Esperienza reale LA MIA COINQUILINA.. UN PO VERO UN PO NO

Bibooox

"Level 3"
Messaggi
45
Punteggio reazione
370
Punti
53
Ciao ragazzi, vorrei provare a fare qualcosa di diverso dal solito. Partire da una storia realmente accaduta e continuare fantasticando anche grazie a voi su ciò che sarebbe potuto succedere successivamente.. spero vi piaccia come idea. Ma partiamo raccontando la storia.

Torniamo indietro di 6 anni. Conseguì il diploma nel mio paesino del sud e decisi di trasferirmi in una città del nord per continuare gli studi e provare un'esperienza di vita totalmente nuova. A fine estate mi recai in città alla ricerca di una casa. Visitai diversi appartamenti e restai piacevolmente sorpreso da quante case "miste" ci fossero al nord: ragazzi e ragazze assieme senza troppi problemi. Il terzo giorno presi appuntamento per vedere una casa che alla fine si sarebbe rivelata quella giusta: la casa era composta da 3 singole, 2 delle quali occupate da un ragazzo e una ragazza più grandi di me (all'epoca io avevo poco più di 19 anni, la ragazza 24 e l'altro ragazzo 28). Al momento della visita conobbi il ragazzo che mi sembrò un tipo a posto, timido ma educato. Non conobbi la ragazza che non era presente ma aveva dato carta bianca all'altro per la scelta del terzo coinquilino. Decisi di bloccare la stanza e mi preparai a vivere questa nuova avventura.
10 giorni dopo mi trasferii definitivamente a Modena e i primi giorni fui solo in casa col ragazzo: come detto era un tipo educato e studioso ma poco avvezzo al divertimento e alla socialità, il contrario di me. Parlavamo poco e un giorno chiesi informazioni sull'altra ragazza (che ancora non avevo mai visto e che sarebbe giunta nel weekend): mi parlò di una ragazza carina ma un po' snob, con la quale non aveva legato moltissimo per via del suo carattere un po' rude. Mi disse che a sua detta non avremmo stretto un gran rapporto per via dell'età soprattutto (ero una matricola e chiunque sia stato uno studente sa della superiorità degli studenti più anziani verso le matricole 😂). Tuttavia ero curioso di conoscerla e speravo fosse una bella fighetta. Finalmente la domenica sera lei arrivò e io ero solo in casa. Mi si palesò una bella tipa bionda, capelli mossi che contornavano un bel viso e due occhioni verdi che risaltavano il tutto. Era magra e dalla magliettina che indossava notai subito un seno scarso. Le gambe erano anche magre ma il giusto. Ero curioso di vedere il culetto e quando si girò notai una forma veramente armonica: classico culetto a mandolino, i jeans erano stretti e ne risaltavano i glutei. Aveva il classico fisico da teen, piccolino ma che prometteva bene. Ci presentammo, finalmente avevo conosciuto Giada (l'altro inquilino si chiamava Giuseppe). Lei inizialmente cercò di evitarmi come aveva predetto Peppe ma non mi persi d'animo: senza falsa modestia sono un tipo estremamente empatico e difficilmente la gente non si fida di me. Le parlavo, facevo battute e lei iniziava a divertirsi e a sentirsi a suo agio, mi cominciò a dare confidenza e... due ore dopo eravamo fuori a mangiare una pizza 😂
Il nostro rapporto decollò velocemente, diventammo subito complici e passavamo molto tempo assieme. Parlavamo di tutto, lei era aperta su tutto: inevitabilmente spesso toccavamo l'argomento sesso, sul quale si professava un'esperta. Le piaceva scopare, aveva avuto tanti ragazzi più grandi e non disdegnava anche rapporti da una botta e via. Più passava il tempo e più sognavo di averla ma ero consapevole che le opportunità fossero ridotte per via di molti fattori, soprattutto perché non aveva mai fatto trasparire interesse fisico verso i miei confronti. Mi eccitava molto guardala in casa, regalava spesso pantaloncini che lasciavano nude le gambe e i piedini, sempre smaltati di rosso e molto arrappanti con un tatuaggio raffigurante una farfalla sul piede destro (anche se all'epoca ancora non apprezzavo molto questa parte del corpo). Tendeva a coprirsi quando eravamo in casa anche con con Giuseppe, si lasciava andare poco di più quando eravamo soli. Finché un giorno successe quello che avevo sempre sperato. Eravamo soli e io ero tranquillo in salotto a guardare la TV mentre lei stava facendo una doccia. Restò chiusa tantissimi minuti in bagno finché ad un certo punto venne fuori: capelli ancora bagnati come il resto della sua morbida pelle ma soprattutto era in intimo, reggiseno-perizoma e stop. Io restai folgorato, cercai il suo culo con lo sguardo e lei non si oppose