La mia esperienza
Tre mesi dopo una gravidanza non andata a buon fine ci rivolgiamo ad un nuovo ginecologo di cui avevamo sentito parlare molto bene.
Visita privata nell'ultimo slot della giornata per questioni lavorative, alle ore 19.30.
Ci accoglie la segretaria, ci chiede il pagamento anticipato perché ha finito il turno e deve andar via. Così, dopo qualche convenevole si affaccia allo studio del medico per salutarlo e annunciargli il nostro arrivo, l'ultimo appuntamento della giornata.
La segreteria ci fa entrare e si congeda con tutti augurando una buona serata.
Ci accoglie un uomo molto anziano, alto, sicuramente over 60. È un simpaticone, fa diverse battute da Zelig dei poveri, che però mettono a proprio agio e creano un atmosfera piacevole e cordiale da "amiconi" al contrario delle fredde visite passate. Solitamente eravamo abituati alla frenesia delle vecchie visite in ospedale, sempre di fretta, in cui ci si sente solo numero.
Qui invece siamo soli in uno studio privato, un contesto quasi domestico dove siamo gli ultimi della giornata, quindi senza fretta, consapevoli che non saremo disturbati.
Gli spieghiamo la nostra storia tra le sue domande di rito, tra cui ovviamente la ripresa dei rapporti sessuali dopo quanto successo. La sua simpatia e cordialità ci mettono a nostro agio e gli diciamo che dopo la brutta esperienza, abbiamo passato un estate di spensieratezza e divertimento (facendo riferimento al sesso) proprio per voltare pagina. La mia mente in quel momento ripercorre le piccole avventure di qualche settimana prima: la sera i cui lei è uscita senza intimo per una cena in riva al mare, terminata nel suo orgasmo tra le mie dita post cena al chiaro di luna sulla riva, mentre dei ragazzetti si fumavano una canna a 7/8 metri da noi; quel pomeriggio di pomiciate in topless sulla quasi deserta e selvaggia spiaggia di San Vincenzo; quelle sere di sesso in camera in questa villetta trovata su airbnb, dove i proprietari affittavano 2 delle 3 camere da letto presenti nel corridoio della loro zona notte, consapevoli dell'inesistente insonorizzazione.
Comincia la visita, gambe spalancate, pelle liscia ovunque.
Il ginecologo prende un scatola di preservativi, ne apre uno.
Vedere un uomo che maneggia dei preservativi davanti a mia moglie con le gambe aperte mi genera sempre una piccola scossa.
Preservativo sulla sonda, gel ed inizia la penetrazione.
Insieme all'ecografa parte una lezione di anatomia: il medico spiega nei minimi dettagli quello che fa, quello che vede, spiega i movimenti prima di farli, ecc. Siamo piacevolmente sorpresi da tutta questa chiarezza, dal momento che solitamente quando parte la visita cala il silenzio.
Invece lui spiega tutto come lo si spiegherebbe ad un bambino, divagando anche molto su temi di medicina risultando forse eccessivamente loquace. Il tutto per una decina di minuti.
Come di consueto c'è la parte di visita che prevede la palpazione dal lato esterno dell'apparato genitale, da sotto la pancia fino al monte di venere.
Mi incuriosisce il fatto che abbia un guanto sulla mano che armeggiare la sonda, e nulla sulla mano che tocca la sua pelle.
Ad un certo punto, guardando il monitor, comincia a parlare di ovulazione. Con entusiasmo dice che mia moglie è in piena ovulazione mostrando non so cosa sul monitor.
Ci spiega in modo esplicito ma professionale che sono i giorni in cui la donna prova più piacere, è più sensibile e lubrificata.
Ci dice che questi sono i giorni ideali per provare una gravidanza e con una battuta ci dice "se avete impegni stasera, annulateli e divertitevi".
A queste parole non posso non guardare i movimenti della sonda tra le sue labbra. Osservo: è bagnata.
Il medico smette di guardare il monitor e si rivolge a mia moglie continuando la spiegazione scientifica del fenomeno. Il suo sguardo si è spostato ma le sue mani no. Una continua la penetrazione della sonda l'altra è acora li, sul monte di venere, come si tiene la mano sulla spalla di un amico a cui si stanno dando consigli.
Adesso la mano si sposta, gesticola e si riappoggia. Si sposta nuovamente indica qualcosa sul monitor mentre la sonda si muove, e ritorna lì.
Osservo questa mano grossa sulla sua pelle. Il pollice è a circa un cm dalle labbra, dal clitoride.
Immagino le sensazioni dei suoi polpastrelli. Staranno provando quella sensazione di pelle liscia, che in alcuni punti diventa ruvida per la ricrescita.
Osservo mia moglie: ha lo sguardo assente, annuisce e basta ed ho l'impressione che anche il suo respiro sia diverso.
Lui continua a parlare, ma entrambi abbiamo smesso di ascoltarlo da almeno 10 minuti.
"bene, abbiamo finito".
Capiamo che la visita è finita. Ma ora lo vedo: il suo pollice ha superato quel cm che pensavo fosse insuperabile.
In modo lentissimo, quasi da slow motion, la sonda esce.
Mia moglie respira.
La visita è finta.
Inutile dire che serata abbiamo passato...
