Esperienza reale Cosi ebbe inizio, la nostra piccante parte di vita... ci raccontiamo!

Napoletano1994

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Vedo che il 3d si è un po' fermato. Peccato perché siete una coppia da seguire perché piena di fantasia erotica. Un consiglio che ho già dato in un altro 3d: ridete, giocate e amatevi. Se questi 3 elementi sono curati vivrete una vita piena. Se ne manca uno c'è un campanellino di allarme. Se ne mancano due suona una sirena di fuga.
 

GordonX

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Vedo che il 3d si è un po' fermato. Peccato perché siete una coppia da seguire perché piena di fantasia erotica. Un consiglio che ho già dato in un altro 3d: ridete, giocate e amatevi. Se questi 3 elementi sono curati vivrete una vita piena. Se ne manca uno c'è un campanellino di allarme. Se ne mancano due suona una sirena di fuga.

Ma che fermato!
Hanno appena giocato con tutti noi con un bellissimo contest, che tra l'altro si chiude annunciando nuove sorprese.
Più attivi di così!
 
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Seba e Marty

Seba e Marty

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CAPITOLO 6! LA SERATA ESTIVA , IL PERIZOMA BIRICCHINO ED IL PRIMO ASSAGGIO



Cenai, ma avevo il cuore il gola e il cazzo che faceva capolino, ma dovevo cercare di mantenere la calma e non far figure.

Tempo di cambiarmi, mi ero messo un paio di pantaloncini ed una camicia, e via a prendere l auto e a correre a casa sua per arrivare in orario puntuale e caricarla in auto.

Scese, era splendida. Un paio di tacchi a spillo bordeaux scamosciati, ed un vestitino che lasciava ben poco all immaginazione, bianco pieno di pizzo ovunque che terminava con una bellissima minigonna svolazzante.

Il vestitino era retto dal una fascia intorno al seno che faceva vedere benissimo la sua 3a, ed era palesemente senza nulla sotto, non salivano spalline.

Salii in auto e mi chiese dove volessimo andare… Proposi quei 2 3 locali dove giriamo di solito, una volta trovata la meta ci dirigemmo per un bel mojito rinfrescante.

Scendemmo dall auto assieme e la assecondai per mettersi d innanzi a me ed attraversare la strada per raggiungere il locale.

Se fossi stato un geometra, potrei dire che in quel momento presi tutte le misure e se fossi stato un radiologo avrei fatto di tutto per vedere sotto quel vestito!

Quei tacchi la slanciavano sulle sue gambette esile e affusolate ma con le forme a posto.

Il suo culetto ondeggiava a destra e sinistra sotto la minigonna, dove ogni volta che faceva un passo la gonnellina continuava a muoversi arrivando appena sotto la zona inguinale. Era uno spettacolo da vedere!

Passano parte della serata al locale e poi una piccola passeggiata in centro nei dintorni. Era l inizio della relazione, ero molto geloso da una parte quando notavo gli occhi altrui che la guardavano. La stringevo forte ai fianchi o mano nella mano, come per dire… E’ mia! E mi ritengo fortunato a tenermela!

Passammo la serata, finche non decisi che era ora di fare capolino verso casa sua ad accompagnarla.

Era notte inoltrata, intorno silenzio e tutto buio. Ci eravamo abituati gia da un po ad accoccolarci nei sedili dietro e cosi le proposi pure quella sera. Accetto subito!

Io mi misi dietro scavalcando il bracciolo centrale dell auto e mi sedetti in attesa che lei fece lo stesso. Si giro e allungo indietro la prima gamba per poi con calma mettere anche la seconda… Anche un ignorante capirebbe cosa successe nel frattempo…

Nell’indietreggiare, fu obbligata a divaricare le gambe, una nel tappetino dietro ed una sul sedile davanti, e chiaramente a piegarsi oltre i 90° per non picchiare la testa sul cielo dell auto… Mi sembrava quasi di vivere un film porno!

La minigonna svolazzina del vestito si alzo completamente, tirata dalla flessione del corpo, praticamente scoprendo interamente il culo che si trovo dritto ai miei occhi che erano dietro!

Un perizoma bianco, finissimo e tutto liscio tipo in raso, copriva a malapena i 2 buchi del desiderio, anzi era talmente fine che si potevano distinguere perfettamente le 2 grandi labbra che a erano quasi esplose al di fuori del piccolo straccio di tessuto bianco.

La scena duro giusto quei 4 5 secondi che lei senza farsi male riusci a portarsi dietro e facendo finta di nulla mi cadde tra le braccia.

Il mio cazzo era duro piu’ che mai! Era tempo che non scopavo, e vedere una scena cosi paradisiaca col culo che si ritrovava, ben allestito da quella minigonna e soprattutto da quel perizoma mi mise in moto tutti gli ormoni presenti nel corpo.

Ci fermammo un attimo tranquilli, uno nelle braccia dell altro a coccole, e poi, inizia a limonarla, duramente. Le nostre lingue si intrecciavano una con l altra, in maniera quasi “cattiva e volgare”, la voglia stava salendo e penso continuasse dal pomeriggio!

Io ero appoggiato di schiena contro la portiera, e lei contro il mio petto con la sua schiena. Dalle sue spalle i miei occhi avevano piena visione del suo lato A, l interno auto rimaneva un po illuminato dal lampione che sopra sovrastava la piazzetta isolata.

La stavo tenendo per i fianchi ed abbracciando forte, quando decisi che era il momento di passare all azione. La mia mano destra Sali ed insieme alla sinistra iniziarono a palpare da sopra il vestito il suo seno.

Si sentivano i capezzoli veramente duri, segno di approvazione e che la cosa le piacesse parecchio. Di li a poco tentai il tutto e per tutto salii ancora un poco ed affondai la mia mano all’ interno del vestito prendendo pienamente tra il palmo il suo seno destro! Iniziai a strizzarlo con delicatezza, a palparlo pienamente. Era uno spettacolo! Il capezzolo durissimo ed eccitato faceva contrasto a quelle tette perfette, morbide ma perfettamente sorrette dalla giovane età, visto che appunto il reggiseno non c’era!

A quel punto salii anche con la mano sinistra e infilai le mie dita sotto. Nel farlo feci completamente scendere il vestito verso il basso, praticamente facendo uscire completamente le tette!

Era la prima volta che le vedevo dal vivo. Erano magnifiche! Sode e morbide allo stesso tempo. I capezzoli rosa chiaro, come tutto il resto della sua carnagione svettavano felici e duri come non mai, eccitati dalla situazione. Ero in preda alla follia, a momenti palpavo e guardano e a momenti la limonavo e lei lasciava fare. Era completamente presa dal momento!

A quel punto dovevo proseguire, bisognava osare… La mia mano scese lungo l ombelico, e la spinsi fino alle ginocchia, passando e premendo la zona dell inguine e poi la coscia.

Da li arretrai delicatamente, mentre con l altra proseguivo sul seno e ogni tanto la baciavo. Portai indietro completamente la gonnellina, lasciando in bella vista (dal lato A) quel fantastico perizoma che era in tulle lucido, con un ricavo a V di pizzo in centro. Molto fine, come fine è lei.

Iniziai a massaggiarle la figa da sopra il perizoma, anche se comunque copriva ben poco ed era completamente inzuppato dai suoi umori. Poco dopo lo scostai con le dita da parte e inizia a farle scorrere su e giu all interno delle labbra che erano appunto bagnatissime.

Lei stava godendo, ansimava, nonostante non la avessi neanche penetrata con un dito.

Cercai di farlo, iniziai ad infilare metà del mio dito indice e del medio, essendo bagnatissima non feci fatica, ma mi fermò. Ci fu un attimo di silenzio e la guardai perplesso. Stava godendo, le piaceva, ansimava, e mi fermi… non aveva senso.

Era rossa in viso, gli occhi grandi e innamorati che mi fissavano. Con la mano destra teneva il mio braccio, tirandolo sempre piu su e facendo uscire le mie dita di quella figa fradicia.

Potevo aspettarmi di tutto, ma con un briciolo di voce e quasi un po di vergogna usci cosi…non un affermazione del genere.

M: Seba, scusami, ma io non l’ho mai fatto. Sono vergine…

Ero veramente stupito. I 20 anni erano passati, e trovare una cosi bella ragazza a quell’ età vergine, valeva quasi quanto il santo Gral x me.

S: Complimenti, ma sinceramente non me l’ aspettavo. Pensavo che in qualche tua relazione precedente avessi già provato…

M:No mai. Mi son sempre messa come presupposto che quando lo faro’ la prima volta voglio che sia con la persona che ritengo giusta e non uno a caso.

S: Ho capito e rispetto la tua scelta.

S: Se ti fidi e mi lasci fare, ti faccio provare una nuova emozione (sempre che x lei fosse nuova, non sapevo nulla)…

M:mi fido di te!

Mi sedetti incastrato tra i tappetini posteriori dell’auto. La comodità era altrove…

Alzai completamente la gonnellina e spostai quel piccolo lembo di tessuto del perizoma bianco.

Finalmente avevo la sua figa, nuda dritta davanti agli occhi. Era bagnatissima, cosi come il perizoma.

Mi avvicinai con la bocca alla sua fighetta. Era completamente rasata, liscia perfetta!Non un pelo. Le labbra al loro posto. Nuova di pacca, un kilometri 0 per intenderci J!

Con uno scatto, prima che vi fosse un suo ripensamento, infilai dritto la lingua tra le grandi labbra ed iniziai a scorrere su e giu ed a stimolarle il clitoride, sia con la lingua che con le dita.

Ansimava, godeva veramente tanto. Era bagnatissima e i suoi umori mi scorrevano giu per il mento, talmente continuava a godere. Il suo profumo era fortissimo, la giovane età spingeva forte l’ormone.

Ad un tratto le chiesi di girarsi, volevo finalmente vedere il suo culo.

Si mise a pecora, con la testa appoggiata sul sedile ed il culo perfettamente in aria.

Presi il filo del perizoma, lo scostai sulla chiappa destra… Era uno spettacolo!

Le sue labbra perfettamente liscie e gonfie erano lucide talmente impregnate dal rilascio della sua figa. Faceva capolino poco piu’ sopra un bellissimo buco del culo, perfettamente liscio, depilato e rosa.

Mi ributtai dentro completamente con il viso ed avidissimo ed arrapatissimo iniziai a leccare tutto, inoltrando bocca e naso all’interno delle sue labbra. Volevo che quell’odore tanto forte mi salisse fino in cima al cervello, che mi inondasse la testa.

E poi su sempre piu’ su alla scoperta di quel canale Rai2.

La mia lingua faceva capolino e glielo leccava avidamente tutto intorno, mentre con le dita continuavo a massaggiarle il clitoride. Ogni tanto gli davo dei piccoli colpetti di lingua per penetrarle quel culetto. Gradiva, le piaceva… tanto! A tal punto che ad un tratto… ODDIO… ODDIOOOO! E letteralmente esplose addosso a me. I suoi umori fuoriuscirono lentamente dalla sua figa, e da bravo non ci pesai un attimo in piu’ e leccai tutto!

Andai avanti per qualche minuto ancora, finchè ormai esausta del godimento mi chiese di fermarmi. E cosi feci, anche perché la posizione scomodissima mi aveva ormai creato una paralisi.

Ero veramente soddisfatto. Sembrava mi fossi lavato la faccia nella sua figa, ne avevo fino in cima alle guance, ma ero soddisfattissimo.

M: E’stata una cosa incredibile, non avevo mai provato un emozione forte cosi, prima d’ora. Un godimento unico.

S: allora sono stato bravo?Promosso?

M: pienamente!

A quel punto mi sedetti sul sedile dell’ auto e senza pensarci un minuto in piu, lo tirai fuori. Avevo i boxer lavati da tanto avevo goduto e da tanto avevo voglia di sborrare. Ma non sapevo la sua reazione…

M: Hella madonna quanto è grosso! (adesso qui non entriamo nei soliti discorsi da pornoattore che non sono, pero’ i miei 20 cm abbondanti per fortuna, li potevo sempre sfoggiare).

S: Ti piace?

M: A dire il vero dal vivo è il primo che vedo….

S: ah… non ti è mai capitato prima? Sai cosa devi fare?

Lo prese in mano ed inizio a toccarlo. Si vedeva che era impacciata, inesperiente, aveva paura di farmi male, era delicatissima. Le presi la mano e la guidai un po’, le feci capire la presa, il giusto movimento e la stretta ideale. Non ci impiego molto, imparo’ subito, perfetta, e piu passava il tempo e piu’ la sega raggiungeva la perfezione. Stavo godendo parecchio, ma non ero soddisfatto, mi mancava qualcosa…

S: che ne dici di andare oltre?

M: cioè?

Non dissi altro, (e aveva cmq capito), le presi la testa e la reclinai verso il mio cazzo. Lei per mettersi comoda, si mise a pecora, praticamente buttando il culo contro il finestrino laterale (che peccato il piazzale era vuoto, anche se in quei tempi avrei sofferto la gelosia).

LE arretrai la gonnella e iniziai di nuovo a palparle il culo, il suo buchino, e la figa scostando il perizoma. Gradiva parecchio a tal punto che lei non capi piu niente.

Scese dritta sulla mia cappella ed inizio ad appoggiarci la lingua dando tante leccate, a quella e a tutta l asta. Stavo per esplodere, era molto delicata ma riuscii ancora per un po a trattenermi.

Prosegui per penso un paio di minuti,era eccitantissimo. Ad un tratto senza che io dicessi altro, lei apri la bocca e sentii le sue labbra, scorrere giu per la cappella, inglobandola completamente all interno della sua bocca.

Si fermo un attimo, forse giusto per prendere le misure, ed inizio un pompino celestiale.

Era delicata, su e giu’, non fino in fondo, ma si impegnava per farcene stare il piu’ possibile in bocca. Circa la metà del mio cazzo. La lasciai fare, i denti non si sentivano, solo labbra e lingua, era bravissima.

Ogni tanto lo tirava fuori, deglutiva e poi giu ancora. Ad un tratto fui io a prendere il controllo della situazione, la presi per i capelli e le affondai il viso sempre piu’ giu’, cercando di non diventare troppo e volgare. Se fosse stata male, sarebbe stato il mio primo ed ultimo pompino…

Mi lascio fare e me la godetti per qualche istante. Capii che non ce la facevo piu, praticamente posso dire che mi trattenevo dal pomeriggio…

S: Vengo! Vengo! Sto venendo!!!

Lei non si alzo, ed un fiume in piena di sborra caldissima, invase la sua bocca a piu riprese. Fu talmente tanta che inizio ad uscire, sporcando la mia pancia e purtroppo anche i miei sedili dell auto (ma chissenefrega, quelli si puliscono).

Lei si alzo e sputo tutto quello che aveva in bocca, fuori dalla portiera, probabilmente anche schifata, ma non disse nulla.

Torno da me, e mi bacio. Fu un lunghissimo bacio passionale. L’odore forte della sborra si sentiva sulla sua lingua, ma fu quasi eccitante e proseguii per un po finche non si appoggio al mio petto rilassata come me.

M: ti è piaciuto?

S: parecchio!

M: sono stata brava o ti ho fatto male?

S: bravissima! Sembravi una professionista!

La prese bene e si mise a ridere.

M: pensa che non avevo mai visto un pisello prima. Il tuo è il primo!

S: quindi non avevi mai segato o fatto un pompino a qualcuno?

M: no. Tu sei il primo credimi. Per me è tutta una novità.

S: veramente complimenti, sei stata unica. Eccezionale! Perfetta! Ho goduto veramente un sacco!

La ribaciai e la lasciai li accoccolata finche non decise di salire in casa.

La accompagnai alle scale di casa, mi bacio forte e si giro per iniziare a salire.

Si fermo un attimo e flettendosi un po in avanti, si alzo il vestitino con le 2 mani, rimettendo alla mia vista quel fantastico culo dalle perfette forme, diviso da quel finissimo perizoma bianco.

M: ti saluta anche lui, cosi fai la buonanotte!

S: ne sono veramente felice, innamorato direi! Buonanotte Marty!

Arrivai a casa pensando a quella fantastica visione e mi feci un'altra sega. Ero piu carico che mai, ma convinto che da quella sera tante cose sarebbero cambiate.

Ormai il varco si stava aprendo sempre di più ed era solo l inizio…



IN ALLEGATO, PERIZOMA NUOVO DI POCO TEMPO FA, MA CHE RISPECCHIA PIU' O MENO QUELLO CHE AVEVA ANNI FA IN QUELLA SERATA. NON IDENTICO MA QUASI....
il buongiorno si vede dal mattino...brava di bocca fin dalla prima volta...
 

six83

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Allora…. Anzitutto vogliamo fare i complimenti a chi, seguendo i racconti, immaginando bene, ed una bella dose di culo, ha azzeccato il vestiario perfetto!

Non era semplice, volevamo capire se vi faceva piacere giocare con noi, ma vedo che diversi di voi, hanno azzeccato la risposta giusta, a discapito di altri che purtroppo hanno “perso” la battaglia.

Beh rasserenatevi, se vi ha fatto piacere, e ce lo dovete dire questa cosa, non sarà il primo ed ultimo contest.

Appena sarà possibile invieremo ai vincitori una foto, con lei ritratta col vestito.

Quindi complimenti a:

@favolacp

@rosty80

@alf6727

@Ciccio70

@andrea13

@mr.pinky



Direi che adesso…. Proseguiamo con la prima parte della serata, cosi verrà svelato a tutti il vestito!







CAPITOLO 14: CHI LA FA…. L’ ASPETTI!



Entrammo in stanza dopo il pomeriggio raccontato nel capitolo 13…

Tutti e 2 accaldati, il tempo era poco ma l’ eccitazione era ancora al massimo. Era la nostra prima sera assieme, al mare, fuori in stanza a dormire e “convivere assieme”.

Chi di voi ha avuto una ragazza/compagna/moglie sa cosa vuol dire. Da una parte ti sogni di prenderla e sbatterla 24h su 24h senza ritegno, perché vorremmo tutti una vacanza di solo sesso. Dall’altra diventa fisicamente poco possibile e poi se sei in compagnia, devi sapere bene gestire i tempi onde evitare figure non proprio carine. Oltretutto alla prima convivenza ci stanno un sacco di altre problematiche. Solo nell’ andare in bagno, il lavarti, il fare i propri bisogni con una persona che fino prima non viveva con te. Nascono un sacco di situazioni che vanno affrontate passo passo, vincendo l’imbarazzo.

Entrammo in stanza, eravamo insabbiati e non volevamo inzaccherare tutto di sabbia. Era chiaro quale fosse il primo passaggio da fare…

S: sai cosa ci vorrebbe adesso? Una bella doccia!

M: madonna mia non vedo l’ ora…

S: visto che la doccia è larga cosa ne dici se la facciamo assieme?

M: oh si sarebbe bellissimo e molto romantico! Pero’ non abbiamo molto tempo a disposizione, i ragazzi ci aspettano e la cena si avvicina.

S: va bene!

Ci dirigemmo con i ns accappatoi verso il bagno, entrammo ed appoggiamo sul lavabo. Era un bel bagno spazioso per essere un hotel medio taglio.

Ci guardammo negli occhi, lei si avvicino’ e mi tolse la maglietta, ed io feci uguale lasciandoci solo i costumi addosso.

Afferrai il laccio del reggiseno a fascia e lo slacciai dolcemente da dietro, lasciandolo cadere per terra. Avevo il suo seno prosperoso in fronte e lo avvicinai al mio petto stringendola a me e schiacciandola contro il mio petto.

Le mie mani entrarono dal culo subito sotto la sua brasiliana, afferrando quelle belle chiappette tra i polpastrelli che iniziarono a tastarle ovunque e lei fece lo stesso sotto i miei pantaloncini a costume.

IL mio cazzo era già duro, mi venne voglia subito, il tempo stringeva, ma pure lui pulsava contro il suo monte di venere della sua figa. Lo sentiva forte e duro!

Presi il costume e glielo calai verso il basso, lasciandolo a terra sotto i suoi piedi. Lei inarco’ un po il mio giusto per fare uscire la belva in tiro e fece lo stesso. Eravamo nudi abbracciati uno accanto all’altro.

Allungo’ una mano ed apri l’ acqua. Anche io nel frattempo allungai la mano, e misi subito 2 belle dita a scorrere sulle sue labbra che erano gia a buon punto di umidità.

M: dai Seba, ho una voglia pazzesca, ma il tempo è tiranno…

S: Non sai cosa ti farei, potrei esplodere!

M: ma non si puo’!!!

S: mi basterebbe una sveltina.

M: no dai non voglio buttare via cosi l’ amore…

Si girò ed entro’ in doccia…. Io la seguii all’ interno del box.

Ero dietro di lei, la presi un po di forza e la baciai sul collo. Nel frattempo appoggiai il mio cazzo durissimo, in mezzo alla sua riga del culo ed iniziai a strusciarlo. La voglia di metterla a 90° e spingere piu forte che potessi aveva una quotazione del 100%, ma fui dolce e continuai cosi per un po.

L’acqua scorreva forte e tiepida sui nostri corpi che si avvinghiavano tra gli abbracci e gli struscii vari.

Ad un tratto si girò e mi mise la lingua in bocca. Io da dietro allungai la mano passando le mie dita per il suo bel buco del culo rosa e la penetrai dolcemente nella sua fighetta. Inizio’ a godere perché ansimava leggermente.

Come in automatismo mi prese il cazzo con la mano destra ed inizio’ a menarlo. Sempre con piu foga!

S: ti prego ho voglia di far l amore. Non ce la faccio piu!

M: anche io ho voglia ma poi si fa tardi. Direi che è ora di lavarci.

Si stacco da me e prese la spugna per insaponarsi…

S: amo mi hai eccitato un sacco e ora mi lasci qui cosi?

M: si dai Seba, non si puo’ farlo sempre.

S: ti do ragione, ma io qui potrei esplodere da un momento all’altro!

