ti ringrazio per la sincerità frai ma il pensiero di tanti io lo esprimo anche qui....la verita è che chi ne fara le spese è sempre e cmq l'operaio che tartassato non avrà scampo e dovra subire il rincaro dei beni al consumo (almeno di quelli di ns produzione) e che in molti casi andando, avanti con questa pilitica di perseguire chi guadagna rischiando del suo, si vedrà messo alla porta perche il rapporto costo-operaio/produzione-operaio è a sfavore di quest'ultimo ed essendo troppo oneroso inserire altri operai qualcuno per forza comincerà a tagliare....ti porto questi esempi perche proprio a pochi passi da me dove abito presto dimezzeranno di nuovo un'altra fabbrica che si è trasferita in polonia, e che alcuni anni fa aveva stabilito una sua linea in romania licenziando 400 persone del nostro paese per ahdare la a far produrre,e che di nuovo oggi licenzierà tra i 400 e i 600 operai rimanendone poco piu di 300 in questo stabile.ora i sindacati non possono far nulla, le istituzioni idem il tutto perche il costo del lavoro aumenta vertiginosamente, perche l'operaio spesso non comprende che se non lavora in certi standard (cioe senza dormire dietro le lamiere, senza prendersi un'ora di pausa tra cesso,sigarette,giornale,caffe ecc...nelle 7 ore e mezza di turno) prima o poi le aziende se ne vanno specialmente ora che l'est si apre all'arrivo di proprietà straniere....quindi ribadisco non servono solo scioperi contro il padrone despota ma anche un po di auto disciplina dei sindacati e degli operai che dovrebbero cominciare a farsi un esamino di coscienza e non sempre e solo chiedere e scioperare
nn mi stavo riferendo alle risposte ma solo all'inutilita del post (chi se ne frega di ballaro).......
quello che dici e vero, ma solo in parte
negli anni 80 ( e parte dei 90) fare l'operaio era una vera pacchia, paga alta, ferie pagate, pensione buona, potevano persino permettersi di metter via tanto denaro da comprarsi una casa (un utopia oggi), per contro facevano relativamente pochetto tanto nessuno poteva toccarli........
piano piano tanti sacrosanti diritti sono stati tolti, gli orari sono diventati flessibili (cosi come i contratti), lavoro a tempo determinato,precariato, lavoro interinale hanno preso il posto dei contratti a tempo indeterminato, gli stipendi, dopo l'avvento dell'euro (fenomeno gia iniziato con la soppressione della scala mobile), sono quasi da terzo mondo (dato che gli aumenti salariali sono in base all'inflazione programmata nn a quella reale), la sicurezza sul lavoro e diminuita in maniera preoccupante (i morti sul lavoro sono paragonabili agli anni 70), nonostante cio siamo il secondo paese del mondo (dopo gli stati uniti) come ore lavorative annue!!!!!!!!!
scusa tanto ma che ci dovremmo mettere anche una scopa in culo per ramazzare le stanze............
P.S. le aziende vanno nei paesi in via di sviluppo perche la produrre nn costa un cazzo, e piu facile sfruttare e nn hanno tanti giramenti di balle, secondo te dobbiamo prendere esempio da loro?