Esperienza reale Cosi ebbe inizio, la nostra piccante parte di vita... ci raccontiamo!

Claudio_mi27

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State boni e tenete i nervi saldi... il cazzo invece lasciatelo pure andare e rendeteci partecipi!!!



CAPITOLO 19: LA PRIMA SESSIONE OUTDOOR



Mi avvicinai e l’abbracciai forte. Eravamo tutte e 2 sul letto. Era ormai quasi automatico che le avrei sfilato quell’abitino striminzito e corto me la sarei scopata li seduta stante, ma non era nei miei piani. Era stata troppo una serata al limite, che col botto andava terminata.

Iniziai a baciarla e a metterle la lingua in bocca con tanta passione. Aveva voglia, perché mi limonava talmente forte che la sua lingua mi arrivo’ fino quasi in gola a me!

Nel frattempo allungai la mia mano sulla coscia. All’istante, lei apri le gambe, come un automatismo.

La sua fighetta completamente rasata e liscissima fece capolino fuori dal vestitino bianco. Mi avvicinai con la mano da sopra ed iniziai a massaggiarle con forza il monte di Venere. LE sue grandi labbra erano già schiuse e bagnate. Era eccitatissima! Scesi con le dita ed iniziai a farle scorrere in mezzo alle labbra e al clitoride. Era un lago, chissà da quanto era cosi, il fatto di essere rimasta senza mutandine per tutta la sera l’aveva eccitata parecchio!

S: mamma mia ma qui sotto c’è un lago!

M: chissa di chi è la colpa?

S: E’ la prima volta che stavi in giro senza perizoma?

M: si, ammetto.

S: e ti è piaciuto?

M: parecchio, mi ha eccitata da morire, anche se devi stare attenta a dove ti siedi per via dell’igiene.

Nel frattempo entrai con 2 dita dritto nella sua fighetta. Si allargo’ perfettamente, ed iniziai a masturbarla piano, piano. Ritrassi le dita e la guardai.

S: come ti dicevo… ti va di seguirmi? Facciamo qualcosa di bizzarro?

M: cioè?

S: ti fidi di me?

M: si come ho sempre fatto fino ad oggi e spero potro’ far sempre!

S: Allora… andiamo di sotto a ber qualcosa nella hall, che ci divertiamo un po.

Era stupita ma afferro’ subito il concetto.

Erano circa le 2-3 di notte, non c’era nessuno e il bar/reception era aperto 24h. Franco il barista e custode stava la dietro al suo bancone. Arrivammo davanti a lui e…

S: buonasera Sig. Franco, possiamo prendere qualcosa da bere?

F: certo come no? Cosa desiderate?

S: ma, a me fai un mohito. Tu Marty?

M: puoi farmi una cahipiroska alla fragola?

F: certo provvedo subito! Volete accomodarvi o state qui al bancone?

S: no, ci sediamo pure sui divanetti li in sala grazie!

Ci dirigemmo entrambi su un piccolo divanetto fronte Tv, in attesa che Franco ci portasse i drink.

S: sai cosa ti dico? Ora è il momento di giocare un po.

M: che vuoi fare?

S: stuzzichiamo un po il barista, senza eccedere.

M: e cosa dovrei fare?

S: tieni su un po il vestitino sotto e abbassalo un po sul seno, crea quel vedo non vedo quando ci serve il bere.

M: tu sei pazzo!!!

S: penso sia molto eccitante! Per te no?

M: proviamo, ma la cosa mi gasa, se a te va bene!

Prese il vestitino da sopra e delicatamente senza farsi notare, lo tiro’ un pochino verso il basso sul seno, portandolo al limite dei capezzoli rosa. Non avanzavano fuori per poco.

Poi lo prese sotto per i fianchi e tranquillamente lo fece arretrare un po, non troppo (anche perché era già al limite vista la cortezza del vestito), il giusto che serviva per far uscire da parte completamente la coscia e che permetteva da sopra di far vedere, tenendo le gambe chiuse, parte dell’inizio della sua zona pelvica, completamente depilata, ma senza far vedere l’inizio della fessura della figa che sarebbe risultato volgare.

Io avevo già il cazzo durissimo, l’eccitazione era al massimo. Alla sola idea che un 40/50 enne potesse vedere un po’ le parti intime di lei, mi gasava parecchio, e notavo che la Marty era comunque a suo agio in questa sua, seppur minima, prima esperienza e prima serata.

Dopo poco arrivo’ Franco da dietro il divano e girando si mise in faccia a noi, e guardandoci, si chinò per porci i 2 cocktails sul tavolino d’innanzi.

Forse non noto’ subito come era messa la Marty, ma fu piu’ sgamata lei ad attirare la sua attenzione.

