treno che passione!

asia72bo

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Ciao a tutti sono Asia. Canadese ma da 15 anni in Italia. Felicemente sposata e madre di due pargoletti. Altezza media, capelli sotto le spalle castano chiari, e molto formosa. Nel complesso, pur non essendo giovanissima, ho 39 anni, mi difendo ancora molto bene e negli ultimi tempi mi sono accorta di avere l’esigenza di mostrarmi agli altri. Prima di un paio di mesi fa gli sguardi degli uomini che cercavano di sbirciare nelle mie scollature o sotto le mie gonne, mi procuravano solo un soddisfacente compiacimento, ma adesso, come una droga alla quale non riesco a sottrarmi, quelle occhiate le cerco, le esigo e faccio di tutto per averle. Proprio di tutto! La provocazione per me e mio marito è sempre stato un piacevole gioco che ogni tanto ci piace provare. Diverse volte ci è capitato, una delle ultime volte è successo durante un viaggio in treno quest'estate. Durante il viaggio di ritorno dalle vacanze si è rotta l'auto così abbiamo deciso di tornare in treno. Carlo, mio marito, era molto incazzato così ho pensato di ravvivare il viaggio. Ci siamo accomodati di fronte a un signore distinto, molto lieto nel vedermi! ho sentito subito i suoi occhi sul mio corpo, credo che il suo sguardo andasse oltre al mio vestitino in jeans. Ho guardato Carlo per vedere se si era accorto della situazione e ho scorso subito il suo sguardo di complicità, così mi sono messa comoda fingendo di riposarmi, posizionando le gambe in modo che il signore seduto fronte a me vedesse buona parte delle mie cosce. All'inizio fingeva di non accorgersene ma ben presto non riuscì a fare a meno di fissarmi costantemente. Con indifferenza allargai lentamente le gambe mostrandogli il tanga che indossavo ottenendo come risultato un mugugno di assenso da parte dell'uomo e la sua ricerca di una posizione che gli concedesse una vista migliore
Continuai per un pò di tempo a cercare posizioni che permettessero all'uomo di vedermi sempre meglio nel fare ciò sentivo il tanga spostarsi lasciandola in parte in bella vista, lui divenne sempre più eccitato e sfrontato al punto tale da distendersi sul sedile per migliorare la visuale, lo guardavo con fare malizioso richiusi lentamente le gambe presi la borsetta e mi alzai per andare in bagno, l'uomo rimase con l'espressione delusa di un ragazzino che gli avessero portato via il giocattolino. In bagno mi resi conto che era ancora più forte il desiderio di provocarlo, così pensai di continuare il gioco. Mi tolsi le mutandine e le riposi nella borsa in evidenza.
Tornata al mio posto, mi siedetti accavallando le gambe adagiando la borsa aperta di fianco a mio marito, lui s’accorse subito del contenuto. L’uomo invece mi guardava con espressione dispiaciuta e malinconica dovuta alla mia rigidità. Carlo lasciò cadere la borsa aperta davanti ai piedi del distinto e eccitato signore facendo quasi uscire le mutandine. L'uomo la raccolse e me la porse guardandomi soddisfatto pregustandosi lo spettacolino. Presi la borsa sfiorando le sue mani e la posizionai sul portabagagli, nel risedermi alzai la gonna già corta di per se sui fianchi lasciando in bella vista tutto il mio ben di dio. Non provavo imbarazzo ma eccitazione. La sentivo bagnarsi sempre più, aumentando il desiderio e la tentazione di toccarmela o farmela toccare. L'uomo mi guardava estasiato, anche lui non nascondeva la sua eccitazione svelata dal rigonfiamento che s'intravedeva sotto i suoi calzoni. Mio marito controllava divertito. Non potevo più non toccarmela, la sentivo gonfia, calda e bagnatissima. Lentamente portai la mano verso di lei, iniziai ad accarezzarmela, ma i pruriti che sentivo volevano che la penetrassi. Ero in una fase di massima eccitazione. Mi alzai di scatto, per tornarmene in bagno e soddisfarmi. Nel corridoio sentii passi dietro ai miei ma non volevo sapere chi mi seguiva. Aprii la porta ma non feci in tempo ad entrare che sentii forti braccia che mi spingevano contro la parete del bagno e la porta chiudersi con forza. Di spalle non vidi chi fosse, ma forse neanche lo volevo sapere. Ora una mano mi stringeva forte il seno, e l'altra già mi accarezzava la figa, sentii una due forse tre dita penetrarmi facilmente da tanto era fradicia. Volevo girarmi, vedere chi mi stava possedendo con tanta forza ma per lui ancora non era il momento. Sentii una lampo scendere e un cazzo duro caldo e voglioso sostituire quelle dita zelanti. Ansimavamo dal piacere, mi abbassavo per riceverlo meglio sentendo il freddo del lavandino sulle mi tette che ondulavano ritmicamente ad ogni colpo che ricevevo. Sentivo i suoi spasimi farsi più forti, un gemito:" sei la mia troia" e solo allora capii che era Carlo, mio marito. Sapevo che presto sarebbe venuto, e sapevo anche dove avrebbe voluto venire, così mi girai glielo feci passare tra le mie tette fino all'interno della mia bocca. Sembrava non accorgersi di questo cambio affondava il suo cazzo nella mia bocca con la stessa energia di quanto facesse nella mia figa, me la stava letteralmente scopando. Sentii le sue mani dietro alla mia testa stringersi con forza, e il suo cazzo vibrarmi in bocca prima di spruzzarmi tutto il suo seme. Attesi con solerzia che si liberasse di tutto il suo orgasmo e prima d'ingoiarlo lo guardai negli occhi a bocca aperta mostrandogli il risultato.
Soddisfatti ci ricomponemmo e come nulla fosse proseguimmo il nostro viaggio.
Non so se questa esperienza vi sia piaciuta, lo capirò dai vostri commenti. In caso positivo vedrò di postarvene altre. grazie dell'attenzione e ciao a tutti!
 

