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Capitolo 1: Bar Mario
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Messaggio
<blockquote data-quote="patrulla" data-source="post: 19914784" data-attributes="member: 293014"><p>Sedicesima parte - Girls just wanna have fun</p><p></p><p>Quando la sera Flavio mi scrisse che la madre aveva accettato ero spaesato, in parte eccitato, ma soprattutto spaventato. Gli pregai di lasciare fuori me e mia madre da questa storia e lui “te di certo, su tua madre non posso garantire…”. Faticai a prendere sonno, avevo paura di fare la sua stessa fine con mia madre che mi odiasse e il solo pensiero mi faceva raggelare.</p><p></p><p>Così al mattino tolsi la camera dalla sua camera e a scuola Flavio mi disse un’altra novità “questa mattina quel coglione di mio padre, ogni tanto parla, ci ha detto a me e mamma che ha deciso di candidarsi, staserà in una lista civica contro il sindaco sta tutto pompato dice che può fare l’assessore che ci stanno tante cose in ballo”.</p><p></p><p>Nel frattempo in classe vedevo Miriam e Giada parlare fitto e ridacchiare, tanto che la Chiappotti le ha richiamate più volte minacciandole anche di mandarle dal preside. All’uscita ci salutammo dandoci appuntamento per il tardo pomeriggio: ci incontrammo tra la fine del suo allenamento e l’inizio del mio ma, prima di dirvi cosa mi disse, vi racconto della discussione la sera a casa di Flavio.</p><p></p><p>Sara la madre probabilmente ci avrà pensato a lungo ma, dopo l’annuncio fatto dal marito, prese coraggio e a pranzo scrisse al consorte di venire a casa che voleva parlare. Il marito era convinto che la moglie gli chiedesse spiegazione di questa sua “scesa in campo”, invece si sbagliava di grosso.</p><p></p><p>Quando il marito tornò, Sara senza farsi scoprire accese il registratore del suo cellulare e gli disse “ti volevo dire che da qualche settimana sto scopando con Nicola, l’ex giardiniere…” l’uomo sbiancò e la moglie continuò “è brutto come la fame ma ha un cazzo da paura, mi fa godere come tu mai hai fatto ma sono stata io a provocarlo e a fare tutto pensa che lui si è pure licenziato per troncare la cosa e invece io sono andata nella baracca in cui vive e mi sono fatta scopare pure lì…”.</p><p></p><p>“Per anni mi hai umiliata, mi hai trattata come una schiava sessuale e io ho subito tutto senza mai dire nulla solo per amore della famiglia… ma ora basta, ti ho spostato le tue cose nella camera degli ospiti da oggi dormi lì, ai figli diremo che è perché russi, io continuerò a scoparmi Nicola e chiunque altro vorrò e se tu mi provi solo a sfiorare con un dito tutti sapranno che sei un cornuto, un mezzo impotente e dei tuoi conti in Svizzera… altro che assessore”.</p><p></p><p>L’uomo non disse nulla e obbedì alla moglie senza dire una parola, con Sara che poi lo salutò dicendo “il pranzo è nel microonde, ora vado a farmi sbattere da Nicola che ho voglia” e lui solo in quel momento le fece “Sara… non sputtanarmi non far sapere in giro che ti vedi con lui”, “io non mi vedo con lui, io mi faccio scopare da lui, ciao”.</p><p></p><p>Quando il pomeriggio tornò a casa andò dritto da Flavio “lurido bastardo che non sei altro, ora ho io una cosa da farti sentire” e così azionò l’audio. Il mio amico rimase spiazzato e, finita la registrazione, la madre gli fece “ora il nostro accordo puoi ficcartelo nel tuo culo flaccido, lui mi ha solo pregato di non sputtanarlo e ancora non so per quale motivo non gli ho detto di te così da sapere anche che merda di figlio si ritrova… ora sparisci e una cosa è sempre valida: non provare più a rivolgermi parola”.</p><p></p><p>Flavio così ignorò i messaggi che io gli avevo mandato dopo il mio incontro con Miriam. Ci incontrammo in una paninoteca di sfuggita e lei mi disse “c’è una cosa di cui ti voglio parlare ma tu devi promettermi di non incazzarti, nulla è ancora deciso…” le premesse di certo non erano delle migliori.