Esperienza reale La cugina appena maggiorenne

Ho tanti episodi in ballo da raccontare. Quale volete per primi? Max 2 risposte


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OP
T

Tanacca71

Guest
eh qua vogliamo il continuo di cio che vi hanno detto e tutto il resto che avete fatto con loro.... mmmmmm chi sa se in futuro non ti sei fatto pure la signora del boss magari quando ci hai preso parecchia confidenza
Nel prossimo capitolo già saprete dove si va a parare
 

sormarco

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taranto
ehhhh il boss e la signora sono interessanti e affascinanti sei andato a altre feste da loro??
Credo che ormai il contatto c'era stato, anche da parte della padrona di casa, chissà se il professore sia stato ricontattato.
Comunque l'importante non fare domande specifiche da risposta immediata, ma domandare per riaccendere la tanaccamemoris così lui viene aiutato anche nei minimi dettagli.
 

Penetrator

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CAPITOLO : NATA PER DARE SPETTACOLO

Quello che stavamo vivendo era un senso di libertà assoluta.

Come un weekend tutto per noi.

Andammo a fare una doccia.

Poi il boss mi prese da parte

Boss: abbiamo quasi la stessa corporatura, guarda se ti vanno bene questi vestiti.

Stasera siamo tutti eleganti, devi essere in ordine

Michi invece era perfetta, ma la padrona la vestì personalmente.

I vestiti addosso sarebbero serviti per poco comunque.

Erano molto cordiali, eravamo a nostro agio.

Lei era molto attratta dalla storia di Michela

Aveva fatto lo stesso percorso che desiderava fare la cugina.

Godersi la bella vita e divertirsi.

A quanto pare non era un esibizionista pura, ma se li piaceva qualcuno faceva in modo di partecipare, cosa che fece con me.

Non a caso, dopo cena le due ragazze si isolarono, e a detta di Michela qualche anno dopo, quella chiacchierata fu decisiva per il percorso che la cugina avrebbe intrapreso.

Lui invece si rivedeva in me da ragazzo.

Ha fatto la bella vita all’ombra del padre fino a trent’anni.

Poi rilevò l’azienda perché il padre ebbe un infarto.

Disse di aver lavorato duro e ora si godeva i frutti di questo lavoro.

Mi confidò che conobbe l’attuale compagna ad una festa quando lei aveva 20 anni.

Raccontai delle peripezie con il professore, di Laura e Simona.

Ne erano affascinati, sopratutto lei, ci tempestava di domande.

Il boss mi diceva che questi spettacoli venivano organizzati regolarmente il giorno stesso dopo un accordo importante di lavoro.

Ogni 15 giorni per tutto l’anno organizzavano le feste, ma nel periodo estivo le occasioni per divertirsi erano all’ordine del giorno.

Avevo chiesto al boss se aveva dei consigli per me.

Mi disse di aspettare dopo il party.

Obbligatorio l’uso del preservativo.

Gli uomini arrivarono verso le 23 e si disposero tutto intorno, su dei divanetti, ad un letto matrimoniale che fu piazzato in giardino per l’occasione.

La cugina arrivò con un body attillato completamente leopardato.

La fine del mondo.

Fu presentata dalla padrona che per occasione indossava un abito color argento con uno spacco vertiginoso.

Pad: buonasera , vi voglio presentare Michela, 18 anni compiuti quest’anno.

Ha iniziato da poco a praticare il sesso, ma vi sorprenderà.

Ci scusiamo fin da subito, avevamo in programma un paio di spettacoli per allietare la vostra serata

Per cui sarà Michela che si prenderà la scena stasera.

Per l’occasione vi daremo il meglio a voi, ma sopratutto a lei.

Le regole le sapete già.

Io ero l’unico che stava nelle retrovie su un divanetto .

Ma vedevo magnificamente la scena anche perché il letto era posizionato su un palchetto rialzato

Aspettavamo in trepidante attesa chi fossero i due ragazzi che si dovevano spupazzare Michela.

Intanto la padrona prese per mano Michela e la portò a sfilare davanti al ristretto pubblico.

Se la mangiavano con gli occhi.

Davanti a me c’era il divanetto dei padroni.

Un paio di persone vennero subito dal boss, chiedendo se era possibile dopo lo spettacolo, avere la cugina tutta per se.

Il boss ricordò loro le regole della serata.

Solo la ragazza durante lo spettacolo, può chiamare uno o più persone.

Se non c’è questo invito, si rimane a secco.

Un po’ di musica di sottofondo e entrarono i ragazzi.

E qui ci fu la sorpresa.

Non due, ma bensì tre ragazzi e sopratutto di colore.

Alla vista dei ragazzi io guardai Michela che già attendeva il mio sguardo.

fece un incredibile sorriso.

Dall’esperienza con Ubani sapeva già che cosa gli aspettava, questa volta moltiplicato per tre.

Ci fu un applauso nel giardino, per stemperare la tensione che era palpabile.

E poi Ubani non aveva avuto l’onore di assaggiare il suo culo, perché ancora non sverginato.

I tre ragazzi si spogliarono fino all’intimo.

Stava a Michela scoprire i loro cazzi, che già si stagliavano enormi sotto gli slip

I primi due erano notevoli, la padrona si girò e mi guardò.

Dalla sue espressione mi fece capire che avesse fatto la loro selezione personalmente.

Poi il terzo era simil Ubani, lungo ma veramente largo.

In tre accerchiarono la cugina, e la spogliarono pian piano.

Quando fu nuda, partì un mormorio tra la piccola platea.

Sentivo chiaramente che apprezzavano tutto della cugina, e ancora non avevano visto niente.

Con una precisione svizzera, Michela cercava di essere più equa possibile.

Alternava i cazzi nella sua bocca mentre con le mani libere, segava a ripetizione i due rimasti

I cazzi dei ragazzi arrivarono per nemmeno la metà dentro la bocca.

La larghezza non permetteva di arrivare oltre.

Michela aveva altri modi per consolidare l’erezione dei fortunati

Succhiava le palle che nell’occasione sembravano quelle del biliardo ,

Leccava loro l’asta infinita, con dedizione maniacale.

Le mani dei ragazzi si infilavano in ogni pertugio

Fecero alzare Michela e la trasformarono in una trottola

Messa a novanta gradi, a turno la penetrarono nella fica gonfia, mentre alternava i cazzi in gola di quelli davanti a lei.

Dopo un paio di giri, arrivò il primo orgasmo, violento.

Le gambe tremanti cedettero sul letto.

Ogni membro dei ragazzi, era ricoperto di liquido vaginale biancastro

Le penetrazioni erano sempre più profonde, e si vedevano proprio dagli umori attaccati ai loro cazzi. Si poteva misurare ad occhio ogni cazzo quanto era entrato nella fica.

