Esperienza reale La bottiglia inaspettata

rossofuoco2016

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Questa è la storia reale che ho avuto con una donna vent'anni più grande di me, io trentenne e lei cinquantenne. E. era sposata, con un matrimonio che stava finendo, aveva deciso di andare via da casa, una donna sportiva, mora, un fisico atletico e tirato, tette piccole, culo sodo più di molte ventenni, due occhi grandi. E. non dimostra la sua età, anche grazie a qualche ritocco estetico. Ha molti interessi, una buona carriera, una vita matrimoniale totalmente insoddisfacente, soprattutto dal punto di vista sessuale. Ci siamo conosciuti per caso una sera, ci siamo messi a parlare di fotografia, e siamo rimasti in contatto.

Un giorno vado a casa sua, ci mettiamo a parlare, guardiamo un film, mangiamo qualcosa e beviamo, stiamo sul divano, poi iniziamo a baciarci, sentivo quanta voglia avesse, inizio a spogliarla, è un attimo che siamo nudi. Qua inizia la parte divertente, perché parlando di cose le piacesse, mi dice "mi vergogno un po', però mi piace usare degli oggetti a volte quando mi tocco". Le chiedo che oggetti "dipende: bottiglie, spray, ho provato anche con le zucchine", rimango abbastanza stupito, non m'aspettavo questa svolta, pensavo a qualcosa di più noioso, una risposta più generica. Però la situazione mi eccita, e sarà che avevamo bevuto e c'era una bottiglia di prosecco vuota lì vicino, ma le dico "e se ti scopassi con la bottiglia adesso?". La prendo e lentamente inizio a infilare il collo della bottiglia, è freddo e vado piano, ma mi dice di spingere di più, "sfondami". La guardo e le dico di farmi vedere come si sfonda quando è sola, la vedo assatanata che spinge la bottiglia, la fica sempre più aperta. Mi avvicino alla sua bocca e mi faccio fare un pompino mentre continua a scoparsi con la bottiglia. La sento venire, le tolgo la bottiglia dalle mani e dalla fica, la tocco, è un lago, deve avere pure squirtato. Le dico di mettersi a quattro zampe e inizio a scoparla, la sbatto bene, adesso è tutta bella aperta. Quando sto per venire mi tiro fuori, tolgo il preservativo e le sborro in bocca, beve tutto, si alza e mi dice "questa bottiglia mi sa che la conserverò".

Ci siamo frequentati per diverso tempo, e abbiamo provato molte altre cose divertenti, magari valgono che le racconti qua.
 

sormarco

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taranto
Questa è la storia reale che ho avuto con una donna vent'anni più grande di me, io trentenne e lei cinquantenne. E. era sposata, con un matrimonio che stava finendo, aveva deciso di andare via da casa, una donna sportiva, mora, un fisico atletico e tirato, tette piccole, culo sodo più di molte ventenni, due occhi grandi. E. non dimostra la sua età, anche grazie a qualche ritocco estetico. Ha molti interessi, una buona carriera, una vita matrimoniale totalmente insoddisfacente, soprattutto dal punto di vista sessuale. Ci siamo conosciuti per caso una sera, ci siamo messi a parlare di fotografia, e siamo rimasti in contatto.