Tony_m

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Non mi è chiaro se è un'esperienza reale o un racconto di fantasia, ma mi piace: è eccitante ed è scritto bene... magari l'agginta di qualke dettaglio lo renderebbe ancora + intrigante :D
 

massimoran

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Ciao a tutti sono Asia. Canadese ma da 15 anni in Italia. Felicemente sposata e madre di due pargoletti. Altezza media, capelli sotto le spalle castano chiari, e molto formosa. Nel complesso, pur non essendo giovanissima, ho 39 anni, mi difendo ancora molto bene e negli ultimi tempi mi sono accorta di avere l’esigenza di mostrarmi agli altri. Prima di un paio di mesi fa gli sguardi degli uomini che cercavano di sbirciare nelle mie scollature o sotto le mie gonne, mi procuravano solo un soddisfacente compiacimento, ma adesso, come una droga alla quale non riesco a sottrarmi, quelle occhiate le cerco, le esigo e faccio di tutto per averle. Proprio di tutto! La provocazione per me e mio marito è sempre stato un piacevole gioco che ogni tanto ci piace provare. Diverse volte ci è capitato, una delle ultime volte è successo durante un viaggio in treno quest'estate. Durante il viaggio di ritorno dalle vacanze si è rotta l'auto così abbiamo deciso di tornare in treno. Carlo, mio marito, era molto incazzato così ho pensato di ravvivare il viaggio. Ci siamo accomodati di fronte a un signore distinto, molto lieto nel vedermi! ho sentito subito i suoi occhi sul mio corpo, credo che il suo sguardo andasse oltre al mio vestitino in jeans. Ho guardato Carlo per vedere se si era accorto della situazione e ho scorso subito il suo sguardo di complicità, così mi sono messa comoda fingendo di riposarmi, posizionando le gambe in modo che il signore seduto fronte a me vedesse buona parte delle mie cosce. All'inizio fingeva di non accorgersene ma ben presto non riuscì a fare a meno di fissarmi costantemente. Con indifferenza allargai lentamente le gambe mostrandogli il tanga che indossavo ottenendo come risultato un mugugno di assenso da parte dell'uomo e la sua ricerca di una posizione che gli concedesse una vista migliore
Continuai per un pò di tempo a cercare posizioni che permettessero all'uomo di vedermi sempre meglio nel fare ciò sentivo il tanga spostarsi lasciandola in parte in bella vista, lui divenne sempre più eccitato e sfrontato al punto tale da distendersi sul sedile per migliorare la visuale, lo guardavo con fare malizioso richiusi lentamente le gambe presi la borsetta e mi alzai per andare in bagno, l'uomo rimase con l'espressione delusa di un ragazzino che gli avessero portato via il giocattolino. In bagno mi resi conto che era ancora più forte il desiderio di provocarlo, così pensai di continuare il gioco. Mi tolsi le mutandine e le riposi nella borsa in evidenza.
