È pur sempre sport (scritto da Menelao)

iotuevol

Utente Inattivo da oltre 365 giorni
Messaggi
381
Punteggio reazione
35
Punti
0
Questo è un racconto di pura fantasia, un piccolo aneddoto raccontato da Giacomo su
cosa è successo alla sua ragazza Valeria.
Valeria è sempre stata una ragazza piuttosto comodona e pigra, quindi del tutto
lontana dall'idea di praticare qualsiasi tipo di sport. Da ragazzina aveva praticato
diverse discipline ma erano ormai lontani quei giorni.
Proprio per questo motivo rimasi particolarmente colpito quando un giorno Valeria
mi disse “Giacomo, ho preso una decisione..fra pochi giorni si aprirà a due passi da
casa mia una nuova palestra e voglio iscrivermi..ahhaha si si vorrei proprio fare un
po' di sport!”.
Lì per lì non sapevo come reagire, subito pensai che fosse la tipica idea folle di
Valeria che dura circa dieci minuti, ossia il tempo di rendersi conto che un'idea è
totalmente folle. Però allo stesso tempo non mi andava di scoraggiare un così nobile
progetto, poi alla fine si trattava pur sempre di fare un po' di sport, per questo dissi
“Wow! È un'idea davvero bella Valeria sicuramente ti farà bene un po' di sport, poi
immagino quanto sia comodo avere una palestra a due passi da casa..senza dover
prendere mezzi pubblici o cercare un passaggio”. “Sapevo che l'idea ti sarebbe
piaciuta” rispose Valeria “non vedo l'ora di andarci..mi farà proprio bene muovermi,
magari inizio anche a fumare di meno, poi la palestra è gestita da due atleti, sono due
fratelli iraniani molto famosi e molto preparati”.
“Scusami ma come fai a sapere già tutte queste cose sulla palestra? Da chi è gestita, e
addirittura chi sono questi due...” domandai un po' perplesso. “Bè semplicemente me
ne ha parlato Ilaria che conosce di nome i due fratelli” rispose Valeria “Comunque
domani sera c'è l'inaugurazione ci andiamo insieme? Così almeno hai modo di vedere
l'ambiente, conoscere un po' gli istruttori e poi chi lo sa..magari viene voglia anche a
te di iscriverti così ci andiamo insieme”. “Non saprei Valeria, lo sai che gli ambienti
delle palestre non mi piacciono per niente, tutti sti pompati posatori..e poi forse
dimentichi che anche tu odi particolarmente certi ambienti..”.
“Uffa ma non fare il solito musone, alla fine che ce ne frega..io personalmente
cercherò di andare ad orari magari dove ci sono più ragazze, comunque vieni domani
dai”. “Ci penso su Valeria”.
La sera dopo non avevo alcuna voglia di perdere del tempo in una palestra piena di
fighetti allampadati magari con musica del cavolo sparata a tutto volume ma Valeria
decise di andarci lo stesso. Dopo un po' di tempo pensai che forse Valeria si sarebbe
sentita un po' offesa e sola soprattutto, era come se non stessi appoggiando il suo bel
progetto di riprendere a fare sport, per questo decisi di vestirmi e raggiungerla.
Arrivai sotto al palazzo di tre piani della palestra e provai a chiamare Valeria al
telefonino ma ovviamente non rispose per via della musica a tutto volume che
rimbalzava nella struttura. Decisi di entrare.
Al primo piano c'era un enorme salone con cyclette che erano praticamente affacciate
sulla strada da una vetrata, come avevo immaginato il posto era affollato e la musica
suonava piuttosto forte. Con un certo imbarazzo mi aggirai fra persone sconosciute
sperando di scorgere presto Valeria, sicuramente non era venuta sola e mi aspettavo di
trovare anche Ilaria con lei. Feci tutto il giro del piano ma senza trovarla, provai a richiamarla e a scriverle diversi sms ma senza risposta.
Pensai che molto probabilmente la festa proseguiva anche ai piani superiori, salì al
secondo piano, era illuminato ma vuoto, non c'era nessuno. Decisi allora di salire al
terzo piano continuando a chiamare Valeria al telefonino, magari era andata via ed io
ero in giro come uno scemo.
Arrivato al terzo piano trovai un lungo corridoio alla fine del quale c'era una porta
socchiusa dalla quale usciva della luce e sentivo dei rumori. Attraversai il corridoio e
arrivai fino alla porta, l'aprii piano piano e mi affacciai..
Un colpo al cuore stava per farmi svenire e urlare: Valeria era distesa su una panca
per i pesi mentre uno dei fratelli la scopava per bene davanti e l'altro dalla bocca.
