Ed eccoci giunti all’apice, non certo per far calare l’interesse su questa esperienza ma perché è ovvio che tra tutti gli episodi raccontati e quelli che ancora dovrò raccontare, qui è dove si è raggiunto il massimo. Nella scrittura seguirò i consigli che alcuni di voi mi hanno dato in privato di suddividere il più possibile in paragrafi per rendere il racconto più fruibile.
Alessia e Marco si sentirono per messaggio nei giorni successivi per fissare il giorno in cui vedersi per realizzare quanto avevano detto. Ricordo ancora il giorno, o meglio la mattina che avevano fissato di vedersi, giovedì 6 agosto, uno degli ultimi giorni disponibili per vedersi visto che la mamma di Alessia la settimana di ferragosto fino all’ultima del mese sarebbe stata in ferie a casa. Ma veniamo ai fatti, che la sera stessa Alessia mi raccontò, anzi gli chiesi di simulare con me proprio quello che era successo, era troppa la voglia di immedesimarmi in Marco non avendo potuto assistere alla scena.
Alessia aprì a Marco come sempre con una maglietta più lunga, sotto reggiseno e perizoma (per l’occasione non in brasiliana). Si misero sul letto a sedere, con qualche discorso di circostanza piuttosto imbarazzato da parte di entrambi. Dopo una decina di minuti fu Alessia a far entrare la conversazione su altri binari.
“Quello che pensavo era di insegnarti alcune cose basilari che devi sapere su come dare piacere ad una ragazza e magari simulare alcune occasioni in cui ti ritroverai appena starai con una ragazza” disse lei.
Marco: “mm ok, mi fido di te, sei te quella esperta tra i due” disse con molto imbarazzo.
Alessia: “rendiamola sciolta però come cosa, pensa solo a goderti questa esperienza e non preoccuparti di niente...se io fossi una ragazza con cui devi andare a letto cosa faresti in questa situazione sul letto?”
Marco: “...vorrei vederti nuda, toccarti”
Alessia disse ridendo: “se non alzi nemmeno un dito non penso che tu ci riesca”
Marco allora si fece coraggio, iniziò ad accarezzarle prima le cosce scoperte e poi diresse la sua mano verso il seno, palpandoglielo in maniera impacciata da sopra la maglietta.
Dopo un po’ Alessia disse: “ovviamente con una ragazza in una situazione vera la dovesti anche baciare, e non dimenticare i baci sul collo che a noi donne piacciono tantissimo. Se vuoi quelli può darmeli mentre tocchi”. Fu così che Marco iniziò a sbaciucchiarla anche sul collo, a detta di Alessia non molto bene, ma non gli disse nulla e lo lasciò proseguire. Lui sembrava però non sapere andare avanti oltre a palparle il seno dalla maglia e a baciarle il collo, quindi lei decise di fermarlo per togliergli la maglia e poi sganciargli i jeans che poi Marco si tolse insieme ai calzini restando in mutande. Alessia poi si alzò in piedi girandosi di spalle e si tolse anche lei la maglia, sfoggiando il suo meraviglioso culetto coperto dal solo perizoma a 20 centimetri da Marco. Poi si rimise sul letto accanto a lui, che tornò a baciarla sul collo e toccarle le tette dal reggiseno, lei lo lasciò fare un altro po’, poi per rompere la monotonia si fece avanti ed iniziò nel mentre a toccargli il pacco da sopra mutande, che era durissimo.
Poi Alessia gli disse “sganciami il reggiseno”, lui allora si mise dietro di lei nel cercare di sganciarglielo con diverse difficoltà, lei si mise a ridere e disse che questa cosa avrebbe dovuta migliorarla. Una volta riuscito a sganciarlo, Alessia prese il reggiseno e lo mise da una parte, girandosi verso Marco e mostrandogli le tettine. Lui subito con una mano iniziò a palpargliene una e poi tutte e due insieme.
Alessia gli disse: “adesso leccami i capezzoli, a noi donne piace tantissimo” e così Marco fece, prima entrambi in ginocchio sul letto e poi gli si buttò sopra continuando a leccarglieli per qualche minuto.
Poi Alessia lo interruppe e tirandosi su fece: “che ne dici di togliermi anche le mutandine?” e si mise a 90 sul letto. Marco le andò dietro, le palpò il culo e le tirò giù le mutandine fino alle ginocchia piegate dicendo a voce bassa “mamma mia” e iniziò prima a palparle il culetto nudo e poi a baciarglielo. Poi lei si tirò a pancia in giù in modo che lui potesse sfilarle le mutandine, poi riprese a baciarle e anche morderle il sedere, con Alessia che riducchiava ai morsi.
Lei poi si girò davanti, dandogli modo di vedere per la prima volta nella sua vita una fica, come sempre depilata. A quel punto Alessia gli disse “vuoi leccarla?” lui ovviamente disse di sì e si abbassò, iniziando a leccare in modo piuttosto confuso la sua vagina (che era già discretamente bagnata mi disse), allora Alessia lo guidò per farlo andare al punto giusto. Non mi nascose nel raccontarmi che una volta guidato l’ha fatta godere, ed ha iniziato ad ansimare (personalmente non c’è cosa più bella che sentirla godere, e pensare che anche Marco ha avuto questo privilegio mi eccita da morire).
