Esperienza reale La mia esperienza con una coppia cuckold

sormarco

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taranto
iscriversi ad un corso ad agosto, beh i momenti di follia li abbiamo tutti prima o poi, l'importante e che non ti svogli a raccontarci tutto di S .
mi raccomando non fare lo s.... senza offesa naturalmente, anzi scusa la confidenza che mi sono preso.
vado a leggere l'ultimo capitolo per oggi.
dirai prima rispondi e po vai a leggere SI! perchè ogni capitolo è una garanzia.
buon tutto e in bocca al lupo per il corso.
 

sormarco

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taranto
finito di leggere, svegliarsi con una donna che ti fa un pompino e un sogno ricorrente a me è successo solo una volta, è stato bello ma non come lo sarà stato per te perchè S è di più.
fare sesso tornati dal jogging senza fare la doccia, beh non ha prezzo sentire l'odore animale del patner, infatti l'hai detto che non sentivi particolari cattivi odori, o odori particolari adesso non ricordo bene, era infatti l'odore naturale del sesso.
non vedo perchè poi non avreste dovuto dichiarare l'innamoramento l'uno per l'altro, tanto il marito era solo un appendice che pendeva dalle vostre labbra avrebbe solo scopato ogni tanto S.
forse l'unico problema era la posizione di P che avrebbe dovuto fare i conti con i propri committenti sul lavoro, giusto quello era l'handicap.
 
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jojojos

jojojos

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Grazie ragazzi, finché ci sarà gente come voi a cui piace il racconto continuerò molto volentieri a raccontarvi la nostra storia.
Il corso purtroppo non l'ho prenotato io ma il mio capo, mannaggia a lui.
Il problema di non rivelare i nostri sentimenti era dovuto alle premesse del nostro rapporto, inoltre S. era abituata ad un tenore di vita che io non avrei mai potuto garantirle, ma non voglio anticipare troppo i motivi per i quali non si poteva arrivare ad organizzare una vera e propria vita di coppia, anche perché sono stati alla base della nostra separazione.
Buon weekend a tutti voi.
 

dd81

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Grazie ragazzi, finché ci sarà gente come voi a cui piace il racconto continuerò molto volentieri a raccontarvi la nostra storia.
Il corso purtroppo non l'ho prenotato io ma il mio capo, mannaggia a lui.
Il problema di non rivelare i nostri sentimenti era dovuto alle premesse del nostro rapporto, inoltre S. era abituata ad un tenore di vita che io non avrei mai potuto garantirle, ma non voglio anticipare troppo i motivi per i quali non si poteva arrivare ad organizzare una vera e propria vita di coppia, anche perché sono stati alla base della nostra separazione.
Buon weekend a tutti voi.
Credo di immaginare cosa sia successo... alla fine siete tornati coi piedi per terra in poche parole...
 
P

peppegiuit

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jo ogni volta è un'eccitazione fortissima leggere il tuo racconto,certamente le performance di S hanno un'incidenza notevole,ma sono le tue parole a fare la differenza!:ave::bho::sega::eek:k!::madsaw::ass:
 
OP
jojojos

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:asd:
jo ogni volta è un'eccitazione fortissima leggere il tuo racconto,certamente le performance di S hanno un'incidenza notevole,ma sono le tue parole a fare la differenza!:ave::bho::sega::eek:k!::madsaw::ass:

Grazie mille amico, però scommetto che se ti trovassi a scegliere tra leggere un mio racconto e scoparti una figa come S. non avresti nessun dubbio... :asd::asd:

Grazie anche per il karma!!!
 
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sormarco

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taranto
:asd:

Grazie mille amico, però scommetto che se ti trovassi a scegliere tra leggere un mio racconto e scoparti una figa come S. non avresti nessun dubbio... :asd::asd:

Grazie anche per il karma!!!

non ci credo neanche se lo vedo 🤭
speriamo finisca presto il corso, poi un po di relax al mare o in montagna, dove più ti piace e quando sei bello relaxato giù a scrivere di S (come sorca anzi strasorca)
 
R

rep_arti

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Ho appena letto l'ultima parte, veramente fantastica!!! Complimenti per come scrivi, e tanta invidia per la gran figa che ti sei scopato!!
 
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jojojos

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Grazie ragazzi, sono al mare per qualche giorno, appena rientrato riprenderò a scrivere, buon ferragosto a tutte/i!!!
 
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jojojos

jojojos

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Dopo la pausa di ferragosto ecco la nuova parte, spero piaccia anche questo capitolo e come al solito buona lettura.