Un giorno vado a casa sua, ci mettiamo a parlare, guardiamo un film, mangiamo qualcosa e beviamo, stiamo sul divano, poi iniziamo a baciarci, sentivo quanta voglia avesse, inizio a spogliarla, è un attimo che siamo nudi. Qua inizia la parte divertente, perché parlando di cose le piacesse, mi dice "mi vergogno un po', però mi piace usare degli oggetti a volte quando mi tocco". Le chiedo che oggetti "dipende: bottiglie, spray, ho provato anche con le zucchine", rimango abbastanza stupito, non m'aspettavo questa svolta, pensavo a qualcosa di più noioso, una risposta più generica. Però la situazione mi eccita, e sarà che avevamo bevuto e c'era una bottiglia di prosecco vuota lì vicino, ma le dico "e se ti scopassi con la bottiglia adesso?". La prendo e lentamente inizio a infilare il collo della bottiglia, è freddo e vado piano, ma mi dice di spingere di più, "sfondami". La guardo e le dico di farmi vedere come si sfonda quando è sola, la vedo assatanata che spinge la bottiglia, la fica sempre più aperta. Mi avvicino alla sua bocca e mi faccio fare un pompino mentre continua a scoparsi con la bottiglia. La sento venire, le tolgo la bottiglia dalle mani e dalla fica, la tocco, è un lago, deve avere pure squirtato. Le dico di mettersi a quattro zampe e inizio a scoparla, la sbatto bene, adesso è tutta bella aperta. Quando sto per venire mi tiro fuori, tolgo il preservativo e le sborro in bocca, beve tutto, si alza e mi dice "questa bottiglia mi sa che la conserverò".

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Eh sì dai facci rosicare, magari l'hai anche fistata
 
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rossofuoco2016

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Dopo quella volta iniziai un po' a prenderla in giro su questa cosa degli oggetti, anche perché mi sembrava strano che non avesse mai pensato a comprarsi dei sex toys, che sono sicuramente molto più pratici. Però a parte questo scoprii anche che aveva abbastanza avversione verso l'anale, e non era mai riuscita a provarlo fino in fondo. Quindi questo diventò la mia missione, farle piacere l'anale e scoparle quel culo così bello.
Iniziai prima soft, provando con un dito mentre scopavamo, quando la sentivo al massimo dell'eccitazione, e sentivo che le piaceva, dopo qualche volta non voleva più che lo togliessi. Iniziai a leccarglielo per bene, a farle sentire la mia lingua dentro quel buchetto, e su questo lei ricambiava molto volentieri con me, le piaceva proprio mentre mi spompinava scendere anche a leccarmi il culo.

Un giorno però, sarà stato che era un po' che non ci vedevamo ed ero eccitatissimo, avevo proprio voglia, mi faccio prendere dalla foga. Le dico di mettersi per terra, a quattro zampe sul pavimento, le dico di allargarsi il culo con le mani e farmi vedere, perché avevo voglia di giocare col suo buchetto. Lei obbedisce a tutto, le chiedo se le va, e mi dice solo di scoparla. Faccio colare un bel po' di saliva sul suo buco del culo, e lentamente inizio a spingere la punta del cazzo, dopo aver prima allargato un po' con due dita. Sento cedere, le dico di rilassarsi, di non contrarsi, che altrimenti è peggio. Lentamente entra, la sento grugnire, io rimango immobile, non voglio farle male, sento che le piace anche così, inizia a toccarsi, io mi muovo piano. C'è uno specchio lì di fianco e le dico di guardare come le piace essere inculata lì sul pavimento. Non riesco più a resistere e le sborro nel culo, tiro fuori il cazzo e guardo colarle tutto. Lei è venuta almeno un paio di volte nel mentre e adesso è lì sul pavimento che cerca di riprendersi, l'abbraccio, la bacio e dico che "meno male non ti piaceva l'anale! La prossima volta mi porto un po' di giochetti, che va allenato!"
 