</p><p></p><p>In pratica Ilaria (l’altra nostra amica, vedi terza parte) per una settimana aveva casa libera che la madre, una tipa anonima e divorziata da anni, doveva stare fuori per lavoro. Da tempo la figlia aveva scoperto che la donna aveva un autentico arsenale di vibratori, falli di gomma e robe del genere, cosa di cui lei ce ne parlò ridendo e sulla quale noi ci scherzammo molto, immaginate le battute di Flavio.</p><p></p><p>Ilaria, Miriam, Maria e Giada così, dopo averne parlato a lungo, avevano deciso che la sera dopo sarebbero rimaste a dormire a casa di Ilaria ufficialmente per una sorta di pigiama party, in verità volevano fare una sorta di dildo party con Miriam che voleva a suo dire “prepararsi il culo perché questo sabato mi devi inculare amore”.</p><p></p><p>Io gli dissi ridendo che erano quattro maiale ma lei poi aggiunse “c’è anche un’altra cosa, ecco noi pensavamo anche che potevamo toccarci tra di noi…”, “ma dici sul serio??”, “sì… ne parliamo da diverso tempo però abbiamo paura di cambiare qualcosa nella nostra amicizia… alla fine abbiamo deciso che ci ubriachiamo e quello che verrà verrà ”.</p><p></p><p>“E io?? Non hai pensato a me??” le dissi, “certo, infatti sono qui…”. “Le altre che dicono” le feci e lei “Maria ora credo lo stia dicendo a Flavio, Giada e Ilaria sono quelle più decise”. Io la guardai e le feci “per me va bene, non lo vedrei come un tradimento, però mi devi sempre dire tutto questa è la promessa che ci facciamo”. Lei mi baciò e in verità quello che teneva le cose nascoste ero io.</p><p></p><p>Scrissi a Flavio se sapesse della cosa e, finito l’appuntamento, trovai decine di suoi messaggi. Mi disse della madre era disperato, quanto alle nostre fidanzate tagliò corto con un laconico “te lo avevo detto che sono tutte troie”. Quella sera a letto ero felice per come la madre aveva fregato Flavio, pensieroso per la storia di Miriam ma anche eccitato nel pensare a me che la inculavo e lei insieme alle amiche.</p><p></p><p>Il giorno dopo fu molto strano: facemmo un aperitivo insieme noi sei (le 4 ragazze, io e Flavio), dove parlammo apertamente della cosa con Flavio che faceva battute sul fatto che la prossima volta però dovevamo essere anche noi presenti.</p><p></p><p>Loro ridevano e poi quando se ne andarono Giada ci salutò con un “ciao maschioni” che sapeva molto di presa in giro. La sera io e Flavio la passammo in diretta chat, ma lui più che di loro mi scriveva di come secondo me poteva rifregare la madre “basta smettila, ringrazia che non ti ha sputtanato con tuo padre… guarda avanti e pensa a Maria, all’università al futuro”.</p><p></p><p>La mattina dopo a scuola Miriam e Giada si presentarono in stile “una notte da leoni”: due autentici straccio con evidenti postumi di una sbornia colossale. Quando si riprese, il pomeriggio Miriam mi raccontò tutto iniziando dalla premessa che “è stato veramente bello, non me ne volere ma non ho mai goduto così”. Dopo aver ordinato del sushi e bevuto superalcolici a go-go, Ilaria si è presentata con tutto l’armamentario della madre.</p><p></p><p>Così hanno iniziato a dividersi i giochi per poi spogliarsi iniziando a masturbarsi ognuna da sola. Poi Miriam non ricordava chi iniziò ma dopo un po’ iniziarono a baciarsi e toccarsi, leccandosi anche la fica e il culo a vicenda “ricordo che il primo orgasmo è stato con Giada che mi leccava la fica mentre io mi ficcavo in bocca un cazzo enorme di gomma”.</p><p></p><p>Poi mi disse cosa facevano le altre e che la seconda volta ha goduto con un piccolo vibratore nel culo e Maria che la leccava”. “Come è stato leccare le tue amiche” le chiesi, “bello, bello soprattutto farmi leccare” rispose ridendo “poi mi hanno preparato bene il culetto per il tuo cazzo, ho goduto con uno finto figuriamoci con il tuo di carne…”.</p><p></p><p>Mi raccontò poi che Maria fu quella più porca, che era partita proprio ubriachissima, mentre Giada aveva orgasmi di continuo anche squirtando”. Mi confessò che le era piaciuto leccare le tettone di Maria e la fighetta stretta di Ilaria, poi le quattro amiche si erano ripromesse entusiaste di ripetere la cosa al più presto.