Si pose un po in avanti per prendere il cocktail arretrando con il culo nel divanetto. Facendo questa mossa, il seno per poco non fuoriusci dal vestito, ma permise a Franco di far cadere l’occhio, cosa che io notai subito. Poi si riposizionò in avanti col suo cocktail in mano e palesemente si poteva notare dall’alto, che sotto il vestito non portasse le mutandine, anche se le gambe erano tenute belle strette.

Fui io a rincarare la dose in quel momento… bastava trattenerlo, tanto non aveva nulla da fare, e sicuramente 2 chiacchiere con noi giovani le avrebbe fatte volentieri!

S: come vanno le giornate qui? Mi sembra bel pieno.

F: ma si c’è sempre lavoro, vero anche che io facendo serata e notte, noto di meno il movimento.

S: se ti va di farci compagnia puoi stare a fare 2 chiacchiere con noi.

F: no non vorrei disturbare.

M: tranquillo che non disturbi, è sempre un piacere conoscere gente nuova, poi voi romagnoli siete cosi ospitali.

F: allora mi accomodo 5 minuti volentieri, se non do fastidio.

E lo fece, si sedette sul divanetto vicino a noi, ci aveva un po’ di traverso ma quasi in fronte. La sua visione sulla Marty era perfettamente dritta, mentre la mia che ero vicino a lui piu’ laterale.

Parlammo del piu’ e del meno, sia del lavoro, che della sua vita personale, come anche lui indago della nostra. Un discorso molto soft senza eccedere.

Marty nel frattempo parlava e si dimenava, continuava ad accavallare le gambe e scavallarle. Sicuramente nel movimento di cosce, lui riusci’ a vedere qualcosa in piu, in quanto non le tirava via piu’ gli occhi di dosso. Anzi ormai il discorso, era incentrato su loro 2 e io li lasciai fare. Alla faccia dei 5 minuti, ormai erano buoni 20 che eravamo li, e lei, faceva di tutto per mettersi in mostra e farsi notare.

Poco dopo, Franco molto cortesemente levo il disturbo alzandosi. Probabilmente anche se lo spettacolo poteva essere meritevole, la sua professionalità lo fece allontanare e rimanemmo sul divano con la tv che andava io e lei. Ormai erano le 3 passate, non passava nessuno, eravamo soli nella hall, apparte appunto il barista dietro di noi al bancone.

Io guardai Marty ed iniziai a baciarla li sul divanetto, senza esagerare. Nel frattempo, essendo di spalle rispetto al bar, infilai la mia mano tra le cosce e la avvicinai all’inguine. Erano bollenti, gli ormoni stavano sparando a mille. Lei si guardo’ in giro e vedendo che intorno non c’era nessuno, allargo’ le gambe.

La sua figa era in bella vista sul divanetto della Hall come se nulla fosse. LE infilai subito 2 dita dentro a quella fighetta bollente e delicatamente senza farci notare iniziai a masturbarla. Dio era bagnatissima, eccitatissima. Si morse il labbro con i denti, talmente era su di giri.

Io mi dimenai un attimo in quanto il mio cazzo stava per esplodere fuori dai boxer per l’eccitazione, ma non potevo di certo tirarlo fuori li (e tanto meno potevo trovare la compiacenza di Franco, anche se non mi sarebbe dispiaciuto).

Lei con la mano inizio’ a toccarmelo da sopra i pantaloni.

M: mamma mia quanto è duro stasera!

S: chissà come mai? Comunque noto che non sono l’unico ad essere su di giri oggi.

M: ti prego scopami! Fammi sentire tua!

A questo detto, tolsi le dita dalla sue fighetta, la guardai, mi alzai e la invitai a seguirmi.

Salutammo Franco e ci dirigemmo verso l’ascensore. Dal tanto era su di giri ed in pappa con la testa, non si era neanche accorta che il suo vestito era ancora bellamente alzato. Praticamente dal davanti copriva veramente a mala pena la fighetta, era al limite delle sue labbra, invece dietro, una fettina di culo era completamente esposta fuori dal vestito. Io lo notai, lei non ci fece caso (o quanto meno sembra) e passammo tranquillamente davanti a Franco che ci guardo’.

Una volta entrati in ascensore, non ci vedetti piu. Si chiusero le porte, selezionai il 5° piano dove c’era la terrazza ed aspettai che l’ascensore parti. La presi, la girai di schiena contro la parete dell’ascensore e scesi di botto tra le sue cosce ed in un attimo la mia lingua si trovò contro la sua fighetta bagnata fradicia che cercava di leccare piu’ umori possibili. Lei era schiacciata contro l’ascensore e con una mano mi prese i miei capelli e tiro’ la mia faccia di forza contro il suo culo. Stava godendo come non mai!

