Racconto di fantasia Un ragazzo timido feticista dei piedi

Anonimo18

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Questo è un racconto erotico di fantasia:
Il feticista timido

Sono Lorenzo, un ragazzo di 22 anni che è stato sempre timido con le ragazze, uscivo sempre con un gruppo di amici in cui c'era anche una ragazza dove io ci avevo parlato pochissime volte.
La ragazza si chiama Sara, ha i capelli castani, un viso angelico, un'ottima corporatura, una terza di seno ed un lato B niente male, ma io ho un debole per le gambe ma soprattutto per i suoi bellissimi piedi, sono un feticista.
Dovevo cogliere l'occasione per guardarli quando ogni volta che lei indossava pantaloni corti e scarpe aperte, naturalmente non mi faccio scappare l'occasione quando li scopre e faccio in modo che lei non se ne accorga, anche se delle volte credo che lei se ne sia accorta.
Un giorno inaspettatamente lei mi aveva invitato a casa, e mi ero fatto molte domande sul motivo, visto che io a fatica ci parlavo con Sara.
Diceva che voleva conoscermi meglio e cercare di farmi uscire dal mio guscio a causa della mia timidezza verso le donne, pensandoci un po' accettai l'invito considerando che cercava di aiutare a sbloccarmi.

Il giorno dell'invito:
Così è arrivato quel giorno, aveva deciso di invitarmi in un orario pomeridiano a casa sua, arrivato alla porta ho suonato il campanello.
Mi ha aperto la porta, mi ha salutato e come al solito la guardavo dalla testa ai piedi, una bella ragazza vestita con una maglietta bianca a maniche corte, pantaloni corti ed era scalza.
Oltre ad avere le gambe scoperte per la prima volta potevo ammirare i suoi bellissimi piedi nudi con lo smalto rosso, stavolta senza che lei indossasse scarpe aperte o altro.
Rimanendo incantato dalla bellezza dei suoi piedi lei mi ha detto: "Che fai? Non entri?"
Io: "Ehm.. sì! Scusami, ero sovrappensiero."
Lei mi risponde con un sorriso dicendo: "Non preoccuparti."
Non potevo dirle di certo che stavo guardando i suoi piedi, nel frattempo mi è venuto un durello e dovevo cercare di nasconderlo, anche se per me è quasi impossibile visto che praticamente si vedeva tutto quello che desideravo.
Poco dopo lei mi fa una domanda: "Siediti pure, lo vuoi un caffè?"
Io: "Va bene."
Ho ancora in mente i suoi piedi e non riuscivo a togliermeli dalla testa, continuo a guardarli anche mentre lei mi sta preparando il caffè, ed ho notato che aveva anche due gambe ben allenate. Mi ero chiesto più volte quale sport facesse ma quando il caffè era pronto lei si era voltata, ma non ho fatto in tempo a distogliere lo sguardo ed aveva notato che guardavo i suoi piedi.
Quando era arrivata a tavola a portarmi la tazza di caffè lei si era messa a sedere e con un sorriso mi ha chiesto: "Per caso hai visto qualcosa per terra? Perché ho visto che fissavi continuamente il pavimento."
Io non so più che scusa inventarmi, così le rispondo: "Niente, ho la testa tra le nuvole."
Ma lei continuò il discorso dicendomi: "Ma ogni volta che mi dici di essere sovrappensiero e distratto, con tutto quello che esiste guardi solamente i miei piedi? Perché anche quando uscivi con i tuoi amici succedeva lo stesso."
Io rimango senza parole e non so cosa risponderle, erano passati due minuti e non facevo nulla se non bere il caffè fino a quando io non l'avevo finito.
Lei rompe il silenzio dicendomi: "dimmi la verità, ti piacciono i miei piedi?"
Ho il cuore in gola e rispondo con un timido: "sì, mi piaccio i piedi, ed anche le gambe."
Mi aveva praticamente scoperto e non potevo più negare l'evidenza come avevo fatto le scorse volte.
Lei mi risponde sorridendo: "Vedo che alla fine sono riuscito a trovare la risposta che cercavo, ero sicura che tu sei un feticista e dopo l'invito a casa di oggi mi ero tolto l'ultimo dubbio che avevo."