</p><p></p><p>Parlando poi dei cazzi presi, Giada le aveva convinte che dovevano rifarlo ma dopo aver preso la G perché “è una cosa assurda”, allora mi fece questa proposta “sabato possiamo andare noi sei a casa di Ilaria, compriamo un po’ di G da Leo poi la prendiamo e io e te scopiamo in una camera, Maria e Flavia in un altra e Giada e Ilaria in un’altra da sole oppure con Leo se vuole restare.</p><p></p><p>Dissi che ci dovevo pensare e quella sera, eccitato come non mai, spiegai a Leo il mio problema con le eiaculazioni precoci e gli chiesi se con la G avrei potuto superarlo. Lui mi guardò serio e mi fece: la risposta alla tua domanda è sì, può aiutarti, ma non credo che sia la soluzione giusta per te.</p><p></p><p>Mi bastò quella risposta per scrivere a Miriam e dirle che per me era ok. Dissi a mia madre che sabato avremmo dormito tutti da Ilaria e lei tutta tranquilla “si si va bene”. La cosa mi incuriosii e così decisi di rimettere il caricatore in camera sua. Anche Flavio accettò subito e Leo invece dopo che Giada gli scrisse a scuola mi prese in disparte “ma perché volete fare sta cosa?? Siete bravi ragazzi e grandi amici, pensateci bene”.</p><p></p><p>Io lo rassicurai e poi specificai “io e Miriam ce ne andiamo in camera, voi altri fate quello che vi pare a me non interessa”. Leo spiegò a Giada allora che lui sarebbe rimasto perché ce l’avrebbe somministrata lui, poi su richiesta della ragazza invitò anche Adrian e Ivan che accettarono. Anche sua sorella voleva partecipare ma alla fine non riuscì a liberarsi dal marito.</p><p></p><p>Sabato sembrava non arrivare mai e alla fine facemmo la solita trafila: prima nostra partita a calcio e poi quella di Miriam a pallavolo. Ivan, Leo e Adrian fecero diversi commenti poi a Miriam sulle sue compagne e lei rispose che anche loro non erano passati inosservati ad alcune sue compagne.</p><p></p><p>L’accordo era che le donne sarebbero andate a casa di Ilaria a prepararsi dopo aver cenato, mentre noi mangiavamo per conto nostro e poi le raggiungevamo quando ci scrivevano. Leo ricordò a tutti “non bevete al massimo una birretta a testa, non pippate e niente canne”. Noi così ci facemmo una birra per accompagnare la pizza ed eccitatissimi volammo da loro quando ci scrissero.</p><p></p><p>Arrivati trovammo la porta socchiusa, come entrammo c’erano le luci spente e come la porta fu chiusa accesero la luce al grido di “sorpresa!!”. Miriam era su dei tacchi neri vertiginosi con un platou altrettanto alto: era altissima e bellissima, per il resto indossava solo calze nere, reggiseno e mutandine nere.</p><p></p><p>Ero un po’ imbarazzato perché anche gli altri la vedevano così ma cercavo di non darla a vedere. Anche le altre tre avevano abbigliamenti simili: le tettone di Maria parevano voler esplodere mentre il culo di Giada… mamma mia anche se pure quello di Miriam era favoloso. Quello di Giada andava più verso il fuori, mentre quello di Miriam verso l’alto ma entrambi erano grossi e voluminosi.</p><p></p><p>Prendemmo la G e brindammo con un po’ di birra a testa: Flavio era insolitamente taciturno, Leo anche preso a fare le dosi mentre Ivan era quello che più teneva banco facendo battute sulle ragazze riempendole di complimenti. Ilaria poi mise della musica ma non troppo alta “poi la stronza della vicina magari chiama i carabinieri”, poi quando la G iniziò a fare effetto Miriamo mi prese per la mano e mi portò in quella che era la camera della madre della nostra amica.</p><p></p><p>Chiudemmo la porta e iniziammo subito a baciarci, avevo il cazzo durissimo e iniziai a leccarla “senti che buchino profumato che ho… me lo sono lavato ben benino Giada mi ha fatto un bel servizietto e poi me lo ha voluto leccare”. Aveva già preparato del gel e la G facilitò la sua sverginatura del culo con un cazzo vero.