La prima uscita

lamusa

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Sono Paolo, ed inizio una serie di racconti che hanno per protagonista la mia magnifica donna, Monica
25 anni, bionda, capelli lungi, zero seno cioè una prima, gambe lunghe e culo tondo e alto: divino. Ve la farò scoprire poco per volta.
Ah, dimenticavo, ha due labbroni che le rendono la figa larga e morbida. Slabbrata, come piace a me.

Paolo e Monica diventeranno una giovane coppia, lui 34 anni libero professionista, lei 25 studentessa universitaria e lavoratrice. Una coppia giovane, bella e affiatata: interessi comuni, periodiche collaborazioni lavorative e una sana intensa passione per il sesso. L'intesa sessuale sembra sin dall’inizio davvero ottima: quantità, qualità e frequenza invidiabili.
Insieme alla voglia di provare tutto. Insieme. Per ora..
Lui, alto, moro un sapore di maschio che strizzava l'occhio a tutti i bei culi che passavano per strada: una vera passione.
Lei, Monica, magra, bionda, seno piccolo ma un culo divino: alto, sodo, sensuale.

Ma andiamo con ordine

La prima uscita con Monica non la scorderò mai, breve flirt tramite amici, primo invito a cena accettato, cena sushi (a la carte) e un bel po' di sake per sciogliere ogni dubbio. Le parole vanno, il feeling si crea subito, quel corpo asciutto che iniziava ad arraparmi. Il look conturbante e sexy: camiciola verde, reggiseno in pizzo che si vede e non si vede, shorts bianchi jeans, cinta dorata, scarpe con tacco 12 con zeppa verdi. Devo dire che l'immagine che si presentava ai miei occhi era davvero eccitante. Anche la sua giovane età, con ben 9 anni meno di me, mi dava una fresca sensazione, come dire, di frmeito, fra le gambe.
E poi i suoi occhietti furbi, lo sguardo veloce che mi passava addosso, e il gesto prima di entrare in macchina di legarsi i capelli in alto..

Bhe sembravano tutti inviti abbastanza espliciti

Dopo cena, amari e ammiccamenti vari, la riaccompagno a casa.

Ci baciammo a lungo in macchina e dopo poco punto diretto alla sua patata, avevo capito che la bimba era una da cose dirette. Ma non pensavo fino a questo punto.. La sua risposta alla mia mano che entra negli shorts e punta alla figa fu perentoria “ho il cicloµ.

Rattristato feci per ritrarre la mano, ma lei da gran signora fissandomi negli occhi con il rossetto pasticciato mi bloccò il polso e porto le mie dita a diretto contatto con il suo buco del culo, sul quale indugiai per qualche secondo, prima di penetrarlo in maniera decisa con l'indice che trovò la carne cedevole grazie ai suoi umori che la rendevano un piacevole laghetto

CONTINUA

Commenti, spunti, collaborazioni, porcate e idee sono ben accetti
Sarebbe bello se altri autori si volessero unire, con fantasie e racconti sulle mie donne o anche solo con spunti che proverei a tradurre in racconti. 01cca867178453254527ba02a869bd9c.jpg
 

mb640

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Sono Paolo, ed inizio una serie di racconti che hanno per protagonista la mia magnifica donna, Monica
25 anni, bionda, capelli lungi, zero seno cioè una prima, gambe lunghe e culo tondo e alto: divino. Ve la farò scoprire poco per volta.
Ah, dimenticavo, ha due labbroni che le rendono la figa larga e morbida. Slabbrata, come piace a me.

Paolo e Monica diventeranno una giovane coppia, lui 34 anni libero professionista, lei 25 studentessa universitaria e lavoratrice. Una coppia giovane, bella e affiatata: interessi comuni, periodiche collaborazioni lavorative e una sana intensa passione per il sesso. L'intesa sessuale sembra sin dall’inizio davvero ottima: quantità, qualità e frequenza invidiabili.
Insieme alla voglia di provare tutto. Insieme. Per ora..
Lui, alto, moro un sapore di maschio che strizzava l'occhio a tutti i bei culi che passavano per strada: una vera passione.
Lei, Monica, magra, bionda, seno piccolo ma un culo divino: alto, sodo, sensuale.

