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Premessa: Questa storia ha più parti perché dalla prima vicenda ne sono nate altre, quindi se vi piace l'inizio e vi incuriosisco sarò felice di scrivervi anche gli sviluppi nei giorni e settimane seguenti che coinvolgono altre persone oltre quella di questo giorno.
Contesto: sono un ragazzo di 27 anni, single, abito in un condominio, terzo piano su cinque. L'appartamento superiore al mio è abitato da una signora sulla sessantina che vive con due dei suoi figli, un ragazzo più grande di me e una ragazza coetanea, entrambi fidanzati, la terza figlia invece è sposata con un figlio e non vive lì ma frequenta la casa spessissimo.
La mia storia comincia una mattina di mesi fa, sto tranquillamente lavorando al computer quando sento il campanello della porta squillare. Un po' sorpreso mi alzo, non aspettavo visite, e nel tragitto verso la porta comincio a pensare che possa essere lei, in quanto era già capitato diverse volte di dover andare a recuperare dei panni caduti sul mio balcone (qualche volta con un certo imbarazzo quando è capitato di dover raccogliere slip sottili delle figlie o suoi reggiseni). L'alternativa era trovarmi fuori la porta qualche venditore porta a porta che semplicemente svolgeva il suo lavoro.
Guardo dallo spioncino e vedo lei, apro la porta. Lei come ho detto è una bella donna poco più che sessantenne, capelli biondo scuro di tintura, occhi grandi e caldi castani, un fisico normale e in salute per la sua età, poco più bassa della media, corporatura media (non magra, non in carne) che comunque evidenzia il suo seno abbondante; il viso il punto forte del tutto, belle linee, bel naso, il volto raggiante, con le normali rughe d'età e quelle d'espressione che mostrano come sia sempre stata una donna col sorriso sulle labbra. Non l'avevo mai guardata in un certo modo, non so cosa c'era di diverso quella mattina ma aveva qualcosa che mi colpiva, forse com'erano sistemati i capelli, o l'abbigliamento più leggero per il clima caldo di quei giorni, sta di fatto che mi trovo pervaso da una sensazione, lei mi piace.
Per quanto riguarda me, sono 1,91 di altezza, fisico muscoloso ma non troppo definito (per cui non ho gli addominali belli in mostra ma punto forte su spalle, petto e braccia), capelli neri e occhi castani.
L'attività che stavo svolgendo non mi richiedeva di collegarmi in videochiamata, per cui indossavo pantaloncini morbidi neri e grigi e una canotta nera, abbigliamento comodo che mi piace indossare anche in palestra. Preciso anche che non avevo un orario stabilito per finire la commissione ma avevo a disposizione tutta la giornata.
Io: "Buongiorno"
Lei: "Buongiorno, scusami mi è caduto un lenzuolo sul tuo balcone", lei più sorridente rispetto alle altre volte in cui ci eravamo trovati in questa situazione
io: "Certo, vado subito a recuperarlo"
Mi avvio nell'altra stanza non prima di notare con enorme soddisfazione e eccitazione che mentre mi giravo aveva abbassato lo sguardo su di me, non mi aveva mai visto effettivamente con le braccia e le spalle così scoperte. Mentre prendo il lenzuolo fantastico sul fatto che posso averla colpita, mi decido a farle capire il mio desiderio verso di lei.
"Ecco, a lei" e mentre glielo passo le sfioro la mano, la guardo negli occhi, c'è una sorta di gioco di sguardi, un po' timido e prima che possa pensare a qualcosa per prolungare l'incontro, è lei che lo fa, non so se apposta o meno.
"Grazie, gentilissimo come sempre.. ma cos'hai lì? Ti sei sporcato?"
"Dove?"