molto. Si mise appoggiata al muro, usava il telefono che era in carica e mi dava le spalle come se nulla fosse. Aveva un perizoma scuro che le tagliavano le chiappe perfettamente in due. Il culo era piccolo ma estremamente sodo con una forma a mandolino che più volte avevo sognato nei jeans o nei pantaloncini. Rimase così un paio di minuti senza dire nulla, ascoltava audio su WhatsApp e rideva mentre io la ammiravo e rapidamente diventai duro, molto duro. Volevo toccarmi ma non potevo, mi balenarono in mente tantissime idee ma lì per lì rimasi fermo, rischiavo solo di rovinare tutto. Ma lei mi stava provocando, ne ero certo. Dopo qualche minuto andò in camera e uscii con indosso un bel pigiamino che lasciava ancora intravedere abbastanza bene le sue grazie. Andò in bagno ad asciugarsi i capelli mentre io nel frattempo feci l'unica cosa possibile: mi chiusi in camera con la foto del suo culo stampato in mente e mi segai fortissimo, sborrai con tanta forza. Dopo 10 minuti tornai in salotto e lei era lì che guardava la TV. Mi guardò e chiese:
"Che facevi?"
"Ero in camera, parlavo con mia mamma..."
Lei sorrise da vera troia e cambiò argomento. Probabilmente aveva capito cosa avessi fatto e probabilmente ne era compiaciuta ma non aggiunse altro e la serata trascorse tranquillamente. Da quel momento in poi i suoi "outfit" abbastanza erotici si susseguirono: capitava di vederla in perizoma, in reggiseno, addirittura mi autorizzava ad entrare in bagno mentre lei era sotto la doccia se ne avevo bisogno. Ero soddisfatto, spesso frugavo tra la sua biancheria e portavo piacere a me stesso manualmente. Ma volevo di più, volevo provarci.
Una sera io ero uscito mentre lei era rimasta a casa. Tornai tardi, erano circa le 3. Passai davanti alla sua stanza e mi fermai un attimo: la porta era chiusa ma sentivo degli strani rumorini, che da lì a poco divennero inconfondibili... Si stava masturbando !! La sentivo gemere con ritmi diversi, non sapevo se stesse giocando con la figa o col culetto, se stesse usando dildi o altro ma l'eccitazione fu fortissima: cominciai a masturbarmi lì, non vedevo nulla ma sentivo e immaginavo tutto, lei a pecora con tre dita in figa o un grosso dildo nel culo. Fu fantastico, stetti tanti minuti lì e alla fine mi sborrai sulla mano per non rischiare di sporcare nulla. Appena finito corsi in bagno e mi lavai bene prima di andare a letto distrutto ma appagato. Trascorse qualche altra settimana e giunse il periodo natalizio, saremmo tornati tutti a casa per le vacanze. Peppe andò via subito ma tant'è era come se non fosse a casa. Io e lei restammo fino al 23 dicembre, tardissimo per uno studente fuori sede. L'ultima sera decidemmo di uscire ma i nostri amici erano già andati tutti via. Ci recammo così ad un bar attorno alle 18 per bere qualcosina e non fare tardi dato che il giorno dopo saremmo partiti presto. Cominciammo a bere il primo, secondo, terzo spritzz... Dopo circa un paio d'ore ne avevamo bevuti 5, forse 6. Io reggo bene l'alcool, lei meno. Cominciò a ridere, rideva sempre e sembrava molto contenta. Durante il tragitto per tornare a casa mi teneva per il braccio, mi dava dei bacetto sulle guance e sembrava tanto affettuosa, era ubriaca persa 😂 Arrivamo a casa e ci buttammo sul divano. Lei era provata ma rideva ancora e anch'io guardando lei. Mi disse che voleva mettersi comoda, si alzò e barcollante la vidi andare in camera, dove si chiuse. Anch'io feci lo stesso e in pochissimo tempo ero in pigiama e di nuovo sul divano, intento a cercare qualcosa da guardare prima di andare a letto. Lei rimase in camera forse mezz'ora tant'è che pensai si fosse addormentata. Dopo tantissimo venne fuori, era riuscita davvero a cambiarsi: indossava la maglia del pigiama, un leggins nero molto attillato e i piedi erano nudi, col solito smalto rosso e quella dita lunghe e perfette che tanto avevo ammirato quei mesi. Io ero seduto e lei si sdraiò, poggiando i suoi piedi sul mio cazzo praticamente. Non avevo alcun tipo di cattiva intenzione e decisi di trattarla normalmente, senza allungare mani o altro visto il suo stato non perfettamente lucido. Ma fu lei a chiedermi un massaggino alle gambe: non Mi feci pregare due volte. Le massaggiavo tranquillamente le gambe, i polpacci le cosce.. era davvero tonica. Andai avanti qualche minuto finché mi iniziai ad indurire. Lei se ne accorse subito visto che i suoi piedi poggiavano sul mio cazzo che cresceva.. mi guardò ed in preda all'alcol esclamò:
'ma ce l'hai duro!"
