Da ragazzo ero in vacanza con una comitiva di amici a casa di uno di loro che sapevo essere gay, anche se non si era mai dichiarato, tranne che con un'amica comune e che me lo aveva confidato.
Premesso che sono tendenzialmente etero, ma mentalmente aperto in fatto di sesso. Io e il mio amico (che chiamerò Marco) dividevamo un letto di una piazza e mezza. una notte, dopo una divertente serata in discoteca, tornammo a casa un pò alticci, ci spogliammo e ci buttammo sul letto. Io indossavo solo degli slip e mi misi a su un fianco dandogli le spalle. Non so cosa mi prese, me lo chiedo ancora oggi, ma mi venne voglia di provocare Marco inarcando di più la schiena spingendo il culo verso di lui, fingendo di dormire. Trascorse qualche minuto ma non accadde niente, tant'è che stavo per addormentarmi quando sentii la sua mano accarezzarmi il culo. Continuai a far finta di dormire e lui cominciò a farsi sempre più audace, tant'è che cominciai a chiedermi fino a che punto lo avrei lasciato fare. A un certo punto sentii il suo dito, prima accarezzarmi delicatamente in mezzo alle natiche fino a giocare nella zona anale, poi, evidentemente incoraggiato dall'assenza di reazioni da parte mia, sottrasse la mano e riprese a toccarmi poco dopo, direttamente il buco del culo facendomi avvertire una sensazione di umido e viscido, capii che si stava insalivando le dita, operazione che fece almeno una decina di volte. La sensazione mi stava piacendo e lo incoraggiai rilassando l'ano. Intanto cominciai a sentire il letto vibrare, si stava anche masturbando, giocava con il mio culo e si masturbava, palesemente eccitato. Anche il mio cazzo divenne inaspettatamente duro, ancora di più quando sentii il suo dito entrare lentamente nel mio culo, una penetrazione appena accennata che poco alla volta si fece sempre più profonda, entrava ed usciva lentamente mentre lo sentivo ansimare masturbandosi sempre più velocemente. Il mio cazzo era diventato di marmo, con un movimento il più possibile naturale mi misi supino, il cazzo fuoriusciva dagli slip. Continuai a fingere di dormire simulando un respiro profondo e pesante. A un certo punto, sentii la sua mano sul mio cazzo, lo lasciai fare, tirò giù il prepuzio e prese lentamente in bocca tutta la cappella, succhiando delicatamente e accennando allo stesso tempo a un sega. Non ce la feci più, lasciai fuoriuscire tutta la sborra, non so quanti schizzi, tantissimi, e lui la raccolse tutta, ingoio e mi ripulì senza mai staccare la bocca dal mio cazzo. Fu un'esperienza assurda e irripetibile.