</p><p></p><p>Durai molto, andavo piano e la sentivo godere mentre a pecora da sotto si sgrillettava. La sensazione del suo culo stretto era bellissima, per la prima volta mi sentii bravo nel scoparla, nel farla godere. Quando ebbe l’orgasmo io non capivo più nulla in un mix di sensazioni mai provate. Ci baciammo e lei mi pulì il cazzo con delle salviettine e me lo prese in bocca iniziando un pompino clamoroso.</p><p></p><p>In quel momento ci accorgemmo degli urli animaleschi che provenivano dal salotto. Ci guardammo e Miriamo ridendo mi fece il segno del silenzio con il dito poi mi prese per la mano e pian piano ci affacciammo. La scena fu la seguente: Ilaria era sdraiata sul tavolino con Adrian che la pompava facendola vibrare come un ramo, Giada era scopata a pecora da Leo e pure Maria da Ivan, mentre Flavio se lo faceva leccare dalla ragazza.</p><p></p><p>Eravamo in piedi e loro ci videro, Miriam mi segava il cazzo duro lentamente e io le toccavo il culo. Giada allora si staccò e venne verso la mia ragazza iniziandola a pomiciare, poi mi guardo e fece “Brutta stronza mica ci avevi detto che c’aveva un cazzo così bello”. Miriam allora si chinò e iniziò a sbocchinarmi con Giada le leccava il culo da dietro.</p><p></p><p>Poi ce ne andammo tutti e tre in camera e iniziarono a leccarmelo insieme: io che sborravo dopo trenta secondi ora non solo mi stavo godendo un doppio pompino da urlo, ma riuscivo anche a fare lo spavaldo ordinando alle due di andare più in profondità . “Lo voglio ancora nel culo” fece Miriam e si mise a pecora, mi oliai di nuovo il cazzo e la inculai mentre lei leccava la fica dell’amica.</p><p></p><p>Giada dopo un po’ si mise a pecora di fianco a lei e mi chiese di fare lo stesso, io titubai ma poi fu Miriam a guidare il mio cazzo dentro il suo culo. La visione di quei due culi aperti era da sturbo, non capivo nulla poi sentii una pacca sulla spacca e una voce che faceva “mi permetti?”. Come girai lo sguardo vedevo Adrian che senza troppi complimenti aveva iniziato a inculare Miriam andando a una velocità pazzesca.</p><p></p><p>Allora cinsi Giada per i fianchi e iniziai ad andare anche io più veloce che potevo, le due urlavano come due ossesse e a quel punto non ce la feci più e feci una sborrata colossale sulle chiappe di Giada arrivandole fino ai capelli.</p><p></p><p>“Lecca la sborra del tuo ragazzo troia” fece Adrian a Miriam mentre le spinse la faccia verso le chiappe dell’amica. Io mi stavo pulendo ed ero come in trance mentre vedevo il ragazzo martellare il culo della mia amata, che godeva paonazza strillando frasi oscene tipo “mi sfondi tutta porco mi stai spaccando!!”.</p><p></p><p>Mi ributtai nella mischia ficcando il cazzo nella bocca di Miriam quando lei venne di nuovo, ma poi fummo risvegliati dal campanello di casa: era la vicina di Ilaria che minacciava di chiamare i carabinieri. Calò il silenzio nella casa, Ilaria si ricompose alla meglio mettendo una vestaglia ma andò ad aprire con la sborra sui capelli mentre noi provavamo a fare silenzio trattenendo a stento le risate.</p><p></p><p>Leo preoccupato per la droga ci fece segno di smammare, così le donne restarono e noi maschietti come si calmò la cosa uscimmo. Leo volle subito tornare a casa un po’ in ansia e io li riaccompagnai. Prima ci fermammo a fare un panino e solo allora, prendendo il cellulare, vidi gli allert della camera messa da mia madre. Andai in bagno e mi collegai: c’era mia madre che cavalcava il nostro vicino sul lettone matrimoniale.</p><p></p><p>Spensi e chiesi ai due se potevo dormire da loro “sennò mi devo sentire le domande di mamma”, i due mi dissero che non c’erano problemi e una volta da loro mi indicarono la camera. Come ci fu silenzio mi rividi sparandomi tre seghe la scopata di mia madre che per mezzora si è fatta sbattere dall’uomo prima di farsi sborrare sulle tettone.</p><p></p><p>Mi addormentai con il cazzo in mano, poi il mattino dopo realizzai tutto quello che era accaduto in quella incredibile serata. Il mattino dopo feci colazione con i ragazzi e gli raccontai tutto, con anche loro che mi dissero di come si stavano scopando in doppia Maria al momento dell’interruzione “Flavio le altre non le ha sfiorate” invece tu sei stato un toro mi fece Ivan.