Ma andiamo con ordine

La prima uscita con Monica non la scorderò mai, breve flirt tramite amici, primo invito a cena accettato, cena sushi (a la carte) e un bel po' di sake per sciogliere ogni dubbio. Le parole vanno, il feeling si crea subito, quel corpo asciutto che iniziava ad arraparmi. Il look conturbante e sexy: camiciola verde, reggiseno in pizzo che si vede e non si vede, shorts bianchi jeans, cinta dorata, scarpe con tacco 12 con zeppa verdi. Devo dire che l'immagine che si presentava ai miei occhi era davvero eccitante. Anche la sua giovane età, con ben 9 anni meno di me, mi dava una fresca sensazione, come dire, di frmeito, fra le gambe.
E poi i suoi occhietti furbi, lo sguardo veloce che mi passava addosso, e il gesto prima di entrare in macchina di legarsi i capelli in alto..

Bhe sembravano tutti inviti abbastanza espliciti

Dopo cena, amari e ammiccamenti vari, la riaccompagno a casa.

Ci baciammo a lungo in macchina e dopo poco punto diretto alla sua patata, avevo capito che la bimba era una da cose dirette. Ma non pensavo fino a questo punto.. La sua risposta alla mia mano che entra negli shorts e punta alla figa fu perentoria “ho il cicloµ.

Rattristato feci per ritrarre la mano, ma lei da gran signora fissandomi negli occhi con il rossetto pasticciato mi bloccò il polso e porto le mie dita a diretto contatto con il suo buco del culo, sul quale indugiai per qualche secondo, prima di penetrarlo in maniera decisa con l'indice che trovò la carne cedevole grazie ai suoi umori che la rendevano un piacevole laghetto

CONTINUA

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Che culo!!
continua storia e immagini!
 

AmanteMI

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Ah, dimenticavo, ha due labbroni che le rendono la figa larga e morbida. Slabbrata, come piace a me.

...

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mmmm splendido racconto, hai qualche foto sua?
 
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lamusa

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La prima uscita - Fine serata

La prima uscita - Fine serata

Essere entrato direttamente nel suo culo, dentro di lei dalla porta secondaria, non poteva lasciarmi indifferente. Sono uno abbastanza smaliziato, e dopo un primo momento di meraviglia ho capito subito che quella porta, in fin dei conti, non doveva essere tanto "secondaria", ma anzi ben aperta e a disposizione se Monica mi permetteva di entrarci e avvicinarmi così facilmente. Così mentre limonavamo, ho iniziato a masturbarle il culo. Con il mio indice, lentamente, inserendo la prima falange e spingendo sempre di più, fino a piantarlo completamente dentro. Con la mano libera le ho messo le sue manine, pelle bianchissima e delicata, direttamente sul mio cazzo che ormai esplodeva. Ovviamente senza farsi pregare ha iniziato a segarmi con decisione ed esperienza.

Sembravamo due adolescenti che si baciavano in macchina sotto casa della "lei", ma in realtà anche se chi passava non poteva vedere, Monica mi stava segando accarezzandomi le palle, ed io stavo giocando con "buchetto" del suo culo: prima affondando a turno indice e medio, e poi allargandolo girando le dita in maniera circolare. Volevo che il messaggio fosse chiaro alla mia bimba: voglio incularti e ti sto preparando.
Dopo 10 minuti così stavo per godere, ma Monica mi ha anticipato ed ha iniziato a sussulatare. La troia stava per godere col culo, fantastico... il cazzo mi esplodeva e, dopo aver dato la precedenza alla "signora", ho aspettato che finisse la sega che assumeva un ritmo sempre più forsennato. Il cazzo, rosso, era in mezzo alle sue mani. Mi segava con entrambe le mani e fissava il mio cazzo sempre più paonazzo e ormai pronto a sborrare: non ho resistito e l'ho presa per il collo stringendo forte per soffocarla.

