Esperienza reale Racconto di fantasia Un'esperienza indimenticabile

Hjskls

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Ciao sono Sara e questo è il mio ultimo anno al liceo. Sono di costituzione slanciata con i capelli corti e un portamento orgoglioso che mette in risalto il mio sinuoso fondoschiena. La scuola mi ha assegnato un tirocinio: stage in un Centro-Famiglia per adulti con difficoltà varie, finalizzato alle attività ricreative e alla socializzazione.
In questo contesto ho incontrato Carlo, un ragazzo piacevole e divertente di ventinove anni con una dolcezza disarmante, che mi adora e fa tutto ciò che gli chiedo.
Un giorno incontro la madre di Carlo, Lucia; mi accoglie calorosamente tra le sue braccia.
Finito lo stage scambiamo i numeri telefonici con Lucia e mi invita a fare colazione insieme. Affascinata da lei accetto immediatamente. Chiacchieriamo e lei spiega la sua intenzione: invitarmi al compleanno di Carlo e pagarmi per uno spogliarello privato. All’inizio titubante e alla fine accetto.

Questa sera sono emozionata per la festa, ho scelto un outfit particolare. Indosso un corpetto satinato, viola e nero, decorato con pizzo e paillettes che brillano sotto le luci della festa. Il mio perizoma è micro e maculato di un intenso rosso. Mi sento sicura e sensuale, pronta a godermi la serata.
Sono accolta calorosamente da Lucia si complimenta per il mio look, poi chiama Carlo che arriva correndo. Andiamo nella sala dove Lucia ci fa scatti fotografici insieme, lui ogni tanto scherza e mi alza la gonna, il tutto condito con drink e musica lenta.
Quando è ora della torta, Carlo spegne le candeline ed esprime il desiderio di andare nella stanza da letto. Lei ridacchiando accetta e mi spiega che lui è a conoscenza del mio spogliarello ed è impaziente.

Giungiamo alla camera da letto: Carlo già sotto le coperte, i suoi vestiti gettati su una sedia. Inizio a ballare e spogliarmi al ritmo della musica mentre tutti sembrano divertirsi in quella situazione vibrante e grottesca.
Arrivo al reggiseno cercando conferma da Lucia che mi intima di continuare, quindi lo tolgo. Mi sento vulnerabile come se non stessi facendo nulla del genere prima, lei sembra capire e mi chiede di andare a parlare privatamente.
Mi confessa che Carlo ha rapporti sessuali con prostitute, sempre protetto con il goldone, ma nessuna donna ha mai fatto l'amore con lui carnalmente… e sapendo che lui è innamorato di me e che io prendo la pillola quella sarebbe la sua primissima volta con un sentimento importante. Sono scossa dalle parole di Lucia e decido di acconsentire alla sua richiesta. Torniamo in camera dove Lucia annuncia a Carlo la mia decisione facendolo esplodere in un sorriso ricco di felicità, poi mi accarezza il viso ed esce dalla stanza.
Mi avvicino a Carlo, sfiorando le sue labbra con piccoli baci. Sento le sue mani afferrare i miei fianchi e un sospiro di piacere esce dalla mia bocca mentre delicatamente la mia mano esplora il suo petto. La sua mano segue sinuosamente gli angoli del mio corpo finendo per appoggiarsi sul mio sedere.
Con voce bassa chiede il permesso di continuare, premendo sui miei glutei. Con un leggero cenno del capo acconsento alla sua richiesta e sento una presa forte concentrata sull'ultimo baluardo della mia biancheria intima.
Abbassa velocemente la mutandina e le bacia come se fosse un tesoro appena conquistato. Annuncia tutto eccitato scattando foto con il cellulare: "Queste sono le mutandine di Sara".

Riprende con i suoi bacetti e le sue manone che continuano a giocare sulle zone erogene del mio corpo, regalandomi sensazioni contrastanti di piacere e timidezza. Tuttavia, non posso fare a meno di assecondarlo, lasciando che il desiderio prenda il sopravvento.
Sono nuda e cerco di mettere il mio amante sulla strada dell’amore, ma lui ha già le idee chiare. In un attimo mi abbraccia e mi mette in posizione supina. Mi sussurra all'orecchio che non vedeva l'ora di portarmi a letto da quando sono arrivata a casa sua, ma come se questo non fosse abbastanza esplicito, enfatizza la sua bramosia specificando "portarti a letto NUDA".
Mentre cerco di orientarmi in questo mare di perversione, Carlo ha già deciso e si infila dritto dove fosse meglio… tra le mie gambe!
In quella situazione, mi sento eccitata. Ho la mia parte intima scoperta davanti a lui e cerco di non aprire troppo le gambe. Ma il suo comportamento mi fa sentire ancora più a imbarazzo: si è impossessato nuovamente del cellulare per fotografarmi la patata, come se volesse immortalare l’esperienza. Non so dove guardare e decido di concentrarmi sul soffitto, sperando che tutto finisca presto.
Successivamente, comincia a leccarmi con foga come un animale assetato che trova finalmente dell'acqua.
Decido di darmi al piacere senza restrizioni e, dopo una breve esitazione apro le gambe. Gli dico parole di incoraggiamento per spronarlo a leccare. Ansimando mentre l'orgasmo si avvicina sempre di più. Stringo saldamente il suo corpo e afferro i suoi capelli con forza, tirandolo ancora più vicino a me. Le prime scosse del piacere iniziano ad attraversare ogni centimetro del mio corpo fino al picco di estasi che mi fa perdere completamente la razionalità: ho schiacciato la sua testa e assecondo gli spasmi… gli sono venuta in bocca!
Dopo aver raggiunto l'apice, mi abbandono sul letto stordita dall'incredibile orgasmo appena provato.

