Esperienza reale Un bel ricordo

Blackfinder

"Level 0"
Messaggi
5
Punteggio reazione
6
Punti
9
Age
77
Premetto che da quando per mia scelta ho voluto provare cosa vuol dire trovarsi a letto con un africano sono diventato nerodipendente, me li sogno di notte, il solo vederli per strada mi vengono in mente le più sordide fantasie, se ne ho la possibilità cerco sempre di "rimorchiarlo".
Tempo fa mi si è presentata un'occasione e, cogliendo al volo una scusa, sono riuscito a "rimorchiare" un bell'esemplare di africano: età presumibilmente attorno ai 30 anni, nero come l'ebano, capelli con una specie di piccole treccine lunghe 10/15 cm da formargli quasi una criniera, fisico alto, muscoloso ed asciutto al punto giusto. Eravamo in piena estate, lui in camicia bianca, bermuda color giallo vivace e infradito un contrasto stupendo con la pelle nerissima, con riflessi quasi blu, caratteristica della pelle nera abbronzata. Mi ha molto colpito il caratteristico contrasto di colore dei piedi, non certo piccoli, sopra neri e sotto bianchi, cosa che li rende particolarmente attraenti.
Ci accomodiamo nel salotto di casa mia ed incominciamo a chiacchierare del più e del meno, ma era chiaro a tutti e due che quello non era di certo il fine di quell'incontro occasionale. Pur dimostrando molta gentilezza era piuttosto taciturno e riservato, la classica persona di poche parole che non ama le lunghe conversazioni. Ne ho approfittato per portare il discorso al dunque; ho incominciato a lodare la sua razza che considero superiore fisicamente per poi arrivare ad esporgli le mie aspettative e le mie fantasie. Quando gli ho spiegato che, sentendomi sessualmente inferiore a lui lo avrei soddisfatto incondizionatamente a qualsivoglia suo appetito e desiderio, il suo viso si è improvvisamente illuminato, aveva d'un tratto perso quell'espressione scazzata di prima, i suoi occhi si erano illuminati.
Devo ammettere che, conoscendo le esigenze sessuali degli africani, quell'improvviso cambiamento mi ha turbato non poco, in quanto, se in condizioni normali, dopo che sei stato a letto con uno di loro, ti senti come se ti fosse passato sopra un rullo compressore, lasciargli carta bianca sarebbe stato rischioso, ma ormai avevo fatto la mia mossa, seppur azzardata, ma non mi sarei tirato indietro. E così è stato.
Si è alzato in piedi, si è tolto di dosso quei pochissimi abiti che aveva e mi ha intimato: "spogliati!". Il suo fisico, se vestito appariva già bello, da nudo dimostrava tutta la sua mascolinità statuaria. Non appena ho finito di spogliarmi, senza aprire bocca mi mostra il suo indice rivolto verso il basso, ero frastornato dall'improvvisa evoluzione degli eventi, non avevo capito al volo cosa voleva, sicuramente avrò avuto un'espressione interlocutoria, la sua reazione non si è fatta attendere, mi ha messo le sue mani sulle spalle spingendomi verso il basso.
Mi ha fatto mettere disteso a terra supino e subito mi son trovato il suo bellissimo piede nero e bianco in faccia strofinandolo sulla mia bocca fino a quando non ho tirato fuori la lingua e poi con l'alluce che cercava di farsi strada all'interno per poi infilarci praticamente tutti i diti. Quando ha ritenuto soddisfacente il mio lavoro di lingua, si è posizionato con i suoi pedi in fianco della mia testa, si è inginocchiato appoggiando le sue ginocchia fra le mie braccia ed il torace, e un culo con due chiappe belle sode si è letteralmente seduto sulla mia faccia. Con le mani ha aiutato a divaricare le natiche affinché la mia bocca si trovasse esattamente contro il suo buco. Era un culo peloso con i peli caratteristici dei neri: folti e ricci. Il suo messaggio era chiaro: dovevo tirarglielo a lucido. A volte premeva forte contro la mia bocca affinché entrassi bene con la lingua ed a volte lo faceva scorrere longitudinalmente affinché sempre con la lingua passassi su tutta l'area.