Fu messa a pecora, approfittando che l’orgasmo l’avesse fatta cedere sul letto.

Continuarono a martellarla nella fica a ripetizione.

Ora i ragazzi andavano veloci e profondi

Michela gemeva molto forte, si girò verso uno del pubblico e li indicò di farsi avanti, ma non lo fece.

In totale ne chiamò quattro ma nessuno si loro si fece avanti.

Delusa si alzò e fece mettere seduto il ragazzo con il cazzo più grosso, lei ci si posizionò sopra, danzandoci

Lui completamente immobile e lei ci saltava sopra

Gli altri ragazzi approfittarono per riposarsi un attimo.

Anche loro seduti, mentre la cugina letteralmente saltava a turno sul cazzo si ognuno di loro

Mi avvicinai ai padroni per farmi spiegare come mai i signori che aveva scelto Michela non si erano fatti avanti.

La padrona si alzò e si sedette accanto a me e mi sussurrò nell’orecchio , che nessuno di loro sarebbe entrato in azione per paura di sfigurare al cospetto dei ragazzi di colore.

L’improvvisa assenza della padrona a fianco del boss, fece avanzare di nuovo i due tizi del pubblico per venire a parlamentare.

Tirarono fuori il libretto degli assegni, volevano assolutamente avere per una notte la cugina.

Il boss fece uno schiocco di dita e comparvero altri neri.

Ma questa volta vestiti, che portarono via abbastanza di forza i due.

Lo spettacolo si fermò un attimo.

Boss: non posso accettare simili atteggiamenti.

La cugina approfittò per dissetarsi.

Incrociai il suo sguardo

Mimò una frase”guardami ora ti prego “

Si sdraiò completamente di schiena sul petto del nero con il cazzo più grosso.

Lui si lubrificò ampiamente la fava e fece lo stesso con il buco di Michela .

Per la prima volta poteva prendere un palo di carne di quelle dimensioni nel culo.

Il ragazzo entrò lentamente, ma Michela era già con la bocca aperta.

Man mano che avanzava Michela aumentava il suo godimento.

Arrivò fino ad un terzo della lunghezza. Era troppo largo per procedere oltre.

Ora la cugina urlava, un misto goduria e dolore.

I partecipanti ora si erano spinti vicinissimi per vedere la circonferenza del suo buco aperto.

Ancora un paio di minuti in quella posizione e poi l’apoteosi mentale.

Era arrivato il momento del non ritorno.

Il clic della perdita delle inibizioni. Era abituato a lei e Laura, sapevo benissimo che arrivato a quel momento, era il punto del non ritorno

M: sfondatemi tuttaaaaaa.

Che bel cazzone nero, spaccami tutta ti pregooo

Non se lo fecero ripetere due volte e il secondo ragazzo aggiunse il suo cazzone nella fica

Una doppia nera devastante.

Un secondo orgasmo violentissimo raggiunse Michela velocemente.

Alcune persone ai lati del letto si alzarono in piedi dalla tensione raggiunta.

Iniziarono ad arrivare parole grosse anche da loro “ sventratela” “ apritela questa troietta “ “ anche la bocca dai”

E l’ultimo ragazzo eseguì

Prese la testa di Michela con ambedue le mani e la scopò in bocca

Michela per lunghi tratti fu annientata

Non emetteva nessun suono. Solo un mugolio continuo di godimento

Quando ci fu il primo cambio di posizione il buco del culo era aperto all’inverosimile.

Ero talmente preso dalla visione della cugina , che non mi ero accorto che avevo la mano della padrona sul mio cazzo.

La guardai e la baciai violentemente.

Ero su su di giri

Lei mi respinse all’inizio, forse complice la vicinanza del boss, che ci dava di schiena.

Che però non si accorse di niente, anche lui rapito da quello spettacolo

Erano tutti alzati dai divanetti per assistere alla distruzione di Michela

La padrona si sciolse appena la raggiunsi con la mano della fica.

L’aveva fradicia.

L’avrei voluta scopare li sul posto, ma mi fece cennò che non si poteva.

La presi con la testa e la portai sulla cappella.

Lei acconsentì questa volta

In comune alla cugina aveva il dono del non rigurgito

Era profonda nella pompata

Intanto la cugina ripresasi dallo choc iniziale continuò il suo spettacolo sonoro

I gemiti erano alle stelle

M: scopatemiiii. Vi voglio sentire completamente dentro di me cazzooo

Il culo aveva ceduto ancora un po’, e i ragazzi potevano scoparla fino a metà cazzo dì lunghezza . La riprova furono i liquidi che demarcavano la profondità della penetrazione.

Un terzo incredibile orgasmo mise k.o. Michi

Il corpo era incontrollabile.

Le orbite rovesciate.

Alla visione di quella impotenza di Michela e complice la lingua senza freni della padrona, venni con una sborrata potente.

Tentai invano di sottrarmi dalla bocca, la volevo annaffiare sul viso da zoccola.

Lei serrò le labbra sulla cappella e non la fece uscire.

Svuotai tutto quello che avevo nelle palle, nella gola della padrona.

Intanto deglutiva di gusto.

A: quanto mi piacerebbe fare sesso con te

Pad: ricambierei molto volentieri ma non si può.

Ci sono delle regole.

E questa è la più importante di tutte.

Mi sono spinta anche oltre, perché mi piaci.

Ma di più non posso.

A: grazie comunque, sei splendida.

Pad: tua cugina è fortunata, hai uno sperma dolcissimo.

Se tu fossi mio, berrei diverse volte al giorno direttamente dalla fonte.

A: Mi vuoi far morire. Credo che tu abbia un corpo da favola nuda. Me lo immaginerò diverse notti

Ritornò sul divanetto davanti a me , non prima di avermi lanciato un sorriso fantastico.

Per un attimo mi ero estraniato dal massacro anale che stava subendo Michela.

Ebbe un sussulto e si rimise quasi in piedi

I continui orgasmi l’avevano fiaccata

I tre posizionarono nel angolo del letto a pecora Michi.

Le gambe poggiavano per terra e il suo culo era a meno di due metri da un gruppetto di spettatori.

I tre ragazzi avevano deciso di finire la performance in quel modo

Ognuno di loro penetrava con forza disumana Michi nel culo e ognuno di loro venne copiosamente dentro

Michela aveva soltanto la forza di spingere con lo sfintere la sborra fuori da quel buco pulsante .

La venuta dell’ultimo ragazzo, quasi la deflagrò con un orgasmo assurdo

La sperma che colava dalle chiappe si scontrava con gli umori sgocciolanti della fica

Michela rimase immobile in quella posizione, con gli occhi semichiusi.

Tutti si alzarono dai divanetti e sfilarono dietro la cugina per vedere quello spettacolo di liquidi.