-Quindicesima parte-


Restammo nel letto a chiacchierare dopo esserci lavati, entrambi nudi e soddisfatti, bussarono, era P., S. andò ad aprirgli restando dietro alla porta per non farsi vedere da occhi indiscreti, si baciarono a lungo, lui la stringeva forte e le palpava le chiappe, lei appoggiò una mano sul suo cazzo e poi gli disse:
- “Ti sento in forma” - lui sorrise e rispose:
- “Ho voglia di te S..” - lei si girò verso di me e mi disse:
- “Ti dispiace se mi scopo mio marito?”;
- “Ci mancherebbe, datemi il tempo di vestirmi e tolgo il disturbo” - S. mi guardò molto eccitata e replicò:
- “Puoi restare, tanto andiamo in bagno, ci mettiamo due minuti…” - lo prese per mano lasciando ola porta aperta, restai ad ascoltare incuriosito, si sentirono pochi rumori, poco dopo sentii P. che gridava:
- ““Oh siiiiiiiiii vengo!!!” - era durata davvero poco, tornò S. per prima, si avvicinò e mentre si rivestiva disse:
- “Hai visto, è durato poco, mi sono fatta venire dentro anche da lui, te lo avevo detto che P. è sterile?”;
- “No, non lo sapevo, mi dispiace, ma volete figli?”;
- “Lui si, a me non interessa per il momento, poi bisognerebbe che qualcuno mi presti il suo seme per averne uno, tu saresti disposto?”;
- “Stai scherzando?”;
- “No, non sto scherzando, prima o poi vorrei averlo un figlio, almeno credo, andare alla banca del seme non mi piacerebbe, vorrei conoscerlo il padre biologico di mio figlio, tu per esempio saresti perfetto, mi piacerebbe che fossi te a mettermi incinta, allora che ne dici? La mia è solo una domanda teorica, come ti ho detto non è un progetto a breve scadenza.”;
- “Domanda difficile la tua, se un giorno volessi un figlio lo farei con mia moglie, pensare di donare il mio seme è una cosa che non ho mai pensato di fare, in linea di massima direi di no.”;
- “Io invece se un giorno volessi un figlio mi farebbe piacere che fossi tu ad ingravidarmi, torneremo sul discorso, tu intanto pensaci bene…”.
Il discorso finì li, restai sconcertato dal fatto, alcuni miei amici avevano fatto donazioni di sperma per guadagnare due soldi extra, però la cosa non mi aveva mai convinto, pensare di ingravidarla senza che lei fosse stata mia lo vedevo troppo strano, non credo proprio che avrei mai potuto farlo.
Tornò poco dopo P. dal bagno dopo essersi fatto la doccia:
- “Ciao G., scusa se non ti ho salutato prima…”;
- “Figurati, nessun problema.”;
- “Ho saputo che vi siete divertiti parecchio, grazie per averle fatto compagnia, andiamo a cena?”;
Andammo giù nella solita saletta, cenammo e poi decidemmo di andare nella discoteca dove eravamo già stati, stavolta fu una serata normale; ballammo molto io e S., poi tornammo dal marito nella saletta a noi riservata. Dopo aver bevuto un paio di cocktail S. mi chiese:
- “Stanotte mi piacerebbe dormire con entrambi, che ne dite?.” - P. deglutì nervosamente, spalancò gli occhi e rispose:
- “Io non chiedo di meglio, che ne dici tu G.”;
- “Proviamoci, però S. sta in mezzo ok?” - lei sorrise, mi baciò appassionatamente e poi disse:
- “Dai andiamo in albergo.”.
Arrivammo in camera, S. andò in bagno a prepararsi, P. restò sul divano e si cambiò indossando un pigiama con maglietta e pantaloncini corti, io mi coricai a letto vestito, il pensiero di entrare nel letto insieme a lui mi imbarazzava, anche se mi aveva visto nudo molte volte mentre scopavo con sua moglie dormire insieme era un’altra cosa, lo so che sembra strano ma era così.
Quando uscì dal bagno S. restai per l’ennesima volta a bocca aperta; indossava un completino intimo rosso da paura, il viso poco truccato e le labbra rosso fuoco, reggicalze ed autoreggenti dello stesso colore, due scarpe sempre rosse con tacchi altissimi, era raggiante e di una bellezza che lasciava senza fiato, guardò compiaciuta suo marito, poi si avvicinò al letto e mi disse:
- “Come mai sei ancora vestito?”;
- “Perché voglio che sia te a spogliarmi…” - sorrise e si sedette sulle mie ginocchia baciandomi a lungo, le nostre lingue si intrecciavano, P. si mise dietro al muretto guardandoci eccitato, avevo il cazzo durissimo.
Si inginocchiò davanti a me e mi tolse le scarpe, mi alzai in piedi, mi slacciò i pantaloni e me li sfilò insieme alle mutande, restando inginocchiata cominciò a farmi un pompino delicato, si concentrò sulla cappella insalivandola abbondantemente, io le appoggiai una mano sulla testa accarezzandole i capelli, non volevo forzarla e la lasciai fare, gemeva eccitata mentre si sgrillettava, passò a leccare ed insalivare l’asta, poi le palle ed il buco del culo, mi fece sedere sul letto e mi sfilò le calze, cominciò il solito lavaggio dei piedi con la lingua, ormai ero abituato e sapevo quanto le piacesse, si sgrillettava eccitatissima, le sue dita si infilavano in profondità in entrambi i suoi buchi. Le misi un piede appoggiato sul viso e glielo strofinai facendomelo leccare per bene, la cosa le piacque parecchio, lo feci anche con l’altro piede, i suoi gemiti di piacere mi eccitavano moltissimo, la feci coricare a terra con la pancia in su e mi sedetti con il culo sulla sua faccia, lei mi leccò il buco del culo e le palle a lungo mentre mi masturbava, P. era sempre dietro al muretto che si segava eccitatissimo, i suoi occhi erano spalancati e si godeva la moglie.
La feci girare a quattro zampe sul pavimento e mi inginocchiai dietro di lei, leccai i suoi piedi e le gambe salendo fino al buco del culo, lei aprì le chiappe, vedendolo dilatarsi lo leccai a lungo, sputai dentro e lo masturbai a fondo con le dita, lei ansimava e mi diceva che le piaceva moltissimo, passai alla sua figa bagnatissima e calda, poi mi alzai e gliela penetrai in profondità, lo lasciai fermo mentre lei contraeva i muscoli vaginali, intanto le allargai il buco del culo con le dita, era dilatatissimo, la scopai a lungo e molto forte, ogni colpo era accompagnato da un suo commento sempre più spinto, ebbe un orgasmo e come al solito la feci rifiatare.
Ero parecchio in forma e non necessitavo di pausa, quindi mi coricai sul letto e la invitai a succhiarmelo, non se lo fece ripetere, prima però mi leccò ancora a lungo i piedi e le gambe, quando lo prese in bocca glielo infilai tutto in gola tenendola giù con le mani, quasi soffocò, lo rifeci parecchie volte, avevo il cazzo completamente ricoperto di saliva, glielo picchiai in faccia molto forte, le piaceva e mi faceva sentire completamente dominante su di lei, la guardai negli occhi e le dissi:
- “Adesso ti spacco il culo!!!”;
- “Si ti prego…”.
La feci mettere a quattro zampe sul letto, mi misi in piedi dietro di lei, aprì le chiappe con le mani, mi abbassai e la inculai in profondità, si lamentò dal dolore ma io cominciai a scoparla con tutta la forza che avevo in corpo, ogni colpo era più forte e profondo, mi chiedeva di continuare senza fermarmi, mi invitata a scoparla più forte, dopo averla scopata per parecchio tempo sentii che ero quasi al limite e mi fermai lasciandolo dentro, lei si voltò e mi chiese:
- “Posso succhiare il cazzo a P. mentre mi inculi?” - la cosa non mi entusiasmò ma le dissi che andava bene.