M: anche io non ce la faccio, ma se ti dico di no aspetta che verrai ripagato…

S: ma neanche un pochino … ino ino ino???



Mi guardo’ un attimo, arretrò col culo verso il muro e si piego quasi a 90… e senza dir nulla prese quasi tutto il mio cazzo in tiro e duro in bocca. Lo sentii entrare quasi tutto, potrei dire fino alla soglia della gola, ma piu’ di cosi non ci stava.

La sua testa stava sotto la doccia che le bagnava tutti i lunghi e lisci capelli.

Pompò fortissimo 4-5 volte portandomi ad un livello di godimento altissimo. Ero veramente duro, sentivo le vene del mio cazzo pomparle in bocca, le sue labbra facevano da cornice a tutte quelle striature gonfie di sangue che scorreva all’impazzata lungo la mia asta, perché pompo’ con foga e profondità ma molto lentamente.

Mi guardo’ con gli occhi rivolti verso la mia faccia e si rialzo’ molto lentamente. Il mio pensiero fu solo uno… “adesso questa la spacco all’ interno della doccia senza alcun ritegno”… e invece mi sbagliavo di nuovo!

M: hai proprio voglia vedo!

S: no sai, stavo mentendo prima, son qui tranquillissimo.. cosa dici? (ovviamente ero sarcastico/ironico).

M: beh allora il tuo caro Pippo, puo’ aspettare tranquillamente stasera. (e si mise a ridere).



Prese la spugna e continuò a lavarsi come se nulla fosse. Avete capito “la stronza”? L’avete capita? Mi aveva assecondato, mi aveva portato al massimo, quasi a sborrare…e si ritira!

Le piaceva comandare, le piaceva farmi soffrire e gestire lei la situazione.

Anzi, si lavò in un batti baleno e non potei manco replicare. Si preparo’ dopo essersi risciacquata ad uscire, e dopo avermi dato un bel bacio stampo, riprese il mio cazzo in mano, li diede 2 colpi di sega decisi e mi disse…

M: io e te ci vediamo dopo cena….

Usci, si mise l’ accappatoio e si asciugo velocemente, iniziando poi a trattarsi i capelli che altrimenti con quella lunghezza chiedevano un eternità di tempo.

Finii di lavarmi anche io ed uscii dalla doccia. Era li davanti allo specchietto del bagno, girata di schiena che col phon si muoveva a destra e sinistra per asciugarsi, e ne approfittai…

Mi misi dietro di lei, mi abbassai di colpo e afferrai subito le sue chiappe. Le allargai bene il culo tirandolo con le mani, lei di istinto si piego’ un po in avanti con il phon ancora che andava e infilai dritta la mia lingua sul suo culetto, leccandolo a piu non posso, e spostandomi su quelle grandi labbra che tiratissime dalle mie mani, lasciavano intravedere il suo buco della figa bello aperto!

Ci infilai dentro la lingua dando una decina di leccate belle intense. Era bagnatissima!

Poi mi alzai di colpo e….

S: hai proprio voglia vedo…. Ma io e te ci vediamo dopo cena!!!

M: Sei proprio uno stronzo sai?

S: Chi la fa…. L’ aspetti!

Ci mettemmo a ridere ma il sasso era lanciato.

Uscii dal bagno ed andai a vestirmi per la serata, un paio di pantaloncini, una camicetta leggera ed un bel paio di mocassini. Dovevamo andare in sala da pranzo sotto e poi a far serata e quindi un po’ di buon costume e vestiario serviva.

Uscii lei completamente nuda dal bagno che alla sol visione di quelle tette grosse, quella fighetta tutta liscia e quel culetto cosi sodo, trattenersi era veramente difficile, ma ormai l’orario era ormai giunto…

M: non so cosa mettermi…

S: strano, di solito voi donne in un attimo siete vestite! (e risi)

M: ho portato di tutto, dammi un attimo che scelgo e poi andiamo al volo.

S: immagino gia i vestitini che avrai. Metti quello che vuoi che starai sempre bene.

Tirò fuori dalla valigia, un sacchetto. Ero pieno raso di completi di tutti i generi che svuoto’ velocemente sul letto. Poi si diresse all’armadio e scelse il vestitino….

M: penso che andra’ bene questo che dici?

S: confermo, è uno dei miei preferiti!

Prese un reggiseno push up bianco perla, e se lo mise al seno, stringendo le tette che col pushup salivano ancora piu sode in alto.

In abbinato, prese un perizomino striminzito bianco perla, tutto in pizzo davanti, la cordicella ai fianchi e dietro un piccolissimo triangolino che riprendeva il pizzo lato A. Lo prese, se lo infilo’ tra le gambe e lo tiro’ su verso il suo culo ben bene. LE sue chiappe sode lasciavano emergere solo il piccolo triangolino. Il filo si inarcava giu’ in mezzo al culo e da in piedi veniva completamente inglobato e nascosto in mezzo a quel bel di dio!

S: si vabbeh, ma cosi non è valido. Va che culo!

M: cosi va bene?

Si appoggiò al mobile, girata di culo verso il letto dove io stavo sopra gia vestito, si piego’ in avanti a 90 allargando bene le gambe. Afferro’ le sue chiappe con le mani e le allargò, permettendo al suo culetto di allargarsi per bene! Tutto il perizoma fuoriusci, a malapena il filetto copriva il suo buco del culo rosa, si intravedeva palesemente l’opertugio appena appena nascosto.

Stessa cosa valeva per le sue grandi labbra. Anzi la parte proprio della fessura della sua figa inglobava il perizoma al suo interno talmente era piccolo e striminzito.

S: giuro adesso ti scopo perché sto impazzendo!

M: ho detto dopo cena, questo è l aperitivo e spero che ti piaccia!

Si alzo’ e si infilo’ il vestito. Era scollato, con un apertura sulla fascia, mezzo seno sopra completamente fuori, quando si piegava, e con un ricamo in pizzo, il tutto retto dalle spalline del reggiseno bianco che a sua volta tenevano su la fascia del vestito.

Sotto terminava con una minigonna molto larga, leggera e svolazzina, fino a metà coscia, ma bastava un attimo per alzarsi completamente, o bastava si piegasse in avanti. LE gambe completamente in vista, sarebbe bastato una folata di vento per mettere in vista tutto quel ben di dio.

Un paio di sandali taccati alti e via.

Uscimmo al volo e scendemmo in sala a pranzo a cenare con gli altri.

La serata stava per avere inizio…
che voglia di vederla almeno in foto con questi abbigliamenti
 

six83

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State boni e tenete i nervi saldi... il cazzo invece lasciatelo pure andare e rendeteci partecipi!!!



CAPITOLO 19: LA PRIMA SESSIONE OUTDOOR



Mi avvicinai e l’abbracciai forte. Eravamo tutte e 2 sul letto. Era ormai quasi automatico che le avrei sfilato quell’abitino striminzito e corto me la sarei scopata li seduta stante, ma non era nei miei piani. Era stata troppo una serata al limite, che col botto andava terminata.

Iniziai a baciarla e a metterle la lingua in bocca con tanta passione. Aveva voglia, perché mi limonava talmente forte che la sua lingua mi arrivo’ fino quasi in gola a me!

Nel frattempo allungai la mia mano sulla coscia. All’istante, lei apri le gambe, come un automatismo.

La sua fighetta completamente rasata e liscissima fece capolino fuori dal vestitino bianco. Mi avvicinai con la mano da sopra ed iniziai a massaggiarle con forza il monte di Venere. LE sue grandi labbra erano già schiuse e bagnate. Era eccitatissima! Scesi con le dita ed iniziai a farle scorrere in mezzo alle labbra e al clitoride. Era un lago, chissà da quanto era cosi, il fatto di essere rimasta senza mutandine per tutta la sera l’aveva eccitata parecchio!

S: mamma mia ma qui sotto c’è un lago!

M: chissa di chi è la colpa?

S: E’ la prima volta che stavi in giro senza perizoma?

M: si, ammetto.

S: e ti è piaciuto?

M: parecchio, mi ha eccitata da morire, anche se devi stare attenta a dove ti siedi per via dell’igiene.

Nel frattempo entrai con 2 dita dritto nella sua fighetta. Si allargo’ perfettamente, ed iniziai a masturbarla piano, piano. Ritrassi le dita e la guardai.

S: come ti dicevo… ti va di seguirmi? Facciamo qualcosa di bizzarro?

M: cioè?

S: ti fidi di me?

M: si come ho sempre fatto fino ad oggi e spero potro’ far sempre!

S: Allora… andiamo di sotto a ber qualcosa nella hall, che ci divertiamo un po.

Era stupita ma afferro’ subito il concetto.

Erano circa le 2-3 di notte, non c’era nessuno e il bar/reception era aperto 24h. Franco il barista e custode stava la dietro al suo bancone. Arrivammo davanti a lui e…

S: buonasera Sig. Franco, possiamo prendere qualcosa da bere?

F: certo come no? Cosa desiderate?

S: ma, a me fai un mohito. Tu Marty?

M: puoi farmi una cahipiroska alla fragola?

F: certo provvedo subito! Volete accomodarvi o state qui al bancone?

S: no, ci sediamo pure sui divanetti li in sala grazie!

Ci dirigemmo entrambi su un piccolo divanetto fronte Tv, in attesa che Franco ci portasse i drink.

S: sai cosa ti dico? Ora è il momento di giocare un po.

M: che vuoi fare?

S: stuzzichiamo un po il barista, senza eccedere.

M: e cosa dovrei fare?

S: tieni su un po il vestitino sotto e abbassalo un po sul seno, crea quel vedo non vedo quando ci serve il bere.

M: tu sei pazzo!!!

S: penso sia molto eccitante! Per te no?

M: proviamo, ma la cosa mi gasa, se a te va bene!

Prese il vestitino da sopra e delicatamente senza farsi notare, lo tiro’ un pochino verso il basso sul seno, portandolo al limite dei capezzoli rosa. Non avanzavano fuori per poco.

Poi lo prese sotto per i fianchi e tranquillamente lo fece arretrare un po, non troppo (anche perché era già al limite vista la cortezza del vestito), il giusto che serviva per far uscire da parte completamente la coscia e che permetteva da sopra di far vedere, tenendo le gambe chiuse, parte dell’inizio della sua zona pelvica, completamente depilata, ma senza far vedere l’inizio della fessura della figa che sarebbe risultato volgare.

Io avevo già il cazzo durissimo, l’eccitazione era al massimo. Alla sola idea che un 40/50 enne potesse vedere un po’ le parti intime di lei, mi gasava parecchio, e notavo che la Marty era comunque a suo agio in questa sua, seppur minima, prima esperienza e prima serata.

Dopo poco arrivo’ Franco da dietro il divano e girando si mise in faccia a noi, e guardandoci, si chinò per porci i 2 cocktails sul tavolino d’innanzi.

Forse non noto’ subito come era messa la Marty, ma fu piu’ sgamata lei ad attirare la sua attenzione.

Si pose un po in avanti per prendere il cocktail arretrando con il culo nel divanetto. Facendo questa mossa, il seno per poco non fuoriusci dal vestito, ma permise a Franco di far cadere l’occhio, cosa che io notai subito. Poi si riposizionò in avanti col suo cocktail in mano e palesemente si poteva notare dall’alto, che sotto il vestito non portasse le mutandine, anche se le gambe erano tenute belle strette.

Fui io a rincarare la dose in quel momento… bastava trattenerlo, tanto non aveva nulla da fare, e sicuramente 2 chiacchiere con noi giovani le avrebbe fatte volentieri!

S: come vanno le giornate qui? Mi sembra bel pieno.

F: ma si c’è sempre lavoro, vero anche che io facendo serata e notte, noto di meno il movimento.

S: se ti va di farci compagnia puoi stare a fare 2 chiacchiere con noi.

F: no non vorrei disturbare.

M: tranquillo che non disturbi, è sempre un piacere conoscere gente nuova, poi voi romagnoli siete cosi ospitali.

F: allora mi accomodo 5 minuti volentieri, se non do fastidio.

E lo fece, si sedette sul divanetto vicino a noi, ci aveva un po’ di traverso ma quasi in fronte. La sua visione sulla Marty era perfettamente dritta, mentre la mia che ero vicino a lui piu’ laterale.

Parlammo del piu’ e del meno, sia del lavoro, che della sua vita personale, come anche lui indago della nostra. Un discorso molto soft senza eccedere.

Marty nel frattempo parlava e si dimenava, continuava ad accavallare le gambe e scavallarle. Sicuramente nel movimento di cosce, lui riusci’ a vedere qualcosa in piu, in quanto non le tirava via piu’ gli occhi di dosso. Anzi ormai il discorso, era incentrato su loro 2 e io li lasciai fare. Alla faccia dei 5 minuti, ormai erano buoni 20 che eravamo li, e lei, faceva di tutto per mettersi in mostra e farsi notare.

Poco dopo, Franco molto cortesemente levo il disturbo alzandosi. Probabilmente anche se lo spettacolo poteva essere meritevole, la sua professionalità lo fece allontanare e rimanemmo sul divano con la tv che andava io e lei. Ormai erano le 3 passate, non passava nessuno, eravamo soli nella hall, apparte appunto il barista dietro di noi al bancone.

Io guardai Marty ed iniziai a baciarla li sul divanetto, senza esagerare. Nel frattempo, essendo di spalle rispetto al bar, infilai la mia mano tra le cosce e la avvicinai all’inguine. Erano bollenti, gli ormoni stavano sparando a mille. Lei si guardo’ in giro e vedendo che intorno non c’era nessuno, allargo’ le gambe.

La sua figa era in bella vista sul divanetto della Hall come se nulla fosse. LE infilai subito 2 dita dentro a quella fighetta bollente e delicatamente senza farci notare iniziai a masturbarla. Dio era bagnatissima, eccitatissima. Si morse il labbro con i denti, talmente era su di giri.

Io mi dimenai un attimo in quanto il mio cazzo stava per esplodere fuori dai boxer per l’eccitazione, ma non potevo di certo tirarlo fuori li (e tanto meno potevo trovare la compiacenza di Franco, anche se non mi sarebbe dispiaciuto).

Lei con la mano inizio’ a toccarmelo da sopra i pantaloni.

M: mamma mia quanto è duro stasera!

S: chissà come mai? Comunque noto che non sono l’unico ad essere su di giri oggi.

M: ti prego scopami! Fammi sentire tua!

A questo detto, tolsi le dita dalla sue fighetta, la guardai, mi alzai e la invitai a seguirmi.

Salutammo Franco e ci dirigemmo verso l’ascensore. Dal tanto era su di giri ed in pappa con la testa, non si era neanche accorta che il suo vestito era ancora bellamente alzato. Praticamente dal davanti copriva veramente a mala pena la fighetta, era al limite delle sue labbra, invece dietro, una fettina di culo era completamente esposta fuori dal vestito. Io lo notai, lei non ci fece caso (o quanto meno sembra) e passammo tranquillamente davanti a Franco che ci guardo’.

Una volta entrati in ascensore, non ci vedetti piu. Si chiusero le porte, selezionai il 5° piano dove c’era la terrazza ed aspettai che l’ascensore parti. La presi, la girai di schiena contro la parete dell’ascensore e scesi di botto tra le sue cosce ed in un attimo la mia lingua si trovò contro la sua fighetta bagnata fradicia che cercava di leccare piu’ umori possibili. Lei era schiacciata contro l’ascensore e con una mano mi prese i miei capelli e tiro’ la mia faccia di forza contro il suo culo. Stava godendo come non mai!

Arrivammo in terrazza e l’ascensore si apri. Chiaramente a quell’ora il balcone gigante vista mare era completamente libero. Mi alzai e la invitai ad uscire. Era talmente presa che non si tiro’ giu neanche il vestitino. Praticamente il suo culetto era completamente fuori dal vestito con la fighetta al vento. Mi guardai intorno e non c’era nessuno, quindi non si preoccupo’ neanche di tirarlo giu. Ci dirigemmo verso la balaustra che era di muro chiusa e l’appoggiai al muretto. Mi rimisi in ginocchio e tornai a fare quello che stavo facendo prima. Gli leccavo avidamente la figa. I suoi umori continuavano a scendere in maniera copiosa dal suo interno. Lei con una mano si reggeva alla balaustra e con l’altra continuava a stringermi i capelli e a muovermi la testa a suo piacimento. Era completamente in enfasi e presa dal momento, non capiva piu’ nulla. Io le allargavo il culo con le mie due mani e cercavo di infilare la lingua piu in fondo possibile alla sua figa, che a dire il vero sapeva un po’ di urina, visto che in serata ando’ un paio di volte al bagno e la cosa mi eccitava parecchio.

Il suo culetto bello rosa, si celava davanti ai miei, qualche leccata bisognava darla pure li e lei gradiva parecchio. Quando le leccavo il culo in contemporanea le infilavo 2 dita dritte nella figa e poi ripassavo a leccare quella. Ansimava, mentre la brezza marina scorreva sui nostri capi bella fresca.

Ad un certo punti mi alzai, la girai e senza mezzi termini, ormai eravamo troppo maialini le dissi:

S: adesso tocca a te porcellina, succhiami il cazzo per bene!

Era talmente carica che non si rese neanche conto del linguaggio scurrile che stavamo usando, anzi, si sentiva una vera porca.

Scese immediatamente, mi slaccio la cerniera dei pantaloni davanti ai suoi occhi, ed abbassandoli un po davanti mi fece uscire il cazzo che era durissimo e già bello imbrattato di liquido spermale.

Non fece molte presentazioni, infilo’ la cappella sulla bocca e scese subito ben di colpo fino in fondo. Che brava che era diventata la mia porcellina, sapeva succhiarlo perfettamente con un esperienza che sembrava trentennale. Succhiava come una forsennata mentre io potevo godermi la sua pompa oltreche da in piedi guardarmi spaesato attorno verso il mare. Era una sensazione nuova pure per me e altamente paradisiaca.

Le presi i capelli e li portai indietro a mo’ di coda, lei mi guardo con gli occhi, ed io con tenacia iniziai a muoverle la testa a mio piacimento. La facevo pompare piu’ veloce o piu’ lenta a mio godimento e soprattutto, potevo spingerle per bene il cazzo fino in fondo, sentendo quella forza di sottomissione e padronanza che mi faceva godere un sacco.

Sentire tutto il mio cazzo fino in fondo alla bocca e schiacciarle le palle contro il suo mento non aveva prezzo, era il massimo della goduria!

LA tirai indietro di colpo e fece un gran respiro di ripresa, io la guardai negli occhi e…

S: adesso Marty ti scopo!!!

M: Qui?

S: si ti scopo qui sul balcone!

M: io mio dio, stasera sei pazzo…

La feci alzare e la appoggiai alla balaustra. Non si sistemo’ piu neanche il vestito, quindi me l aveva succhiato con il culo al vento.

Si appoggio’ con le braccia allo stipite, e allargo per bene le gambe, inarcando un poco il culo. La sua fighetta era perfettamente esposta, bella larga e grondante di umori, pronta ad aspettare l’ingresso. Ormai il cazzo mi esplodeva totalmente visto la visione paradisiaca, e capivo che ormai le sue inibizioni era finite.

Presi un preservativo dal taschino, che saggiamente ho sempre con me, e me lo misi. Mi avvicinai e le puntai il cazzo dritto sulle labbra grandi.

Tempo di lubrificare un attimino il preservativo facendolo scivolare tra di esse e con un colpo deciso affondai fino in fondo, andando a sbattere il mio bacino contro le sue chiappe. La sua vagina fu letteralmente divaricata dal mio cazzo esplosivo che la sfondo’ entrando cosi fortemente, arrivando fino nell’utero talmente lo spinsi in fondo. Un bel gemito usci dalla sua bocca in segno di approvazione.

Iniziai a penetrarla sempre con piu’ foga, mi sembrava di essere un toro alla monta della sua vacca. Scollegai completamente il cervello. Ci fossero state li 10 persone ad osservarci me ne sarei altamente fregato, ormai non capivo piu’ nulla.

LA pompavo forte, con le mani la afferrai per i fianchi e me la sbattevo contro. Volevo sentirla godere forte, e cosi fu. Dopo un attimo, venne, venne cosi tanto che non ero neanche pronto e mi bagno’ i pantaloni che stavano appena sotto le mie palle, ma poco importa, continuavo come un rullo compressore.

Dall’euforismo, presi il vestito all’altezza delle tette e lo tirai giu, permettendo alle 2 pere di uscire al vento.

LE sentivo e vedevo ballonzolare ad ogni mio colpo, che veniva assestato sempre con piu’ forza ed irruenza.

Troppo forse, a tal punto che poco dopo capii che non potevo piu’ trattenermi….

Estrassi il cazzo dalla sua figa che gocciolava umori lungo le sue gambe e tolsi il preservativo.

Tempo di una smanettata ed una gettata fortissima di sborra ando’ dritta sul suo culo. Mi spostai un po’ a destra e un po’ a sinistra imbrattando tutto il suo fondo schiena ed il suo buco del culo.

Fu talmente tanta dalla carica sessuale che avevo quella sera che coprii buona parte del suo culetto, parte le colo’ sulle gambe e qualche goccia fini sul pavimento della terrazza.

Penso che fino a quel giorno non avevo mai goduto cosi tanto, ma tutta la situazione e l’eccitamento provocato lungo tutta la serata, mi fece veramente esplodere come non era mai successo in vita mia.

Lei si rialzo’ e si tenne su il vestito per evitare di sporcarlo.

M: e adesso? Come faccio? Ho il culo pieno di sperma, come ci rientro in stanza?

S: semplice, cosi!

M: con il culo per aria giu in corridoio? E se ci fosse qualcuno?

S: ma chi vuoi che ci sia in giro alle 4 di notte?

M: speriamo in bene…

S: poi non ti fa piacere il fatto di avere il culetto in vista pieno di sborra, dopo aver goduto come una porcellina?