I ragazzi si allontanarono e rientrarono nella villa

E i partecipanti sfilarono man mano andando a ringraziare il boss.

Sentivo chiaramente fare i complimenti ai padroni di casa, per la performance.

Alcuni di loro chiedevano quando si fosse esibita ancora. Fu un successo clamoroso

Ma mentre vi avvicinai alla cugina, i quattro che aveva indicato durante lo spettacolo si fecero improvvisamente avanti.

Ora non avevano più la vergogna di confrontarsi con i ragazzi di colore

Erano letteralmente impazziti.

Con il buco del culo ancora abbastanza dilatato , approfittarono in quella posizione per penetrare la cugina che ormai sembrava sempre più ad una bambola di pezza

Segava a malapena i cazzi, un altro invece la scopava in bocca.

Questa volta i cazzi erano alla portata di ogni buco di Michela

In bocca arrivavano fino alla gola e lo stesso dicasi per il culo che veniva penetrato fino a fine corsa.

Le parole che volavano erano di ogni tipo, ognuno aveva la sua fantasia “vieni qui bambina , che hai fatto la cattiva e ora paparino ti da una bella lezione” chi la scopava in bocca urlava “prendi questo biberon e succhia” altri invece inveivano con “sei proprio una gran puttana” “ troione

“ ora ti sfondiamo noi”

Ero un po’ preoccupato, e chiesi al boss se era regolare questo assalto

Boss: Michela l’aveva scelti personalmente prima. Sono entrati ora. Tocca aspettare

Per oltre un ora e forse di più, Michela fu letteralmente scopata in ogni posizione, messa a pecora, in doppia penetrazione. Ecc.

Pompava i loro cazzi al rallentatore.

Anche con loro comunque aveva avuto un orgasmo.

Non riuscivo più a contarli

Tutti si accordarono di finire sul viso di Michela , che ormai non vedeva quasi più.

La sborra era appiccicata ovunque sul suo viso, in particolare su un occhio quasi chiuso.

Un rivolo di sperma invece usciva di lato dalla sua bocca.

I ragazzi si ritirarono con commenti di approvazione entusiastici,”che chiavata incredibile” oppure “se c’è sempre lei, io faccio tutte le feste”

Andavano tutti dal boss a complimentarsi

Io mi sedetti sul letto

A: Michi come stai?

M: sto godendo ancora. Portami te in casa. Non riesco a stare in piedi

La padrona aveva preparato una vasca da bagno dove far riposare Michela mentre si lavava

Io chiesi al boss di farmi una doccia.

Lui mi fece andare in un bagno diverso da quello dove era la cugina.

I bagni erano meravigliosi

La doccia era incastonata in una pietra e aveva i vetri trasparenti

Mentre mi lavavo, con la coda dell’occhio vidi qualcuno che osservava

La padrona era appoggiata sul lavabo che mi guardava

Rimasi di sasso

Lei si spogliò lentamente.

Fino a rimanere completamente nuda

Le tette erano una quarta di sicuro.

Bellissime e sode, un corpo pazzesco.

La sua fica completamente glabra ma con un triangolo sopra di pelo curato alla perfezione.

Poi si girò e si mise a novanta con le gambe leggermente divaricate

Mi fece vedere l’intero repertorio.

Apri la doccia per raggiungerla.

Ma mi stoppò

Pad: ti ho detto che non vado oltre, ma ho esaudito la tua ultima richiesta. Ho approfittato per vederti nudo.

Ora siamo pari

E mi lasciò lì dentro come un ebete

Era il momento di andar via.

Ero in giardino con il boss, mentre aspettavo Michela che si preparasse.

Boss: E’ passata la mia signora da te in doccia?

A: si ma le posso assicurare che non abbiamo fatto niente

Lui sorrise

Boss: lo so, questa è fiducia reciproca. Si poteva spingere entro un certo limite e lo ha fatto

Se vuoi la chiamo e per stasera tolgo quel limite.

Non abbiamo segreti tra noi.

Gli ho domandato su di te

Si sarebbe fatta scopare volentieri

La tentazione era tantissima, ma volevo essere il più corretto possibile con lui.

A: la voglia è tanta. È una bellissima donna, lei è estremamente fortunato.

Ma non me la sento di interrompere gli accordi che avete voi.

Siete stati gentilissimi.

Il boss mi avrebbe sicuramente dato il via alla padrona ma fu felice della mia risposta.

E con quel atteggiamento mi fece sedere su una panchina di marmo

Boss: mi avevi chiesto dei consigli

Ora te ne do alcuni, ma poi devi fare di testa tua…
l'indomani poteva ancora sedersi?
 

dan_zan

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Tanacca71 ma la cuginetta oggi che preticamente scopa "quasi" solo con il marito si sente soddistatta? Ha avuto mai rimpianti delle grandi scopate fatte?
 

Honey Boy

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Quando avrai terminato con le avventure di Michela, Laura e Simona sarebbe interessante un approfondimento sul resto della tua vita. Soprattutto su come tu possa vivere una vita "normale" o comunque come tu abbia potuto affrontare una relazione ordinaria dopo aver vissuto queste vicende. Nel mio piccolo ho avuto anche io le mie esperienze particolari (club privé, esibizionismo, sesso di gruppo) sia in coppia che da solo. È molto difficile adattarsi o accontentarsi dell'ordinarietà quando si sono vissute determinate situazioni adrenaliniche, perverse e libidinose.
 
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Tanacca71

Guest
Quando avrai terminato con le avventure di Michela, Laura e Simona sarebbe interessante un approfondimento sul resto della tua vita. Soprattutto su come tu possa vivere una vita "normale" o comunque come tu abbia potuto affrontare una relazione ordinaria dopo aver vissuto queste vicende. Nel mio piccolo ho avuto anche io le mie esperienze particolari (club privé, esibizionismo, sesso di gruppo) sia in coppia che da solo. È molto difficile adattarsi o accontentarsi dell'ordinarietà quando si sono vissute determinate situazioni adrenaliniche, perverse e libidinose.
Anche questa è una bellissima disamina. A fine racconto avrai la tua risposta.
 

PornoSide

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CAPITOLO : NATA PER DARE SPETTACOLO

Quello che stavamo vivendo era un senso di libertà assoluta.

Come un weekend tutto per noi.

Andammo a fare una doccia.

Poi il boss mi prese da parte

Boss: abbiamo quasi la stessa corporatura, guarda se ti vanno bene questi vestiti.

Stasera siamo tutti eleganti, devi essere in ordine

Michi invece era perfetta, ma la padrona la vestì personalmente.

I vestiti addosso sarebbero serviti per poco comunque.

Erano molto cordiali, eravamo a nostro agio.

Lei era molto attratta dalla storia di Michela

Aveva fatto lo stesso percorso che desiderava fare la cugina.

Godersi la bella vita e divertirsi.

