Al ristorante facciamo i bravi...

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codicealph

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Al ristorante facciamo i bravi...

Finalmente è ora di pranzo! Andiamo al ristorante, quello bello che c'è in centro che ci piace tanto. Così entriamo ed è subito un'altra aria, fresca, meno male. Jeans e maglietta io, gonna corta e maglietta leggermente attillata tu. "Dove ci sediamo?" chiedi. "Io direi di andare laggiù dove c'è il piano rialzato, carino" rispondo. Così facciamo tre gradini, ci avviciniamo al tavolo e ci sediamo. Ci guardiamo un pò attorno e c'è gente tranquilla e spensierata che mangia.
Ordiniamo il pranzo anche se la fame non è tantissima e continuamo a guardarci intorno a scopo esplorativo. Una coppia proprio di fronte a noi, poco sotto i gradini ci attira l'attenzione. Giovani, carini e con aria biricchina.
Il pranzo finalmente arriva e iniziamo a mangiare, quando effettivamente notiamo che gli sguardi sono sempre più presenti, ed allora decidiamo di contraccambiare con aria accogliente e simpatica.
"Un pò solo imbarazzante questa posizione più alta, o no?" ti chiedo. "no, no, anzi, stai a vedere!" mi rispondi. Cercavo di capire a cosa ti riferissi quando vedo che con eleganza e delicatezza apri le gambe. Sorridi alla coppia, ti giri verso di me e mi sussurri all'orecchio "sai che non ho le mutandine oggi?". Da li capii che la giornata poteva prendere una svolta piccante. Lo vidi anche in faccia di loro due, che capirono subito il gioco e si misero a guardarti tra le gambe, la tua lei rasata e pulita. Non ti imbarazzava, ma anzi, era stimolante sapere che ti stavano guardando e loro apprezzavano e lo si vedeva dal fatto che erano completamente distratti da non toccare cibo.
Non contenta, con la scusa ti prendi un dito in bocca e lo succhi un pò, per poi portarlo giù, lì dove erano puntati gli occhi. Ti massaggi, accarezzi con uno poi con due dita e con aria impassibile lo infili dentro. Ora era diventata rasata, pulita e bagnata.
Il messaggio era chiarissimo, tant'è che il lui della coppia sussurra una cosa alla lei e si alzano. Anche la lei è in gonna, che fortuna. Belle gambe, lunghe, depilate e da lontano si vedeva che erano lisce, invitanti.
Si avvicinano a noi e con sorriso intrigante, ci fanno "possiamo?". "Certo", abbiamo risposto quasi in coro. La posizione di seduta era tattica. Lui, la mia lei, la sua lei e io. Già prevedevo che il pranzo non era un pranzo qualsiasi.
Dopo un pò di sguardi e una breve presentazione, la voglia di mangiare e parlare era ai minimi termini, così in modo discreto, la mia donna prende la mano di lui e se la porta in mezzo alle gambe. La sua lei, compiaciuta mi prende la mano e me la porta tra le sue di gambe. Stupende, davvero. Ne approfitto per accarezzarle. Sono davvero lisce, vellutate, il mio membro noto con piacere che è d'accordo. Lei lo nota e la sua di mano parte verso di lui, e incomincia ad accarezzarmelo. La mia mano allora sale fino a che sento umido. Anche lei ha dimenticato le mutandine! Non poteva andare meglio, direi. Così che incomincio a massaggiarla, infilo il dito delicatamente che sprofonda dentro tanto era bagnata. Non ho resistito, infilo il secondo dito e ruotandolo delicatamente lo tiro fuori e attendo a non toccare nulla, lo metto in bocca, assaggiando tutti i suoi umori. Forti ma non davano fastidio, anzi. Sembravano ricchi di ormoni. Butto un occhio al di là, per vedere la mia donna cosa sta combinando. Si stanno toccando a vicenda, anche loro.
A questo punto non ci resta che completare il tutto, pensai. Con un cenno, attiro la loro attenzione a rivolgendomi a loro gli chiedo di andare in macchina. Avevo parcheggiato bene, in un posto piuttosto tranquillo, come lo era il ristorante stesso. Probabilmente qualcuno avrà visto tutto e si sarà compiaciuto della situazione. Loro, come se lo aspettassero, si alzano, ci alziamo anche noi, paghiamo il conto e andiamo nel parcheggio con loro. La mia donna sale dietro, io al posto di guida, la coppia si divide e la sua lei sale al posto passeggero. Non faccio in tempo a chiudere l'auto a chiave che mi sbottona i pantaloni e tira fuori il mio membro.
Me lo prende in mano, e con leggera avidità incomincia a fare su e giù. Poco dopo butto l'occhio dietro e vedo la mia donna che aveva fatto la stessa cosa a lui. Mi giro di nuovo verso lei affondo le mani sul suo seno, lei poco dopo scansa con eleganza le mie mani e si china verso il mio membro perndendolo in bocca. Era anche molto brava. Nella più completa goduria ributtai l'occhio dietro i sedili. Scoprii che lui era un feticista, la mia donna infatti si era tolta le scarpe. I piedini nudi, sottili, e con lo smalto rosso erano tra le mani e la bocca di lui. Li leccava, mordicchiava con eccitamento, gli piacevano da morire.
Con una mano poi si è messo a masturbarsi davanti a quei piedini. Io sto scoppiando e avviso che a poco sarei venuto. Lei ha fatto finta di nulla e continua a succhiare fino a che esplodo in un orgasmo, venendo in bocca. Non pensavo lo facesse! Le piaceva il mio sperma, mi pulii con cura e delicatezza, quasi con dolcezza. Si alza, con una mano versa il mio sperma dalla sua bocca nella mano destra e se la porta in mezzo alle gambe, spalmandolo tutto intorno. Rimango a bocca aperta, era l'eccitamento dopo l'eccitamento. Nel frattempo dietro si sente più il respiro affannoso, quando ad un certo punto si sente un urlo di orgasmo di lui dietro, e mi giro di scatto. Gli sborra nei piedini, lo sapevo, compiaciuto, mi gustai la scena. La sua sborra densa attraversava le dita dei piedini della mia donna.
Come in un moviola guardavamo la scena, quando la mia donna con cura gli pulii il membro con la bocca. Compiaciuti di aver scelto quel ristorante, ci salutammo, senza manco sapere come si chiamavano, ma di certo è stata un'esperienza unica.
 