LA prese sul ridere e si incammino’ verso l’ascensore. Era davanti a me e vedevo il suo culetto sballonzolare carico di crema bianca che ogni tanto perdeva per terra con il movimento.

Andammo in ascensore e la baciai forte, uscimmo e al volo percorremmo il corridoio verso la nostra stanza ed entrammo.

Per fortuna non c’era nessuno, altrimenti saremmo stati veramente nei casini e non avremmo saputo che fare.

Una volta in stanza lei si spoglio completamente dal vestito e ando’ subito a farsi una doccia per lavare via quei pochi residui di sperma rimasti addosso. Poco dopo feci io la stessa cosa e ci mettemmo a letto, uno di fianco all’altro completamente nudi.

Dormimmo tutta la notte abbracciati, senza nulla addosso. Avevamo appena finito una delle avventure piu’ forti vissute fino a quel momento e che termino’ poi in una romanticità incredibile. Era il segno che l’amore tra di noi era forte, fortissimo, sempre di piu. MA al contempo eravamo capaci di divertirci, di osare e sperimentare cose nuove e anche bizzarre, che non tutte le coppie sono in grado di raggiungere, ma l’ottima intesa tra di noi ci permetteva.

Era solo l’inizio, di un lungo processo di trasformazione ed evoluzione, che porto’ piano piano la Marty, dalla tipa, timidina, inesperta e impaurita di tutto, alla porcellina, maliziosa ed esibizionista, che tutti noi oggi conosciamo.

Ad oggi ci sono ancora passaggi da scoprire e da fare assieme, il mondo del sesso è infinito. MA di certo abbiamo ancora tanti capitoli ed avventure da raccontare…
la piccola diavoletta tira fuori le unghia....
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CAPITOLO 25: IL COMPLEANNO IN COMPAGNIA. CENA CON VISTA!



Arrivo’ il tanto atteso fine settimana, finalmente.

Oltre a poter tirare il fiato, quel sabato avevamo organizzato una festa per festeggiare gli anni della Marty e poterci divertire tutti in compagnia.

Mille idee, mille proposte. Inizialmente volevo fare una festa a sorpresa, ma essendo la seconda volta con lei, volevo capire chi invitare e cosa fare.

Dopo diverse valutazioni ed attenzioni, la scelta tra me e lei e soprattutto per richiesta sua, fu univoca…

Perché non mettere la casa al lago, dove poter fare una cena senza esagerare e chi volesse trascorrere magari il weekend o quanto meno tutto il giorno tranquillamente? Oltre ad essere piu’ liberi, sicuramente sarebbe stata anche piu’ economica, rispetto ad andare al ristorante od altro, o quanto meno rapportato a quello che si poteva fare.

Accettai, chiesi il permesso ai miei per l’utilizzo della casa e invitammo tutti gli amici.

Decidemmo di passare il pomeriggio in giardino, la sera con una bella cena (purtroppo novembre non permetteva grandi grigliate esterne), la sera qualcosa avremmo trovato da fare visto anche in quantitativo di alcool comprato e poi chi voleva fino ad un massimo di 8 / 10 persone, potevano fermarsi a dormire anche per il giorno dopo.

Lo proponemmo al gruppo e la cosa ricevette anche un certo successo, in quanto tutti fatto salvo 3 persone che per altri impegni erano già via, decisero di partecipare attivamente.

Piu’ o meno gli invitati furono gli stessi del mare dell’anno prima, salvo una coppia che non riusci a venire e nuove persone che non parteciparono alla vacanza ma giravano spesso con noi in compagnia.

LA giornata per fortuna fu di bel tempo. Questo permise a tutti di farci un bel giro in zona lago il pomeriggio per poi rientrare la sera in casa a cucinare.

LA Marty mi stupi con il vestiario. Piu’ di una volta in compagnia l’avevo vista in vestiti corti o lunghi che siano ma sempre in vestito, magari anche mezzi trasparenti, oppure con dei jeans o dei leggings. Ma quella sera, vuoi che era la festeggiata, vuoi che chissa che li passo’ per la testa, ma la cosa non spiace’ affatto…

In viso ben truccata, un bel rossetto, orecchini ed un trucco agli occhi leggero. I capelli lunghi, schiariti quasi biondi sulla schiena.

Una camicetta bianca sbottonata fino al seno, con al seguito una giacchetta molto corta, nera in pelle.

Sotto una minigonna scozzese rossa, leggera cortissima a piccole balze verticali.

Un paio di calze a rete, con la maglia molto larga a quadrotti.

Un paio di stivali neri a tacco circa di 8 cm.

Era la prima volta che la vedevo in compagnia in minigonna cosi staccata dal vestito e mai e poi mai l’avevo vista con delle calze a rete. Non sapevo manco le avesse nell’armadio.

Io, Andrea e Davide ci gestivamo in cucina a preparare le pietanze serali, mentre lei, serviva e intratteneva la gente in sala.

Arrivo’ il momento di cena e tutti si sedettero a tavola. La Marty a capotavola, io da parte e via dicendo tutto il resto della compagnia.

LA cena scorse piacevolmente tra mille risate, stupidate varie, del buon vino e birra che a fiumi scorreva sul tavolo e tanto buon cibo. Ci eravamo dati da fare e i risultati si vedevano. Chi si è messo ai fornelli, me compreso, aveva un’ idea ben chiara di cosa vuol dire cucinare, ed il risultato fu distinto.

Anche se cercavamo di lasciare la festeggiata libera da impegni, lei insisteva del voler fare, servire, si sentiva in obbligo di non stare con le mani in mano, e cosi gestiva principalmente il bere per gli invitati.

La cena trascorse tranquillamente fino a quando Riccardo, come al solito doveva fare piu’ degli altri, rovescio’ il suo bicchiere di rosso sul tavolo, tra le urla e gli insulti generali.

La marty si alzo’ subito dalla sedia e si diresse verso la cucina a prendere della carta assorbente. Non fu una buona idea… La festeggiata era già bella brilla e si diresse verso la cucina in maniera un po’ vaga, probabilmente non lucidissima.

Nel tornare lasciò cadere la carta per terra, gli scivolo’ proprio dalle mani. Si inginocchio’ per raccoglierla, e probabilmente essendo un po’ ubriaca, certi connettori al cervello non arrivano piu’ lucidissimi, non chiuse neanche le gambe. Io che la osservavo come quelli dalla mia parte che avevano in faccia la cucina, le poterono vedere tranquillamente il perizoma leopardato che indossava sotto la gonnellina cortissima.

Si vedette palesemente, il triangolo fronte A, leopardato che copriva il suo monte di venere e si infossava in mezzo alle chiappe per scomparire.

Talmente corta che piegandosi le ginocchia non riusci a coprirlo. Avesse portato dei collant scuri, sarebbe rimasto nella zona vedo non vedo, ma con le calze a rete cosi, a chi cadde l’occhio a partire dal sottoscritto, poco lascio’ all’immaginazione.

Si rialzo’ dopo aver raccolto la carta e la porto’ a Riccardo, il quale scusandosi asciugo’ la tavola per quanto possibile.

Lei torno’ a risedersi da parte a me per continuare a cibarsi come se nulla fosse. Li capii che non fu una mossa volontaria ma proprio non si era accorta di essere scesa a terra a gambe larghe.

Finimmo la cena e tagliammo la torta per festeggiare Marty.

Fino qui piu’ o meno tutto ok, ma il bello doveva ancora venire…
il paradiso all'improvviso...
 
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Eccoci finalmente qua ragazzi, perdonate l'attesa...
Questo per noi, è uno dei capitoli in assoluto piu' belli e piu' esaltanti di tutta la trama. Ci abbiamo messo un po' a ricordarlo bene e scriverlo, ma ci fa piacere condividerlo con voi.
Vi anticipiamo che qualche vincitore c'è stato, ma vi lasciamo alla lettura del capitolo per trarne il risultato.
Il capitolo è molto lungo e strutturato principalmente a dialogo, per farvi vivere pienamente le mie e le nostre emozioni di quella lunga notte!

Vi chiediamo pero' di partecipare ad un gioco, tutti quanti!!!, visto l'enorme impegno nella stesura, voi fate cosi, lasciate i seguenti voti nel like, a seconda di come vi ha entusiasmato:

:love: E'il capitolo piu' bello finora. Vi amo!

(y) Complimenti per l'impegno, ma non mi ha suscitato nulla di che

:mad: Il capitolo mi ha fatto schifo e sono arrabbiato

😯 Stavolta ci avete stupito!

:confused: Sono triste ragazzi, non ci siamo...

Poi sarebbe bello, ricevere anche dei commenti da parte Vostra, vista la situazione, come fate sempre, che la cosa

Su impegnatevi che vi attendiamo, siete la nostra forza per andare avanti!

Un abbraccio a tutti Seba e Marty





CAPITOLO 26: IL POST CENA, UNA SERATA HOT E L’INIZIO DI UN RAPPORTO PARTICOLARE



Dopo cena, sistemato un po’ il salotto e messo a lavare le stoviglie ripulendo tavolo e pavimento, ci mettemmo tutti sul divano a parlare del piu’ e del meno, mentre la Tv andava e pure la musica di sottofondo.

Si era fatta una certa e diversi decisero di rientrare a casa onde evitare si facesse piena notte. Praticamente rimanemmo solo chi si fermo’ per passare la nottata fino al giorno seguente, dove nella speranza di bel tempo, avevo valutato per un escursione in una zona li vicino a loro sconosciuta.

Rimanemmo soltanto io e Martina, Davide e Veronica, Silvia, Claudia, Riccardo, Andrea e Giorgio.

Pochi ma buoni, tutti coscritti con le nostre età piu’ o meno, gente che conoscevamo da tanto tempo e con cui avevamo ottimo rapporto e feeling, difatti si fermarono su nostro invito senza problemi.

Avevamo già mostrato a loro le stanze per coricarci la notte.

Io e Martina nella matrimoniale. Davide e Veronica nell’altra matrimoniale. Silvia e Claudia nel divano letto in salotto che avremmo aperto a fine serata, mentre Riccardo, Andrea e Giorgio potevano stare tranquillamente nell’altra con 3 letti singoli separati.

Eravamo tutti seduti sui divanetti e poltroncine, fatto salvo un paio sulle sedie in quanto non avevo altro spazio. I ragazzi come me erano tutti in camicia, mentre per le ragazze l’outfit era il seguente:

Silvia aveva un abito chiaro, tutto fiorato, molto appariscente, con gonna corta ma molto fine.

Claudia, sopra una maglietta della Guess Bianca e grigia e un paio di leggings in pelle nera lucida tiratissimi, dove sotto si intravedeva il segno di un perizoma molto fine, talmente i pantaloni erano aderenti.

Veronica, compagna di Davide, un vestito molto fine sul rosa carne, che terminava in minigonna con dei collant color carne molto leggeri.

Si parlava del piu’ e del meno di argomenti vari, ma con l’aiuto dell’alcol e la serata ormai inoltrata, si fece in fretta ad entrare in argomenti piu’ intimi ed hot. Visto anche i personaggi seduti attorno, la possibilità era altissima!

Ci penso Riccardo, che ancora un po’ trasudava vodka dalla vene, nella palese idiozia a scaldare subito gli animi…

(S: sono io Sebastiano, M: Marty, SI: Silvia R: Riccardo, C: Claudia, A: Andrea, V: Veronica, D: Davide, G: Giorgio).



R: Cazzo Claudia, stasera sei vestita da pantera!

C: Idiota!

R: con quei pantaloni in pelle non mi fai capire piu’ niente.

S: eccolo che inizia adesso…

R: no Seba? Va che roba

S: non mi esprimo, altrimenti il mio tesoro qua è la volta buona che mi ammazza!

M: No no, dai sentiamo cosa hai da dire…

S: ecco, perché mi dovete sempre tirare dentro nella merda? Poi devo svangarmela io… Di qualcosa tu Andre! (sapevo avrebbe retto il gioco e non mi dispiaceva se la serata si faceva piccante).

A: ah beh, quando la Claudia si veste cosi, non ci sono rivali!

M: oh ma qui state offendendo la festeggiata!

Si: non toccate la mia Nini, che comunque anche lei non mi sembra che sfiguri stasera.

S: appunto, guarda li come sei in tiro amore stasera.

M: scemo… ma grazie!

A: beh anche tu Vero stasera sei fantastica, Davide non averne a male ma siamo sinceri

V: Grazie

D: son mica geloso, ci mancherebbe!

R: ecco dico io le cose e tutti ad aggredirmi, lo dicono gli altri e va tutto bene, ma che ohhhh

S: certo perché fai sempre l’idiota e sei subito preso di mira.

R: mica colpa mia se vedo tutto sto ben di dio qui intorno! Sarebbe ancora piu curioso e bisognerebbe capire cosa si cela sotto quelle gonnelle!!! (e lancio’ una risata sarcastica da ebete, come al suo solito).

D: dai non esagerare…

Si: e ti piacerebbe!

R: sarei un pazzo a dire il contrario.

A: stavolta non posso far altro che dare ragione al Richi! Tu che dici Seba?

S: va bene tutto, ma son mica gay! Con tutto il buon cuore della Marty, ma come son curiose loro lo siamo pure noi !!!

M: mah…. Ti sembra?

S: si ma dicevo ridendo, non vado mica a dirgli, Claudia fammi vedere il culo!!!

R: Io glielo direi anche!

S: si beh di certo non dico allora, Marty fai vedere il culo a tutti!!!

M: chissa mai che poi mi piace… (e si mise a ridere)

D: ehm, vi ricordo che qui c’è un'altra coppia…

V: va beh, son mica una suora anche io no?

A: si, tanto la Marty sappiamo già cosa ha sotto.

M: ma cosa stai dicendo?

A: vuoi scommettere che indovino?

M: e cosa scommettiamo? Guarda che io con le scommesse poi divento aggressiva!

R: scommettiamo che se Andrea indovina, ci fai vedere il culo a tutti!

S: ehm…. Fermi un attimo…. Dobbiamo parlarci un attimo scusate….

R: ecco sei il solito guastafeste!



Presi la Marty per braccio e la portai verso il bagno.

Entrammo e chiusi la porta.

M: ma che fai?

S: che fai tu? Cosa vuoi fare mostrare cosi il culo a tutti?

M: si ma devono indovinare… dai che probabilità hanno?

S: fammi vedere anzitutto cosa porti sotto che son curioso (anche se in realtà avevo gia visto).

M: to guarda.

Si alzo’ la gonnella faccia A in fronte a me e poi si giro’ lato B. Un bellissimo perizoma leopardato nero fronte retro, faceva capolino dalle sue calze a rete, mettendo bene in mostra quel bellissimo culo.

S: bellissimo, e con le calze cosi mi è venuto subito il cazzo duro!

M: a lui pensiamo dopo, ma ora cosa facciamo?

S: da una parte sono un po’ geloso, dall’altra la cosa mi sembra eccitante. Non credi?

M: beh, eccitante di sicuro, pero’ capisci che non sono mica sconosciuti questi. Cioè son parte delle persone con cui usciamo le sere poi. Mica come Franco, quello dell'hotel...

S: si hai ragione, beh ma nel caso devi solo mostrare il culo, mica chiavarli! Poco piu’ che stare col costume in spiaggia…

M: beh se non sei geloso te, di certo non lo sono io.

S: che dici stiamo al gioco?

M: ok ci sto! Ma da una parte spero che non indovinino, dall’altra sarei curiosa. Convinto?

S: l’alcol ci aiuterà, la cosa sembra interessante. Vediamo come si evolve, ormai sei una grande esibizionista.

Si mise a ridere ed uscimmo dal bagno.

A: non so … avete scopato in bagno? Non uscivate piu’?

S: c’era un consiglio di guerra in atto…

R: allora pronti per la scommessa?

M: va bene, se siete d’accordo giochiamo… ma ad alcuni patti!

R: cioè?

M: anzi tutto, tutti appoggiamo i cellulari la sul tavolo, non vogliamo foto video o altro! Punto due, dobbiamo essere tutti d’accordo e giocare assieme. Ci state?

Apparte Davide che fece un po’ di titubanza, gli altri compresa la sua ragazza, annuirono e ci alzammo ad appoggiare i telefoni al tavolo.

Liberammo la zona intorno alle sedie dal tavolino centro sala e ci sedemmo ognuno al suo posto.

Condussi io la scommessa…

S: allora Andre, qui ti giochi l’occasione della vita! Che cosa indossa la Marty sotto la gonnella?

R: se non indovina lui, gioco io!!!

S: no, deve indovinare lui punto e basta. O dentro o fuori!

A: dunque vediamo… gonnella rossa, calze a rete…. Dunque dunque… Sotto hai un perizoma nero! (probabilmente aveva intravisto lo scuro, ma vedere il leopardato non era riuscito).

M: mi dispiace Andrea, hai sbagliato.

R: e come facciamo a saperlo se ha indovinato o sbagliato?

S: Claudia e Marty andate di la, Marty falle vedere a Claudia cosa indossi e lei ti darà la conferma.

E cosi fecero. Entrarono in bagno e lei le fece vedere cosa aveva addosso e tornarono da noi.

C: confermo Andre, mi dispiace hai sbagliato.

A: porca troia, sono il solito sfigato, per quello sono qui single.

R: dai lasciatemi un tentativo. Almeno uno…

M: va bene te lo concedo. Se non va questa, fine.

R: ok… secondo me sotto hai un perizoma nero leopardato!

Il bastardo, o ha avuto un culo pazzesco, cosa che ritengo quasi impossibile, o riusci a vederlo quando Marty usci dalla cucina e raccolse la carta assorbente. Non mi davo altre spiegazioni.

Penso che in quel momento sbiancai in faccia. Il mio cuore si fermò ed il sangue non circolava piu’ nelle vene. Ci fu un attimo di silenzio, nessuno proferi parola, penso che a tutti fu chiaro, che Riccardo avesse indovinato la risposta.

M: mi chiedo se tu abbia i raggi X al posto degli occhi…

R: perché?

M: perché hai maledettamente indovinato!!!!

R: A: premio, premio, premio!!! (a coro)

S: facciamo cosi, beviamo tutti un paio di giri cosi ci rilassiamo un po, poi la Marty che è di parola… mostrerà il premio ok?

A: si si bella idea!

Facemmo un doppio giro di vodka tutti, qualcuno ormai era piu’ morto che vivo, ma comunque tutti ancora abbastanza lucidi da potersi godere lo spettacolo.

R: su forza adesso attendiamo il premio. Ho indovinato!

M: se dico una cosa io la faccio, non credere che sia una bidonara!

R: mai dubitato.

Marty si alzo’ in piedi sui tacchi degli stivali e si giro’ dando le spalle a Riccardo che era in fronte a me. Io la guardavo in faccia e non sapevo sinceramente che dire. Pero’ lei mi guardò e mi sorrise cercando un segno di approvazione. A quel punto io le sorrisi come per darle l’ok.

Un attimo dopo, senza ripensamenti, alzo’ con 2 mani ai lati, completamente la gonnellina rossa e nera scozzese.

Io avevo completamente il suo perizoma lato A scoperto dalla mia parte, bordatura nera e centro in tela leopardata, e vicino a me Veronica e Davide.

Dall’altra parte, Andrea, Riccardo, Giorgio, Claudia e Silvia potevano ammirare il suo culetto perizomato, con quel triangolino fine leopardato che scendeva con un filo nero in mezzo al culo, fuoriuscire dalle calze a rete!

Pian piano si giro’ di 360° mostrando le sue belle chiappe ed il suo culo da in piedi a tutta la sala.

Il mio cazzo non stava piu’ nei pantaloni, era di un duro infinito con una voglia di sborrare pazzesca.

Si rimise giu la gonna, e si risedette vicino a me.

M: promessa mantenuta.

R: ho il cazzo che mi esplode nei boxer!

D: grazie, prendiamo nota!

A: vabbeh penso che sia un problema di tutti i maschi in questo momento…

S: pensate cosa devo dire io…

A: sei geloso?

S: no intendo che il mio cazzo potrebbe esplodere, ma sicuramente so a chi darlo!

M: dopo dopo!

R: si comunque, complimenti bellissimo culo!

M: grazie

R: SEba sei un uomo fortunato!

M: che cavolo ho scelto bene mica sono andato cosi a caso (mi girai e la baciai)

A: si beh una l’abbiamo risolta ma voi altre adesso? Non vi tirerete mica indietro!

SI: e cosa vuoi che facciamo scusa?

A: e siamo curiosi di sapere cosa c’è li sotto!

Vedemmo Silvia e Claudia confabulare tra di loro a bassavoce, la musica copriva totalmente il dialogo e non si capiva nulla di cio’ che si dissero.

Poi si avvicinarono a Veronica e Martina, le presero ed andarono di la.

M: Seba, Davide potete venire un attimo per favore?

Ci alzammo e andammo verso il bagno, mentre Riccardo urlo’ (non fate un orgia in bagno, almeno invitateci!!!)

Entrammo in bagno tutti assieme, per fortuna non era ancora il periodo covid perché eravamo tutti schiacciati.

S: che c’è?

C: stavamo pensando ad una cosa tutte assieme. Visto che di la abbiamo gli allupati, e voi comunque le vostre tipe le vedete nude e ve le scopate quando volete, che ne dite se gli facciamo impazzire un po’?

(era palesemente ubriaca, ma l’idea di vedere cosa combinava Claudia e le altre non è che mi dispiaceva, sempre che Marty non fosse gelosa).

S: per me non c’è problema, anzi potrebbe essere eccitante. Sempre che il mio tesoro non abbia nulla in contrario.

M: per me va bene, ci si diverte un po, senza oltrepassare il limite. Pero’ devi lasciarmi fare senza gelosia ok?

S: per me va bene!

V: e tu Davide che dici?

D: no mi dispiace, non ci sto, non so dove andate a parare ma tu sei mia e di nessun altro!

V: ma dai, come se non avessero mai visto una donna in vita loro… non devi essere geloso!

D: no non mi interessa, anzi, si è fatta una certa, io andrei a letto volentieri e non mi dispiacerebbe che tu venissi con me.