A quanto pare non era un esibizionista pura, ma se li piaceva qualcuno faceva in modo di partecipare, cosa che fece con me.

Non a caso, dopo cena le due ragazze si isolarono, e a detta di Michela qualche anno dopo, quella chiacchierata fu decisiva per il percorso che la cugina avrebbe intrapreso.

Lui invece si rivedeva in me da ragazzo.

Ha fatto la bella vita all’ombra del padre fino a trent’anni.

Poi rilevò l’azienda perché il padre ebbe un infarto.

Disse di aver lavorato duro e ora si godeva i frutti di questo lavoro.

Mi confidò che conobbe l’attuale compagna ad una festa quando lei aveva 20 anni.

Raccontai delle peripezie con il professore, di Laura e Simona.

Ne erano affascinati, sopratutto lei, ci tempestava di domande.

Il boss mi diceva che questi spettacoli venivano organizzati regolarmente il giorno stesso dopo un accordo importante di lavoro.

Ogni 15 giorni per tutto l’anno organizzavano le feste, ma nel periodo estivo le occasioni per divertirsi erano all’ordine del giorno.

Avevo chiesto al boss se aveva dei consigli per me.

Mi disse di aspettare dopo il party.

Obbligatorio l’uso del preservativo.

Gli uomini arrivarono verso le 23 e si disposero tutto intorno, su dei divanetti, ad un letto matrimoniale che fu piazzato in giardino per l’occasione.

La cugina arrivò con un body attillato completamente leopardato.

La fine del mondo.

Fu presentata dalla padrona che per occasione indossava un abito color argento con uno spacco vertiginoso.

Pad: buonasera , vi voglio presentare Michela, 18 anni compiuti quest’anno.

Ha iniziato da poco a praticare il sesso, ma vi sorprenderà.

Ci scusiamo fin da subito, avevamo in programma un paio di spettacoli per allietare la vostra serata

Per cui sarà Michela che si prenderà la scena stasera.

Per l’occasione vi daremo il meglio a voi, ma sopratutto a lei.

Le regole le sapete già.

Io ero l’unico che stava nelle retrovie su un divanetto .

Ma vedevo magnificamente la scena anche perché il letto era posizionato su un palchetto rialzato

Aspettavamo in trepidante attesa chi fossero i due ragazzi che si dovevano spupazzare Michela.

Intanto la padrona prese per mano Michela e la portò a sfilare davanti al ristretto pubblico.

Se la mangiavano con gli occhi.

Davanti a me c’era il divanetto dei padroni.

Un paio di persone vennero subito dal boss, chiedendo se era possibile dopo lo spettacolo, avere la cugina tutta per se.

Il boss ricordò loro le regole della serata.

Solo la ragazza durante lo spettacolo, può chiamare uno o più persone.

Se non c’è questo invito, si rimane a secco.

Un po’ di musica di sottofondo e entrarono i ragazzi.

E qui ci fu la sorpresa.

Non due, ma bensì tre ragazzi e sopratutto di colore.

Alla vista dei ragazzi io guardai Michela che già attendeva il mio sguardo.

fece un incredibile sorriso.

Dall’esperienza con Ubani sapeva già che cosa gli aspettava, questa volta moltiplicato per tre.

Ci fu un applauso nel giardino, per stemperare la tensione che era palpabile.

E poi Ubani non aveva avuto l’onore di assaggiare il suo culo, perché ancora non sverginato.

I tre ragazzi si spogliarono fino all’intimo.

Stava a Michela scoprire i loro cazzi, che già si stagliavano enormi sotto gli slip

I primi due erano notevoli, la padrona si girò e mi guardò.

Dalla sue espressione mi fece capire che avesse fatto la loro selezione personalmente.

Poi il terzo era simil Ubani, lungo ma veramente largo.

In tre accerchiarono la cugina, e la spogliarono pian piano.

Quando fu nuda, partì un mormorio tra la piccola platea.

Sentivo chiaramente che apprezzavano tutto della cugina, e ancora non avevano visto niente.

Con una precisione svizzera, Michela cercava di essere più equa possibile.

Alternava i cazzi nella sua bocca mentre con le mani libere, segava a ripetizione i due rimasti

I cazzi dei ragazzi arrivarono per nemmeno la metà dentro la bocca.

La larghezza non permetteva di arrivare oltre.

Michela aveva altri modi per consolidare l’erezione dei fortunati

Succhiava le palle che nell’occasione sembravano quelle del biliardo ,

Leccava loro l’asta infinita, con dedizione maniacale.

Le mani dei ragazzi si infilavano in ogni pertugio

Fecero alzare Michela e la trasformarono in una trottola

Messa a novanta gradi, a turno la penetrarono nella fica gonfia, mentre alternava i cazzi in gola di quelli davanti a lei.

Dopo un paio di giri, arrivò il primo orgasmo, violento.

Le gambe tremanti cedettero sul letto.

Ogni membro dei ragazzi, era ricoperto di liquido vaginale biancastro

Le penetrazioni erano sempre più profonde, e si vedevano proprio dagli umori attaccati ai loro cazzi. Si poteva misurare ad occhio ogni cazzo quanto era entrato nella fica.

Fu messa a pecora, approfittando che l’orgasmo l’avesse fatta cedere sul letto.

Continuarono a martellarla nella fica a ripetizione.

Ora i ragazzi andavano veloci e profondi

Michela gemeva molto forte, si girò verso uno del pubblico e li indicò di farsi avanti, ma non lo fece.

In totale ne chiamò quattro ma nessuno si loro si fece avanti.

Delusa si alzò e fece mettere seduto il ragazzo con il cazzo più grosso, lei ci si posizionò sopra, danzandoci

Lui completamente immobile e lei ci saltava sopra

Gli altri ragazzi approfittarono per riposarsi un attimo.

Anche loro seduti, mentre la cugina letteralmente saltava a turno sul cazzo si ognuno di loro

Mi avvicinai ai padroni per farmi spiegare come mai i signori che aveva scelto Michela non si erano fatti avanti.

La padrona si alzò e si sedette accanto a me e mi sussurrò nell’orecchio , che nessuno di loro sarebbe entrato in azione per paura di sfigurare al cospetto dei ragazzi di colore.

L’improvvisa assenza della padrona a fianco del boss, fece avanzare di nuovo i due tizi del pubblico per venire a parlamentare.

Tirarono fuori il libretto degli assegni, volevano assolutamente avere per una notte la cugina.

Il boss fece uno schiocco di dita e comparvero altri neri.

Ma questa volta vestiti, che portarono via abbastanza di forza i due.

Lo spettacolo si fermò un attimo.

Boss: non posso accettare simili atteggiamenti.

La cugina approfittò per dissetarsi.

Incrociai il suo sguardo

Mimò una frase”guardami ora ti prego “

Si sdraiò completamente di schiena sul petto del nero con il cazzo più grosso.