Il soffitto sembra risplendere e il mio corpo è ancora teso dal piacere. Lui è super felice e al volo riprende il cellulare per fare qualche scatto. Scherzando gli chiedo se sta fotografando la mia 'lady part' prima e dopo l'orgasmo, ma lui mi risponde con un semplice "sì". Non mi sento a mio agio con quelle foto e so già che non saranno una buona idea. A ogni modo, penso di poter convincerlo a cancellarle dopo averlo soddisfatto.
Carlo si mette sopra di me. La sua eccitazione è fuori controllo e la mia stanchezza ne sta facendo le spese. Mi avvinghia con un abbraccio, appoggiando il suo cazzo eretto e prepotente sopra il mio pube e facendomi fantasticare su quanto sarebbe stato lungo se entrasse tutto dentro. La mia mente è divisa, si trova in balia di un'incertezza indecifrabile: devo andare o non andare? Fare o non fare? Sex or no sex?

Privo di esitazione mi solleva le gambe e le appoggia sulle sue spalle. Sta cercando di penetrarmi e la mia eccitazione mi impedisce di pensare lucidamente. Senza aspettare il mio consenso, inizia a spingere, come se abbia bisogno disperato di fare sesso. Inizialmente i suoi movimenti sono scoordinati, ma con la guida ferma della sua mano la sua cappella arriva perfettamente alla mia entrata. Con un sorriso di soddisfazione, sferra un colpo deciso e mi penetra completamente, infilando ogni centimetro del suo cazzo dentro me.
Le sue spinte sono lente e profonde. Le sue mani sembrano ambire a esplorare ogni centimetro del mio corpo: dalla bocca alle spalle, dal seno all'ombelico e persino il clitoride!
Dopo aver raggiunto l'apice del piacere sono particolarmente sensibile, inoltre la perversione della situazione mi sta rendendo disinibita.
Mi abbandono totalmente al piacere. Il battito accelera sempre di più, il mio cuore e la respirazione si fanno sempre più veloci. Sono consapevole del rischio che sto correndo: tra le foto scattate e la possibilità che possa raccontare a tutti quelli del Centro come gliel’ho data e per di più senza precauzione. Nonostante tutto, decido di non pensarci, la tensione accumulata in questo periodo si è trasformata in una voglia irrefrenabile.
Sento il suo membro muoversi dentro di me mentre bisbiglia rumorosamente nel mio orecchio: "La tua vagina è così bagnata e stretta." Non riesco a smettere di guardarlo negli occhi; la sua espressione è troppo goduriosa. Poi all'improvviso mi dice qualcosa di inaspettato che mi fa eccitare ancor di più: "Ti verrò dentro". Mormorio un sì e quest'incredibile desiderio inizia ossessivamente a rimbalzarmi in testa; un brivido emozionante percorre tutta la mia schiena e dopo pochi secondi arriva un secondo orgasmo. Questa volta la sensazione è breve, ma altrettanto intensa. Mi lascio andare e la mia ragione sembra essere in cortocircuito, sento solo la sua richiesta di girarmi.

Mi metto a pecorina lui infila un dito dentro di me e dice che sono bagnata e calda. Poi decide di fare una foto in quella posizione, sono timorosa ma anche eccitata.
Con me a quattro zampe cerco di salvaguardare almeno il viso. Gli chiedo di non fotografarlo, ma lui non sembra preoccuparsene, così guardo il muro. Continua a scattare foto, prima con me a pecorina, poi con un dito dentro e perfino aprendo la mia patata. La sua voce è eccitata e fa una descrizione dettagliata: “Guardate come la figa di Sara è piccola e bagnata, nulla a che vedere con quelle dei film porno”. Questo gioco perverso continua fino a giungere al mio sedere e mi chiede se fossi vergine. Mentendo gli rispondo di sì e lui commenta: “il mio cazzo non entrerebbe senza la vasellina…”. Sto perdendo la pazienza e lo imploro di smetterla e prendermi subito.