Io rispondo dicendo a lei: "Ti prego Sara, non dirlo a nessuno che sono un feticista."
Mi risponde dicendo: "Se non vuoi che io lo dico agli altri vieni con me in camera mia."
Non sapevo cosa lei ha intenzione di farmi, così io senza pensarci due volte ero entrata in camera sua e nel frattempo potevo continuare a guardare i suoi piedi nudi visto che mi aveva scoperto.
Così lei si è seduta sul letto e senza che io mi aspettassi mi ha detto: "Baciami i piedi!"
Io rispondo dicendo: "Come? Io, dovrei..."
E lei mi risponde dicendo: "Ti ho detto che tu devi baciarmi i miei piedi!"
Non ci avevo pensato due volte, stava facendo sul serio e così ho iniziato a baciarli, la mia erezione si faceva sempre più evidente ma i miei pantaloni impediscono un'erezione completa.
Lei mi parla dicendo: "Ho visto che non riesci più a trattenerti il tuo cazzo nei tuoi pantaloni, spogliati subito"
Io sono rimasto sorpreso, dovevo spogliarmi veramente davanti a lei? E se io non l'avessi fatto?
Lei continua il discorso dicendomi: "Cosa aspetti? Se non ti spogli completamente non ti concederò altro dei miei piedi e dirò agli altri che tu sei un feticista, è chiaro?"
Io avevo capito che dovevo rimanere nudo davanti a lei e fare quello che mi ordinava, così io mi sono spogliato completamente, avevo il cazzo duro finalmente libero e la cosa mi eccitava nonostante le minacce che mi aveva fatto poco prima.
Lei continua a darmi gli ordini dicendo: "Adesso leccami le piante dei piedi e succhiami le dita dei piedi, uno ad uno."
Ormai ero diventato il suo cagnolino e non pensavo ad altro se non ad obbedire ai suoi ordini. Desideravo fare questo da tempo e la mia eccitazione aumentava sempre di più. Dopo che ho finito di succhiarle l'ultimo dito del piede mi ordinò dicendomi: "Adesso sdraiati per terra a pancia in su."
Non sapevo cosa volesse farmi, ma io eseguivo l'ordine ed iniziò a salire sul mio corpo prima con un piede e poi con entrambi, stava facendo trampling su di me. Sentendo il suo peso sul mio corpo cerco di resistere, avevo notato lo sguardo di Sara che provava piacere nel vedermi sottomesso e sofferente sotto i suoi piedi.
Ero molto eccitato e quando avevo toccato il mio cazzo ormai molto duro con la mia mano destra lei mi aveva fermato dicendomi:
"Non subito!"
Io avevo risposto dicendo: "Ma non riesco più a resistere, devo venire."
Lei mi risponde dicendomi: "Vieni solamente quando lo decido io, anche se io inizierò a toccartelo tu non dovrai metterci mano, intesi?"
Rispondo dicendo: "Sì"
Ma ero così eccitato che io non riuscivo a resistere e cercai di masturbarmi con la mia mano ma lei se ne accorta subito.
Così lei mi calpesta ancora più forte e mi dice: "Si vede che tu non hai ancora capito, ti ho detto che non devi ancora venire."
Sofferente per terra rispondo: "Ti prego, fammi venire, non resisto più."
Avevo il cazzo lungo e duro e lei provava piacere a vedermelo che ce l'avevo lungo e duro.
Lei mi risponde dicendo: "Ora farò in modo che tu non possa più toccartelo, alzati subito e sdraiati sul letto, sempre a pancia in su!"
Così lei smette di calpestarmi, mi alzai e mi sdraiai sul letto.
Lei continua il discorso dicendomi: "Per fortuna ho la mia attrezzatura per tenerti fermo."
Così io stavo pensando per cosa intendeva dire attrezzatura e si dirigeva verso l'armadio, quando l'aveva aperto ho visto che c'erano diversi accessori BDSM ed aveva preso alcune manette.
Venendo verso di me ha detto: "Ti ammanetto i polsi e le caviglie al letto, almeno sono certo che tu rimani fermo e non cercare di opporre resistenza."
Un po' preoccupato mi ero fatto ammanettare ed ero rimasto ovviamente bloccato sul letto.