Guardò suo marito e gli fece segno con il dito sorridendo, lui un po’ intimorito si avvicinò, aveva un cazzetto piccolo, salì sul letto e si inginocchiò davanti a lei, lo prese in bocca e cominciò a succhiarglielo, lui la guardava senza dire una parola e cercando di non incrociare il mio sguardo, ricominciai ad incularla con forza, lei mi incitava a scoparla con la bocca impegnata, poco dopo esplodemmo praticamente insieme, le inondai il culo di sperma e suo marito la bocca, ruotava il culo e lo spingeva contro il mio cazzo mentre ingoiava il seme di P., lo ripulì per bene, io lo tolsi e lei, guardando il marito negli occhi, raccolse dal suo culo con le dita il mio sperma ingoiandolo avidamente. P. alzò lo sguardo e mi disse:
- “Grazie G. per questa concessione, è stato magnifico.”.
Dopo essersi ripulita per bene il buco del culo si avvicinò e lo baciò a lungo, li lasciai soli ed andai a farmi una doccia, ero sudatissimo, mentre ero sotto l’acqua entrò S. e si lavò i denti, poi entrò in doccia con me:
- “Grazie G. è stato bellissimo quello che è successo prima, ci hai fatto un grosso regalo, ero eccitatissima.”;
- “Figurati, devo dire che ignorando P. è piaciuto molto anche a me.”;
- “Lo hai fatto sborrare come poche altre volte sai? Ho fatto fatica ad ingoiarla da quanta ne è uscita, mi ha ripetuto di ringraziarti ancora e che è stata la cosa più bella che ha mai provato e sono d’accordo con lui. E’ la prima volta che partecipa in questo modo e devo dire che è piaciuto molto anche a me, un giorno magari potremmo spingerci ancora oltre…” - capii subito cosa intendesse, voleva farsi scopare da entrambi:
- “Quello non credo proprio, una cosa è vederti succhiarglielo, oltre non credo di poterci arrivare, scusa ma ho dei limiti pure io…”;
- “Nessun problema, non lo abbiamo mai fatto nemmeno noi, perdonami ma sono ancora eccitatissima, non credevo che avresti accettato, era una fantasia che avevo già avuto ma non mi sono mai spinta a tanto. Devo dire che è stato bellissimo sentirmi riempita da tutti e due, una sensazione bella ed appagante, magari lo rifacciamo qualche altra volta, quello si vero?”;
- “Quello si, però non mi chiedere di andare oltre, non me la sento proprio…”;
- “Mi permetti di lavarti adesso?”;
- “Certo fai pure.”.
Si dedicò al mio corpo con molta dedizione, quando arrivò al cazzo era durissimo, mi guardò e mi disse:
- “Posso gustarmi il tuo sperma?”;
- “Certo che lo puoi gustare, non so quanto ne ho ancora disponibile ma prova e vedi cosa esce.”.
Sorrise, mi baciò, si inginocchiò e mi fece un pompino spettacolare, ero appena venuto quindi ci volle molto per farmi sborrare, la avvisai quando fu l’ora, lei si tenne il cazzo in bocca ingoiandosi avidamente tutto, avevo il cazzo in fiamme ma la sua bocca regalava un piacere enorme:
- “Sei unica S., ma come fai ad essere così?”;
- “Mi piace il cazzo, il tuo poi mi fa impazzire, non ne ho mai basta, cosa ci posso fare?”.
In quel momento entrò P. e la vide ancora intenta a succhiarmelo, chiese scusa e tornò nella stanza.
Tornammo a letto insieme, P. andò a farsi la doccia, lei restò nuda mentre io indossai un paio di mutande ed una maglietta, quando tornò il marito chiese timidamente:
- “Posso venire con voi allora?” - S. mi guardò in cerca di approvazione, gli risposi:
- “Vieni pure ma non prenderla come abitudine, è l’eccezione che conferma la regola, preferisco avere solo lei nel letto.”;
- “Ok ok, grazie ancora.”.
Si coricò nel letto, era grosso e ci stavamo comodamente tutti e tre, lei si mise con la testa sul mio petto accarezzandomi il cazzo da sopra le mutande, ogni tanto mi baciava il collo, ero imbarazzato e lo intuì, mi diede la buonanotte e si addormentò pancia in su tra di noi con la sua mano appoggiata sul mio cazzo, P. credo che si era già addormentato e non disse una parola. Ci misi parecchio ad addormentarmi, era notte fonda quando finalmente sentii che gli occhi si chiudevano e Morfeo mi accoglieva tra le sue braccia.
Il mattino successivo aprii gli occhi ed ero solo nel letto, si erano alzati entrambi, P. era sparito mentre S. stava facendo i suoi esercizi di ginnastica nel salottino, la salutai e lei corse da me a letto, mi baciò e mi disse:
- “Scusa ma sono sudata, hai dormito bene dormiglione?”;
- “Se devo essere sincero no, mi sono addormentato a fatica, però poi ho fatto una bella tirata, che ore sono?;
- “Sono le 10, per questo ti ho detto che sei un dormiglione.”;
- “E P. dov’è andato?”;
- “Telefonata di lavoro, è andato giù a parlare per non disturbarti ed avrebbe fatto anche colazione, è dalle 8,30 che è sceso senza tornare, io mi sono fatta un po’ di ginnastica aspettando che ti svegliassi, non ho voluto disturbarti, è una splendida giornata fuori, ordino la colazione?”.
Fece portare in camera la colazione, intanto salì P. e si unì a noi, S. mi chiese:
- “Hai in programma qualcosa per le ferie?”;
- “Avevo programmato di andare con R., io ho due settimane le ultime due di agosto, non avevamo prenotato nulla, avevamo deciso di andarci in moto, così all’avventura, adesso visto che ci siamo lasciati sono indeciso sul da farsi.”;
- “Verresti con noi in Grecia? P. ha un contatto per un nuovo villaggio che un suo cliente inaugura quest’anno a Kos, il periodo lo decidiamo noi quindi ci adegueremmo alle tue ferie, che ne dici?”;
- “Vi ringrazio, però sinceramente avevo pensato di unirmi ad amici che vanno in Sicilia, me lo avevano chiesto ma stavo ancora con R. e non avevo accettato, poi non vorrei esagerare, 15 giorni insieme non vorrei che siano pesanti per tutti…”;
- “A noi farebbe tanto piacere, certo con i tuoi amici sicuramente ti divertiresti di più, però io sarei tua per tutto il tempo, non credo che ti annoieresti, pensaci su e facci sapere, tanto noi possiamo avere le camere quando vogliamo, P. si è già portato avanti ed ha detto che gliene servono due; una singola per lui ed una suite per noi…”;
- “Ok, grazie mille, se vi faccio sapere qualcosa la settimana prossima per voi va bene?”;
- “Va benissimo, però a me farebbe tanto piacere se accettassi…”.
La proposta era allettante, però 15 giorni erano lunghi da passare, va bene un weekend ma stare con loro tutto quel tempo mi lasciava molto in dubbio.
Passammo il resto della mattinata in camera a chiacchierare, poi andammo a pranzo, mentre io e S. ci dirigevamo nella nostra solita saletta mano nella mano incontrammo una coppia che la conoscevano, P. in quel momento non era con noi perché era andato nella sua stanza a recuperare qualcosa:
- “Signora L. che piacere” - esclamò l’uomo, in quel modo conobbi il cognome di suo marito, S. era imbarazzatissima, levò la mano che teneva la mia e rispose imbarazzatissima:
- “Signori D. che piacere rivedervi, quanto tempo è passato dall’ultima volta che ci siamo visti.”;
- “E’ vero è passato un secolo, lei è sempre splendida, ma P. dov’è?” - S. restò in silenzio, si capiva che non sapeva che pesci pigliare, ero rimasto zitto per non complicare le cose ma vedendola in estrema difficoltà intervenni:
- “Buongiorno, non ci conosciamo, mi presento sono G., sono il nipote di P., è salito in camera loro a prendere qualcosa che aveva scordato, siamo qui perché mi devo sposare e loro mi regaleranno il ricevimento in questo splendido posto.” ;
- “Piacere mio, non sapevo che G. avesse un nipote, non me ha mai parlato, quindi lei sarebbe?”;