Arrivammo in terrazza e l’ascensore si apri. Chiaramente a quell’ora il balcone gigante vista mare era completamente libero. Mi alzai e la invitai ad uscire. Era talmente presa che non si tiro’ giu neanche il vestitino. Praticamente il suo culetto era completamente fuori dal vestito con la fighetta al vento. Mi guardai intorno e non c’era nessuno, quindi non si preoccupo’ neanche di tirarlo giu. Ci dirigemmo verso la balaustra che era di muro chiusa e l’appoggiai al muretto. Mi rimisi in ginocchio e tornai a fare quello che stavo facendo prima. Gli leccavo avidamente la figa. I suoi umori continuavano a scendere in maniera copiosa dal suo interno. Lei con una mano si reggeva alla balaustra e con l’altra continuava a stringermi i capelli e a muovermi la testa a suo piacimento. Era completamente in enfasi e presa dal momento, non capiva piu’ nulla. Io le allargavo il culo con le mie due mani e cercavo di infilare la lingua piu in fondo possibile alla sua figa, che a dire il vero sapeva un po’ di urina, visto che in serata ando’ un paio di volte al bagno e la cosa mi eccitava parecchio.

Il suo culetto bello rosa, si celava davanti ai miei, qualche leccata bisognava darla pure li e lei gradiva parecchio. Quando le leccavo il culo in contemporanea le infilavo 2 dita dritte nella figa e poi ripassavo a leccare quella. Ansimava, mentre la brezza marina scorreva sui nostri capi bella fresca.

Ad un certo punti mi alzai, la girai e senza mezzi termini, ormai eravamo troppo maialini le dissi:

S: adesso tocca a te porcellina, succhiami il cazzo per bene!

Era talmente carica che non si rese neanche conto del linguaggio scurrile che stavamo usando, anzi, si sentiva una vera porca.

Scese immediatamente, mi slaccio la cerniera dei pantaloni davanti ai suoi occhi, ed abbassandoli un po davanti mi fece uscire il cazzo che era durissimo e già bello imbrattato di liquido spermale.

Non fece molte presentazioni, infilo’ la cappella sulla bocca e scese subito ben di colpo fino in fondo. Che brava che era diventata la mia porcellina, sapeva succhiarlo perfettamente con un esperienza che sembrava trentennale. Succhiava come una forsennata mentre io potevo godermi la sua pompa oltreche da in piedi guardarmi spaesato attorno verso il mare. Era una sensazione nuova pure per me e altamente paradisiaca.

Le presi i capelli e li portai indietro a mo’ di coda, lei mi guardo con gli occhi, ed io con tenacia iniziai a muoverle la testa a mio piacimento. La facevo pompare piu’ veloce o piu’ lenta a mio godimento e soprattutto, potevo spingerle per bene il cazzo fino in fondo, sentendo quella forza di sottomissione e padronanza che mi faceva godere un sacco.

Sentire tutto il mio cazzo fino in fondo alla bocca e schiacciarle le palle contro il suo mento non aveva prezzo, era il massimo della goduria!

LA tirai indietro di colpo e fece un gran respiro di ripresa, io la guardai negli occhi e…

S: adesso Marty ti scopo!!!

M: Qui?

S: si ti scopo qui sul balcone!

M: io mio dio, stasera sei pazzo…

La feci alzare e la appoggiai alla balaustra. Non si sistemo’ piu neanche il vestito, quindi me l aveva succhiato con il culo al vento.

Si appoggio’ con le braccia allo stipite, e allargo per bene le gambe, inarcando un poco il culo. La sua fighetta era perfettamente esposta, bella larga e grondante di umori, pronta ad aspettare l’ingresso. Ormai il cazzo mi esplodeva totalmente visto la visione paradisiaca, e capivo che ormai le sue inibizioni era finite.

Presi un preservativo dal taschino, che saggiamente ho sempre con me, e me lo misi. Mi avvicinai e le puntai il cazzo dritto sulle labbra grandi.

Tempo di lubrificare un attimino il preservativo facendolo scivolare tra di esse e con un colpo deciso affondai fino in fondo, andando a sbattere il mio bacino contro le sue chiappe. La sua vagina fu letteralmente divaricata dal mio cazzo esplosivo che la sfondo’ entrando cosi fortemente, arrivando fino nell’utero talmente lo spinsi in fondo. Un bel gemito usci dalla sua bocca in segno di approvazione.

Iniziai a penetrarla sempre con piu’ foga, mi sembrava di essere un toro alla monta della sua vacca. Scollegai completamente il cervello. Ci fossero state li 10 persone ad osservarci me ne sarei altamente fregato, ormai non capivo piu’ nulla.

LA pompavo forte, con le mani la afferrai per i fianchi e me la sbattevo contro. Volevo sentirla godere forte, e cosi fu. Dopo un attimo, venne, venne cosi tanto che non ero neanche pronto e mi bagno’ i pantaloni che stavano appena sotto le mie palle, ma poco importa, continuavo come un rullo compressore.