Lei rimase molto compiaciuta sapendo che io non potevo liberarmi in alcun modo ed adesso ha il completo controllo su di me, molto soddisfatta dice: "Adesso non mi scappi più, deciderò io quando farti venire ma prima ti torturerò un po' ".
Io rispondo dicendo: "No Sara, ti prego. Non farmi del male."
Lei risponde dicendo: "Non ti farò del male, sarà una tortura piacevole ma tu dovrai resistere mentre io ti farò una bella sega con i piedi."
Così lei si siede sul letto davanti a me tra le mie gambe e con i suoi bellissimi piedi iniziò a toccarmi le mie palle e poi il mio durissimo cazzo, me lo fa diventare ancora più duro mentre mi fa un footjob, io ansimo e rischio già di esplodere ma lei se ne accorge e rallenta il ritmo cercando di farmi durare più a lungo ed inizia a toccarmi di nuovo le mie palle, ormai molto piene che non vedono l'ora di imbiancare i piedi della ragazza.
Poco dopo mi mette nuovamente i piedi sul mio cazzo ed inizia a farmi nuovamente un footjob ma con un ritmo più lento cercando di farmi durare il più possibile, ansimavo parecchio e non vedevo l'ora di venire.
Qualche minuto dopo Sara mi dice: "Credo che il tuo momento sia arrivato, inizierò ad aumentare il ritmo fino a quando tu non esplodi."
Così lei inizia ad aumentare gradualmente il ritmo della sega ed io faccio sempre più fatica a resistere, fino a quando io non sto per venire e le dico: "Sto per venire!"
E lei continua ad aumentare ancora di più il ritmo fino a quando io non sborro copiosamente sui suoi piedi ed alcuni schizzi finirono anche sulle sue gambe.
Dopo la sborrata lei mi dice: "Wow, non me l'aspettavo così tanta, a quanto vedo ti è piaciuto parecchio porcellone." e me l'ha detto mentre sorrideva soddisfatta anche lei del suo lavoro.
Così io sono rimasto parecchio soddisfatto, lei iniziò a pulire la sborra con tanti fazzoletti e dopo mi tolse le manette dal letto, così io mi ero rivestito.
Io ero rimasto ancora senza parole e lei mi dice: "Mi raccomando cerca di non essere timido con le ragazze, e se vuoi divertirti ancora con i miei piedi basta che me lo dici."
Mi ha dato un bacio sulla guancia e abbracciato, la giornata è andata avanti sempre in casa mentre io sono riuscito a parlarci con lei con meno timidezza, e non mi toccava più nascondere mentre cercavo di guardarle i piedi.

Fine del racconto.
Come vi è sembrato il mio racconto? Fatemelo sapere nei commenti e se eventualmente vorrete un continuo, suggerimenti ed idee potrebbero essere prese in considerazione.
 
OP
Anonimo18

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Come lunghezza la trovo giusta.
Per quanto guarda l'introduzione di altre ragazze, dipende dal racconto stesso. Che piega vuoi che prenda
In breve pensavo di far introdurre un'altra ragazza (tipo un'amica di Sara) per fare in modo che poi anche questa si divertiva a fare cose con il ragazzo timido o in contemporanea. 💦
 
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Anonimo18

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Il continuo:

Qualche giorno dopo da quella meravigliosa sega con i piedi che mi fece Sara decido di mandare un messaggio dicendo che volevo divertirmi un po', ero carico e lei ovviamente aveva già capito cosa intendevo dire.
Durante questi giorni mi ero fatto alcuni pensieri riguardo la mia amica, mi domandavo quanti altri ragazzi erano caduti letteralmente ai suoi piedi, considerando che quando aveva aperto l'armadio avevo intravisto alcune attrezzature da mistress sicuramente non sarà stata la prima volta per lei su di me.
Ma mentre stavo pensando mi arriva un messaggio sul mio smartphone, è Sara e mi risponde dicendo di andare a casa sua dopo cena verso le 21:00.
Visto l'esperienza di alcuni giorni fa io accetto con alcuni dubbi che ho in mente, mi domando perché l'appuntamento era dopo cena e non il pomeriggio, chissà cosa aveva in mente stavolta.