</p><p></p><p>Sarà ma io tornando a casa realizzai che si Giada mi aveva ciucciato e poi l’avevo inculata, ma che Adrian stava spaccando il culo alla mia amata Miriam. Del resto du ut des… CONTINUA</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="patrulla, post: 19914784, member: 293014"] Sedicesima parte - Girls just wanna have fun Quando la sera Flavio mi scrisse che la madre aveva accettato ero spaesato, in parte eccitato, ma soprattutto spaventato. Gli pregai di lasciare fuori me e mia madre da questa storia e lui “te di certo, su tua madre non posso garantire…”. Faticai a prendere sonno, avevo paura di fare la sua stessa fine con mia madre che mi odiasse e il solo pensiero mi faceva raggelare. Così al mattino tolsi la camera dalla sua camera e a scuola Flavio mi disse un’altra novità “questa mattina quel coglione di mio padre, ogni tanto parla, ci ha detto a me e mamma che ha deciso di candidarsi, staserà in una lista civica contro il sindaco sta tutto pompato dice che può fare l’assessore che ci stanno tante cose in ballo”. Nel frattempo in classe vedevo Miriam e Giada parlare fitto e ridacchiare, tanto che la Chiappotti le ha richiamate più volte minacciandole anche di mandarle dal preside. All’uscita ci salutammo dandoci appuntamento per il tardo pomeriggio: ci incontrammo tra la fine del suo allenamento e l’inizio del mio ma, prima di dirvi cosa mi disse, vi racconto della discussione la sera a casa di Flavio. Sara la madre probabilmente ci avrà pensato a lungo ma, dopo l’annuncio fatto dal marito, prese coraggio e a pranzo scrisse al consorte di venire a casa che voleva parlare. Il marito era convinto che la moglie gli chiedesse spiegazione di questa sua “scesa in campo”, invece si sbagliava di grosso. Quando il marito tornò, Sara senza farsi scoprire accese il registratore del suo cellulare e gli disse “ti volevo dire che da qualche settimana sto scopando con Nicola, l’ex giardiniere…” l’uomo sbiancò e la moglie continuò “è brutto come la fame ma ha un cazzo da paura, mi fa godere come tu mai hai fatto ma sono stata io a provocarlo e a fare tutto pensa che lui si è pure licenziato per troncare la cosa e invece io sono andata nella baracca in cui vive e mi sono fatta scopare pure lì…”. “Per anni mi hai umiliata, mi hai trattata come una schiava sessuale e io ho subito tutto senza mai dire nulla solo per amore della famiglia… ma ora basta, ti ho spostato le tue cose nella camera degli ospiti da oggi dormi lì, ai figli diremo che è perché russi, io continuerò a scoparmi Nicola e chiunque altro vorrò e se tu mi provi solo a sfiorare con un dito tutti sapranno che sei un cornuto, un mezzo impotente e dei tuoi conti in Svizzera… altro che assessore”. L’uomo non disse nulla e obbedì alla moglie senza dire una parola, con Sara che poi lo salutò dicendo “il pranzo è nel microonde, ora vado a farmi sbattere da Nicola che ho voglia” e lui solo in quel momento le fece “Sara… non sputtanarmi non far sapere in giro che ti vedi con lui”, “io non mi vedo con lui, io mi faccio scopare da lui, ciao”. Quando il pomeriggio tornò a casa andò dritto da Flavio “lurido bastardo che non sei altro, ora ho io una cosa da farti sentire” e così azionò l’audio. Il mio amico rimase spiazzato e, finita la registrazione, la madre gli fece “ora il nostro accordo puoi ficcartelo nel tuo culo flaccido, lui mi ha solo pregato di non sputtanarlo e ancora non so per quale motivo non gli ho detto di te così da sapere anche che merda di figlio si ritrova… ora sparisci e una cosa è sempre valida: non provare più a rivolgermi parola”. Flavio così ignorò i messaggi che io gli avevo mandato dopo il mio incontro con Miriam. Ci incontrammo in una paninoteca di sfuggita e lei mi disse “c’è una cosa di cui ti voglio parlare ma tu devi promettermi di non incazzarti, nulla è ancora deciso…” le premesse di certo non erano delle migliori. In pratica