Non avevo bene chiara la cognizione del tempo, probabilmente gli avrò lucidato il culo forse per mezz'ora, i muscoli della lingua incominciavano a dolermi, improvvisamente si è un poco sollevato, ha spostato le gambe oltre la mia testa e mi sono trovato un uccello non moscio, ma nemmeno ancora duro contro la mia bocca. Ovviamente l'ho aperta ed ho lasciato entrare il glande, ma lui lo ha fatto entrare tutto e non è che l'avesse piccolo, ma lo ha fatto entrare di peso, avevo le sue palle contro il naso ed il suo pube contro il mento, l'uccello mezzo moscio aveva occupato tutti gli spazi disponibili, faringe compresa e si stava gonfiando inesorabilmente, impossibile respirare. Appena ho dato i primi segni di sofferenza per mancanza d'aria si è leggermente sollevato, ha aspettato che facessi un paio di bei respiri e giù di nuovo, ma ogni volta era un poco più duro di prima e si faceva largo nella profondità della mia gola con maggiore prepotenza. Per quanto cercassi di rilassare la zona, ricevere tutta quell'abbondanza di carne nera non è risultato per nulla facile visto che lui si ostinava a volercelo far stare tutto.
Una volta che a suo avviso era diventato sufficientemente duro mi ha fatto mettere bocconi e senza farmi divaricare le gambe e senza il minimo lubrificante se non quello della mia saliva che ricopriva abbondantemente il suo uccello, mi è venuto sopra e me lo ha infilato fra le chiappe. La mira non è stata delle migliori, ma la spinta era notevole e ad ogni tentativo sembrava sempre più risoluto di aprirsi un varco fino a quando ci è andato vicino e, grazie alla notevole forza con cui spingeva il bersaglio si è letteralmente spostato per lasciarlo entrare. I miei due sfinteri consecutivi sono stati aperti a viva forza in una frazione di secondo. Ha incominciato a scoparmi con determinazione, ma non era soddisfatto, mi ha fatto divaricare le gambe e poi è passato all'azione, i primi colpi erano tranquilli e mugolavo dal piacere, poi ha cambiato ritmo ed ha incominciato ad andare pesante, stava usando tutti i suoi 24cm, anzi, ne usava 25 visto che ad ogni colpo prima lo affondava tutto praticamente fino alle palle per poi uscire completamente per poi affondarlo di colpo tutto di nuovo, ho incominciato a provare dolore ed ho emesso qualche gemito. Non l'avessi mai fatto, lo ha eccitato oltremodo ed ha incominciato ad andare giù sempre più pesante, sbattendo violentemente il suo bacino contro le mie natiche, ad ogni gemito intensificava velocità e forza, per mia fortuna quel ritmo lo ha sopraffatto, mi ha schiacciato con tutto il suo peso, mi ha praticamente immobilizzato avvinghiandosi a me e coprendomi completamente con il suo metro e 90 ed ha continuato così per un tempo che per me è sembrato un'eternità, comunque non certo breve, fino a quando non ha goduto. Ho sentito il suo uccello gonfiarsi notevolmente ritmicamente, ho sentito perfettamente il suo sperma che attraversava a fiotti la sua uretra. È rimasto in quella posizione fino a quando afflosciandosi non è uscito spontaneamente. Di certo fino ad ora ne ho incontrato di resistenti, ma lui è stato esageratamente resistente, una cosa oltretutto devastante viste le dimensioni del suo uccello
I giorni seguenti avevo un tremendo mal di gola per non parlare poi della zona fra i glutei.
Se pensate che questo abbia provocato la fine della mia nerodipendenza vi sbagliate di grosso, ci siamo frequentati per quasi 3 anni, certo, gli incontri non erano per fortuna tanto frequenti perché nell'intervallo fra una visita e l'altra avevo bisogno di guarire dai "danni" che mi provocava ogni volta. Purtroppo ha cambiato città ed ho perso i contatti con lui.
 

Top Bottom