andrico
"Level 1"
Buongiorno a tutti. Volevo condividere con voi questo mio racconto. Ho messo di fantasia, qualcosa di vero c’è però
Era un pomeriggio di luglio, stavo tornando da una giornata a Verona. Una giornata in solitaria come spesso facevo.
Come da consuetudine mi fermai circa a metà strada per un caffè. Al momento di ripartire una scena attirò il mio sguardo, due ragazze zaino in spalla tenevano in mano un cartello scritto a mano.
-BOZEN oder INNSBRUCK
non ci voleva molto a capire che cercavano un passaggio per quelle due destinazioni.
Una delle due, Bolzano, era dove dovevo andare, ci pensai un attimo e decisi di fermarmi.
Tirai giù il finestrino e le dissi nel mio tedesco molto maccheronico
-Ciao ragazze, io abito a Bolzano, se volete posso darvi un passaggio fino la
-Sarebbe fantastico, ovviamente paghiamo il disturbo
-Non vi preoccupate, tanto ci vado comunque
-Grazie!
salirono così in macchina Greta e Julia.
Cominciammo il viaggio, conversando per fare conoscenza. Parlavo un misto di tedesco e inglese loro in tedesco.
Scoprii che erano due amiche che finite le superiori avevano deciso di prendere uno zaino e farsi un viaggio di un mese alla scoperta dell’Italia per poi tornare a Monaco di Baviera. Un viaggio all’avventura, senza prenotazioni.
Mi raccontarono dei posti che avevano visto, delle cose che avevano fatto. A mia volta le raccontai del mio lavoro, di cosa facevo a Bolzano, di come si vive etc.
Avevano Entrambe 20 anni, Greta era la classica tedesca, alta 180cm, gambe lunghe, magra. Era bionda con degli occhi azzurri in cui perdersi. Julia era più mediterranea, capelli castani e occhi verdi. Era più bassa, circa 170cm, più formosa, non era grossa anzi, aveva più curve di Greta, erano amiche dall’infanzia ed erano anni che pianificavano questo viaggio.
Le chiesi quali programmi avessero e dove avrebbero dormito
-Non lo sappiamo ancora.
-Ma come! Andate allo sbaraglio?
-Già! Hahaha
-Se volete in casa io ho spazio. Ci ordiniamo una una pizza, vi rilassate e poi domani proseguite. Così almeno non dovete preoccuparvi di cercare una sistemazione
-Grazie Luca ma non è un problema è poi non vorremmo disturbare.
-Ma dai. Quale disturbo. Oramai abbiamo fatto 30. Facciamo 31!
-Cosa?
-È un modo di dire. Hahahah
Si consultarono tra di loro ed accettarono l’invito.
-La cena però la offriamo noi e comunque paghiamo il disturbo. Queste sono le condizioni per accettare
-Va bene, va bene. Non discuto
Il tutto nacque da semplice altruismo. Non pensavo a secondi fini o chissà che cosa anche se erano due bellissime ragazze.
Arrivammo a casa per le 18:30. Vivo in un piccolo appartamento appena fuori dal centro di Bolzano. È un bilocale con cucina/soggiorno e camera da letto piccolina. Riuscii a comprarlo con qualche soldo che avevo da parte e lo arredai a mio gusto.
Entrammo in casa. Le feci sistemare in camera da letto, per fortuna avevo un matrimoniale così avrebbero potuto dividere il letto mentre io avrei dormito in salotto sul divano. Si sentivano in colpa e non smettevano di ringraziarmi.
Proposi loro di farsi una doccia, così poi avremmo potuto fare un giretto in centro per l’aperitivo e magari fermarsi fuori per cena.
Diedi loro degli asciugamani puliti e aspettai che finissero.
Tempo 30 minuti ed erano entrambe pronte, si misero d’impegno per inventarsi degli abbinamenti improponibili.
Pensai che sono tedesche. Non posso aspettarmi altro pensai.
Uscimmo per l’aperitivo e ci fermammo a mangiare una pizza in centro.
Visto che eravamo tutti un po’ stanchi decidemmo di rientrare a casa.
Ci mettemmo tutti comodi visto anche il gran caldo. Si cambiarono e indossarono dei pantaloncini e canottiera, Greta che aveva il seno più piccolo rimase senza reggiseno, avendo una seconda non ci si faceva troppo caso. Julia invece era più prosperosa, rimase con il reggiseno.
Ci mettemmo a bere un amaro in balcone fumando una sigaretta. Nonostante la stanchezza, la tranquillità di casa ci fece rimanere a bere in balcone più del previsto.
Piano piano l’alcol entrò in circolo rimuovendo qualche freno. Greta faceva meno attenzione a come si muoveva dandomi in un paio di occasioni visione delle sue tette.
Entrammo anche in discorsi tendenti al piccante, niente di scandaloso, mi raccontarono di qualche flirt sparso per l’Italia senza aver mai concluso più di tanto.
Comprensibile visto che era un viaggio culturale tra due ragazze. Le possibilità ci furono ma loro non erano particolarmente interessate
-io l’unica cosa che ho fatto è stato del sesso orale ad un ragazzo a Firenze
Disse Julia.
-Ma non me l’hai mai detto!
Replicò Greta.
-Lo so. Mi sono pentita subito e volevo dimenticare.
Rispose Julia ridendo imbarazzata.
Ci raccontò quindi di come andò nel bagno di una discoteca insieme a questo ragazzo di Roma per fargli un pompino.
Durò poco, non tanto per bravura di Julia ma per demerito suo.
-Adesso ricordo. Ti stava attaccato quel tipo!
Disse Greta.