- “Il figlio di sua sorella…” - nei discorsi che avevamo fatto mi aveva parlato di una sorella più grande di lui di parecchi anni, era quindi plausibile che io potessi essere suo figlio - nel frattempo arrivò e restò di ghiaccio vedendoci parlare con loro, lo anticipai e dissi: “Ecco lo zio, stavo appunto dicendo ai tuoi amici che mi regalerete il ricevimento di nozze in questo meraviglioso posto…” - P. era sveglio in fin dei conti e si agganciò alla perfezione al mio discorso:
- “Signor D. che piacere rivedere lei e la sua splendida moglie…” - strinse calorosamente la mano ad entrambi senza addentrarsi nel discorso, era evidente che voleva lasciare a me il compito di continuare;
- “Allora zio, il posto è bellissimo, se sei davvero convinto di farmi questo enorme regalo credo che possiamo portare qui anche R., sono sicuro che piacerà molto anche a lei…” - mi disse dopo che lui era un suo vecchio cliente, rassicurato dal fatto che la coppia sembrava aver abboccato si rivolse a loro:
- “Cosa volete farci, ho solo questo nipote e l’ho sempre viziato, si vuole sposare anche se è così giovane, mi sembrava giusto fargli un regalo importante, ma voi come state, come mai da queste parti?”;
- “Fa bene, è giusto prendersi cura dei nipoti, ci hanno detto che si mangiava bene qui ed era un bel posto, ero da queste parti per un appuntamento e mi sono portato dietro la moglie, vi unite al tavolo con noi?”, P. era ormai sulla strada giusta e gli rispose:
- “Mi piacerebbe ma ci hanno riservato una saletta per provare la loro cucina, dovremmo poi tornarci con la futura moglie di G., noi non conosciamo molto il posto e ci vogliono far provare un piccolo assaggio delle loro portate per i matrimoni, non sono abitualmente sul menù...”;
- “Ah capisco, allora ceneremo una sera di queste a casa, promesso?”;
- “Promesso Sig. D..”;
Si congedarono e ci dirigemmo nella saletta, appena entrati P. mi disse:
- “Cazzo G. sei un genio, mi hai salvato il culo, non hai idea che stronzo che è quello, ti devo un piacere enorme, non so come sdebitarmi davvero.”;
- “Figurati, mi sono inventato la storia del nipote e mi sembra che tu ti sei agganciato alla perfezione…”;
- “Sei stato un genio, hai del talento, secondo me saresti un grande uomo d’affari, spesso bisogna bluffare per ottenere qualcosa di importante…”;
- “Oppure sarei un ottimo giocatore di poker.”;
- “Dici che se la sono bevuta? Devo andare dal direttore e dirgli che se dovessero chiedere di noi ai camerieri devono seguire la nostra storia, scusate vado ad istruirlo per bene.” - corse fuori tutto agitato.
S. mi invitò a sedermi e mi disse:
- “I miei complimenti, ero bloccata, so che quello è un cliente importante per P. e pure un grandissimo rompicoglioni, tu non hai idea di che piacere gli hai fatto, a questo punto penso che sarebbe disposto a fare di tutto per sdebitarsi, fossi in te ne approfitterei”;
- “Non è necessario, figurati.”.
P. tornò pochi minuti dopo, era visibilmente più tranquillo, si avvicinò e mi strinse la mano:
- “Tutto a posto, credo che se la siano bevuta, intanto sono tutti avvisati di reggerci il gioco, non hai idea di quanto ti sono grato, se posso sdebitarmi puoi chiedermi qualunque cosa, davvero ci tengo..”:
- “A ben pensarci una cosa ci sarebbe che potresti fare per me, però non so, forse esagero…”;
- “Ti prego dimmi, qualunque cosa…”;
- “Mi fai scopare tua moglie?” - scoppiammo tutti e tre a ridere e lui mi rispose:
- “Fai pure ma questo è un altro piacere che fai tu a me!”.
Consumammo il pranzo con tranquillità, considerata la presenza del cliente di P. in albergo decidemmo di lasciare il posto subito dopo per non destare sospetti o magari incontrarli nuovamente. Avevo inoltre tutte le borse con gli acquisti che avevamo fatto il giorno prima, essendo in moto non potevo portarle a casa, caricammo la loro auto e ci dirigemmo verso casa mia. Dopo esserci allontanati qualche chilometro dall’albergo P. mi fece segno di fermarmi, scese dall’auto S. con il suo casco in mano, salì sulla moto e mi disse che avrebbe continuato il viaggio con me, inoltre mi chiese se avevo voglia di fermarmi in un paesino lungo il tragitto, c’era una sagra di paese dove esponevano prodotti tipici del posto. Arrivati al paesino parcheggiammo auto e moto e cominciamo a visitare il posto, c’era parecchia gente e girammo a lungo le bancarelle acquistando un po’ di tutto, S. era raggiante e felice, mi stringeva sempre la mano lasciando a P. il compito di pagare e trasportare le borse con i prodotti. Dopo almeno un paio d’ore tornammo ai mezzi, caricammo l’auto e ricominciammo il viaggio verso casa, S. allungò la mano sul mio cazzo, e mi disse che aveva voglia di scopare, mi diede indicazioni su come raggiungere un posto appartato li vicino; entrammo in una stradina che si inerpicava su una collinetta, successivamente mi fece prendere un’altra stradina contornata da alte piante che terminava su una terrazzina naturale, da li si godeva una vista sulla valle sottostante, P. parcheggiò l’auto dietro di noi e scese sedendosi sul cofano. Scendemmo dalla moto e subito S. mi baciò strusciandosi a me e palpandomi il cazzo:
- “Ho voglia di te G., tu mi vuoi?”;
- “Ti voglio sempre S., in ogni istante del giorno…”.
Si inginocchiò e mi tirò fuori il cazzo cominciando un gran pompino, P. si cominciò a masturbare, io spingevo con forza la sua testa facendoglielo prendere in gola tutto, dopo qualche minuto la feci alzare, la girai, lei appoggiò le mani sulla sella, le sfilai i cortissimi jeans che indossava e cominciai a leccare e masturbare i suoi buchi umidi e profumati, grondava di umori e gemeva di piacere, mi incitava ad alta voce di non fermarmi. Poco dopo mi alzai e la penetrai nella figa, lei spingeva il culo verso di me per sentirlo tutto fino in fondo, appoggiò un piede sulla pedivella della moto agevolandomi il lavoro, la scopai a lungo, poi lo tolsi e lo infilai nel suo culo, si aggrappò alla sella gemendo e stringendo le chiappe con forza:
- “Si così così, è bellissimo sentirti dentro di me, continua ti prego, non ti fermare mai!!!”.
Le sue parole erano uno stimolo indescrivibile, le scopai il culo con forza per parecchi munti senza sosta, lei si penetrava la figa con le dita, le sentivo muoversi e toccare il mio cazzo attraverso le pareti del culo, vedevo il sudore colare dal suo collo, ebbe un orgasmo profondo e molto rumoroso, le sue gambe si piegarono e lo sfilai, lei si piegò e lo prese in bocca con voracità, lo succhiava e lo insalivava moltissimo come piace a me, le esplosi in gola abbondantemente, ingoiò tutto e ripulì accuratamente come al solito senza perdersene una sola goccia, poi si alzò e mi baciò a lungo.
P, nel frattempo si stava ripulendo, era venuto anche lui, senza dire una parola si accese una sigaretta osservandoci mentre ci baciavamo e ci sussurravamo parole dolci, intanto lei continuava a menarmelo, una goccia di sperma uscì, si inginocchiò leccandola, mi guardò negli occhi e sorridendo mi disse:
- “Sono un’insaziabile golosa di sperma, del tuo sperma.”.
Ci rivestimmo e restammo li a chiacchierare per un po’, ci raggiunse anche P. e decidemmo di cenare li vicino per poi tornarcene tutti a casa.
Arrivammo sotto casa mia verso le 23,00, raccolsi tutte le mie borse e ci salutammo dandoci appuntamento telefonico per il giorno dopo.