Mi sfiora il viso per indicarmi
"Oh no, è solo un neo"
"Lo hai fatto controllare, ha una strana forma"
"Sisi, certo"
Per tutto questo scambio avevamo continuato a guardarci negli occhi e a sorriderci, prima timidi, poi sempre più consapevoli dell'effetto che stavamo avendo l'uno sull'altra. Così decisi di portare avanti la cosa
"Posso offrirle un caffè?" ormai quasi non c'era più imbarazzo
"Perchè no..". Non me lo aspettavo, non so se in questi anni da donna divorziata ha avuto esperienze con uomini più giovani, non so se e quanto spesso abbia rapporti sessuali, so solo che vedo che lo vuole con una certa leggerezza e io voglio la stessa cosa.
Entra in casa, chiudo la porta e le faccio strada verso la cucina accarezzandole le spalle. Non vado nemmeno a prendere la moka, sappiamo entrambi cosa vogliamo, questa tensione si scarica quando la stringo a me, la bacio e lei ricambia. Sono eccitatissimo, mai mi sarei aspettato una cosa del genere, non sono mai stato con una donna così più grande di me, mai avrei pensato con lei. Le nostre lingue si toccano sempre di più, è bello sentire le sue labbra un po' rugose. Mi stimola, voglio far godere una bella donna più grande di me, mi eccita l'idea.
Continuando a baciarci la porto in camera, tolgo la maglia e mi faccio toccare tutto, sento come la eccita toccare i miei muscoli mentre mi bacia. Ora lei toglie la sua canottiera e facendola stendere sul letto mi tuffo col viso tra i suoi seni, leccando e baciando la pelle scoperta, passando la lingua lungo i bordi del reggiseno. Glielo tolgo e mi appresto a mettere una mano su un suo seno, con la dovuta delicatezza, mentre ritorno a baciare l'altro, ora andando piano a sfiorare il capezzolo con la lingua fino a cominciare a succhiarlo. Lei mi tiene la testa, mi stringe a se, mi accarezza i capelli e le spalle, gode.
Voglio continuare a farla godere, è una donna più grande di me, devo farla stare bene. Salgo a baciarla ancora e comincio a sfiorarla con le dita in mezzo alle gambe. Sempre mentre è stesa le tolgo la tuta e gli slip e porto la testa tra le sue gambe, comincio prima a leccare un po' le cosce, stimolandola piano e arrivando man mano lì in mezzo dove comincio a baciare la sua vagina pelosa. Dopo qualche bacio per farla abituare alla mia bocca comincio a leccare il clitoride, lei geme, gode, mi dice di continuare quando le piace di più, mi spinge la testa tenendomi i capelli e intanto me la stringe tra le gambe.
Continuo fino a farle avere un rumoroso orgasmo. Dopodiché mi alzo, la bacio ancora e mi tolgo pantaloni e boxer.
Lei si siede, guarda con ammirazione il potente pene eretto che si trova davanti.
Io: "Sta bene? Le piaccio? Le piace quello che faccio?"
Lei: "Si, avremmo dovuto farlo prima. Ora lascia che mi prenda cura io di te"
Afferra l'asta del mio cazzo, comincia a muovere la mano e lecca la punta, mette anche l'altra mano e mi sega per ben. E' evidente che le piace farlo, che è ancora ben abituata a farlo, o comunque lo avrà fatto così spesso che le viene naturale. Pensando a una donna più grande è comune il pensiero di una maggior esperienza rispetto a donne più giovani, ma pensavo che l'approccio della casalinga divorziata del piano di sopra fosse più timido, goffo, laddove magari non si avevano rapporti da tempo, o comunque con una frequenza bassa. Invece come dicevo sembrava non facesse altro che gestire cazzi. Questo mi eccita tantissimo. Chissà perché aveva divorziato.. me lo sarei fatto raccontare un'altra volta.
Tutti questi pensieri svaniscono quando mette la bocca attorno alla punta del mio pene e comincia a succhiarlo..
Mi fermo un attimo qui, voglio prima vedere se vi piace per poi continuare a scrivere e pubblicare magari proprio in serata il resto di questa storia che come ho detto nella premessa ha avuto sviluppi futuri anche inaspettati che hanno coinvolto altre persone, vi dico solo che una vicenda successiva riguarda il motivo per cui ha divorziato e un'altra riguarda qualcuno aveva intuito quello che stava succedendo a casa mia.
