Bellissima orientale, minuta, pelle lucida. Sembrava molto giovane ma si intuiva che era più vecchia di quanto dimostrasse a prima vista. La vedevo per lo più in spiaggia, in topless, o a qualche cena.
Di lei mi piaceva l'atteggiamento discreto e tranquillo, persona deliziosa per niente invadente.
Finalmente mi dissero che Marayad era la Emmanuelle dei romanzi, ma che era un segreto.
Io però non resistetti, e le parlai. Mi disse subito che la sua intenzione era di rappresentare la totale gioia del sesso disinibito, in un ambiente siamese. A lungo non era stata nota, poi improvvisamente raggiunse la notorietà, e con il film poi la fama era scoppiata. Ma l'interpretazione morbosa, trasgressiva, era esattamente il contrario di ciò che intendeva lei.
Appresi poi che viveva in una lussuosa villa in Costa Azzurra, col marito, col quale faceva le orge che descriveva nei romanzi. Qualche anno dopo mi dissero che aveva una brutta malattia, e purtroppo era vero (leggo ora), di cui morì.
Per la verità non ho né letto i suoi romanzi né visto l'infedele film. Per i miei gusti, la gioia naturale disinibita va bene nella vita, non nella fantasia. E non parliamo di morbosità "trasgressiva"!