Buongiorno amici, qui è Alex.
Siamo veramente felici che questi scatti siano stati di vostro gradimento.
L'obiettivo di uno scatto è di riuscire a far sentire lo "spettatore" all'interno di esso, e il rendere non sempre troppo esplicita una foto permette di utilizzare, oltre che la vista, anche la mente e la fantasia. Per questo credo che le nostre foto piacciano, e ciò non può che farmi piacere. Ma di questo abbiamo già parlato.
Una foto si compone di diversi elementi, che raggruppati danno vita alla forma finale. Mi piace paragonare le foto alla musica, due forme di espressione che possono essere di semplice intrattenimento (o, peggio, di strimpellamento) o possono "provare" ad essere una forma d'arte.
Non voglio elevarmi assolutamente ad artista o paragonare le nostre foto all'arte. Perché non spetta a me e perché non ho questa presunzione. Ma come nella musica, ci possono essere canzonette messe in piedi con quattro note, magari anche stonate, e musica che diventa armonia, quando ogni singola nota è al posto giusto. Io credo che grazie alle forme di Beatrice e al suo modo di porsi, unite al mio occhio abbastanza allenato per cogliere l'inquadratura giusta, posizionando le luci giuste e con l'ambientazione giusta, si sia creata una "musicalità" molto piacevole.
Ma siamo un po' come gli artisti su SoundCloud: amatoriali, senza vezzi di andare su copertine patinate, che fanno questa attività puramente per divertimento e senza voler trasformarlo in un lavoro. E proprio questo fa sì che le foto siano vere, che colgano alcuni momenti di quotidianità, per trasformare Beatrice, tra scatti durante i viaggi e scatti all'interno della casa, nella "ragazza della porta accanto", la vicina super carina che vedi passare ogni giorno quando la incroci per andare al lavoro e la cui vista ti fa sorridere e rende un po' più piacevole la giornata; la vicina che vedi ogni giorno andare a fare jogging e per un attimo ti soffermi a guardare come è vestita oggi; la vicina che, la sera, lascia sbadatamente la tenda semiaperta e riusciamo a cogliere il momento in cui si spoglia, si fa una doccia, o si dedica al piacere solitario.
Ma essendo la nostra vicina, e non una modella che passa con sguardo allucinato incurante di chi gli passa accanto, è anche la ragazza che, al bar, ti saluta mentre fa colazione e si mette volentieri a chiacchierare del più e del meno, sia con la vecchietta appena entrata che con il ragazzo che beve un caffè e che incrocia ogni giorno alla fermata dell'autobus.
Questa sua apertura mentale, unita naturalmente alla carica erotica/sessuale molto presente in lei, ha il suo sviluppo naturale nell'avere accanto una persona altrettanto aperta mentalmente e che possa darle la possibilità di esprimere sé stessa in tutti i suoi aspetti, senza tarparle le ali né volendo stravolgere le peculiarità del suo carattere.
L'altro aspetto che circonda la nostra quotidianità è lo scindere nettamente il rapporto d'amore con la nostra "seconda vita" che ci porta a trasgredire assieme e ad essere presenti qui e su altre piattaforme. Vorrei spendere qualche parola a riguardo.
Iniziamo dal presupposto che qui non si tratta di "rispetto" per l'altra persona.
Non sono d'accordo con chi dice che non si deve tradire il/la compagno/a perché "si deve avere rispetto".
Io non tradisco semplicemente perché non mi interessa tradire. La stessa cosa vale per Beatrice.
Il non tradire non deve implicare un sacrificio, uno sforzo, un trattenersi. Deve semplicemente essere all'interno della propria natura.
Ma, naturalmente, siamo esseri umani. E come tali dobbiamo rispettare i nostri impulsi, il nostro istinto, e uno degli istinti più marcati è proprio l'istinto sessuale.
Come gestire quindi l'impulso sessuale all'interno di una società dove la monogamia è diventata un fardello che si innalza orgogliosamente davanti a sé ma che in realtà è fonte di frustrazioni? Non certo facendo sesso ogni giorno. Non è questa la soluzione, perché anche se troviamo il piatto più buono di questa terra, mangiarlo ogni giorno porterà a stufarsene.
Bisogna quindi convertirsi nella poligamia? E' questa la soluzione?
No. Non è nemmeno questa, o perlomeno non lo è nel senso stretto del termine. Innanzitutto perché uno dei due potrebbe non essere d'accordo. Poi perché avere una relazione aperta può generare dei cataclismi, ci si avventura in un ponte traballante che potrebbe cedere da un momento all'altro.
La nostra ricetta (ma solo nostra, che non è detto funzioni per altri) è abbastanza semplice, e la vedete in ciò che facciamo. Ovvero rapportarsi sull'aspetto sessuale in maniera leggera, divertente, appagante. Dare quel pizzico di pepe alla quotidianità, che si può tradurre nel mostrarsi in foto, nel camminare in un centro commerciale senza slip o con impermeabile che copre solo l'intimo, o nel divertirsi a provocare il cameriere mostrando distrattamente cosa si cela sotto al vestitino così corto.
Si tratta intanto di essere molto, molto innamorati. Un amore che va oltre la nostra mente. Innamorati a tal punto che dovete nutrirvi del piacere dell'altro prima che del vostro. In tutti i campi, e in maniera totalmente reciproca.
Potrei andare oltre, perché viene spontaneo chiedersi una coppia come noi va anche "oltre" questi giochi. Potrei parlare di scambismo, di rapporti sessuali al di fuori della coppia, di gelosia... Insomma, ci si potrebbe scrivere un libro.
Se vorrete sapere cosa ne pensiamo riguardo questi aspetti, potremo parlarne, chiedeteci e sapremo dirvi la nostra opinione, e magari dare dei consigli a chi si vuole approcciare ad una quotidianità un po' più trasgressiva, come noi, ma non ne ha il coraggio.
Per ora mi fermo qui, e attendo le vostre opinioni a riguardo, se vorrete.
So che ad una buona parte di voi non interessa leggere ma solo di vedere nuove foto. E quindi, a completare queste parole, ecco le tre foto successive, due dove il "coinquilino" (ovvero io) prosegue nello spiare dalla porta i giochi della sua vicina di camera, e una che mette in risalto le forme di Beatrice.
Visualizza allegato 17892160
Visualizza allegato 17892157
Visualizza allegato 17892158