Lui si lubrificò ampiamente la fava e fece lo stesso con il buco di Michela .

Per la prima volta poteva prendere un palo di carne di quelle dimensioni nel culo.

Il ragazzo entrò lentamente, ma Michela era già con la bocca aperta.

Man mano che avanzava Michela aumentava il suo godimento.

Arrivò fino ad un terzo della lunghezza. Era troppo largo per procedere oltre.

Ora la cugina urlava, un misto goduria e dolore.

I partecipanti ora si erano spinti vicinissimi per vedere la circonferenza del suo buco aperto.

Ancora un paio di minuti in quella posizione e poi l’apoteosi mentale.

Era arrivato il momento del non ritorno.

Il clic della perdita delle inibizioni. Era abituato a lei e Laura, sapevo benissimo che arrivato a quel momento, era il punto del non ritorno

M: sfondatemi tuttaaaaaa.

Che bel cazzone nero, spaccami tutta ti pregooo

Non se lo fecero ripetere due volte e il secondo ragazzo aggiunse il suo cazzone nella fica

Una doppia nera devastante.

Un secondo orgasmo violentissimo raggiunse Michela velocemente.

Alcune persone ai lati del letto si alzarono in piedi dalla tensione raggiunta.

Iniziarono ad arrivare parole grosse anche da loro “ sventratela” “ apritela questa troietta “ “ anche la bocca dai”

E l’ultimo ragazzo eseguì

Prese la testa di Michela con ambedue le mani e la scopò in bocca

Michela per lunghi tratti fu annientata

Non emetteva nessun suono. Solo un mugolio continuo di godimento

Quando ci fu il primo cambio di posizione il buco del culo era aperto all’inverosimile.

Ero talmente preso dalla visione della cugina , che non mi ero accorto che avevo la mano della padrona sul mio cazzo.

La guardai e la baciai violentemente.

Ero su su di giri

Lei mi respinse all’inizio, forse complice la vicinanza del boss, che ci dava di schiena.

Che però non si accorse di niente, anche lui rapito da quello spettacolo

Erano tutti alzati dai divanetti per assistere alla distruzione di Michela

La padrona si sciolse appena la raggiunsi con la mano della fica.

L’aveva fradicia.

L’avrei voluta scopare li sul posto, ma mi fece cennò che non si poteva.

La presi con la testa e la portai sulla cappella.

Lei acconsentì questa volta

In comune alla cugina aveva il dono del non rigurgito

Era profonda nella pompata

Intanto la cugina ripresasi dallo choc iniziale continuò il suo spettacolo sonoro

I gemiti erano alle stelle

M: scopatemiiii. Vi voglio sentire completamente dentro di me cazzooo

Il culo aveva ceduto ancora un po’, e i ragazzi potevano scoparla fino a metà cazzo dì lunghezza . La riprova furono i liquidi che demarcavano la profondità della penetrazione.

Un terzo incredibile orgasmo mise k.o. Michi

Il corpo era incontrollabile.

Le orbite rovesciate.

Alla visione di quella impotenza di Michela e complice la lingua senza freni della padrona, venni con una sborrata potente.

Tentai invano di sottrarmi dalla bocca, la volevo annaffiare sul viso da zoccola.

Lei serrò le labbra sulla cappella e non la fece uscire.

Svuotai tutto quello che avevo nelle palle, nella gola della padrona.

Intanto deglutiva di gusto.

A: quanto mi piacerebbe fare sesso con te

Pad: ricambierei molto volentieri ma non si può.

Ci sono delle regole.

E questa è la più importante di tutte.

Mi sono spinta anche oltre, perché mi piaci.

Ma di più non posso.

A: grazie comunque, sei splendida.

Pad: tua cugina è fortunata, hai uno sperma dolcissimo.

Se tu fossi mio, berrei diverse volte al giorno direttamente dalla fonte.

A: Mi vuoi far morire. Credo che tu abbia un corpo da favola nuda. Me lo immaginerò diverse notti

Ritornò sul divanetto davanti a me , non prima di avermi lanciato un sorriso fantastico.

Per un attimo mi ero estraniato dal massacro anale che stava subendo Michela.

Ebbe un sussulto e si rimise quasi in piedi

I continui orgasmi l’avevano fiaccata

I tre posizionarono nel angolo del letto a pecora Michi.

Le gambe poggiavano per terra e il suo culo era a meno di due metri da un gruppetto di spettatori.

I tre ragazzi avevano deciso di finire la performance in quel modo

Ognuno di loro penetrava con forza disumana Michi nel culo e ognuno di loro venne copiosamente dentro

Michela aveva soltanto la forza di spingere con lo sfintere la sborra fuori da quel buco pulsante .

La venuta dell’ultimo ragazzo, quasi la deflagrò con un orgasmo assurdo

La sperma che colava dalle chiappe si scontrava con gli umori sgocciolanti della fica

Michela rimase immobile in quella posizione, con gli occhi semichiusi.

Tutti si alzarono dai divanetti e sfilarono dietro la cugina per vedere quello spettacolo di liquidi.

I ragazzi si allontanarono e rientrarono nella villa

E i partecipanti sfilarono man mano andando a ringraziare il boss.

Sentivo chiaramente fare i complimenti ai padroni di casa, per la performance.

Alcuni di loro chiedevano quando si fosse esibita ancora. Fu un successo clamoroso

Ma mentre vi avvicinai alla cugina, i quattro che aveva indicato durante lo spettacolo si fecero improvvisamente avanti.

Ora non avevano più la vergogna di confrontarsi con i ragazzi di colore

Erano letteralmente impazziti.

Con il buco del culo ancora abbastanza dilatato , approfittarono in quella posizione per penetrare la cugina che ormai sembrava sempre più ad una bambola di pezza

Segava a malapena i cazzi, un altro invece la scopava in bocca.

Questa volta i cazzi erano alla portata di ogni buco di Michela

In bocca arrivavano fino alla gola e lo stesso dicasi per il culo che veniva penetrato fino a fine corsa.

Le parole che volavano erano di ogni tipo, ognuno aveva la sua fantasia “vieni qui bambina , che hai fatto la cattiva e ora paparino ti da una bella lezione” chi la scopava in bocca urlava “prendi questo biberon e succhia” altri invece inveivano con “sei proprio una gran puttana” “ troione

“ ora ti sfondiamo noi”

Ero un po’ preoccupato, e chiesi al boss se era regolare questo assalto

Boss: Michela l’aveva scelti personalmente prima. Sono entrati ora. Tocca aspettare

Per oltre un ora e forse di più, Michela fu letteralmente scopata in ogni posizione, messa a pecora, in doppia penetrazione. Ecc.

Pompava i loro cazzi al rallentatore.

Anche con loro comunque aveva avuto un orgasmo.