Non ha fatto una piega, le si leggeva la goduria sulla faccia, era rossa in viso con lo sguardo fisso sul cazzo aspettando di vedere la mia schizzata. Gridando, ma senza mollarle il collo, l'ho avvisata che stavo per sborrare. "Vieni, vieni, vieni cazzooo" è stata la sua risposta quasi urlata...al che l'ho accontentata, visto che non mollava la presa e aveva il mio cazzo puntato contro.. le ho sborrato addosso, fottendomene dei suoi vestiti e di tutto il resto.
Pensavo mi avrebbe mollato un ceffone, e invece niente, ha continuato a mungere fino all'ultima goccia di sborra caduta sul suo vestito, sorridendo con grande malizia.
La serata stava evidentemente finendo, ma volevo provare quanto questa brava ragazza con cui uscivo per la prima volta fosse veramente troia e quanto potesse essere la mia troia sottomessa, e così quando ha staccato le mani dal cazzo per cercare dei fazzoletti, le ho allungato uno schiaffo in faccia "chi cazzo ti ha detto di staccarti", le ho detto sorridendo ma minaccioso.
Da brava bimba Monica ha ripreso a segare senza dire una parola, così mi sono potuto accendere una sigaretta e gustarmela mentre lei continuava a segare e massaggiarmi i coglioni.

Solo a sigaretta finita le ho detto di pulirci, l'ho baciata sulle labbra con grande dolcezza e l'ho ringraziata per la serata.
Lei ha ricambiato il bacio, con passione, preso le sue cazzate sparse per la macchina ed è scesa sculettando andando verso casa sua. Con una bella macchia di sborra sul vestito e una grande curiosità nella voce con cui mi diceva, "ci sentiamo dopo?"
Avrei voluto risponderle "Certo, e chi se la fa scappare una del genere che alla prima uscita si fa lavorare il culo con le mani perchè ha il ciclo e si fa sborrare addosso praticamente da uno sconosciuto. Cazzo, potrei chiederti di sposarmi se maniteni le premesse!!!"
Ma mi sono limitato ad un laconico "Certo, buona notte".

Commenti, spunti e perversioni varie sono ben accetti ;)

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cazzo amico... hai tutta la mia attenzione!!!!
continua che mi stai facendo mooolto eccitare... ho voglia di conoscervi meglio...
 
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lamusa

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Grazie

Grazie

cazzo amico... hai tutta la mia attenzione!!!!
continua che mi stai facendo mooolto eccitare... ho voglia di conoscervi meglio...

Grazie mille! Certo che continuo, anche se vorrei più interazione e curiosità così da poter raccontare proprio gli aspetti che interessano di più.

Ecco prima chat dopo averla lasciata andare a casa
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lamusa

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Intermezzo

Intermezzo

Ciao, questo è uno dei numerosi intermezzi della nostra storia. Rispetto ad un racconto, che risale a qualche anno addietro, mi piace l'idea di riportare episodi attuali e piccanti novità fresche di questi giorni.
Ecco, ad esempio, uno scambio in chat sul suo telefono, che la mia dolce metà mi ha generosamente inviato

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Aspetto i vostri commenti se il racconto di monica e della nostra storia continua a piacervi
 

zumpappa

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sei tu o è un suo "amico"? ;)

Ciao, questo è uno dei numerosi intermezzi della nostra storia. Rispetto ad un racconto, che risale a qualche anno addietro, mi piace l'idea di riportare episodi attuali e piccanti novità fresche di questi giorni.
Ecco, ad esempio, uno scambio in chat sul suo telefono, che la mia dolce metà mi ha generosamente inviato

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Aspetto i vostri commenti se il racconto di monica e della nostra storia continua a piacervi
 