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rossofuoco2016

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Magari non si era capito, ma mi piace giocare con le mia partner, esplorare i loro e i miei limiti, capire dove il piacere può arrivare, insieme al dolore. Con E. non siamo mai riusciti a non strapparci i vestiti di dosso a lungo dopo quella prima volta. Me l'ha sempre detto "certo che essere scopata con una bottiglia la prima volta non penso mi ricapiterà". Quella sera, dopo una cena fuori, torniamo a casa a bere un amaro, mettiamo ghiaccio e amaro nei bicchieri e ci sistemiamo sul divano. In poco tempo siamo nudi, senza nemmeno passare dal via. Glielo faccio bere facendomelo leccare dal cazzo, ho capito che adora fare pompini, ed è pure brava e allora è bello divertirsi così. Quando rimangono i bicchieri vuoti vedo che avanzano dei cubetti di ghiaccio, ne prendo uno e glielo passo sui capezzoli, sulla pancia, poi sulla fica, prima le labbra, poi il clitoride, e poi lo spingo dentro. Prendo il secondo cubetto, lo passo sul clitoride e poi glielo spingo dentro, lei sussulta, ansima. Continuo con tutti i cubetti che erano rimasti, saranno stati 5 o 6. Il ghiaccio si scioglie, la fica cola, bagna il divano. "Hai bagnato tutto il divano, non va bene così, non va per niente bene, ci dev'essere una punizione per questa cosa", mi guarda stupita, "alzati, vieni qua", la tiro sù dal divano e la faccio appoggiare con le mani al muro di fronte. La tocco, entro dentro con due dita, ed è ancora bagnatissima, ma non è solo acqua. Mentre continuo a toccarla le dico "ti meriti una bella sculacciata per come hai ridotto il divano", prova a difendersi dicendo che è stata colpa mia, le dico che se non sta zitta poi aumentano le sculacciate. Lei sta al gioco, la sento eccitata, vado con una prima sculacciata che la lascia sorpresa, e poi continuo, due, tre, quattro... dieci... Lei sospira a ogni colpo, il culo che si arrossa, prova a muoversi, ma le dico di stare ferma. Al quindicesimo inizio ad accarezzarla piano piano, passo le dita sui segni che le ho lasciato, le dico che è stata brava. Si gira, e guardandomi mi dice "Sì, ma adesso scopami, che non resisto". Andiamo a letto, ci saltiamo addosso e facciamo del sesso animalesco, con morsi, capelli tirati, impeto e piacere. Finito, stanchi, rimaniamo abbracciati e sfatti. Mi bacia, e guardandomi mi dice "non pensavo mi sarebbe piaciuto essere trattata così, ne voglio ancora" e si mette a ridere.
 
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rossofuoco2016

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Una serata di fine inverno, fresca ma non freddissima. Avevamo deciso di andare al cinema, E. mi chiese come si dovesse vestire: “Con una gonna, e mi raccomando senza mutande”. L’aspetto vicino al cinema, era un mercoledì o forse un martedì. Prima di entrare un lungo bacio con tanta lingua, era già buio e approfitto dell’ombra per controllare sotto la gonna di tweed molto corta: c’erano dei collant, ma non c’erano le mutande. “La prossima volta ricordami di dirti che oltre a non metterti le mutande ti devi mettere le autoreggenti”, lei ride, ma quando avevo passato la mano avevo già sentito il calore e l’umido della sua fica. Ci mettiamo seduti in penultima fila, il cinema è semivuoto, si abbassano le luci e parte il film. Guardiamo la storia che ci viene raccontata, vorrei baciarla, ma ci sono le mascherine da tenere. La sento che si muove nella sua poltrona, come se non trovasse una posizione comoda, dopo pochi minuti sento la sua mano sulla mia coscia che lentamente sale verso il cavallo dei pantaloni. Rispondo mettendole la mano sulla coscia, sento i collant, risalgo sotto la gonna. Lei si copre le cosce con il cappotto, io faccio lo stesso. Sento le sue gambe che si allargano, le tiro su la gonna sul davanti e inizio a toccarla, lentamente, gesti leggeri, carezze lunghe. Lei mi sbottona i pantaloni e mette la mano dentro, cerca il mio cazzo. Ogni tanto ci fermiamo, ci sentiamo come se potessimo essere scoperti da un secondo all’altro, ci guardiamo intorno e poi ripartiamo in questo nostro gioco, ho il cazzo durissimo, vorrei metterglielo in bocca in quel momento. Lei ha tutti i collant bagnati, la guardo, con la luce del film vedo il suo petto che si muove velocemente, respiri veloci. Con l’altra mano prova a fermarmi, io continuo, sento le sua cosce che si chiudono, cerca di fare piano, la sento irrigidirsi, tremare e godere. La sua mano che intanto continua a stringermi il cazzo dentro le mutande, aumenta la velocità, non resisto e vengo, sborro nelle mutande. E. tira fuori la mano, si abbassa la mascherina e si lecca le dita. Si avvicina e mi dice “la prossima volta la voglio tutta in bocca, è un peccato lasciarla lì”. Finisce il primo tempo, si accendono le luci, cerchiamo di ricomporci il più che possiamo senza essere visti dalle poche altre persone che ci sono. Fortuna che abbiamo le mascherine a nasconderci un poco. Riusciamo a calmarci e guardare la fine del film con calma, quando usciamo ho le mutande ancora bagnata di sbarra, si vede pure una macchia sui pantaloni, le mi guarda e ride. La bacio, e le dico “che dici ci beviamo qualcosa?”.
 
