Unica esperienza avvenuta con un
gruppo di altri 6 amici: eravamo giovani, ci avvicinavamo alla maggiore età, e andammo al mare tutti insieme. Giornata splendida che si avvicinava alla conclusione, eravamo super arrapati dopo aver visto un sacco di belle ragazze e donne.
Arriviamo alla fermata del treno (era abbastanza vicina al mare) e saliamo cercando un vagone meno affollato per poter fumare (non sigarette) in tranquillità, ne troviamo uno vuoto ad eccezione di una donna nera di altezza media, abbastanza in carne, con due seni enormi, lunghe trecce raccolte e con un vestitino prendisole super attillato verde.
Le chiedemmo se volesse fumare con noi, stranamente accettò e iniziammo anche a chiacchierare: venne fuori che si chiamava Cintia, aveva 40 anni (non lo avremmo mai detto, sembrava solo qualche anno più grande di noi), veniva dall'Ecuador ed era una lucciola, stava andando in città per lavorare e dopo qualche tiro aggiunse "i miei clienti sono tutti vecchi, magari venissero giovani come voi, prestanti e carini". Al che, il tizio sfacciato del
gruppo iniziò ad imbeccarla dicendole che se voleva poteva iniziare subito la giornata lavorativa e avere subito nuovi clienti, tanto le avevamo offerto da fumare.
Lei era molto intrigata dall'offerta, si vedeva che quei giovani scemi le interessavano, però ci fece capire che senza soldi non avremmo potuto far niente. Il tipo sfacciato si girò verso di noi e con una faccia da mendicante prese a supplicare tutti noi di tirare fuori i denari ma eravamo giovani e scemi, avevamo speso un sacco di soldi per ombrelloni e bevande... morale della favola: in 7 riuscimmo a racimolare 23 euro, pochi per qualsiasi lavoratrice ma abbastanza per intenerire la curvy sudamericana che tirò fuori lentamente quei meloni enormi, un po' cadenti per le dimensioni ma molto armoniosi.
Eravamo tutti a bocca spalancata, metà di noi aveva a stento fatto sesso con coetanee, figuriamoci vedere quelle tette fantastiche. Lei disse, con una voce da
porca che mi è rimasta in testa : "tesori, però non pensate che si possa fare molto, vi sego e basta".
A noi andò più che bene, tirammò fuori i cazzi e ci avvicinammo a lei che prese subito in mano due membri e iniziò a segarli con mano ferma. Chi non veniva segato si toccava lentamente, tranne l'amico mingherlino che si menava furiosamente il cazzo. Ogni tanto cambiava cazzi e sussurrava robe tipo "ohhh si, cazzi giovani e freschi" oppure "mmm voglio tutto il vostro leche" e si mordeva le labbra. Noi eravamo estasiati e a turno palpavamo quei seni paradisiaci. Quando prese in mano il mio mebro temevo di schizzarle dritto in faccia, riuscì a trattenermi e mi feci segare dalla sua mano un po' paffuta. I primi due iniziarono a venire: il mingherlino le fece una sborratona sulla spalla e un altro le macchiò la tetta sinistra. Poi venne un altro, che le sborrò sui piedi, dicendole "tranquilla ti presto l'asciugamano per pulirli". Eravamo un po' scomodi per via dei sedili e dovevamo muoverci, quindi la facemmo accomodare e altri due subito vennero tra le sue mani che lei provvide subito a leccare per pulire.
Restavamo io e lo sfacciato. Lui le strusciava il cazzo sulla guancia e le diceva "buttana, la vuoi la sborra calda?" e lei rispondeva "si si, sporcami tutta" mentre con la mano destra mi segava tenendo la cappella vicino la sua tetta enorme. Le dissi di baciarmi la cappella e lei, con una mossa che sorprese entrambi, si portò tutti e due i cazzi alla bocca e li leccò per qualche secondo, mi prese anche in bocca la cappella per qualche istante. Tutto questo fu troppo per lo spacciato, che le sbiancò tutto il lato destro del viso, io venni qualche istante dopo mantenendole la testa e dicendo "apri la bocca,
vacca". Lei segava con forza, aprì la bocca e poggiò il mio cazzo sulla lingua mentre continuava a segarlo. Il mio orgasmo mi fece tremare, i primi due spruzzi le finirono sulla lingua e in gola, gli altri due molto meno abbondanti le cadderò sulle tette.
Finito di sborrare, le prestammo qualche asciugamano per pulirsi e le offrimmo un po' di acqua. Scese dalla carrozza dandoci un bacio volante mentre noi eravamo increduli dopo quei 15 minuti di fuoco.
L'ho rivista un paio di anni fa, non mi ha riconosciuto purtroppo, era ad un pub caraibico della zona e c'era la serata salsa. Ci ballai insieme e provai a ricordarle l'incontro, quando glielo dissi mi guardò con un gran sorriso e mi stampò un bacio sulla guancia dicendomi che non era vero che era una
prostituta ma era un'estetista, voleva solo prenderci in giro ma era molto eccitata e si è lasciata trasportare dalla situazione e dal fumo...