Dall’euforismo, presi il vestito all’altezza delle tette e lo tirai giu, permettendo alle 2 pere di uscire al vento.

LE sentivo e vedevo ballonzolare ad ogni mio colpo, che veniva assestato sempre con piu’ forza ed irruenza.

Troppo forse, a tal punto che poco dopo capii che non potevo piu’ trattenermi….

Estrassi il cazzo dalla sua figa che gocciolava umori lungo le sue gambe e tolsi il preservativo.

Tempo di una smanettata ed una gettata fortissima di sborra ando’ dritta sul suo culo. Mi spostai un po’ a destra e un po’ a sinistra imbrattando tutto il suo fondo schiena ed il suo buco del culo.

Fu talmente tanta dalla carica sessuale che avevo quella sera che coprii buona parte del suo culetto, parte le colo’ sulle gambe e qualche goccia fini sul pavimento della terrazza.

Penso che fino a quel giorno non avevo mai goduto cosi tanto, ma tutta la situazione e l’eccitamento provocato lungo tutta la serata, mi fece veramente esplodere come non era mai successo in vita mia.

Lei si rialzo’ e si tenne su il vestito per evitare di sporcarlo.

M: e adesso? Come faccio? Ho il culo pieno di sperma, come ci rientro in stanza?

S: semplice, cosi!

M: con il culo per aria giu in corridoio? E se ci fosse qualcuno?

S: ma chi vuoi che ci sia in giro alle 4 di notte?

M: speriamo in bene…

S: poi non ti fa piacere il fatto di avere il culetto in vista pieno di sborra, dopo aver goduto come una porcellina?

LA prese sul ridere e si incammino’ verso l’ascensore. Era davanti a me e vedevo il suo culetto sballonzolare carico di crema bianca che ogni tanto perdeva per terra con il movimento.

Andammo in ascensore e la baciai forte, uscimmo e al volo percorremmo il corridoio verso la nostra stanza ed entrammo.

Per fortuna non c’era nessuno, altrimenti saremmo stati veramente nei casini e non avremmo saputo che fare.

Una volta in stanza lei si spoglio completamente dal vestito e ando’ subito a farsi una doccia per lavare via quei pochi residui di sperma rimasti addosso. Poco dopo feci io la stessa cosa e ci mettemmo a letto, uno di fianco all’altro completamente nudi.

Dormimmo tutta la notte abbracciati, senza nulla addosso. Avevamo appena finito una delle avventure piu’ forti vissute fino a quel momento e che termino’ poi in una romanticità incredibile. Era il segno che l’amore tra di noi era forte, fortissimo, sempre di piu. MA al contempo eravamo capaci di divertirci, di osare e sperimentare cose nuove e anche bizzarre, che non tutte le coppie sono in grado di raggiungere, ma l’ottima intesa tra di noi ci permetteva.

Era solo l’inizio, di un lungo processo di trasformazione ed evoluzione, che porto’ piano piano la Marty, dalla tipa, timidina, inesperta e impaurita di tutto, alla porcellina, maliziosa ed esibizionista, che tutti noi oggi conosciamo.

Ad oggi ci sono ancora passaggi da scoprire e da fare assieme, il mondo del sesso è infinito. MA di certo abbiamo ancora tanti capitoli ed avventure da raccontare…
ma che meravilgia !!!!!!!!!!! ...la situazione più Hot.. alla fine... il rientrare in stanza, pratcamente nuda e tutta imbrattata !!!

Siete fantastici, grazie ancora di condivere con noi i vostri ricordi !
 
OP
Seba e Marty

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beh ti/vi lancio una idea provocatoria o forse no...potreste in futuro scegliere (nei modi che riterrete più opportuni) una persona del gruppo per provare a mettere in pratica una delle situazioni che avete in passato vissuto....una sorta di cortometraggio...e magari raccontarlo poi nel gruppo.

Non mi picchiate se l'idea non vi garba! :D
Non la escludiamo come cosa. L'abbiamo mai provata. Ma non rientra nelle nostre idee attuali. Nel caso...vi faremo sapere ;-)
 
OP
Seba e Marty

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ma che meravilgia !!!!!!!!!!! ...la situazione più Hot.. alla fine... il rientrare in stanza, pratcamente nuda e tutta imbrattata !!!

Siete fantastici, grazie ancora di condivere con noi i vostri ricordi !
Quello che ci rimane impresso e riusciamo a condividere lo facciamo volentieri!
 

Poncharell

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CAPITOLO 19: LA PRIMA SESSIONE OUTDOOR



Mi avvicinai e l’abbracciai forte. Eravamo tutte e 2 sul letto. Era ormai quasi automatico che le avrei sfilato quell’abitino striminzito e corto me la sarei scopata li seduta stante, ma non era nei miei piani. Era stata troppo una serata al limite, che col botto andava terminata.