Non riuscivo più a contarli

Tutti si accordarono di finire sul viso di Michela , che ormai non vedeva quasi più.

La sborra era appiccicata ovunque sul suo viso, in particolare su un occhio quasi chiuso.

Un rivolo di sperma invece usciva di lato dalla sua bocca.

I ragazzi si ritirarono con commenti di approvazione entusiastici,”che chiavata incredibile” oppure “se c’è sempre lei, io faccio tutte le feste”

Andavano tutti dal boss a complimentarsi

Io mi sedetti sul letto

A: Michi come stai?

M: sto godendo ancora. Portami te in casa. Non riesco a stare in piedi

La padrona aveva preparato una vasca da bagno dove far riposare Michela mentre si lavava

Io chiesi al boss di farmi una doccia.

Lui mi fece andare in un bagno diverso da quello dove era la cugina.

I bagni erano meravigliosi

La doccia era incastonata in una pietra e aveva i vetri trasparenti

Mentre mi lavavo, con la coda dell’occhio vidi qualcuno che osservava

La padrona era appoggiata sul lavabo che mi guardava

Rimasi di sasso

Lei si spogliò lentamente.

Fino a rimanere completamente nuda

Le tette erano una quarta di sicuro.

Bellissime e sode, un corpo pazzesco.

La sua fica completamente glabra ma con un triangolo sopra di pelo curato alla perfezione.

Poi si girò e si mise a novanta con le gambe leggermente divaricate

Mi fece vedere l’intero repertorio.

Apri la doccia per raggiungerla.

Ma mi stoppò

Pad: ti ho detto che non vado oltre, ma ho esaudito la tua ultima richiesta. Ho approfittato per vederti nudo.

Ora siamo pari

E mi lasciò lì dentro come un ebete

Era il momento di andar via.

Ero in giardino con il boss, mentre aspettavo Michela che si preparasse.

Boss: E’ passata la mia signora da te in doccia?

A: si ma le posso assicurare che non abbiamo fatto niente

Lui sorrise

Boss: lo so, questa è fiducia reciproca. Si poteva spingere entro un certo limite e lo ha fatto

Se vuoi la chiamo e per stasera tolgo quel limite.

Non abbiamo segreti tra noi.

Gli ho domandato su di te

Si sarebbe fatta scopare volentieri

La tentazione era tantissima, ma volevo essere il più corretto possibile con lui.

A: la voglia è tanta. È una bellissima donna, lei è estremamente fortunato.

Ma non me la sento di interrompere gli accordi che avete voi.

Siete stati gentilissimi.

Il boss mi avrebbe sicuramente dato il via alla padrona ma fu felice della mia risposta.

E con quel atteggiamento mi fece sedere su una panchina di marmo

Boss: mi avevi chiesto dei consigli

Ora te ne do alcuni, ma poi devi fare di testa tua…
Interessante capitolo, me lo aspettavo “peggio” invece Michele ne esce contenta….tu ne esci con le palle vuote…ed un signore “amico” in più…..
 

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CAPITOLO : NATA PER DARE SPETTACOLO

Quello che stavamo vivendo era un senso di libertà assoluta.

Come un weekend tutto per noi.

Andammo a fare una doccia.

Poi il boss mi prese da parte

Boss: abbiamo quasi la stessa corporatura, guarda se ti vanno bene questi vestiti.

Stasera siamo tutti eleganti, devi essere in ordine

Michi invece era perfetta, ma la padrona la vestì personalmente.

I vestiti addosso sarebbero serviti per poco comunque.

Erano molto cordiali, eravamo a nostro agio.

Lei era molto attratta dalla storia di Michela

Aveva fatto lo stesso percorso che desiderava fare la cugina.

Godersi la bella vita e divertirsi.

A quanto pare non era un esibizionista pura, ma se li piaceva qualcuno faceva in modo di partecipare, cosa che fece con me.

Non a caso, dopo cena le due ragazze si isolarono, e a detta di Michela qualche anno dopo, quella chiacchierata fu decisiva per il percorso che la cugina avrebbe intrapreso.

Lui invece si rivedeva in me da ragazzo.

Ha fatto la bella vita all’ombra del padre fino a trent’anni.

Poi rilevò l’azienda perché il padre ebbe un infarto.

Disse di aver lavorato duro e ora si godeva i frutti di questo lavoro.

Mi confidò che conobbe l’attuale compagna ad una festa quando lei aveva 20 anni.

Raccontai delle peripezie con il professore, di Laura e Simona.

Ne erano affascinati, sopratutto lei, ci tempestava di domande.

Il boss mi diceva che questi spettacoli venivano organizzati regolarmente il giorno stesso dopo un accordo importante di lavoro.

Ogni 15 giorni per tutto l’anno organizzavano le feste, ma nel periodo estivo le occasioni per divertirsi erano all’ordine del giorno.

Avevo chiesto al boss se aveva dei consigli per me.

Mi disse di aspettare dopo il party.

Obbligatorio l’uso del preservativo.

Gli uomini arrivarono verso le 23 e si disposero tutto intorno, su dei divanetti, ad un letto matrimoniale che fu piazzato in giardino per l’occasione.

La cugina arrivò con un body attillato completamente leopardato.

La fine del mondo.

Fu presentata dalla padrona che per occasione indossava un abito color argento con uno spacco vertiginoso.

Pad: buonasera , vi voglio presentare Michela, 18 anni compiuti quest’anno.

Ha iniziato da poco a praticare il sesso, ma vi sorprenderà.

Ci scusiamo fin da subito, avevamo in programma un paio di spettacoli per allietare la vostra serata

Per cui sarà Michela che si prenderà la scena stasera.

Per l’occasione vi daremo il meglio a voi, ma sopratutto a lei.

Le regole le sapete già.

Io ero l’unico che stava nelle retrovie su un divanetto .

Ma vedevo magnificamente la scena anche perché il letto era posizionato su un palchetto rialzato

Aspettavamo in trepidante attesa chi fossero i due ragazzi che si dovevano spupazzare Michela.

Intanto la padrona prese per mano Michela e la portò a sfilare davanti al ristretto pubblico.

Se la mangiavano con gli occhi.

Davanti a me c’era il divanetto dei padroni.

Un paio di persone vennero subito dal boss, chiedendo se era possibile dopo lo spettacolo, avere la cugina tutta per se.

Il boss ricordò loro le regole della serata.

Solo la ragazza durante lo spettacolo, può chiamare uno o più persone.

Se non c’è questo invito, si rimane a secco.

Un po’ di musica di sottofondo e entrarono i ragazzi.

E qui ci fu la sorpresa.

Non due, ma bensì tre ragazzi e sopratutto di colore.

Alla vista dei ragazzi io guardai Michela che già attendeva il mio sguardo.

fece un incredibile sorriso.