Continua…
 

strady3.0

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Eh meno male che in quel albergo erano lontani da casa e nessuno li conosceva... Solita sfiga. Bravo il "nipotino"... Sono curioso di leggere come ti sei fatto sdebitare da P.
Una curiosità ... Non riusciresti a postare una foto di una qualche modella o altra che assomigli molto molto a S.?? Giusto per dare un corpo alle fantasie su cui sbrodoliamo leggendo ? Continua per favore.
 
P

peppegiuit

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Bellissimo episodio!Sempre eccitante il tuo racconto ed S è la Dea del sesso...PS Ma in seguito l'hai ingravidata?Rispondimi in privato:sbav::azz::fiufiu:
 
OP
jojojos

jojojos

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Eh meno male che in quel albergo erano lontani da casa e nessuno li conosceva... Solita sfiga. Bravo il "nipotino"... Sono curioso di leggere come ti sei fatto sdebitare da P.
Una curiosità ... Non riusciresti a postare una foto di una qualche modella o altra che assomigli molto molto a S.?? Giusto per dare un corpo alle fantasie su cui sbrodoliamo leggendo ? Continua per favore.

Ciao, se leggi tutti i miei interventi ho postato due foto in cui trovo che S. ed una pornostar sono due gocce d'acqua, Little Caprice, guarda i post indietro, pagina 5.

Bellissimo episodio!Sempre eccitante il tuo racconto ed S è la Dea del sesso...PS Ma in seguito l'hai ingravidata?Rispondimi in privato:sbav::azz::fiufiu:

Ciao amico, sicuro di volerti rovinare una parte del racconto con una spoilerata?
 
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jojojos

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Mi sono dato da fare ed ho completato anche la nuova parte, buona lettura gente.

