Salve a tutti,
Dopo mesi di letture dei vostri fantastici racconti ho deciso anch'io di provare a scriverne uno.
In realtà da scrivere ci sarebbe moltissimo, sia su di questa collega che delle mie esperienze universitarie, ma se mai ne avrò voglia scriverò anche altro.
Correva il mese di Dicembre 2016 ed in ufficio era giunta questa nuova stagista, Marta.
Marta é una ragazza magra con un gran culo e una bella terza, degli occhi azzurri come il cielo e dei capelli biondo platino, in effetti sembra una Svedese nonostante lei sia Napoletana da generazioni.
Marta all'epoca aveva poco meno di trent'anni, amante dei cani e dei bambini spendeva il suo tempo libero tra reparti pediatrici e con il suo cane. Fidanzata dal primo anno di liceo stabilmente con un ragazzo che poi ho scoperto di essere mio collega di calcetto, lei è il tipo di donna sempre preparata a tiro sempre in tacco e sempre in gonna, d'altronde sfruttava al meglio quel suo super corpo.
Nei primi mesi il lavorare a contatto ci portò ad una certa confidenza e scattò un feeling inaspettato,
Io dal canto mio ero strafidanzato così come lei, e mai avrei immaginato un epilogo del genere. Riconoscendo in lei la tipica ragazza "casa e chiesa".
La fortuna volle che la azienda cambió sede, ed essendo una realtà piccola tutti noi dipendenti ci prodigammo a dare una mano.
Capitó così di trovarmi nella vecchia sede con lei da soli e senza videosorveglianza attiva.
Ero su di uno scaletto intento a prendere dei faldoni quando mi sentii una mano proprio lì, era lei che mi disse "ora fai silenzio e resta così, a te ci penso io"
Me lo tirò di fuori che oramai e quasi al pieno dell'erezione e inizio a spompinarmi...
L'impatto della sua lingua con il mio fratellino fu stupendo, cominció a succhiarlo con calma giocando con la lingua intorno alla cappella per poi continuare con colpi profondi ma mai faceva entrare tutta l'asta in bocca ( non credo che non ci riuscisse era solo la su tecnica")
Dopo pochi minuti ero già pronto per esplodere, e con il rigonfiarsi delle vena sull'asta lei cominciò ad essere sempre più vorace sulla mia cappella, fino a che l'avvisai che stavo arrivando, lei se ne fregó e ingoiò ogni singola goccia. Finito si guardò soddisfatta il lavoro pulito che aveva fatto mi riposo il cazzo nella mutanda e mi chiuse il pantalone, dopo di ché mi disse "questo è solo un assaggio" e se ne andó sculettante al bagno.
Rimasi lì qualche secondo per riprendermi e dopodiché senza mai baciarci o riparlarne tornammo alla nuova sede dove finimmo la giornata lavorativa senza più riparlarne, ma da quel momento è stata la mia amante fino a due anni fa', e l'abbiamo fatto in tutti i modi tutti i luoghi e tutte le stanze dove ci capitava di sostare per più di cinque minuti da soli...
Mi scuso ma non sono un'ottimo scrittore, spero vi sia piaciuto questo mini racconto.
Ciao
Dopo mesi di letture dei vostri fantastici racconti ho deciso anch'io di provare a scriverne uno.
In realtà da scrivere ci sarebbe moltissimo, sia su di questa collega che delle mie esperienze universitarie, ma se mai ne avrò voglia scriverò anche altro.
Correva il mese di Dicembre 2016 ed in ufficio era giunta questa nuova stagista, Marta.
Marta é una ragazza magra con un gran culo e una bella terza, degli occhi azzurri come il cielo e dei capelli biondo platino, in effetti sembra una Svedese nonostante lei sia Napoletana da generazioni.
Marta all'epoca aveva poco meno di trent'anni, amante dei cani e dei bambini spendeva il suo tempo libero tra reparti pediatrici e con il suo cane. Fidanzata dal primo anno di liceo stabilmente con un ragazzo che poi ho scoperto di essere mio collega di calcetto, lei è il tipo di donna sempre preparata a tiro sempre in tacco e sempre in gonna, d'altronde sfruttava al meglio quel suo super corpo.
Nei primi mesi il lavorare a contatto ci portò ad una certa confidenza e scattò un feeling inaspettato,
Io dal canto mio ero strafidanzato così come lei, e mai avrei immaginato un epilogo del genere. Riconoscendo in lei la tipica ragazza "casa e chiesa".
La fortuna volle che la azienda cambió sede, ed essendo una realtà piccola tutti noi dipendenti ci prodigammo a dare una mano.
Capitó così di trovarmi nella vecchia sede con lei da soli e senza videosorveglianza attiva.
Ero su di uno scaletto intento a prendere dei faldoni quando mi sentii una mano proprio lì, era lei che mi disse "ora fai silenzio e resta così, a te ci penso io"
Me lo tirò di fuori che oramai e quasi al pieno dell'erezione e inizio a spompinarmi...
L'impatto della sua lingua con il mio fratellino fu stupendo, cominció a succhiarlo con calma giocando con la lingua intorno alla cappella per poi continuare con colpi profondi ma mai faceva entrare tutta l'asta in bocca ( non credo che non ci riuscisse era solo la su tecnica")
Dopo pochi minuti ero già pronto per esplodere, e con il rigonfiarsi delle vena sull'asta lei cominciò ad essere sempre più vorace sulla mia cappella, fino a che l'avvisai che stavo arrivando, lei se ne fregó e ingoiò ogni singola goccia. Finito si guardò soddisfatta il lavoro pulito che aveva fatto mi riposo il cazzo nella mutanda e mi chiuse il pantalone, dopo di ché mi disse "questo è solo un assaggio" e se ne andó sculettante al bagno.
Rimasi lì qualche secondo per riprendermi e dopodiché senza mai baciarci o riparlarne tornammo alla nuova sede dove finimmo la giornata lavorativa senza più riparlarne, ma da quel momento è stata la mia amante fino a due anni fa', e l'abbiamo fatto in tutti i modi tutti i luoghi e tutte le stanze dove ci capitava di sostare per più di cinque minuti da soli...
Mi scuso ma non sono un'ottimo scrittore, spero vi sia piaciuto questo mini racconto.
Ciao