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<blockquote data-quote="Martymarty" data-source="post: 19931361" data-attributes="member: 433976"><p>Abbondantemente sopra i 60 perciò.. Dal giorno del colloquio si era instaurato un clima di rispetto molto piacevole. Mai una battuta, uno sguardo fuori luogo...Lui è una persona molto elegante, Separato. Sono passati 5 anni in maniera davvero piacevole, ho sempre fatto del mio meglio, e lui seppure con distanza ha sempre tenuto d'occhio il nostro ufficio e noi colleghe nonostante sia davvero quel tipo di persona che non mette bocca su nulla. </p><p></p><p>Avevano da poco assunto una ragazza più giovane, totalmente inesperta e incredibilmente arrogante, ma non ero preoccupata visto che il mio lavoro si svolgeva ben distante dalle sue mansioni. Al primo errore della mia collega, ci fu un grave disguido però ed un ordine di qualche migliaia di euro andò in fumo. L'errore era colpa sua, era evidente a tutti, così quando ricevetti la mail del mio capo rimasi un po' colpita. </p><p></p><p>“martina la prego di venire nel mio ufficio per chiarire il problema dell'ordine con il nuovo cliente”, Accidenti...Come diavolo era possibile?? L'errore c'era stato ma a monte, nel trasmettere le informazioni necessarie. </p><p></p><p>Mi alzai subito e andai nel suo ufficio. Rimasi in piedi davanti a lui che parlava al telefono con qualcuno e mi invitò ad accomodarmi. Quel giorno indossavo dei jeans molto aderenti, decollete nere di vernice con tacco 9 e una camicetta bianca, regalo di San Valentino del mio fidanzato. </p><p></p><p>Dopo pochi secondi che ero lì mi accorsi che mentre parlava al telefono mi stava fissando le tette. Ok io in genere non sono una persona timida ma questa cosa mi provocò un imbarazzo tale che credo d'essere diventata paonazza. Incrociai le braccia, mi voltai facendo finta di fissare qualcosa fuori dalla finestra ma il suo sguardo era sempre fisso lì. Poi mise giù e parlammo come sempre. Quando tornai nel mio ufficio mi guardai allo specchio e notai che attraverso la camicetta si vedevano i capezzoli, durissimi, forse per il freddo che entrava dalla finestra, forse per l'imbarazzo, forse perchè essere osservata mi eccitava anche se trovavo disgustoso tutto ciò visto che per quanto fosse elegante e distinto non mi attraeva affatto nonostante non fosse di bell'aspetto...</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Martymarty, post: 19931361, member: 433976"] Abbondantemente sopra i 60 perciò.. Dal giorno del colloquio si era instaurato un clima di rispetto molto piacevole. Mai una battuta, uno sguardo fuori luogo...Lui è una persona molto elegante, Separato. Sono passati 5 anni in maniera davvero piacevole, ho sempre fatto del mio meglio, e lui seppure con distanza ha sempre tenuto d'occhio il nostro ufficio e noi colleghe nonostante sia davvero quel tipo di persona che non mette bocca su nulla. Avevano da poco assunto una ragazza più giovane, totalmente inesperta e incredibilmente arrogante, ma non ero preoccupata visto che il mio lavoro si svolgeva ben distante dalle sue mansioni. Al primo errore della mia collega, ci fu un grave disguido però ed un ordine di qualche migliaia di euro andò in fumo. L'errore era colpa sua, era evidente a tutti, così quando ricevetti la mail del mio capo rimasi un po' colpita. “martina la prego di venire nel mio ufficio per chiarire il problema dell'ordine con il nuovo cliente”, Accidenti...Come diavolo era possibile?? L'errore c'era stato ma a monte, nel trasmettere le informazioni necessarie. Mi alzai subito e andai nel suo ufficio. Rimasi in piedi davanti a lui che parlava al telefono con qualcuno e mi invitò ad accomodarmi. Quel giorno indossavo dei jeans molto aderenti, decollete nere di vernice con tacco 9 e una camicetta bianca, regalo di San Valentino del mio fidanzato. Dopo pochi secondi che ero lì mi accorsi che mentre parlava al telefono mi stava fissando le tette. Ok io in genere non sono una persona timida ma questa cosa mi provocò un imbarazzo tale che credo d'essere diventata paonazza. Incrociai le braccia, mi voltai facendo finta di fissare qualcosa fuori dalla finestra ma il suo sguardo era sempre fisso lì. Poi mise giù e parlammo come sempre. Quando tornai nel mio ufficio mi guardai allo specchio e notai che attraverso la camicetta si vedevano i capezzoli, durissimi, forse per il freddo che entrava dalla finestra, forse per l'imbarazzo, forse perchè essere osservata mi eccitava anche se trovavo disgustoso tutto ciò visto che per quanto fosse elegante e distinto non mi attraeva affatto nonostante non fosse di bell'aspetto... [/QUOTE]
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