Visto l’aria che tirava, uscirono dal bagno e ci salutarono dando la buonanotte e dopo aver salutato gli altri salirono di sopra nella loro stanza.

Rimasi io in bagno con le 3 ragazze. Sarebbe stato un harem favoloso, da capogiro, ma queste cose son da film porno, non da realta’.

S: quindi? Che intenzioni avete?

C: ma andiamo la e gli facciamo vedere un po’ come si fa, cosi vediamo la loro reazione, e anche la tua. Non credi?

S: a se la Marty è d’accordo… io attendo lo spettacolo di fuori…

Uscii e mi riaccomodai con gli altri sui divanetti.

Inutile dire le mille domande in un minuto da parte degli altri 3. Giorgio era l’unico poco chiacchierone e riservato che se ne stava un po fuori dal discorso, ma gli altri 2 erano dei lupi affamati.

Due minuti dopo ed uscirono tutte e 3 dal bagno come se nulla fosse successo, vestite come erano entrate.

Silvia ando’ allo stereo ed alzo’ un po la musica cambiandola e mettendo qualcosa di piu’ tranquillo.

R: allora che succede?

C: adesso lo vedrai.

Presero dell’altra vodka e iniziarono a bere e invitarono anche noi alla stessa cosa. Ammetto che di gente sobria ormai in sala non ne contavamo piu’ ma un po’ di alcol aiuto’ la disinvoltura delle ragazze.

Iniziarono tutte e 3 a ballare al centro del salotto con noi intorno ai divanetti e poltroncine.

Ad un tratto Claudia, prese l’iniziativa e ballando ando’, girandosi di schiena rispetto alla sua faccia, a sedersi allargando le gambe a cavalcioni sopra il pacco di Riccardo. Scorse un paio di volte avanti ed indietro strusciandosi sul cazzo e poi si alzò.

Inutile dire che Riky aveva un sorriso a 6000 denti!

Si alzo’ e fece la stessa cosa ad Andrea, poi a Giorgio e … poi anche a me! Vedere il suo bel culo ad altezza viso scendere, mentre con i leggings in pelle forzo’ sul mio pacco ormai duro, fu una cosa pazzesca.

A quel punto ando’ a sedersi sul divanetto.

Nel frattempo Riccardo emetteva frasi condite di anche bestemmie poco comprensibili!

A quel punto Silvia, non si fece attendere e ripetè esattamente la stessa cosa, solo che con la gonnella, il contatto sul pacco fu ben diverso, sentii le sue mutandine strusciare perfettamente sul mio cazzo ormai durissimo.

A quel punto mancava solo una persona, la festeggiata e nonché la mia ragazza. Non era per niente lucida, si vedeva che l’alcol aveva fatto effetto.

Io ero eccitatissimo da una parte, ma dall’altra ansioso… insomma non mi era mai capitata una cosa del genere e da li è dura poi tornare indietro.

Infatti dopo un brevissimo balletto in mezzo alla sala, prese coraggio e sculettando si avvicino’ a Riky.

Le Sali’ sopra a cavalcioni, i tacchi degli stivali puntavano in fuori e si striscio 3 4 volte sul suo pacco. Ogni volta che tornava indietro verso le ginocchia, il suo culetto fuoriusciva dalla gonnellina aumentando in me l’eccitazione.

Poi fece la stessa cosa con Andrea, con Giorgio ed infine venne da me. Fece la stessa identica scena ma in piu’ mi bacio’.

All’ultimo bacio si avvicino’ al mio orecchio e mi sussurro’:

M: che facciamo continuiamo?

Ero eccitatissimo ma anche estremamente combattuto, ma la voglia di vedere dove arrivassero lei e le altre era troppo alta.

S: continuate, voglio vedere fino dove!

Si giro’ verso le altre e diede un ok, e si rialzo’ in piedi. Si riportarono tutte e tre al centro della stanza…

R: ora si che son proprio curioso!

A: a chi lo dici!

Martina si avvicino’ a Riccardo e si mise in ginocchio davanti a lui. Per un attimo, il mio cuore si blocco’. Penso che a misurarmi il battito fu proprio 0 in quel momento. Non ero pronto e non sapevo che fare. Quando la Marty si inginocchiava cosi davanti a me, di certo non era per pregare, e cosa dovevo fare?

Se la situazione fosse decollata troppo sarei intervenuto penso.

Le altre 2 in mezzo ai 4 osservavano la scena da in piedi.

Marty allungo la mani lungo le cosce di Riccardo sui suoi pantaloni, fino all’altezza del cazzo, che come per tutti e 4 forzava forte oltre la cerniera dei jeans o pantaloni che fossero.

Prese il bottone dei pantaloni e lo slaccio’ e poi fece scorrere la cerniera verso il basso.

Avevo il cuore in gola in quel momento, non respiravo quasi piu’, la musica non la sentivo neanche. Cosa stava succedendo? Dove sarebbe arrivata mi ripetevo tra me e me!

A quel punto guardo’ Riky in faccia e…

M: su, sfilati i pantaloni! Io non te li sfilo di certo…

R: non so cosa hai, avete in mente, ma io non ci capisco piu un emerito cazzo!

Si tolse le scarpe e si sfilo’ completamente i pantaloni, rimanendo sul divanetto in boxer. Sotto si vedeva il suo cazzo grossissimo, in tiro e duro che ancora un po usciva.

Poi si diresse su Andrea, stessa identica scena e stessa frase. Lui obbedi e si sfilo’ i pantaloni rimanendo anche lui in boxer con un cazzo esplosivo.

Poi passo’ a Giorgio, si inginocchio’ e con le mani Sali fino all’inguine ma quando arrivo’ all’altezza del cazzo, Giorgio con le sue mani, prese quelle di Martina forte e la guardo’ negli occhi.

G: Marty, non ti offendere, e sappi che non mi ritengo gay o altro. Non me l’aspettavo, e non mi va…. Io preferisco fermarmi qui.

Le tolse le mani, si alzo’. Ci diede la buonanotte e se ne ando’ verso la stanza.

L’unico che espresse qualche commento poco galante fu quel cretino di Riccardo, ma Gio, non ci fece neanche a caso. Gli altri rimasero tutti in silenzio.

Non capii subito il suo atteggiamento. Lo giudicai strano a quel tempo. Avevi un occasione d’oro e forse l’avevi buttata via. Oggi con piu’ testa capimmo tutto. Era ed è uno dei miei/nostri migliori amici. Un bravissimo ragazzo. Avrà anche avuto voglia di far chissa cosa con quelle ragazze, ma come faceva con Marty? Era la ragazza del suo migliore amico. Non poteva, non voleva rovinare nulla del nostro rapporto. Preferii andarsene e non rischiare problemi futuri tra di noi. Fu molto saggio e riusci a controllare prima la testa del cazzo.

A questo punto la Marty si diresse verso di me e nulla di diverso, stessa prassi riservata agli altri.

Ci ritrovavamo in 3 maschi in sala in camicia e boxer, mentre le 3 tipe se ne stavano li belle ad osservarci mentre la musica andava.

R: oh, io fra poco tiro fuori il cazzo, vedete voi!

C: se lo fai, sappi che finisce qui!!!

R: basta allora sto fermo e zitto, non dico piu’ nulla!

SI: ti conviene!

Proprio Silvia si avvicino’ ad ognuno di noi 3 e ci tolse sbottonandole ad uno ad uno le camicie! A quel punto rimanemmo veramente tutti e 3 soli con i boxer!

A: tutto molto bello! Ma qui siamo in 3 con il cazzo che ci sta per esplodere fuori dalle mutande, ma non vedo granchè all’orizzonte…

Claudia ci invito’ a metterci tutti e 3 sul divano e sulla poltrona dal mio lato, in maniera tale da avere tutti la stessa visuale. Riccardo e Andrea si misero subito. Riccardo sulla poltrona e Andrea tra me e lui sul divanetto con me.

A questo punto successe quello che tutti ci immaginavamo, ma nessuno voleva credere succedesse, sembrava quasi impossibile.

Martina e Silvia si sedettero sul divano di fronte a noi, mentre Claudia (che ormai avevamo capito era l’artefice di tutto, e comunque sempre la piu’ porcella del gruppo, ecco perché è sempre single), rimane’ in mezzo al salotto.

Finalmente aveva una visione completa di tutti e 3 nella stessa direzione ed era facile controllare i nostri sguardi.

Ci guardo’ prese la maglietta e la tiro’ verso l’alto sfilandosela dal capo.

Un paio di tette gigantesche, ha una bella terza abbondante poco piu’ della Marty, fecero capolino, compressate in un bellissimo reggiseno nero liscio push up, che le rendevano ancora piu’ sode e rivolte in alto.

Alla sol visione il cazzo divenne durissimo, ma veramente non sapevamo ancora cosa avessero in testa.

Le ragazze allungavano gli occhi sui nostri pacchi, per vedere le reazioni e come i nostri cazzi pulsavano la sotto pronti ad uscire!

Si avvicino’ a Riccardo e si porto’ con la testa verso il basso, lo guardo’ e le disse…

C: da adesso in poi mani ferme al loro posto, altrimenti il gioco finisce qui chiaro? E vale anche per voi!

Annuimmo tutti e 3, mentre le 2 ragazze dietro se la ridevano.

Si appoggio’ con le sue tettone sulle cosce di Riccardo ed inizio’ a salire, tenendo premute le tette al suo corpo in maniera molto sensuale.

Fece ben attenzione a farci passare bene il cazzo in mezzo, poi Sali sul suo stomaco, contro il suo petto, fino ad arrivare all’altezza del collo.

Da li prosegui premendogli la faccia contro le tette e facendogliela passare in mezzo.

Poi si alzo’ e si riporto’ in piedi dritta.

R: ho decretato! Questa è la miglior serata della mia vita!

C: stai correndo troppo… aspetta!

R: piu’ che correndo, fra poco qui faccio un casino!!!

Claudia si mise davanti ad Andrea, da parte a me e riservo’ lo stesso identico trattamento, raccogliendo applausi e ringraziamenti da parte sua.

Poi si mise davanti a me….

Un dubbio gigantesco mi Sali per la testa… e se fosse stato un messo alla prova dalla Marty per vedere se la tradissi? La festa di compleanno poteva tramutarsi in tragedia!

S: Marty… sei sicura?

M: a me va bene….segui il gioco!

Poteva comunque avermi messo in tentazione ma sperai nella divina provvidenza.

Claudia si inginocchio’ davanti a me ed inizio’ il suo spettacolino. Appoggio’ le sue belle tette con quel reggiseno nero esplosivo sulle mie gambe ed inizio’ a scorrere in su. Quando arrivo’ all’altezza del mio cazzo, venne letteralmente inglobato nei boxer, all’interno di quei 2 meloni schiacciati dal reggiseno.

Era durissimo e lo sentii bene scorrere in mezzo.

Poi salii sul mio ventre poi sul mio petto e si fermo’ all’altezza del collo.

Mi guardo’ e pianissimo risali sulla mia faccia. Le mie labbra passarono in mezzo alle sue tette. Erano sodissime, e veramente prorompenti. Senza nulla togliere alla Marty, ma dal vivo che 2 bombe che aveva Claudia. Mi scorsero sugli occhi e Sali fino ai capelli per poi staccarsi.

Fu una sensazione che è difficile da raccontare qui sul forum di Phica.

Capitemi, una ragazza bellissima, con un corpo incredibile che oltre ad avere un gran culo, aveva un paio di tette scolpite, mora con i capelli lunghi, che ci sa fare, e in un attimo mi creo’ una libidine pazzesca, mentre 2 metri piu’ in la c’è la mia compagna che assisteva alla scena ed era pure consapevole, cosciente e convinta della cosa. Mentalmente reggere era difficilissimo. Il cazzo era esplosivo. In quel momento l’avrei tirato fuori e scopato tutto e tutti senza pietà. Ma non era questo il gioco!

Claudia ando’ a sedersi vicino alla Marty e si alzo’ Silvia.

Prese il suo vestitino e lo fece scorrere verso il basso fino all’altezza dell’ombelico. Un paio di tette, poco piu’ di una seconda, all’interno di un bel reggiseno bianco pizzato uscirono dal vestito.

Si avvicino’ prima a Riccardo, poi ad Andrea e poi a me e ripetè la stessa scena di Claudia.

Brava, bravissima anche lei e soprattutto bellissima, ma la troiaggine nei movimenti di Claudia non ha eguali! Ma comunque passare la serata con la faccia in mezzo a tette diverse non fece schifo a nessuno.

Finalmente ci fu logico come si muoveva il gioco. Facevano uno spettacolino, ripetendosi una dietro l’altra.

Le prime 2 erano andate ed io avevo solo da guadagnarci. MA adesso? Adesso che era il turno della Marty?

Si alzò in piedi e si mise in mezzo alla sala guardandoci tutti e guardando soprattutto me.

Iniziò a sbottonarsi la camicietta facendo uscire al vento il suo seno contenuto in un reggiseno leopardato nero a push up!

LE sue tette erano bellissime, ed ero emozionatissimo. Non lo aveva mai fatto davanti a nessuno, salvo in costume al mare.

R: evviva la festeggiata!!! Dai facci vedere cosa sei in grado di fare!

S: oh calmino ne?

R: senza offesa Seba, ma ora siamo curiosi, non vorrà mica rimanere indietro dalle altre!

S: sei un bastardo! (lo dissi ridendo)

La Marty si avvicino’ a Riccardo. Si mise in ginocchio ed appoggio’ le sue tette sulle gambe ed inizio’ a salire.

Arrivo’ all’altezza del pacco, prese le tette e se le strinse con le mani, pressandoci in mezzo il suo cazzo e a differenza delle altre 2, inizio’ a muoversi 2 3 volte avanti ed indietro, facendo una minispagnola col reggiseno, poi Sali, Sali ancora fino a raggiungere il viso.

Arrivato all’altezza del viso, colpo di scena, prese la sua testa da dietro i capelli e con una spinta se la porto’ in mezzo alle sue tette. LA faccia di Riccardo era schiacciata in mezzo alle tette di Martina, fece un paio di su e giu con il corpo e poi, bambambabm, scosse le tette a destra e sinistra 3 volte, schiaffeggiandogliele sul muso!

Io non capivo piu’ nulla, era un emozione stranissima. Da una parte avevo il cazzo durissimo, eccitato da vedere la mia Martina che troieggiava ed eccitava altre persone. Dall’altra mi saliva un po’ di gelosia. Un conto era far vedere di sfuggita, un conto era buttare le tette addosso ad un altro che se le poteva gustare.

Psicologicamente non fu facile, ero combattuto interiormente, ma mi feci forza e l’eccitazione vinse sulla gelosia.

R: e ragazze mi dispiace, ma con questo tenore, la Marty vince a mani basse!

C: a ci stai mettendo a fare una gara?

R: e non sarebbe male…

La Marty Si rialzò e si avvicino’ ad Andrea. Si abbasso’ e fece lo stesso identico servizio fatto a Riccardo un attimo fa. Ero vicino a lui e potei vedere un enorme erezione all’interno dei suoi boxer.

Fu il mio turno. Inizio’ a salire e si fermo’ sul mio cazzo! Forse da privilegiato non lo passo’ il cazzo solo 3 volte all’interno delle sue tette ma anche 5 6…

R: oh!!! Cosa è questa differenza di trattamento?

M: con lui è cosi!

Sali verso la mia bocca e mi prese la testa portandola in mezzo a quel reggiseno leopardato. Mi beccai una shakerata di tette pazzesca e mentre lo faceva tirai fuori la lingua e la leccai in mezzo al seno.

Finito, mi guardo’, mi diede un bacio e si tiro’ in piedi.

R: no beh ma ragazze, cosa siete? Sto godendo come un porco!

S: confermo!

C: piaciuto lo spettacolo?

R: diremmo ottimo, ma per delle belle recensioni, si potrebbe andare oltre no?

C: abbiamo detto che sia finito?

S: ma perché non sei capace di startene un po’ zitto Riky ogni tanto?

C: va beh ragazzi, scegliete voi… noi abbiamo in mente un’ idea a scatola chiusa, ma lasciamo a voi la scelta, visto che c’è anche Marty e magari Seba non vuole…. Volete una versione Easy o quella piu’ Hot?

S: beh dipende dove si va a parare…

C: diciamo che quella easy, i boxer li tenete su, quella piu’ hard… ve li togliamo… scegliete voi!

R: io esprimo subito il mio voto… per me possiamo togliere tutto e scopare tutti assieme!!!

M: non abbiamo detto questo!

R: peccato…

A: ma, se a SEba e Marty non da fastidio, dai ragazzi siamo tutti uguali, io non vedo problemi…

S: nulla da nascondere, se ci state voi e soprattutto se a Marty va bene, per me si puo’ fare.

C: avete scelto voi! Allora procedo…

R: oh finalmente!

C: avete qualche preferenza? Qualcuno vuole essere spogliato prima?

Rispondemmo in coro che uno valeva l’altro..

Claudia, Silvia e Martina si avvicinarono a Riccardo e tutte e 3 si misero in ginocchio davanti a lui con ancora le gonnelle per marty e silvia ed i leggings per Claudia addosso, ma i reggiseni allo scoperto.

La Marty appoggio’ la mano sul cazzo di Riccardo coperto dai boxer. Mi venne un groppo alla gola in quel momento, ero agitatissimo ed in ansia ed eccitato allo stesso momento.

Claudia segui la mano di Marty e insieme iniziarono a toccargli il cazzo ancora coperto, mentre Silvia allungo la sua mano sui testicoli e glielo palparono.

R: ragazze ma io devo arrivare a 27 anni suonati a vivere un sogno del genere?

C: siamo brave ne?

R: nulla da dire!

C: io adesso proporrei che tocca alla Marty che è la festeggiata spogliarvi (e mi guardò. Io non sapevo che dire e con il viso diedi il mio consenso, volevo vedere dove arrivava).

Al mio ok, la Marty guardo’ il suo pacco e portò la sua mano destra sotto i boxer afferrandolo!

Nel frattempo Claudia arretro’ i boxer sfilandoglieli dalle gambe e Silvia stava li a guardare.

La scena fu per me da capogiro. Lei aveva in mano il cazzo di un altro tipo, per di piu’ peloso. Con la mano, forse per abitudine, stava delicatamente muovendosi avanti ed indietro per segarlo.

La sua cappella fuoriusciva dalla pelle, bella lucida e gonfia, eccitatissima, e la cosa lo stava facendo impazzire. Lo fece 2 3 volte e poi lo lasciò.

Riccardo era li con il cazzo durissimo appoggiato al ventre, mentre si era appena preso una bella palpata a forma di sega dalla Marty.

A quel punto si misero tutte e 3 in ginocchio davanti ad Andrea! Stessa scena, lo palparono da sopra, Silvia si dedicò alle sue palle un attimino e la Marty, ando’ sotto i boxer, gli prese il cazzo in mano e nel frattempo Claudia gli tolse i boxer.

Lo sego’ velocemente 2 3 volte e poi lascio il tutto. Andrea aveva un cazzo piu’ o meno grosso come il mio, con delle palle piu’ grosse e tutto depilato come me. Vedere da vicino tale scena , proprio da parte a me, fu ancora piu’ emozionante.

A quel punto si misero davanti a me. Io da solito coglione e preso un po dall’imbarazzo dissi:

S: salve! C’è servizio anche per me?

C: assolutamente si, ma direi che se la Marty è d’accordo che te lo prende sempre, ti servo io? Che dici?

M: va bene, ci sto!

Marty e Claudia iniziarono a palparmi da sopra, il mio cazzo era durissimo sotto i boxer e la cappella pulsava. Silvia inizio’ a massaggiarmi le palle… avrà avuto anche le tette piccole rispetto alle altre 2 ma con le mani ci sapeva ben fare!

Ad un tratto, la mano di Claudia scese sotto i boxer e mi afferro’ delicatamente il cazzo, una giusta presa, ne molle ne troppo stringente, lo aveva bene in pugno. Sentire la mano di un'altra ragazza con da parte Martina stringermelo, fu un emozione indescrivibile.

Silvia, prese i boxer e me li tiro’ via dalle gambe, rimasi li nudo come un verme con il cazzo depilato in mano a Claudia che inizio’ a segarmelo per ben 5 volte, facendolo scappellare ben bene!

C: beh complimenti Marty, adesso capisco perché SEba te lo tieni stretto!

M: ah io non ho fatto nulla, ma un po di culo serve nella vita!!!

Modestamente non mi potevo lamentare delle mie dimensioni. Non sono Rocco Siffredi, ma rispetto agli altri 2 ero sopra la media e facevo un bel figurone davanti a lei, e vuoi anche l’eccitazione, era veramente duro e grosso.

Claudia si alzo’ e riandarono a rimettersi sul divanetto di fronte. Tutte e 3 ci fissavano e soprattutto fissavano il nostro cazzo, e tra tutte penso (che almeno le altre 2) qualche cazzo lo avessero visto in vita loro, anzi ne ero certo, e soprattutto Claudia!

A quel punto Silvia si alzo’ e si mise in centro alla sala, stavolta non sapevamo proprio cosa aspettarci…

Ci guardava con la gonnella ancora su ed il reggiseno bianco in bella vista. Si giro’ di schiena guardando in faccia le altre 2 e pian piano in maniera molto sensuale fece totalmente cadere a terra il vestito!

Mamma mia!!! Un bellissimo perizoma bianco perla col pizzo, rientrava in quel bellissimo culetto marmoreo sopra quelle gambe lunghissime ricoperte dai collant color carne!

Afferro’ i collant ed alzando una gamba alla volta se le sfilo’ buttandole sulla poltrona.

Si piego’ in avanti a 90° per prendere il vestito da terra e metterlo sulla poltroncina. Le sue grandi labbra erano nascoste dal perizoma ma la forma era ben visibile. I nostri cazzi diventarono di pietra!

