Una cosa mi sono scordato di dirvi in precedenza: l'uomo mi sentenziò di non dire nulla a mia moglie. Ero sconvolto, non sapevo a cosa pensare e quando rientrò mia moglie non riuscivo a guardarla in faccia. Volevo urlarle contro, dirle che era solo una gran
troia, ma lei invece era dolce e premurosa come al solito, tirando fuori una serie di medicinali contro il mal di stomaco.
Con la scusa che non stavo molto bene mi ritirai subito in camera, prendendo una pasticca per dormire che fece effetto. Nonostante l'imbambolamento, mi svegliai nel cuore della notte: mia moglie era lì, come sempre, al mio fianco che dormiva, e come mi alzai ebbi una sorta di flash su chi potesse essere quall'uomo a cui ho telefonato.
Con lo sguardo fisso nel vuoto mi sedetti in cucina con davanti a me un bicchiere d'acqua. Poco prima che partisse per l'America, mio figlio venne fermato da due poliziotti in borghese mentre di sera era solo in macchina. Lo fermarono per un controllo di routine non molto distante da casa. Lui ci raccontò che mentre uno gli controllava i documenti, l'altro con un torcia iniziò a perquisire l'auto, trovando sotto il tappetino dei passeggeri dietro del fumo in una bustina, un coltellino e un piccolo bilancino di quelli a mezzaluna.
Mio figlio ebbe una crisi giurando che non era roba sua, così i due poliziotti visto che era poco lontano da casa lo riccompagnarono svegliandoci nel pieno della notte mostrandoci i loro distintivi. Noi per poco non svenimmo, soprattutto Carla, che li fece entrare subito terrorizzata che qualche vicino potesse aver visto il tutto.
Lui continuava a dirsi innocente, i due allora gli chiedevano se fosse stato di qualche suo amico e lui piangendo ripeteva che non sapeva nulla. Per la prima volta in vita mia vidi mia moglie muta e impetrita, con i due poliziotti che uscirono fuori per compilare il verbale nella loro auto. Dopo qualche minuto uno di loro bussò alla porta invitandomi a uscire. "Ho visto che lei è un noto avvocato, forse possiamo trovare la soluzione per non rovinare la vita a suo figlio" ovvero 2.500 euro cash a poliziotto, 5.000 tondi tondi.
Io accettai subito ma non avevo tale cifra con me a casa "vediamoci domani, però lei è troppo in vista i soldi falli portare da tua moglie, dille domani di chiamare questo numero". Se ne andarono e subito informai mia moglie e mio figlio della cosa "ok ok va benissmo" disse subito Carla. Anche mio figlio si calmò: mi rompeva dare 5.000 euro ma volevo chiudere questa vicenda il prima possibile.
Il giorno dopo mi feci prestare i soldi da un mio amico per accelerare la cosa, li detti a mia moglie e dopo un'oretta mi scrisse che era tutto apposto. La sera a casa eravamo tutti un po' scossi, ma l'importante era che quella storia fosse finita subito. Rimasti soli mi disse che è stato tutto molto breve, con i due che hanno stracciato il verbale davanti a suoi occhi.
Ecco, il tipo della busta poteva essere uno dei due poliziotti, non quello che mi ha fatto la proposta (più piccolo e magro) ma l'altro. La conferma l'ebbi il giorno dopo, quando mi ci ritrovai di fronte come d'accordi: Luca indossava un maglioncino leggero che a stento conteneva i suoi pettorali e in verità tutto è tranne che un poliziotto.
"Spero che il secondo video sia stato di suo gradimento" esordì lui ridacchiando, io restai zitto. "Ti ricordi me?" poi mi fece "sei uno dei due poliziotti che fermarono mio figlio" gli risposi, "seee una guardia io.... ma quanno mai però semo bravi come attori dovremmo andò a Cinecittà". Sentendo quelle parole andai in tilt, poi lui continuò.
"Quanno tua moglie è venuta a portarci i sordi, noi le abbiamo detto che non bastavano. Lei allora subito ha iniziato che quelli erano i patti e che non aveva altri soldi e stronzate simili, allora le semo fatto capì che per finire la cosa si sarebbe fatta scopare da tutti e due insieme quel giorno stesso... aoh c'ha messo tre secondi a di de sì ahahahahah".
Poi mi allungò un'altra pennetta "tiè goditi lo spettacolo, ce vedemo domani qui alla stessa ora". Non capivo più nulla, telefonai a studio e mi detti malato e avvertii Carla che stavo rientrando. Lei era in casa ed era tutta preoccupata, io non riuscivo a spiccicare parola e volevo che se ne andasse sia perchè non tolleravo la sua vista sia perché volevo vedere il contenuto della penna.
Faticai non poco a convincerla che poteva uscire e andare in palestra e poi a fare spesa. Come sentii la porta chiudersi subito mi lanciai al pc e vidi che quella volta c'era un solo file molto pesante. Come cliccai c'era una inquadratura fissa, molto nitida, che riprendeva l'ingresso di un appartamento e parte di un salone, con il resto del piccolo appartamento che poi era composto da camera, un cucina open attaccata alla sala e un bagno. Lo so perché le telecamere erano diverse, con il video che poi era frutto di una opera di montaggio rudimentale.
Poi si aprì la porta ed entrarono prima i due e poi mia moglie testa bassa. Indossava dei jeans, un tacco basso, una magia attillata e un giubbino di pelle. "Vuoi qualcosa da bere" disse Ciro, l'altro "poliziotto" e lei "no voglio solo che nessuno sappia mai di questa cosa sennò vi uccido con le mie stesse mani". I due risero e si avvicinarono per toccarla ma lei si divincolò "mi dovete promettere che se io adesso sto qui con voi tutto finisce per mio figlio".