Iniziai a baciarla e a metterle la lingua in bocca con tanta passione. Aveva voglia, perché mi limonava talmente forte che la sua lingua mi arrivo’ fino quasi in gola a me!

Nel frattempo allungai la mia mano sulla coscia. All’istante, lei apri le gambe, come un automatismo.

La sua fighetta completamente rasata e liscissima fece capolino fuori dal vestitino bianco. Mi avvicinai con la mano da sopra ed iniziai a massaggiarle con forza il monte di Venere. LE sue grandi labbra erano già schiuse e bagnate. Era eccitatissima! Scesi con le dita ed iniziai a farle scorrere in mezzo alle labbra e al clitoride. Era un lago, chissà da quanto era cosi, il fatto di essere rimasta senza mutandine per tutta la sera l’aveva eccitata parecchio!

S: mamma mia ma qui sotto c’è un lago!

M: chissa di chi è la colpa?

S: E’ la prima volta che stavi in giro senza perizoma?

M: si, ammetto.

S: e ti è piaciuto?

M: parecchio, mi ha eccitata da morire, anche se devi stare attenta a dove ti siedi per via dell’igiene.

Nel frattempo entrai con 2 dita dritto nella sua fighetta. Si allargo’ perfettamente, ed iniziai a masturbarla piano, piano. Ritrassi le dita e la guardai.

S: come ti dicevo… ti va di seguirmi? Facciamo qualcosa di bizzarro?

M: cioè?

S: ti fidi di me?

M: si come ho sempre fatto fino ad oggi e spero potro’ far sempre!

S: Allora… andiamo di sotto a ber qualcosa nella hall, che ci divertiamo un po.

Era stupita ma afferro’ subito il concetto.

Erano circa le 2-3 di notte, non c’era nessuno e il bar/reception era aperto 24h. Franco il barista e custode stava la dietro al suo bancone. Arrivammo davanti a lui e…

S: buonasera Sig. Franco, possiamo prendere qualcosa da bere?

F: certo come no? Cosa desiderate?

S: ma, a me fai un mohito. Tu Marty?

M: puoi farmi una cahipiroska alla fragola?

F: certo provvedo subito! Volete accomodarvi o state qui al bancone?

S: no, ci sediamo pure sui divanetti li in sala grazie!

Ci dirigemmo entrambi su un piccolo divanetto fronte Tv, in attesa che Franco ci portasse i drink.

S: sai cosa ti dico? Ora è il momento di giocare un po.

M: che vuoi fare?

S: stuzzichiamo un po il barista, senza eccedere.

M: e cosa dovrei fare?

S: tieni su un po il vestitino sotto e abbassalo un po sul seno, crea quel vedo non vedo quando ci serve il bere.

M: tu sei pazzo!!!

S: penso sia molto eccitante! Per te no?

M: proviamo, ma la cosa mi gasa, se a te va bene!

Prese il vestitino da sopra e delicatamente senza farsi notare, lo tiro’ un pochino verso il basso sul seno, portandolo al limite dei capezzoli rosa. Non avanzavano fuori per poco.

Poi lo prese sotto per i fianchi e tranquillamente lo fece arretrare un po, non troppo (anche perché era già al limite vista la cortezza del vestito), il giusto che serviva per far uscire da parte completamente la coscia e che permetteva da sopra di far vedere, tenendo le gambe chiuse, parte dell’inizio della sua zona pelvica, completamente depilata, ma senza far vedere l’inizio della fessura della figa che sarebbe risultato volgare.

Io avevo già il cazzo durissimo, l’eccitazione era al massimo. Alla sola idea che un 40/50 enne potesse vedere un po’ le parti intime di lei, mi gasava parecchio, e notavo che la Marty era comunque a suo agio in questa sua, seppur minima, prima esperienza e prima serata.

Dopo poco arrivo’ Franco da dietro il divano e girando si mise in faccia a noi, e guardandoci, si chinò per porci i 2 cocktails sul tavolino d’innanzi.

Forse non noto’ subito come era messa la Marty, ma fu piu’ sgamata lei ad attirare la sua attenzione.

Si pose un po in avanti per prendere il cocktail arretrando con il culo nel divanetto. Facendo questa mossa, il seno per poco non fuoriusci dal vestito, ma permise a Franco di far cadere l’occhio, cosa che io notai subito. Poi si riposizionò in avanti col suo cocktail in mano e palesemente si poteva notare dall’alto, che sotto il vestito non portasse le mutandine, anche se le gambe erano tenute belle strette.

Fui io a rincarare la dose in quel momento… bastava trattenerlo, tanto non aveva nulla da fare, e sicuramente 2 chiacchiere con noi giovani le avrebbe fatte volentieri!

S: come vanno le giornate qui? Mi sembra bel pieno.