Ando’ verso Riccardo, e si giro’ davanti a lui di schiena. Si piego’ in avanti quasi a 90 praticamente mettendole il culo in bella mostra e non solo, e senza pensarci si sedette direttamente sul cazzo di Riccardo! Prese in mano il suo cazzo e lo mise dritto lungo la sua pancia (di Riccardo), e poi risedendosi bene, inizio’ a scorrere in avanti ed indietro 5 o 6 volte, come per segarlo con le chiappe col il cazzo in mezzo al suo bel culo perizomato. Il cazzo veniva completamente inglobato in mezzo al suo culo e poi strisciando con aderenza, riusciva e la sua cappella si scoperchiava completamente tiratissima, dal mix contatto con perizoma e pelle del culo. La scena da vedere era veramente incredibile!

Lui alzo’ gli occhi al cielo e:

R: oddio potrei sborrare, anzi sarebbe meglio scopare prima!

SI: no no, non pensarci neanche!

Finito, si alzo’ e si sposto’ da parte a me su Andrea ed esegui la stessa identica operazione. Si piego’ a 90 davanti a lui e poi dopo aver raddrizzato bene il suo cazzo contro il ventre, scese e le si sedette sopra, ed inizio’ a scorrere avanti anche li quelle 5 6 volte fino a rialzarsi. Vedevo bene il cazzo di Andrea fuori uscire quando lei avanzava, dal suo culetto perizomato, ben compressato in mezzo a quelle chiappe.

Finito con lui, si alzo’ e si mise finalmente davanti a me.

Si piego’ in avanti a 90° mostrandomi tutto il suo culo e le sue grazie. Ora che era dritta davanti a miei occhi a pochi centimetri, mi accorsi che piegandosi, il suo bel culetto rosa e la sua fighetta depilata si vedevano chiaramente oltre il perizoma bianco. L’avrei scopata li, subito!

Mi prese il cazzo durissimo con la mano e lo sistemo’ sul mio ventre dritto e poi scese con il suo culo incastrandolo tra le chiappe ed inizio’ ad andare avanti ed indietro. Mamma mia aveva una figa caldissima, ed il perizoma bagnato mi faceva percepire che le stesse ampiamente piacendo. Sentivo il suo godimento sulla mia cappella, era uno splendore. 4 5 6 volte e si rialzo’ e ando’ a risedersi sul divano.

A quel punto si alzo’ Claudia, la piu’ formosa del gruppo e come ripeto anche la piu’ troia.

Si chino’ in avanti verso di noi facendo ballonzolare le sue tettone contenute in quel reggiseno nero lucido.

Si giro’ di schiena dando la faccia alle ragazze e pian piano, dai fianchi, inizio’ a calare i leggings in pelle neri.

Per dio mio, pian piano il suo culo usci’ davanti alla nostra vista, contornato dal un bellissimo perizoma finissimo nero, con un triangolino nero striminzito che svettava dalle sue chiappe per poi far sparire il filo nero all’interno di esse! Non avevamo parole.

Tenendo bene le gambe dritte rigide, si abbasso’ per sfilarsi i leggings dalle gambe belle toniche, portando il suo culo ad esporsi alla fine oltre i 90°. Alla sua massima estensione, le chiappe erano talmente allargate che misero in vista un ben di dio senza precedenti.

Si rialzo’ e si diresse verso Riccardo. Lo guardo’ in faccia e nel frattempo prese il suo cazzo in mano ed inizio’ a menarlo, in maniera anche abbastanza deciso.

R: se continui cosi, rischi di farmi sborrare Claudia!

C: perché, non penso che ti dispiacerebbe?

R: no ma vorrei godermi lo spettacolo fino alla fine.

Le lascio’ il cazzo e si giro’ dandole il culo verso il viso, le prese il cazzo tenendole con la mano dal davanti tra le gambe e scese, mettendoselo contro il culo perizomato. Da li, come Silvia, inizio’ a strusciarsi in maniera ancora piu’ sensuale e decisa per 5 volte circa e poi si rialzo’. Il viso di Riccardo diceva tutto, sto qua non ci stava piu’ con la testa, avrebbe sborrato da un momento all’altro. Il rischio esplosione era dietro l’angolo ma cerco’ di contenersi.

Claudia si avvicino’ ad Andrea da parte a me, che era gia bello duro come tutti. Prese il suo cazzo in mano e le fece i complimenti:

C: complimenti Andre, bel cazzone e poi depilato come piace a me!

Lo prese ed inizio’ a segarlo un po’, ma lui si vedeva che era piu’ stabile rispetto a Riky e avrebbe resistito di piu. A quel punto Claudia si giro’, si piego’ mostrandole bene il culo, che vedetti pure io perfettamente, e tenendo il suo cazzo dal davanti in mezzo alle gambe, se lo mise in mezzo al culo per poi sedersi sopra.

Da li iniziò a strusciarsi diverse volte, piu’ che Riccardo, fino a quando:

A: Claudia mi fai sborrare cosi!

Lei allora si alzo’ e si ritiro’.

Era il mio turno, non ci stavo piu dentro, non vedevo l’ora di sentire come gli altri quel culo divino sul mio cazzo, (nonostante io con la Marty non potevo assolutamente lamentarmi, ma Claudia era qualcosa di super).

Claudia mi guardo’ e ando’ dritta da Martina e si misero a parlare sotto voce una con l altra. Oddio che succedeva? Non volevo mica perdermi lo spettacolo!

A quel punto Martina si alzo’ sorridente e si diresse verso di me. Si avvicino’ al mio orecchio dalla parte libera non da quella di Andrea e mi disse…

M: amore stavamo pensando ad una cosa, se ti va e se mi lasci…. Ormai gli altri stanno per venire, pensiamo che non manchi molto. Claudia mi dice che siccome la festeggiata sono io, sarebbe giusto che li faccia venire io. Non ho mai fatto una cosa del genere. Ho sempre fatto e goduto con te, non ti ho mai tradita e mai fatto nulla di male. Ammetto che la cosa mi eccita, non sarebbe per me male provare qualcosa di diverso, ma è solo un gioco nulla di piu, questo non vuol dire che io non ti ami o ti tradisca. Se ti va e te la senti, procedo. Se mi dirai sinceramente di no, va bene cosi e capisco la tua risposta. In cambio io lo faro’ agli altri 2, e Claudia farà venire te! Che dici? Ti va come cosa?

S: io ti amo, ti amo tanto! E ti voglio sempre per me. Ammetto anche che vederti cosi slanciata ed esibizionista mi piace. E’ un gioco, ma cerca di contenerti chiaro? Devono solo venire, non te li devi scopare! Accetto volentieri anche l’offerta di Claudia, è un dare per avere no? Pero’ voglio vedere come ti comporti!

Lei annui e si alzo’ dal mio orecchio, portandosi in mezzo alla sala dopo avermi dato un bacio sulla bocca.

Si levo’ completamente gli stivali lanciandoli da parte alla sala e rimanendo con addosso, reggiseno nero leopardato, minigonna scozzese rossa e nera e le calze a rete larga.

Inizio’ a girare su se stessa a ritmo di musica, permettendo alla gonnellina di alzarsi e di mostrare il culetto in parte fuori da essa, visto che era cosi corta e a balze larghe che si alzava subito con un po’ di movimento.

Ci diede le spalle e si giro’ di faccia verso le 2 ragazze sul divanetto. Slaccio’ il bottoncino davanti che teneva ferma e chiusa la gonnellina e la lascio’ andare facendola cadere verso il basso fino a terra.

R: dio mio che culo pazzesco!

M: grazie caro.

Ammetto che vedere il suo culetto con il perizoma leopardato che lo contornava bene, quel triangolino col leopardo che spariva col filettino fine in mezzo alle sue chiappe sode, era uno spettacolo agli occhi, alla testa e al cazzo. Io ero durissimo non ce la facevo piu’, l’ avrei scopata li davanti a tutti!

Prese le calze a rete se le allargo’ sull’elastico e piegandosi in avanti a 90° ando’ a togliersele. Poi prese calze e minigonna e le appoggio’ insieme ai vestiti delle altre sulla poltrona libera.

A quel punto si diresse verso Riccardo.

M: adesso ci divertiamo! Comando io e tu non muovi le mani, senno’ mi incazzo ok?

Lui annui.

Prese il suo cazzo in mano mentre era ancora in piedi ed inizio’ a segarlo, prima dolcemente e poi sempre con piu’ foga. Io sapevo bene le qualità di Marty, quindi senza vantarmi, ma so bene cosa stesse provando Riccardo.

Mollo’ la presa, e si giro’ mettendole il culo all’altezza degli occhi e a quel punto si piego’ in avanti fino a toccare con le mani quasi a terra. Con questo movimento, tutto il suo bel buco del culo e la sua fighetta, furono proiettati in fuori, contenuti solo dal perizoma che nascondeva si e no, i 2 buchi del piacere.

Riccardo era completamente in pappa dalla scena, ormai era giunto al culmine. Penso che se avesse potuto prenderla e sbatterla li davanti, non sarebbe passato un secondo in piu. Ma i patti erano patti e doveva stare fermo!

Prese il cazzo di Riccardo e si sedette sopra con il culo ed inizio’ a farlo scorrere in mezzo alle chiappe contro il perizoma ed ando’ avanti ed indietro per una decina di volte o piu. Gli occhi di Riccardo dicevano tutto.

Io non potevo guardarmi in faccia, ero eccitatissimo ed in pappa con la testa totalmente.

Alzo’ leggermente il suo culetto facendolo sporgere bene verso il corpo di Riky, e mettendo la sua mano destra in mezzo alle gambe gli riafferro’ il cazzo, portando la cappella contro il perizoma all’altezza del suo buco del culo. Lo strusciava contro il buco, come se lo volesse sentire e nel frattempo lo menava con foga avanti ed indietro.

Ad un tratto arretro’ completamente col culo ed ando’ a posizionarlo senza pesare sopra la Pancia di Riccardo con le gambe ben divaricate sopra le sue. Prese il cazzo e se lo porto contro il perizoma all’altezza del Monte di Venere ed inizio’ a menarlo sempre con piu’ foga. La cappella di Riccardo rossa come non mai appoggiava e veniva forzata contro monte di venere e clitoride ma sopra il perizoma sul quale strusciava in maniera forte.

Vuoi la posizione, vuoi lo sfregamento contro il tessuto, l’eccitazione di avere sopra la Marty con quel culo che dagli occhi vedeva inarcare il perizomi e nascondersi giu in mezzo alle chiappe e tutto quanto…

R: oddio sborro sborro!!!

Una bellissima fiottata di sperma bianca fuoriusci dal suo cazzo andando ad inzaccherare parte la pancia di Martina ed il suo lato A del perizoma leopardato, oltre che la mano con cui lo stava menando che si ritrovo’ coperta di sborra calda.

R: auguri Marty!

M: scemo!!! Ti è piaciuto almeno?

R: parecchio! Una venuta fantastica direi!

M: adesso tocca a te Andre!

Si puli la mano contro le gambe di Riccardo e si posiziono’ davanti ad Andrea.

Il suo perizoma faceva un po’ schifo, era ricoperto dalla sborra calda di Riccardo che si era impregnata nel tessuto.

M: questo è Andre, se non ti fa schifo, procederei anche con te, di certo non vado a cambiarmi.

A: cerchero’ di non farci a caso, va bene cmq. (proprio vero che quando dobbiamo sborrare ti accontenti di tutto).

Prese il cazzo di Andrea in mano mentre era ancora in piedi ed inizio’ a segarlo, prima dolcemente e poi sempre con piu’ foga, uguale a Riky.

Era li attaccata a me che menava un altro cazzo, era veramente pazzesco! Ma la lasciai fare…

Mollo’ la presa, e si giro’ mettendole il culo all’altezza degli occhi anche a lui. Vedevo i suoi occhi bramare di sesso. Se avesse potuto anche solo masturbarla o leccarla, penso avrebbe pagato. A quel punto si piego’ in avanti fino a toccare con le mani quasi a terra. Tutto il suo bel buco del culo e la sua fighetta, furono proiettati in fuori, ed il perizoma sporco un po’ spostato dai movimenti di Riccardo, lascio’ fuoriuscire parte delle labbra e dei 2 buchi del piacere. Li visi pure io che ero da parte, figuriamoci lui che li aveva dritti ad altezza viso.

Prese il cazzo di Andrea e si sedette sopra con il culo ed inizio’ a farlo scorrere in mezzo alle chiappe contro il perizoma ed ando’ avanti ed indietro per una decina di volte anche per lui, con la differenza che il perizoma un po’ spostato e la eccitazione di Marty, iniziarono a rilasciare una parte di liquido vaginale sul suo cazzo!

A: oddio Marty, devo sborrare!

Lei si piego’ in avanti a 90° ed invito’ lui ad alzarsi ed a metterle il cazzo in mezzo alle chiappe facendolo scorrere.

Si alzo’ al volo, prese il suo cazzo con quelle palle giganti e lo infilo’ dritto in mezzo alle sue chiappe, facendolo scorrere avanti ed indietro. Lei prese le chiappe e se le strinse per bene facendole fare attrito al cazzo.

Non so se duro’ 15 secondi cosi. Iniziò a sborrare pesantemente sul culo di Marty, sia sul suo buco coperto dal perizoma che sulle 2 chiappe. Sborro’ parecchio, parte di essa colo’ anche sul pavimento. Aveva veramente il culo ed il perizoma pieno di sborra.

Andrea si risedette e Martina si sollevo’ soddisfatta.

A: senza offesa SEba, ma è stata una delle piu’ belle ed eccittanti sborrate della mia vita!

S: bene, adesso arriva il mio turno perché non ce la faccio piu!

Silvia ando’ a prendere della carta assorbente ed aiuto’ Martina a ripulirsi un attimo per almeno potersi sedere sul divanetto a godere dello spettacolo.

Avevo il cazzo durissimo, non vedevo l’ora di godere forte.

Claudia si alzo’ dal divanetto e si avvicino’ a me! Aveva addosso solo il reggiseno con il perizoma finissimo in coordinato nero lucido ed i tacchi ai piedi. Già la visione di questo mi mandava in estasi e non aveva ancora iniziato a farmi nulla.

C: se non è un problema… per te ho pensato ad una versione special!

S: non potrei mai dirti che è un problema!

R: non è valido pero’!

S: stai zitto che hai appena sborrato sulla mia tipa, cretino!

C: beh, qualcuno dovrà ripagarlo per aver gentilmente offerto la casa no?

Si inginocchio’ davanti a me e prese il mio cazzo in mano. Inizio’ a menarlo molto delicatamente.

Vedevo poco piu’ in la Marty guardare la scena, cercai i suoi occhi e mi fece un cenno di consenso alla cosa. Volevo esserne certo. Da certe cose non torni piu’ indietro.

Claudia apri’ la sua mano tenendo il cazzo appoggiato ad essa, si avvicino’ col viso, tiro’ fuori la lingua e la passo’ dalle palle alla cappella per tutta la lunghezza dell’asta!

Non credevo dall’alto ai miei occhi, a ciò che stava succedendo. Il mio cazzo divenne rigidissimo, appena sentii la sua lingua passare sul filetto della mia cappella!.

A quel punto mi aspettavo me lo succhiasse e invece si alzo’ sorridendomi.

Si giro’ di schiena e si piego’ totalmente in avanti fino a far fuoriuscire il suo culo e la sua fighetta dal perizoma. Che visione celestiale, era talmente fine quella strisciolina di corda che venne inglobata dalle grandi labbra prorompenti! Sarei voluto sbalzare in avanti e leccargliela, ma non erano questi i patti.

A quel punto si giro’ a guardare il suo culo e si abbasso’ verso il mio cazzo. Lo prese con la mano destra bello forte e con la sinistra si prese la cordicella del perizoma.

Facendo passare il dito indice tra la pelle ed il perizoma, tiro’ la fine cordicella un attimo verso l’esterno fuori dalle chiappe, praticamente mostrando ai miei occhi tutto il suo ben di dio.

Un bel buco del culo rosa completamente depilato (e a vedere a prima vista, anche utilizzato non solo per fare la cacca) fece capolino dal perizoma insieme a parte della sua figa e delle sue labbrone, anch esse totalmente depilate.

Si infilo’ il mio cazzo nella riga del culo, contro il suo buco del culo e tenuto come una cintura di sicurezza dal perizoma finissimo che scorreva su e giu’ lungo la mia asta e parte della cappella.

Inizio’ cosi ad andare su e giu’ mentre a momenti con le mani si stringeva le chiappe per sentire il mio cazzo scorrere in mezzo. Il mio cazzo era legato contro la sua riga del culo dalla finissima cordicella del perizoma, mentre la cappella arrivava quando risaliva a toccare quel fine triangolino che teneva unite le altre 2 laterali.

Inutile fare l’eroe, con quello che vedevo davanti ai miei occhi e la sua capacità e le movenze, durai ben poco.

S: oddio oddio!!!

Una sborrata gigantesca invase la sua riga del culo ed il perizoma che scorreva in esso e colava giu’ lungo le sue chiappe.

Una volta che finalmente ebbi scaricato le mie intere palle piene di sperma in mezzo al suo bel culo sodo, sposto’ il perizoma con le mani e si tiro’ su in piedi. Le sue chiappe, il suo culetto ed il suo buco del culo accogliente, era pieni di sperma caldo, ed in mezzo impastato quel perizoma che ormai di nero aveva ben poco, tutto inzaccherano di sborra calda.

C: scusate ragazzi vado in bagno a lavarmi!

Eravamo tutti senza parole.

La marty mi guardava, sorrideva e non disse nulla. Io inutile che descriva il mio stato, pensateci voi!

Di questo passo ormai era mattina e decidemmo fosse giunto il momento di coricarci nelle stanze.

Ci rivestimmo tutti e dopo essere andati a turno nei bagni a lavarci, le ragazze soprattutto, ognuno ando’ nel proprio letto.

Beh, io avevo sborrato, la Marty aveva preso la sborra degli altri ma non era appagata, anzi era carica mille. Forse troppo.

Tempo di riprendermi un attimo e prima di addormentarsi facemmo una scopata favolosa, degna di nota, senza particolari acrobazie ma veramente intensa.

Probabilmente la serata dedicata “al sesso” che in realtà era nient’altro che il suo compleanno, scaturi veramente la pantera che era in lei.

Dalla missionaria alla pecorina, ma con una forza, irruenza e voglia senza precedenti.

Fu una nottata magnifica e poco dopo ci addormentammo fino alla mattina seguente, pronti per il giretto programmato.

Qualcosa balenava nella testa, sia a me che a lei. Ok l’alcol, ok la festa, ok tutto quello che volete, ma quello che successe non puo’ lasciare indifferenti nessuno. Ne me, ne lei, ne le altre 2 ragazze e tanto meno chi partecipo’ allo spettacolo.


ALLORA.... CHE NE DITE?
io anche non ho resistito...qui ho sborrato copiosamente immaginandomi la scena!
 

six83

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CAPITOLO 28: UN BELLISSIMO 31/12! EVVAI CHE SI FESTEGGIA



Ora, dopo i discorsi fatti nell’ultimo capitolo, so già che tutti voi vi aspettereste mega gang, threesome o cose varie da film porno. No ragazzi, non fu proprio cosi, ma neanche lontanamente pensando, anzi…

Forse il poco tempo? Forse la paura di affrontare la cosa? Non lo so. Fatto sta che da quella giornata li, e si trattava di metà novembre al dopo Natale, non solo non facemmo assolutamente nulla con gli altri, ma addirittura non ci uscimmo proprio piu. Ci fu un periodo totale di mortorio all’interno della compagnia.

Sembrava quasi che la gente accampasse scuse per uscire. Secondo noi, qualcuno non sapeva bene come metterci la faccia. Tutti bravi a parole, ma poi quando ti devi scontrare con i fatti la storia cambia totalmente, e fu cosi anche per noi.

Arrivo’ il Natale, classico scambio di auguri per messaggio, insieme a tutte quelle immagini e video dallo spirito natalizio e a tutto l’annesso e connesso. Nulla di piu’, ognuno festeggio’ il natale a casa sua, mentre io e Martina ci alternammo un giorno a casa mia e un giorno a casa dei suoi con relativo parentado al seguito.

Classico scambio di regali da entrambi le parti, bellissimi, e poi nulla piu’. La presenza di tutta la famiglia in casa non permise molto alla nostra fantasia eroticosessuale, anche se la mia idea di vederla e scoparla vestita da babba natale, rimane’ solo un lontano miraggio.

In compenso nel gruppo c’era fermento, l’unico che da giovane non ti vuoi perdere in quel periodo di festività… il capodanno!

Mille idee, gente che non si tira assieme, pareri contrastanti, locali, case, ville, chi proponeva di andare in gita, chi alle terme, chi a visitare qualcosa e chi di stare a casa sul divano con un film. Mettere d’accordo tutti fu una vera impresa, tant’è che il gruppone di circa 20 persone, si spezzò e a gruppi minori ognuno segui la sua strada. Era impossibile trovare un accordo, eravamo in troppi!

Ci unimmo ai soliti, il nostro gruppetto di 10 persone.

Nessuno aveva voglia di cucinare, quindi optammo per un locale in zona, dove oltre alla cena a buffet e successivo servizio a tavola, passata la una di notte, si creava una specie di discoteca.

Il locale era strategico in quanto rimaneva abbastanza vicino alla casa di Silvia, la quale, abitando in un bell’appartamento ed avendo diverse stanze, ci propose tranquillamente (per chi volesse) la possibilità di fermarci a riposare prima del rientro a casa, o addirittura per i piu’ tenaci la possibilità di fermarsi anche a pranzo.

Accettammo volentieri l’invito per tutto, quanto meno fino alla mattina successiva. Avremmo poi deciso se rientrare a casa dei nostri o se fermarci li a farle compagnia.

Quella sera mi preparai a casa mia, pantaloni eleganti, una bella camicia blu, giacca in abbinato e via pronto l’uscita andai a prenderla a casa.