Verso le 21:15 arrivo a casa sua e suono il campanello, apre la porta e vedo lei vestita con un outfit elegante vestito di nero con una scollatura al seno sulla parte superiore, una gonna di colore nero che le arriva sopra il ginocchio dove si possono ammazzare le sue gambe meravigliose e indossa i tacchi alti neri aperti, sembrano alti 12 centimetri e si vedevano benissimo i suoi piedi meravigliosi che mi avevano fatto mandare in paradiso alcuni giorni prima.
Sono rimasto a guardare in basso incantato dalla sua bellezza delle gambe e dei suoi piedi quando Sara mi fa tornare al mondo reale dicendomi:
"Buonasera Lorenzo" con un sorriso.
Io sobbalzo leggermente e le rispondo dicendo: "Sara, sei bellissima."
Manco l'ho salutata, non so a cosa stavo fantasticando, per me è come vedere una Dea.
Sara mi risponde con un sorriso dicendo: "Sei rimasto incantato? Entra pure"
Io entro in casa e mi fa accomodare sul divano, mi fa sedere proprio accanto a lei e si mette a gambe incrociate, ho notato che indossa décolleté nere che sono molto sensuali per me se le indossa una donna.
Poco dopo lei mi dice: "Adesso non starai mica a fissarmi i piedi per tutta la sera?"
Io le rispondo: "Beh, ecco... Sono... , sono bellissimi."
Lei mi dice: "Forse è meglio se andiamo a sederci in cucina dove c'è il tavolo con la tovaglia, almeno mi guardi in faccia" e si è messa a ridere.
Io le rispondo ridendo dicendo: "Sono d'accordo, almeno ti guardo in faccia, potresti portarmi un bicchiere d'acqua per favore?"
Lei mi risponde dicendo: "Va bene, prendo l'acqua anche per me già che ci sono."
In realtà non avevo molta sete ma la volevo vedere camminare con quei tacchi alti e con quell'abito quando è andata in cucina, era molto slanciata e camminava benissimo, mi domandavo ancora perché li indossava a casa sua, forse aveva altri piani in mente su di me. Ma di che tipo?
Quando è tornata mi ha portato l'acqua, si è messa a sedere sulla sedia davanti a me.
E mi fa una domanda: "Come li hai trascorsi questi giorni?"
Io le rispondo dicendo: "Molto bene, dopo quel pomeriggio che avevamo trascorso insieme"
Non sapevo cos'altro dire dopo quel pomeriggio indimenticabile che avevo trascorso con lei.
Lei mi risponde con uno sguardo seducente dicendomi: "Vedo che ti è piaciuto moltissimo visto che ne stai parlando nonostante siano trascorsi alcuni giorni"
E poco dopo sento un contatto sulla mia gamba sinistra, era lei che mi stava facendo piedino.
Provo a spostare la gamba ma lei mi interrompe dicendo:
"Rimani seduto, e cerca di rimanere fermo con entrambe le gambe."
Poco dopo sempre rimanendo seduta si sfila entrambe le décolleté e inizia a farmi piedino con la sua gamba destra e continuava a salire, fino ad arrivare in mezzo alle mie gambe ed a toccare il mio cazzo che si stava indurendo rapidamente.
Posso finalmente notare il colore dello smalto rosso delle dita dei piedi che è uno dei miei preferiti.
Mi dice: "Togliti la cintura e abbassati i pantaloni."
Io slaccio la cintura e abbasso i pantaloni, e quando sto per abbassare le mutande mi interrompe dicendomi: "Ti ho detto solo i pantaloni."
Con una faccia maliziosa continua a stuzzicare il mio cazzo che era duro ma ancora dentro le mie mutande, poco dopo lei usa anche la sua gamba sinistra ed inizia a farmi piedino dalla mia gamba destra salendo sempre di più fino ad arrivare al mio cazzo anche con l'altro piede.
Stava iniziando a farmi un footjob con entrambi i piedi sulle mie mutande e dopo un minuto mi dice:
"Adesso pulisci le piante dei piedi, con la lingua e baciameli, mettiti in ginocchio sotto il tavolo."
Lei ritrae i suoi piedi ed io vado sotto il tavolo a quattro zampe ed inizio ad adorare e leccare i suoi piedi ed a baciarli.
