Eccovi accontentati con il seguito della IV PARTE
Alle nove in punto con una bottiglia di champagne e un mazzo enorme di rose bussai alla loro porta.
Mi vennero ad aprire entrambi. Tino, abbastanza impacciato e Maura che indossava un vestitino scuro molto aderente e abbastanza scollato, da cui s'intravedeva un reggiseno di pizzo nero, con calze autoreggenti e un bel paio di scarpe con tacco a spillo che la affinavano di molto.
I miei presenti contribuirono a rompere quella tensione del primo incontro. Mentre ci accomodavamo in salotto e Maura andava a preparare i bicchieri per un brindisi, Tino mi accennò che dovevo fare solo quello che lui chiedeva senza prendere iniziative e che essendo la prima volta, si sentiva molto a disagio. Il tapino, si raccomandò di non venirgli dentro né in bocca e di non usare il secondo
canale perché lui era stato il primo e non voleva che altri ne potessero godere. Mentendo risposi che anche per me era la prima volta che avevo un incontro a troi;, che speravo di accontentare le attese della consorte e che avrei fatto tutto quello che lui chiedeva.
Maura intanto dopo aver messo una musica di sottofondo entrò in salotto e porgendoci i bicchieri propose un brindisi alla nostra amicizia.
Tutto sembrava surreale. Maura da vero anfitrione e con estrema naturalezza stava facendo quasi le stesse cose che aveva fatto la prima volta che venne a casa mia, per farmi intendere che ero io il suo desiderio e che tutto questo era come legalizzare la nostra storia anche davanti al marito. Tino visibilmente teso, in imbarazzo e anche arrabbiato per una situazione accettata solo per necessità. Io che dovevo figurare solo come un attrezzo di piacere agli occhi del marito e nascondere che da vero porcone conoscevo già ogni centimetro del corpo di sua moglie.
Subito dopo aver svuotato un paio di calici, Maura di fronte a noi che stavamo seduti sul divano, ruppe gli indugi. Si sfilò il vestito e con indosso solo l'intimo e autoreggenti si mise tra di noi, mi prese le mani e m'invitò ad accarezzarla, mentre lei, voltandosi verso il marito, cominciò a massaggiargli il pacco da sopra i pantaloni. Tino sembrò rilassarsi un poco e dopo essersi calati pantaloni e slip mise in mostra un cazzo circonciso e lungo certamente più di venti centimetri. Ciò mi stupì perché non pensavo che alla sua età e sofferente com'era potesse avere ancora un simile attributo certamente più grosso del mio. Lei , intanto segava con entrambe le mani il cazzo del marito e s'imboccò la cappella in un attimo tutta in bocca, iniziando un lento su e giù che lo faceva mugolare di piacere.
Io, dopo essermi spogliato, continuavo a tastarla tutta dandole piacere specialmente quando gli sfioravo la fregna o gli stringevo i capezzoli mentre osservavo con desiderio quel magnifico pompino che gli stava facendo, notando però, che se mollava la presa con una mano, il cazzo di Tino si piegava in giù perdendo turgidità. Ora capivo il motivo perché Maura era stata attratta da un uomo più anziano di lei e quanto deve aver sofferto nel non poter godere più interamente, una simile asta nei suoi buchetti.
"Adesso però devo farglielo un poco anche a lui" disse Maura rivolta al marito, cercando la sua approvazione. Poi si introdusse la mia verga turgida fino in gola.
Succhiava a meraviglia. Lei si stava godendo appieno il mio cazzo, mi sorrise e mi strizzò un occhio in segno di complicità. Ciò m'infoiò ancora di più, gli avrei certamente sborrato in bocca se il marito non fosse intervenuto proponendoci di andare tutti sul letto per stare più comodi.
Appena stesa Maura mi chiese di prenderla a pecora, così mentre Tino, sbalordito nel vedere la propria moglie oscenamente fare la
porca con un'altro si masturbava. La stavo la trombavo da dietro con colpi sempre più forti, entrandogli dentro tutto fino alle palle come piaceva a lei mentre Tino chiese a me se era brava e a lei se godeva.
"Si che godo" esclamò Maura "Lui si che mi fa godere, come lo sento, mmm come godo!"
Allora il marito prese la testa della moglie e la guidò sul suo cazzo per farsi spompinare.
Per Maura, nonostante la sua porcaggine, era la prima volta che prendeva due verghe in contemporanea e la sentii venire con un orgasmo fortissimo. Rallentai le spinte per non venire, mentre lei mugolava di piacere e continuava a succhiare il cazzo del marito.
La conoscevo bene e sapevo che aveva ancora voglia, quindi tirai fuori il mio cazzo grondate dei suoi umori dalla figa e puntai al suo buchetto. Che subito dopo un leggero "Hai!" di Maura, lo sentii aprirsi per ricevermi dentro. Vedendo contrarsi dalla mia penetrazione anale il viso della moglie, Tino gli domandò, allarmato, dove glielo stavo mettendo. E lei: "Caro mi sta tutto in figa! Se lo mettesse nel buchetto mi farebbe vedere le stelle!", rispose la maliarda, mentre gli perforavo quel buchetto che mi aveva già deliziato tante volte e stringeva forte tutti i muscoli dell'ano imprigionando dentro di se il mio cazzo che sentivo prossimo a sborrare. A quel punto, lei si fermò, mi fece uscire, si stese e avvicinando i nostri cazzi alla sua bocca cominciò a segarci e a pomparci in contemporanea stringendosi con le braccia alle nostre cosce.
La sua bocca ci chiavava a meraviglia, un poco a me un poco a Tino, la sua lingua roteava come una trottola sulle nostre cappelle spostandosi freneticamente cercando di metterle entrambe in bocca. Stavo per godere e allora socchiuse le labbra e si fece sborrare sul viso il mio seme caldo e denso. Con le labbra ancora imbrattate di sborra lappò la cappella circoncisa di Tino che venne con tre o quattro schizzi sul suo collo e sulle zinne.
Eravamo tutti finalmente appagati. Con un rotolo di carta igienica si ripulì della nostra sborra e asciugò entrambi i cazzi, ci baciò entrambe le cappelle e si asciugò la fregna che grondava di umori. Infine si stese in mezzo a noi due e con la mano sui nostri attrezzi si addormentò.
Adesso, dopo quel primo appuntamento ci si incontra quasi ogni settimana a casa loro mentre i nostri incontri clandestini con la mia amica Maura proseguono con regolarità.
Tino, ha superato la fase di rancore e gelosia che aveva inizialmente e sembra che il menage a trois sia stato per lui molto positivo, il suo umore è cambiato in meglio e in famiglia sembra essere tornata l'armonia. Anche le sue performance in fatto di sesso sono migliorate e negli incontri che ora abbiamo, mi ha concesso ogni libertà con la moglie. Non sono più uno sconosciuto da usare per il piacere della moglie, come un oggetto, ma il loro amico intimo. Non più il "Lui" della prima volta, ma Ciccio l'amico inseparabile, parte integrante della loro vita di coppia.