Esperienza reale Come ho iniziato. Conclusione di un lento apprendistato: finalmente nel culo.

bogol

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Siena
Il precedente capitoli:


Aspettai diversi mesi per provare l'esperienza di essere scopato. Il ragazzo che mi sverginò il culo fu dolcissimo, deciso, e veramente maschio, mi fece suo, guidandomi nel mondo del piacere passivo. Tutti i miei dubbi e le paure furono fugate in un lampo, fu bellissimo.
Lo contattai tramite un annuncio su una nota rivista dell'epoca, un rapido scambio di telefonate, e un incontro "normale" per conoscerci e chiarire le reciproche intenzioni. Quindi gli diedi appuntamento a casa mia per l'incontro definitivo.
Quel giorno presi definitivamente coscienza di quello che mi piaceva.
Lo sbocchinai per prima cosa, poi mi ha leccato a lungo il buchino, lubrificandolo con cura, quindi ha iniziato a penetrarmi. All'inizio faceva male, mentre entrava, io ho spinto cercando di rilassarmi e di favorire la cosa, finché è entrato. E da quel momento è stato uno sballo di goduria.

Mi ha scopato a pecorina, per un tempo lunghissimo, in cui io ero solo un culo che godeva, mi sentivo una troia in calore. Poi mi sono sdraiato a pancia sotto, e mi ha scopato mentre sculettavo per sentirlo più in fondo.
Abbiamo cambiato posizione e mi ha scopato dal davanti, a gambe larghe come una troia. Ho goduto immensamente!
La cosa fantastica è che ho goduto sempre e solo dal culo, o dalla bocca quando lo spompinavo. Non ho mai toccato il mio pisellino, talvolta mentre succhiavo mi diventava durissimo, ma quando lo prendevo nel culo era solo semiduro, e quando l'ho preso dal davanti era proprio moscio. Eppure godevo tantissimo, mi sentivo PIENA E APPAGATA. Si perché quel giorno in me non c'era più niente di maschile.

Questo fu la conclusione dell'inizio. Mi era piaciuto proprio, mi dimostrò definitivamente che ero davvero una troia, e decisi che avrei dovuto rifarlo. E lo feci ancora, molte volte, con lui, e poi con altri. Lo faccio ancora, quando trovo l’uomo giusto.
 

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