Quando avevo 28 anni, lei 22, ci frequentavamo da poco e non conoscevo ancora il suo potenziale da porcellina.
Era estate e dovevamo fare un lungo viaggio in treno, lei indossava dei leggings molto leggeri e infilati dentro al culo, che già mi arrapavano.
Seduti affianco, lei leggeva un libro o cazzeggiava al telefono, io prima l'abbraccio poi scendo e le appoggio la mano sulle chiappe.
Lei continua a fare le sue cose, ma inarca per bene la schiena e alza un po il culo per farmi scendere bene con la mano.
Siamo stati a lungo con le mie dita che le stuzzicavano la patatina e il culetto da sotto, lei continuava a leggere e ogni tanto facendo finta di niente muoveva un po' il culo per sentire meglio le mie dita.
Dopo circa mezz'ora cosi, prendo coraggio, sfilo la mano e gliela reinfilo direttamente dentro il leggings, scostando il perizoma. Bagno il dito medio negli umori della fichetta ben bagnata, e glielo appoggio sul culo.
Da lì piano piano piano e con movimenti impercettibili ho iniziato a infilargli il dito medio in culo, lei continuava a far finta di niente leggendo o stando al telefono, giusto ogni tanto ha fatto un paio di sospiri profondi goduriosi.
Dopo un po', praticamente senza accorgercene, mi ritrovo quasi un dito intero infilato nel suo culo e lei che ogni tanto stringeva l'ano forte per qualche secondo.
Sarà durato un'ora tutto quanto, con almeno una ventina di minuti di sditalinata di bucio di culo profonda, senza che nessuno si accorgesse di nulla.
Abbiamo interrotto soltanto all'arrivo del controllore in carrozza.