Guidato da un'intensa voglia di piacere, lui posa il cellulare e avvolge le sue mani forti attorno ai miei fianchi. Con una determinazione selvaggia, riprende a scoparmi con energia, facendo salire la mia eccitazione a livelli impensabili. Sento che il mio corpo avverte l'urgenza di un terzo orgasmo, ma questa volta non c’è il tempo, Carlo mi fa capire con grotteschi versi che è il suo turno. Grugnisce rumorosamente, mentre sento il calore dei suoi getti arrivare. Gradualmente rallenta i movimenti senza mai uscire da dentro. Io mi accascio appoggiandomi al cuscino e lui si sdraia sopra di me, sudato e ancora incastrato a me. Sento il suo sperma che riempie completamente il mio interno. Dopo un periodo indefinito in cui riprendiamo fiato, il suo primo pensiero è rivolto al cellulare.

Mentre Carlo fa le foto alla mia figa con il suo sperma, la situazione diventa sempre più esilarante. Lui è eccitato come un ragazzino e io non resisto a seguirlo nel gioco dei commenti. Quando mi apre la figa e infila il dito medio, gli faccio notare che il suo cazzo è molto più grosso di quel ditino ed entrambi scoppiamo a ridere. Poi, quasi come un esploratore, mette un po' del suo sperma sopra il mio buco del culo, battendo ironicamente sul piacere nell’esplorazione del mio culetto.

Ma quando mi giro, mi accorgo che non sta solo scattando foto ma che sta effettivamente girando un video! Sono incredula e gli chiedo di cancellarlo. Lui smette immediatamente la registrazione e cerca in ogni modo di convincermi che i video sarebbero rimasti privati e avrebbe mostrato il materiale solo ai suoi amici più fidati. Ciononostante, ho rifiutato la sua richiesta con fermezza.

Non sapendo come agire, ho deciso di fare una mossa disperata: ho minacciato che avrei rivelato tutto a sua madre. Quello che è successo poi mi ha letteralmente sconvolta.

Carlo senza esitazione ha chiamato la madre!!!

Io sdraiata a pancia in giù con la sua sborra e chiedendo dei fazzoletti. All'improvviso, la madre di Carlo entra nella stanza e dichiara con disinvoltura che non c'è niente di male nel fare sesso. A quanto pare ha assistito alla nostra attività da dietro la porta?
Non riesco a nascondere il mio imbarazzo, la mia vagina è ancora umida del suo sperma e mi sento pervasa dal panico. Reagisco istintivamente mettendo una mano sopra e una sotto la mia patata e mi giro rapidamente in posizione seduta. Sento subito il suo sperma riempirmi il palmo della mano…
I miei occhi cadono sui fazzoletti sulla scrivania e imploro di passarmeli. Ho un bisogno disperato di pulirmi. Nel frattempo, Carlo inizia a prendermi in giro, tenendo il suo cellulare in mano e pronto a scattare "la foto definitiva".
"Basta scattare foto!" gli dico mentre lui ride. "Va bene, niente foto definitiva", risponde Carlo, "ma possiamo fare il video definitivo!". La madre ci guarda con complicità e un sorriso come se fossimo bambini che litigano per cose insensate.
La madre di lui prontamente gli dice di posare il cellulare e lui l'ascolta senza alcuna esitazione... non mi piace quella loro complicità.

Lucia mi passa un fazzoletto, esito perché vorrei che distogliesse lo sguardo, ma sorride compiaciuta.
Prendo coraggio e mi passo il fazzoletto sul clitoride, poi alzo gli occhi e madre e figlio hanno la bava alla bocca come se stessero assistendo ad uno spettacolo erotico dal vivo. Dopo quell’attimo di imbarazzo, la madre confessa che è dietro la porta, ma che avrebbe potuto sentire tutto anche dal soggiorno.
“I tuoi gemiti sono davvero potenti, chissà come farai quando hai i figli che dormono” Ridacchiando come se fosse la cosa più esilarante del mondo e poi aggiunge:
“Poi quando vieni lo capiscono anche le mattonelle” e qua Carlo ride.
“I tuoi compagni sono fortunati, ci metti poco a venire” prosegue.
Nel frattempo tolgo la mano che era sotto alla figa per mettere il fazzoletto e sia per farmi passare un fazzoletto, ma anche per provare a ricambiare il disagio che mi sta facendo provare e mostro la mano completamente sporca di sborra. Ma lei non sembra affatto a disagio e commenta:
“Speriamo che la pillola anticoncezionale faccia bene il suo lavoro!”
Fingendomi sicura e disinibita, ridacchio forzatamente pensando che tutto dipenderà da lei. Chiedo di cancellare le foto e i video, ma il ragazzo sembra offeso dalle mie richieste. La madre mi assicura che parlerà con lui e mi invita ad andarmi a lavare.