"E un po', sai com'è..." Risposi io da deficiente.
Lei mi guardò pensando si sarebbe arrabbiata invece... Si alzò con uno scatto e fece: "Dai ci penso io!". Non ci stavo credendo, sapevo che probabilmente era l'alcool a parlare ma non potevo e non volevo opporre alcuna resistenza. Si inginocchiò, pian piano mi tirò giù il pigiama e le mutande (in realtà feci tutto io, lei non riusciva 😂) ed ecco che lo tirai fuori. Era già duro, molto duro. La cappella svettava e lei rimase abbastanza contenta, si evinceva dal suo sorrisino. Cominciò a porgere la lingua e a baciarlo ma in pochissimi secondi era già nella sua bocca: lo succhiava da dio! Affondava pesantemente, quasi si strozzava ma sapeva bene cosa stesse facendo. La sua maestria venne davvero fuori. Io ero tra le stelle, non ragionavo più e godevo come un animale. Non si fermava, era ingorda, forse anche troppo (avevo paura vomitasse visto tutti gli spritz che aveva bevuto😂). Andò avanti diversi minuti, sembrava pienamente cosciente di ciò che stesse facendo. In 19 anni fu il miglior pompino ricevuto fino a quel momento. Ad un certo punto stavo per venire e la avvisai ma lei andò avanti tranquillamente come se nulla fosse. 30 secondi ed eruttai nella sua bocca. Lei prese tutto lo sperma in bocca ma ahimè non ingoio, penso bene di sputarmelo addosso sul pigiama. Ma non mi interessava, avevo goduto come poche volte prima in vita mia. Lei riprese a ridere e con la bocca ancora sporca di sborra andò in bagno a pulirsi, e altrettanto feci anch'io. Ci ricomponemmo e lei mi fece:
"Ti è piaciuto?"
"Me lo chiedi pure? Tantissimo cazzo..."
Lei sorrise e rispose:
"Consideralo il mio regalo di Natale. Grazie per la serata (ho omesso che avevo pagato tutto io le bevute eh), vado a letto che sono stanca..."
"Buonanotte teso, a domani..."
Restai lì sul divano che ancora godevo, si era realizzato un sogno. Inizia a fantasticare, pensai che avrei potuto scoparla prima o poi ....
Questo non successe mai. La mattina seguente partimmo per le vacanze natalizie ma ahimè lei non tornò più. La notte di capodanno suo padre fu vittima di un incidente stradale e rimase paralizzato. È ancora vivo, si è ripreso mentalmente ma è costretto su una sedia a rotelle da ben 6 anni. Lei dopo questo fattaccio non tornò più a Modena. Tornò solo una sera a metà febbraio a prendere le sue cose e andò via, per sempre. L'ho rivista qualche volta in questi anni ma non si è mai creata una situazione tale da permettermi di rivivere qualche altra storia eccitante. Peccato.


Vi piacerebbe se inventassi il proseguo, se riuscissi solo nella mia mente a scoparla?