Sentivo le forze venire, mi mancava l'aria..pensai ad un attacco di panico e scappai
via dalla palestra. Non sapevo proprio che fare, tornato al primo piano sentivo gli
sguardi su di me..andarmene via così mi avrebbe fatto passare ancora di più per
cretino, decisi di andare fuori a fumare una sigaretta. Tremavo.
Dopo circa mezz'ora Valeria mi chiamò sul telefonino “Eii Giacomo ma dove sei? Ho
trovato le tue chiamate e i tuoi sms” “Suono fuori Valeria, sto fumando una sigaretta”.
Valeria mi raggiunse fuori, era sudata, spettinata, la camicetta in disordine, la gonna
storta, le gote arrossate ma faceva finta di nulla “Oh eccoti amore ma dov'eri?” “Qui
a fumare, sono entrato un attimo per cercarti ma appena ho visto la confusione sono
uscito a fumare e ho deciso di aspettarti qui”. “Mi fa piacere che sei venuto amore,
ma ti sento strano? Che hai? Sei bianco bianco”
“Nulla Valeria, ho mal di testa, ok? Mi scoppia la testa e venire qui e sentire sta
musica di merda con tutta sta gente mi ha fatto aumentare il mal di testa, andiamo..ti
accompagno a casa”.
Non riuscivo a pensare, la scena tornava in mente, come un nastro che finisce e
riparte, volevo reagire, volevo raccontarle che avevo visto tutto, schiumavo di rabbia
e sapevo che avrei dovuto prima recuperare le forze e dirle tutta la verità. Valeria..chi
l'avrebbe mai detto? Ancora oggi dopo 5 anni insieme è vergognosa a letto con me,
romantica e sensibile, ancora innocente..e poi? Così dal nulla la scopri così. Avevo
paura di farle del male per la rabbia, ma non volevo assolutamente colpirla, volevo
farle capire come stavo male.
“Sai amore, un'ottima notizia” incominciò Valeria appena entrati in macchina “i primi
tre mesi sono gratis!! Ho fatto colpo con la storia della mia pigrizia ahaahhaha” “Ah
bene” pensai “ecco dov'era tutta la voglia di fare sport..cazzo ma con chi sono
fidanzato? È una troia, si è comportata da troia a tal punto da farsi regalare tre mesi di
palestra”.
La salutai molto freddamente sotto casa sua, attribuendo tutta la mia freddezza e
ruvidezza al forte mal di testa.
Tornai a casa ancora in preda alla rabbia, volevo gridare e bestemmiare, chiamarla e
sfogarmi con lei. Ciò che più mi imbestialiva è che nonostante fossi stato affacciato a
quella porta per soli 30 secondi ogni dettaglio era impresso nella mente e dava
sempre più colore all'intera faccenda: “Era in reggicalze, la gonna ancora addosso e
alzata, le scarpe con il tacco che Valeria odia così tanto per la scomodità, di sopra era
nuda e a terra c'erano la camicetta, la stessa della sua seduta di laurea e..il reggiseno
di pizzo nero, un mio regalo di San Valentino. Uno dei due bastardi le teneva le gambe sollevate mentre la scopava con una certa foga, mentre l'altro le stava
letteralmente scopando la bocca..quella bocca..cazzo nonostante fosse occupata
mugolava come non mai..porco cazzo..ma mi ha salutato con un bacio..porca
puttana..non c'ho pensato prima. Ha deciso di scriversi in palestra perché sapeva di
questi due fratelli figli di puttana? Però mi ha invitato alla serata..poi? Visto che non
andavo più ha deciso bene di mettersi in ghingheri..cazzo ma era andata lì con lo
scopo preciso di scoparseli..perchè mai Valeria sarebbe dovuta andare vestita così!
All'inaugurazione di una palestra, lei che odia lo sport..forse ho capito che sport andrà
a fare, altro che fascia oraria per sole ragazze..so come pagherà i tre mesi di
corso..troia”. La cosa che forse più odiavo è che da quando avevo aperto quella porta
fino a che ero tornato a casa, il mio cazzo era sempre in erezione...pensai che forse mi
dovevo sfogare per ora in altro modo ma..non potevo segarmi su una scena così
brutta cavolo..la mia dolce Valeria..era un troia..partendo e fermandomi preso dai
rimorsi, con la gelosia che mi faceva piangere il cuore, mi stavo masturbando, ero in
tilt..la mente rivedeva la scena, il cuore era straziato, ma il mio pene era in erezione
come non mai..fu nell'esplosione dell'orgasmo raggiunto dopo 2 minuti, con la mia
erezione da 12 centimetri, che raggiunse un po' di calma..di quiete accompagnata da
questo pensiero folle “non me la devo prendere, in fin dei conti anche quello è
sport..”
 

Top Bottom