Frettolosamente, scivolo al bagno tenendo saldamente i vestiti sotto il braccio per evitare che cadano. Con l'altra mano, stringo la mia zona intima con i fazzoletti sporchi per non macchiare il pavimento. Appena entro nel bagno, giro la chiave e velocemente getto via i fazzoletti nel water cercando di eliminare ogni traccia dell'accaduto. Successivamente, posiziono i miei vestiti sopra all’asse del water.
Guardandomi allo specchio, mi rendo conto che le prove del mio recente sesso sono evidenti: capelli disordinati, guance arrossate e soprattutto una vagina gonfia e dilatata! Tutti questi segni mi confermano che non è stato solo un sogno ma la realtà.
Dopo aver respirato profondamente, vado sopra il bidet per lavarmi ed è in quel momento che noto di avere dello sperma di Carlo dentro.
Mi metto a pensare che se ha goduto così tanto, allora deve essere cotto di me e potrei convincerlo.
Dopo essermi asciugata accuratamente con un asciugamano pulito, sono carica di coraggio. Mi rivesto con un sorriso sulle labbra e decido di non far emergere pensieri negativi. Sono pronta ad eliminare le prove digitali della notte passata.

Alla mia entrata in camera, trovo Carlo sdraiato con il viso rivolto al muro. Sua madre Lucia mi consegna il cellulare di Carlo, dicendomi di cancellare tutti i video e le foto compromettenti.
Lucia: "Se vuoi tranquillizzare Carlo per il futuro, potrebbe essere necessario offrirgli qualcosa in cambio."
Io: "Non capisco, cosa intendi?"
Lucia: "Vuole che gli regali le mutandine che stai indossando ora."
Subito mi tolgo le mutandine sotto la gonna. Lui le afferra e poi si avvicina a me per chiedermi scusa. Poi aggiunge di voler vedere ancora la mia figa un'altra volta.
Lucia sorride compiaciuta così gli rispondo: "Va bene, ma dammi il codice prima".
Carlo mi dà prontamente il codice dopo di cui mi alza la gonna.
Mentre cancello le foto, lui suggerisce come mettere le gambe e così faccio finché non finisco.
Poi chiudo rapidamente le gambe, faccio un passo indietro e restituisco il cellulare.
Carlo mi saluta a quel punto, sua madre mi accompagna verso l'uscita con il borsello in mano.

Lucia: "Oh, 50 euro per la serata e 20 euro per lo strip-tease, che affare! Che bella scelta fai nel mostrare solo le tettine, sei davvero una professionista di alto livello, eh!"
Io: "Ma c'è dell'altro, non ho fatto solo quello!"
Lucia: "Ma certo, cara mia, so benissimo cosa ti pago per fare. Che piacevole sorpresa che sei stata!"
Io (ironica): "Grazie, sono emozionata!"
Lucia: "Ahahahah! Davvero, che spirito! Piaciuta l'esperienza? Era impossibile non sentirvi..."
Io (sorridendo): "Eh sì, ci siamo divertiti... che esperienza!"
Lucia: "Ma che brava che sei! Ti pago 200 euro, solo perché ti sei comportata come una fidanzatina innamorata e hai permesso a mio figlio di venirti dentro"
Io: "Grazie! Non pensavo molto in quel momento..."
Lucia: "Ahahah... da dietro la porta ho sentito una cosa, ma non credo possa essere vero… con un sedere come il tuo, non ci credo che nessuno non ha mai…"
Io (fingendo di non capire): "Cosa vuoi dire? Temo di non aver capito bene…"
Lucia: "Oh dai che hai capito… nel tuo didietro…"
Io (ridendo): "No, no, una signorina non farebbe mai una cosa del genere… forse!"
Lucia (agitando i soldi): "Ehi carina ti sto per dare 300 euro per tutto, ma devi togliermi la curiosità! Hai o non hai mai... provato sesso anale?"
Io (abbassando lo sguardo): "Eeeeeh… cioè… sì, ma non farmi altre domande!"
Lucia (ridendo): "Ahahah, lo sapevo! Tanto angelica e poi non ti tiri mai indietro! Buona notte dolcezza."
Io (sorriso forzato): "Grazie, buona notte anche a te, Lucia!"
Fine... prima parte.