Tornata al mio posto, mi siedetti accavallando le gambe adagiando la borsa aperta di fianco a mio marito, lui s’accorse subito del contenuto. L’uomo invece mi guardava con espressione dispiaciuta e malinconica dovuta alla mia rigidità. Carlo lasciò cadere la borsa aperta davanti ai piedi del distinto e eccitato signore facendo quasi uscire le mutandine. L'uomo la raccolse e me la porse guardandomi soddisfatto pregustandosi lo spettacolino. Presi la borsa sfiorando le sue mani e la posizionai sul portabagagli, nel risedermi alzai la gonna già corta di per se sui fianchi lasciando in bella vista tutto il mio ben di dio. Non provavo imbarazzo ma eccitazione. La sentivo bagnarsi sempre più, aumentando il desiderio e la tentazione di toccarmela o farmela toccare. L'uomo mi guardava estasiato, anche lui non nascondeva la sua eccitazione svelata dal rigonfiamento che s'intravedeva sotto i suoi calzoni. Mio marito controllava divertito. Non potevo più non toccarmela, la sentivo gonfia, calda e bagnatissima. Lentamente portai la mano verso di lei, iniziai ad accarezzarmela, ma i pruriti che sentivo volevano che la penetrassi. Ero in una fase di massima eccitazione. Mi alzai di scatto, per tornarmene in bagno e soddisfarmi. Nel corridoio sentii passi dietro ai miei ma non volevo sapere chi mi seguiva. Aprii la porta ma non feci in tempo ad entrare che sentii forti braccia che mi spingevano contro la parete del bagno e la porta chiudersi con forza. Di spalle non vidi chi fosse, ma forse neanche lo volevo sapere. Ora una mano mi stringeva forte il seno, e l'altra già mi accarezzava la figa, sentii una due forse tre dita penetrarmi facilmente da tanto era fradicia. Volevo girarmi, vedere chi mi stava possedendo con tanta forza ma per lui ancora non era il momento. Sentii una lampo scendere e un cazzo duro caldo e voglioso sostituire quelle dita zelanti. Ansimavamo dal piacere, mi abbassavo per riceverlo meglio sentendo il freddo del lavandino sulle mi tette che ondulavano ritmicamente ad ogni colpo che ricevevo. Sentivo i suoi spasimi farsi più forti, un gemito:" sei la mia troia" e solo allora capii che era Carlo, mio marito. Sapevo che presto sarebbe venuto, e sapevo anche dove avrebbe voluto venire, così mi girai glielo feci passare tra le mie tette fino all'interno della mia bocca. Sembrava non accorgersi di questo cambio affondava il suo cazzo nella mia bocca con la stessa energia di quanto facesse nella mia figa, me la stava letteralmente scopando. Sentii le sue mani dietro alla mia testa stringersi con forza, e il suo cazzo vibrarmi in bocca prima di spruzzarmi tutto il suo seme. Attesi con solerzia che si liberasse di tutto il suo orgasmo e prima d'ingoiarlo lo guardai negli occhi a bocca aperta mostrandogli il risultato.
Soddisfatti ci ricomponemmo e come nulla fosse proseguimmo il nostro viaggio.
Non so se questa esperienza vi sia piaciuta, lo capirò dai vostri commenti. In caso positivo vedrò di postarvene altre. grazie dell'attenzione e ciao a tutti!



bellissima esperienza ci mancherebbe, mi hai fatto ricordare un esperienza simile che ho vissuto tanti anni fa, sempre in treno. Complimenti.
 

strady3.0

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Ottimo racconto! Scritto molto bene, si segue bene e si legge tutto d'un fiato!
Brava!
Apprezzo molto questo genere di racconti dove non ci sono esagerazioni esasperate, ci si riesce a immedesimare facilmente e sembrava di essere li con voi.
Ci auguriamo di leggerti ancora.

Eh... se è vero che ti ecciti a farti guardare.... mostrati a noi ;)
 

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