Ilaria (l’altra nostra amica, vedi terza parte) per una settimana aveva casa libera che la madre, una tipa anonima e divorziata da anni, doveva stare fuori per lavoro. Da tempo la figlia aveva scoperto che la donna aveva un autentico arsenale di vibratori, falli di gomma e robe del genere, cosa di cui lei ce ne parlò ridendo e sulla quale noi ci scherzammo molto, immaginate le battute di Flavio. Ilaria, Miriam, Maria e Giada così, dopo averne parlato a lungo, avevano deciso che la sera dopo sarebbero rimaste a dormire a casa di Ilaria ufficialmente per una sorta di pigiama party, in verità volevano fare una sorta di dildo party con Miriam che voleva a suo dire “prepararsi il culo perché questo sabato mi devi inculare amore”. Io gli dissi ridendo che erano quattro maiale ma lei poi aggiunse “c’è anche un’altra cosa, ecco noi pensavamo anche che potevamo toccarci tra di noi…”, “ma dici sul serio??”, “sì… ne parliamo da diverso tempo però abbiamo paura di cambiare qualcosa nella nostra amicizia… alla fine abbiamo deciso che ci ubriachiamo e quello che verrà verrà ”. “E io?? Non hai pensato a me??” le dissi, “certo, infatti sono qui…”. “Le altre che dicono” le feci e lei “Maria ora credo lo stia dicendo a Flavio, Giada e Ilaria sono quelle più decise”. Io la guardai e le feci “per me va bene, non lo vedrei come un tradimento, però mi devi sempre dire tutto questa è la promessa che ci facciamo”. Lei mi baciò e in verità quello che teneva le cose nascoste ero io. Scrissi a Flavio se sapesse della cosa e, finito l’appuntamento, trovai decine di suoi messaggi. Mi disse della madre era disperato, quanto alle nostre fidanzate tagliò corto con un laconico “te lo avevo detto che sono tutte troie”. Quella sera a letto ero felice per come la madre aveva fregato Flavio, pensieroso per la storia di Miriam ma anche eccitato nel pensare a me che la inculavo e lei insieme alle amiche. Il giorno dopo fu molto strano: facemmo un aperitivo insieme noi sei (le 4 ragazze, io e Flavio), dove parlammo apertamente della cosa con Flavio che faceva battute sul fatto che la prossima volta però dovevamo essere anche noi presenti. Loro ridevano e poi quando se ne andarono Giada ci salutò con un “ciao maschioni” che sapeva molto di presa in giro. La sera io e Flavio la passammo in diretta chat, ma lui più che di loro mi scriveva di come secondo me poteva rifregare la madre “basta smettila, ringrazia che non ti ha sputtanato con tuo padre… guarda avanti e pensa a Maria, all’università al futuro”. La mattina dopo a scuola Miriam e Giada si presentarono in stile “una notte da leoni”: due autentici straccio con evidenti postumi di una sbornia colossale. Quando si riprese, il pomeriggio Miriam mi raccontò tutto iniziando dalla premessa che “è stato veramente bello, non me ne volere ma non ho mai goduto così”. Dopo aver ordinato del sushi e bevuto superalcolici a go-go, Ilaria si è presentata con tutto l’armamentario della madre. Così hanno iniziato a dividersi i giochi per poi spogliarsi iniziando a masturbarsi ognuna da sola. Poi Miriam non ricordava chi iniziò ma dopo un po’ iniziarono a baciarsi e toccarsi, leccandosi anche la fica e il culo a vicenda “ricordo che il primo orgasmo è stato con Giada che mi leccava la fica mentre io mi ficcavo in bocca un cazzo enorme di gomma”. Poi mi disse cosa facevano le altre e che la seconda volta ha goduto con un piccolo vibratore nel culo e Maria che la leccava”. “Come è stato leccare le tue amiche” le chiesi, “bello, bello soprattutto farmi leccare” rispose ridendo “poi mi hanno preparato bene il culetto per il tuo cazzo, ho goduto con uno finto figuriamoci con il tuo di carne…”. Mi raccontò poi che Maria fu quella più porca, che era partita proprio ubriachissima, mentre Giada aveva orgasmi di continuo anche squirtando”. Mi confessò che le era piaciuto leccare le tettone di Maria e la fighetta stretta di Ilaria, poi le quattro amiche si erano ripromesse entusiaste di ripetere la cosa al più presto. Parlando poi dei cazzi