Eh siApplausi! Continua?
Eh siApplausi! Continua?
Non gliel'ho certo data vinta così 😉Applausi! Continua?
Mi sembra giusto!Non gliel'ho certo data vinta così 😉
no no abbiamo le mani impegnate!!Siete un po' moscini ragazzi, se non vedo interazioni mi passa un po' la voglia di pubblicare il seguito. Sinceramente credevo che la fantasia di passare da questo forum alla vita reale fosse più condivisa, forse mi sbagliavo
Trovo molto emozionante il passaggio del pene tra i seni. Adoro le spagnole, sono uno dei giochi più stimolanti che si possano fare nell'intimità. Sei straordinariamente credibile nel descrivere il flusso delle sensazioni e i movimenti del corpo. La scena è chiara e netta. L'eccitazione si sente ed è, effettivamente come vedervi.PARTE 7
"Perché, vorresti già andare a dormire?" gli chiesi sorridendo. Sentivo il suo sperma caldo colarmi lungo le coscie e mescolarsi con i miei umori. Mi sentivo ribollire e ormai non avevo più bisogno di fingere che non fosse così. La mia figa pulsava furiosamente, come a pretendere di avere la sua parte, vorace. Mi tirai su dal tavolo, le gambe un po' indolenzite, e mi girai verso di lui. "Allora le mostro la sua stanza, sir" lo canzonai, ma non ero troppo credibile finché continuavo a grondare liquidi da ogni buco. Ad ogni modo gli feci segno di seguirmi e dopo avermi baciata si alzò in piedi. Lo condussi nella camera da letto, e non appena varcammo la soglia sentii arrivare una pacca sul culo che fece un rumore sordo, amplificato anche dalla natica bagnata. Mi girai alzando gli occhi al cielo e sogghigliando un "che porco" divertita. Proprio non gli andava giù quando gli davo un ordine, suppongo quella fosse stata la punizione. Rallentò il passo, apparentemente per sfilarsi del tutto la camicia che gettó a terra, ma in realtà sapevo benissimo che ne stesse approfittando per osservare la manata rossa che stava prendendo forma sulla mia pelle così chiara e delicata. Lo feci sedere sul letto mentre io mi accomodai su una poltroncina disposta di fronte.
"Il letto è di tuo gradimento?"
"Si si" mi guardava corrucciato nel tentativo di capire dove stessi andando a parare.
"E questo è sempre di tuo gradimento?" dissi con tono più basso, mentre divaricai le gambe e con la mano iniziai ad accarezzare la figa.
"Anche questo, si…"
La mia figa era morbida e calda, così bagnata che le dita scorrevano leggere nei cerchi che stavo tracciando. Alternavo il mio sguardo tra il suo volto rapito dai miei movimenti e il mio clitoride che si stava lentamente gonfiando. Era il momento di infilare le dita. Affondarono dolcemente e dopo qualche secondo le feci riemergere piene di filamenti biancastri. Leccai uno delle due dita, poi mi alzai e gli feci succhiare l'altro. Mi sedetti a cavalcioni sulle sue gambe e lo baciai con passione. Volevo sentire il mio sapore nella sua saliva. Mi prese la testa con una mano e con l'altra strinse forte un seno. Quando lo liberò,fece un leggero sobbalzo, per poi tornare bello sodo al suo posto, ma con i segni rossi della sua presa. Con la mano bagnata mi allungai leggermente indietro per accarezzargli le palle. Nonostante la sborrata di poco prima le sentii ancora piuttosto gonfie, e mi eccitò ancora di più stringerle e massaggiarle. Anche il suo cazzo si stava di nuovo gonfiando, e fremente com'ero mi calai giù. Prima continuai a dedicarmi alle palle con la lingua, dando leggeri colpetti alternati a leccate da cima a fondo. Quando furono abbastanza bagnate, ci passai le tette sopra e continuando a massaggiarle in questo modo, con la lingua potei finalmente dedicarmi al suo cazzo. Lo leccai lungo tutta l'asta, alternando le labbra alla lingua,finché non lo sentii indurirsi al punto giusto. La mia figa aveva percepito il richiamo e non resisteva più. Mi alzai da terra e mi sedetti sopra di lui, affondando il suo cazzo dentro di me. Facemmo entrambi un sussulto. Mi appoggiai a lui per risalire lentamente e poi affondai di nuovo, fino in fondo. Un brivido mi pervase e non riuscii a trattenere un gemito. Questo non mi fermó anzi, ne volevo sempre di più, e il ritmo si fece più incalzante. Continuai a cavalcarlo sempre più velocemente, facendo appena riemergere la sua cappella per poi tornare ad affondare fino a sentire le palle. I miei seni sbattevano tra loro finché non me li fermò con le mani e iniziò a leccarli. Rallentai e dopo un'ultima penetrazione, mi alzai in piedi. Vidi il suo cazzo scorrere fuori completamente bagnato. Mi girai di spalle e mi sedetti nuovamente sopra di lui, infilandolo ancora. Da questa posizione lo sentivo ancora più in profondità e ricominciai a muovermi. Era così duro che ogni affondo mi procurava un intenso gemito di piacere. Stavo per aumentare il ritmo quando mi sentii afferrare il collo e trascinare giù, stesa sul suo petto. Iniziò lui a spingere, e i suoi colpi erano molto più vigorosi dei miei affondi. Decisi e rapidi, non mi lasciavano via di scampo. Le mie gambe iniziarono a tremare ed irrigidirsi. Se ne accorse e poggiò una mano sul mio fianco come sostegno. Con l'altra però iniziò a toccarmi il clitoride ormai gonfio e lì non potei più resistere. Inarcai la schiena ed esplosi in un orgasmo dirompente. Un brivido partì dal mio basso ventre e mi pervase tutto il corpo, e con un grido lo liberai. Dopodiché sentii ogni muscolo rilassarsi e rimasi adagiata sul suo petto. Non aveva mai smesso di scoparmi, ma non so per quanto avrebbe resistito sotto al peso del mio corpo ora che non mi reggevo più con le gambe. Ma non me ne importava gran che, perché nella mia mente annebbiata dalla soddisfazione in quel momento avrebbe potuto farmi qualsiasi cosa.
Questo passaggio iniziale è molto eccitante. Non è ancora successo niente, però il tacco che si appoggia a terra e il movimento del vestito già sono un segnale. Un segnale soprattutto di femminilità.Alzo gli occhi al cielo. Ad averlo saputo prima avrei posticipato il ritiro,invece ormai sono le 8 in punto e sono dinnanzi al locale. Apro lo sportello, appoggio il primo tacco fuori e scosto il vestito per non farlo toccare a terra.