Spero vi sia piaciuto comunque 😌
 

Grandel

"Level 7"
Élite Fase 1
Messaggi
9,097
Punteggio reazione
9,192
Punti
119
Posizione
Jerusalem’s Lot
Ciao ragazzi, vorrei provare a fare qualcosa di diverso dal solito. Partire da una storia realmente accaduta e continuare fantasticando anche grazie a voi su ciò che sarebbe potuto succedere successivamente.. spero vi piaccia come idea. Ma partiamo raccontando la storia.

Torniamo indietro di 6 anni. Conseguì il diploma nel mio paesino del sud e decisi di trasferirmi in una città del nord per continuare gli studi e provare un'esperienza di vita totalmente nuova. A fine estate mi recai in città alla ricerca di una casa. Visitai diversi appartamenti e restai piacevolmente sorpreso da quante case "miste" ci fossero al nord: ragazzi e ragazze assieme senza troppi problemi. Il terzo giorno presi appuntamento per vedere una casa che alla fine si sarebbe rivelata quella giusta: la casa era composta da 3 singole, 2 delle quali occupate da un ragazzo e una ragazza più grandi di me (all'epoca io avevo poco più di 19 anni, la ragazza 24 e l'altro ragazzo 28). Al momento della visita conobbi il ragazzo che mi sembrò un tipo a posto, timido ma educato. Non conobbi la ragazza che non era presente ma aveva dato carta bianca all'altro per la scelta del terzo coinquilino. Decisi di bloccare la stanza e mi preparai a vivere questa nuova avventura.
10 giorni dopo mi trasferii definitivamente a Modena e i primi giorni fui solo in casa col ragazzo: come detto era un tipo educato e studioso ma poco avvezzo al divertimento e alla socialità, il contrario di me. Parlavamo poco e un giorno chiesi informazioni sull'altra ragazza (che ancora non avevo mai visto e che sarebbe giunta nel weekend): mi parlò di una ragazza carina ma un po' snob, con la quale non aveva legato moltissimo per via del suo carattere un po' rude. Mi disse che a sua detta non avremmo stretto un gran rapporto per via dell'età soprattutto (ero una matricola e chiunque sia stato uno studente sa della superiorità degli studenti più anziani verso le matricole 😂). Tuttavia ero curioso di conoscerla e speravo fosse una bella fighetta. Finalmente la domenica sera lei arrivò e io ero solo in casa. Mi si palesò una bella tipa bionda, capelli mossi che contornavano un bel viso e due occhioni verdi che risaltavano il tutto. Era magra e dalla magliettina che indossava notai subito un seno scarso. Le gambe erano anche magre ma il giusto. Ero curioso di vedere il culetto e quando si girò notai una forma veramente armonica: classico culetto a mandolino, i jeans erano stretti e ne risaltavano i glutei. Aveva il classico fisico da teen, piccolino ma che prometteva bene. Ci presentammo, finalmente avevo conosciuto Giada (l'altro inquilino si chiamava Giuseppe). Lei inizialmente cercò di evitarmi come aveva predetto Peppe ma non mi persi d'animo: senza falsa modestia sono un tipo estremamente empatico e difficilmente la gente non si fida di me. Le parlavo, facevo battute e lei iniziava a divertirsi e a sentirsi a suo agio, mi cominciò a dare confidenza e... due ore dopo eravamo fuori a mangiare una pizza 😂
Il nostro rapporto decollò velocemente, diventammo subito complici e passavamo molto tempo assieme. Parlavamo di tutto, lei era aperta su tutto: inevitabilmente spesso toccavamo l'argomento sesso, sul quale si professava un'esperta. Le piaceva scopare, aveva avuto tanti ragazzi più grandi e non disdegnava anche rapporti da una botta e via. Più passava il tempo e più sognavo di averla ma ero consapevole che le opportunità fossero ridotte per via di molti fattori, soprattutto perché non aveva mai fatto trasparire interesse fisico verso i miei confronti. Mi eccitava molto guardala in casa, regalava spesso pantaloncini che lasciavano nude le gambe e i piedini, sempre smaltati di rosso e molto arrappanti con un tatuaggio raffigurante una farfalla sul piede destro (anche se all'epoca ancora non apprezzavo molto questa parte del corpo). Tendeva a coprirsi quando eravamo in casa anche con con Giuseppe, si lasciava andare poco di più quando eravamo soli. Finché un giorno successe quello che avevo sempre sperato. Eravamo soli e io ero tranquillo in salotto a guardare la TV mentre lei stava facendo una doccia. Restò chiusa tantissimi minuti in bagno finché ad un certo punto venne fuori: capelli ancora bagnati come il resto della sua morbida pelle ma soprattutto era in intimo, reggiseno-perizoma e stop. Io restai folgorato, cercai il suo culo con lo sguardo e lei