Pls, commentate! :LOL:
 
M

martina94pagano

Guest
C'è abbondanza di Sare ultimamente :ROFLMAO:
Bel racconto, forse un pelo troppo "mascolino" in certi punti, ma bello! Eccitante e scritto anceh bene
 

AmanteMI

"Level 5"
Élite Fase 1
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Posizione
Milano
Ciao sono Sara e questo è il mio ultimo anno al liceo. Sono di costituzione slanciata con i capelli corti e un portamento orgoglioso che mette in risalto il mio sinuoso fondoschiena. La scuola mi ha assegnato un tirocinio: stage in un Centro-Famiglia per adulti con difficoltà varie, finalizzato alle attività ricreative e alla socializzazione.
In questo contesto ho incontrato Carlo, un ragazzo piacevole e divertente di ventinove anni con una dolcezza disarmante, che mi adora e fa tutto ciò che gli chiedo.
Un giorno incontro la madre di Carlo, Lucia; mi accoglie calorosamente tra le sue braccia.
Finito lo stage scambiamo i numeri telefonici con Lucia e mi invita a fare colazione insieme. Affascinata da lei accetto immediatamente. Chiacchieriamo e lei spiega la sua intenzione: invitarmi al compleanno di Carlo e pagarmi per uno spogliarello privato. All’inizio titubante e alla fine accetto.

Questa sera sono emozionata per la festa, ho scelto un outfit particolare. Indosso un corpetto satinato, viola e nero, decorato con pizzo e paillettes che brillano sotto le luci della festa. Il mio perizoma è micro e maculato di un intenso rosso. Mi sento sicura e sensuale, pronta a godermi la serata.
Sono accolta calorosamente da Lucia si complimenta per il mio look, poi chiama Carlo che arriva correndo. Andiamo nella sala dove Lucia ci fa scatti fotografici insieme, lui ogni tanto scherza e mi alza la gonna, il tutto condito con drink e musica lenta.
Quando è ora della torta, Carlo spegne le candeline ed esprime il desiderio di andare nella stanza da letto. Lei ridacchiando accetta e mi spiega che lui è a conoscenza del mio spogliarello ed è impaziente.

Giungiamo alla camera da letto: Carlo già sotto le coperte, i suoi vestiti gettati su una sedia. Inizio a ballare e spogliarmi al ritmo della musica mentre tutti sembrano divertirsi in quella situazione vibrante e grottesca.
Arrivo al reggiseno cercando conferma da Lucia che mi intima di continuare, quindi lo tolgo. Mi sento vulnerabile come se non stessi facendo nulla del genere prima, lei sembra capire e mi chiede di andare a parlare privatamente.
Mi confessa che Carlo ha rapporti sessuali con prostitute, sempre protetto con il goldone, ma nessuna donna ha mai fatto l'amore con lui carnalmente… e sapendo che lui è innamorato di me e che io prendo la pillola quella sarebbe la sua primissima volta con un sentimento importante. Sono scossa dalle parole di Lucia e decido di acconsentire alla sua richiesta. Torniamo in camera dove Lucia annuncia a Carlo la mia decisione facendolo esplodere in un sorriso ricco di felicità, poi mi accarezza il viso ed esce dalla stanza.
Mi avvicino a Carlo, sfiorando le sue labbra con piccoli baci. Sento le sue mani afferrare i miei fianchi e un sospiro di piacere esce dalla mia bocca mentre delicatamente la mia mano esplora il suo petto. La sua mano segue sinuosamente gli angoli del mio corpo finendo per appoggiarsi sul mio sedere.
Con voce bassa chiede il permesso di continuare, premendo sui miei glutei. Con un leggero cenno del capo acconsento alla sua richiesta e sento una presa forte concentrata sull'ultimo baluardo della mia biancheria intima.
Abbassa velocemente la mutandina e le bacia come se fosse un tesoro appena conquistato. Annuncia tutto eccitato scattando foto con il cellulare: "Queste sono le mutandine di Sara".

Riprende con i suoi bacetti e le sue manone che continuano a giocare sulle zone erogene del mio corpo, regalandomi sensazioni contrastanti di piacere e timidezza. Tuttavia, non posso fare a meno di assecondarlo, lasciando che il desiderio prenda il sopravvento.
Sono nuda e cerco di mettere il mio amante sulla strada dell’amore, ma lui ha già le idee chiare. In un attimo mi abbraccia e mi mette in posizione supina. Mi sussurra all'orecchio che non vedeva l'ora di portarmi a letto da quando sono arrivata a casa sua, ma come se questo non fosse abbastanza esplicito, enfatizza la sua bramosia specificando "portarti a letto NUDA".
Mentre cerco di orientarmi in questo mare di perversione, Carlo ha già deciso e si infila dritto dove fosse meglio… tra le mie gambe!
In quella situazione, mi sento eccitata. Ho la mia parte intima scoperta davanti a lui e cerco di non aprire troppo le gambe. Ma il suo comportamento mi fa sentire ancora più a imbarazzo: si è impossessato nuovamente del cellulare per fotografarmi la patata, come se volesse immortalare l’esperienza. Non so dove guardare e decido di concentrarmi sul soffitto, sperando che tutto finisca presto.
Successivamente, comincia a leccarmi con foga come un animale assetato che trova finalmente dell'acqua.
Decido di darmi al piacere senza restrizioni e, dopo una breve esitazione apro le gambe. Gli dico parole di incoraggiamento per spronarlo a leccare. Ansimando mentre l'orgasmo si avvicina sempre di più. Stringo saldamente il suo corpo e afferro i suoi capelli con forza, tirandolo ancora più vicino a me. Le prime scosse del piacere iniziano ad attraversare ogni centimetro del mio corpo fino al picco di estasi che mi fa perdere completamente la razionalità: ho schiacciato la sua testa e assecondo gli spasmi… gli sono venuta in bocca!
Dopo aver raggiunto l'apice, mi abbandono sul letto stordita dall'incredibile orgasmo appena provato.

