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Capitolo 1: Bar Mario
Racconti Erotici
Giorgia, la forza e il coraggio.
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<blockquote data-quote="PhicaMaster" data-source="post: 20095009" data-attributes="member: 1"><p><strong>Capitolo 9: La Sera Oscura</strong></p><p></p><p>Dopo un'intensa giornata di attivismo e consapevolezza, Giorgia si ritrovò a un raduno notturno organizzato da un'associazione locale che sosteneva la sua causa. Era circondata da volti amichevoli e sorrisi di sostegno, e per un attimo, riuscì a dimenticare le ombre del passato. Ma la notte avrebbe portato con sé un'oscurità inaspettata.</p><p></p><p>Mentre si stava dirigendo verso il parcheggio per tornare a casa, un gruppo di ragazzi si avvicinò. Sembravano amichevoli all'inizio, con i loro sorrisi e le parole gentili. Ma presto, quella maschera di amicizia si sgretolò, rivelando una realtà spaventosa.</p><p></p><p>Uno di loro, il più giovane del gruppo, si avvicinò a Giorgia, una luce maligna brillava nei suoi occhi. Iniziò con commenti osé, parole spinte che la fecero arrossire. Gli altri ragazzi scoppiarono in una risata sgradevole, come se si stessero divertendo a spaventare Giorgia.</p><p></p><p>La tensione nell'aria aumentò, e Giorgia si sentì intrappolata. La paura la avvolse mentre cercava di camminare via da quella situazione. Ma i ragazzi la circondarono, impedendole di scappare.</p><p></p><p>"Che cosa pensi che stai facendo?" chiese Giorgia, cercando di mantenere la calma, anche se il suo cuore batteva a mille.</p><p></p><p>Uno degli uomini si avvicinò ancora di più e le sussurrò all'orecchio in modo minaccioso: "Sei così brava a parlare di diritti delle donne, eh? Mostraci quanto sei brava a gestire questa situazione."</p><p></p><p>Le mani di Giorgia tremavano mentre cercava di chiamare il telefono per cercare aiuto, ma uno dei ragazzi glielo strappò via. La sua voce si perse tra le risate raccapriccianti dei suoi aguzzini.</p><p></p><p>"Abbiamo bisogno di insegnarti una lezione," dissero, ignorando il terrore nei suoi occhi.</p><p></p><p>La situazione stava rapidamente sfuggendo di mano, e Giorgia sapeva che doveva trovare una via d'uscita. Con coraggio, provò a urlare, sperando che qualcuno la sentisse. Le lacrime le rigavano il viso mentre cercava di resistere alla disperazione.</p><p></p><p>Ma proprio quando sembrava che non ci fosse speranza, una voce risuonò nell'oscurità. Era Francesca, l'amica che aveva incontrato durante il suo percorso di lotta contro la violenza. Era lì, con altri sostenitori, e aveva sentito le grida di Giorgia.</p><p></p><p>La presenza di Francesca mise in fuga i ragazzi, che scapparono via come ombre nella notte. Francesca raggiunse Giorgia, stringendola con forza. "Siamo qui con te," disse con gentilezza. "Non sei sola."</p><p></p><p>Quella notte, Giorgia si rese conto di quanto fosse vulnerabile, anche quando stava lottando per un mondo migliore. Ma aveva anche imparato che c'era sempre speranza e che l'unione tra persone determinate a fare la differenza poteva superare qualsiasi oscurità.</p><p></p><p>Così, abbracciando Francesca e gli altri sostenitori, Giorgia sapeva che avrebbe continuato la sua battaglia contro la violenza, con ancor più determinazione di prima. La notte aveva portato l'oscurità, ma insieme avrebbero portato la luce.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="PhicaMaster, post: 20095009, member: 1"] [B]Capitolo 9: La Sera Oscura[/B] Dopo un'intensa giornata di attivismo e consapevolezza, Giorgia si ritrovò a un raduno notturno organizzato da un'associazione locale che sosteneva la sua causa. Era circondata da volti amichevoli e sorrisi di sostegno, e per un attimo, riuscì a dimenticare le ombre del passato. Ma la notte avrebbe portato con sé un'oscurità inaspettata. Mentre si stava dirigendo verso il parcheggio per tornare a casa, un gruppo di ragazzi si avvicinò. Sembravano amichevoli all'inizio, con i loro sorrisi e le parole gentili. Ma presto, quella maschera di amicizia si sgretolò, rivelando una realtà spaventosa. Uno di loro, il più giovane del gruppo, si avvicinò a Giorgia, una luce maligna brillava nei suoi occhi. Iniziò con commenti osé, parole spinte che la fecero arrossire. Gli altri ragazzi scoppiarono in una risata sgradevole, come se si stessero divertendo a spaventare Giorgia. La tensione nell'aria aumentò, e Giorgia si sentì intrappolata. La paura la avvolse mentre cercava di camminare via da quella situazione. Ma i ragazzi la circondarono, impedendole di scappare. "Che cosa pensi che stai facendo?" chiese Giorgia, cercando di mantenere la calma, anche se il suo cuore batteva a mille. Uno degli uomini si avvicinò ancora di più e le sussurrò all'orecchio in modo minaccioso: "Sei così brava a parlare di diritti delle donne, eh? Mostraci quanto sei brava a gestire questa situazione." Le mani di Giorgia tremavano mentre cercava di chiamare il telefono per cercare aiuto, ma uno dei ragazzi glielo strappò via. La sua voce si perse tra le risate raccapriccianti dei suoi aguzzini. "Abbiamo bisogno di insegnarti una lezione," dissero, ignorando il terrore nei suoi occhi. La situazione stava rapidamente sfuggendo di mano, e Giorgia sapeva che doveva trovare una via d'uscita. Con coraggio, provò a urlare, sperando che qualcuno la sentisse. Le lacrime le rigavano il viso mentre cercava di resistere alla disperazione. Ma proprio quando sembrava che non ci fosse speranza, una voce risuonò nell'oscurità. Era Francesca, l'amica che aveva incontrato durante il suo percorso di lotta contro la violenza. Era lì, con altri sostenitori, e aveva sentito le grida di Giorgia. La presenza di Francesca mise in fuga i ragazzi, che scapparono via come ombre nella notte. Francesca raggiunse Giorgia, stringendola con forza. "Siamo qui con te," disse con gentilezza. "Non sei sola." Quella notte, Giorgia si rese conto di quanto fosse vulnerabile, anche quando stava lottando per un mondo migliore. Ma aveva anche imparato che c'era sempre speranza e che l'unione tra persone determinate a fare la differenza poteva superare qualsiasi oscurità. Così, abbracciando Francesca e gli altri sostenitori, Giorgia sapeva che avrebbe continuato la sua battaglia contro la violenza, con ancor più determinazione di prima. La notte aveva portato l'oscurità, ma insieme avrebbero portato la luce. [/QUOTE]
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