"Hai la nostra parola, poi si vede che hai la faccia da
troia" le disse Luca "IO NON SONO UNA
TROIA" urlò Carla scoppiando a piangere "voglio solo che la vita di mio figlio non venga rovinata per una cazzata". "Aò fsemose a capì" fece subito Luca "er verbale eccolo, è tuo, però prima ce devi fare divertire, se non vuoi quella è la porta e se ce provi a denuncià vedi che sputtanata che fa la tua bella famiglia".
Mia moglie si asciugò le lacrime, poi prese dalla borsetta uno specchietto e si risistemò il trucco "però siate gentili vi prego, io non sono abituata a queste cose e amo mio marito più di me stessa". Scoppiai a piangere come un bambino mentre vedevo i due che fiondarono addosso a mia moglie baciandola, palpandola in maniera oscena, iniziandola poi a spogliare.
"Guarda che mutandine da
troia tiene la signora ahahahah" disse Luca mentre toglieva i jeans a Carla poi, sicuro di non essere visto, fece il segno del pollice in alto rivolgendosi verso le telecamere che sapeva essere posizionate. Lei li lasciava fare anche se era rigida come un tronco, posso solo immaginare cosa stava passando, rimanendo presto completamente nuda.
Allora i due la portarono in camera che era il luogo anche del secondo video contenuto nella prima penna drive. Luca le spalancò le gambe iniziando a leccarla mentre Ciro le porse da succhiare un cazzo abbastanza piccolo ma ben duro. La ripresa era laterale ma non troppo distante, vedevo Carla assecondare con il bacino Luca che l'ha leccava e ciucciare intando lentamente l'altro.
"Sta
troia si sta a bagnare, ora però ti faccio godere sul serio". Luca si spogliò mostrando una montagna di muscoli: senza un pelo, mise in mostre una mazza dura e lunga tipo la mia, ma molto più larga sia sulla cappella sia sul tronco. Sisputò sul cazzo e la penetrò agevolmente, iniziando subito a pomparla con foga.
"Mmmmmm, piano cazzoooo mi fai male" disse lei prima che Ciro non le spingesse tutto il cazzo in gola. Dopo qualche minuto di quel trattamento la fecero mettere in ginocchio perfettamente di fronte a una camera, si poszionarono ai lati e iniziarono a farsi spompinare in maniera alternata. Io so riconoscere quando sta infoiata e si vedeva che il ghiaccio era rotto.
"C'ha un cazzo così tuo marito" le disse Ciro mentre le spingeva la nuca contro il cazzo dell'altro, "noooo cazzo, così no che mi soffocate" protestò lei, "stai calma che abbiamo appena iniziato" le rispose Ciro. Per circa un'ora Carla fu scopata in maniera selvaggia e animalesca dai due, che scoppiarono a ridere quando dopo una decina di minuti Carla esplose in un fragoroso orgasmo.
Tutta paonazza rise anche lei chiedendo una pausa e Luca la accompagnò credo in cucina visto che tornò con un bicchiere d'acqua, mentre rimasto da solo Ciro faceva smorfie rivolto alle telecamere nascoste. Quando tornò Luca riprese a scoparla e lei assecondava le varie posizioni. Non protestò anche quando le misero due cazzi in fica anzi, ebbe una serie di orgasmi multipli come le capitava ogni volta che godeva alla grande.
"Aaaaaahhhhhhh ahhhhhhhh, ohhhh siiiiii" diceva mentre i due le martellavano contemporaneamente la fica, poi prese a pomiciarsi Luca che era sdraiato sotto di lei. "
Troiona adesso ci fai godere tu a noi" e si rimesero come prima ai suoi lati. Carla li ciucciava di gran lena, è sempre stata brava e passionale nei pompini anche se io poche volte le ho mai spinto il cazzo in gola, poi Ciro la tenne ferma per la nuca e le sborrò in gola con le che gli dava dei pugni sulle gambe.
"No cazzo questo no che schifo" disse lei mentre sputava ma Luca la bloccò e le disse "aprì la bocca" e lei "noooo", "apri ti ho detto" e lei ancora "no veramente questo no, sono stata al vostro gioco ma questo no" allora Ciro le bloccò le braccia, Luca la sovrastò con il corpo e poi menandoselo le riempì la facia di sborra che si vede anche da distante.
Con quel cazzone penzolante Luca le dissi "ora pulisci" e lei in maniera automatica iniziò a leccarlo "adesso posso andare???" disse lei, "vai vai in bagno ci sono degli asciugamani puliti" disse Ciro ridendo. Mentre lei era in bagno i due facevano i segni della vittoria verso le camere, poi lei uscì, si ricompose e i due le dettero il verbale che lei mise in borsa.
"Sei stata magnifica" disse Luca abbracciandola, lei si tirò indietro dicendogli però con fare scherzoso "avete avuto quello che volevate, il foglio me lo avete dato ora spero che siate di parola anche per il resto sennò vi ammazzo". Poi ricontrollò di non aver lasciato nulla e se ne andò.
Io avevo il cazzo che esplodeva, rimisi da capo e senza capire nulla mi sparai credo quattro seghe una dietro l'altra. Poi come mi calmai pensai a mille cose, che in fondo lo aveva fatto per il figlio ma che però si era fatta una bella goduta. Quando tornò a casa la guerdai in faccia e le disse che stavo meglio, lei mi stampò un bel bacio e io per tutta la sera la pensai alle prese con quei due maschi. CONTINUA....