-Sedicesima parte-


La mattina successiva andai a lavorare controvoglia, il lungo w.e. con S. era stato magnifico ma ero stanchissimo, ripensavo continuamente a tutto quello che stava succedendo tra di noi e faticavo a crederci, in poco tempo avevo avuto talmente tante esperienze nuove e stimolanti come non mi era successo in tutto il resto della mia vita. Era successo tutto inaspettatamente e molto in fretta, la complicità che si era creata in così poco tempo era davvero strana, quasi innaturale, ero rimasto travolto dalla sua bellezza, sensualità ed estrema perversione, sentivo nuovamente la necessità di parlarne con qualcuno, decisi che non potevo continuare a tenermi tutto dentro, dovevo confidarmi con un amico e sentire il suo parere sulla faccenda, non per vantarmi ma per capire un’altra persona come si sarebbe comportato nei miei panni.
Nella pausa pranzo ricevetti un sms di S., mi invitava a chiamarla finito il lavoro, mi telefonò lei mentre ero sotto casa:
- “Ciao bellezza, come stai?”;
- “Molto bene, P. si sente in debito nei tuoi confronti per quel suo cliente, devi chiedergli qualcosa perché mi sta stressando la vita, fatti regalare qualcosa ti prego…”;
- “Ribadiscigli che non mi deve niente, come glielo devo dire, è andata così, ci saranno altre occasioni nelle quali magari sarà lui a farmi un piacere, poi il solo fatto che mi lascia scopare con te è sufficiente.”;
- “Guarda che sono io che voglio farmi scopare da te, lui non ha nessuna influenza su di me da quel punto di vista…”;
- “Allora sono io in debito con te…”;
- “Certo sei in debito con me e devi pagare pegno, dimmi che andremo a Kos insieme, ti prego…”;
- “Non ci avevo pensato, dammi tempo, sono completamente travolto dalla tua presenza, starei sempre con te, anche adesso, però non vorrei rovinare tutto, 15 giorni sempre insieme? Sei sicura di volerlo davvero?”;
Sentii bussare contro il vetro, ero andato a lavorare con l’auto di mia madre perché pioveva, mi voltai e la vidi fuori sotto l’acqua con un ombrello, corse intorno ed entrò dal lato passeggero:
- “Cazzo quanto piove, ciao tesoro mio…” - mi baciò teneramente tenendomi il viso tra le sue mani, io stupito le dissi:
- “Ma tu cosa cavolo ci fai qui?”;
- “Sono così sicura di volerlo che sono venuta ad aspettarti fuori dal lavoro, ti ho seguito e sono qui per convincerti, dai parti che non vorrei arrivassero i tuoi e ci vedessero insieme.” - accesi l’auto e mi allontanai, poi mi rivolsi a lei:
- “Ma sei fuori? Cosa ti è venuto in mente di venire da me?”;
- “Il tizio del villaggio vuole una risposta in fretta, altrimenti ha difficoltà a riservarci le stanze, allora ho preferito venire qui di persona per convincerti…” - mi mise una mano sul cazzo e mi slacciò i pantaloni:
- “Ma cosa fai sei pazza?”;
- “Tu guida e pensaci, quando avrò finito mi risponderai…” - me lo tirò fuori, si abbassò e cominciò a succhiarmelo mentre guidavo:
- “Ma dai, così mi fai schiantare!”.
La sua lingua girava intorno alla cappella ed il cazzo spariva completamente nella sua calda bocca, facevo fatica a guidare con la sua testa che faceva su e giù, però era bellissimo quello che stava facendo, presi una strada poco trafficata, c’era ancora parecchia luce ed il rischio che qualcuno ci vedesse era altissimo, per fortuna non c’era molto traffico e riuscii a fermarmi dopo aver preso una stradina di campagna, quando fermai l’auto avevo il cazzo completamente ricoperto dalla sua saliva, lei non si era fermata e continuava a succhiarmelo con molta foga, le alzai la testa e le dissi:
- “Tu sei pazza, ma lo sai che qualcuno potrebbe averti visto?”;
- “E allora? Sarebbe stato molto invidioso non trovi? Lasciami finire dai…”.
Si riattaccò con ancora più foga succhiandomelo benissimo, le tenevo la mano sulla testa e la costringevo a restare con il cazzo piantato in gola, mi piaceva moltissimo quando si lasciava fare questa cosa, avrei passato giorni interi così, ad un certo punto si alzò e mi disse:
- “Adesso scopami, non ho fatto tutti questi chilometri solo per succhiare il tuo cazzo, lo voglio dentro di me!”.
Si tirò su la gonna, sotto non indossava intimo, molto agilmente si mise sopra di me, si puntò il cazzo sulla sua bagnatissima figa e si penetrò in profondità, poi si attaccò al mio collo e cominciò a scoparmi intensamente, era una furia, intanto mi baciava e mi diceva che le piaceva moltissimo scopare con me:
- “Pensa in quindici giorni quante volte potremmo scopare, te lo consumo il cazzo, cosa devo dirti per convincerti? Dimmi che andremo in ferie insieme, ti prego, sarò la tua schiava, farò tutto quello che vuoi, li non ci conosce nessuno e potremmo stare insieme alla luce del giorno, non dirò mai no a qualsiasi cosa mi chiederai, dimmi di si ti prego!!!” - come si poteva negarle qualcosa? In realtà avevo pensato che non era proprio il caso e mi sarei accordato per andare in ferie con i miei amici, però quello che aveva fatto per convincermi mi fece cambiare idea, quindi le risposi:
- “Ok hai vinto te, andremo in ferie insieme, sei contenta?”;
- “Siiiiiii sarò la tua donna per 15 giorni e tu sarai il mio uomo, scopami, fammi godere, sono la tua troia!!!”;
- “Sto venendo S.”;
- “Anch’io vienimi dentro…” - sborrai dentro di lei, ebbe un orgasmo fortissimo, saltò letteralmente e cadde sul cazzo con forza, mi fece quasi male, mi abbracciò baciandomi con molta passione, mi guardò ansimante e mi disse: “Non te ne pentirai, vedrai che ci divertiremo un sacco insieme, sarà come se fossimo due fidanzati in viaggio per la prima volta, prometto che non te li dimenticherai in fretta, parola mia…”;
- “Se queste sono le premesse faccio fatica a pensare diversamente S.”;
- “Tranquillo, questo e solo l’antipasto, non hai idea di cosa sono in grado di fare…”.