-Già! Diciamo che l’ho accontentato. Fortuna per lui che avevo bevuto.
continua…
Era un pomeriggio di luglio, stavo tornando da una giornata a Verona. Una giornata in solitaria come spesso facevo.
Come da consuetudine mi fermai circa a metà strada per un caffè. Al momento di ripartire una scena attirò il mio sguardo, due ragazze zaino in spalla tenevano in mano un cartello scritto a mano.
-BOZEN oder INNSBRUCK
non ci voleva molto a capire che cercavano un passaggio per quelle due destinazioni.
Una delle due, Bolzano, era dove dovevo andare, ci pensai un attimo e decisi di fermarmi.
Tirai giù il finestrino e le dissi nel mio tedesco molto maccheronico
-Ciao ragazze, io abito a Bolzano, se volete posso darvi un passaggio fino la
-Sarebbe fantastico, ovviamente paghiamo il disturbo
-Non vi preoccupate, tanto ci vado comunque
-Grazie!
salirono così in macchina Greta e Julia.
Cominciammo il viaggio, conversando per fare conoscenza. Parlavo un misto di tedesco e inglese loro in tedesco.
Scoprii che erano due amiche che finite le superiori avevano deciso di prendere uno zaino e farsi un viaggio di un mese alla scoperta dell’Italia per poi tornare a Monaco di Baviera. Un viaggio all’avventura, senza prenotazioni.
Mi raccontarono dei posti che avevano visto, delle cose che avevano fatto. A mia volta le raccontai del mio lavoro, di cosa facevo a Bolzano, di come si vive etc.
Avevano Entrambe 20 anni, Greta era la classica tedesca, alta 180cm, gambe lunghe, magra. Era bionda con degli occhi azzurri in cui perdersi. Julia era più mediterranea, capelli castani e occhi verdi. Era più bassa, circa 170cm, più formosa, non era grossa anzi, aveva più curve di Greta, erano amiche dall’infanzia ed erano anni che pianificavano questo viaggio.
Le chiesi quali programmi avessero e dove avrebbero dormito
-Non lo sappiamo ancora.
-Ma come! Andate allo sbaraglio?
-Già! Hahaha
-Se volete in casa io ho spazio. Ci ordiniamo una una pizza, vi rilassate e poi domani proseguite. Così almeno non dovete preoccuparvi di cercare una sistemazione
-Grazie Luca ma non è un problema è poi non vorremmo disturbare.
-Ma dai. Quale disturbo. Oramai abbiamo fatto 30. Facciamo 31!
-Cosa?
-È un modo di dire. Hahahah
Si consultarono tra di loro ed accettarono l’invito.
-La cena però la offriamo noi e comunque paghiamo il disturbo. Queste sono le condizioni per accettare
-Va bene, va bene. Non discuto
Il tutto nacque da semplice altruismo. Non pensavo a secondi fini o chissà che cosa anche se erano due bellissime ragazze.
Arrivammo a casa per le 18:30. Vivo in un piccolo appartamento appena fuori dal centro di Bolzano. È un bilocale con cucina/soggiorno e camera da letto piccolina. Riuscii a comprarlo con qualche soldo che avevo da parte e lo arredai a mio gusto.
Entrammo in casa. Le feci sistemare in camera da letto, per fortuna avevo un matrimoniale così avrebbero potuto dividere il letto mentre io avrei dormito in salotto sul divano. Si sentivano in colpa e non smettevano di ringraziarmi.
Proposi loro di farsi una doccia, così poi avremmo potuto fare un giretto in centro per l’aperitivo e magari fermarsi fuori per cena.
Diedi loro degli asciugamani puliti e aspettai che finissero.
Tempo 30 minuti ed erano entrambe pronte, si misero d’impegno per inventarsi degli abbinamenti improponibili.
Pensai che sono tedesche. Non posso aspettarmi altro pensai.
Uscimmo per l’aperitivo e ci fermammo a mangiare una pizza in centro.
Visto che eravamo tutti un po’ stanchi decidemmo di rientrare a casa.
Ci mettemmo tutti comodi visto anche il gran caldo. Si cambiarono e indossarono dei pantaloncini e canottiera, Greta che aveva il seno più piccolo rimase senza reggiseno, avendo una seconda non ci si faceva troppo caso. Julia invece era più prosperosa, rimase con il reggiseno.
Ci mettemmo a bere un amaro in balcone fumando una sigaretta. Nonostante la stanchezza, la tranquillità di casa ci fece rimanere a bere in balcone più del previsto.
Piano piano l’alcol entrò in circolo rimuovendo qualche freno. Greta faceva meno attenzione a come si muoveva dandomi in un paio di occasioni visione delle sue tette.
Entrammo anche in discorsi tendenti al piccante, niente di scandaloso, mi raccontarono di qualche flirt sparso per l’Italia senza aver mai concluso più di tanto.
Comprensibile visto che era un viaggio culturale tra due ragazze. Le possibilità ci furono ma loro non erano particolarmente interessate
-io l’unica cosa che ho fatto è stato del sesso orale ad un ragazzo a Firenze
Disse Julia.
-Ma non me l’hai mai detto!
Replicò Greta.
-Lo so. Mi sono pentita subito e volevo dimenticare.
Rispose Julia ridendo imbarazzata.
Ci raccontò quindi di come andò nel bagno di una discoteca insieme a questo ragazzo di Roma per fargli un pompino.
Durò poco, non tanto per bravura di Julia ma per demerito suo.
-Adesso ricordo. Ti stava attaccato quel tipo!
Disse Greta.
-Già! Diciamo che l’ho accontentato. Fortuna per lui che avevo bevuto.
continua…