Marty scese le scale tutta in tiro, Un abitino a tubino minigonnato molto aderente color bordeaux, un paio di calze velatissime color carne, ai piedi un paio di scarpe col tacco nere.

Capelli schiariti con dei colpi di sole, orecchini, bel trucco e via.

Passai a prendere un'altra coppia e ci dirigemmo per le 21.30 al locale.

Il clima fuori era abbastanza pungente quindi ci dirigemmo alla hall e li attendemmo l’arrivo dei ritardatari. Una volta tutti presenti ci sedemmo a tavola e a turno iniziammo a prenderci il cibo.

Serata molto piacevole e buon cibo. Quello che dava in piu’ al tocco della sera era l’eleganza del nostro tavolo.

I ragazzi tutti in camicia e giacca, addirittura qualcuno sfoggio’ il papillon, per me giudicato addirittura eccessivo.

Le ragazze, beh che dire, tanti tavoli attorno, la qualità non mancava a nessun tavolo, ma sicuramente al nostro era elevata. Il vestiario di Martina ve l’ho già giustificato sopra.

Claudia, un vestito nero, aderentissimo e lungo a tubino fino ai piedi taccati, con uno spacco notevole che partiva dall’inizio coscia e terminava ai piedi, mostrava in maniera notevole le sue forme, nonostante non fosse una minigonna o scollato.

Veronica, anche lei in nero, minigonnato ma non volgare, molto fine con delle perle a farlo luccicare.

Silvia un paio di pantaloni neri elegantissimi con i tacchi, e sopra una sorta di camicetta color fuxia a fare da contorno al seno, comunque ben coperto.

A cena non ci risparmiammo, buffet all inclusive nel prezzo (tutt’altro che basso) che ci fece mangiare come dei facoceri oltre che bere come dei dannati. Il vino a tavola abbondo’ in maniera importante!

Finalmente… 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1….. la mezzanotte arrivo’. Fu il delirio totale, gente che stappava, chi urlava, chi beveva, chi si baciava ed abbracciava, un delirio.

Di li a poco, un gruppo di ragazzi, avviati da Dj con la musica, avvio’ il classico trenino di mezzanotte, che parti poco piu’ in la e raggiunse il nostro tavolo! Un po’ a spinta l’uno con l’altro ci buttano dentro un po’ alla diavolo all’interno del gruppo ed iniziammo a girare per la sala in mezzo ai tavoli.

La gente si inseriva mano mano senza criterio. Io mi misi dietro Silvia, davanti a lei uno sconosciuto, poi Andrea che teneva per i fianchi la Marty, dietro di me altri e via dicendo.

Mentre eravamo nel trenino, e tenevo per il fianco Silvia con le mani, ne approfittai e in mezzo alla baraonda, allungai le mie mani dietro afferrandola per il culo e palpandoglielo bene.

Un morbidissimo ed elegante tessuto nero, teneva ben stretto un culo sodissimo e si sentiva comunque morbido al tatto. I polpastrelli affondarono nella sua carne ed il mio cazzo divenne duro in quel mentre. Si sentiva palesemente il contatto della pelle senza nulla in mezzo. Segno della presenza di un bel perizoma, in quanto le mutande proprio non si sentivano.

Lei si giro’ ridendo e mi guardo.

SILVIA: che stai facendo?

SEBA: serve un po di culo per il nuovo anno no?

SILVIA: a beh allora fai pure!

Mentre il trenino avanzava, alternavo le mie mani dai fianchi al culo, in maniera non troppo invadente, onde evitare figure non proprio consone al locale.

Poco piu’ avanti, Andrea proseguiva il suo trenino divertito con le mani ai fianchi della Marty e nulla piu!

Nel frattempo i camerieri iniziarono a sbaraccare i tavoli e fare spazio per la pista da ballo. Nell’arco di una ventina di minuti, l’intera pista era pronta per essere affollata e cosi fu, ci buttammo tutti in mezzo per la classica delle serate. Tanta bella musica, cocktail e tanto divertimento. Io e la Marty spesso ballavamo uno con l’altro ma comunque ci si scambiava tranquillamente tra amici.

Le ragazze ci davano dentro a ballare in maniera provocante. Durante i balli non stavano indietro dallo strusciarsi su noi maschi. La Marty come le altre.

Ed è li che decollo’ la serata… Claudia arrivo’ da me a ballare. Secondo me, oltre ad avere voglia per quella famosa storia ed essere anche provocante, lei aveva un debole per me. Mi cercava spesso, scriveva, e quando eravamo assieme anche con la Marty spesso colloquiava con me. Beh arrivo’ vicino a me e ci mettemmo a ballare, mentre la Marty era da Riccardo.

Un po’ di luci chiaroscure, un po i flash che giravano e distoglievano l’attenzione, mentre lei si avvinghiava a me strusciandosi durante i balli, ne approfittai e la presi per il culo. Quel culo che un mese e mezzo prima avevo in faccia, ora finalmente lo toccavo con mano. Seppur da sopra il vestito, avere in mano le sue due chiappe sotto quella poca telina nera che la dividevano, era qualcosa di incredibilmente bello. La tirai verso di me ballando e le appoggiai di forza la protuberanza dei miei pantaloni contro il suo pube. Dal suo sguardo in viso, noto’ la cosa e le piace’ anche.

RICCARDO: oh voi 2, ma cosa state facendo? (urlo’ in sala)

SEBA: nulla di male!

RICCARDO: ah ok, quindi le mani sul culo tutto a posto?

MARTY: e appunto?!?

RICCARDO: a beh allora non rimango mica indietro!

Non si accontento’ il cretino, prese la Marty dal culo e la avvicino’ a se, e se la porto contro.

SEBA: oh con calma eh! Non esageriamo

RICCARDO: me lo dirà lei se sto esagerando

La marty non disse assolutamente nulla e lo lascio’ palpare da sopra il vestito tra un ballo e l'altro e poi si stacco’ come feci io con Claudia.

Le ragazze andarono verso i bagni. Io non mi sono mai spiegato quella solidarietà femminile da cesso, ma per loro funziona cosi, mentre noi rimanemmo li in zona ad aspettarle e a bere qualcosa.

RICCARDO: dai dimmelo sinceramente! Tu hai un debole per Claudia…

SEBA: ma che cazzo stai dicendo?

RICCARDO: stasera ballavi con lei, l’altra volta sei stato l’unico ad aver sborrato con lei.

SEBA: ma è stata una scelta, nulla piu’. Io voglio la Marty e basta.

RICCARDO: beh non mi sembravi piangere prima.

SEBA: avevamo mica deciso di giocare? Insomma… una palpata piu o una meno mi sembra cambi poco, poi se a lei va bene…

RICCARDO: e la Marty che dice?

SEBA: ma è ancora vaga sull’argomento. Dice che vedrà quando capiterà l’’occasione. Non si anticipa nulla.

RICCARDO: beh potremmo allora approfittarne per giocare un po’ stanotte che dici?

SEBA: dove a casa di Silvia?

RICCARDO: esatto!

SEBA: vediamo come tira l’aria. A me va anche bene, ma se ci sono scocciature o altro, lasciamole li tranquille che va bene.

La nottata prosegui’ ancora li, quando verso le 4.00 di notte decidemmo di uscire ed avviarci verso casa di Silvia.

Dopo una breve passeggiata, che aiuto’ anche a smaltire l’alcol in corpo, finalmente arrivammo.

Gli ospiti eravamo i soliti, io Martina, Riccardo Andrea, Silvia e Claudia. Gli altri che erano rimasti rientrarono alle loro case, nonostante la buona sintonia con noi, non avevano il nostro forte legame.

Era tanto che non andavo da Silvia, la casa era bellissima, un appartamento molto moderno, con un sacco di spazio. Arredato con gusto, come lei d’altro canto, sempre impeccabile.

Ci mostro’ le stanze dove poter riposare, arrangiate un po alla buona quelle degli ospiti ma comunque sufficienti per dormire.

Ci fece poi accomodare in salotto e propose una tisana digestiva e rilassante per chi avesse gradito.

Sul divano io Martina Andrea e Claudia. Su 2 poltroncine Silvia e Riccardo.

Si parlava del piu’ e del meno ed intanto le mezz’ore scorrevano, quando:

RICCARDO: va beh ragazzi qui fra poco è mattina, non si scalda piu’ la serata?

SILVIA: dove vuoi arrivare?

RICCARDO: beh 2 mesi fa circa a quest’ora ero gia in giro col cazzo al vento, ora siamo qui seduti sul divano a parlare su cosa cuciniamo domani!!!

SILVIA: io mi chiedo ogni tanto, a te cosa gira nella testa, possibile che tutte le volte devi pensare solo a quello?

RICCARDO: la differenza è che io lo penso e lo espongo, mentre voi vi fermate solo al sol pensiero…

ANDREA: ah beh è un attimo a passare all’azione!

SEBA: fermi fermi, calmi! Non partiamo con le cazzate…

RICCARDO: vabbeh dai, 2 mesi fa avevamo parlato di un certo tipo di rapporto solo tra di noi. Siamo qui assieme… si potrebbe anche…

ANDREA: te poi lo dice il detto…. Chi non tromba a capodanno… non tromba tutto l’anno!

SEBA: ah beh ma se la metti cosi mi fiondo con la Marty di la in stanza e ci si vede domani! Anzi tra qualche ora praticamente!

RICCARDO: a voi non vi fermereste qui con noi?

MARTY: dipende come procede la serata…

RICCARDO: potrebbe con te diventare bollente!

MARTY: ma perché sei cosi scemo! Ma sempre io me lo chiedo…

CLAUDIA: mi sa che qui ce lo chiediamo tutti…

RICCARDO: eddai, è capodanno, dobbiamo mostrare i nostri indumenti rossi no? Sapete la tradizione…

SILVIA: e chi ti dice che sotto abbiamo tutti robe rosse?

RICCARDO: e appunto…c’è solo un modo per saperlo…

SEBA: non so perché ma 1 mese e mezzo fa ho sentito la stessa frase, e sappiamo come è finita…

RICCARDO: e allora? Lasciamola finire cosi no?

ANDREA: facciamo che lasciamo scegliere al sesso debole… chi è d’accordo si ferma, chi è contrario… puo’ andare a letto, almeno facciamo una cosa giusta per tutti.

CLAUDIA: ah beh, io ci sto, lo sapete! Silvia non mi lascerai sola vero?

SILVIA: nella speranza porti fortuna, quello che fai al primo dell’anno…

CLAUDIA: Marty? Dai su che tu e Seba siete d’accordo lo sappiamo…

MARTY: ma a dire il vero…. Seba che dici?

SEBA: scegli tu, a me va bene comunque.

MARTY: e allora va bene!

RICCARDO: quindi?

SILVIA: quindi facciamo che questa volta invertiamo i ruoli! Tocca a voi spogliarvi! E noi stiamo qui brave brave…

SEBA: facciamo uno spettacolo combinato dai, lo sai che non siamo bravi noi maschi a fare spogliarelli, ci mette in imbarazzo!

RICCARDO: ce l’ho io un idea!

CLAUDIA: che cosa?

RICCARDO: adesso noi maschi in qualche sana maniera ci spogliamo, e voi assistete, poi facciamo il contrario ok? Intendo fino all’intimo…

CLAUDIA: uuuu sembra una cosa interessante questa, mi piace!

SEBA: dai potrebbe essere divertente se ci stiamo tutti ok?

Ci fu un consenso di massa alla cosa e quindi decidemmo di procedere. Un po di musica di sottofondo da creare atmosfera senza disturbare troppo il vicinato.

Le ragazze si sedettero sul divanetto e noi ci mettemmo al centro sala.

Beh, io non so se qualcuno di voi ha mai fatto una cosa del genere. Al di fuori dell’alcol, della nottata, della musica e metteteci tutto quel che si vuole, spogliarsi cosi davanti a delle ragazze che ti fissano, a mo’ di spogliarello “sexy”, mi creava dentro un misto di imbarazzo, cretineria e pure goffaggine. Sarò bravo a fare forse tante cose, ma quello non è proprio un lavoro che fa per me…

La prendemmo sul ridere io, Riky e Andre e iniziammo a spogliarci tutti e 3 assieme, lanciando vestiti per mezza sala. Fu l’unica cosa, prendendola da cretini che ci fece arrivare ai boxer, in un minuto.

Tutti e tre rigorosamente con boxer e mutande rosse, come da manuale, ed il cazzo che per tutti era un misto tra il moscio ed il barzotto. Un po’ si sentiva la pressione della cosa, ma avere li le ragazze ci metteva pure voglia.

Le lamentele del sesso femminile furono principalmente sul fatto che ci spogliammo tutti assieme e non uno alla volta, ma ando’ bene cosi alla fine.

Le invitammo ad alzarsi e ci accomodammo noi sul divano. Era giunto il loro momento…

CLAUDIA: che cazzo, adesso vi facciamo vedere noi come si fa!

ANDREA: ah non vediamo l’ora…

MARTY: direi di far partire chi fa gli onori di casa, giusto Silvia?

Silvia si mise in mezzo al salottino, e guardandoci, inizio’ a slacciare i bottoncini della camicetta fuxia. Un bel reggiseno, nero con dei pois rossi, usci dalla maglietta e conteneva il suo piccolo seno (una seconda come gia descritta) al suo interno.

Si sfilo’ completamente la camicia dalle maniche e la appoggio’ sulla poltrona alla sua destra.

A quel punto inizio’ a girarsi di 120° a destra e a sinistra per mostrare il suo corpo e le sue forme, che al di sotto dei pantaloni neri eleganti, lasciavano comunque intravedere quel bel culetto magro ma ben sodo ed in forma.

Si piego’ e si tolse le scarpe taccate e poi si rimise in piedi davanti a noi.

Avvicinandosi un po’, slaccio’ il bottone dei pantaloni, aprendo la cerniera e lasciando intravedere anche sotto una mutandina in coordinato con il reggiseno, nera trasparente con dei piccoli pois rossi.

A quel punto si giro’ dandoci la schiena, e si abbasso’ lentamente i pantaloni, sfilandoseli dalle gambe.

Un bellissimo perizoma molto fine, nero trasparente, conteneva le sue due belle chiappette, dividendole a metà ed entrando a metà del culetto. Girandosi, ci mostro’ anche il lato A, dove la trasparenza del completo lasciava intravedere la pelle del suo monte di Venere completamente depilato.

Ando’ a sedersi e lascio il campo alla prossima esibizionista… Martina!

Si alzo’ e si mise al centro salotto sorridendomi.

Giro’ un paio di volte su se stessa come per simulare un balletto e poi alzo’ le gambe per togliersi i tacchi e rimanere a piedi nudi coperti dal collant color carne, velatissimo.

Prese il vestitino bordeaux ed inizio’ ad alzarlo dalla minigonna aderentissima, girata verso di noi lato A.

Le sue mutandine rosse molto fini fecero capolino da sotto i collant, pian piano il vestitino Sali scoprendo la pancia ed arrivando al reggiseno, che salendo ulteriormente era chiaramente in completo rosso come il sotto, e se lo sfilo’ dalla testa.

A quel punto si giro’ lato B. Un bellissimo perizoma rosso acceso contornava quel bel culetto sodo a cui ero tanto abituato. Tutto contenuto nel bellissimo collant color carne che creavano quel giusto effetto di eleganza alle sue gambe.

Si avvicino’ a Riccardo e gli disse:

MARTY: visto che rompi cosi tanto le scatole, sei in grado di togliermi i collant senza rompermeli?

Non se lo fece ripetere 2 volte…

Marty le si avvicinò e si giro’ di culo. Lo aveva a pochi centimetri dal viso.

A quel punto lui, afferro’ i collant per i fianchi e delicatamente inizio’ a tirarli verso il basso andando a scoprirle completamente il culetto, lasciandola solo con quel bel perizoma che ora a pelle nuda luccicava ancora di piu’.

La Marty si piego’ a quel punto a 90° praticamente esponendogli tutta la figa ed il suo culetto coperto dal perizoma letteralmente in faccia e si tolse dai piedi le calze appoggiandole sulla poltrona.

A quel punto dopo un breve giro ando’ a ricomporsi sul divanetto.

A vedere i suoi occhi ed il suo stato di eccitazione che continuava a toccarsi il pacco, deduco eravamo gia a buoni livelli.

Si alzò quindi Claudia. Si mise al centro sala ed inizio’ un balletto molto sensuale, volteggiando su se stessa.

Si allargo’ le spalline ed inizio’ a far scivolare il vestito nero lungo verso il basso, fino all’altezza dell’ombelico, scoprendo un reggiseno nero, molto fine ed elegante con del pizzo.

Poi si avvicino’ a me e mi disse:

CLAUDIA: vuoi toglierlo tu ora?

SEBA: molto volentieri, ma cosi Andre rimarrebbe a bocca asciutta.

CLAUDIA: allora toglietemelo assieme no?

Afferrammo un fianco a testa del vestito nero ed iniziammo lentamente a tirare verso il basso.

Una cordicella fine nera, reggeva un perizoma a string finissimo rosso, che si inarcava giu in mezzo alle sue belle chiappe tonico. Un culo veramente notevole arrivammo a scoprire, completamente nudo!

Si piego’ anche lei per raccogliere il vestito. Le sue grazie vennero letteralmente mostrate ai miei occhi, in quanto quella finissime striscolina di corda copriva ben poco, se non quasi nulla.

La cosa piu’ eccitante fu appena sotto il culo, dove un paio di autoreggenti, con tanto di pizzo lavorato, contornavano divinamente le sue gambe.

Mai le avevo viste indossate alla marty e la cosa creo’ una certa eccitazione.

Torno’ poi a sedersi come se nulla fosse.

La nostra eccitazione si vedeva da sotto i boxer. I cazzi erano esplosivi per tutti e 3, ed avere ora li le ragazze in intimo dopo un sexy spogliarello, ci aveva scollega il cervello.

RICCARDO: beh dai, non vorremo mica fermarci qui spero!

MARTY: e dove vorresti andare?

RICCARDO: l’altra volta ci siamo spogliati noi, magari anche stavolta, ma ora toccherebbe a voi….

MARTY: no dai, cosi è troppo…

RICCARDO: e beh l’altra volta non ci siamo fermati noi, bisogna ricambiare.

ANDREA: eh! Ha ragione…

MARTY: non so se a Seba vada proprio bene…

SEBA: devi sentirtelo tu amore, sei tu che devi spogliarti. Se si gioca, io ti lascio fare…

CLAUDIA: eddai marty, cosa vuoi che sia! Ci spogliamo prima io e Silvia se vuoi!

La marty mi si avvicinò, la vedevo curiosa e titubante allo stesso momento.

MARTY: possiamo andare di la un attimo?

SEBA: certo…

Ci assentammo un attimo verso la cucina dove ci chiarimmo…

MARTY: dai, lo sai che non hanno limite!

SEBA: lo so.

MARTY: non hai paura?

SEBA: Il limite lo diamo noi, lo sai. Non si scopa!

MARTY: ed il resto?

SEBA: dimmelo tu… io accetto!

MARTY: la cosa mi prende e sono pure curiosa, pero’ ho paura, ho paura di passare troppo in la…

SEBA: lascia andare avanti le altre e vediamo dove arrivano. Dove non te la senti, ci fermiamo e andiamo a letto ok?

MARTY: ok…

Tornammo di la e ci rimettemmo seduti ai nostri posti

RICCARDO: quindi?

SEBA: quindi procediamo…

CLAUDIA: io proporrei che prima vi spogliate voi, se mai dovete godere…. Evitate di sporcare i boxer no?

SEBA: si ma i boxer me li togli tu pero’!!! (ribattei secco!)

CLAUDIA: con piacere!

Si alzo’ e si diresse verso di me. Non sapevo che intenzioni avesse quella porcella.

Si inginocchio’ davanti a me e si avvicino’ con la testa ai miei boxer. L’eccitazione era ai massimi, ma sinceramente non sapevo che fare. La marty era li che guardava e la soluzione piu’ intelligente fu quella di fare il passivo.

Apri la bocca e prese da sopra i miei boxer “con i denti”, la mia cappella e la strinse leggermente. Poi si sposto’ poco sopra, afferro’ l’elastico dei boxer rossi tra gli incisivi e li tiro’ verso il basso, aiutandosi poi con le mani, fino a sfilarli dai piedi.

Il mio cazzo era li bello duro che svettava verso l’alto eccitatissimo!

CLAUDIA: Vedo che sei sempre su di giri!

SEBA: beh con questa serata e voi altre bravissime, è difficile dire altrimenti!

Si avvicino’ poi a Riccardo che stava vicino a me, si sedette in ginocchio ed anche a lui afferro’ il cazzo con i denti da sopra i boxer ed ando’ a sfilarli con l’aiuto delle mani e la stessa cosa lo fece ad Andrea tra gli applausi generali.

Ah che bello eravamo li in piena libertà col cazzo duro, davanti a 3 tipe e per di piu’ fighe in intimo!

ANDREA: e adesso?

CLAUDIA: adesso facciamo che scegliete voi, senza litigare… O ci spogliamo noi, ognuna il suo. O ci spogliamo noi, una con l’altra, o ci spogliate voi… Vi lasciamo pure la scelta!

Dopo una brevissima consultazione, dove l’idea di spogliarle noi sembrava aver preso credito, optammo per un cambio di direzione e lasciare a fare a loro, a patto che lo facessero una all’altra.

MARTY: adesso vi facciamo uno spettacolino con i fiocchi allora… ah se volete, segatevi pure, cosi ci evitiamo dopo tutta la trafila!

RICCARDO: non male, ma quello ci pensiamo noi!

Si misero tutte in piedi vicino e davanti a noi. Da li iniziarono a fare le sceme del tipo, una appoggiava le mani ai fianchi o sulle tette dell’altra e qualcuna tirava schiaffetti sul culo all’altra. Tutto molto eccitante ma anche divertente.