Il soffitto sembra risplendere e il mio corpo è ancora teso dal piacere. Lui è super felice e al volo riprende il cellulare per fare qualche scatto. Scherzando gli chiedo se sta fotografando la mia 'lady part' prima e dopo l'orgasmo, ma lui mi risponde con un semplice "sì". Non mi sento a mio agio con quelle foto e so già che non saranno una buona idea. A ogni modo, penso di poter convincerlo a cancellarle dopo averlo soddisfatto.
Carlo si mette sopra di me. La sua eccitazione è fuori controllo e la mia stanchezza ne sta facendo le spese. Mi avvinghia con un abbraccio, appoggiando il suo cazzo eretto e prepotente sopra il mio pube e facendomi fantasticare su quanto sarebbe stato lungo se entrasse tutto dentro. La mia mente è divisa, si trova in balia di un'incertezza indecifrabile: devo andare o non andare? Fare o non fare? Sex or no sex?

Privo di esitazione mi solleva le gambe e le appoggia sulle sue spalle. Sta cercando di penetrarmi e la mia eccitazione mi impedisce di pensare lucidamente. Senza aspettare il mio consenso, inizia a spingere, come se abbia bisogno disperato di fare sesso. Inizialmente i suoi movimenti sono scoordinati, ma con la guida ferma della sua mano la sua cappella arriva perfettamente alla mia entrata. Con un sorriso di soddisfazione, sferra un colpo deciso e mi penetra completamente, infilando ogni centimetro del suo cazzo dentro me.
Le sue spinte sono lente e profonde. Le sue mani sembrano ambire a esplorare ogni centimetro del mio corpo: dalla bocca alle spalle, dal seno all'ombelico e persino il clitoride!
Dopo aver raggiunto l'apice del piacere sono particolarmente sensibile, inoltre la perversione della situazione mi sta rendendo disinibita.
Mi abbandono totalmente al piacere. Il battito accelera sempre di più, il mio cuore e la respirazione si fanno sempre più veloci. Sono consapevole del rischio che sto correndo: tra le foto scattate e la possibilità che possa raccontare a tutti quelli del Centro come gliel’ho data e per di più senza precauzione. Nonostante tutto, decido di non pensarci, la tensione accumulata in questo periodo si è trasformata in una voglia irrefrenabile.
Sento il suo membro muoversi dentro di me mentre bisbiglia rumorosamente nel mio orecchio: "La tua vagina è così bagnata e stretta." Non riesco a smettere di guardarlo negli occhi; la sua espressione è troppo goduriosa. Poi all'improvviso mi dice qualcosa di inaspettato che mi fa eccitare ancor di più: "Ti verrò dentro". Mormorio un sì e quest'incredibile desiderio inizia ossessivamente a rimbalzarmi in testa; un brivido emozionante percorre tutta la mia schiena e dopo pochi secondi arriva un secondo orgasmo. Questa volta la sensazione è breve, ma altrettanto intensa. Mi lascio andare e la mia ragione sembra essere in cortocircuito, sento solo la sua richiesta di girarmi.

Mi metto a pecorina lui infila un dito dentro di me e dice che sono bagnata e calda. Poi decide di fare una foto in quella posizione, sono timorosa ma anche eccitata.
Con me a quattro zampe cerco di salvaguardare almeno il viso. Gli chiedo di non fotografarlo, ma lui non sembra preoccuparsene, così guardo il muro. Continua a scattare foto, prima con me a pecorina, poi con un dito dentro e perfino aprendo la mia patata. La sua voce è eccitata e fa una descrizione dettagliata: “Guardate come la figa di Sara è piccola e bagnata, nulla a che vedere con quelle dei film porno”. Questo gioco perverso continua fino a giungere al mio sedere e mi chiede se fossi vergine. Mentendo gli rispondo di sì e lui commenta: “il mio cazzo non entrerebbe senza la vasellina…”. Sto perdendo la pazienza e lo imploro di smetterla e prendermi subito.