Non escludo l'idea di pubblicare qualche scatto che ora non ho ma che posso provare a fare in futuro della protagonista di questa storia
Contesto: sono un ragazzo di 27 anni, single, abito in un condominio, terzo piano su cinque. L'appartamento superiore al mio è abitato da una signora sulla sessantina che vive con due dei suoi figli, un ragazzo più grande di me e una ragazza coetanea, entrambi fidanzati, la terza figlia invece è sposata con un figlio e non vive lì ma frequenta la casa spessissimo.
La mia storia comincia una mattina di mesi fa, sto tranquillamente lavorando al computer quando sento il campanello della porta squillare. Un po' sorpreso mi alzo, non aspettavo visite, e nel tragitto verso la porta comincio a pensare che possa essere lei, in quanto era già capitato diverse volte di dover andare a recuperare dei panni caduti sul mio balcone (qualche volta con un certo imbarazzo quando è capitato di dover raccogliere slip sottili delle figlie o suoi reggiseni). L'alternativa era trovarmi fuori la porta qualche venditore porta a porta che semplicemente svolgeva il suo lavoro.
Guardo dallo spioncino e vedo lei, apro la porta. Lei come ho detto è una bella donna poco più che sessantenne, capelli biondo scuro di tintura, occhi grandi e caldi castani, un fisico normale e in salute per la sua età, poco più bassa della media, corporatura media (non magra, non in carne) che comunque evidenzia il suo seno abbondante; il viso il punto forte del tutto, belle linee, bel naso, il volto raggiante, con le normali rughe d'età e quelle d'espressione che mostrano come sia sempre stata una donna col sorriso sulle labbra. Non l'avevo mai guardata in un certo modo, non so cosa c'era di diverso quella mattina ma aveva qualcosa che mi colpiva, forse com'erano sistemati i capelli, o l'abbigliamento più leggero per il clima caldo di quei giorni, sta di fatto che mi trovo pervaso da una sensazione, lei mi piace.
Per quanto riguarda me, sono 1,91 di altezza, fisico muscoloso ma non troppo definito (per cui non ho gli addominali belli in mostra ma punto forte su spalle, petto e braccia), capelli neri e occhi castani.
L'attività che stavo svolgendo non mi richiedeva di collegarmi in videochiamata, per cui indossavo pantaloncini morbidi neri e grigi e una canotta nera, abbigliamento comodo che mi piace indossare anche in palestra. Preciso anche che non avevo un orario stabilito per finire la commissione ma avevo a disposizione tutta la giornata.
Io: "Buongiorno"
Lei: "Buongiorno, scusami mi è caduto un lenzuolo sul tuo balcone", lei più sorridente rispetto alle altre volte in cui ci eravamo trovati in questa situazione
io: "Certo, vado subito a recuperarlo"
Mi avvio nell'altra stanza non prima di notare con enorme soddisfazione e eccitazione che mentre mi giravo aveva abbassato lo sguardo su di me, non mi aveva mai visto effettivamente con le braccia e le spalle così scoperte. Mentre prendo il lenzuolo fantastico sul fatto che posso averla colpita, mi decido a farle capire il mio desiderio verso di lei.
"Ecco, a lei" e mentre glielo passo le sfioro la mano, la guardo negli occhi, c'è una sorta di gioco di sguardi, un po' timido e prima che possa pensare a qualcosa per prolungare l'incontro, è lei che lo fa, non so se apposta o meno.
"Grazie, gentilissimo come sempre.. ma cos'hai lì? Ti sei sporcato?"
"Dove?"
Mi sfiora il viso per indicarmi
"Oh no, è solo un neo"
"Lo hai fatto controllare, ha una strana forma"
"Sisi, certo"
Per tutto questo scambio avevamo continuato a guardarci negli occhi e a sorriderci, prima timidi, poi sempre più consapevoli dell'effetto che stavamo avendo l'uno sull'altra. Così decisi di portare avanti la cosa
"Posso offrirle un caffè?" ormai quasi non c'era più imbarazzo
"Perchè no..". Non me lo aspettavo, non so se in questi anni da donna divorziata ha avuto esperienze con uomini più giovani, non so se e quanto spesso abbia rapporti sessuali, so solo che vedo che lo vuole con una certa leggerezza e io voglio la stessa cosa.