Tre mesi dopo una gravidanza non andata a buon fine ci rivolgiamo ad un nuovo ginecologo di cui avevamo sentito parlare molto bene.
Visita privata nell'ultimo slot della giornata per questioni lavorative, alle ore 19.30.
Ci accoglie la segretaria, ci chiede il pagamento anticipato perché ha finito il turno e deve andar via. Così, dopo qualche convenevole si affaccia allo studio del medico per salutarlo e annunciargli il nostro arrivo, l'ultimo appuntamento della giornata.
La segreteria ci fa entrare e si congeda con tutti augurando una buona serata.
Ci accoglie un uomo molto anziano, alto, sicuramente over 60. È un simpaticone, fa diverse battute da Zelig dei poveri, che però mettono a proprio agio e creano un atmosfera piacevole e cordiale da "amiconi" al contrario delle fredde visite passate. Solitamente eravamo abituati alla frenesia delle vecchie visite in ospedale, sempre di fretta, in cui ci si sente solo numero.
Qui invece siamo soli in uno studio privato, un contesto quasi domestico dove siamo gli ultimi della giornata, quindi senza fretta, consapevoli che non saremo disturbati.
Gli spieghiamo la nostra storia tra le sue domande di rito, tra cui ovviamente la ripresa dei rapporti sessuali dopo quanto successo. La sua simpatia e cordialità ci mettono a nostro agio e gli diciamo che dopo la brutta esperienza, abbiamo passato un estate di spensieratezza e divertimento (facendo riferimento al sesso) proprio per voltare pagina. La mia mente in quel momento ripercorre le piccole avventure di qualche settimana prima: la sera i cui lei è uscita senza intimo per una cena in riva al mare, terminata nel suo orgasmo tra le mie dita post cena al chiaro di luna sulla riva, mentre dei ragazzetti si fumavano una canna a 7/8 metri da noi; quel pomeriggio di pomiciate in topless sulla quasi deserta e selvaggia spiaggia di San Vincenzo; quelle sere di sesso in camera in questa villetta trovata su airbnb, dove i proprietari affittavano 2 delle 3 camere da letto presenti nel corridoio della loro zona notte, consapevoli dell'inesistente insonorizzazione.
Comincia la visita, gambe spalancate, pelle liscia ovunque.
Il ginecologo prende un scatola di preservativi, ne apre uno.
Vedere un uomo che maneggia dei preservativi davanti a mia moglie con le gambe aperte mi genera sempre una piccola scossa.
Preservativo sulla sonda, gel ed inizia la penetrazione.
Insieme all'ecografa parte una lezione di anatomia: il medico spiega nei minimi dettagli quello che fa, quello che vede, spiega i movimenti prima di farli, ecc. Siamo piacevolmente sorpresi da tutta questa chiarezza, dal momento che solitamente quando parte la visita cala il silenzio.
Invece lui spiega tutto come lo si spiegherebbe ad un bambino, divagando anche molto su temi di medicina risultando forse eccessivamente loquace. Il tutto per una decina di minuti.
Come di consueto c'è la parte di visita che prevede la palpazione dal lato esterno dell'apparato genitale, da sotto la pancia fino al monte di venere.
Mi incuriosisce il fatto che abbia un guanto sulla mano che armeggiare la sonda, e nulla sulla mano che tocca la sua pelle.
Ad un certo punto, guardando il monitor, comincia a parlare di ovulazione. Con entusiasmo dice che mia moglie è in piena ovulazione mostrando non so cosa sul monitor.
Ci spiega in modo esplicito ma professionale che sono i giorni in cui la donna prova più piacere, è più sensibile e lubrificata.
Ci dice che questi sono i giorni ideali per provare una gravidanza e con una battuta ci dice "se avete impegni stasera, annulateli e divertitevi".
A queste parole non posso non guardare i movimenti della sonda tra le sue labbra. Osservo: è bagnata.
Il medico smette di guardare il monitor e si rivolge a mia moglie continuando la spiegazione scientifica del fenomeno. Il suo sguardo si è spostato ma le sue mani no. Una continua la penetrazione della sonda l'altra è acora li, sul monte di venere, come si tiene la mano sulla spalla di un amico a cui si stanno dando consigli.
Adesso la mano si sposta, gesticola e si riappoggia. Si sposta nuovamente indica qualcosa sul monitor mentre la sonda si muove, e ritorna lì.
Osservo questa mano grossa sulla sua pelle. Il pollice è a circa un cm dalle labbra, dal clitoride.
Immagino le sensazioni dei suoi polpastrelli. Staranno provando quella sensazione di pelle liscia, che in alcuni punti diventa ruvida per la ricrescita.
Osservo mia moglie: ha lo sguardo assente, annuisce e basta ed ho l'impressione che anche il suo respiro sia diverso.
Lui continua a parlare, ma entrambi abbiamo smesso di ascoltarlo da almeno 10 minuti.
"bene, abbiamo finito".
Capiamo che la visita è finita. Ma ora lo vedo: il suo pollice ha superato quel cm che pensavo fosse insuperabile.
In modo lentissimo, quasi da slow motion, la sonda esce.
Mia moglie respira.
La visita è finta.
Inutile dire che serata abbiamo passato...