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rossofuoco2016

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Ritorno con una storiella di un pomeriggio con E.

Una domenica pomeriggio ci dovevamo vedere, arrivo da lei portandomi dietro la mia scatola di giocattoli: diversi plug, un magic wand, un bel dildo a ventosa da 20 cm, pinze per capezzoli, mollette, corde, bavagli. Insomma un po' di roba per divertirci.

Alla fine quando ci vediamo va sempre più o meno tutto allo stesso modo: un film, un po' di vino, cibo, e poi ci prende la voglia e iniziamo a toccarci, baciarci, e finiamo nudi in un secondo. E così va anche quel pomeriggio. Lei vestita da casa, niente di raffinato, un paio di leggings, e una maglietta, ma le piace sempre stare senza mutande. Ovviamente va tutto come al solito, e dopo poco che siamo sul divano iniziamo a toccarci, a baciarci. Lei mi sbottona i pantaloni e inizia a spompinarmi. Le dico di andare a letto e di aspettarmi nuda. Intanto vado a prendere la scatola, e inizio a preparare i giochetti. Quando entro in camera la trovo che si sta toccando. "Guarda qua cosa ho portato, adesso ci divertiamo! Te la ricordi la safeword che avevamo deciso?", mi fa sì con la testa e allarga le gambe ancora di più. Io prendo le mollette, delle mollette da bucato di legno, e inizio a mettergliele una per ogni capezzolo, poi passo alla fica, sulle labbra. Lei mi dice che sono un porco, e allora gliene metto due sulla lingua. Poi la bendo con una mascherina per dormire che era nella scatola. "Adesso sei mia, ho voglia di usarti come la troia che sei", lei mugola, la saliva inizia a colarle dalla lingua che è fuori con le mollette attaccate. Tiro le mollette che le ho messo sulla fica aprendogliela, è bagnatissima. Inizio a scoparla così. Dopo qualche minuto le tolgo le mollette dalla lingua, e le faccio e prendo il dildo, glielo faccio leccare, voglio vedere quanto riesce a prenderlo in gola, spingo e arriva quasi alla fine. Glielo metto nella fica, e inizio con il dildo, mentre mi faccio leccare il cazzo. Lei gode, mi dice di sfondarla. "Sei pronta per il culo?" prendo un plug medio, metto un po' di lubrificante, e inizio piano piano a giocare col suo buchetto, prima lo lecco, poi con un dito, il tutto mentre il dildo è ancora dentro, metto la punta del plug, sento che entra bene, è eccitata e si lascia andare, il plug scivola dentro tutto fino alla base. La guardo così, con un dildo nella fica e un plug nel culo, le dico che è bella. "Adesso però facciamo un gioco, forza, in piedi!" e le tolgo il dildo, "fai un giro della stanza, se ti cade il plug dal culo sono 20 sculacciate". La vedo camminare lenta, cerca di tenere il plug, ma scivola via dopo qualche passo. "Raccoglilo, e mettiti qua che ti devo sculacciare, ti devi esercitare di più". In piedi appoggiata al muro, mani in alto, inizio a darle le 20 sculacciate, vedo il segno della mia mano comparirle sul culo, lei cerca di non urlare. Quando finisco l'abbraccio, la bacio "Andiamo a finire quello che avevamo iniziato". Le rimetto il plug, e torno a scoparla, dopo poco ripasso al dildo, e poi con le dita. È apertissima a questo punto, mi entrano quattro dita e sento che le piace, provo a mettere anche il pollice, chiudo la mano a cuneo, e inizio a spingere "vediamo se entra tutta, che fica sfondata che hai". Arrivo fino alle nocche, spingo, sento cedere e mi ritrovo con la mano praticamente tutta dentro. Lei viene una seconda volta, così con il plug nel culo e una mano nella fica. A questo punto sono troppo eccitato per tenermi, tiro fuori la mano, le tolgo il plug le scopo il culo, il plug aveva aperto per bene, metto altro lubrificante e praticamente entra tutto, prima lentamente e poi prendo ritmo e inizio a sbatterla. Vengo quasi subito così, dentro al suo culo. La guardo, la fica apertissima, il culo pure, lei in estasi che non riesce nemmeno a parlare "sei bellissima tutta sfondata così".
 