presi, Giada le aveva convinte che dovevano rifarlo ma dopo aver preso la G perché “è una cosa assurda”, allora mi fece questa proposta “sabato possiamo andare noi sei a casa di Ilaria, compriamo un po’ di G da Leo poi la prendiamo e io e te scopiamo in una camera, Maria e Flavia in un altra e Giada e Ilaria in un’altra da sole oppure con Leo se vuole restare. Dissi che ci dovevo pensare e quella sera, eccitato come non mai, spiegai a Leo il mio problema con le eiaculazioni precoci e gli chiesi se con la G avrei potuto superarlo. Lui mi guardò serio e mi fece: la risposta alla tua domanda è sì, può aiutarti, ma non credo che sia la soluzione giusta per te. Mi bastò quella risposta per scrivere a Miriam e dirle che per me era ok. Dissi a mia madre che sabato avremmo dormito tutti da Ilaria e lei tutta tranquilla “si si va bene”. La cosa mi incuriosii e così decisi di rimettere il caricatore in camera sua. Anche Flavio accettò subito e Leo invece dopo che Giada gli scrisse a scuola mi prese in disparte “ma perché volete fare sta cosa?? Siete bravi ragazzi e grandi amici, pensateci bene”. Io lo rassicurai e poi specificai “io e Miriam ce ne andiamo in camera, voi altri fate quello che vi pare a me non interessa”. Leo spiegò a Giada allora che lui sarebbe rimasto perché ce l’avrebbe somministrata lui, poi su richiesta della ragazza invitò anche Adrian e Ivan che accettarono. Anche sua sorella voleva partecipare ma alla fine non riuscì a liberarsi dal marito. Sabato sembrava non arrivare mai e alla fine facemmo la solita trafila: prima nostra partita a calcio e poi quella di Miriam a pallavolo. Ivan, Leo e Adrian fecero diversi commenti poi a Miriam sulle sue compagne e lei rispose che anche loro non erano passati inosservati ad alcune sue compagne. L’accordo era che le donne sarebbero andate a casa di Ilaria a prepararsi dopo aver cenato, mentre noi mangiavamo per conto nostro e poi le raggiungevamo quando ci scrivevano. Leo ricordò a tutti “non bevete al massimo una birretta a testa, non pippate e niente canne”. Noi così ci facemmo una birra per accompagnare la pizza ed eccitatissimi volammo da loro quando ci scrissero. Arrivati trovammo la porta socchiusa, come entrammo c’erano le luci spente e come la porta fu chiusa accesero la luce al grido di “sorpresa!!”. Miriam era su dei tacchi neri vertiginosi con un platou altrettanto alto: era altissima e bellissima, per il resto indossava solo calze nere, reggiseno e mutandine nere. Ero un po’ imbarazzato perché anche gli altri la vedevano così ma cercavo di non darla a vedere. Anche le altre tre avevano abbigliamenti simili: le tettone di Maria parevano voler esplodere mentre il culo di Giada… mamma mia anche se pure quello di Miriam era favoloso. Quello di Giada andava più verso il fuori, mentre quello di Miriam verso l’alto ma entrambi erano grossi e voluminosi. Prendemmo la G e brindammo con un po’ di birra a testa: Flavio era insolitamente taciturno, Leo anche preso a fare le dosi mentre Ivan era quello che più teneva banco facendo battute sulle ragazze riempendole di complimenti. Ilaria poi mise della musica ma non troppo alta “poi la stronza della vicina magari chiama i carabinieri”, poi quando la G iniziò a fare effetto Miriamo mi prese per la mano e mi portò in quella che era la camera della madre della nostra amica. Chiudemmo la porta e iniziammo subito a baciarci, avevo il cazzo durissimo e iniziai a leccarla “senti che buchino profumato che ho… me lo sono lavato ben benino Giada mi ha fatto un bel servizietto e poi me lo ha voluto leccare”. Aveva già preparato del gel e la G facilitò la sua sverginatura del culo con un cazzo vero. Durai molto, andavo piano e la sentivo godere mentre a pecora da sotto si sgrillettava. La sensazione del suo culo stretto era bellissima, per la prima volta mi sentii bravo nel scoparla, nel farla godere. Quando ebbe l’orgasmo io non capivo più nulla in un mix di sensazioni mai provate. Ci baciammo e lei mi pulì il cazzo con delle salviettine