Guidato da un'intensa voglia di piacere, lui posa il cellulare e avvolge le sue mani forti attorno ai miei fianchi. Con una determinazione selvaggia, riprende a scoparmi con energia, facendo salire la mia eccitazione a livelli impensabili. Sento che il mio corpo avverte l'urgenza di un terzo orgasmo, ma questa volta non c’è il tempo, Carlo mi fa capire con grotteschi versi che è il suo turno. Grugnisce rumorosamente, mentre sento il calore dei suoi getti arrivare. Gradualmente rallenta i movimenti senza mai uscire da dentro. Io mi accascio appoggiandomi al cuscino e lui si sdraia sopra di me, sudato e ancora incastrato a me. Sento il suo sperma che riempie completamente il mio interno. Dopo un periodo indefinito in cui riprendiamo fiato, il suo primo pensiero è rivolto al cellulare.

Mentre Carlo fa le foto alla mia figa con il suo sperma, la situazione diventa sempre più esilarante. Lui è eccitato come un ragazzino e io non resisto a seguirlo nel gioco dei commenti. Quando mi apre la figa e infila il dito medio, gli faccio notare che il suo cazzo è molto più grosso di quel ditino ed entrambi scoppiamo a ridere. Poi, quasi come un esploratore, mette un po' del suo sperma sopra il mio buco del culo, battendo ironicamente sul piacere nell’esplorazione del mio culetto.

Ma quando mi giro, mi accorgo che non sta solo scattando foto ma che sta effettivamente girando un video! Sono incredula e gli chiedo di cancellarlo. Lui smette immediatamente la registrazione e cerca in ogni modo di convincermi che i video sarebbero rimasti privati e avrebbe mostrato il materiale solo ai suoi amici più fidati. Ciononostante, ho rifiutato la sua richiesta con fermezza.

Non sapendo come agire, ho deciso di fare una mossa disperata: ho minacciato che avrei rivelato tutto a sua madre. Quello che è successo poi mi ha letteralmente sconvolta.

Carlo senza esitazione ha chiamato la madre!!!

Io sdraiata a pancia in giù con la sua sborra e chiedendo dei fazzoletti. All'improvviso, la madre di Carlo entra nella stanza e dichiara con disinvoltura che non c'è niente di male nel fare sesso. A quanto pare ha assistito alla nostra attività da dietro la porta?
Non riesco a nascondere il mio imbarazzo, la mia vagina è ancora umida del suo sperma e mi sento pervasa dal panico. Reagisco istintivamente mettendo una mano sopra e una sotto la mia patata e mi giro rapidamente in posizione seduta. Sento subito il suo sperma riempirmi il palmo della mano…
I miei occhi cadono sui fazzoletti sulla scrivania e imploro di passarmeli. Ho un bisogno disperato di pulirmi. Nel frattempo, Carlo inizia a prendermi in giro, tenendo il suo cellulare in mano e pronto a scattare "la foto definitiva".
"Basta scattare foto!" gli dico mentre lui ride. "Va bene, niente foto definitiva", risponde Carlo, "ma possiamo fare il video definitivo!". La madre ci guarda con complicità e un sorriso come se fossimo bambini che litigano per cose insensate.
La madre di lui prontamente gli dice di posare il cellulare e lui l'ascolta senza alcuna esitazione... non mi piace quella loro complicità.

Lucia mi passa un fazzoletto, esito perché vorrei che distogliesse lo sguardo, ma sorride compiaciuta.
Prendo coraggio e mi passo il fazzoletto sul clitoride, poi alzo gli occhi e madre e figlio hanno la bava alla bocca come se stessero assistendo ad uno spettacolo erotico dal vivo. Dopo quell’attimo di imbarazzo, la madre confessa che è dietro la porta, ma che avrebbe potuto sentire tutto anche dal soggiorno.
“I tuoi gemiti sono davvero potenti, chissà come farai quando hai i figli che dormono” Ridacchiando come se fosse la cosa più esilarante del mondo e poi aggiunge:
“Poi quando vieni lo capiscono anche le mattonelle” e qua Carlo ride.
“I tuoi compagni sono fortunati, ci metti poco a venire” prosegue.
Nel frattempo tolgo la mano che era sotto alla figa per mettere il fazzoletto e sia per farmi passare un fazzoletto, ma anche per provare a ricambiare il disagio che mi sta facendo provare e mostro la mano completamente sporca di sborra. Ma lei non sembra affatto a disagio e commenta:
“Speriamo che la pillola anticoncezionale faccia bene il suo lavoro!”
Fingendomi sicura e disinibita, ridacchio forzatamente pensando che tutto dipenderà da lei. Chiedo di cancellare le foto e i video, ma il ragazzo sembra offeso dalle mie richieste. La madre mi assicura che parlerà con lui e mi invita ad andarmi a lavare.