Avevo il cazzo molto duro dentro le mie mutande e dopo qualche minuto lei mi dice: "adesso togliti le mutande"
Molto compiaciuta vede il mio cazzo durissimo e mi ordina dicendomi: "Adesso seguimi e vieni in sala con me dove c'è la poltrona e togliti la maglietta, ti voglio vedere completamente nudo"
Mi spoglio completamente e sembra rimanere soddisfatta del mio fisico.
Lei si siede sulla poltrona e mi ordina dicendomi: "Sdraiati a pancia in su e metti le tue gambe sotto la poltrona, voglio farti venire come una fontana mentre io sono seduta bella comoda sul divano."
E me lo dice con uno sguardo malizioso, così lei inizia un footjob a piedi nudi stuzzicando anche le mie palle ormai belle cariche, inizialmente lento e poi sempre più veloce, anche stavolta ho notato che la mia amica è molto esperta anche in questa posizione e chissà quanti ne aveva fatti in passato prima di diventare una professionista, con le gambe allenate che aveva sembrava che non si stancasse mai.
Inizio ad ansimare sempre più forte e via via che mi avvicino all'orgasmo aumenta sempre di più il ritmo fino a quando io non esplodo come una fontana.
Sara è rimasta molto soddisfatta della venuta che avevo fatto, oltre ad essere venuto ovviamente sui suoi bellissimi piedi, avevo sborrato anche buona parte delle sue gambe meravigliose.
Dopo la sborrata lei mi ha detto: "Oh, wow. Vedo che ti è piaciuto moltissimo, mi hai sporcato quasi ovunque dai piedi fino al ginocchio."
E me l'ha detto sorridendo.
Io rispondo dicendo: "Sei stata bravissima, sei una vera professionista ed anche la regina del footjob."
E lei mi guarda con un sorriso.
Dopo 2 minuti che io ero rimasto ancora sdraiato per terra lei mi dice: "Vedo che anch'io ti ho sfinito, non ti sei ancora alzato, ci sono i fazzoletti nell'armadio, potresti prendermeli visto che ho le piante dei piedi completamente ricoperti di sborra per non sporcare il pavimento?" e me lo disse ridendo.
Anch'io mi ero messo a ridere ed ho risposto: "d'accordo, ora pulisco i tuoi piedi e le tue gambe, ovviamente anch'io mi pulisco."
Sono andato a prendere i fazzoletti e recuperato i tacchi che aveva lasciato vicino alla sedia prima dell'inizio del divertimento, poi sono andato a pulire le sue gambe ed i suoi piedi dalla mia sborrata ed anche il mio cazzo, ed una parte della mia pancia ricoperta di sborra.
Lei mi dice con un sorriso: "che gentiluomo, hai riportato le mie scarpe, rivestiti pure visto che sei ancora nudo"
Non ci pensavo più di essere nudo davanti a lei, dopo che io e lei ci siamo puliti ed io mi sono rivestito siamo andati sul divano a trascorrere il resto della serata facendo una bella chiacchierata.
E così ho massaggiato e guardato le sue gambe ed i suoi piedi da vicino che per la seconda volta mi hanno fatto godere parecchio.
Verso fine serata la mia amica mi fa vedere tramite una foto una ragazza bionda ed io le domando:
"Wow, è bellissima, ma chi è?"
Lei mi risponde: "È una mia amica, anche lei sarebbe disposta a farti passare momenti indimenticabili."
Io risposto dicendo: "Per cosa intendi dire?"
Lei mi dice sorridendo: "Non fare finta di nulla, sai già per cosa intendo dire."
Io: "Oh, e come fai a saperlo che lei sarebbe disposta a farlo? Hai già raccontato qualcosa su di me tipo che mi piacciono i piedi e che abbiamo fatto qualcosa tipo come stasera?"
Lei mi dice: "Che ho fatto qualcosa con un ragazzo si, ma ancora non ho detto il tuo nome, dimmi tu se vorresti farci qualcosa con i piedi."
Io rispondo sorridendo: "Va bene, ma solo con la tua amica o ci saresti anche tu?."
Lei mi dice: "Volendo ci saremmo entrambe, voglio vederti meno timido visto che anche stavolta sembra che io ti ho mandato in orbita".
Io dico: "Beh, con quell'outfit e con quelle gambe e piedi da Dea mi è molto difficile non esserlo. Come si chiama la tua amica?"