non si oppose molto. Si mise appoggiata al muro, usava il telefono che era in carica e mi dava le spalle come se nulla fosse. Aveva un perizoma scuro che le tagliavano le chiappe perfettamente in due. Il culo era piccolo ma estremamente sodo con una forma a mandolino che più volte avevo sognato nei jeans o nei pantaloncini. Rimase così un paio di minuti senza dire nulla, ascoltava audio su WhatsApp e rideva mentre io la ammiravo e rapidamente diventai duro, molto duro. Volevo toccarmi ma non potevo, mi balenarono in mente tantissime idee ma lì per lì rimasi fermo, rischiavo solo di rovinare tutto. Ma lei mi stava provocando, ne ero certo. Dopo qualche minuto andò in camera e uscii con indosso un bel pigiamino che lasciava ancora intravedere abbastanza bene le sue grazie. Andò in bagno ad asciugarsi i capelli mentre io nel frattempo feci l'unica cosa possibile: mi chiusi in camera con la foto del suo culo stampato in mente e mi segai fortissimo, sborrai con tanta forza. Dopo 10 minuti tornai in salotto e lei era lì che guardava la TV. Mi guardò e chiese:
"Che facevi?"
"Ero in camera, parlavo con mia mamma..."
Lei sorrise da vera troia e cambiò argomento. Probabilmente aveva capito cosa avessi fatto e probabilmente ne era compiaciuta ma non aggiunse altro e la serata trascorse tranquillamente. Da quel momento in poi i suoi "outfit" abbastanza erotici si susseguirono: capitava di vederla in perizoma, in reggiseno, addirittura mi autorizzava ad entrare in bagno mentre lei era sotto la doccia se ne avevo bisogno. Ero soddisfatto, spesso frugavo tra la sua biancheria e portavo piacere a me stesso manualmente. Ma volevo di più, volevo provarci.
Una sera io ero uscito mentre lei era rimasta a casa. Tornai tardi, erano circa le 3. Passai davanti alla sua stanza e mi fermai un attimo: la porta era chiusa ma sentivo degli strani rumorini, che da lì a poco divennero inconfondibili... Si stava masturbando !! La sentivo gemere con ritmi diversi, non sapevo se stesse giocando con la figa o col culetto, se stesse usando dildi o altro ma l'eccitazione fu fortissima: cominciai a masturbarmi lì, non vedevo nulla ma sentivo e immaginavo tutto, lei a pecora con tre dita in figa o un grosso dildo nel culo. Fu fantastico, stetti tanti minuti lì e alla fine mi sborrai sulla mano per non rischiare di sporcare nulla. Appena finito corsi in bagno e mi lavai bene prima di andare a letto distrutto ma appagato. Trascorse qualche altra settimana e giunse il periodo natalizio, saremmo tornati tutti a casa per le vacanze. Peppe andò via subito ma tant'è era come se non fosse a casa. Io e lei restammo fino al 23 dicembre, tardissimo per uno studente fuori sede. L'ultima sera decidemmo di uscire ma i nostri amici erano già andati tutti via. Ci recammo così ad un bar attorno alle 18 per bere qualcosina e non fare tardi dato che il giorno dopo saremmo partiti presto. Cominciammo a bere il primo, secondo, terzo spritzz... Dopo circa un paio d'ore ne avevamo bevuti 5, forse 6. Io reggo bene l'alcool, lei meno. Cominciò a ridere, rideva sempre e sembrava molto contenta. Durante il tragitto per tornare a casa mi teneva per il braccio, mi dava dei bacetto sulle guance e sembrava tanto affettuosa, era ubriaca persa 😂 Arrivamo a casa e ci buttammo sul divano. Lei era provata ma rideva ancora e anch'io guardando lei. Mi disse che voleva mettersi comoda, si alzò e barcollante la vidi andare in camera, dove si chiuse. Anch'io feci lo stesso e in pochissimo tempo ero in pigiama e di nuovo sul divano, intento a cercare qualcosa da guardare prima di andare a letto. Lei rimase in camera forse mezz'ora tant'è che pensai si fosse addormentata. Dopo tantissimo venne fuori, era riuscita davvero a cambiarsi: indossava la maglia del pigiama, un leggins nero molto attillato e i piedi erano nudi, col solito smalto rosso e quella dita lunghe e perfette che tanto avevo ammirato quei mesi. Io ero seduto e lei si sdraiò, poggiando i suoi piedi sul mio cazzo praticamente. Non avevo alcun tipo di cattiva intenzione e decisi di trattarla normalmente, senza allungare mani o altro visto il suo stato non perfettamente lucido. Ma fu lei a chiedermi un massaggino alle gambe: non Mi feci pregare due volte. Le massaggiavo tranquillamente le gambe, i polpacci le cosce.. era davvero tonica. Andai avanti qualche minuto finché mi iniziai ad indurire. Lei se ne accorse subito visto che i suoi piedi poggiavano sul mio cazzo che cresceva.. mi guardò ed in preda all'alcol esclamò:
'ma ce l'hai duro!"