F: ma si c’è sempre lavoro, vero anche che io facendo serata e notte, noto di meno il movimento.

S: se ti va di farci compagnia puoi stare a fare 2 chiacchiere con noi.

F: no non vorrei disturbare.

M: tranquillo che non disturbi, è sempre un piacere conoscere gente nuova, poi voi romagnoli siete cosi ospitali.

F: allora mi accomodo 5 minuti volentieri, se non do fastidio.

E lo fece, si sedette sul divanetto vicino a noi, ci aveva un po’ di traverso ma quasi in fronte. La sua visione sulla Marty era perfettamente dritta, mentre la mia che ero vicino a lui piu’ laterale.

Parlammo del piu’ e del meno, sia del lavoro, che della sua vita personale, come anche lui indago della nostra. Un discorso molto soft senza eccedere.

Marty nel frattempo parlava e si dimenava, continuava ad accavallare le gambe e scavallarle. Sicuramente nel movimento di cosce, lui riusci’ a vedere qualcosa in piu, in quanto non le tirava via piu’ gli occhi di dosso. Anzi ormai il discorso, era incentrato su loro 2 e io li lasciai fare. Alla faccia dei 5 minuti, ormai erano buoni 20 che eravamo li, e lei, faceva di tutto per mettersi in mostra e farsi notare.

Poco dopo, Franco molto cortesemente levo il disturbo alzandosi. Probabilmente anche se lo spettacolo poteva essere meritevole, la sua professionalità lo fece allontanare e rimanemmo sul divano con la tv che andava io e lei. Ormai erano le 3 passate, non passava nessuno, eravamo soli nella hall, apparte appunto il barista dietro di noi al bancone.

Io guardai Marty ed iniziai a baciarla li sul divanetto, senza esagerare. Nel frattempo, essendo di spalle rispetto al bar, infilai la mia mano tra le cosce e la avvicinai all’inguine. Erano bollenti, gli ormoni stavano sparando a mille. Lei si guardo’ in giro e vedendo che intorno non c’era nessuno, allargo’ le gambe.

La sua figa era in bella vista sul divanetto della Hall come se nulla fosse. LE infilai subito 2 dita dentro a quella fighetta bollente e delicatamente senza farci notare iniziai a masturbarla. Dio era bagnatissima, eccitatissima. Si morse il labbro con i denti, talmente era su di giri.

Io mi dimenai un attimo in quanto il mio cazzo stava per esplodere fuori dai boxer per l’eccitazione, ma non potevo di certo tirarlo fuori li (e tanto meno potevo trovare la compiacenza di Franco, anche se non mi sarebbe dispiaciuto).

Lei con la mano inizio’ a toccarmelo da sopra i pantaloni.

M: mamma mia quanto è duro stasera!

S: chissà come mai? Comunque noto che non sono l’unico ad essere su di giri oggi.

M: ti prego scopami! Fammi sentire tua!

A questo detto, tolsi le dita dalla sue fighetta, la guardai, mi alzai e la invitai a seguirmi.

Salutammo Franco e ci dirigemmo verso l’ascensore. Dal tanto era su di giri ed in pappa con la testa, non si era neanche accorta che il suo vestito era ancora bellamente alzato. Praticamente dal davanti copriva veramente a mala pena la fighetta, era al limite delle sue labbra, invece dietro, una fettina di culo era completamente esposta fuori dal vestito. Io lo notai, lei non ci fece caso (o quanto meno sembra) e passammo tranquillamente davanti a Franco che ci guardo’.

Una volta entrati in ascensore, non ci vedetti piu. Si chiusero le porte, selezionai il 5° piano dove c’era la terrazza ed aspettai che l’ascensore parti. La presi, la girai di schiena contro la parete dell’ascensore e scesi di botto tra le sue cosce ed in un attimo la mia lingua si trovò contro la sua fighetta bagnata fradicia che cercava di leccare piu’ umori possibili. Lei era schiacciata contro l’ascensore e con una mano mi prese i miei capelli e tiro’ la mia faccia di forza contro il suo culo. Stava godendo come non mai!

Arrivammo in terrazza e l’ascensore si apri. Chiaramente a quell’ora il balcone gigante vista mare era completamente libero. Mi alzai e la invitai ad uscire. Era talmente presa che non si tiro’ giu neanche il vestitino. Praticamente il suo culetto era completamente fuori dal vestito con la fighetta al vento. Mi guardai intorno e non c’era nessuno, quindi non si preoccupo’ neanche di tirarlo giu. Ci dirigemmo verso la balaustra che era di muro chiusa e l’appoggiai al muretto. Mi rimisi in ginocchio e tornai a fare quello che stavo facendo prima. Gli leccavo avidamente la figa. I suoi umori continuavano a scendere in maniera copiosa dal suo interno. Lei con una mano si reggeva alla balaustra e con l’altra continuava a stringermi i capelli e a muovermi la testa a suo piacimento. Era completamente in enfasi e presa dal momento, non capiva piu’ nulla. Io le allargavo il culo con le mie due mani e cercavo di infilare la lingua piu in fondo possibile alla sua figa, che a dire il vero sapeva un po’ di urina, visto che in serata ando’ un paio di volte al bagno e la cosa mi eccitava parecchio.