Lei mi risponde: "Si chiama Chiara. Quando vorresti passare una serata come queste se non anche meglio di questa fammelo sapere."
Io: "ok"
Così la abbraccio e quando sto per andare via dalla casa la saluto e fisso ancora per un po' i suoi piedi nudi che mi avevano fatto esplodere, ed esco con un sorriso e pieno di felicità.
 
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Continuo:

Passa qualche giorno da quella serata e Sara mi manda un messaggio, mi dice che di pomeriggio è disponibile anche la sua amica Chiara.
Fisso l'appuntamento alle 15:00 e non vedevo l'ora di vederle entrambe e soprattutto di conoscere questa nuova ragazza, sono bello carico.
Arrivo puntuale come sempre alla casa di Sara, suono il campanello e mi apre lei la porta e mi saluta.
Sara: "Ciao"
Io: "Ciao Sara, come stai?"
Sara: "Bene grazie, ed anche oggi ci divertiremo."
Mentre la saluto la abbraccio e do un'occhiata veloce ai suoi piedi.
E poco dopo vedo anche Chiara, saluto anche lei (l'ho fatto visto che alcuni giorni prima Sara diceva che io dovevo essere meno timido).
Io: "Ciao Chiara" e le stringo la mano
Chiara: "Ciao Lorenzo, piacere di conoscerti"
E nel mentre io già la stavo guardando dalla testa ai piedi, e come sempre capita io mi fermo a guardare con attenzione i piedi, stavolta quelli di Chiara.
Li stavo guardando e le dita hanno uno smalto di colore rosso, mentre quelli di Sara ha uno smalto di colore nero.
Entrambe si presentano scalze e sanno già che vogliono farmi cadere ai loro piedi.
Chiara: "Lorenzo? Vedo che stai già mostrando interesse sui miei piedi."
Ero rimasto incantato dalla bellezza dei suoi piedi fino a quando lei mi fa tornare nel mondo reale.
Io: "Ehm sì, immagino che la tua amica Sara ne aveva già parlato."
Sara: "È proprio lui, quello che ti avevo parlato un po' di tempo fa, credo che oggi pomeriggio ci divertiremo con lui."
E nel frattempo avevo notato che entrambe indossavano magliette a maniche corte con una scollatura al seno, pantaloncini, gambe completamente scoperte e piedi nudi. Sapevo già che pomeriggio mi sarebbe aspettato.
Chiara: "Ottimo, allora direi che possiamo iniziare, andiamo a sederci sul divano, mentre tu Lorenzo dovrai eseguire i nostri ordini."
Nel frattempo le ragazze vanno a sedersi sul divano e quando si erano sedute Chiara mi dice:
"Adesso annusa i miei piedi, baciameli e leccameli."
Sara: "La stessa cosa falla anche a me."
Così io mi inginocchio ed ho già il durello, inizio ad adorare i piedi di Chiara, hanno un buon odorino, inizio a baciarli. Lei mi guarda soddisfatta e compiaciuta, le piaceva avere i propri piedi venerati da un sottomesso come me.
Dopo un po' Sara mi dice: "Adesso voglio che siano i miei piedi ad essere adorati."
E me lo dice facendomi un sorrisino.
Inizio ad adorare i suoi bellissimi piedi, li tocco mentre li annuso e li bacio con passione mentre lei mi guarda compiaciuta.
Poco dopo Sara nota il durello e dice:
"Hai già il durello? Certo che non resisti proprio ai piedi."
E Chiara risponde: "È vero! Sarebbe interessante vederlo fuori dai pantaloni."
Sono ancora vestito e spero che mi facevano togliere i pantaloni, anzi. Anche le mutande visto che faccio fatica a resistere.
Così dopo un po' che ho adorato i piedi di Sara lei mi dice: "Adesso sdraiati per terra, voglio che la tua testa sia vicina ai miei piedi ed il resto del corpo verso Chiara."
Non so che intenzioni avevano ma ho eseguito.
Poco dopo Sara mi appoggia i piedi in faccia facendomeli annusare meglio e l'erezione aumentava ma iniziava ad essere dolorosa visto che sono ancora vestito ed ho chiesto a Sara:
"I miei pantaloni, devo togliermeli, comincio a sentire dolore."