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lamusa

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Capitolo 3

3
L’attesa di quella sera, di quel secondo appuntamento mi intrigava. Da un lato rivedere una ragazza che mi piaceva non poco, dall’altro incontrarla dopo scambi di messaggi molto espliciti su whatsapp. Dall’altro ancora la voli a di riprendere esattamente da dove avevamo lasciato: la mia aborra sul suo corpo e le mie dita che frugavano e allargavano il suo buco del culo.
Le aspettative erano quindi alte e l’aspetto sessuale prevaleva su tutto il resto: dove andiamo a cena? cosa fare? le piacerò? come mi vesto? etc
Ce l’eravamo giurata, in fine dei conti. O, meglio ce l’eravamo promessa. Lei mi aveva già annunciato che avrebbe scopato con me, io le avevo detto a chiare lettere che le avrei riempito la bocca.
Niente cena, decidemmo, ma aperitivo alcolico.
E qui un primo tarlo mi si infilò in testa: dai messaggi espliciti che ci eravamo scambiati mi aveva fatto capire che le piaceva e molto avere gli occhi addosso. Secondo, anche farsi comandare non le dispiaceva. Non si spiegava altrimenti la sua richiesta, due ore prima dell’appuntamento: “Vestimi!”
Fui abbastanza deciso: tacco alto, niente calze, mini abito nero. Il più corto del suo repertorio. Capelli sciolti e figa rasata, completamente. Adoro quando una figa completamente rasata si bagna ed inizia ad essere completamente scivolosa. Adoro quando il mio cazzo ci sguazza dentro. Adoro quando nella foga della scopata il mio cazzo schizza fuori dalla figa che mi ospita e rende evidenti ad entrambi che quella stessa figa negli anni è stata ampiamente lavorata da altri.
Le chiedo conferma dell’avvenuta rasatura e ciò che ricevo è questa foto.


1.png

Oltre a colpirmi la precisione della rasatura e la disponibilità ad accogliere le mie richieste… quei labbroni non possono lasciarmi indifferente. Cazzo, mi viene da pensare, oltre ad avere due fantastiche labbra da leccare e da dischiudere, mi sembra che siano ben distanziate e che abbiano accarezzato e guidato molti pali di carne. Non mi sembra la figa di una verginella. Per fortuna.
E la sua volontà di mostrarla così oscenamente aperta, piuttosto che in altre pose più discrete seppur spinte, mi convince ancora di più che ho per le mani una bella torretta, e che ci divertiremo molto insieme.

Anche io mi ero lasciato guidare da lei nella scelta del look, alla fine volevo che si scopasse proprio il maschio che aveva in mente. Mi eccitava l’idea di farla contenta nella forma per poi stupirla nella sostanza con porcate e schiaffoni.

Erano le 20 ed ero sotto casa sua: bello, profumato, cazzotto, puntuale. La avviso, mi risponde con un vaccino arrossato. Penso che si è scordata il nostro appuntamento la troia, e inizio a bestemmiare cristo e i suoi compari. Poi continuano i suoi msg via whatsapp, così:
Monica: …….
Paolo: … que pasa…
Monica: …. un po mi vergogno….
Paolo: dimmi tranquillamente, sono grande e vaccinato
Monica: non ti arrabbiare, però. Ecco sto massaggiando in chat con un tipo che mi scopavo da un paio di settimane, fino a qualche giorno fa.
Paolo: interessante. continua
Monica: mi è venuta voglia di mostrarmi la figa, quella stessa foto che ho mandato anche a te, perché lui non mi aveva mai assaggiata completamente depilata, e avevo voglia di fargliela ammirare
Paolo: mi sembra giusto. e lui che dice?
Monica: mi ha mandato una foto del suo cazzo (non è né il primo né l’unico, ho intera cartella “mschi” sul cell) e mi ha chiesto se voglio scopare stasar, ma sono stata sincera e gli ho detto la verità. Che mi sta venendo a prendere il ragazzo con cui esco e che mi piace a cui avevo mostrato la fichetta che mi aveva chiesto di lisciare completamente. E che però volevo mostrarla anche a lui…
Paolo: e lui?
Monica: mi ha chiesto perché gliela volessi far vedere quella fichetta in cui aveva affondato dita, lingua e cazzo. gli ho risposto che gliela mostro, e continuerò a farlo, perché mi piacciono i suoi commenti da maiale pervertito e mi piace parlare di sesso con chi mi ha scopata e conosce la mia intimità
Paolo: e adesso esci con me invece… delizioso, ho cazzo e cervello in fibrillazione, e questo solo grazie a te
Monica: non ti disturba? Davvero?!?! Ti adoro. Dammi ancora due minuti, ultimo selfie a cosce larghe e sono da te

Dopo 5 minuti scese con il cell ancora in mano, illuminato, e dopo avermi baciato sulle labbra mi fece scorrere velocemente la conversazione in cui lei faceva la troia e il tipo, marco, le ricordava scopate e pompino con ingoio fatti e alla fine dopo averle dato affettuosamente della bocchinara le chiedeva se davvero stava uscendo con il suo nuovo moroso.
La risposta di questa pazza puttana era lo screenshot della nostra conversazione dove si evinceva che io ero al corrente e informato in tempo reale.
Marco non perdeva tempo e dopo averla ancora insultata, dandole della puttana viziosa e succhiacazzi (cosa alla quale Monica non batteva ciglio), le chiedeva esplicitamente se alla luce di questa nuova storia avrebbe potuto ancora assaggiare la sua fighetta, e non solo, come spesso era successo fino ad allora.