Dall’esperienza con Ubani sapeva già che cosa gli aspettava, questa volta moltiplicato per tre.

Ci fu un applauso nel giardino, per stemperare la tensione che era palpabile.

E poi Ubani non aveva avuto l’onore di assaggiare il suo culo, perché ancora non sverginato.

I tre ragazzi si spogliarono fino all’intimo.

Stava a Michela scoprire i loro cazzi, che già si stagliavano enormi sotto gli slip

I primi due erano notevoli, la padrona si girò e mi guardò.

Dalla sue espressione mi fece capire che avesse fatto la loro selezione personalmente.

Poi il terzo era simil Ubani, lungo ma veramente largo.

In tre accerchiarono la cugina, e la spogliarono pian piano.

Quando fu nuda, partì un mormorio tra la piccola platea.

Sentivo chiaramente che apprezzavano tutto della cugina, e ancora non avevano visto niente.

Con una precisione svizzera, Michela cercava di essere più equa possibile.

Alternava i cazzi nella sua bocca mentre con le mani libere, segava a ripetizione i due rimasti

I cazzi dei ragazzi arrivarono per nemmeno la metà dentro la bocca.

La larghezza non permetteva di arrivare oltre.

Michela aveva altri modi per consolidare l’erezione dei fortunati

Succhiava le palle che nell’occasione sembravano quelle del biliardo ,

Leccava loro l’asta infinita, con dedizione maniacale.

Le mani dei ragazzi si infilavano in ogni pertugio

Fecero alzare Michela e la trasformarono in una trottola

Messa a novanta gradi, a turno la penetrarono nella fica gonfia, mentre alternava i cazzi in gola di quelli davanti a lei.

Dopo un paio di giri, arrivò il primo orgasmo, violento.

Le gambe tremanti cedettero sul letto.

Ogni membro dei ragazzi, era ricoperto di liquido vaginale biancastro

Le penetrazioni erano sempre più profonde, e si vedevano proprio dagli umori attaccati ai loro cazzi. Si poteva misurare ad occhio ogni cazzo quanto era entrato nella fica.

Fu messa a pecora, approfittando che l’orgasmo l’avesse fatta cedere sul letto.

Continuarono a martellarla nella fica a ripetizione.

Ora i ragazzi andavano veloci e profondi

Michela gemeva molto forte, si girò verso uno del pubblico e li indicò di farsi avanti, ma non lo fece.

In totale ne chiamò quattro ma nessuno si loro si fece avanti.

Delusa si alzò e fece mettere seduto il ragazzo con il cazzo più grosso, lei ci si posizionò sopra, danzandoci

Lui completamente immobile e lei ci saltava sopra

Gli altri ragazzi approfittarono per riposarsi un attimo.

Anche loro seduti, mentre la cugina letteralmente saltava a turno sul cazzo si ognuno di loro

Mi avvicinai ai padroni per farmi spiegare come mai i signori che aveva scelto Michela non si erano fatti avanti.

La padrona si alzò e si sedette accanto a me e mi sussurrò nell’orecchio , che nessuno di loro sarebbe entrato in azione per paura di sfigurare al cospetto dei ragazzi di colore.

L’improvvisa assenza della padrona a fianco del boss, fece avanzare di nuovo i due tizi del pubblico per venire a parlamentare.

Tirarono fuori il libretto degli assegni, volevano assolutamente avere per una notte la cugina.

Il boss fece uno schiocco di dita e comparvero altri neri.

Ma questa volta vestiti, che portarono via abbastanza di forza i due.

Lo spettacolo si fermò un attimo.

Boss: non posso accettare simili atteggiamenti.

La cugina approfittò per dissetarsi.

Incrociai il suo sguardo

Mimò una frase”guardami ora ti prego “

Si sdraiò completamente di schiena sul petto del nero con il cazzo più grosso.

Lui si lubrificò ampiamente la fava e fece lo stesso con il buco di Michela .

Per la prima volta poteva prendere un palo di carne di quelle dimensioni nel culo.

Il ragazzo entrò lentamente, ma Michela era già con la bocca aperta.

Man mano che avanzava Michela aumentava il suo godimento.

Arrivò fino ad un terzo della lunghezza. Era troppo largo per procedere oltre.

Ora la cugina urlava, un misto goduria e dolore.

I partecipanti ora si erano spinti vicinissimi per vedere la circonferenza del suo buco aperto.

Ancora un paio di minuti in quella posizione e poi l’apoteosi mentale.

Era arrivato il momento del non ritorno.

Il clic della perdita delle inibizioni. Era abituato a lei e Laura, sapevo benissimo che arrivato a quel momento, era il punto del non ritorno

M: sfondatemi tuttaaaaaa.

Che bel cazzone nero, spaccami tutta ti pregooo

Non se lo fecero ripetere due volte e il secondo ragazzo aggiunse il suo cazzone nella fica

Una doppia nera devastante.

Un secondo orgasmo violentissimo raggiunse Michela velocemente.

Alcune persone ai lati del letto si alzarono in piedi dalla tensione raggiunta.

Iniziarono ad arrivare parole grosse anche da loro “ sventratela” “ apritela questa troietta “ “ anche la bocca dai”

E l’ultimo ragazzo eseguì

Prese la testa di Michela con ambedue le mani e la scopò in bocca

Michela per lunghi tratti fu annientata

Non emetteva nessun suono. Solo un mugolio continuo di godimento

Quando ci fu il primo cambio di posizione il buco del culo era aperto all’inverosimile.

Ero talmente preso dalla visione della cugina , che non mi ero accorto che avevo la mano della padrona sul mio cazzo.

La guardai e la baciai violentemente.

Ero su su di giri

Lei mi respinse all’inizio, forse complice la vicinanza del boss, che ci dava di schiena.

Che però non si accorse di niente, anche lui rapito da quello spettacolo

Erano tutti alzati dai divanetti per assistere alla distruzione di Michela

La padrona si sciolse appena la raggiunsi con la mano della fica.

L’aveva fradicia.

L’avrei voluta scopare li sul posto, ma mi fece cennò che non si poteva.

La presi con la testa e la portai sulla cappella.

Lei acconsentì questa volta

In comune alla cugina aveva il dono del non rigurgito

Era profonda nella pompata

Intanto la cugina ripresasi dallo choc iniziale continuò il suo spettacolo sonoro

I gemiti erano alle stelle

M: scopatemiiii. Vi voglio sentire completamente dentro di me cazzooo

Il culo aveva ceduto ancora un po’, e i ragazzi potevano scoparla fino a metà cazzo dì lunghezza . La riprova furono i liquidi che demarcavano la profondità della penetrazione.

Un terzo incredibile orgasmo mise k.o. Michi

Il corpo era incontrollabile.

Le orbite rovesciate.