"E un po', sai com'è..." Risposi io da deficiente.
Lei mi guardò pensando si sarebbe arrabbiata invece... Si alzò con uno scatto e fece: "Dai ci penso io!". Non ci stavo credendo, sapevo che probabilmente era l'alcool a parlare ma non potevo e non volevo opporre alcuna resistenza. Si inginocchiò, pian piano mi tirò giù il pigiama e le mutande (in realtà feci tutto io, lei non riusciva 😂) ed ecco che lo tirai fuori. Era già duro, molto duro. La cappella svettava e lei rimase abbastanza contenta, si evinceva dal suo sorrisino. Cominciò a porgere la lingua e a baciarlo ma in pochissimi secondi era già nella sua bocca: lo succhiava da dio! Affondava pesantemente, quasi si strozzava ma sapeva bene cosa stesse facendo. La sua maestria venne davvero fuori. Io ero tra le stelle, non ragionavo più e godevo come un animale. Non si fermava, era ingorda, forse anche troppo (avevo paura vomitasse visto tutti gli spritz che aveva bevuto😂). Andò avanti diversi minuti, sembrava pienamente cosciente di ciò che stesse facendo. In 19 anni fu il miglior pompino ricevuto fino a quel momento. Ad un certo punto stavo per venire e la avvisai ma lei andò avanti tranquillamente come se nulla fosse. 30 secondi ed eruttai nella sua bocca. Lei prese tutto lo sperma in bocca ma ahimè non ingoio, penso bene di sputarmelo addosso sul pigiama. Ma non mi interessava, avevo goduto come poche volte prima in vita mia. Lei riprese a ridere e con la bocca ancora sporca di sborra andò in bagno a pulirsi, e altrettanto feci anch'io. Ci ricomponemmo e lei mi fece:
"Ti è piaciuto?"
"Me lo chiedi pure? Tantissimo cazzo..."
Lei sorrise e rispose:
"Consideralo il mio regalo di Natale. Grazie per la serata (ho omesso che avevo pagato tutto io le bevute eh), vado a letto che sono stanca..."
"Buonanotte teso, a domani..."
Restai lì sul divano che ancora godevo, si era realizzato un sogno. Inizia a fantasticare, pensai che avrei potuto scoparla prima o poi ....
Questo non successe mai. La mattina seguente partimmo per le vacanze natalizie ma ahimè lei non tornò più. La notte di capodanno suo padre fu vittima di un incidente stradale e rimase paralizzato. È ancora vivo, si è ripreso mentalmente ma è costretto su una sedia a rotelle da ben 6 anni. Lei dopo questo fattaccio non tornò più a Modena. Tornò solo una sera a metà febbraio a prendere le sue cose e andò via, per sempre. L'ho rivista qualche volta in questi anni ma non si è mai creata una situazione tale da permettermi di rivivere qualche altra storia eccitante. Peccato.


Vi piacerebbe se inventassi il proseguo, se riuscissi solo nella mia mente a scoparla?
Spero vi sia piaciuto comunque 😌
Bella storia, se vera non "inbruttirla" con la fantasia
 

Top Bottom