Il suo culetto bello rosa, si celava davanti ai miei, qualche leccata bisognava darla pure li e lei gradiva parecchio. Quando le leccavo il culo in contemporanea le infilavo 2 dita dritte nella figa e poi ripassavo a leccare quella. Ansimava, mentre la brezza marina scorreva sui nostri capi bella fresca.

Ad un certo punti mi alzai, la girai e senza mezzi termini, ormai eravamo troppo maialini le dissi:

S: adesso tocca a te porcellina, succhiami il cazzo per bene!

Era talmente carica che non si rese neanche conto del linguaggio scurrile che stavamo usando, anzi, si sentiva una vera porca.

Scese immediatamente, mi slaccio la cerniera dei pantaloni davanti ai suoi occhi, ed abbassandoli un po davanti mi fece uscire il cazzo che era durissimo e già bello imbrattato di liquido spermale.

Non fece molte presentazioni, infilo’ la cappella sulla bocca e scese subito ben di colpo fino in fondo. Che brava che era diventata la mia porcellina, sapeva succhiarlo perfettamente con un esperienza che sembrava trentennale. Succhiava come una forsennata mentre io potevo godermi la sua pompa oltreche da in piedi guardarmi spaesato attorno verso il mare. Era una sensazione nuova pure per me e altamente paradisiaca.

Le presi i capelli e li portai indietro a mo’ di coda, lei mi guardo con gli occhi, ed io con tenacia iniziai a muoverle la testa a mio piacimento. La facevo pompare piu’ veloce o piu’ lenta a mio godimento e soprattutto, potevo spingerle per bene il cazzo fino in fondo, sentendo quella forza di sottomissione e padronanza che mi faceva godere un sacco.

Sentire tutto il mio cazzo fino in fondo alla bocca e schiacciarle le palle contro il suo mento non aveva prezzo, era il massimo della goduria!

LA tirai indietro di colpo e fece un gran respiro di ripresa, io la guardai negli occhi e…

S: adesso Marty ti scopo!!!

M: Qui?

S: si ti scopo qui sul balcone!

M: io mio dio, stasera sei pazzo…

La feci alzare e la appoggiai alla balaustra. Non si sistemo’ piu neanche il vestito, quindi me l aveva succhiato con il culo al vento.

Si appoggio’ con le braccia allo stipite, e allargo per bene le gambe, inarcando un poco il culo. La sua fighetta era perfettamente esposta, bella larga e grondante di umori, pronta ad aspettare l’ingresso. Ormai il cazzo mi esplodeva totalmente visto la visione paradisiaca, e capivo che ormai le sue inibizioni era finite.

Presi un preservativo dal taschino, che saggiamente ho sempre con me, e me lo misi. Mi avvicinai e le puntai il cazzo dritto sulle labbra grandi.

Tempo di lubrificare un attimino il preservativo facendolo scivolare tra di esse e con un colpo deciso affondai fino in fondo, andando a sbattere il mio bacino contro le sue chiappe. La sua vagina fu letteralmente divaricata dal mio cazzo esplosivo che la sfondo’ entrando cosi fortemente, arrivando fino nell’utero talmente lo spinsi in fondo. Un bel gemito usci dalla sua bocca in segno di approvazione.

Iniziai a penetrarla sempre con piu’ foga, mi sembrava di essere un toro alla monta della sua vacca. Scollegai completamente il cervello. Ci fossero state li 10 persone ad osservarci me ne sarei altamente fregato, ormai non capivo piu’ nulla.

LA pompavo forte, con le mani la afferrai per i fianchi e me la sbattevo contro. Volevo sentirla godere forte, e cosi fu. Dopo un attimo, venne, venne cosi tanto che non ero neanche pronto e mi bagno’ i pantaloni che stavano appena sotto le mie palle, ma poco importa, continuavo come un rullo compressore.

Dall’euforismo, presi il vestito all’altezza delle tette e lo tirai giu, permettendo alle 2 pere di uscire al vento.

LE sentivo e vedevo ballonzolare ad ogni mio colpo, che veniva assestato sempre con piu’ forza ed irruenza.

Troppo forse, a tal punto che poco dopo capii che non potevo piu’ trattenermi….

Estrassi il cazzo dalla sua figa che gocciolava umori lungo le sue gambe e tolsi il preservativo.

