- Messaggi
- 14
- Punteggio reazione
- 364
- Punti
- 54
Buonasera a tutti. Volevo raccontare, sperando di non annoiarvi, le mie emozioni la prima volta che ho visto mia moglie con un altro uomo. O, sarebbe meglio dire, "spiato" mia moglie con un altro uomo.
Vorrei pero' raccontarvi qualcosa in più su di noi e sulla nostra situazione. Premetto che sono un uomo di 43 anni, gentile, rassicurante verso mia moglie, Alessandra, che ha qualche anno meno di me, ma non certo un toro virile che sa soddisfare appieno una donna. E infatti non la soddisfo e non l'ho mai soddisfatta. Basso testosterone, problemi di erezione ed eiaculazione precoce mi hanno sempre confinato nel sesso a un ruolo di "donatore di coccole" più che altro. Perfettamente normale dunque che una donna come lei, con una libido molto sviluppata e una voglia non facile da placare, abbia iniziato presto a rivolgersi altrove. Fin da subito con vari sex toys, con cui si è sempre data il piacere che io non riuscivo a donarle. E quando dico "da subito", lo è davvero, fin da prima del matrimonio e inclusa la prima notte di nozze. Col passare del tempo evidentemente l'autoerotismo non bastava più, ed ha iniziato ad avere un amante. Lo ha sempre incontrato di nascosto, ma non è stato difficile per me rendermene conto. Ne ha avuti almeno tre, nei vari anni. Ho sempre rispettato la sua scelta, consapevole del mio ruolo, non affrontando mai l'argomento né cercando di ostacolarla. Per inciso, forse non tutti sono d'accordo, ma personalmente credo che la definizione di maschi beta e maschi alfa si adatti anche alla specie umana.
Negli anni tuttavia, il mio senso di umiliazione si è via via trasformato. Ho iniziato a provare eccitazione, pensando a lei tra le braccia di un altro uomo, che si lasciava andare a quel piacere che io non ho mai saputo darle. La immaginavo ansimare e gemere, finalmente appagata. Il senso di umiliazione e di eccitazione sono diventati inscindibili. Anche nelle occasioni in cui altri uomini, per vari motivi, hanno avuto modo di osservarla e desiderarla, la mia eccitazione è stata sempre più forte del mio imbarazzo. Potrei narrare parecchi episodi di questo genere.
Tornando ai suoi tradimenti, la palestra è sempre stata la sua scusa più classica quando doveva giustificare il fatto che rientrava tardi dal lavoro per incontrare lui. Io ho iniziato a incoraggiarla ad avere i suoi spazi, ho iniziato a dirle di non doversi assolutamente giustificare se rientrava tardi. Avrei voluto inizialmente che lei mi parlasse apertamente del fatto di avere un amante, tuttvia lei non lo ha mai fatto, evidentemente non è a suo agio nel parlarne, e io ho sempre rispettato la sua scelta.
Il sesso tra di noi negli anni è proseguito, anche se via via più sporadicamente. Lo facciamo una volta al mese all'incirca, spesso sono io semplicemente che le do' piacere leccandola e usando il vibratore su di lei. I miei tentativi di penetrarla sono spesso goffi e si risolvono in poche spinte. Mi eccita pero' anche solo vederla indossare completini sexy, che io le regalo ben sapendo che userà anche con il suo amante.
Negli ultimi due anni, dopo la nascita di un figlio, le cose sono diventate più complicate. Ho dunque iniziato ad aumentare la frequenza delle mie trasferte di lavoro. Spesso rimango fuori casa per 3 o 4 giorni, a volte anche nel fine settimana, lasciandole discretamente lo spazio per incontrare il suo amante tra le mura di casa, magari a notte fonda, dopo che le luci di casa si spengono e il piccolo dorme. Ed infatti è stato facile rendermi conto che quando non ci sono Alessandra ha iniziato ad incontrare il suo uomo a casa nostra. Mi tranquillizza il fatto che non sia costretta a farlo in un motel o, peggio, in macchina. Non avevo mai avuto la possibilità pero' di vedere qualcosa dei loro incontri. Fino a che ho preso il coraggio a due mani e ho comprato una telecamerina nascosta.