Yessa!

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Bel racconto anche questo, veloce e soddisfacente come il vostro incontro! Ma vuoi vedere che a non mettere le mutandine si incappa nella fortuna! Dovrò provare più spesso 🤭
 
OP
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codicealph

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ahahaah.. grazie mille.. se siamo eccitati produciamo ferormoni che io sappia.. magari qualcuno lo avverte..
 

sormarco

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taranto
Al ristorante facciamo i bravi...

Finalmente è ora di pranzo! Andiamo al ristorante, quello bello che c'è in centro che ci piace tanto. Così entriamo ed è subito un'altra aria, fresca, meno male. Jeans e maglietta io, gonna corta e maglietta leggermente attillata tu. "Dove ci sediamo?" chiedi. "Io direi di andare laggiù dove c'è il piano rialzato, carino" rispondo. Così facciamo tre gradini, ci avviciniamo al tavolo e ci sediamo. Ci guardiamo un pò attorno e c'è gente tranquilla e spensierata che mangia.................................................................................., senza manco sapere come si chiamavano, ma di certo è stata un'esperienza unica.

bello scorrevole e intrigante

Bel racconto anche questo, veloce e soddisfacente come il vostro incontro! Ma vuoi vedere che a non mettere le mutandine si incappa nella fortuna! Dovrò provare più spesso 🤭

copiona 🤭 :kiss:
 

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