Entra in casa, chiudo la porta e le faccio strada verso la cucina accarezzandole le spalle. Non vado nemmeno a prendere la moka, sappiamo entrambi cosa vogliamo, questa tensione si scarica quando la stringo a me, la bacio e lei ricambia. Sono eccitatissimo, mai mi sarei aspettato una cosa del genere, non sono mai stato con una donna così più grande di me, mai avrei pensato con lei. Le nostre lingue si toccano sempre di più, è bello sentire le sue labbra un po' rugose. Mi stimola, voglio far godere una bella donna più grande di me, mi eccita l'idea.
Continuando a baciarci la porto in camera, tolgo la maglia e mi faccio toccare tutto, sento come la eccita toccare i miei muscoli mentre mi bacia. Ora lei toglie la sua canottiera e facendola stendere sul letto mi tuffo col viso tra i suoi seni, leccando e baciando la pelle scoperta, passando la lingua lungo i bordi del reggiseno. Glielo tolgo e mi appresto a mettere una mano su un suo seno, con la dovuta delicatezza, mentre ritorno a baciare l'altro, ora andando piano a sfiorare il capezzolo con la lingua fino a cominciare a succhiarlo. Lei mi tiene la testa, mi stringe a se, mi accarezza i capelli e le spalle, gode.
Voglio continuare a farla godere, è una donna più grande di me, devo farla stare bene. Salgo a baciarla ancora e comincio a sfiorarla con le dita in mezzo alle gambe. Sempre mentre è stesa le tolgo la tuta e gli slip e porto la testa tra le sue gambe, comincio prima a leccare un po' le cosce, stimolandola piano e arrivando man mano lì in mezzo dove comincio a baciare la sua vagina pelosa. Dopo qualche bacio per farla abituare alla mia bocca comincio a leccare il clitoride, lei geme, gode, mi dice di continuare quando le piace di più, mi spinge la testa tenendomi i capelli e intanto me la stringe tra le gambe.
Continuo fino a farle avere un rumoroso orgasmo. Dopodiché mi alzo, la bacio ancora e mi tolgo pantaloni e boxer.
Lei si siede, guarda con ammirazione il potente pene eretto che si trova davanti.
Io: "Sta bene? Le piaccio? Le piace quello che faccio?"
Lei: "Si, avremmo dovuto farlo prima. Ora lascia che mi prenda cura io di te"
Afferra l'asta del mio cazzo, comincia a muovere la mano e lecca la punta, mette anche l'altra mano e mi sega per ben. E' evidente che le piace farlo, che è ancora ben abituata a farlo, o comunque lo avrà fatto così spesso che le viene naturale. Pensando a una donna più grande è comune il pensiero di una maggior esperienza rispetto a donne più giovani, ma pensavo che l'approccio della casalinga divorziata del piano di sopra fosse più timido, goffo, laddove magari non si avevano rapporti da tempo, o comunque con una frequenza bassa. Invece come dicevo sembrava non facesse altro che gestire cazzi. Questo mi eccita tantissimo. Chissà perché aveva divorziato.. me lo sarei fatto raccontare un'altra volta.
Tutti questi pensieri svaniscono quando mette la bocca attorno alla punta del mio pene e comincia a succhiarlo..
Mi fermo un attimo qui, voglio prima vedere se vi piace per poi continuare a scrivere e pubblicare magari proprio in serata il resto di questa storia che come ho detto nella premessa ha avuto sviluppi futuri anche inaspettati che hanno coinvolto altre persone, vi dico solo che una vicenda successiva riguarda il motivo per cui ha divorziato e un'altra riguarda qualcuno aveva intuito quello che stava succedendo a casa mia.
Non escludo l'idea di pubblicare qualche scatto che ora non ho ma che posso provare a fare in futuro della protagonista di questa storia