Alla visione di quella impotenza di Michela e complice la lingua senza freni della padrona, venni con una sborrata potente.

Tentai invano di sottrarmi dalla bocca, la volevo annaffiare sul viso da zoccola.

Lei serrò le labbra sulla cappella e non la fece uscire.

Svuotai tutto quello che avevo nelle palle, nella gola della padrona.

Intanto deglutiva di gusto.

A: quanto mi piacerebbe fare sesso con te

Pad: ricambierei molto volentieri ma non si può.

Ci sono delle regole.

E questa è la più importante di tutte.

Mi sono spinta anche oltre, perché mi piaci.

Ma di più non posso.

A: grazie comunque, sei splendida.

Pad: tua cugina è fortunata, hai uno sperma dolcissimo.

Se tu fossi mio, berrei diverse volte al giorno direttamente dalla fonte.

A: Mi vuoi far morire. Credo che tu abbia un corpo da favola nuda. Me lo immaginerò diverse notti

Ritornò sul divanetto davanti a me , non prima di avermi lanciato un sorriso fantastico.

Per un attimo mi ero estraniato dal massacro anale che stava subendo Michela.

Ebbe un sussulto e si rimise quasi in piedi

I continui orgasmi l’avevano fiaccata

I tre posizionarono nel angolo del letto a pecora Michi.

Le gambe poggiavano per terra e il suo culo era a meno di due metri da un gruppetto di spettatori.

I tre ragazzi avevano deciso di finire la performance in quel modo

Ognuno di loro penetrava con forza disumana Michi nel culo e ognuno di loro venne copiosamente dentro

Michela aveva soltanto la forza di spingere con lo sfintere la sborra fuori da quel buco pulsante .

La venuta dell’ultimo ragazzo, quasi la deflagrò con un orgasmo assurdo

La sperma che colava dalle chiappe si scontrava con gli umori sgocciolanti della fica

Michela rimase immobile in quella posizione, con gli occhi semichiusi.

Tutti si alzarono dai divanetti e sfilarono dietro la cugina per vedere quello spettacolo di liquidi.

I ragazzi si allontanarono e rientrarono nella villa

E i partecipanti sfilarono man mano andando a ringraziare il boss.

Sentivo chiaramente fare i complimenti ai padroni di casa, per la performance.

Alcuni di loro chiedevano quando si fosse esibita ancora. Fu un successo clamoroso

Ma mentre vi avvicinai alla cugina, i quattro che aveva indicato durante lo spettacolo si fecero improvvisamente avanti.

Ora non avevano più la vergogna di confrontarsi con i ragazzi di colore

Erano letteralmente impazziti.

Con il buco del culo ancora abbastanza dilatato , approfittarono in quella posizione per penetrare la cugina che ormai sembrava sempre più ad una bambola di pezza

Segava a malapena i cazzi, un altro invece la scopava in bocca.

Questa volta i cazzi erano alla portata di ogni buco di Michela

In bocca arrivavano fino alla gola e lo stesso dicasi per il culo che veniva penetrato fino a fine corsa.

Le parole che volavano erano di ogni tipo, ognuno aveva la sua fantasia “vieni qui bambina , che hai fatto la cattiva e ora paparino ti da una bella lezione” chi la scopava in bocca urlava “prendi questo biberon e succhia” altri invece inveivano con “sei proprio una gran puttana” “ troione

“ ora ti sfondiamo noi”

Ero un po’ preoccupato, e chiesi al boss se era regolare questo assalto

Boss: Michela l’aveva scelti personalmente prima. Sono entrati ora. Tocca aspettare

Per oltre un ora e forse di più, Michela fu letteralmente scopata in ogni posizione, messa a pecora, in doppia penetrazione. Ecc.

Pompava i loro cazzi al rallentatore.

Anche con loro comunque aveva avuto un orgasmo.

Non riuscivo più a contarli

Tutti si accordarono di finire sul viso di Michela , che ormai non vedeva quasi più.

La sborra era appiccicata ovunque sul suo viso, in particolare su un occhio quasi chiuso.

Un rivolo di sperma invece usciva di lato dalla sua bocca.

I ragazzi si ritirarono con commenti di approvazione entusiastici,”che chiavata incredibile” oppure “se c’è sempre lei, io faccio tutte le feste”

Andavano tutti dal boss a complimentarsi

Io mi sedetti sul letto

A: Michi come stai?

M: sto godendo ancora. Portami te in casa. Non riesco a stare in piedi

La padrona aveva preparato una vasca da bagno dove far riposare Michela mentre si lavava

Io chiesi al boss di farmi una doccia.

Lui mi fece andare in un bagno diverso da quello dove era la cugina.

I bagni erano meravigliosi

La doccia era incastonata in una pietra e aveva i vetri trasparenti

Mentre mi lavavo, con la coda dell’occhio vidi qualcuno che osservava

La padrona era appoggiata sul lavabo che mi guardava

Rimasi di sasso

Lei si spogliò lentamente.

Fino a rimanere completamente nuda

Le tette erano una quarta di sicuro.

Bellissime e sode, un corpo pazzesco.

La sua fica completamente glabra ma con un triangolo sopra di pelo curato alla perfezione.

Poi si girò e si mise a novanta con le gambe leggermente divaricate

Mi fece vedere l’intero repertorio.

Apri la doccia per raggiungerla.

Ma mi stoppò

Pad: ti ho detto che non vado oltre, ma ho esaudito la tua ultima richiesta. Ho approfittato per vederti nudo.

Ora siamo pari

E mi lasciò lì dentro come un ebete

Era il momento di andar via.

Ero in giardino con il boss, mentre aspettavo Michela che si preparasse.

Boss: E’ passata la mia signora da te in doccia?

A: si ma le posso assicurare che non abbiamo fatto niente

Lui sorrise

Boss: lo so, questa è fiducia reciproca. Si poteva spingere entro un certo limite e lo ha fatto

Se vuoi la chiamo e per stasera tolgo quel limite.

Non abbiamo segreti tra noi.

Gli ho domandato su di te

Si sarebbe fatta scopare volentieri

La tentazione era tantissima, ma volevo essere il più corretto possibile con lui.

A: la voglia è tanta. È una bellissima donna, lei è estremamente fortunato.

Ma non me la sento di interrompere gli accordi che avete voi.

Siete stati gentilissimi.

Il boss mi avrebbe sicuramente dato il via alla padrona ma fu felice della mia risposta.

E con quel atteggiamento mi fece sedere su una panchina di marmo

Boss: mi avevi chiesto dei consigli

Ora te ne do alcuni, ma poi devi fare di testa tua…
Niente, ogni volta sempre di più dentro al racconto... Stavolta pure perso dentro michela mi sentivo😜😜😜😜😜😜😜😜😜😜😜💦💦💦💦💦💦💦💦💦💦
 

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