Detto quello si alzò agilmente, si inginocchiò sul sedile tenendo il culo per aria in maniera che lo sperma non uscisse dalla sua figa e ci mise una mano sopra, prese il cazzo in bocca e lo ripulì accuratamente, dopodiché si leccò la mano piena di sperma che aveva tenuto sulla figa guardandomi negli occhi sorridendo soddisfatta, era di una bellezza e di una sensualità indescrivibili, avrei fatto di tutto per lei, a questo punto non vedevo l’ora di passare 15 giorni insieme, mi aspettavo di tutto.
Ci rivestimmo e la riportai sotto casa mia, mi salutò dandomi appuntamento a presto e dicendomi che appena aveva la conferma dal villaggio mi avrebbe telefonato. La guardai mentre saliva sulla sua auto prima di entrare in casa, mi mandò un bacio con la mano prima di partire, il suo sorriso era come un raggio di sole in mezzo al temporale, mi ero innamorato perdutamente di lei, ormai non avevo più nessun dubbio, il problema è che non potevo sentirla mia fino in fondo, dal lato fisico si, ma non credevo che mi potesse bastare, inoltre sentivo che anche lei avrebbe voluto la stessa cosa, che situazione di merda.
Martedì sera andai al bar, c’era anche R., ci salutammo freddamente e restammo distanti il più possibile, io la guardavo ogni tanto, quando i nostri sguardi si incrociavano i suoi occhi si facevano tristi e li abbassava quasi immediatamente, mi dispiaceva per com’era finita e si vedeva che anche lei era dispiaciuta.
Ad un certo punto andai in bagno, quando uscii trovai G., quella ragazza che mi aveva chiamato qualche giorno prima quando ero con S., mi guardò e mi disse che voleva parlarmi, uscimmo nel vicolo, lei si avvicinò e mi disse:
- “Senti non stiamo qui a perdere tempo, io voglio stare con te, a te interessa o no? Mi hai evitata tutta la sera, dopo la telefonata dell’altro giorno io mi aspettavo almeno che tu mi parlassi, invece niente…”;
- “Hai ragione ma come ti ho già detto non mi va di farmi vedere con un’altra davanti a R., spero che tu lo possa capire, sono imbarazzato, ci siamo appena lasciati e non voglio darle altri dispiaceri.”;
- “Lo capisco, infatti non mi sono nemmeno avvicinata a te, voglio solo capire se ti piaccio oppure no, sono disposta anche a vederci di nascosto per un po’…”.
G. era una bella ragazza, quasi ai livelli di R., la sua fama di gran vacca la precedeva e sinceramente avrei voluto scoparmela, poi ero stimolato dal fatto che avrei voluto vedere come reagiva S., quindi le risposi:
- “Senti G., mi sei sempre piaciuta, non lo nascondo, ti assicuro che l’unica cosa che mi ferma da prenderti e baciarti è il fatto che non voglio fare un dispetto a R., se non fosse per quello ti sarei già saltato addosso…” - scattò come una molla, mi abbracciò e mi baciò con molta foga, baciava bene la tipa, si strusciava a me e mi faceva sentire le sue grosse e sode tette, allungai una mano e le palpai il culo da sotto il vestitino che indossava, in tutta risposta lei mise una mano sul mio cazzo, era duro come il marmo, lo accarezzava, infilai un dito nella sua figa, era bagnatissima, emise un gemito di piacere e fece per sbottonarmi i pantaloni, poi si fermò, mi guardò e mi disse con aria molto sensuale:
- “Scusa, mi sono fatta trasportare troppo, non vuoi farti vedere da R., lo capisco e lo rispetto, quando vuoi chiamami ed organizziamo un incontro segreto.” - mi fece l’occhiolino, si sistemò il vestitino, mi diede un bacio e se ne andò sorridendo. Era evidente che voleva farsi desiderare, adesso sarei dovuto essere io a cercarla, il suo passo l’aveva fatto.
Tornai nel bar, R. era andata via, si avvicinò a me una sua amica, una delle migliori che aveva e mi disse che voleva parlarmi, uscimmo per strada, il suo volto era serio, mi disse:
- “Senti G., so tutto di te e R., lei è distrutta, quando ti vede entra in crisi, ti ha visto andare in bagno ed ha notato G. che ti seguiva, non è stupida, puoi cercare di avere un po’ più di tatto con lei? Te lo chiedo per piacere, se sapesse che ti ho parlato mi ucciderebbe, te lo chiedo come piacere personale, evita…”;
- “Senti, io ho sempre rispettato R., non so cosa ti ha raccontato ma se ci siamo lasciati non è per colpa mia, io con G. prima ho solo parlato dei fatti miei, non so cosa si sia immaginata ma mi dispiace, dovrei per caso cambiare città?”;
- “Se sei sincero non sei mai stato completamente corretto con lei, lo sanno anche i muri che l’hai tradita mille volte in passato, lo sa anche lei cosa credi? I motivi della vostra separazione non li giudico, anzi a dirla tutta in questo caso non hai tutta la colpa per come sono andate le cose, quello che ti chiedo è solo di non farle male, tutto qui.”;
- “Ho capito cosa intendi, sei una sua grande amica, ti assicuro che non è mia intenzione farle del male, però io devo continuare a vivere, se lei guarda ogni mossa che io faccio non è colpa mia, davanti a lei non mi sono permesso di farmi vedere con nessun’altra, c’ero arrivato pure io, però se non sono libero di parlare con altre la cosa potrebbe essere un problema, se adesso le riferissero che noi due stiamo parlando credi che penserebbe male anche di te? Pensaci, è lei che deve accettare che tra noi due è finita e continuare per la sua strada, cosa dovrei fare secondo te, trasferirmi altrove o cambiare compagnia?”;
- “Lo so è una situazione di merda e tu non hai tutti i torti, le parlerò e cercherò di farla ragionare, è scappata via piangendo come una matta quando ha visto G. che ti seguiva e non tornavate, scusa se mi sono permessa di romperti le scatole ma per me è come una sorella e mi stringe il cuore vederla soffrire.”;
- “Non sono arrabbiato con te, lo so che lo fai perchè le vuoi bene, ti assicuro che cercherò di evitare di ferirla in qualunque modo…”;
- “Grazie, in fondo sei un bravo ragazzo, però lascia perdere G. è solo una troietta e se ci vai insieme lo dirà a tutti, non ti fidare di lei.”;
- “Ok tranquilla.”.
Quel discorso mi fece ritornare sui miei passi, non avrei cercato G., la sua amica aveva ragione, se me la fossi scopata lo avrebbe fatto arrivare alle orecchie di R. e non volevo ferirla ulteriormente. Avrei evitato come la peste la troietta.