Ad un tratto Claudia si avvicinò a Silvia e prese l’iniziativa, perfettamente in mezzo a noi 3, l’avevamo girata lato A in fronte, le prese il reggiseno nero a pois rossi, tempo di mollare il gancio e puff, il reggiseno cadde a terra.

Non nego che l’eccitazione fu massima. 2 belle tette, un po’ piccoline ma sode, carnagione molto chiara ma 2 capezzoli rosa decisi, fecero la loro uscita davanti ai nostri occhi.

Parti un bell’oleee da parte di noi 3, anche per incoraggiarle a proseguire.

A quel punto Silvia si mise dietro Martina proprio in faccia noi. Lei mi guardava e vedevo un po’ la sua titubanza, in quanto era la seconda a spogliarsi e poi fino a quel giorno le avevo viste solo io, ma in un attimo Silvia slaccio’ il gancetto del push up rosso e ci fu poco da fare.

Il reggiseno calo’ a terra, il mio cuore ando’ in palpitazione e… Oleeeeee, anche le tette della Marty un po’ piu abbronzata con i suoi capezzoli molto chiari, uscirono alla vista di tutti!

A quel punto Martina ando’ dietro a Claudia, che era già bella slanciata verso di noi! Attese un attimo e sgancio’ il suo reggiseno che poco dopo cadde a terra….

Oleeee!!!! Mamma mia che spettacolo, 2 tette quasi una quarta, sodissime, abbronzate anche se probabilmente lampadate, con dei capezzoli un po’ piu scuri fecero capolino mentre ciondolavano giu’ dal corpo di Claudia. Pazzesche, le tette piu’ grosse viste dal vivo in vita mia!

La voglia era ai massimi, Andrea era l’unico che senza piu’ trattenersi si stava smanettando il cazzo di brutto, non curante della situazione, mentre io e Riccardo ce lo toccavamo di tanto in tanto senza dare troppo nell’occhio.

SEBA: ragazze siete spettacolari!!! Brava Marty, sei un amore di donna!

MARTY: grazie tesoro!

RICCARDO: dai che ci divertiamo!!!

ANDREA: e adesso giu i perizomi!!!!

SILVIA: forse cosi’ è un po esagerato…

ANDREA: son qui con il cazzo in giro che mi sto menando, e ti sembra esagerato?

SILVIA: si beh effettivamente, pero’ dai c’è un limite…

ANDREA: mavva che dici…. GIU GIU GIU GIU!!!

E tutti e 3 a coro… GIU GIU GIU GIU GIU GIU….

SILVIA: E va bene, ma quello che succede tra noi, rimanga tra di noi perché ci incazziamo di brutto altrimenti!

SEBA: certo!

RICCARDO: ovvio!

ANDREA: ovviamente!

Martina e Claudia si avvicinarono a Silvia, avevano scelto che fosse lei la prima a doversi spogliare…

Silvia era girata fronte A verso di noi e le sue tettine svettavano davanti ai nostri occhi.

Presero il suo perizoma nero a pois rossi e tirandolo un po’ in fuori la calarono verso il basso, dando la possibilità ai nostri occhi di scorgere il monte di Venere completamente depilato, e l’inizio della righetta delle labbra.

Poi la presero per i fianchi e la girarono…

Martina si avvicino’ al suo orecchio e le disse qualcosa…

Lei subito dopo si piego’ a 90° in avanti mostrandoci a noi perfettamente il suo bel culetto bianco, contornato da quel perizoma semi trasparente che aveva un tutto dire.

MARTY: pronti? E 1 e 2 e 3…

Dopo aver fatto 3 su e giu’ mostrandoci la sua riga del culo, la tirarono verso il basso definitivamente!

Il perizoma si stacco letteralmente dalle sue labbra, un po sporco di liquido biancastro, probabilmente si era eccitata prima.

Un buchetto piccolo del culo rosa, con qualche peletto di sfuggita usci alla luce e poco sotto una fighetta piccolina ma bagnaticcia fece la comparsa ai nostri occhi.

A quel punto Claudia da vera porcella, afferro’ le chiappe di Silvia e tirandole 3 volte verso l’esterno, ci permise una visita ginecologica piu’ approfondita. Le sue labbra si allargarono tutte le volte potendoci mostrare quel buchino già violato ma che forse da un po non prendeva piu’ aria, ed era veramente bagnato.

Fu una scena troppo eccitante, forse troppo….

ANDREA: aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa---------

Andrea a furia di toccarselo a tal visione, venne in maniera copiosa sulla sua pancia.

ANDREA: ops, scusate, non ero pronto alla visione del paradiso!

CLAUDIA: e fuori uno!!!

A: ah grazie!

CLAUDIA: scegli tu SEba, prima me, o prima la Marty?

SEBA: dai … vai prima tu!

Claudia si mise in mezzo girata verso di noi lato A, le tettone le sballucchiavano sotto il collo.

Marty e Silvia le presero la cordicella nera del perizoma e la tirarono un po’ verso il basso.

Una strisciolina finissima di pelo divideva in 2 il suo monte di Venere per il resto perfettamente depilato, segno che li un estetista ci avesse messo la mano.

A quel punto si giro’ di schiena e si piego’ a 90° mettendo il culo in faccia tra me e Riccardo. Ormai Andrea era fuori dai giochi, anche se gustava lo stesso lo spettacolo mezzo metro piu’ in la.

Piegandosi, il finissimo filo rosso, nascondeva ben poco alla nostra visione, era già inglobato tra le labbra e si poteva scorgere il suo buco del culo rientrare tra le autoreggenti.

MARTY: Pronti? E 1 e 2 e 3…

Le 2 ragazze presero il perizoma finissimo di Claudia e lo tirarono verso il basso.

Un bellissimo buco del culo rosa, perfettamente depilato, ma ora visibilmente e palesemente già utilizzato, fece capolino in mezzo alle sue chiappe, mentre sotto un paio di labbra belle gonfie e succulente uscirono dal perizoma, terminando nella partenza di quella strisciolina di pelo finissima che le scorreva sul monte di Venere.

Martina a questo punto le prese il suo bel culo e glielo tiro’ verso l’esterno per ben 4 volte!

Se già i dubbi non c’erano, ora furono proprio tolti a mio parere. Nel tirarle le chiappe verso l’esterno, la sua figa si allargo’ in maniera importante, mostrando il buco aperto ma soprattutto il suo culo si apri’ leggermente, segno che la verginità Rai 2, era persa e non da breve tempo!

RICCARDO: complimenti Claudia, che culo per Dio!

CLAUDIA: ehe heh grazie!

RICCARDO: ma… è a riposo o viene anche utilizzato?

CLAUDIA: e di tanto in tanto, si puo’ dare una passata….

Ecco ora tutti i dubbi erano sciolti…..

MARTY: ecco ora perfetto… possiamo andare a letto!

RICCARDO: che letto!!! Le promesse vanno mantenute

Martina si mise a ridere, la sua era stata una pura provocazione.

Si mise al centro sala e fece avvicinare le altre 2.

Le presero il perizoma rosso per i fianchi lato A e lo calarono un po’ verso il basso, come per le altre, mostrandoci il suo monte di Venere completamente liscio e depilato, fino all’inizio delle sua labbra belle gonfie.

Poi si giro’ lato B e come le altre 2 si mise a 90 gambe allargate.

Le 2 le presero il perizoma. Il mio cuore si fermo’ stavo per avere un arresto cardiaco. Mai e poi mai nessuno aveva visto cosi la sua fighetta da vicino a 2 passi dagli occhi ed in quella posizione. Non fu semplice, ero eccitatissimo e nervoso assieme.

Iniziarono a tirarlo su e giu, la riga di quel bel culetto rosa faceva capolino dentro e fuori dal perizoma rosso fino a quando…

CLAUDIA: 1 2 3… e via!!!

Presero il perizoma e lo tirarono di colpo verso il basso…

Il suo bel buco del culo depilatissimo rosa, usci allo scoperto e sotto le 2 labbra gonfie e soprattutto bagnatissime uscirono fuori da quel culetto. Mi diede almeno l’onesta impressione che si sia goduta il momento altrimenti non sarebbe stata cosi bagnata, cosa che invece si vedeva a vista d’occhio.

A tal visione, l eccitamento era veramente tanto, troppo e pure Riccardo dopo un urlo tendente all’animalesco, misto scimmia, si sborro’ addosso, ringraziando pure per la visione celestiale!

RICCARDO: siete le numero 1! Qui ci ammazzate tutti prima del tempo!

CLAUDIA: Si ma Seba tiene duro, vero anche che qui è di casa, ma adesso ci pensiamo noi…

Martina era ancora piegata a 90°, e Silvia con le sue due mani prese il culo di Marty ed inizio’ ad allargarglielo piu’ volte, permettendo alle sue labbra di allargarsi fino a permettere di vedere il buco della figa aperto, mentre il suo culetto rimaneva ben chiuso, purtroppo non ancora sfondato.

Silvia continuava cosi, quando Claudia senza dire e chiedere nulla si avvicino’ alla sua fighetta ed in un attimo, senza troppe presentazioni, le infilo’ dentro 2 dita.

Martina lancio’ un urletto di piacere, e io che avrei scommesso si dimenasse, invece rimase li in posizione, mentre Silvia le teneva fermo il culetto e claudia inizio’ a masturbarla in maniera sempre piu’ copiosa.

La cosa fu eccitantissima da vedere, talmente tanto, che anche io che me lo stavo menando in neanche un minuto venni in maniera veramente importante sul mio ventre.

Nel frattempo Claudia che proseguiva a toccare la fighetta di Martina, tolse le sue dita e la fece rimettere in piedi.

Ci guardarono tutte e 3 sbalordite e sorridevano. Probabilmente non credevano neanche loro a quel che avevano appena fatto.

MARTY: soddisfatti adesso?

SEBA: assolutamente amore, è stato incredibile!

CLAUDIA: beh, io ora andrei a lavarmi e direi anche voi altri a turno, siete indecenti!

Seguimmo il consiglio ed andammo tutti a turno in bagno per poi finalmente (anche se ormai mattina) lanciarci nel letto a dormire.

Fino quella sera pensavo di aver visto tutto, anzi pensavamo tra me e Martina di aver visto tutto, ed invece c’era ancora tanto da raccontare, tanto da discutere e sperimentare e tanto ancora da condividere in anni.

Il sesso è un mondo meraviglioso, pieno di sfaccettature varie ed intriganti, che bisogna scartare e scoprire piano piano una dietro l’altra.
questa è pura poesia...complimenti...
 

six83

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Eccoci finalmente qua ragazzi, perdonate l'attesa...
Teniamo le solite regole del gioco, visto che il capitolo lo merita!

Vi chiediamo pero' di partecipare, tutti quanti!!!, visto l'enorme impegno nella stesura, voi fate cosi, lasciate i seguenti voti nel like, a seconda di come vi ha entusiasmato:

:love: E'il capitolo piu' bello finora. Vi amo!

(y) Complimenti per l'impegno, ma non mi ha suscitato nulla di che

:mad: Il capitolo mi ha fatto schifo e sono arrabbiato

😯 Stavolta ci avete stupito!

:confused: Sono triste ragazzi, non ci siamo...

Poi sarebbe bello, ricevere anche dei commenti da parte Vostra, vista la situazione, come fate sempre, chiedeteci le vs curiosita e vi risponderemo nel tempo. Impegnatevi che vi attendiamo, siete la nostra forza per andare avanti!

Un abbraccio a tutti Seba e Marty

CAPITOLO 33: UNA SERATA COL CULO AL VENTO ED IL PROBLEMA DA RISOLVERE



Passo’ altro tempo, ormai ci viene difficile visto le tantissime esperienze e momenti passati assieme, il quantificare il “quanto tempo”, ma comunque diverso.

Ricordo solo che eravamo alle porte dell’estate. Ormai la nostra casa al lago, era diventata prima dimora, praticamente o da soli o con gli amici, il 90% dei weekend lo passavamo sempre li.

Ci permetteva di stare soli, di poter fare quello che volevamo, scopando pure come degli animali, e allo stesso tempo avere la nostra intimità o poter gestire le cose con gli amici come meglio credevamo.

Avevamo, con benestare dei miei, addobbato un po’ la casa a nostro piacimento. Ormai la usavamo principalmente noi, e quindi avevamo lasciato li un po’ di oggetti e vestiti nostri, onde evitare tutte le volte di caricare valigie di cose. Almeno il giusto necessario.

Quante scopate che vedette quel letto, o quel divano, impossibile contarle tutte. Ma una giornata merita di essere ricordata.

Era una bella giornata calda, di metà giugno piu o meno.

Passammo la giornata al lago, in piena tranquillità, non è che si puo’ sempre fare esibizioni. Abbiamo anche dei weekend tranquillissimi e normali, non pensate!

Arrivo’ la sera e per comodità decidemmo di uscire a mangiare qualcosa al nostro ristorantino preferito, vista lago, sulla passeggiata, di solito tira una bella brezza, location chic, e gira bella gente oltre che ottime pietanze.

Io ho un bel paio di pantaloni addosso, ed una camicetta.

Lei si presenta, con un paio di sandali taccati, ed un bel vestito fuxia, con delle lavorazioni molto particolari disegnate, molto scollato fino al seno, ed una minigonna molto fine, larga e svolazzina a terminare intorno alle sue gambe, giusto giusto appena sotto il suo culetto, lasciando le sue gambe fino alle cosce interamente in bella vista.

In abbinato sotto, chiaramente un bel reggiseno semplice liscio, ed un perizoma fuxia come il reggiseno tutto in abbinato, molto fine con il classico triangolino posteriore, tutto in tinta unita.

Amo quel colore ed amo quel vestito, quando si mette cosi già mi eccita solo a guardarla e lei sa bene questa cosa.

Ci avviamo verso il locale che si trova sulla passeggiata a lago. Ha una terrazza bellissima che finisce con delle ringhiere in ferro battuto a stanghe verticali che si affacciano direttamente sulla passerella sottostante.

Camminando, visto era un po’ che non combinavamo qualcosa assieme:

S: che ne dici Marty se stasera facciamo un po i pazzi?

M: vuoi che scaldiamo un po’ la serata?

S: visto il tuo vestitino non sarebbe male, ci si potrebbe divertire, tanto chi ci conosce qui, apparte i soliti camerieri?

M: devo inventarmi qualcosa…

Durante la passeggiata non ci venne in mente nulla, entrammo nel locale, Massimo il cameriere , ci indico’ il nostro solito tavolino (si perché quando andiamo li, pretendo il tavolo contro la balaustra per prendere il fresco ed avere la bella vista).

Ci accomodiamo uno di fianco a l’altro e poco dopo ci portano le liste. In quel momento alla Marty il lampo di genio…

M: ho trovato Seba!

S: dimmi…

M: è un po’ azzardato, ma visto le sedie… potrei anche arretrare la gonna. Pensa a quelli che passano sotto!

S: se lo fai… potrei sborrare qui al tavolo!

M: si ma cosi me la vedono proprio tutti!!!

S: vedrai che sguardi che ci becchiamo! Ma non hai mica il perizoma?

M: si si

S: beh allora un tantino rimane coperta. Direi che va bene.

C’era un perché a tutto ciò. La balconata era come già detto in ferro battuto a spranghe verticali, dando il permesso a chiunque passasse sotto sulla passeggiata di poter vedere al di sopra chi era seduto ai commensali. Oltretutto le sedie erano in plastica grigia con delle righe fini in entrambi i lati creando dei quadrati arrotondati che permettevano di far vedere la seduta della gente. Vero anche che uno difficilmente si piazzava sotto per guardare 2 metri sopra cosa succedeva.

Comunque, Marty alzo’ leggermente le gambe e le chiappe dalla sedia per permettere il movimento senza farsi notare e fece arretrare completamente la gonnellina, che se vista dallo stesso piano sembrava tutto coperto in quanto i lati erano ben appoggiati sulla sedia, mentre sotto il suo culo e la sua figa era perfettamente a contatto con la sedia ricoperto dal sol perizoma fuxia.

Ordinammo da mangiare ed iniziammo a cenare senza far notare nulla a nessuno.

Il bello avvenne dalle 21.00 in poi. La passeggiata inizio’ ad accalcarsi di gente. Si poteva vedere di tutto. Coppie, amici in gruppo, famiglie, anziani che si facevano 2 passi post cena, mentre noi eravamo ancora nel bel mezzo delle cibarie.

Ogni tanto notavano sia io che Marty qualcuno che lanciava occhiate indiscrete verso il nostro tavolo, qualcuno che secondo noi poco piu’ in la commentava e addirittura una coppia di anziani che parlando tra di loro si fermarono proprio sotto quasi come se avessero visto il paradiso… E non potevamo di certo dare torto a loro!

La cosa stava eccitando entrambi e sinceramente incuriosiva pure me su cosa effettivamente succedesse la sotto…

S: aspettami, devo andare a controllare.

M: cosa?

S: cosa effettivamente si vede da sotto, sembra che ci sia attrazione da prima fila!

Mi alzai dal tavolo e mi diressi verso la scalinata che portava al piano sotto e sul lungolago in camminata.

Mi portai all’altezza del nostro tavolino e feci un paio di avanti ed indietro alzando bene lo sguardo sulla nostra postazione. Ora mi era tutto piu’ chiaro…

Per chi veniva dal mio lato, per intenderci, andando in faccia verso la Marty, poteva notare le sue gambe, ma che essendo verticali rispetto alla seduta, non davano nell’occhio a nulla, uno doveva proprio fermarsi sotto e guardare verso l’altro per scovare il tutto.

Ma per chi arrivava dalla parte opposta in faccia alla mia seduta era tutto ben diverso.

Da sotto, logicamente se lo sguardo veniva attratto dalla cosa, si poteva vedere tra i quadrotti della sedia, le chiappe di Martina in bella vista, ed il suo bellissimo e finissimo perizoma che andava a “coprire” i 2 buchi del piacere, lasciando ben poco all’immaginazione, in quanto la gonnella essendo spostata non copriva proprio nulla, lasciando il suo bel culetto in totale libertà tra la struttura della sedia.

Ps… non possiamo contare la quantità di gente che quella sera ci passo’ sotto e guardo in alto vedendo lo spettacolo, ma se qualcuno di voi, utenti di Phica.net, casualmente sa di aver visto questa scena e ci sa descrivere il dove esattamente, potrebbe ricevere una fantastica sorpresa.

La cena termino’ poco dopo, ci alzammo e pagai alla cassa quanto dovuto come di consueto, e ci dirigemmo sulla passeggiata a lago per una camminata. Chissà se incontrammo faccia a faccia qualcuno che poco prima aveva spiato Martina da sotto. I tanti visi presenti non ci permettevano di riconoscere volti visti poco prima.

Io la tenevo per mano e camminavamo belli tranquilli lungo la passerella, e lei faceva di tutto per sculettare e mettersi in mostra. La situazione era veramente eccitante. Ad ogni passo la sua gonnella si alzava fino al limite delle chiappe. Chi era dietro di noi, difficilmente tentava sorpassi durante la camminata.

MARTY: stasera ho proprio voglia di fare la birichina!

SEBA: cosa hai in mente?

MARTY: sarà il caldo o questa bella brezza, ma essermi esposta cosi al ristorante mi ha veramente eccitato. Ho una voglia pazzesca. Devo far impazzire qualcuno!

SEBA: non so perché ma quando dici cosi, non prometti nulla di buono, anzi forse di ottimo!

Camminammo ancora un po, lungo la passerella. Era molto bella, si snodava a curve seguendo l’andamento delle spiagge o dei parchetti, tutta abbastanza illuminata la sera, con qualche spazio per bivaccare o sedersi sulle panche qui e la.

Sotto i locali la gente si ammassava, vuoi per le gelaterie, vuoi per far cena o per qualche postcena, mentre allontanandosi, la camminata si faceva un po’ piu’ naturale e selvaggia pur mantenendo un ottima manutenzione e decoro, adatta a chi voleva fare 2 passi per qualche chilometro.

Dopo un po, i tacchi iniziavano a far male e decidemmo di fermarci su una bella panchina colorata sotto un piccolo lampioncino che la teneva illuminata.

Il posto come detto era un po’ piu defilato rispetto al centro, ma qualche famigliola o qualche persona od anziano di tanto in tanto passavano.

Io mi sedetti come ogni comune mortale, schiena contro lo schienale e gambe in avanti. La Marty invece si mise per la lunga, appoggiando la sua schiena contro il mio fianco e la sua testa quasi contro la mia, mentre ogni tanto arretrava sul petto, quasi sdraiandosi, per parlarmi face to face.

Stavamo parlando del piu’ e del meno quando lei:

MARTY: adesso si gioca…

Mise la gamba sinistra piegata, contro lo schienale, e lascio cadere la gamba destra giu’ dalla panchina.

Mettendo le sue gambe cosi, la gonnellina corta rimaneva completamente rialzata e allo stesso tempo essendo leggermente aperte per la larghezza della panchina, dava il permesso a chiunque ci venisse in fronte di poterle vedere il perizoma lato A in mezzo alle cosce a coprire la sua fighetta, che poi si inarcava e nascondeva totalmente in mezzo al culo.

La gente passava, noi nel frattempo parlavamo tranquillamente e con l’occhio lungo cercavamo di guardare i volti delle persone per capire chi capiva il messaggio e allungava gli occhi.

Chiaramente cercavano di non dare nell’occhio, ma notammo diversi maschi di età diverse che lasciavano cadere lo sguardo ed alcuni anche in maniera non proprio cosi discreta. Ma noi continuavamo a far finta di nulla e a parlare del piu’ e del meno ed in tutta tranquillità commentavamo pure le scene. Da una parte eravamo eccitatissimi, soprattutto lei, dall’altra ci veniva di ridere e ci stavamo divertendo entrambi.

SEBA: sai cosa dovresti riuscire a fare? Sposta un pelo le mutandine da un lato senza farti vedere, vedrai poi come cadono gli sguardi!

MARTY: ahahah che ridere! E ma se poi arriva qualcuno che conosciamo?

