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<blockquote data-quote="Coffee&amp;Cigarettes" data-source="post: 17146952" data-attributes="member: 350601"><p>Si era fatta quasi ora di cena e di lì a poco avrei dovuto raggiungere un collega di lavoro in un ristorante fuori città; attirai l'attenzione del cameriere per un ultimo rabbocco e mi accorsi che la coppia era entrata in una strana intimità. Lei parlava fluidamente e gesticolando in continuazione, lui, taciturno e apparentemente fuori luogo, lasciava percepire un disagio ed una palese difficoltà. Pensai che probabilmente si trattava di uno dei primi appuntamenti tra i due e che lei, più spigliata e sciolta, lo avesse trascinato lì forzatamente. Con un gomito lei urtò involontariamente il calice facendolo rotolare sul tavolo, riuscì a bloccarlo prima che finisse a terra ed in risposta alla risata divertita ricevette in cambio uno sguardo fulminante ed incattivito: la cosa sembrava divertirla ancora di più. Subito dopo notai un dettaglio che fino a quel momento mi era totalmente sfuggito: il ragazzo aveva una posa innaturale e soltanto soffermandomi meglio tra i lembi inferiori del coprimacchia del loro tavolo mi accorsi che questa era dovuto al fatto che la stesse provocando con un piede. Dalla mia posizione mi era praticamente impossibile riuscire a vedere meglio cosa stesse succedendo lì sotto e la curiosità di avere un'altra visuale iniziò a prendere il sopravvento; mi portai il telefono all'orecchio e mi alzai fingendo una conversazione, muovendo qualche passo in loro direzione pur mantenendomi a distanza di cinque e o sei metri. Non sembrava si fossero accorti della mia presenza e quando tornai a scrutare riuscii a distinguere le caviglie intrecciate dei due: lei cercava di divincolarsi senza troppa difficoltà, era evidente che la situazione la divertisse ma nel contempo lo stuzzicava con quella particolare sagacia delle donne, capaci di rendere sensuale un dispetto con facilità innata.</p><p></p><p></p><p>Tornai al mio bicchiere sempre più incuriosito e definitivamente eccitato; non riuscivo a comprendere bene le dinamiche di quello strano gioco di coppia ma sicuramente ne era percepibile il contesto smaliziato. Contesto nel quale mi trovavo dubbioso su come muovermi, rischiando di ribadire l'imbarazzo di qualche minuto prima e senza sapere se effettivamente poteva trattarsi di un'opportunità.</p><p></p><p></p><p>(continua)</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Coffee&Cigarettes, post: 17146952, member: 350601"] Si era fatta quasi ora di cena e di lì a poco avrei dovuto raggiungere un collega di lavoro in un ristorante fuori città; attirai l'attenzione del cameriere per un ultimo rabbocco e mi accorsi che la coppia era entrata in una strana intimità. Lei parlava fluidamente e gesticolando in continuazione, lui, taciturno e apparentemente fuori luogo, lasciava percepire un disagio ed una palese difficoltà. Pensai che probabilmente si trattava di uno dei primi appuntamenti tra i due e che lei, più spigliata e sciolta, lo avesse trascinato lì forzatamente. Con un gomito lei urtò involontariamente il calice facendolo rotolare sul tavolo, riuscì a bloccarlo prima che finisse a terra ed in risposta alla risata divertita ricevette in cambio uno sguardo fulminante ed incattivito: la cosa sembrava divertirla ancora di più. Subito dopo notai un dettaglio che fino a quel momento mi era totalmente sfuggito: il ragazzo aveva una posa innaturale e soltanto soffermandomi meglio tra i lembi inferiori del coprimacchia del loro tavolo mi accorsi che questa era dovuto al fatto che la stesse provocando con un piede. Dalla mia posizione mi era praticamente impossibile riuscire a vedere meglio cosa stesse succedendo lì sotto e la curiosità di avere un'altra visuale iniziò a prendere il sopravvento; mi portai il telefono all'orecchio e mi alzai fingendo una conversazione, muovendo qualche passo in loro direzione pur mantenendomi a distanza di cinque e o sei metri. Non sembrava si fossero accorti della mia presenza e quando tornai a scrutare riuscii a distinguere le caviglie intrecciate dei due: lei cercava di divincolarsi senza troppa difficoltà, era evidente che la situazione la divertisse ma nel contempo lo stuzzicava con quella particolare sagacia delle donne, capaci di rendere sensuale un dispetto con facilità innata. Tornai al mio bicchiere sempre più incuriosito e definitivamente eccitato; non riuscivo a comprendere bene le dinamiche di quello strano gioco di coppia ma sicuramente ne era percepibile il contesto smaliziato. Contesto nel quale mi trovavo dubbioso su come muovermi, rischiando di ribadire l'imbarazzo di qualche minuto prima e senza sapere se effettivamente poteva trattarsi di un'opportunità. (continua) [/QUOTE]
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