Giovedì mattina ricevetti un sms di S., mi confermava le ferie, saremmo partiti la domenica mattina per Kos e saremmo stati via 15 giorni, fra poco meno di un mese saremmo partiti, era felicissima e non vedeva l’ora, mi avvisò che mi avrebbe chiamata lei dopo cena. Mi telefonò infatti verso le 22,00, io ero al bar, uscii per parlarci meglio:
- “Ciao tesoro mio, allora sei felice?”;
- “Ciao bellezza, certo che sono felice, e tu?”;
- “Io sono al settimo cielo, non vedo l’ora, dove sei che sento casino?”;
- “Sono al bar con amici e tu?”;
- “Sono con P. ad una cena, sono uscita per parlarti, la troietta dell’altro giorno poi l’hai vista?”;
- “Si, abbiamo appuntamento più tardi per scopare, sai com’è…” - volevo ingelosirla, rimase in silenzio per alcuni secondi, poi con un tono molto seccato mi disse:
- “Dovremo parlare di questa cosa…”;
- “Scusa non capisco, di cosa dovremmo parlare?”;
- “Del fatto che tu ti diverti a dirmi che scopi con altre, la cosa mi infastidisce…”;
- “Scusa ma allora potrei dire la stessa cosa di te con tuo marito, non mi sembra che mi hai chiesto l’esclusiva…” - la mia risposta la sorprese, passò qualche secondo e poi mi rispose balbettando, la sentivo insicura e poco convinta di quello che diceva;
- “Il problema è un altro, io con mio marito scopo e sono tranquilla, tu vai a letto con una che non sai nemmeno chi sia, potresti prenderti qualcosa e trasmettermelo, ma stiamo scherzando?”;
- “Esiste una cosa chiamata preservativo, non sono mica scemo? La tua mi sembra una scusa bella e buona, scusa ma voglio essere sincero con te, se ti da fastidio a prescindere è un altro discorso.”;
- “Fai quello che vuoi ma sappi che dobbiamo chiare la cosa ok? Nel w.e. non ci vedremo perché sarò via con P., ci sentiamo comunque, ciao.”.
Riagganciò il telefono senza darmi la possibilità di continuare il discorso, era evidente che la cosa la infastidiva e la storia del pericolo di prendere malattie era una scusa, ne ero convinto.
Il giorno dopo mi mandò un sms P., diceva che aveva bisogno di parlarmi, gli dissi di chiamarmi verso le 19, ero a casa da solo e potevamo parlare tranquillamente. Puntualissimo mi chiamò:
- “Ciao G. scusa se ti disturbo.”;
- “Tranquillo dimmi pure, c’è qualcosa che non va?”;
- “Credo proprio di sì e credo che stavolta dobbiamo trovarci e discutere di questa cosa seriamente. S. non sa di questa telefonata e non dovrà mai saperlo ok? So di potermi fidare di te.”;
- “Tranquillo ma di cosa dobbiamo parlare?”;
- “Sarò sincero con te, abbiamo un problema, un grosso problema…” - il suo tono di voce lasciava trasparire preoccupazione e titubanza nell’affrontare il discorso - “Ieri sera ho discusso con S., non lo ha ammesso ma la conosco bene, te lo devo dire, si è innamorata di te e questo è un grosso problema G., enorme direi.”;
- “Ma dai ti sbagli, non credo proprio…” - il cuore mi batteva forte, era quello che volevo sentire;
- “Fidati, conosco bene mia moglie e so cosa dico, mi ha detto della vostra telefonata di ieri sera, il suo comportamento mi aveva già insospettito l’altra volta ricordi? Adesso non ho più dubbi, è cotta di te fidati, mi devi aiutare perché non voglio perderla, devi parlarci e chiarire la situazione.”;
- “Curioso che sia tu a chiedermi di convincerla, se si fosse innamorata di me io cosa dovrei fare secondo te?”;
- “Devi spiegarle che non le conviene lasciarmi e dirle che tu non provi niente per lei, vedi te cosa dirle, sono disposto a pagare qualsiasi cifra per la tua collaborazione, ti ripeto qualsiasi cifra, mi sono spiegato?”;
- “Forse non ti è chiara una cosa, io da te non ho mai voluto soldi e mai ne vorrò chiaro?”;
- “Scusami G. lo so come la pensi, ma sono disperato, sono tornato a casa e lei non c’è, la chiamo e non mi risponde...” - cominciò a singhiozzare come un bambino - “sei l’unico che può sbloccare la situazione, ti prego…”;
- “Ok ok, proverò a cercarla e vediamo cosa succede, di solito improvvisando riesco a cavarmela bene, ti faccio sapere.”;
- “Grazie mille, ciao, fammi sapere mi raccomando…”.
Quando riagganciai il telefono ero emozionato, la mia previsione si era rivelata giusta, adesso avevo la certezza che non solo io avevo perso la testa per lei ma era reciproco, avrei voluto correre da lei e dichiararmi, avrebbe lasciato suo marito e saremmo stati finalmente soli, sarebbe stata la mia donna, era quello che sognavo, cercai di contattarla, il telefono squillava ed il cuore mi scoppiava nel petto, non rispondeva. Riprovai tutta la sera, intanto P. mi martellava di sms, io gli dicevo che non mi rispondeva, verso le 23,30 mi scrisse che era tornata a casa, era andata a farsi un giro con delle amiche e non aveva sentito il cellulare. Poco dopo rispose anche a me dicendomi la stessa cosa dandomi appuntamento telefonico per il giorno dopo.
Quella notte feci fatica a dormire, quando finalmente presi sonno sognai che io lei andavamo a vivere insieme, mi svegliai la mattina successiva con il sorriso sulle labbra ed il cazzo duro. Decisi di aspettare che fosse stata lei a farsi sentire, non l’avrei chiamata.
Quando uscii dal lavoro alla sera la vidi seduta sulla mia moto che mi aspettava, era scura in volto, mi avvicinai, la baciai e le chiesi:
- “E tu cosa ci fai qui?”;
- “Dobbiamo parlare io e te…”;
- “Lo credo anch’io…”;
- “Andiamo dove possiamo parlare tranquilli.”.
Salimmo sulla sua auto ed andammo alla tana, era libera e li avremmo potuto parlare indisturbati, durante il tragitto restammo entrambi in silenzio…

Continua…
 
OP
jojojos

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cazzo! ci lasci così??

Come nelle migliori soap opera un po' di suspance crea l'attesa giusta :fiufiu: Scherzo, è che stava diventando troppo lunga la parte, pubblicherò il resto appena la finirò tra pochi giorni :redface1:
 

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