Chiara senza preavviso sposta i suoi piedi e me li appoggia sul mio cazzo ancora dentro i pantaloni ed inizia a stuzzicarmelo.
Io rispondo: "Devo togliermi i pantaloni, vi prego."
Chiara: "Vedo che sta iniziando a supplicare, cosa facciamo Sara? Lo tiriamo fuori oppure no?"
Sara: "Mh. Forse è meglio, vedo che sta iniziando a soffrire".
Così Chiara mi dice: "Adesso abbassati i pantaloni e le mutande."
Nel frattempo io abbasso i pantaloni e le mutande ed il mio cazzo viene liberato con una potente erezione ed inizio a toccarlo con le mie mani iniziando a masturbarmi.
Chiara mi dice: "Cosa stai facendo? Non ti ho detto di masturbarti, ma di liberarlo e basta"
Io rispondo dicendo: "Va bene, comunque non fatemi durare troppo."
Chiara risponde dicendomi: "Decido solamente io, anzi, io con Sara quando potrai venire, intesi?"
Sara: "Vedo che ci sai fare per sottometterlo, mi raccomando, cerca di non farlo venire finché non diamo il permesso"
Io: "Va bene, ma volevo solo toccarmelo un po' "
Chiara risponde dicendo: "Ti ho detto che saremo noi due a decidere quando potrai venire e non tu."
Così Chiara con i piedi mi toglie le mani dal cazzo e Sara mi preme più forte i piedi sulla mia faccia mentre stanno sedute comode sul divano, e nel frattempo Chiara inizia a prendermi il mio cazzo grosso con i piedi iniziando un lento footjob.
Ma io non riuscivo a stare fermo, anzi. Con le mie mani ancora una volta cercavo di toccare il mio cazzo per venire, ce l'avevo durissimo ma lei voleva farmi durare più a lungo.
Dopo quest'altra disobbedienza Chiara mi dice: "Ma allora non capisci proprio quello che ti dico? Cosa dovrei farti? Legarti? Se solo fosse possibile."
Sara risponde subito a Chiara dicendo: "In realtà ho già le attrezzature per farlo, non sarà più un problema."
Chiara risponde dicendo: "Davvero? Allora procediamo subito, dove sono le manette o le corde?"
Sara: "Portiamolo al letto in camera mia, ma prima ti ordino di spogliarti completamente, dovrai essere nudo"
Così io senza rispondere mi spoglio completamente davanti a loro col cazzo durissimo davanti a loro due.
Sara continua dicendo: "molto bene, adesso ti ammanetterò sul mio letto, almeno sono sicuro che rimarrai fermo."
Così mi porta in camera da letto e con l'aiuto di Chiara mi ammanetta sul letto a pancia in su come mi aveva fatto in passato.
Adesso non avevo più la possibilità di masturbarmi ma solo loro potevano farlo.
Chiara: "Molto bene, è un piacere vederti ammanettato, adesso come lo masturbiamo?"
Sara: "Mh, facciamo un gioco, io gli metto i piedi in faccia e dovrà adorarmeli, tu Chiara fagli un footjob ma lentamente, non dovrà venire subito. Dopo qualche minuto facciamo scambio, cosa ne dici?"
Chiara: "Mi piace, spero solamente che piacerà anche a Lorenzo, ma in ogni caso non potrà opporsi"
E finisce la frase con una risata.
Io rispondo dicendo: "Ma quanto dovrò resistere?
Sara risponde: "Tu non preoccuparti, vedremo fino a quando ci divertiremo"
Così mentre io adoro i piedi di Sara, Chiara inizia un lento footjob mentre il mio cazzo già duro e lungo continua ad esserlo ancora più di prima.. Dopo qualche minuto decidono di scambiarsi e Chiara dice: "Wow, non me l'aspettavo proprio di renderlo duro solo grazie ai miei piedi"
Sara: "come vedi questa è la prova che uno è un feticista dei piedi, come vedi basta che ci veda i nostri piedi nudi invece di vederci in intimo, sono fatti così" e finisce la frase con una risata
Poco dopo Chiara mi mette i piedi in faccia e Sara inizia a farmi un lento footjob e stava accelerando lentamente, pensavo che da li a poco mi avrebbe fatto venire, ma così non è stato.