SEBA: ma chi vuoi che conosciamo qui? Non è il nostro paese dove abitiamo. Son tutti villeggianti!

Lascio’ scorrere via un po la gente, e mettendo la mano sotto la gonnella, si tiro’ il perizoma fuxia leggermente verso sinistra, verso lo schienale della panchina.

Diciamo che un labbro era completamente scoperto, mentre l’altro rimaneva ancora coperto da quel poco tessuto che il perizomino tentava a fatica di coprire.

DA quel momento gli sguardi di quei pochi che passarono cambiarono completamente. Vedavamo palesemente gente che se la divorava con gli occhi ma cercava di non farci a caso e non farsi notare.

La cosa era molto divertente. Il mio cazzo era diventato di marmo letteralmente dalla cosa e se avessi potuto scoparla li davanti a tutti non ci avrei pensato 1 minuto in piu’ e lei si stava eccitando da morire. Sembrava un gesto cosi involontario e allo stesso tempo metteva tranquillamente le sue grazie in vista di quelle poche decine di persone che passarono (di cui chiaramente non tutti notarono la cosa, ma diversi si).

La cosa procedeva gran bene, fino a quando, l’inaspettato arrivo’ dietro l’angolo…

Un signore, sulla sessantina, chiaramente sconosciuto, passo’ davanti a noi e letteralmente infilo’ i suoi occhi in mezzo alle cosce della Marty e passo’ oltre guardandoci dritti in faccia.

Ando’ avanti qualche metro, mentre noi lo guardavamo da dietro e si fermò.

Si giro’ verso di noi e si diresse dritto dalla mia parte verso la nostra panchina.

SIGNORE: Buonasera ragazzi.

SEBA: Buonasera!

SIGNORE: scusate non vorrei essere indiscreto con la ragazza, ma passando, le si vede tutto sotto la gonna…

MARTY: ah scusi, grazie mille (disse un po arrossendo in volto e tirandosi su seduta).

SIGNORE: di niente! Non che mi dispiaccia anzi, ma sa com’è per il decoro non è il massimo…

MARTY: no no certo, mi perdoni, ha fatto bene a dirmelo, cosi adesso mi sistemo subito, non mi ero accorta!

SIGNORE: ripeto, di nulla! Ma sa com’è con la gente che c’è in giro oggi, mentre io starei qui a vedere uno spettacolo del genere tutto il giorno, magari qualcuno è pure in grado di esporre denuncia per atti osceni… Non ci son piu’ i ragazzi di una volta. Avrei pagato oro per vedere una roba del genere.

SEBA: e le do ragione in tutto! Per fortuna io la penso ancora un po’ alla moda vecchia!

SIGNORE (si mise a ridere).

SIGNORE: a statene certi che non saro’ io ad esporre reclami, anzi le faccio i miei piu’ sinceri complimenti è una bellissima ragazza.

MARTY: (le tese una mano) piacere Martina!

SIGNORE: il piacere mio, Marco!

SEBA: Sebastiano (e le tesi la mano pure io).

MARTY: adesso vado a sistemarmi in qualche maniera, non saprei proprio come ringraziarla…

MARCO: di cosa, ci mancherebbe, beh nel caso io un’idea ce l’avrei…

MARTY: cioè?

MARCO: beh visto che ormai mancava poco, non prendetevi a male per cortesia, ma sapete la mia età, sono pure solo… almeno una sbirciata la darei volentieri (e sogghigno, probabilmente si era proprio buttato in una frase del genere, ma sapeva che c’era l’alto rischio che venisse insultato).

SEBA: urca, proposta allettante! Sinceramente era l’ultima cosa che ci aspettavamo di sentire stasera…

MARCO: perdonatemi, fate come se non vi avessi detto nulla. Scusate! ( e si girò per andarsene)

MARTY: no Marco, si fermi, ci mancherebbe, siamo e sono io in debito con lei!

(ammetto che essendo un totalmente sconosciuto, entrambi in quel momento ci cagammo sotto che magari ci facesse una segnalazione, ed allo stesso tempo la cosa ci eccitava pure).

MARTY: che dici amore? Accontentiamo questo povero signore? È stato cosi carino!

SEBA: sai che io son sempre dell’idea che… i favori vadano ripagati nel giusto modo… (e ci demmo uno sguardo di intesa).

MARTY: beh se vuole, mi sembra giusto accontentarla (disse con voce molto sensuale ed allargo’ le sue gambe, guardandolo dritto in faccia con degli occhi da cerbiattina maliziosa) tenendo il tutto ancora un po’ coperto con la gonnella.

MARCO: come potrei dir di no, davanti ad una tale offerta!

Ci alzammo dalla panchina e guardammo il signore.

SEBA: lei conosce un posticino magari qui sulla passeggiata un po’ appartato?

MARCO: Se volete vi ospito a casa mia, non è distantissima e comunque son qui con l’auto.

SEBA: senza offesa ma preferiamo stare all’aperto.

MARCO: se volete camminare ancora un po’, qui avanti c’è una piazzola in erba con alcuni arbusti alti, andando in la, difficilmente la gente prosegue cosi tanto, quindi dovrebbe essere tranquilla. Se volete 2 passi li facciamo e vedete se vi garba, altrimenti nulla, anche se mi spiacerebbe.

Accettammo l’invito e seguimmo Marco fino alla piazzola.

Effettivamente delle siepi dopo un prato a bordo strada creavano un angolo separato dal pratone davanti. Ci mostro il posto che era decisamente buio e andai avanti io facendomi strada con la torcia del cellulare. Ammetto che dietro effettivamente dalla strada non si vedeva piu’ nulla.

MARCO: ecco qui intendevo, mi sembra ci sia abbastanza privacy.

SEBA: si decisamente

MARTY: ecco Marco, lei quindi sarebbe curioso di vedere un po’ meglio?

MARCO: sarebbe fantastico!

Io illuminavo bene la Marty con il cellulare e lei piano piano, guardando di fronte Marco si alzò la gonnellina ed il vestito.

Il perizoma camminando si era ben sistemato coprendo completamente il suo monte di venere.

Poi piano piano si giro’ e sempre tenendo alzato il vestitino, le mostro’ bene il suo bel culo con quel perizoma che le stava perfettamente, finissimo e si inarcava fino a scomparire in mezzo alle chiappe del culo.

Vidi Marco brillare di gioia e senza ritegno inizio’ a toccarsi il cazzo da sopra i pantaloni.

Nel frattempo la Marty allargo’ bene le gambe e si piegò in avanti oltre i 90° permettendo a tutto il perizoma di fuori uscire dal suo culetto mostrando il segno delle labbra che iniziavano ad eccitarsi e quindi a macchiarlo. Stette li qualche secondo in posizione per permettere al fortunato signore di guardarla per bene e poi si rialzò e si giro’ verso di lui.

MARTY: allora che ne dice? Sono meritevole di attenzioni?

MARCO: parecchie direi, e lo sarebbe ancora di piu’ se potessi vedere un po’ oltre e magari…

La MArty senza dire nulla gli si avvicinò al corpo. Allungo le sue mani contro i pantaloni e le tocco’ il cazzo da sopra il tessuto.

MARTY: facciamo che ci diamo del tu che dice?

MARCO: certamente!

MARTY: mi sembra che la cosa ti piaccia Marco? Aspetta che forse è meglio dare una controllata…

Con le mani le slacciò cintura, poi bottone e cerniera e fece scendere leggermente i pantaloni quanto basta.

Aveva un paio di mutande bianche addosso, ma sembrava un tipo apposto e pulito, altrimenti non ci saremmo mai esposti cosi tanto.

Io osservavo la scena, non dissi nulla e la lasciai fare, nel caso sarei intervenuto se qualcosa non mi andasse. Il cuore mi batteva a mille ed il cazzo era durissimo non sapevo cosa avesse in testa.

Prese le mutande e gliele abbassò.

Un discreto cazzo, usci’ allo scoperto, quasi completamente duro, contornato da diverso pelo nero, anche se mancava ancora un po’ alla sua migliore estensione.

Con la mano destra la Marty gli prese il cazzo ed iniziò a segarlo dolcemente. Marco non diceva nulla e osservava la scena.

Con le sue dolci toccate e lavorando bene sulla cappella come solo lei sa fare, pian piano il cazzo raggiunse la sua maggiore estensione.

Tolse la mano, e ci sputo’ sopra e poi gli riprese il cazzo e continuo’ a menarglielo

MARCO: mamma mia sei bravissima!

MARTY: grazie Marco!

Vedevo la sua mano cambiare ritmo su quel cazzo, un po vecchiotto, ma ancora in forma e capace di sparare colpi efficaci.

Pian piano la sua mano passava dalla cappella, dove bella umidificata dalla saliva, scorreva bene su e giu’ la pelle del glande, e poi scendeva fino a dedicarsi alle sue palle.

MARTY: Seba guarda in borsetta che ho un fazzolettino, me lo passi per cortesia?

SEBA: subito.

Le passai il fazzoletto, tolse la mano dal cazzo e se la puli dentro dalla bava.

MARTY: che ne dici? Ti va di vedere un po’ piu a fondo?

Lui annui subito.

Lei alzo’ bene il vestitino fino sopra l’ombelico, prese il perizoma lato A, e se lo tiro’ bene da parte, permettendo alle 2 labbra fradice, di uscire allo scoperto e di vedere quella fighetta completamente liscia e depilata come sempre.

MARCO: hai una fighetta veramente stupenda, complimenti! Ti tieni molto bene, che bella la giovane età.

La marty si giro’ di schiena e si rialzo’ bene il vestito. Il suo bel culetto riuscì davanti agli occhi di Marco che guardava con una brama di sesso incredibile. Nel frattempo lui prese il cazzo ed inizio’ a menarsi in maniera importante.

Anche io tolsi il cazzo e mentre con la mano sinistra illuminavo la scena, con la destra iniziai a menarmi il cazzo che era veramente grosso e duro.

La marty da brava ragazza, si piego’ completamente in avanti e con la mano sinistra, prese il perizoma e lo scostò completamente portando la cordicella a metà della sua chiappa sinistra.

Visione celestiale, la sua figa era completamente bagnata, un po’ slabbrata ed esposta completamente davanti agli occhi di marco, insieme anche al suo bel culetto rosa depilatissimo.

MARCO: non credo ai miei occhi! Che culo stupendo che hai!

Giusto per tendere ancora un po di piu la situazione, la Marty si prese le chiappe con le 2 mani e inizio’ a tirarsele verso l’esterno.

Il suo culetto si allargò. Le grandi labbra si scostarono mostrando la via della figa già bella aperta e grondante, e finalmente anche il buchetto del culo iniziava a dare qualche segno di penetrazione.

MARCO: dio che voglia di scoparti!

SEBA: mi dispiace ma ti diciamo di no!

MARCO: guarda li che ben di dio, come faccio a non sborrare?

MARTY: avvicinati a me!

Prese il perizoma e se lo calo’ fino alle ginocchia, stando attenta a non farlo toccare a terra onde evitare di sporcarlo di terra.

Marco nel frattempo si avvicinò da dietro a lei.

Io osservavo da vicinissimo la scena. Non avrei mai permesso che uno sconosciuto l’avesse penetrata e tanto meno che lei decidesse di farsi penetrare!

Si mise la mano destra in mezzo alle gambe ed inizio’ a massaggiarsi la figa, per poi iniziare a penetrarsi prima con uno e poi con 2 dita. La masturbazione in un attimo si fece sempre piu’ avvolgente.

Marco guardava e si menava fortissimo nel frattempo.

MARCO: ragazzi, ve lo prometto, vi pago! Ma datemi un preservativo, io non ne ho e fatemi scopare!

MARTY: anche se la voglia è tanta, mi spiace ma non posso permettertelo.

MARCO: fammela almeno toccare!

MARTY: Se proprio vuoi, puoi palparmi!

Non se lo fece ripetere 2 volte, gli si porto’ contro e con le 2 mani belle grosse ed un po’ ruvide che aveva, inizio’ a palparle il culetto.

Le stringeva le chiappe e poi le rilasciava, ogni tanto scendeva con una mano e si toccava e menava il cazzo.

Io appoggiai 2 cellulari per terra con la torcia accesa per illuminare la scena ed iniziai a guardare e menarmi con gusto.

Lui prendeva le chiappe e gliele allargava, portando alla massima estensione le grandi labbra ed il buco del culo, che si aprivano piu’ che mai.

Si inginocchio’ addirittura completamente a terra, per vedere bene quel ben di dio, mentre la marty ormai si stava masturbando con 3 dita. La sua mano era completamente bagnata dagli umori che la sua figa stava rilasciando, mentre il bravo guardone, si menava a piu’ non posso e godeva della scena.

Ad un tratto la Marty si alzo’ si avvicino’ a me e..

MARTY: adesso guarda, ti facciamo uno spettacolino!

Si inginocchio’ e senza dirmi niente inizio’ prima a leccarmi il cazzo durissimo, dalla cappella alle palle ed in un attimo se lo fece entrare tutto nella sua bocca davanti a Marco che guardava inerme mentre si masturbava.

Dio, sentivo la sua bocca scorrere avanti ed indietro senza contegno, sempre piu’ a fondo e sempre piu’ veloce, il mio cazzo le arrivava in gola ormai!

Marco si avvicino’ e le porse il cazzo molto vicino al viso. Chiaramente voleva pretendere lo stesso servizio.

Io rimasi li rincoglionito, non sapevo che dire e non sapevo che aspettarmi dalla Marty e decisi di starmene in silenzio lasciando che fosse lei a decidere.

Alzo’ la mano destra e le prese in cazzo in mano ed inizio’ a menarlo con foga.

Io che guardavo dall’alto, la scena era veramente incredibile. La mia ragazza, la marty, da una parte me lo stava succhiando con foga e dall’altra stava menando uno, conosciuto mezz’ora prima su una panchina. Mai e poi mai 2/3 anni prima quando l’ebbi conosciuta, mi sarei aspettato di vedere una scena del genere!

Era di una bravura eccelsa, le veniva tutto cosi naturale, che nessuno di noi 2 disse nulla e la lasciammo fare.

MARCO: complimenti Martina, hai una mano cosi delicata.

Nel dirlo gli si avvicino’, praticamente andando ad appoggiare la cappella contro la sua guancia, senza nessun preavviso, macchiandole la pelle con il liquido seminale.

Ma lei tolse il mio cazzo di bocca e si ritiro’ indietro, un po’ scossa. Non se lo aspettava.

MARCO: eddai bellezza, succhiamelo un po’ anche a me, fammi godere!

MARTY: non ci pensare neanche.

Marco mi guardò in segno di approvazione…

SEBA: decide lei, se ha detto no è no. Mi sembra che già stasera non sia cosi una brutta serata…

MARCO: concedetemi almeno di poterle toccare un po’ la figa, poterla sentire. Dai senno’ cosi non vengo piu’ e me ne vado a casa con la voglia!

La Marty alzo’ gli occhi e mi guardò. Io la fissavo dall’alto tra la penombra e sinceramente non sapevo cosa dire. Non hai posti ed ore per poter valutare e decidere. Li necessitava una risposta. Una risposta che non riuscii a dare e mi limitai a ciò…

SEBA: Marty, come vuoi tu….

Ci penso’ un attimo e lasciò entrambi i nostri cazzi dalle sue mani. Pensavo che fosse finito tutto…

Si alzo’ in piedi e guardo’ dritto il signor Marco negli occhi.

MARTY: sai cosa vuol dire la parola toccare? (era serissima, non rideva).

MARCO: certamente.

MARTY: guai a te se provi ad infilarmi anche minimamente il cazzo. Chiaro?

MARCO: assolutamente si!

La Marty si giro’ dando il culo a Marco e si piego’ con la schiena perfettamente a 90°.

La sua figa completamente depilata, grondante di umori caldi, ed il suo bel buco del culo rosa, erano completamente esposti a Marco.

Lui si inginocchio’ come se stesse vedendo il paradiso e con la mano destra inizio’ a toccarle e massaggiarle le labbra, mentre con la sinistra continuava a segarsi il cazzo.

Dopo poco, prese indice e medio e senza pensarci li infilo’ all’interno della figa di Martina.

MARCO: Mamma mia che figa bollente che hai!

Ed inizio’ a masturbarla, passava dalle 2 alle 3 dita, senza dir nulla. Mentre la Marty iniziava ad emettere piccoli gemiti, segno che gradiva ampiamente la cosa.

MARTY: Seba vieni qui!

Io mi posizionai davanti al suo viso ed in un batti baleno inizio’ di nuovo a succhiarmelo!

Davanti a me vedevo la sua bocca che succhiava a piu’ non posso il mio cazzo esplosivo, e dietro Marco che senza ritegno faceva scorrere a velocità diverse le dita all’interno della sua fighetta, mentre la guardava come se avesse vinto la serata della sua vita e si menava velocissimo.

Notavo come a tratti toglieva le sue dita dalla figa e se le infilava in bocca per gustarsi tutto il sapore e poi le reinseriva. Fece spesso questa azione.

Ogni volta che le reinseriva, la Marty gemeva di piacere.

Quando ad un tratto lui tolse la mano dalla sua fighetta e la sinistra dal cazzo, le prese le chiappe del culo e le allargo’ e senza ne chiedere ne nulla, si fiondo’ letteralmente con la faccia all’interno del suo culo!

Pensavo succedesse veramente un macello ed il mio cuore si fermo’.

Invece la marty emise un gemito fortissimo, non curante che qualche decina di metri piu’ in la forse potesse passare qualcuno.

Era il segno, che la lingua di Marco penetro’ totalmente le sue grandi labbra.

Avete in mente, popolo di Phica.net, un cane San Bernardo?

Ecco, Marco in quel momento era uguale! Sembrava impazzito da quanto leccava sempre piu’ veloce e con gusto e da quanto premeva il suo viso all’interno del culo di Martina.

Saliva e scendeva e le leccava pure il buco e la riga del culo, era completamente in estasi da quel sapore di figa giovane.

La marty non disse nulla, anzi godeva talmente tanto che pompava il mio cazzo come una dannata!

Non duro secoli tale scena. Il buon sapore e l’eccitazione di un posto cosi fugace, porto’ Marco all’ultimo grido.

Non ce lo aspettavamo, si stacco’ dal culo e si alzo’ di colpo prendendosi il cazzo il mano, ed esattamente mettendosi sopra il culo di Marty inizio’ a sborrare uno sperma densissimo ed un po’ giallastro, che ando’ a ricoprire quel bel culetto della mia ragazza, mentre scorreva giu’ per le natiche e per la sua fighetta colma di umori.

A tal visione, fu veramente troppo eccitante che senza dir nulla, iniziai ad inondare la sua bocca.

Sentii la mia cappella esplodergli all’interno, appoggiata sulla lingua e riversare una quantità di sperma incredibile al suo interno.

Una volta finito il mio piacere, ritrassi il mio cazzo dal suo viso e da brava scolaretta ingoio tutto.

Anche Marco si era ritirato e guardava soddisfatto la sua scena con quel bel culetto completamente sborrato.

La Marty si rialzo’ e lo sperma inizio’ a colare giu fino a cadere sul prato.

MARTY: allora, puoi ritenerti soddisfatto ora?

MARCO: questa è una delle serate piu’ belle della mia vita, non aggiungo altro.

Marco si rivesti subito, come me d’altronde.

La Marty, si teneva sollevato il vestito onde evitare di macchiarlo di sperma.

Presi dei fazzolettini di carta e l’aiutai a pulirsi dallo sperma, lasciandoli poi li a terra.

Fu una pulizia grossolana, almeno da non farglielo colare.

Prese il perizoma e se lo tiro’ su andando a ricoprire tutto quel ben di dio e finalmente pote riabbassare il vestito e rimettersi un po in forma.

Con attenzione uscimmo dal nostro “luogo segreto” e ci rincamminammo sulla pedonale, chiacchierando del piu’ e del meno e raggiungendo il punto da cui eravamo partiti.

MARCO: ragazzi, grazie della bella serata, non so veramente come sdebitarmi.

SEBA: di nulla ci siamo divertiti, noi abbiamo provocato e tu hai approfittato. A posto cosi.

MARCO: se vi va, e tornerete qui in zona, fermatevi a casa mia.

SEBA: a posto cosi Marco, magari ci ritroveremo qui sulla passeggiata.

MARCO: Beh ragazzi, io abito in via……………….., se proprio cambiaste idea li mi trovate, il campanello è Marco………….., in quel condominio rosa prima della svolta. Nel casissimo.. io sono li! Buon rientro e buona serata.

Piano piano ci avviammo verso la macchina e decidemmo di rientrare verso la nostra casetta.

Una volta entrati la Marty si spoglio fino all’intimo e decise di andare subito a farsi una doccia.

L’odore che aveva di sperma addosso era forte e non era il massimo per nessuno dei 2.

Uscita dalla doccia venne in stanza con me e mi sbatte letteralmente sul letto.

Facemmo una di quelle scopate fantastiche, era carica ed eccitata come poche ed il risultato di vedette subito. Serata fantastica sotto quel punto di vista.

Inutile negarvi che una volta rimessi a letto, discutemmo in buona maniera su quanto successo quella sera con il Signor Marco, trovando da entrambi le parti pieno accordo. Sicuramente cosa inaspettata ma dal sapore molto interessante…





SPERANDO VI SIA PIACIUTO REALMENTE, A VOI IL VOTO!
invidio Marco...che fortuna...e che bomba sexy Marty...
 

Umberto27

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Complimenti sono nuovo nel forum ed ho letto tutti i vostri racconti. A tratti mi sembrava di leggere la mia storia con la mia ex. Soprattutto gli inizi. Complimenti per la minuziosa descrizione degli eventi.
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Seba e Marty

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Proseguiremo appena ci sarà possibile.
Come abbiamo già scritto in passato a chi ci conosce da tanti anni, editare testi di questa lunghezza e carattere occorre molto tempo libero ed ore.
Quindi appena ci sarà possibile proseguiremo.
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