Esperienza reale Il diciottesimo di mia sorella

Alessio Lucci

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Era una caldissima serata dell'agosto siciliano. Mia sorella, più piccola di me di nove anni, festeggiava il suo diciottesimo compleanno in uno dei tanti lidi che organizzano serate sulla costa.
Tutto sembrava scorrere liscio tra balli, qualche drink e tante risate. Sonia indossava un vestito giallo lungo che lasciava scoperte le spalle abbronzate e il tatuaggio che aveva sulla schiena. Un leggero filo di trucco, Ai piedi un paio di sandali alla schiava.

Nonostante fosse fidanzata ormai da un paio d'anni con Armando, notai che tanti le ronzavano attorno e la cosa non mi stupiva, Sonia era sempre più bella. Somigliava davvero tanto a mamma.

Arrivò il momento della torta ma nella confusione generale nessuno riusciva a capire che fine avesse fatto Sonia. Mi sorella sembrava sparita nel nulla. La cercavano i miei genitori, la cercava Armando. Nulla.
"Tranquilli, magari sarà uscita a fumarsi una sigaretta in pace" dissi ai miei per evitare inutili ansie. "Ora vado a chiamarla io"

Mi incamminai verso l'uscita del lido e l'occhio mi cadde sotto la palafitta, un angolo semibuio tra gli scogli. Notai qualcosa che si muoveva. Mi avvicinai lentamente alla staccionata cercando di scorgere cosa stesse succedendo.

Intravidi la sagoma di un ragazzo, in piedi, che mi dava le spalle. Guardai meglio. Inginocchiato davanti a lui c'era qualcuno. Muoveva la testa ritmicamente, avanti e indietro. Mah...sembrava che gli stesse facendo un pompino. Anzi, no, non c'erano dubbi. Gli stava facendo un pompino. Da quella distanza non riuscivo a capire chi fossero i due finché i fari di una macchina che passava sulla strada non illuminarono leggermente la scena.

La persona inginocchiata davanti a quell'uomo era proprio lei, Sonia, mia sorella. Ma chi era quello a cui stava succhiando il cazzo con tanta passione mentre familiari, amici e fidanzato la aspettavano per spegnere le candeline del suo diciottesimo compleanno?

La mia curiosità fu soddisfatta dopo pochi minuti quando, dopo essersi rapidamente ricomposti, Sonia e l'uomo misterioso uscirono dagli scogli per risalire sul marciapiede sotto la luce dei lampioni. Guardai e riguardai a lungo. Non potevo crederci! L'uomo al quale mia sorella aveva appena fatto un pompino era mio zio Ernesto, il fratello di mio padre, un uomo di 50 anni padre di due figli.

Tornai rapidamente alla festa, dove poco dopo ci raggiunse anche Sonia. Mio zio invece, come se nulla fosse successo, arrivò solo quando mia sorella stava già spegnendo le candeline sorridente mentre baciava il suo fidanzatino con la stessa bocca che poco prima succhiava il cazzo di un altro.
 

desmoboy

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Era una caldissima serata dell'agosto siciliano. Mia sorella, più piccola di me di nove anni, festeggiava il suo diciottesimo compleanno in uno dei tanti lidi che organizzano serate sulla costa.
Tutto sembrava scorrere liscio tra balli, qualche drink e tante risate. Sonia indossava un vestito giallo lungo che lasciava scoperte le spalle abbronzate e il tatuaggio che aveva sulla schiena. Un leggero filo di trucco, Ai piedi un paio di sandali alla schiava.

Nonostante fosse fidanzata ormai da un paio d'anni con Armando, notai che tanti le ronzavano attorno e la cosa non mi stupiva, Sonia era sempre più bella. Somigliava davvero tanto a mamma.

Arrivò il momento della torta ma nella confusione generale nessuno riusciva a capire che fine avesse fatto Sonia. Mi sorella sembrava sparita nel nulla. La cercavano i miei genitori, la cercava Armando. Nulla.
"Tranquilli, magari sarà uscita a fumarsi una sigaretta in pace" dissi ai miei per evitare inutili ansie. "Ora vado a chiamarla io"

Mi incamminai verso l'uscita del lido e l'occhio mi cadde sotto la palafitta, un angolo semibuio tra gli scogli. Notai qualcosa che si muoveva. Mi avvicinai lentamente alla staccionata cercando di scorgere cosa stesse succedendo.

Intravidi la sagoma di un ragazzo, in piedi, che mi dava le spalle. Guardai meglio. Inginocchiato davanti a lui c'era qualcuno. Muoveva la testa ritmicamente, avanti e indietro. Mah...sembrava che gli stesse facendo un pompino. Anzi, no, non c'erano dubbi. Gli stava facendo un pompino. Da quella distanza non riuscivo a capire chi fossero i due finché i fari di una macchina che passava sulla strada non illuminarono leggermente la scena.

La persona inginocchiata davanti a quell'uomo era proprio lei, Sonia, mia sorella. Ma chi era quello a cui stava succhiando il cazzo con tanta passione mentre familiari, amici e fidanzato la aspettavano per spegnere le candeline del suo diciottesimo compleanno?

La mia curiosità fu soddisfatta dopo pochi minuti quando, dopo essersi rapidamente ricomposti, Sonia e l'uomo misterioso uscirono dagli scogli per risalire sul marciapiede sotto la luce dei lampioni. Guardai e riguardai a lungo. Non potevo crederci! L'uomo al quale mia sorella aveva appena fatto un pompino era mio zio Ernesto, il fratello di mio padre, un uomo di 50 anni padre di due figli.

Tornai rapidamente alla festa, dove poco dopo ci raggiunse anche Sonia. Mio zio invece, come se nulla fosse successo, arrivò solo quando mia sorella stava già spegnendo le candeline sorridente mentre baciava il suo fidanzatino con la stessa bocca che poco prima succhiava il cazzo di un altro.
E poi?
 

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