Tempo di una smanettata ed una gettata fortissima di sborra ando’ dritta sul suo culo. Mi spostai un po’ a destra e un po’ a sinistra imbrattando tutto il suo fondo schiena ed il suo buco del culo.

Fu talmente tanta dalla carica sessuale che avevo quella sera che coprii buona parte del suo culetto, parte le colo’ sulle gambe e qualche goccia fini sul pavimento della terrazza.

Penso che fino a quel giorno non avevo mai goduto cosi tanto, ma tutta la situazione e l’eccitamento provocato lungo tutta la serata, mi fece veramente esplodere come non era mai successo in vita mia.

Lei si rialzo’ e si tenne su il vestito per evitare di sporcarlo.

M: e adesso? Come faccio? Ho il culo pieno di sperma, come ci rientro in stanza?

S: semplice, cosi!

M: con il culo per aria giu in corridoio? E se ci fosse qualcuno?

S: ma chi vuoi che ci sia in giro alle 4 di notte?

M: speriamo in bene…

S: poi non ti fa piacere il fatto di avere il culetto in vista pieno di sborra, dopo aver goduto come una porcellina?

LA prese sul ridere e si incammino’ verso l’ascensore. Era davanti a me e vedevo il suo culetto sballonzolare carico di crema bianca che ogni tanto perdeva per terra con il movimento.

Andammo in ascensore e la baciai forte, uscimmo e al volo percorremmo il corridoio verso la nostra stanza ed entrammo.

Per fortuna non c’era nessuno, altrimenti saremmo stati veramente nei casini e non avremmo saputo che fare.

Una volta in stanza lei si spoglio completamente dal vestito e ando’ subito a farsi una doccia per lavare via quei pochi residui di sperma rimasti addosso. Poco dopo feci io la stessa cosa e ci mettemmo a letto, uno di fianco all’altro completamente nudi.

Dormimmo tutta la notte abbracciati, senza nulla addosso. Avevamo appena finito una delle avventure piu’ forti vissute fino a quel momento e che termino’ poi in una romanticità incredibile. Era il segno che l’amore tra di noi era forte, fortissimo, sempre di piu. MA al contempo eravamo capaci di divertirci, di osare e sperimentare cose nuove e anche bizzarre, che non tutte le coppie sono in grado di raggiungere, ma l’ottima intesa tra di noi ci permetteva.

Era solo l’inizio, di un lungo processo di trasformazione ed evoluzione, che porto’ piano piano la Marty, dalla tipa, timidina, inesperta e impaurita di tutto, alla porcellina, maliziosa ed esibizionista, che tutti noi oggi conosciamo.

Ad oggi ci sono ancora passaggi da scoprire e da fare assieme, il mondo del sesso è infinito. MA di certo abbiamo ancora tanti capitoli ed avventure da raccontare…
Corpo di mille spingarde!
Per tutte le barbacce della Filibusta!
Ecco una storia con i controfiocchi!
Che passo in avanti, ragazzi, anzi un salto!
Un salto dentro l'erotismo, intenso ma raffinato.
Lui un vero porcellino, come giusto che sia, lei una fuoriserie che reagisce ad ogni impulso.
Il tutto condito con la passione, l'amore e l'affiatamento di coppia.
Da leggere tutto d'un fiato a mazza dura... :-D 🙃 :-D
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più la storia prosegue, più il rischio di "innamorarsi" di Marty cresce... ;)
bellissimo leggere di come l'asticella si alzi sempre di più, con una naturalezza che fa ben capire quanto il percorso sia tracciato, pur non essendo scontato.
la condivisione degli stessi interessi, delle stesse passioni sono ciò che rendono il racconto piacevole da leggere, intrigante ed eccitante e la voglia del prossimo capitolo può essere secondo solo a quella che si potrebbe avere di Marty vivendo quelle situazioni
bravo, bravi! :love:
Si alza l'asticella, ma si alza pure l'asta sempre di piu', e mo' come faccio?
 
OP
Seba e Marty

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"Level 9"
Élite Fase 1
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Punti
134
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Lui un vero porcellino, come giusto che sia, lei una fuoriserie che reagisce ad ogni impulso.
Il tutto condito con la passione, l'amore e l'affiatamento di coppia.
Da leggere tutto d'un fiato a mazza dura... :-D 🙃 :-D
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Si alza l'asticella, ma si alza pure l'asta sempre di piu', e mo' come faccio?
Qui stiamo passando ai cantastorie!!! ahahahh
Bellissimo commento e apprezzatissimo!
Andremo avanti a spron battuto, pian piano stiamo editando nuovi capitoli!
 
OP
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Da leggere tutto d'un fiato a mazza dura... :-D 🙃 :-D
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Si alza l'asticella, ma si alza pure l'asta sempre di piu', e mo' come faccio?
Lasciala alzare l'asta che è un segno di gradimento. Anzi rendici partecipi!
 

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