e me lo prese in bocca iniziando un pompino clamoroso. In quel momento ci accorgemmo degli urli animaleschi che provenivano dal salotto. Ci guardammo e Miriamo ridendo mi fece il segno del silenzio con il dito poi mi prese per la mano e pian piano ci affacciammo. La scena fu la seguente: Ilaria era sdraiata sul tavolino con Adrian che la pompava facendola vibrare come un ramo, Giada era scopata a pecora da Leo e pure Maria da Ivan, mentre Flavio se lo faceva leccare dalla ragazza. Eravamo in piedi e loro ci videro, Miriam mi segava il cazzo duro lentamente e io le toccavo il culo. Giada allora si staccò e venne verso la mia ragazza iniziandola a pomiciare, poi mi guardo e fece “Brutta stronza mica ci avevi detto che c’aveva un cazzo così bello”. Miriam allora si chinò e iniziò a sbocchinarmi con Giada le leccava il culo da dietro. Poi ce ne andammo tutti e tre in camera e iniziarono a leccarmelo insieme: io che sborravo dopo trenta secondi ora non solo mi stavo godendo un doppio pompino da urlo, ma riuscivo anche a fare lo spavaldo ordinando alle due di andare più in profondità . “Lo voglio ancora nel culo” fece Miriam e si mise a pecora, mi oliai di nuovo il cazzo e la inculai mentre lei leccava la fica dell’amica. Giada dopo un po’ si mise a pecora di fianco a lei e mi chiese di fare lo stesso, io titubai ma poi fu Miriam a guidare il mio cazzo dentro il suo culo. La visione di quei due culi aperti era da sturbo, non capivo nulla poi sentii una pacca sulla spacca e una voce che faceva “mi permetti?”. Come girai lo sguardo vedevo Adrian che senza troppi complimenti aveva iniziato a inculare Miriam andando a una velocità pazzesca. Allora cinsi Giada per i fianchi e iniziai ad andare anche io più veloce che potevo, le due urlavano come due ossesse e a quel punto non ce la feci più e feci una sborrata colossale sulle chiappe di Giada arrivandole fino ai capelli. “Lecca la sborra del tuo ragazzo troia” fece Adrian a Miriam mentre le spinse la faccia verso le chiappe dell’amica. Io mi stavo pulendo ed ero come in trance mentre vedevo il ragazzo martellare il culo della mia amata, che godeva paonazza strillando frasi oscene tipo “mi sfondi tutta porco mi stai spaccando!!”. Mi ributtai nella mischia ficcando il cazzo nella bocca di Miriam quando lei venne di nuovo, ma poi fummo risvegliati dal campanello di casa: era la vicina di Ilaria che minacciava di chiamare i carabinieri. Calò il silenzio nella casa, Ilaria si ricompose alla meglio mettendo una vestaglia ma andò ad aprire con la sborra sui capelli mentre noi provavamo a fare silenzio trattenendo a stento le risate. Leo preoccupato per la droga ci fece segno di smammare, così le donne restarono e noi maschietti come si calmò la cosa uscimmo. Leo volle subito tornare a casa un po’ in ansia e io li riaccompagnai. Prima ci fermammo a fare un panino e solo allora, prendendo il cellulare, vidi gli allert della camera messa da mia madre. Andai in bagno e mi collegai: c’era mia madre che cavalcava il nostro vicino sul lettone matrimoniale. Spensi e chiesi ai due se potevo dormire da loro “sennò mi devo sentire le domande di mamma”, i due mi dissero che non c’erano problemi e una volta da loro mi indicarono la camera. Come ci fu silenzio mi rividi sparandomi tre seghe la scopata di mia madre che per mezzora si è fatta sbattere dall’uomo prima di farsi sborrare sulle tettone. Mi addormentai con il cazzo in mano, poi il mattino dopo realizzai tutto quello che era accaduto in quella incredibile serata. Il mattino dopo feci colazione con i ragazzi e gli raccontai tutto, con anche loro che mi dissero di come si stavano scopando in doppia Maria al momento dell’interruzione “Flavio le altre non le ha sfiorate” invece tu sei stato un toro mi fece Ivan. Sarà ma io tornando a casa realizzai che si Giada mi aveva ciucciato e poi l’avevo inculata, ma che Adrian stava spaccando il culo alla mia amata Miriam. Del resto du ut des… CONTINUA [/QUOTE]
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