Spero di non avervi annoiati con questa narrazione. Se vi facesse piacere posso continuarla, dandovi qualche dettaglio in più. Fatemi sapere nel caso.
Vorrei pero' raccontarvi qualcosa in più su di noi e sulla nostra situazione. Premetto che sono un uomo di 43 anni, gentile, rassicurante verso mia moglie, Alessandra, che ha qualche anno meno di me, ma non certo un toro virile che sa soddisfare appieno una donna. E infatti non la soddisfo e non l'ho mai soddisfatta. Basso testosterone, problemi di erezione ed eiaculazione precoce mi hanno sempre confinato nel sesso a un ruolo di "donatore di coccole" più che altro. Perfettamente normale dunque che una donna come lei, con una libido molto sviluppata e una voglia non facile da placare, abbia iniziato presto a rivolgersi altrove. Fin da subito con vari sex toys, con cui si è sempre data il piacere che io non riuscivo a donarle. E quando dico "da subito", lo è davvero, fin da prima del matrimonio e inclusa la prima notte di nozze. Col passare del tempo evidentemente l'autoerotismo non bastava più, ed ha iniziato ad avere un amante. Lo ha sempre incontrato di nascosto, ma non è stato difficile per me rendermene conto. Ne ha avuti almeno tre, nei vari anni. Ho sempre rispettato la sua scelta, consapevole del mio ruolo, non affrontando mai l'argomento né cercando di ostacolarla. Per inciso, forse non tutti sono d'accordo, ma personalmente credo che la definizione di maschi beta e maschi alfa si adatti anche alla specie umana.
Negli anni tuttavia, il mio senso di umiliazione si è via via trasformato. Ho iniziato a provare eccitazione, pensando a lei tra le braccia di un altro uomo, che si lasciava andare a quel piacere che io non ho mai saputo darle. La immaginavo ansimare e gemere, finalmente appagata. Il senso di umiliazione e di eccitazione sono diventati inscindibili. Anche nelle occasioni in cui altri uomini, per vari motivi, hanno avuto modo di osservarla e desiderarla, la mia eccitazione è stata sempre più forte del mio imbarazzo. Potrei narrare parecchi episodi di questo genere.
Tornando ai suoi tradimenti, la palestra è sempre stata la sua scusa più classica quando doveva giustificare il fatto che rientrava tardi dal lavoro per incontrare lui. Io ho iniziato a incoraggiarla ad avere i suoi spazi, ho iniziato a dirle di non doversi assolutamente giustificare se rientrava tardi. Avrei voluto inizialmente che lei mi parlasse apertamente del fatto di avere un amante, tuttvia lei non lo ha mai fatto, evidentemente non è a suo agio nel parlarne, e io ho sempre rispettato la sua scelta.
Il sesso tra di noi negli anni è proseguito, anche se via via più sporadicamente. Lo facciamo una volta al mese all'incirca, spesso sono io semplicemente che le do' piacere leccandola e usando il vibratore su di lei. I miei tentativi di penetrarla sono spesso goffi e si risolvono in poche spinte. Mi eccita pero' anche solo vederla indossare completini sexy, che io le regalo ben sapendo che userà anche con il suo amante.
Negli ultimi due anni, dopo la nascita di un figlio, le cose sono diventate più complicate. Ho dunque iniziato ad aumentare la frequenza delle mie trasferte di lavoro. Spesso rimango fuori casa per 3 o 4 giorni, a volte anche nel fine settimana, lasciandole discretamente lo spazio per incontrare il suo amante tra le mura di casa, magari a notte fonda, dopo che le luci di casa si spengono e il piccolo dorme. Ed infatti è stato facile rendermi conto che quando non ci sono Alessandra ha iniziato ad incontrare il suo uomo a casa nostra. Mi tranquillizza il fatto che non sia costretta a farlo in un motel o, peggio, in macchina. Non avevo mai avuto la possibilità pero' di vedere qualcosa dei loro incontri. Fino a che ho preso il coraggio a due mani e ho comprato una telecamerina nascosta.
Spero di non avervi annoiati con questa narrazione. Se vi facesse piacere posso continuarla, dandovi qualche dettaglio in più. Fatemi sapere nel caso.