“Digita tu la risposta al posto mio. Io obbedirò, senza dire una parola”.

La nostra conversazione, e il modo in cui la nostra storia si stava delineando, avevano già la risposta implicitamente presente.

Non ci pensai su due volte e digitai, “Certo mio bel cazzone, quando io e Paolo vorremo potrai continuare a scoparmi. Ma solo se mi farai bocca, figa e culo. Come con le puttane
Invio
Avevo il cazzo che mi esplodeva, stavo promettendo la mia nuova ragazza ad un tipo che se la scopava fino a qualche giorno fa e a cui lei continuava a mandare foto della sua figa slabbrata aperta. Mi tirai la mano di Monica sul cazzo per farle sentire l’effetto che quella situazione mi provocava. Rimase stupefatta e mi fese un sorriso da troia professionista.
Mentre mi segava da sopra i pantaloni aggiunge un ultimo messaggio “E credimi, sarà fra pochissimo tempo”.
Monica ripose il telefono nella borsa, mi sorrise e disse “ho sete”, per me fu istintivo metterle una mano sulla testa e schiacciarla con forza sul mio cazzo finalmente liberato da jeans e boxer.
Lei diligentemente si lascio affondare nella bocca e dette 3-4 succhiate profonde, rumorose e lente. Poi si staccò, mi baciò sulle labbra, e finì la frase che aveva iniziato “ho sete, ho voglia di un mojito - se solo mi avessi fatto finire”, e scoppiammo a ridere insieme avviando la macchina.

Ah, lei era proprio come le avevo ordinato di vestirsi

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ilovetrta

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Una fidanzata troia a me quanto mi capita?porco diaz tutte caste e suore di clausura...mi vengono a rompe il cazzo...comunque sei un bomber amico!continua cosi e sposala...
 

B2b

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L’attesa di quella sera, di quel secondo appuntamento mi intrigava. Da un lato rivedere una ragazza che mi piaceva non poco, dall’altro incontrarla dopo scambi di messaggi molto espliciti su whatsapp. Dall’altro ancora la voli a di riprendere esattamente da dove avevamo lasciato: la mia aborra sul suo corpo e le mie dita che frugavano e allargavano il suo buco del culo.
Le aspettative erano quindi alte e l’aspetto sessuale prevaleva su tutto il resto: dove andiamo a cena? cosa fare? le piacerò? come mi vesto? etc
Ce l’eravamo giurata, in fine dei conti. O, meglio ce l’eravamo promessa. Lei mi aveva già annunciato che avrebbe scopato con me, io le avevo detto a chiare lettere che le avrei riempito la bocca.
Niente cena, decidemmo, ma aperitivo alcolico.
E qui un primo tarlo mi si infilò in testa: dai messaggi espliciti che ci eravamo scambiati mi aveva fatto capire che le piaceva e molto avere gli occhi addosso. Secondo, anche farsi comandare non le dispiaceva. Non si spiegava altrimenti la sua richiesta, due ore prima dell’appuntamento: “Vestimi!”
Fui abbastanza deciso: tacco alto, niente calze, mini abito nero. Il più corto del suo repertorio. Capelli sciolti e figa rasata, completamente. Adoro quando una figa completamente rasata si bagna ed inizia ad essere completamente scivolosa. Adoro quando il mio cazzo ci sguazza dentro. Adoro quando nella foga della scopata il mio cazzo schizza fuori dalla figa che mi ospita e rende evidenti ad entrambi che quella stessa figa negli anni è stata ampiamente lavorata da altri.
Le chiedo conferma dell’avvenuta rasatura e ciò che ricevo è questa foto.