Il mio cazzo ormai aveva una bella lunghezza ed entrambe erano anche stupite, soprattutto Chiara visto che sono bastati i piedi per farmi fare questo effetto e poco dopo a lei le viene un'idea.
Chiara: "Ma non possiamo cercare di farlo eccitare ancora di più?"
Sara: "In effetti siamo ancora vestite, cosa ne dici se entrambe rimaniamo in intimo? Alla fine ci togliamo solamente la gonna ed il vestito."
Chiara: "Sono d'accordo, vediamo cosa succederà."
Così entrambe si spogliano e rimangono in intimo, Sara con il reggiseno e le mutande nere mentre Chiara le ha bianche, ed io mi stavo eccitando ancora di più, avevano un corpo meraviglioso anche se mi sarebbe piaciuto vederle nude, chissà se un giorno avrò questa fortuna.
Poco dopo Sara mi mette i piedi in faccia e Chiara inizia a farmi il footjob, ce l'aveva ancora più duro di prima e stavo anche iniziando a tremare visto che non ero lontano dall'orgasmo.
Chiara: "Vedo che ha funzionato e sta iniziando a tremare, cosa facciamo?"
Sara: "Cerca di rallentare, arrivo io e cerchiamo di stuzzicare il cazzo insieme"
Io ero incuriosito e molto eccitato allo stesso tempo, forse volevano farmi una doppia sega con i piedi?
Così Sara toglie i piedi dalla mia faccia e me li mette sul mio cazzo dove sono già presenti quelli di Chiara, stavano iniziando a farmi un doppio footjob. Una sega con quattro piedi, non stavo credendo ai miei occhi.
Io dico: "Oh mio Dio, sii, voglio venire"
Così Sara e Chiara mi dicono: "Ti facciamo venire, devi resistere ancora per un po' "
E iniziando ad accelerare sempre di più con i loro piedi sul mio cazzo, nel giro di 3 minuti sono arrivato nel punto di non ritorno ed io dico a loro due.
"Sto per venire, oddio, sto per venire"
E loro 2 accelerano sempre di più fino a farmi venire ed io esclamo con un enorme orgasmo dicendo: "Ooooooo"
E faccio una venuta a dir poco copiosa sparando uno schizzo di oltre un metro inondando gran parte dei loro piedi della mia sborra e parte delle loro gambe, alcuni schizzi erano finiti anche sulla loro pancia e qualcuno sul reggiseno e sulle tette, mi accorgo che addirittura una piccola parte era finita anche sul loro viso.
Entrambe erano rimaste compiaciute della mia sborrata che aveva sorpreso anche Sara visto che me l'aveva fatto anche in passato.
Sara dice: "Wow, questa non me l'aspettavo proprio, guarda qui cos'hai combinato, pure in faccia"
Chiara dice: "questa non me l'aspettavo proprio, era arrapatissimo, ma adesso come ci puliamo?"
Sara risponde: "Non preoccuparti, ho sempre nell'armadietto dei fazzoletti, anzi. Anche carta igienica visto che in questo caso ci ha imbiancato quasi completamente." e si era messa a ridere rispondendo.
Entrambe ci misero alcuni minuti a pulirsi e pulirono anche il mio cazzo con le loro mani, andarono in bagno e loro due si fecero una doccia insieme mentre io attendevo legato al letto mentre si lavavano.
Avevano ovviamente pulito anche il loro reggiseno e le mutande dagli schizzi, volevo vederle nude ma si erano spogliate in bagno, mi era venuta anche la fantasia di farci una scopata con entrambe, volendo anche in contemporanea.
Finalmente Sara mi tolse le manette e mi fece indossare le mutande mentre loro erano in intimo, avevamo parlato del più e del meno.
E dopo tipo un'ora mi rivesto e poco prima di andare via Chiara mi disse: "Ci divertiremo anche per la prossima volta."
Sara: "Anch'io mi divertirò"
Io le rispondo con: "Lo penso anch'io"
Così le abbraccio e torno a casa mia ripensando ancora a quei momenti pomeridiani per il resto della giornata, o forse anche nei giorni successivi.

È finita un'altra parte del racconto, come vi è sembrato?
E secondo voi ci sarebbe qualche novità da aggiungere?
Fatemelo sapere nei commenti
 

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