Frettolosamente, scivolo al bagno tenendo saldamente i vestiti sotto il braccio per evitare che cadano. Con l'altra mano, stringo la mia zona intima con i fazzoletti sporchi per non macchiare il pavimento. Appena entro nel bagno, giro la chiave e velocemente getto via i fazzoletti nel water cercando di eliminare ogni traccia dell'accaduto. Successivamente, posiziono i miei vestiti sopra all’asse del water.
Guardandomi allo specchio, mi rendo conto che le prove del mio recente sesso sono evidenti: capelli disordinati, guance arrossate e soprattutto una vagina gonfia e dilatata! Tutti questi segni mi confermano che non è stato solo un sogno ma la realtà.
Dopo aver respirato profondamente, vado sopra il bidet per lavarmi ed è in quel momento che noto di avere dello sperma di Carlo dentro.
Mi metto a pensare che se ha goduto così tanto, allora deve essere cotto di me e potrei convincerlo.
Dopo essermi asciugata accuratamente con un asciugamano pulito, sono carica di coraggio. Mi rivesto con un sorriso sulle labbra e decido di non far emergere pensieri negativi. Sono pronta ad eliminare le prove digitali della notte passata.

Alla mia entrata in camera, trovo Carlo sdraiato con il viso rivolto al muro. Sua madre Lucia mi consegna il cellulare di Carlo, dicendomi di cancellare tutti i video e le foto compromettenti.
Lucia: "Se vuoi tranquillizzare Carlo per il futuro, potrebbe essere necessario offrirgli qualcosa in cambio."
Io: "Non capisco, cosa intendi?"
Lucia: "Vuole che gli regali le mutandine che stai indossando ora."
Subito mi tolgo le mutandine sotto la gonna. Lui le afferra e poi si avvicina a me per chiedermi scusa. Poi aggiunge di voler vedere ancora la mia figa un'altra volta.
Lucia sorride compiaciuta così gli rispondo: "Va bene, ma dammi il codice prima".
Carlo mi dà prontamente il codice dopo di cui mi alza la gonna.
Mentre cancello le foto, lui suggerisce come mettere le gambe e così faccio finché non finisco.
Poi chiudo rapidamente le gambe, faccio un passo indietro e restituisco il cellulare.
Carlo mi saluta a quel punto, sua madre mi accompagna verso l'uscita con il borsello in mano.

Lucia: "Oh, 50 euro per la serata e 20 euro per lo strip-tease, che affare! Che bella scelta fai nel mostrare solo le tettine, sei davvero una professionista di alto livello, eh!"
Io: "Ma c'è dell'altro, non ho fatto solo quello!"
Lucia: "Ma certo, cara mia, so benissimo cosa ti pago per fare. Che piacevole sorpresa che sei stata!"
Io (ironica): "Grazie, sono emozionata!"
Lucia: "Ahahahah! Davvero, che spirito! Piaciuta l'esperienza? Era impossibile non sentirvi..."
Io (sorridendo): "Eh sì, ci siamo divertiti... che esperienza!"
Lucia: "Ma che brava che sei! Ti pago 200 euro, solo perché ti sei comportata come una fidanzatina innamorata e hai permesso a mio figlio di venirti dentro"
Io: "Grazie! Non pensavo molto in quel momento..."
Lucia: "Ahahah... da dietro la porta ho sentito una cosa, ma non credo possa essere vero… con un sedere come il tuo, non ci credo che nessuno non ha mai…"
Io (fingendo di non capire): "Cosa vuoi dire? Temo di non aver capito bene…"
Lucia: "Oh dai che hai capito… nel tuo didietro…"
Io (ridendo): "No, no, una signorina non farebbe mai una cosa del genere… forse!"
Lucia (agitando i soldi): "Ehi carina ti sto per dare 300 euro per tutto, ma devi togliermi la curiosità! Hai o non hai mai... provato sesso anale?"
Io (abbassando lo sguardo): "Eeeeeh… cioè… sì, ma non farmi altre domande!"
Lucia (ridendo): "Ahahah, lo sapevo! Tanto angelica e poi non ti tiri mai indietro! Buona notte dolcezza."
Io (sorriso forzato): "Grazie, buona notte anche a te, Lucia!"
Fine... prima parte.

Pls, commentate! :LOL:

una storia molto strana, lo ammetto..

e soprattutto mi sfugge il passaggio dal supportar famiglie difficili a farli lo strip per il compleanno... mi confonde un po'


ma soprattutto grazie per lo share !
 

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