Dopo un po’ Marco iniziò pure a sditalinarla, prima con un solo dito, poi lei gli disse di metterne tranquillamente due e la penetrò per un minuto buono prima che lei lo interrompesse. “Ok direi che le cose principali le hai fatte, ti faccio vedere qualche posizione”, fu così che lo fece sdraiare e gli tolse le mutande, adesso erano entrambi nudi, con il cazzo di Marco che sembrava esplodere. Simularono (quindi senza penetrazione) in ordine la posizione del missionario, lei sopra di lui (con il cazzo di lui che puntava sul suo culo) e infine la pecorina dove Alessia gli fece “questa è la mia posizione preferita” e lui da dietro con le mani e il cazzo sopra al suo culo “direi anche la mia”. Poi lei si tirò via e gli disse “bene direi che abbiamo visto tutto, sei contento?” e Marco “molto” prendendogli un piede e iniziando a baciarglielo “anche questa cosa ho sempre sognato di farla”, Alessia disse: “baciarmi i piedi dici?” e Marco: “direi, dopo ogni massaggio che ti ho fatto lo sognavo sempre”.
Marco continuò a baciarglieli e poi le fece “te a Francesco li fai i footjob?”
Alessia: “si certo”
Marco: “dai allora fallo anche a me già che ci siamo”
Alessia: “no Marco, abbiamo finito basta!”
Marco: “ti prego cosa ti cambia? Realizzami questo sogno ti prego”
Alessia acconsentì, lui si sdraiò e dimettendosi di fronte a lui cominciò col footjob, chiudendo le piante dei suoi piedini intorno al cazzo di Marco, che aveva lo sguardo fisso sui suoi piedi. Nel giro di un minuto all’improvviso Marco esplose e venne ovunque, Alessia si mise a ridere e gli disse che aveva resistito poco e lui fece “e pensare che mi ero anche fatto una sega da solo prima di venire qua!”, Alessia gli diede del
maiale e si mise a ridere. Lui poi le fece “ma te non sei venuta vero?” e lei “eh no, sennò l’avresti visto”. Marco allora le disse “voglio farti venire allora” e la prese facendola sdraiare, lei provò a dirgli di no, ma dopo essere stata leccata e sditalinata prima mi confidò che in realtà moriva dalla voglia. Marco vinse presto le resistenze di Alessia e tornò a leccargliela, con Alessia che gli mise una mano sopra ad una tetta. Dopo averlo guidato sul punto giusto, in circa 5-6 minuti venne gemendo di piacere, tenendo incollata la faccia di Marco alla sua fica e si liberò del tutto dal piacere provato.
Si congratulò poi con Marco e gli fece “adesso sei pronto per fare felici tante ragazze”. Lei stava per rivestirsi, quando lui la prese per i fianchi e facendola ricadere sopra di lui con il cazzo di nuovo duro a contatto con il suo culetto. Lei gli fece “Marco adesso basta rivestiamoci tra poco è ora di pranzo e ho da fare”, e lui “aspetta un po’ dai”, e gli mise una mano sul cazzo che lei tenne qualche secondo e poi si girò verso di lui ripetendogli quello che gli aveva detto.
Marco le fece: “fammi l’ultimo favore”
Alessia senza nemmeno sentire quale: “no Marco basta davvero”
E lui: “ ti prego fammi sentire la sensazione di un pompino”
Alessia: “no ti ho già accontentato con la sega con i piedi adesso basta”
Marco: “davvero, quest’ultimissima cosa e poi non avrò davvero più nulla da chiedere, te lo giuro”
Il botta e risposta durò qualche minuto, poi Alessia capì che il modo più veloce per far finire tutto era fargli quest’ultima concessione.
Alessia: “dopo questo basta davvero, e ne abbiamo già parlato ma voglio ripetertelo, che non ti venga mai in mente di raccontare niente a nessuno, perche questa cosa l’ho fatta per fare un favore a te”
Marco: “ma secondo te potrei mai raccontare una cosa del genere? Anch’io non ci passerei tanto bene, stai tranquilla”
Alessia allora si avvicinò, piegata sulle ginocchia con Marco sdraiato e iniziò a segare il suo cazzo barzotto. “Ti piace insomma il mio cazzo?” chiese Marco, Alessia rispose: “non è male oggettivamente” e lui “è più grosso di quello di Francesco?”, lei disse di sì e lui chiese “di quanto?” e Alessia “di un po’, adesso però zitto e godi” e iniziò uno dei suoi magistrali pompini, solo che stavolta il cazzo non era il mio. Non me lo disse la sera stessa perché il contraccolpo emotivo per me non fu poca roba, ma qualche settimana dopo nel riparlarne a letto mi disse che gli piacque molto fare il pompino a Marco, mi disse che non voleva offendermi e che non mi cambierebbe mai ma (a quello che dice lei) ha un cazzo esteticamente perfetto.
Marco godeva come non mai, nel mentre la sua mano si alternava tra il culo ed i piedi di Alessia, che alternava a ciucciare la cappella e leccare l’asta e le palle, quest’ultima cosa nel mentre segava il cazzo. Sentì che Marco stava per arrivare al limite nonostante fosse la terza sborrata della mattinata e gli fece “avvertirmi quando vieni” e lui “ok...ma dove vengo?”.
Lei fermò il pompino e tenendoglielo in mano gli disse “alzati in piedi, mi vieni sulle tette almeno siamo sicuri che non sporchi ok?” lui provò a chiedergli sul viso ma lei negò il permesso. Quindi lui si alzò, lei a sedere sul letto proseguì il pompino, fino a quando lui disse “ci sono”, a quel punto lei si staccò e proseguì con una sega, tempo due secondi e Marco iniziò a schizzare copiosamente sulle tette.
Una volta finito lui si buttò distrutto sul letto mentre lei filò in bagno con i vestiti. Tempo dieci minuti e si salutarono e lei gli rifece le raccomandazioni che sarebbe finito tutto li, lui la ringraziò e le diede un bacio sulla guancia. Nei prossimi racconti vi dirò come proseguirono i giorni dopo, che non furono facili per entrambi, e qualche nuovo episodio quando ci siamo rivisti con lui. A presto!