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Oltre a colpirmi la precisione della rasatura e la disponibilità ad accogliere le mie richieste… quei labbroni non possono lasciarmi indifferente. Cazzo, mi viene da pensare, oltre ad avere due fantastiche labbra da leccare e da dischiudere, mi sembra che siano ben distanziate e che abbiano accarezzato e guidato molti pali di carne. Non mi sembra la figa di una verginella. Per fortuna.
E la sua volontà di mostrarla così oscenamente aperta, piuttosto che in altre pose più discrete seppur spinte, mi convince ancora di più che ho per le mani una bella torretta, e che ci divertiremo molto insieme.

Anche io mi ero lasciato guidare da lei nella scelta del look, alla fine volevo che si scopasse proprio il maschio che aveva in mente. Mi eccitava l’idea di farla contenta nella forma per poi stupirla nella sostanza con porcate e schiaffoni.

Erano le 20 ed ero sotto casa sua: bello, profumato, cazzotto, puntuale. La avviso, mi risponde con un vaccino arrossato. Penso che si è scordata il nostro appuntamento la troia, e inizio a bestemmiare cristo e i suoi compari. Poi continuano i suoi msg via whatsapp, così:
Monica: …….
Paolo: … que pasa…
Monica: …. un po mi vergogno….
Paolo: dimmi tranquillamente, sono grande e vaccinato
Monica: non ti arrabbiare, però. Ecco sto massaggiando in chat con un tipo che mi scopavo da un paio di settimane, fino a qualche giorno fa.
Paolo: interessante. continua
Monica: mi è venuta voglia di mostrarmi la figa, quella stessa foto che ho mandato anche a te, perché lui non mi aveva mai assaggiata completamente depilata, e avevo voglia di fargliela ammirare
Paolo: mi sembra giusto. e lui che dice?
Monica: mi ha mandato una foto del suo cazzo (non è né il primo né l’unico, ho intera cartella “mschi” sul cell) e mi ha chiesto se voglio scopare stasar, ma sono stata sincera e gli ho detto la verità. Che mi sta venendo a prendere il ragazzo con cui esco e che mi piace a cui avevo mostrato la fichetta che mi aveva chiesto di lisciare completamente. E che però volevo mostrarla anche a lui…
Paolo: e lui?
Monica: mi ha chiesto perché gliela volessi far vedere quella fichetta in cui aveva affondato dita, lingua e cazzo. gli ho risposto che gliela mostro, e continuerò a farlo, perché mi piacciono i suoi commenti da maiale pervertito e mi piace parlare di sesso con chi mi ha scopata e conosce la mia intimità
Paolo: e adesso esci con me invece… delizioso, ho cazzo e cervello in fibrillazione, e questo solo grazie a te
Monica: non ti disturba? Davvero?!?! Ti adoro. Dammi ancora due minuti, ultimo selfie a cosce larghe e sono da te

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La risposta di questa pazza puttana era lo screenshot della nostra conversazione dove si evinceva che io ero al corrente e informato in tempo reale.
Marco non perdeva tempo e dopo averla ancora insultata, dandole della puttana viziosa e succhiacazzi (cosa alla quale Monica non batteva ciglio), le chiedeva esplicitamente se alla luce di questa nuova storia avrebbe potuto ancora assaggiare la sua fighetta, e non solo, come spesso era successo fino ad allora.

“Digita tu la risposta al posto mio. Io obbedirò, senza dire una parola”.

La nostra conversazione, e il modo in cui la nostra storia si stava delineando, avevano già la risposta implicitamente presente.

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Mentre mi segava da sopra i pantaloni aggiunge un ultimo messaggio “E credimi, sarà fra pochissimo tempo”.
Monica ripose il telefono nella borsa, mi sorrise e disse “ho sete”, per me fu istintivo metterle una mano sulla testa e schiacciarla con forza sul mio cazzo finalmente liberato da jeans e boxer.
Lei diligentemente si lascio affondare nella bocca e dette 3-4 succhiate profonde, rumorose e lente. Poi si staccò, mi baciò sulle labbra, e finì la frase che aveva iniziato “ho sete, ho voglia di un mojito - se solo mi avessi fatto finire”, e scoppiammo a ridere insieme avviando la macchina.

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