Duka

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Questa è la storia reale che ho avuto con una donna vent'anni più grande di me, io trentenne e lei cinquantenne. E. era sposata, con un matrimonio che stava finendo, aveva deciso di andare via da casa, una donna sportiva, mora, un fisico atletico e tirato, tette piccole, culo sodo più di molte ventenni, due occhi grandi. E. non dimostra la sua età, anche grazie a qualche ritocco estetico. Ha molti interessi, una buona carriera, una vita matrimoniale totalmente insoddisfacente, soprattutto dal punto di vista sessuale. Ci siamo conosciuti per caso una sera, ci siamo messi a parlare di fotografia, e siamo rimasti in contatto.

Un giorno vado a casa sua, ci mettiamo a parlare, guardiamo un film, mangiamo qualcosa e beviamo, stiamo sul divano, poi iniziamo a baciarci, sentivo quanta voglia avesse, inizio a spogliarla, è un attimo che siamo nudi. Qua inizia la parte divertente, perché parlando di cose le piacesse, mi dice "mi vergogno un po', però mi piace usare degli oggetti a volte quando mi tocco". Le chiedo che oggetti "dipende: bottiglie, spray, ho provato anche con le zucchine", rimango abbastanza stupito, non m'aspettavo questa svolta, pensavo a qualcosa di più noioso, una risposta più generica. Però la situazione mi eccita, e sarà che avevamo bevuto e c'era una bottiglia di prosecco vuota lì vicino, ma le dico "e se ti scopassi con la bottiglia adesso?". La prendo e lentamente inizio a infilare il collo della bottiglia, è freddo e vado piano, ma mi dice di spingere di più, "sfondami". La guardo e le dico di farmi vedere come si sfonda quando è sola, la vedo assatanata che spinge la bottiglia, la fica sempre più aperta. Mi avvicino alla sua bocca e mi faccio fare un pompino mentre continua a scoparsi con la bottiglia. La sento venire, le tolgo la bottiglia dalle mani e dalla fica, la tocco, è un lago, deve avere pure squirtato. Le dico di mettersi a quattro zampe e inizio a scoparla, la sbatto bene, adesso è tutta bella aperta. Quando sto per venire mi tiro fuori, tolgo il preservativo e le sborro in bocca, beve tutto, si alza e mi dice "questa bottiglia mi sa che la conserverò".

Ci siamo frequentati per diverso tempo, e abbiamo provato molte altre cose divertenti, magari valgono che le racconti qua.
A me é capitato la stessa coda con mia moglie, la bottiglia era di spumante ....
 

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