quanto è disgustoso avrebbe dovuto manifestarsi con numeri insignificanti. Ha invece assunto dimensioni enormi segno di una diffusa immaturità emotiva (non dissimile in chi commette un crimine atroce e poi va a bersi una birra con gli amici). 
 

Renatello

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🤡 Buffone 🤡
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Credo la legge sia sacrosanta e, personalmente, spero vengano inflitte pene che portino almeno alla detenzione in tempi certi e brevi.
Mi chiedo però una cosa che si ricollega alla legge sullo stupro, anche se in maniera più marginale.
Come è possibile "tutelare" la parte che ha offeso?
Serve una dichiarazione scritta? Nel momento in cui io dovessi filmare un rapporto e lei mi dicesse esplicitamente che lo sa e che vuole che altri lo vedano (ad esempio caso Cantone), sono sicuro poi di non incorrere in problemi giudiziari? Mi ricollego quindi alla legge sullo stupro, conosco una ragazza, finiamo a letto di comune accordo e il giorno successivo lei va dai Carabinieri e mi denuncia per stupro.
Quali strumenti ho per dimostrare la mia buona fede?
 

ola_7071

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E adesso sono cazzi acidi, il rischio di prendersi una querela è per chiunque posti...........
adesso non si gioca più con la vite degli altri. Pensateci bene prima !!


Il testo prevede che "chiunque invii, consegni, ceda, pubblichi o diffonda immagini o video di organi sessuali o a contenuto sessualmente esplicito, destinati a rimanere privati, senza il consenso delle persone rappresentate, è punito con la reclusione da uno a sei anni e multa da 5.000 a 15.000 euro. La stessa pena si applica a chi, avendo ricevuto o comunque acquisito le immagini o il video, li invia, consegna, cede, pubblica o diffonde senza il consenso delle persone rappresentate al fine di recare loro nocumento"

La stessa pena viene applicata anche a "chi ha ricevuto il materiale in questione, per poi pubblicarlo e diffonderlo, con l’obiettivo di recare un danno a colei o a colui che si vede nelle foto o nei filmati. Viene inoltre stabilito che la pena aumenta nel caso in cui la diffusione di materiale “compromettente” avviene per mano del coniuge, anche separato o divorziato, o da una persona legata o che è stata legata a quella offesa. Stessa cosa se la distribuzione del materiale avviene attraverso gli strumenti informatici o telematici"
 
 

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